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Giornale di Taranto - BARI - Innovazione in agricoltura. Il GAL Colline Joniche presenta le best practice della provincia di Taranto.
Martedì, 16 Settembre 2014 06:05

BARI - Innovazione in agricoltura. Il GAL Colline Joniche presenta le best practice della provincia di Taranto. In evidenza

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INTERVENTO DELL'ASSESSORE ALL'AGRICOLTURA DELLA REGIONE PUGLIA FABRIZIO NARDONI 

 

Innovazione significa progresso ma anche miglioramento delle performance ambientali delle filiere. In campo agricolo il concetto di innovazione si lega fortemente non solo allo sviluppo del settore primario ma diviene determinante anche per lo sviluppo delle aree rurali.

Dopo la scommessa lanciata con il progetto Green Road (economia verde e turismo sostenibile), il GAL Colline Joniche della provincia di Taranto, punta ancora una volta al potenziamento delle aree rurali e all’attivazione di dinamiche collaborative tra il mondo dell’impresa e quello della ricerca.

E’ il caso delle due best practice presentate questo pomeriggio dal GAL tarantino alla Fiera del Levante nell’ambito dei work shop programmati all’interno del Salone Agroalimentare (Pad. 18).

Il sistema della conoscenza e dell’innovazione ha svolto, infatti, ruolo fondamentale sia nello sviluppo del progetto di trasformazione delle foglie di vite biologiche per la creazione dell’inedito Pesto di Vite, sia nel più complessivo sviluppo dei processi collegati alla coltura e trasformazione della canapa (cannabis sativa).

Compito del GAL è stato quello di creare l’humus ideale in cui far attecchire queste esperienze proponendole come nuovo modello di sviluppo in grado di restituire competitività ad un comparto fino a ieri considerato statico e antiquato – afferma Franco Donatelli, vice presidente del GAL Colline Ioniche.

Scommessa vinta dunque sia per l’attivitĂ  di ricerca, sperimentazione e poi realizzazione del Pesto “La Dolce Vite”, frutto di una collaborazione tra aziende private (Tocchi di Puglia e Crismont) e  importanti istituti di ricerca (Nepri), che per il comparto della canapa che ha scelto proprio il Comune di Crispiano per insediare il primo impianto di trasformazione della paglia di cannabis proveniente da i 250 ettari di coltivazioni meridionali di quest’anno.

L’idea che stiamo sviluppando in questi anni – spiega Rocky Malatesta, direttore del GAL Colline Joniche – è quella di rispondere al disagio vissuto dalla provincia jonica con tenacia e pragmatismo, mettendo in campo quello che più di una volta abbiamo definito come un progetto di smart land dove più che altrove provare la gestione efficiente delle risorse agricole, naturali e rurali in un ottica di maggiore competitività anche grazie all’introduzione di colture innovative o progetti di integrazione di filiera.

Il pesto di vite presentato oggi in Fiera è frutto del lavoro di partner privati, coordinati dal lavoro diretto sul territorio del GAL, che dopo alcuni anni di ricerca utilizzando le foglie di vite che provenivano dall’azienda biologica di Francesco D’urso (beneficiaria GAL per i programmi di sviluppo nella Masseria Curtimaggi) sono riusciti a creare prima in laboratori e poi a immettere sul mercato una vera e propria eccellenza gastronomia.

L’impianto della South Hemp Tecno in agro di Crispiano si pone invece come battistrada per una piccola rivoluzione che riguarderà non soltanto la coltura della canapa ma anche il suo utilizzo in campo industriale.

PotenzialitĂ , quelle legate a questo tipo di semina e alla trasformazione del canupolo e della fibra, che intercettano sul territorio anche una esigenza di bonifica dei terreni e di captazione di CO2 e metalli pesanti.

La svolta che arriva da questo tipo di agricoltura è molteplice – dice l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni – perché mentre ci interrogavamo nell’elaborazione del PSR (Programma di Sviluppo Rurale) 2014-2020 sulla necessità di conservare il potenziale agricolo e rurale in certe zone compromesse dall’inquinamento e su come proporre una soluzione in termini di bonifica e rivitalizzazione di quei territori, in Puglia abbiamo cominciato a piantare canapa e ad avviare i primi corsi di formazione per tecnici in bio-edilizia. Questa è una risposta tangibile alla necessità di nuove dinamiche di sviluppo in provincia di Taranto. E come nel caso del pesto di vite si mette a regime un sistema che nobilita tutti i processi, dal campo, alla trasformazione, centrando la mission che è proprio dei GAL: individuare una visione, animarla e renderla sviluppo per i sistemi rurali della nostra terra.


Ultima modifica il Martedì, 16 Settembre 2014 06:10