Il mese di luglio conferma la tendenza all’aumento delle aziende che fanno ricorso ai decreti Cigs
(+27,86%), sono in aumento anche le unità aziendali territoriali coinvolte (+32,25%).
Le aziende sono 4.897 con un aumento del +27,86% sullo stesso periodo del 2013, e riguardano 9.084
unità aziendali territoriali (+32,25%). A Taranto, le Aziende/Gruppi presenti sul territorio che hanno chiesto e ottenuto la cassa integrazione straordinaria sono 29, mentre è pari a 59 il numero delle unità aziendali territoriali coinvolte. Nel contesto pugliese il capoluogo ionico risulta secondo solo a Bari con 55 Aziende /Gruppi e 120 Unità aziendali territoriali coinvolti.
Dei 29 decreti Cigs firmati per Taranto 4 sono per l’applicazione dei contratti di solidarietà, 24 per crisi aziendale e 1 per fallimento.
Sono diciotto le Regioni, che in questo mese, fanno registrare un aumento dei ricorsi alla Cigs, mentre in
due diminuiscono.
L’aumento è ormai diffuso su tutto il territorio nazionale, in questo mese, l’aumento maggiore è della
Basilicata (+200,00%), le altre sono; il Friuli (+58,82%), La Valle d’Aosta (+50,00%), il Trentino (+48,84%),
l’Abruzzo (+48,19%), la Sardegna (+46,15%), la Liguria (+44,74%), il Piemonte (+44,17%), il Molise
(+40,00%).
In aumento i ricorsi per crisi aziendale +5,18%, con 2.354 decreti, sono il 48,07% del totale.
In aumento il ricorso al fallimento +44,86%, aumenta il ricorso al concordato preventivo +195,24%.
I contratti di solidarietà continuano ad aumentare, e torna ad aumentare anche la percentuale sul totale
dei decreti rispetto ai valori del 2013.
I ricorsi con i contratti di solidarietà aumentano del +57,44% e costituiscono il 33,92% del totale dei
decreti, nel 2013 erano il 27,55% del totale.
Le domande di ristrutturazione aziendale aumentano sul 2013, (132; +3,94%), le domande di
riorganizzazione aziendale sono (149; +8,76%), nel complesso si conferma una nuova contrazione su
queste causali e con un numero troppo limitato.
Gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale dell'impresa,
continuano ad essere irrilevanti e in diminuzione, sono solo il 5,74% del totale dei decreti, nel 2013 erano
il 6,89% del totale.
“Resta questo- si legge nel rapporto- uno dei segnali più evidenti del persistere di un processo di deindustrializzazione in atto nel
nostro Paese, ma continua ad essere sottovalutato.”
L.C.