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Giornale di Taranto - LEONARDO-LA CRISI/ Sito di Grottaglie verso stop di 4 mesi. I sindacati: scelta irresponsabile
Sabato, 01 Giugno 2024 08:35

LEONARDO-LA CRISI/ Sito di Grottaglie verso stop di 4 mesi. I sindacati: scelta irresponsabile In evidenza

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Dopo la crisi della pandemia e i suoi pesanti riflessi sull’industria aeronautica internazionale, con le compagnie e le case costruttrici che hanno dovuto rivedere i loro piani, arriva la crisi del 787 di Boeing. Lo stabilimento di Grottaglie, nel Tarantino, va incontro ad una imminente fermata. Secondo fonti sindacali, potrebbe essere di quattro mesi. Oggi c’è stato un incontro azienda-sindacati in cui si è affrontato il problema. La ragione della fermata risiede nel basso ritiro di fusoliere prodotte a Grottaglie (due sezioni, la centrale e la posteriore centrale) da parte di Boeing, alle prese con una serie di problemi, e l’alto livello di fusoliere prodotte da Leonardo a Grottaglie. Fusoliere stoccate ma non ritirate dal cliente americano. Nel sito pugliese non ci sono più spazi: lo stoccaggio, tra le 40 e 50 fusoliere, è ormai saturo. Di qui la fermata che non si sa se verrà gestita con la cassa integrazione (fu usata nel 2022, quando c’era la crisi generale derivata dal Covid), oppure con altri strumenti. Ci sarà un negoziato a livello nazionale tra sindacati e Leonardo per entrare nel merito della vicenda e decidere come gestirla. Fonti Leonardo affermano che oggi è stata presentata la “situazione congiunturale del sito di Grottaglie legata ai problemi Boeing e al suo nuovo piano produttivo. Questo primo incontro è propedeutico ad individuare in maniera congiunta le opportune misure per gestire l’attuale situazione ed individuare soluzioni funzionali al superamento della monocommittenza”. Infine, la Regione Puglia ha convocato i sindacati su Leonardo per il 15 giugno. 

“Riteniamo sbagliata e irrispettosa la decisione irresponsabile di sospendere le attività e chiediamo all’azienda di valutare altre ipotesi in alternativa alla chiusura”. Lo dichiarano i sindacati metalmeccanici Fim, Fiom e Uilm dopo aver appreso la notizia. 

     A Grottaglie lavorano poco meno di 1.000 unità, mentre circa 200 sono i trasfertisti che da Grottaglie, non essendoci lavoro sufficiente, si sono spostati in altri stabilimenti di aerostrutture o di altre divisioni Leonardo. Inoltre, l’indotto del sito del Tarantino mette insieme altri 250 lavoratori. 

I sindacati hanno rilanciato a Leonardo la necessità di “attività di diversificazione” e per quanto riguarda “l’avanzamento delle nuove attività (Vertical, Proteus, Euromale) riteniamo - dicono le sigle metalmeccaniche - che la stessa sia totalmente insoddisfacente per traguardare una vera programmazione di diversificazione produttiva per il superamento della monocommitenza e monocommessa”. I sindacati chiedono quindi “di avviare un negoziato, già a partire dai prossimi giorni, fissando degli incontri in cui si discuta prioritariamente delle prospettive del sito e della gestione della fase contingente. Inoltre, in assenza di una imminente convocazione o qualora non arrivassero risposte soddisfacenti, metteremo in campo le dovute azioni necessarie volte a riportare la strategia aziendale ad una condizione di rispetto nei confronti dei lavoratori e del territorio”. 

I sindacati dicono che l’azienda - rappresentata dai vertici di aerostrutture fra capo delle operazioni e direttore delle risorse umane - ha prospettato le “gravi difficoltà che sta attraversando Boeing che, di fatto, hanno comportato, da marzo a maggio 2024, una differenza di meno otto sezioni ritirate rispetto al piano previsto, generando uno stoccaggio totale di 46 coppie di sezioni ferme all’interno dello stabilimento”.