Si prova a far ripartire le azioni per la bonifica dell’area di Taranto. Il nuovo commissario di Governo, Vito Felice Uricchio, ha inviato al ministero dell’Ambiente (Mase) l’elenco degli interventi prioritari dopo una ricognizione effettuata con Arpa Puglia, Regione Puglia e Comuni. Lo ha detto lo stesso commissario a Taranto, a margine del TEF, Taranto Eco Forum. L’elenco, ha precisato, è stato concordato unitariamente. Taranto, per la situazione ambientale esistente, è un Sin, sito di interesse nazionale. “Servirebbero un pò di più di 500 milioni - ha detto Uricchio -. Vedremo quali sono le risorse e poi su questa base definiremo cosa fare. Abbiamo inviato tutto nei tempi. Importante è aver rimesso in moto la macchina. Col ministro e col vice ministro all’Ambiente c’è una interlocuzione molto buona e quindi riprenderemo un pò tutto. Sono importi significativi perché tra essi ricade anche il Mar Piccolo, ma ora capiremo e comprenderemo quelle che sono le disponibilità”. Nella mappa, che comprende “situazioni che derivano anche dal passato”, ha rilevato Uricchio, rientrano tra l’altro il Mar Piccolo, il Pip di Statte, “una delle discariche più pericolose, definita così anche da più parti a livello nazionale e internazionale e che quindi merita delle risposte”, e il cimitero San Brunone di Taranto, che è a ridosso dell’ex Ilva. Tra le priorità segnalate al Mase, ci sono anche “la messa in sicurezza permanente dei terreni e della falda profonda del Pip di Statte, campo prove e intervento in area critica primo seno Mar Piccolo, studio di fattibilità, progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento di messa in sicurezza operativa della falda superficiale soggiacente l’area Sin di Taranto, lotti 2 e 3, area retroportuale e molo polisettoriale”. E ancora: messa in sicurezza ex yard Belleli sulla base del progetto approvato con prescrizioni, messa in sicurezza-bonifica ex yard Belleli zona vasche e tratto nord della gravina di Leucaspide (“progettazione ed esecuzione di indagini integrative di caratterizzazione al fine di aggiornare la conoscenza sullo stato di potenziale contaminazione ed elaborazioni di analisi di rischio”). Altri siti indicati sono infine la palude La Vela, la messa in sicurezza sia della colmata che della spiaggia di Praia a Mare, la Salina Grande, col piano delle indagini preliminari, il sito comunale in prossimità del depuratore Gennarini, Amastuola, la collinetta Amiu che é in zona Croce, sopra la stazione ferroviaria, gli ex depositi di carburante in zona Taranto 2. Luoghi non tutti ricompresi nel Sito di interesse nazionale.
Venerdì, 24 Maggio 2024 07:20
BONIFICHE-TARANTO/ Il commissario: chiesti 500 mln, tra le priorità Mar Piccolo e San Brunone In evidenza
Scritto da Giornalista1
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Ambiente, Turismo & Trasporti
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