Schiarita per due impianti importanti dei Giochi del Mediterraneo, l’evento sportivo internazionale in programma a Taranto da fine agosto a primi di settembre del 2026 con circa 4mila atleti attesi da 26 Paesi dell’area mediterranea. La svolta si è avuta nel corso di una riunione tra il commissario di Governo per i Giochi, Massimo Ferrarese, l’ad della società pubblica Sport e Salute (incaricata della progettazione), Diego Nepi Molineris, e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. Sciolto soprattutto un nodo significativo: nei 18 mesi di lavori preventivati per la completa ristrutturazione dello stadio, il Taranto Calcio potrà continuare a giocare le partite del campionato. Individuate infatti le soluzioni tecniche che permetteranno la coesistenza delle attività di cantiere con quelle agonistico-sportive. Per effetto di una serie di integrazioni progettuali, dalle demolizioni alle coperture della struttura, il costo del progetto dello stadio - capienza 21mila spettatori - è passato dai 28 milioni inseriti masterplan (ma riferiti al documento preliminare di progettazione) ai 45 stimati ora, anche se si prevede che si possa arrivare a 50 milioni. Nel corso della ristrutturazione, che partirà con i primi lavori a fine campionato per esplicarsi, una volta finita la gara di appalto, da novembre 2024 in poi, la capienza dello stadio sarà ridotta a 4mila spettatori. Rivisto e potenziato anche il progetto dell’impianto polivalente Ricciardi che ora é attestato a 16 milioni.
“Stiamo lavorando tutti per cercare di risolvere i problemi e non è cosa facile, abbiamo definito le questioni relative allo stadio e al PalaRicciardi, e la società pubblica Sport e Salute sarà al nostro fianco non solo per la progettazione delle opere, ma anche come centrale di committenza per il lancio della gara di appalto” ha detto il commissario Ferrarese. Mentre il sindaco Melucci ha affermato che “ora di auguriamo che il Governo potrà essere sensibile verso le nuove esigenze del Comitato organizzatore per adeguare il masterplan generale alle aspettative e alle esigenze tecniche di una vetrina internazionale fondamentale per la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri”. Il Comune di Taranto ha precisato che per “le situazioni tecniche di emergenza, ovvero per motivi di sicurezza che dovessero sopraggiungere lungo il cantiere, l\'Amministrazione comunale manterrà l\'impegno di garantire in subordine l\'uso in convenzione dell\'impianto pubblico di Brindisi”. L’ad di Sport e Salute, Nepi Molineris, ha scandito i tempi che da ora in poi attendono la società, 2 mesi per completare il progetto dello stadio, 4 per organizzare e bandire la gara di appalto e 18 di lavori, “tempi - ha detto Nepi Molineris - che devono essere scolpiti sulla nostra pelle”. L’ad della società del Mef ha infine dichiarato che sarà donato a Taranto un play ground chiamato “Illumina\" e rappresenterà “concretamente il contratto sociale tra giovani e anziani. Sarà un luogo di sport e di inclusione generazionale, dove sarà possibile praticare diverse discipline come ad esempio l\'arrampicata, lo skate, il basket 3x3, la ginnastica dolce e che preveda spazi di incontro e di aggregazione. Con ‘Illumina’ - ha detto Nepi Molineris - vogliamo anche a Taranto, così come in diverse città d’Italia, lanciare, attraverso lo sport, un messaggio per noi importante di inclusione”.