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Giornale di Taranto - EX ILVA-TARANTO/ Ancora nulla di fatto all\'assemblea dei soci, Mittal di traverso. I sindacati: Governo ostaggio della multinazionale
Giovedì, 07 Dicembre 2023 06:26

EX ILVA-TARANTO/ Ancora nulla di fatto all\'assemblea dei soci, Mittal di traverso. I sindacati: Governo ostaggio della multinazionale In evidenza

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Dai sindacati alle imprese appaltatrici, monta la protesta per l’ennesimo nulla di fatto dell’assemblea di Acciaierie d’Italia (ex Ilva) che ieri avrebbe dovuto decidere in merito al sostegno finanziario urgente dell’azienda. Da ArcelorMittal, socio di maggioranza, è peró venuto un nuovo segnale di indisponibilità, mentre Invitalia ha dichiarato di essere pronta a fare pro quota la sua parte finanziaria (Mittal ha il 62 per cento di Acciaierie, Invitalia, invece, il 38). Secondo quanto si apprende, Mittal ha portato in assemblea una memoria di una dozzina di pagine evidenziando quanto il Governo aveva promesso nel tempo alla società e non erogato. Si tratta di finanziamenti e garanzie di vario tipo. Secondo Sasha Colautti e Francesco Rizzo, dell’Usb nazionale, “dopo l\'ennesima presa in giro nei confronti dei lavoratori e di questo Paese, è sancito a chiare lettere che il Governo si fa ricattare dalla multinazionale. A noi sembra che stiamo consegnando le politiche industriali del Paese nelle mani di aziende prive di alcun scrupolo verso i territori in cui operano, sprezzanti delle istituzioni fino all’ultimo, irrispettosi di chi i lavoratori li rappresenta”. E con Aigi arriva anche la voce delle imprese dell’indotto metalmeccanico. “Restiamo sconcertati di fronte all’ennesimo nulla di fatto e all’ennesimo rinvio della trattativa tra soci cui è legato il destino della grande fabbrica, delle imprese e dei lavoratori - commenta il presidente Fabio Greco, soprattutto preoccupato dell’ipotesi di un ulteriore commissariamento -. Un nuovo rinvio che lascia prefigurare scenari allarmanti rispetto all’immediato futuro dello stabilimento siderurgico. La situazione è insostenibile. La soluzione tarda ad arrivare e rischia di far sprofondare nel baratro l\'indotto e con esso tutto il circuito economico locale”. 

“Le notizie che trapelano dall’assemblea dei soci di Acciaierie d’Italia, in merito all’ennesimo rinvio, sono inaccettabili. E’ chiaro ormai l’intento di Arcelor Mittal di minare l’ex Ilva non dando avvio alla ricapitalizzazione ed impedendo gli investimenti necessari per garantire il presente ed il futuro del gruppo siderurgico”. Lo dichiara Michele De Palma, segretario generale della Fiom Cgil. “Il Governo italiano - prosegua - difenda la dignità del Paese, dignità che i lavoratori difendono scioperando per salvare gli impianti, evitando lo spegnimento di altoforno 2, e per garantire la transizione ecologica della produzione di acciaio. Il Governo - conclude la Fiom - non si faccia più tenere in ostaggio da Arcelor Mittal e nelle prossime ore intervenga per prendere il controllo e la gestione dell’azienda”. 

L’azienda intanto comunica che ieri nel siderurgico di Taranto, nella prima delle due giornate di sciopero indette da Fim, Fiom e Uilm contro la fermata dell’altoforno 2 già avviata da lunedì, “tutti i 70 lavoratori previsti nei primi due turni hanno regolarmente prestato servizio”. L’azienda ricorda infine “come siano previste comandate specifiche nell’area a caldo al fine di salvaguardare gli impianti e proteggere l’incolumità delle persone”.