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Giornale di Taranto - EX ILVA -TARANTO/ Pichetto Fratin a Confindustria Taranto: risorse per preridotto presto nel Fondo Coesione e Sviluppo
Sabato, 02 Dicembre 2023 16:28

EX ILVA -TARANTO/ Pichetto Fratin a Confindustria Taranto: risorse per preridotto presto nel Fondo Coesione e Sviluppo In evidenza

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Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, a Confindustria Taranto ha “assicurato”, in merito all’impianto di preridotto di ferro per i futuri forni elettrici di Acciaierie d’Italia, ex Ilva, “che le risorse saranno a breve allocate nel Fondo Coesione e Sviluppo, anche e soprattutto per consentire a Dri Italia - che a partire da gennaio prossimo avvierà un rapporto di collaborazione con Confindustria Taranto - di procedere con l’attività dell’impianto, indispensabile per poter parlare di conversione in chiave green dello stabilimento siderurgico”. Lo dichiara Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto, dopo l’incontro a Roma col ministro. Dri d’Italia é una società di Invitalia e per l’impianto di preridotto era stato inizialmente previsto un miliardo nel Pnrr poi tolto. Per lo stabilimento ex Ilva, nell’incontro tra Confindustria Taranto e Pichetto Fratin si è dato “particolare riferimento allo stato dell’arte dei processi di decarbonizzazione, per i quali il Governo ha confermato l’impiego di un miliardo di euro spostandolo dal Pnrr al fondo Fsc. Una scelta, è stato ribadito dal ministro - sostiene Confindustria Taranto -, voluta proprio in virtù di precise necessità. In particolare, la possibilità di poter spendere nei modi e tempi giusti tutte le risorse messe a disposizione senza quei vincoli temporali che invece il Pnrr avrebbe imposto”. Il presidente Toma ha sottolineato al ministro dell’Ambiente “l’urgenza di garantire tali risorse perché le stesse sorti dello stabilimento, su cui gravano al momento una serie di incognite, sono legate a doppia mandata a quelle dell’auspicato processo di decarbonizzazione”.

Da parte di Confindustria Taranto “è stato inoltre manifestato l’auspicio che il futuro dello stabilimento siderurgico più grande d’Europa e di importanza strategica a livello nazionale passi anche attraverso una piena consapevolezza -da parte del Governo - di  doverne garantire la continuità con tutto l’impegno e gli sforzi possibili, nel segno della ecosostenibilità e dell’innovazione, già portato avanti, in Europa, dalle famiglie dell’acciaio italiano”.  Nell’incontro si è parlato anche del progetto del Governo finalizzato a individuare due aree portuali nel Mezzogiorno con finalità di polo impiantistico per la costruzione delle piattaforme dell’eolico offshore galleggiante. A fronte della candidatura del porto avanzata da Confindustria Taranto, Pichetto Fratin - riferisce l’associazione degli imprenditori - ha assicurato “la massima attenzione allo scalo portuale jonico, in quanto avrebbe tutti i requisiti necessari al fine di poter diventare sede del polo”. Pichetto Fratin ha infine annunciato tempi brevi per “l’insediamento del prossimo responsabile degli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione dell’area di Taranto, fondamentali ai fini dello sviluppo complessivo e sostenibile del territorio”. Incarico che sino a poco più di un mese fa era assolto dal prefetto di Taranto, Demetrio Martino, nominato poi prefetto di Verona.