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Giornale di Taranto - Tra Sportelli e Giangrande è scontro aperto
Giovedì, 17 Luglio 2014 14:05

Tra Sportelli e Giangrande è scontro aperto In evidenza

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foto di repertorio foto di repertorio

 

"Il territorio ha subìto una inutile lagnanza priva di fondamento e di interesse per imprese e cittadini, in una logica di critica irresponsabile e distruttiva". E la polemica dell'estate è servita.

Ancora una volta uno contro l'altro armati. Luigi Sportelli, presidente della Camera di Commercio e Leonardo Giangrande, omologo in seno a Confcommercio proprio non riescono a seppellire l'ascia di guerra. Lo scontro che getta benzina sul fuoco di una città in perenne ebollizione è la decisione assunta da Camera di Commercio di chiudere la Sala Resta, un provvedimento pare necessario nell'ottica della spending review. Tutto ciò ha scatenato la reazione di Giangrande che ha puntato l'indice contro la gestione dell'ente camerale, mettendo in campo anche questione stipendi e doppi incarichi. La replica di Sportelli, durissima, non si è fatta attendere.

"Gli attuali rappresentanti di Confcommercio Taranto- scrive Sportelli- continuano ad inseguire il clamore piuttosto che la soluzione dei tanti problemi del loro settore sul nostro territorio con operazioni mediatiche alle quali, per l’ennesima volta, siamo costretti, nostro malgrado, a rispondere.

Apprezziamo la posizione della Confcommercio“nazionale” che invita alla valorizzazione del Sistema camerale attraverso il rilancio delle attività promozionali ed il perseguimento di una maggiore efficienza ed economicità di gestione.

Confcommercio Taranto sa perfettamente che quest’ultimo obiettivo è stato già raggiunto dalla Camera di commercio di Taranto che, infatti, presenta costi inferiori a quelli standard rilevati a livello nazionale. In virtù di questa efficienza che altre realtà ancora stanno perseguendo, si è costretti ad intervenire su servizi non essenziali come quello congressuale, la cui breve sospensione (in assenza di prenotazioni fino al prossimo mese di settembre), comporterà un sicuro risparmio per l’Ente e nessun disservizio per la collettività.

Diverso da quello nazionale è l’atteggiamento dei rappresentanti della Confcommercio“provinciale” che a fronte di un’assoluta mancanza di partecipazione costruttiva ai democratici processi decisori dell’Ente camerale, utilizza gli organi di informazione arrogandosi il diritto di decontestualizzare dati di bilancio trasparenti e certificati da organismi terzi ed indipendenti. Solo a titolo di esempio, le retribuzioni dei vertici sono pubblicate da anni sul sito camerale, come prescrive la legge. Trasparenza che non è certamente caratteristica della governance di questa associazione i cui iscritti probabilmente non conoscono la destinazione delle risorse rinvenienti dalle quote associative.

Si invitano nuovamente i vertici della Confcommercio locale-prosegue Sportelli- a criticare meno ed a lavorare meglio. Nonostante la significativa presenza in Consiglio camerale, essi  non hanno espresso alcuna progettualità nei settori di  competenza, primo fra tutti il turismo, danneggiando i propri, incolpevoli, associati ai quali viene preclusa la possibilità di accedere ai finanziamenti che la Camera di commercio ha inserito in bilancio. Ne discende, ovviamente, che i soldi stanziati non vengono spesi. Un atteggiamento che certifica l’incapacità di sostenere le imprese in difficoltà e di accompagnarle lungo percorsi di crescita e di sviluppo. L’unico impegno che i suddetti sembrano aver assunto nei confronti dell’Ente è quello di trascinarlo in  sconsiderati attacchi giudiziari e mediatici che li vedono ripetutamente  soccombenti, scaricandone i costi sui propri associati.

Pretestuoso è, infine, il riferimento alla gestione del MeTa, questione sulla quale l’attuale governance camerale ha già chiarito che la decisione di non partecipare alla società di gestione è in capo alla precedente governance, espressione proprio di Confcommercio.

Insomma - conclude il presidente della Camera di Commercio il territorio ha subito un’ulteriore lagnanza priva di fondamento e di nessun interesse per imprese e cittadini in una logica di critica irresponsabile".

Qualche settimana fa proprio Sportelli, alla luce dei drammatici dati sulla crisi, auspicava la creazione di una cabina di regia per affrontare tutti insieme i temi dello sviluppo. Di questo passo, riuscire a far partire da Taranto un'unica voce sarà sempre più difficile.  

 

 

 

Ultima modifica il Giovedì, 17 Luglio 2014 14:44