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Giornale di Taranto - ASSEMBLEA NAZIONALE FEDERAGENTI-TARANTO/ Rixi: pronti i bandi da 250 mln per digitalizzazione Authority
Venerdì, 20 Ottobre 2023 18:33

ASSEMBLEA NAZIONALE FEDERAGENTI-TARANTO/ Rixi: pronti i bandi da 250 mln per digitalizzazione Authority In evidenza

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\\\"Nella commissione Trasporti ci sono risoluzioni di singole forze politiche, sia di maggioranza di opposizione, sulla nostra proposta al Parlamento e poi si proseguirà con la creazione di norme specifiche che potranno attualizzare il nostro sistema”. Lo ha detto sulla riforma della legge sulle Autorità portuali il vice ministro alle Infrastrutture e trasporti, Edoardo Rixi, collegandosi oggi con l’assemblea nazionale di Federagenti (gli agenti e i raccomandatari marittimi) in corso a Taranto. Bisogna puntare, ha detto Rixi, ad “una semplificazione delle procedure anche di carattere burocratico, ma la grande scommessa è la digitalizzazione. Nei prossimi giorni partiranno i bandi sulle Autorità portuali, la prima fase è su 250 milioni di digitalizzazione previsti dal Pnrr e gestiti dal nostro ministero. Poi, successivamente, entro fine anno anche per le imprese”. Serve “semplificare i processi e fare un sistema logistico integrato - ha detto il vice ministro - garantendo le massime condizioni di sicurezza dei singoli operatori” perché “ci sono gli attentati fisici” ma anche quelli “informatici che hanno effetti collaterali rilevanti”. Nella riforma delle Authority, ha osservato Rixi, “si dovrà tenere presenti le esigenze di tutti e di un sistema, facendo una sintesi e decidendo in tempi rapidi”. “I nostri sono tutti porti-città - ha sostenuto Rixi - e se aumento la capacità di un porto dentro una grande città e non gestisco la parte ambientale, ho la reazione contraria degli abitanti della città che si trovano con un aumento del tasso di inquinamento senza avere un vantaggio. Sono tutti elementi - ha rilevato il vice ministro - che fanno pensare ad una pianificazione nazionale e ad una gestione strategica nazionale di porti, interporti, valichi alpini e grandi catene logistiche, ma dobbiamo anche avere un livello locale che consenta che un porto non diventi un elemento estraneo rispetto ad un territorio anche per la pianificazione dei piani regolatori. Altrimenti, nel sistema normativo che abbiamo, rischieremmo di aprire contenziosi che non finirebbero mai. Dobbiamo rendere il nostro Paese capace di valorizzare la differenza dei vari scali ma con un indirizzo complessivo che valorizzi il Paese”. “Molte linee logistiche si sono consolidate nel nostro Paese ma l’instabilità degli ultimi giorni nel Mediterraneo orientale e nei Paesi arabi, rischia anche di compromettere importanti canali che abbiamo sempre utilizzato”.  ha detto sui porti e sui traffici marittimi sottolineato Rixi. “Oggi il tema - ha detto Rixi - è quello di andare a trovare nuovi mercati, di creare una resilienza e di occuparsi anche di sicurezza sia in ambito Nato che G20, in modo da governare il processo di cambiamento a livello mondiale che vede tantissime sfide contemporaneamente”. Tra queste, ha aggiunto il vice ministro, “la sfida della digitalizzazione che però va protetta da attacchi hacker e informatici e la sfida del cambiamento climatico in seguito alla decarbonizzazione per i traffici marittimi”. Quest’ultima “deve guardare ad un posizionamento globale e non solo europeo, altrimenti rischiamo di farci del male senza raggiungere alcun risultato significativo dal punto di vista ambientale” dice Rixi citando gli incontri avuti nei giorni scorsi con alcuni rappresentanti del Governo indiano. C’è poi, aggiunge Rixi, “il tema della sicurezza marittima e del rapporto tra gli Stati, dove in questo momento ci sono importanti cambiamenti in atto e su cui il nostro Paese può anche contribuire con delle azioni per tentare di raffreddare e stabilizzare una situazione in questo momento assolutamente preoccupante. Ma ci sono tantissime prospettive, e la Puglia e Taranto possono rappresentare un hub per le nuove rotte e i nuovi itinerari che si possono creare anche col Sud Est asiatico”. Circa la Via del Cotone, Rixi ha detto che nei giorni scorsi “in India abbiamo discusso di un nuovo corridoio sostanzialmente parallelo al canale di Suez e della creazione di investimenti e di scambi di know how tra operatori. Il sub continente indiano si appresta a diventare la quarta economia a livello globale ma é molto indietro da un punto di bista marittimo ed ha molto bisogno di capacità di know how che un Paese come l’Italia potrebbe condividere”. 

Ultima modifica il Sabato, 21 Ottobre 2023 07:56