Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - ALTA TENSIONE/ Scontro sull’impianto di preridotto di ferro. Morselli: “lo facciamo noi”, Dri Italia: “la nostra missione definita per legge”
Domenica, 28 Maggio 2023 07:42

ALTA TENSIONE/ Scontro sull’impianto di preridotto di ferro. Morselli: “lo facciamo noi”, Dri Italia: “la nostra missione definita per legge” In evidenza

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Acciaierie d’Italia chiede di effettuare direttamente, al posto di Dri d’Italia, la sua costruzione dell’impianto di preridotto di ferro per il forno elettrico oltre alla sua gestione. Nello specifico, AdI chiede che “si giunga a definire un assetto che deleghi la realizzazione dell’impianto DRP ad AdI prima ancora della sua gestione, ovvero a chi ne ha le capacità tecniche ed operative, oltre che la responsabilità gestionale dello stabilimento di cui l’impianto dovrà insistere ed in particolare del forno SAF con cui l\'impianto dovrà essere integrato”. La richiesta è in una lettera che l’amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, Lucia Morselli, ha spedito al ministro degli Affari europei, coesione e Pnrr, Raffaele Fitto e al capo di gabinetto del ministro delle Imprese, Adolfo Urso (Federico Eichberg). Destinatari della missiva sono anche l’amministratore delegato di Invitalia, Bernardo Mattarella, i vertici di Dri d’Italia, il presidente Bernardo Mattarella e l’ad Stefano Cao, e i commissari di Ilva in amministrazione straordinaria. Dri d’Italia è la società pubblica, controllata da Invitalia, che si sta occupando dell’impianto del preridotto. Materiale che sarà caricato nel forno elettrico al posto del rottame di ferro. “Nessuno più di AdI - scrive Morselli - ha l’obiettivo di realizzare tempestivamente la decarbonizzazione del processo produttivo di acciaio primario presso lo stabilimento di Taranto che gestisce dal novembre 2018, anche tramite la costruzione dell’impianto DRP, poiché nessuno più di AdI patisce le conseguenze principali dei ritardi accumulati nella definizione del progetto che è necessario per poter alimentare il proprio forno elettrico SAF”. “E per questo - rileva Morselli - che AdI si è ripetutamente permessa di ricordare che la realizzazione e la successiva gestione tecnicamente efficace ed economicamente efficiente dell\'impianto DRP richiedono il diretto coinvolgimento del gestore dello stabilimento, che è il solo ad avere l\'esperienza e le conoscenze tecniche ed operative necessarie alla corretta definizione ed organizzazione del progetto“. 

DRI d’Italia \"ha appreso con stupore\" la diffusione di una lettera riservata dell’amministratore delegato di Acciaierie d’Italia contenente \"affermazioni in totale contrasto con le norme che definiscono le modalità di intervento dello Stato nel processo di decarbonizzazione dell’acciaio e con potenziali ricadute negative sulla sua attuazione\". Lo afferma in una nota DRI d’Italia ricordando che la propria missione è definita da due leggi dello Stato: la legge 7 febbraio 2020 n.5 e la legge 17 novembre 2022 n.175. \"In coerenza con quanto disposto dalla Legge, DRI d’Italia - sottolinea - sta lavorando e continuerà a lavorare per rispettare i tempi del Pnrr che prevedono la realizzazione dell’impianto di preridotto entro giugno 2026\".