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Giornale di Taranto - ANNUNCIATO ESPOSTO/ Gestione rifiuti nell’ex Ilva di Taranto: l’attivista Manna accusa, l’azienda nega
Domenica, 08 Gennaio 2023 11:47

ANNUNCIATO ESPOSTO/ Gestione rifiuti nell’ex Ilva di Taranto: l’attivista Manna accusa, l’azienda nega In evidenza

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 “La fabbrica compie reati ambientali gravi e non rispetta le prescrizioni”. Lo ha detto, in una conferenza stampa, Luciano Manna, del movimento ambientalista, a proposito di ex Ilva, Acciaierie d’Italia. Erano presenti anche l’europarlamentare Rosa D’Amato e rappresentanti di altri movimenti ambientalisti. “La fabbrica continua a produrre sulla base di bugie e continua a violare la legge” ha sostenuto Manna, che ha annunciato un nuovo esposto alla Procura di Taranto a fine mese. Riferendosi ad una prescrizione ambientale da attuare entro fine dicembre scorso, Manna, nella conferenza stampa, ha mostrato quelle che ha presentato come foto di rifiuti, relativi a scarti di produzione, pari a diverse migliaia di tonnellate, ed ha dichiarato, “che vengono stoccati all’aperto. Sulla città incombono montagne di minerali. Ci sono rifiuti speciali stoccati a nord della fabbrica”, ha detto Manna, secondo cui “la prescrizione dei rifiuti è stata inserita nel piano ambientale di marzo 2014 e dovevano essere smaltiti entro giugno 2017. I parchi minerali sono stati coperti, i rifiuti speciali no e sono in un terreno senza contenimento”. 

 

Acciaierie d’Italia ha subito replicato via social. L’ex Ilva ha puntualizzato che “in relazione ad affermazioni sulla gestione dei rifiuti presso lo stabilimento di Taranto, lo stesso avviene nel rispetto della normativa e nell’ambito degli interventi previsti dall’Aia. Gli interventi in tale ambito includono la rimozione e la gestione del materiale depositato nella prima decade degli anni 2000, di cui è stato smaltito circa metà del quantitativo presente inizialmente”. Per Acciaierie d’Italia, “attualmente è in corso un intervento di messa in sicurezza dell’area, propedeutica al completamento dello smaltimento/recupero del materiale residuo e che comporta la movimentazione dello stesso”. Infine l’azienda precisa che “l’area interessata dagli interventi è stata più volte oggetto di verifiche da parte del gruppo ispettivo, che ha constatato anche il rispetto delle opere di mitigazione previste e prescritte e l’assenza di contaminazione della falda acquifera”.

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