“Siamo solidali con i lavoratori dello stabilimento Ilva di Taranto che rischiano di perdere l'occupazione” ma “la siderurgia di Taranto è un cavallo morente che non potrà essere cavalcato per molto altro tempo. Sta stramazzando rovinosamente, facendo cadere nella disperazione i lavoratori e le loro famiglie, che hanno bisogno in questo momento di un sostegno”. Lo dice sulla vicenda Acciaierie d’Italia, ex Ilva, Alessandro Marescotti di Peacelink, una delle associazioni ambientaliste più attive. “L'intervento dello Stato - rileva Peacelink - deve servire a sostenere i lavoratori e le loro famiglie, non l'azienda. Le due prospettive non sono tra loro compatibili perché con un sostegno all'azienda si rischia di bruciare miliardi di euro per colmare i buchi di bilancio invece di aiutare i lavoratori a costruire un nuovo futuro occupazionale”. Secondo Peacelink, “occorre un piano B per le aree di crisi, fra cui Taranto, basato sulle bonifiche e su una riconversione economica finalizzata alla transizione ecologica. Lo stabilimento Ilva di Taranto non ha un futuro né.economico né ecologico”.
Mercoledì, 23 Novembre 2022 08:20
STOP INQUINAMENTO/ Marescotti (Peacelink): “l’ex Ilva di Taranto non ha futuro, lo Stato aiuti i lavoratori non l’azienda” In evidenza
Scritto da Giornalista1
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Economia, Lavoro & Industria
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