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Giornale di Taranto - Giornalista1

Pensi che l’iniziativa “Garanzia Giovani” sia stata ?

Positiva - 12.5%
 
Negativa - 87.5%
 
Il voto per questo sondaggio e' terminato Aprile 30, 2016
 
 
Il sondaggio condotto da Formare Puglia sul proprio portale, come si può leggere dalla sopra riportata tabella, offre un giudizio non esaltante, giusto per usare un eufemismo,  del Programma Europeo Garanzia Giovani: l'87,5% si esprime  infatti negativamente e solo il 12,5% al contrario è favorevole alle attività. Un giudizio altrettanto  non favorevole lo da anche anche la pagina Facebook Garanzia Giovani Puglia (che fa registrare ben 11.714 mi piace)  che lo scorso 27 maggio ha scritto che " I Centri per l'impiego e le ATS hanno ormai interrotto l'attivazione di nuovi tirocini extracurriculari previsti dalla Misura 5 del PAR, poichè la Regione Puglia non ha ad oggi rifinanziato il budget. A questo punto - si chiedono i titolari della pagina -  dopomille disavventure ed inefficienze, inaccetabili ritardi, nel liquidare le indennità ed assordanti silenzi della politica regionale e nazionale,che senso ha continuare a promuovere tale programma. Dispiace - concludono - che in altre regioni europee, Garanzia Giovani è una vera leva di supporto ai giovani che debuttano nel mondo del lavoro. Purtroppo anche questa volta non si è riusciti a superare il limite di essere considerati gente del sud". C'è poco da commentare a queste parole molto dure nei confronti del Programma che ha l'obiettivo di garantire lavoro e formazione a chi non ha mai lavorato, a chi non studia e chi non fa formazione. Occorre sicuramente una cambio deciso di rotta se si vogliono riprendere le fila dell'iniziativa. Occorre anche che si tengano in debito conto le attività che stanno portando avanti le ATS e gli Enti di formazione che ancora oggi non riescono ad "incassare" quanto dovuto dalla Regione Puglia per le attività di tirocinio, orientamento, formazione.

Sei titoli su otto all'Italia agli Europei di ju jitsu - random attacks. Gli azzurri vincono anche 5 argenti e 5 bronzi. A Belgio e Spagna gli altri due ori

Un successo su tutta la linea. I Campionati Europei di ju jitsu, specialità random attacks, dell'Euro Budo International disputati oggi al PalaMazzola di Taranto hanno visto grandi protagonisti gli atleti italiani, in una giornata resa indimenticabile anche dall'ottima organizzazione dell'Euro Budo International Italia guidata dal tarantino Massimo Cassano.

Degli 8 titoli in palio, sei sono stati vinti dagli atleti vestiti di azzurro, tutti della Puglia, la regione meglio rappresentata grazie al lavoro di questi anni nell'Euro Budo. Per  Cassano la sddisfazione di veder trionfare i suoi “rampolli” Joshua e Ruben (tesserati Yawara Taranto), il primo vincitore tra i Senior per un podio tutto italiano, con l'argento di Pablito Carone (Zen Club Manduria) e il bronzo di Alessandro Cassone (Isamashi Do Taranto), il secondo a segno tra gli Junior, dove terzo si è piazzato Gabriele Corona (Frascolla Taranto).

La Yawara, associazione sportiva che ha proprio in una delle palestre del PalaMazzola il suo quartier generale, ha messo a segno altri due ori, con Sara Gentile tra le Junior (terza la compagna di club Roberta Ercolano) e Gabriele Schina tra gli Youth (bronzo per il compagno Alessandra Blasi). Tre gli argenti, conquistati da Morena De Mitri tra le Youth, Giorgia Epifani tra le Senior (terza la compagna Fabiola De Lorenzo), Barbara Donnaloia tra le Master. Gli altri due ori azzurro-pugliesi sono stati quelli conquistati da Desirée Ruggiero del Wushu Club S. Vito dei Normanni tra le Youth e di Federica Masciulli del Fitness Club Martina Franca tra le Senior. Il bottino pugliese è completato dall'argento di Gianni Leone della Rayon Alliste tra i Master.

I soli due titoli sfuggiti all'Italia sono stati quelli delle categorie Master, vinte dal belga Stefan Steyaert in campo maschile e dalla spagnola Isabel Rodrigo Romero tra le donne. Nella classifica per nazioni dominata dall'Italia, il Belgio si piazza secondo (grazie ai due argenti Junior di Mathias De Leener e Roselien De Nijs),   davanti al Regno Unito (un argento con Beau Cooper tra gli Youth e due bronzi con Pasquale Olivia le Youth e Metaxas Haroulla tra le Master), alla Spagna, alla Romania (un bronzo con Florin Angeluta tra i Master) e ai Paesi Bassi, presentatisi in formazione ridottissima. Assente dell'ultim'ora la Grecia.

La macchina dell'AMCF Organizzazioni Sportive, già collaudata con le due edizioni degli Internazionali di Taranto del 2014 e 2015, è stata perfetta in tutto il fine settimana, caratterizzato anche dallo stage internazionale di ieri. La soddisfazione di tutte le rappresentative ospiti, dei membri dell'Euro Budo e delle giurie lo testimoniano. Un motivo in più per continuare sulla strada della promozione del ju jitsu e dello stesso territorio tarantino con le grandi manifestazioni internazionali dell'Euro Budo International.

Sia lodato e ringraziato in ogni momento, il Santissimo e Divinissimo Sacramento.

Carissimi Fratelli e Sorelle,

siamo in adorazione del Cristo vivo, interamente donato per sostenere la nostra speranza. Nel pane offerto dal popolo e divenuto nella santa messa il Corpo di Cristo, noi, pellegrini, andiamo annunciando la morte del Signore, proclamiamo la sua resurrezione nell’attesa che Egli venga.

In questo anno del Giubileo straordinario vi invito a scoprire l’Eucarestia come l’apice della Misericordia. Anche ad una lettura veloce del Vangelo non vi sarà difficile notare come Gesù, ha rivelato man mano il volto misericordioso del Padre. Nei suoi gesti, nelle sue parole, nei segni da lui compiuti, non ha fatto altro che rivelare lo sguardo di tenerezza e l’amore unico con il quale Dio ci ama. Abbiamo imparato a conoscere il Signore mediante la sua compassione, Egli sente, infatti il nostro stesso dolore e soffre con noi. Egli ha preso realmente la nostra carne. I passi della Misericordia, però, non si esauriscono nella vicinanza di Dio e nemmeno nel suo perdono e nel suo abbraccio. Egli ci dona la sua stessa vita.

Panis angelicus fit panis hominum.

Il pane degli angeli diventa pane degli uomini.

Dat panis coelicus figuris terminum.

Il pane celeste assegna la fine ad ogni figura di Dio.

Cosa stupenda: questo povero e piccolo servo, si alimenta del Signore.

L’amore di Dio infatti non conosce stanchezze e limiti. Egli non si è limitato a fare qualcosa per gli altri, ma è divenuto pane per gli affamati e bevanda per gli assetati. Nell’Eucarestia oltre alla tenerezza e alla compassione veniamo a conoscere la solidarietà sconfinata di Gesù.  Il Signore non solo ci raggiunge, ma comprendendo ogni nostro bisogno, ogni nostra fame e sete, si pone egli stesso come cibo e come sorgente di vita. Il pane vero, quello per il quale non consoceremo la morte, è qui!

Ecce panis angelorum. Ecco il pane degli angeli, pane dei pellegrini,

vero pane dei figli: non deve essere gettato.

Questo pane, trasformato dalla potenza dello Spirito, trasforma e vivifica anche noi.

Quando penso alla processione del Corpus Domini, nella sua semplicità e bellezza, mi vengono alla mente le molteplici motivazioni di questo irrinunciabile appuntamento liturgico, che si è consolidato nella vita della Chiesa, soprattutto nei periodi di dubbio, in risposta alle eresie e alle varie crisi.

Anche oggi, adorando il Santissimo Sacramento, penso che esso sia la risposta a tutte le nostre domande, il richiamo alla missione della nostra Chiesa, l’elemento che ristabilisce l’ordine, la scuola dell’amore che ci viene dal Maestro. L’Eucarestia ci ricorda che Gesù è disposto e disponibile sempre, anche di fronte alla nostra indifferenza , la lampada rossa del Santissimo è sempre accesa e ci ricorda che ci attende. Gesù talvolta si lascia dimenticare nei tabernacoli del mondo eppure non viene meno alla promessa di essere sempre con noi. L’eucarestia è l’apice della misericordia perché non sarà mai relativa ai nostri meriti e ai nostri peccati, ma sarà sempre sovrabbondante. Per usare un’espressione che trovo pertinente al periodo storico che stiamo vivendo voglio affermare che nell’eucarestia Gesù si rivela testardo nell’amore perché noi possiamo sostenere una speranza testarda per la nostra vita e la nostra città. Un segno positivo è il ritorno tra noi in Italia , in Puglia di Salvatore Girone con il nostro Massimiliano Latorre.

Cari fratelli e sorelle,

nutrendoci di Gesù noi non possiamo che non avere i suoi stessi sentimenti. ed è praticamente impossibile non aprire gli occhi sulle necessità di ognuno. Egli si aspetta da noi almeno i cinque pani e i due pesci e la volontà di distribuirli alla folla perché nel gesto della condivisione egli moltiplichi e sazi ciascuno.

Ci sta a cuore infatti questa amata città con tutte le sue problematiche. Anche noi, non perdiamoci di coraggio, sebbene tante volte ci sentiamo impotenti di fronte alle sfide tarantine. Sono particolarmente preoccupato per i continui episodi di criminalità che stanno turbando la quiete cittadina. Chiedo a coloro che ne hanno facoltà  di intensificare il loro ed il nostro comune impegno per la tutela della legalità e la sicurezza. Alle piaghe che conosciamo e che sono bene note non possiamo aggiungere l’aggravante di un crescente degrado umano, sociale ed urbano. Ricordiamo ancora i lavoratori di Isola Verde e il flusso dei migranti che continua e continuerà a raggiungere la nostra terra. Preghiamo per loro , sosteniamoli e accogliamo i nostri bisognosi come quelli che lasciano disperati la loro terra. E non arrendiamoci all’inquinamento dell’aria, della terra e del mare. Ed ancora non assistiamo inerti  secondo quanto riferiscono dalla Asl  all’uso da parte di giovani e persino ragazzi di cocktail a base di superalcolici dentro e fuori i locali. Parafrasando ancora una volta il Vangelo odierno, si devono distribuire i propri cinque pani e due pesci, se si vuole il miracolo: occorre cominciare almeno dalla pulizia delle strade, da un ritrovato senso civico e dal controllo serrato per scoraggiare rapine e sparatorie. Ma soprattutto è necessario sviluppare una cultura della legalità in cui conta sin da piccoli il lavoro ed il merito, il dovere fatto con dignità e non il prevaricare facendo i furbi o subendo legami di una avvilente dipendenza. O tirare a campare coltivando solamente il proprio interesse. L’Eucarestia è dono, è solidarietà è comunione; per questo ci interessa la vita della società.

L’Eucarestia che è il Pane della Comunione ci aiuti a riscoprire il nostro senso di appartenenza e di identità. Questo Sacramento ci fa diventare un unico popolo e prego perché questo Pane azzimo che è posto alla nostra adorazione smaltisca da noi i lieviti cattivi dell’ignavia, del tornaconto personale, dell’autoreferenzialità e della cultura del lamento. Questo Pane che è al contempo pane dei poveri e degli angeli ci aiuti a pensare un futuro solidale per la nostra città. Senza ricorrere a tanti piccoli aggiustamenti di fortuna, Taranto non si accontenti, ma punti in alto per amore di questa terra e dei suoi figli. Non possiamo giocare a ribasso quando il buon Dio cha messo nelle nostre mani tanta bellezza e tanta storia. Cominciamo dall’educazione umana e sociale dei nostri bambini e ragazzi e lavoriamo perche si siano persone che non mettano in primo luogo il loro interesse particolare, ma siano appassionate al bene comune nella società, nella economia e sin anche nella politica.

Il pane spezzato ci fa rendere grazie a Dio e ai fratelli. Per questo motivo prima di impartire la benedizione silenziosa, vorrei che i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose, gli ammalati  e tutti gli uomini e donne di buona volontà si sentissero destinatari della mia gratitudine, quella del vostro vescovo, al termine di questo anno pastorale, che è ricco di tanti buoni frutti. Il Signore ci da di vivere in una Chiesa viva e bella e di questo dobbiamo ringraziarlo e lodarlo.

E continuiamo così il nostro giubileo della misericordia. Seguendo  il giubileo di San Cataldo, il giubileo della città, varie categorie si preparano a celebrarlo:  gli sportivi, la gente del mare, la cultura e l’arte e così via.

I lavori della nostra opera-segno nel Giubileo della Misericordia, la casa dell’accoglienza  di Palazzo Santacroce, procedono e dobbiamo tenerla sempre presente nel nostro impegno e soprattutto nella nostra preghiera.

Ora guardiamo a Lui, sentiamone la presenza, accogliamone il dono, viviamo la grazia di essere da Lui cercati amati e salvati.

Alla nostra città e a voi tutti la benedizione del Signore risorto, vivo e presente; nostra vita e nostra speranza.

+ Filippo Santoro

    Arcivescovo 

Angelo Scardino nasce nel 1986 a Grottaglie, terra della ceramica, dove muove i primi passi della sua carriera artistica.

Dopo la maturità acquisita presso il Liceo Artistico “Lisippo” di Manduria, ha conseguito il titolo accademico di primo livello con valutazione di 110 su 110 e Lode nell’anno accademico 2007-08, presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Nella stessa Accademia, dopo aver frequentato il biennio specialistico con indirizzo Scultura nell’Anno Accademico 2009-10 ha conseguito la laurea di secondo livello (specialistica) con valutazione di 110 su 110 e Lode con una tesi teorica dal titolo “La scultura del vuoto” e una tesi pratica mirata alla realizzazione di modelli di scultura del vuoto.   

Nel 2012 si trasferisce a Mantova dove iniziala sua carrieda di docente presso l’IstitutoStataled'Arte "A. Dal Prato" diGuidizzolo. Attulamente lavora  presso l’istituto Alberghiero di Poggio Rusco (MN).

   La scultura è la disciplina che abbraccia col desiderio di scrivere la propria interiorità attraverso gli oggetti. Ogni opera è così un’istantanea che esprime il dinamico flusso degli stati d’animo e delle elaborazioni intellettuali nate dall’osservazione costante del mondo che lo circonda. La figura umana è stato il primo terreno di studio, nel corso del tempo le sue opere hanno iniziato un processo di astrazione verso la ricerca di spazi pieni e vuoti, forme nello spazio. Questa ricerca formale lo ha condotto  verso la sperimentazione di  nuovi materiali. Questo processo evolutivo è ben visibile specialmente nelle ultime opere dove a volte proprio il materiale utilizzato è ispiratore di nuove forme.  Non è possibile quindi rintracciare uno stile preciso, in ogni opera può essere presente uno  stile differente se non vari stili in un’unica opera, il tutto in virtù della forma che in scultura è l’elemento fondamentale.

Attività Artistica

   Artista selezionato per l’esposizione alla mostra permanente del 1° concorso “parco dell’arte” nella città di Mantova dal 26/05/2013 a cura di Renato Barilli e Manuela Zanelli;

   Esposizione alla mostra collettiva “Artefatto 2013 Soft Power” dal 24/05/2013 al 16/06/2013 Trieste;

   Esposizione alla mostra collettiva 2° PREMIO INTERNAZIONALE

“CITTA’ DI CORCHIANO” dal 22/12/2012 al  6/01/2013 presso la Sala Consiliare del Comune di Corchiano.

   Esposizione alla Biennale Internazionale “l’Ercole di Brindisi” tenutasi il 27/10/2012 presso il Palazzo della Provincia di Brindisi con pubblicazione dell’opera sul catalogo con testo critico di Francesca Alparone;

   Esposizione alla mostra collettiva “Don luigi Neglia” dal al presso Manduria;

   Esposizione alla mostra collettiva “Il linguaggio del corpo” dal 15 al 29 gennaio 2012 Como;

   Esposizione alla mostra collettiva nazionale di eccellenze dalle Accademie Italiane “LA TERRA HA BISOGNO DEGLI UOMINI” tenutasi dal 26/11/2010 al 26/12/2010  a cura di Francesco Ruggiero e Alessio Tritto, presso la Reggia di Caserta, con pubblicazione dell’opera su catalogo;

   Partecipazione alla mostra collettiva del  concorso “VEDERE CON MANO” tenutasi dal 02/10/2010 al 30/10/2010  presso il Palazzo Geremia TRENTO, con pubblicazione dell’opera su catalogo;

    Partecipazione alla mostra collettiva del concorso “GALA’ DELL’ARTE” BIENNALE D’ARTE INTERNAZIONALE IV EDIZIONE tenutasi dal 07/10/2010 al 10/10/2010 presso la galleria “CHETTA”  SAN MARZANO (TA) con pubblicazione dell’opera su catalogo;

2009 Esposizione alla mostra collettiva Primaverart, Castello Carlo V, Lecce, a cura di Mariagela De Carlo;

2008 Esposizione alla mostra collettiva “Primavera in Arte, Galleria dell’ Accademia di Belle Arti, Lecce;

Partecipazione alla mostra collettiva del concorso “GALA’ DELL’ARTE” BIENNALE D’ARTE INTERNAZIONALE IV EDIZIONE tenutasi dal 04/10/2006 al 08/10/2006 SAN MARZANO (TA);

2006  Esposizione alla mostra collettiva “Prima Parete” presso CONFINDUSTRIA di Lecce, a cura di Glauco Lendaro, con donazione dell’opera “Dafne”;

2006 Esposizione alla mostra collettiva “Nuovi Ingranaggi”, Ateneo, Lecce;

2006 Esposizione alla mostra collettiva“Maestro d’Arte Contemporanea;

2006, Galleria Metropolitan, Lecce;

2005 Esposizione alla mostra collettiva “Maestro d’Arte” Contemporanea;

2005 Galleria Metropolitan, Lecce, a cura di Annamaria Gentile;

10/05/2004  Secondo classificato  alla mostra collettiva “Giornata dell’Arte” Manduria (TA);

                                                                   

 

Le Associazioni del Comitato pro aeroporto di Taranto-Grottaglie affermano: “Aspettiamo il Presidente per un incontro in un comitato ristretto in cui presenteremo le iniziative intraprese ma i tempi calendarizzati sono scaduti e attendiamo ancora una data”.

Le Associazioni ed i Movimenti del Comitato pro Aeroporto di Taranto-Grottaglie (Progentes, Benvenuti a Taranto, Paolo Zayd, Puglia internazionale, Ultim’Ora, Filovita, Taranto Futura) hanno tenuto ieri mattina, la prevista conferenza presso la sede gentilmente messa a disposizione dalla Confcommercio di Taranto. Nell’occasione il Comitato “Pro aeroporto Taranto Grottaglie”, ha reso note le iniziative in seguito agli impegni assunti nel corso dell’incontro del 2 maggio u.s. a Palazzo di Città, svoltosi alla presenza del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e di numerosi rappresentanti della comunità jonica. Il fine ultimo: attivare subito i voli di linea passeggeri dall’Arlotta.

Illustrate, tra l’altro, alcune importanti proposte delle associazioni in merito al bando pubblico realizzabile per riattivare i voli passeggeri di linea dall’Arlotta. “Impegno assolto nonostante siamo pienamente consapevoli – afferma il Comitato – che redigere bandi di gara o ricercare compagnie disponibili e promuovere lo scalo jonico, non spetti a noi cittadini. Tuttavia, abbiamo voluto mettere in moto tutte le nostre risorse per venire incontro alle richieste pervenute dallo stesso Emiliano nei confronti del nostro territorio”. Infatti, in quella occasione il Presidente aveva dato la sua piena disponibilità a costruire assieme un bando pubblico indirizzato alle compagnie interessate all’Arlotta, promettendo di mettere a disposizione dei fondi per lo “start up” dei voli passeggeri di linea per promuoverli, e il loro sostegno per un paio di anni, oltre all’immediato e necessario restyling della vecchia aerostazione, con servizi a terra degni e moderni etc.

Approntati addirittura diversi tipi di bando, da parte dei cittadini che seguono da molti anni questa ‘storia infinita’, a seconda delle variabili che potrebbero verificarsi. Puntualmente, l’avv. Russo, ha esposto in modo particolareggiato una interessante e valida proposta del Comitato pro Aeroporto, che dovrà essere discussa nel prossimo incontro, si spera a brevissimo, così come promesso dal presidente Emiliano, che aveva parlato di una “quindicina di giorni”, con un comitato misto più ristretto al fine di entrare nel merito del progetto per l’aeroporto di Taranto e approfondire le questioni per passare alla fase operativa.

In concreto il Comitato propone, tra l’altro, al Presidente Emiliano la seguente e fattibile soluzione per la riapertura immediata della suddetta struttura aeroportuale ai voli civili passeggeri:

1)      Restyling della struttura aeroportuale a spese della Regione Puglia- 2) Sostegno economico per tre anni alle Compagnie aeree vincitrici della gara pubblica , anche sotto forma di compensazione del servizio pubblico, per lo sviluppo economico e turistico del territorio della Provincia di Taranto e zone limitrofe- 3) Partecipazione effettiva della Regione Puglia allo sviluppo intermodale(anche ferroviario) tra Porto di Taranto e Aeroporto della Magna Grecia, in vista anche dei previsti aiuti di Stato che verranno a breve ammessi e regolamentati dalla Commissione europea per entrambe le citate strutture trasportistiche. 4) Fusione giuridica degli aeroporti pugliesi, in modo da permettere la realizzazione del punto seguente con conseguente impennata del traffico aereo pugliese, con tutti i benefici del caso. 5) Immediata pubblicazione del Bando pubblico europeo per l’effettiva apertura dell'Aeroporto di Taranto (da considerare come aeroporto coordinato o ad orari facilitati), per le Compagnie aeree che non hanno trovato spazio o utile spazio concorrenziale nei maggiori aeroporti nazionali ed europei anche per congestione , con la conseguente concessione, da parte del cosiddetto coordinatore dell'aeroporto, o facilitatore degli orari, dei cosiddetti slots, consistenti in bande orarie ovvero orari specifici per la partenza ed arrivo dei vettori aerei per i servizi di voli di linea passeggeri nazionali ed intercontinentali da e per l’Aeroporto di Taranto-Grottaglie, data la idoneità della pista (che è una delle più lunghe e tecnicamente sicure d’Europa), previo accordo di programma tra la Regione Puglia, il Gestore “Aeroporti di Puglia” e l’Organo predisposto per l’assegnazione degli slots. Il tutto, come previsto dall'art. 807 del Codice della Navigazione, dal Decreto legislativo n. 172 del 4 ottobre 2005,e,quindi, dal Regolamento CE n. 793/2004 del Parlamento europeo del Consiglio del 21 aprile 2004, che modifica il Regolamento CE n. 95/93 del Consiglio, relativo proprio all’assegnazione di bande orarie negli aeroporti della Comunità, nel rispetto del principio degli slot mobility ovvero della mobilità degli slots riguardante lo spostamento di una rotta o il trasferimento di un servizio, così come previsto dall'’art. 8 bis del Regolamento CE n. 793/2004. 6) Bando per la scelta del socio privato per l’ingresso nel Consiglio d’amministrazione di Aeroporti di Puglia spa , se mancante.

“A questo punto, per quanto ci riguarda,” concludono i cittadini” possiamo affermare che il territorio jonico, tramite il nostro Comitato Pro aeroporto di Taranto Grottaglie, ha mantenuto la promessa per quella che era la sua parte affinchè tutto si svolgesse nel minor tempo possibile e gli impegni fossero rispettati. Ora, attendiamo che il presidente Emiliano, a brevissimo come già sottolineato, si renda disponibile per il prossimo incontro con il gruppo operativo.”

L’Associazione manutentori Jonici (AMJ) comunica che il 30 Maggio alle ore 16:00 si terrà il convegno della Provincia di Taranto sul tema “ Verifica e controllo impianti termici” e avrà come relatori :
• Avv. Stefano Semeraro “Dirigente settore energia Provincia di Taranto”- La normativa sugli impianti
termici e gli spazi per una gestione innovativa dei servizi di verifica e ispezione.
• Ing. Bruno Ferri “esperto della materia” - Esporrà un resoconto sulle attività svolte dalla Taranto
Isolaverde fino al 2015.
• Dott. Patrizio Giannone “ Dirigente settore energia Regione Puglia” – Nuovo disegno di legge
regionale che istituirà il catasto energetico regionale.

 

http://digilander.libero.it/shinano/Italia/VittorioVeneto/foto/foto%202.jpg

Nave Veneto verso Trieste, ennesima prova di debolezza. Sono di pochi giorni fa le dichiarazioni del Ministro della Difesa Pinotti sul possibile trasferimento a Trieste dell’Incrociatore lanciamissili “Vittorio Veneto”. Non è la prima volta che la città giuliana chiede un pezzo della storia della Marina Militare e di Taranto per farne fare bella mostra al suo Museo del Mare, dato che già pochi anni fa l’Associazione “Incrociatore Vittorio Veneto” chiese di poter mettere le mani sull’ex nave ammiraglia della Marina Militare. Negli anni scorsi il Comune di Taranto, attraverso il piano strategico di “Area Vasta”, aveva proposto la musealizzazione del Vittorio Veneto, prevedendo una profonda trasformazione della nave ai fini turistici, culturali e di ricerca all’interno del progetto più ampio di valorizzazione della Banchina Torpediniere e dell’Isola di San Paolo. Il progetto si arenò davanti ai costi proibitivi necessari per bonificare il Veneto dall’amianto (passo fondamentale per poter cedere la nave al Comune) e dalla consuetudinaria inerzia dell’Amministrazione Comunale.

È normale che davanti a tanta indifferenza altri attori forzino per mettere le mani su un potenziale strumento di sviluppo culturale e turistico unico nel suo genere; sarebbe necessario adesso, senza ulteriori indugi, dar seguito in modo diretto alla progettazione del futuro della banchina torpediniere e di Nave Veneto.

Dopo aver delegato ad Invitalia la fase concorsuale per salvare la città vecchia e l’Arsenale (come a dire: noi idee non ne abbiamo, pensateci voi, a noi), l’Amministrazione Stefano dimostra di non avere più la forza di progettare una nuova città, nonostante abbia tra le mani la possibilità di investire oltre 800 milioni di euro. Serve gente preparata, lungimiranza, grandi sponsor (sembra che Fincantieri potesse fare la sua parte) e amore per la città e per i cittadini, quello che questa Amministrazione non dimostra di avere.

Mentre in pompa magna si inaugurano parcheggi (!), si sta perdendo la grande possibilità di riscrivere la storia di Taranto. A questo punto chiediamo al Sindaco di chiudere immediatamente con il suo mandato, perché gestire il Comune nell’immobilismo più totale per un altro anno significa perdere questo treno. E sarebbe davvero atroce per tutti.

 

 

 

A Taranto un arresto per aver rubato due giubbotti da un negozio ed a Palagiano un arresto per evasione

 

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Taranto, hanno arrestato, per furto aggravato, Pasquale NIGRO, 54enne, pregiudicato tarantino. L’uomo è stato sorpreso dai Carabinieri subito dopo aver consumato un furto ai danni di un negozio di abbigliamento della galleria di un centro commerciale del capoluogo jonico.  I militari, intervenuti a seguito di richieste pervenute sul 112 che segnalavano la presenza di un soggetto sospetto aggirarsi tra i  negozi del centro commerciale, hanno rintracciato l’uomo mentre tentava di fuggire nascondendosi tra le autovetture parcheggiate all’esterno dell’ipermercato.  Il 54enne, trovato in possesso dei due giubbotti, rubati poco prima, dai quali aveva anche divelto e danneggiato le placche antitaccheggio, veniva bloccato e condotto in caserma.Il NIGRO, già affidato in prova ai servizi sociali, è stato arrestato e, terminate le formalità di rito, su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Taranto, dott. Raffaele Graziano, sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.La merce, per un valore di circa € 300,00, è stata restituita al titolare dell’attività commerciale.

I Carabinieri della Stazione di Palagiano (TA), hanno tratto in arresto in flagranza del reato di evasione un 56enne del posto, in atto sottoposto agli arresti domiciliari. In particolare,  i militari, durante i consueti controlli nei confronti dei soggetti sottoposti a misure di limitazione della libertà personale, accertavano che l’uomo, nonostante fosse sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, si era allontanato arbitrariamente dalla propria abitazione senza essere autorizzato. Rintracciato, poco dopo, all’interno di un bar, veniva condotto in caserma e, terminate le formalità di rito, su disposizione dell’A.G., veniva risottoposto alla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione. 

Sul tavolo una serie di proposte, condensate in un ampio documento. La piattaforma della Organizzazione dei Coltivatori per il futuro dell’agricoltura locale è stata messa nera su bianco e presentata ai quattro aspiranti sindaco in un confronto tenuto nella sede del Gal “Colline Joniche”.

 

“Grottaglie che vogliamo” è il nome del documento che il direttore provinciale Aldo Raffaele De Sario, il presidente di Agrimercato Nicola Motolese e il presidente della sezione cittadina Franco D’Urso hanno messo nelle mani di Pierluigi Di Palma, Michele Santoro, Ciro D’Alò e Sergio Sisto, con il chiaro intento di sollecitare la loro riflessione intorno ai temi più cari a Coldiretti.

Uno per volta, di fronte alle imprese agricole che rappresentano l’ossatura economica della città, i quattro candidati hanno sostenuto con spirito di assoluta serenità il confronto voluto da Coldiretti, volutamente ispirato ai principi generali della confederazione ma “tagliato” sulle esigenze della realtà locale. I temi del consumo consapevole, del “buon cibo”, dell’etichettatura, quindi, hanno aperto la strada al necessario ragionamento sulla concertazione tra politica e produttori.

Risorsa indispensabile sarà l’assessorato all’Agricoltura, struttura che dovrà essere in costante dialogo con le associazioni attraverso un tavolo tecnico, luogo della decisione rispetto alla moltitudine di problemi che si affacciano sul panorama di settore. Coldiretti, infatti, rappresenta oltre 5mila imprese in provincia di Taranto, il 54% di quelle iscritte alla Camera di Commercio: questi numeri, cui Grottaglie contribuisce significativamente, la pongono come irrinunciabile interlocutore per la politica.

Ma le proposte fatte da Coldiretti ai candidati sono state anche di natura pratica: valorizzare l’uva da tavola con un marchio Igp, per esempio, pensando anche a un consorzio che tuteli una produzione da 80 milioni di euro l’anno. Oppure risolvere definitivamente l’annosa questione del Centro Servizi per l’Agricoltura iniziato nel 1996, pensando magari a un progetto del tutto nuovo.

L’idea davvero innovativa, però, che poi appartiene alla quotidianità di Coldiretti e del progetto “Campagna Amica”, è quella di valorizzare i prodotti tipici locali utilizzandoli nelle mense gestite dal Comune. L’associazione di produttori, insomma, ha proposto ai candidati di sposare il verbo del “km 0”, mutuando quanto avviene ogni martedì davanti alla scuola “De Amicis” di Grottaglie: lì, i produttori Coldiretti vendono i loro “tesori”, coinvolgendo anche gli alunni in percorsi di scoperta e cultura del cibo,

Ai quattro aspiranti alla carica di primo cittadino, infine, il compito di metabolizzare le indicazioni di Coldiretti. Indicazioni di buon senso, per un settore che merita l’attenzione di ogni nuovo progetto politico.

Il Presidente della Associazione denominata Fondo Antidiossina Fabio Matacchiera, prende posizione sulla questione relativa al progetto sperimentale ODORTEL, che - ricorda l'ambientalista  si basa sulle segnalazioni degli eventi odorigeni (giusto per intenderci degli odori molesti!) da parte dei cittadini che con i loro nasi li avvertono, è più che altro un sistema che dà ai tarantini la possibilità di sfogare la propria frustrazione e la propria rabbia... sempre che trovino la linea telefonica libera del centralino addetto al recapito di tali segnalazioni, cosa non così facile! La città di Taranto, per il pressante inquinamento che la attanaglia, superata tale fase di sperimentazione e confermata la fonte, non necessita più dei nasi dei cittadini, ma di controlli mirati negli stabilimenti e di una rete di monitoraggio efficiente e radicata, soprattutto nelle aree industriali e nei quartieri limitrofi ad esse. Sensori elettronici, strumentazione analitica, palloni sonda e software avanzatissimi che rilevino dati oggettivi e puntuali. In altre parole, occorrono dati ed elementi giuridicamente utili che possano inchiodare chi inquina e chi ammorba la nostra aria. Il sistema Odortel è stato effettivamente utile ad avvalorare ciò che già si sapeva e cioè che la fonte dei nauseabondi odori è di provenienza industriale, ma perseverare ancora con l'uso dei nasi delle persone potrebbe rappresentare tempo e risorse economiche sprecati, considerato che, proprio la società LENviroS srl, titolare del progetto Odortel, (ndr. la LEnviroS è una società Spin-off dell’Università degli Studi di Bari, costituitasi nel 2005 con l’intento di mettere a disposizione del territorio l’esperienza maturata in ambito accademico relativamente alle problematiche ambientali) ha informato della sospensione delle attività, ove Arpa non la avesse ulteriormente supportata economicamente. Pertanto, concordo con il Direttore del Dipartimento mobilità, della qualità urbana, delle opere pubbliche, ecologia e paesaggio, Ing. Barbara Valenzano, secondo la quale adesso è importante fare un salto di qualità e cioè che “occorre puntare all’identificazione dello specifico comparto produttivo... attraverso una strumentazione più idonea di quella fin qui impiegata... e di strumentazione interna al perimetro aziendale, in grado di dare risultati concreti ed efficaci ai fini di eventuali misure prescrittive.”

 

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