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Giornale di Taranto -
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Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per i dipendenti da imprese della Distribuzione Cooperativa sottoscritto nel lontano 2011 è scaduto dal 31 dicembre 2013, dunque sono ben quattro gli anni trascorsi senza che i trattamenti retributivi delle lavoratrici e dei lavoratori del settore abbiano ottenuto incrementi.

Gli stessi dipendenti, nel medesimo periodo, pur contribuendo all’affermazione ed ai successi commerciali delle proprie imprese, non hanno potuto contare sui legittimi e sacrosanti aumenti salariali che, viceversa, i loro colleghi dipendenti da imprese aderenti a Confcommercio ed a Confesercenti hanno ricevuto.

Inoltre, sono ormai quattro anni che le lavoratrici ed i lavoratori della Grande Distribuzione aderente a Federdistribuzione non si vedono applicare un CCNL e non hanno aumenti contrattuali in busta paga, come invece sta accadendo ai loro colleghi dipendenti dalle imprese del commercio della distribuzione e del terziario aderenti ad altre associazioni del settore.

Alle lavoratrici ed ai lavoratori della distribuzione moderna organizzata viene applicato un Contratto Nazionale ormai scaduto ed a nulla, purtroppo, sono valsi i tentativi verso la suddetta Associazione nazionale, perché sia sanata la situazione e sia dato finalmente un contratto di riferimento alla categoria.

Premesso che la distribuzione moderna organizzata è un settore importante e nevralgico per la crescita economica dell’intero Paese, a giudizio della Fisascat Cisl nazionale tale comparto va consolidato e valorizzato, non relegato ad un ruolo marginale ed anacronistico con relazioni sindacali inesistenti e con la sistematica negazione dei basilari diritti ad avere un compenso dignitoso ed a contare su un clima partecipativo e di corresponsabilità nelle scelte che solo il CCNL può garantire ai dipendenti.

“In Puglia sono oltre diecimila i lavoratori senza contratto, peraltro costretti a lavorare anche la domenica e le festività – dichiara Antonio Arcadio, segretario generale Fisascat CislPuglia e mai come in questo caso assumono valore di richiamo magisteriale le parole di Papa Francesco, ovvero che il riposo domenicale fa vivere da figli e non da schiavi.”

Fisascat Cisl -Filcams Cgil - Uiltucs Uil  invitano, pertanto, le lavoratrici ed i lavoratori delle Aziende commerciali aderenti alla Distribuzione Cooperativa ed alla Federdistribuzione ad aderire allo sciopero nazionale  proclamato per l’intero turno di lavoro del prossimo venerdì 22 dicembre 2017 per riconquistare l’applicazione di un CCNL che ridia loro dignità.

Fisascat Cisl -Filcams Cgil - Uiltucs Uil, per  la stessa mattinata di venerdì 22 hanno programmato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 circa due distinti sit in  a Bari presso Iper Ikea e Coop, contestualmente a Taranto, Brindisi, Lecce, Foggia, presso le rispettive Prefetture.

“La ministra Valeria Fedeli ha firmato ieri il decreto ministeriale del MIUR con il quale vengono stanziati 7,5 milioni di euro per l’avvio della procedura di statizzazione degli Istituti superiori musicali non statali e le accademie non statali di belle arti. Nella ripartizione di 5 milioni di tali fondi, al Paisiello di Taranto saranno assegnate risorse finanziarie per il prosieguo dell’anno accademico, che dovrebbero ammontare a circa 440.000,00 euro. Cifra nettamente superiore a quella consuetamente erogata, pari a 300.000,00 euro. I restanti 2,5 milioni, verranno assegnati e suddivisi in base alle criticità”.

È quanto comunicato dall’on. Ludovico Vico in seguito all’emissione del decreto ministeriale del MIUR che assegnerà i fondi stanziati.

“Grazie a questo provvedimento - evidenza il deputato del Pd – l’anno accademico potrà proseguire senza interruzioni. A tal proposito, chiedo al presidente della Provincia Martino Tamburrano e al prof. Domenico Rana, insieme ai sindacati, di avviare la revoca della procedura di mobilità che sarebbero dovute partire il 1° gennaio prossimo”.

“Inizia cosi una nuova stagione per il Paisiello di Taranto – dice il parlamentare ionico –. Dopo 17 anni, grazie alla perseveranza dei sindacati, del personale docente di questo istituto, dell’associazione Paisiello e grazie all’impegno del Governo e della ministra Valeria Fedeli, il Paisiello è ora salvo. Abbiamo svolto un lavoro corale per non perdere un’eccellenza del nostro territorio, che attraverso la valorizzazione delle sue proposte culturali e della sua offerta formativa, rappresenta un punto di forza della cultura ionica”.

“La rinunzia di Comune e Regione a chiedere al TAR la sospensiva per il DPCM ILVA rende inutile ogni drammatizzazione. C’è solo da discutere seriamente sui provvedimenti necessari per venire incontro alle legittime richieste degli enti locali, di Legambiente ed altre associazioni. Tutti dovrebbero abbassare i toni e tornare al tavolo senza sterili polemiche”.

 

Questa la dichiarazione di Lunetta Franco, presidente di Legambiente Taranto, a fronte degli esiti del Tavolo su Taranto del 20 dicembre, che aggiunge

 

“Abbiamo chiesto che dal Tavolo su Taranto venissero risposte concrete ponendo cinque questioni che riteniamo essenziali: Tempi di attuazione degli interventi, Bonifiche, Nuove tecnologie produttive, Misure di mitigazione per i wind days, Valutazione di impatto sanitario. Si continui a discutere affrontando i nodi irrisolti e si pensi a tutelare davvero l’ambiente e la salute: solo così si può ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini ed i lavoratori. Dopo anni di attesa e di promesse  Taranto non può più aspettare né continuare ad assistere a incomprensibili battibecchi politici. “

"Leggo sorpreso le nuove dichiarazioni della Fim-Cisl di Taranto, dichiarazioni che, come spesso di recente, - scrive il sindaco Rinaldo Melucci - non conducono alcun contributo costruttivo e anzi alimentano un clima di divisione nel quale trionfano interessi non tarantini. Non commenterò parole così scomposte e fuori tempo, ma chiedo a tutto il sindacato tarantino che in queste ore delicatissime ci sia meno zelo da tastiera e più senso di responsabilità per il bene della città, oltre che dei lavoratori, nel rispetto dell’autentico mandato sindacale. Mi preme per onore di verità - conclude Melucci - soltanto ricordare che un incontro locale di approfondimento sui temi del tavolo istituzionale Ilva mi è stato richiesto ieri a margine dei lavori proprio dai responsabili dei sindacati confederali ionici. E in ogni caso comunico che, data l’evidente strumentalizzazione in atto, questo tavolo locale è stato posticipato a data da definirsi".

La Fim Cisl non parteciperà a tavoli autoconvocati dal governatore della Regione Puglia. <<Non intendiamo alimentare la confusione ed il conflitto istituzionale già in atto, riconoscendo che esiste già un tavolo di trattativa sindacale ed un tavolo istituzionale, che ha avuto il suo avvio nella giornata di ieri e che vede coinvolti gli enti locali tutti>>, dichiara il Segretario Generale della Fim Cisl Taranto Brindisi. <<Non vogliamo prestare il fianco - aggiunge -a chi da una parte dice di voler affrontare con il metodo del confronto le questioni inerenti la città e di lavoratori e dall’altra si rivolge al Tar, allungando i tempi delle bonifiche e delle opere che devono rendere Ilva ecocompatibile>>.

<<Solo chi lo fa in maniera strumentale - spiega Valerio D'Aló - può fingere di non essere di fronte ad una possibile svolta con 5 mld di investimenti mirati al miglioramento delle condizioni della fabbrica e soprattutto al risanamento del territorio. La Regione Puglia ed il Comune di Taranto hanno una ottima possibilità di recuperare il tempo perso e di dare un segnale di svolta anche alle responsabilità in capo agli enti locali della precedente aia. Noi - conclude il segretario generale della Fim Cisl Taranto Brindisi - continueremo con il confronto durante la giornata di domani presso il Mise per cercare la vera soluzione alle esigenze della città e dei lavoratori tutti>>.

Lo scontro tra Regione Puglia, Comune di Taranto e Governo sul piano ambientale e sul futuro stesso di Ilva ha raggiunto l’apice nel corso del primo incontro del tavolo istituzionale richiesto e ottenuto proprio in virtù del contenzioso apertosi tra Regione e Governo. Il ministro Calenda dopo aver esposto alcune disponibilità aggiuntive a quanto previsto dal piano ambientale ha nuovamente posto la richiesta di ritiro immediato del ricorso presentato da Emiliano e dal sindaco di Taranto. “Non è stata sufficiente la dichiarazione degli stessi di disponibilità a ritirare la richiesta di sospensiva cautelare del dpcm, ma non il ricorso, che autorizza il piano presentato da ArcelorMittal, scelta cioè che consente al provvedimento di proseguire il suo iter, per cancellare dal tavolo l’inaccettabile ricatto del ministro Calenda - dichiara Sergio bellavita USB nazionale-. Alla conclusione del confronto il ministro dello sviluppo economico ha infatti nuovamente delineato uno scenario apocalittico difronte al permanere del ricorso: rischio chiusura impianti e rischio ritiro dell’offerta ArcelorMittal. Precisando infine che lo Stato non ha le risorse sufficienti  per le opere di ambientalizzazione e bonifica”. Uno scontro che, a questo punto, non pare destinato a una facile composizione. “USB da subito ha sostenuto la bontà del ricorso contro l’accoglimento del piano ambientale. Unica Organizzazione Sindacale che ha avuto il coraggio di non piegarsi al ricatto che pretende di subordinare la salute della popolazione e l’ambiente alle disponibilità di ArcelorMittal - afferma Franco rizzo, coordinatore provinciale USB-. I fatti concreti testimoniano che proprio il ricorso ha prodotto impegni nuovi, a partire dalla anticipazione della copertura dei parchi minerari. Per queste ragioni abbiamo proposto di calendarizzare una serie di incontri del neo insediato tavolo istituzionale su Taranto. È del tutto evidente che la posizione del ministro Calenda, espressa a nome dell’intero governo, pesa come un macigno su questo possibile percorso finalmente inclusivo delle istituzioni locali. Il ritiro del ricorso, senza la definizione di impegni formali da parte di governo e ArcelorMittal sarebbe un errore. Calenda tuttavia tira dritto cancellando subito dall’agenda l’incontro previsto per il prossimo 22 dicembre. È scandaloso e inaccettabile che la richiesta di un piano ambientale più rispettoso del diritto inalienabile e immediato  alla salute sia vissuto dal governo come incompatibile con il tavolo di confronto sulla cessione del gruppo Ilva“.

Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, come già annunciato durante il tavolo Ilva, ha dato disposizionall’Avvocatura della Regione Puglia di non discutere la richiesta cautelare all’udienza in Camera di Consiglio fissata per il 9 gennaio 2018.

 

Tanto, al fine di consentire la prosecuzione dei lavori del Tavolo oggi insediato, anche grazie  al ricorso presentato, senza tuttavia la Spada di Damocle di una pronuncia cautelare.

 

"Resta ferma la richiesta di tutta la documentazione che ad oggi non è stata ancora integralmente consegnata all’Amministrazione regionale - dichiara Emiliano - Fino a quando non verranno ripristinate le condizioni di fiducia istituzionale tra Regione e Governoil ritiro del ricorso sarebbe una grave imprudenza in quanto la Regione perderebbe l’unico mezzo che, allo stato, le consente di esercitare le prerogative costituzionalmente garantite.

Pertanto, la sola pendenza del ricorso non può assolutamente provocare la chiusura dell’Ilva annunciata dal Ministro".

 

Per Emiliano: “Si tratta di puro allarmismo quello di chi utilizza tale argomento non potendo superare nel merito le ragioni poste al tavolo odierno dalla Regione Puglia”. 

 

“Grazie alla presentazione del ricorso siamo finalmente riusciti a ottenere un tavolo unico dove il sindacato, il Governo, la Regione Puglia, il Comune di Taranto e l’azienda discutono del piano industriale e del piano ambientale -  aveva detto il presidente Emiliano arrivando al Mise, prima dell’inizio dell’incontro – con l'auspicio di avere i documenti che ancora non abbiamo, che ci consentano di discutere in modo costruttivo”.

 

 

“Il percorso iniziato e verbalizzato era assolutamente positivo. Noi abbiamo anticipato che avremmo revocato le richieste cautelari – ha detto – che è la fase più urgente del procedimento. Resta in piedi il ricorso, che non blocca alcunché. Dire il contrario è senza senso, non è vero che Mittal se ne va. Ho salutato i rappresentati di Mittal all'uscita, ho stretto loro la mano uscendo dal tavolo, dopo la crisi isterica del ministro, e ci siamo riproposti di vederci al più presto. Quello che dice il ministro dal mio punto di vista non è vero". 

"Il ricorso resta in piedi per garantire alla Regione Puglia l’effettiva volontà dei soggetti del tavolo di proseguire con profitto la trattativa, anche al fine di proteggere le legittime istanze regionali da possibili colpi di testa o mutamenti di umore come quelli che si sono verificati oggi.

Sia a tutti ben chiaro che il primo soggetto interessato alla chiusura positiva del tavolo è proprio la Regione Puglia in quanto garante in prima linea del diritto al lavoro, della sicurezza industriale, della tenuta economica della Regione e, soprattuttodella tutela dell’ambiente e del diritto alla salute dei cittadini".

Il sindaco Melucci dal canto suo, si ritiene soddisfatto del lavoro del ministro Calenda. "Finalmente - dichiara Melucci - è stata ripristinata nel metodo e nelle priorità la corretta relazione con gli enti locali e la comunità ionica. Dinnanzi all'accesso agli atti del piano industriale, e del comitato di esperti che ha prodotto le controdeduzioni in materia ambientale, nonché alla luce del verbale del tavolo odierno, che dovrebbe impegnare il governo sui successivi tavoli di approfondimento tecnico, il Comune di Taranto - prosegue Melucci - ha dato mandato intanto di ritirare l'istanza cautelare riferibile al proprio ricorso, che sono certo cadrà del tutto entro poche settimane, quando sarà definito anche il quadro del rischio sanitario, dell'indotto e degli organismi previsti dalla procedura legale per monitorare ed integrare l'Aia in vigore. Oggi abbiamo preso atto di una serie sostanziale di interventi migliorativi ed unilaterali al Dpcm da parte dell'investitore, grazie alla azione degli enti locali, per esempio, ora l'inizio della copertura dei parchi minerali ha una data certa. Ho chiesto ad AM Investco Italy, come ulteriore attestazione di serietà e buone intenzioni di operare anche nel verso della limitazione della propria immunità rispetto agli obiettivi ed al cronoprogramma dell'Aia e delle future eventuali integrazioni al Dpcm di settembre. Taranto può tornare ad avere fiducia. Resta solo il rammarico - conclude il primo cittadino - per il modo in cui un tavolo piuttosto positivo si è chiuso, in maniera del tutto immotivata, di nuovo non istituzionale. Io non seguirò chi continua ad inasprire il confronto, non mi spaventano le illogiche ed insostenibili minacce di fermo dello stabilimento o di chiusura del dialogo istituzionale. Il tavolo Ilva va avanti, se qualche ministro ha difficoltà a sostenere il carico di responsabilità su di una questione così complessa e delicata lo dica subito, io non ho paura".

Comune di Taranto. La Mignolo lascia la presidenza della Commissione Servizi

Patrizia Mignolo: “Non assicurato il lavoro di squadra e io non resto attaccata alle poltrone”

 

Non ho mai chiesto poltrone. Avevo deciso di servire, con un umiltà e con le competenze che mi sono proprie e in cambio avevo chiesto solo rispetto, possibilità di confronto e dialogo costruttivo, ma se il mio operato non è considerato utile non starò attaccata ad una poltrona e troverò il modo di servire la mia comunità, come ho sempre fatto, negli spazi e nelle mission che come donna del terzo settore e del sindacato ho sempre ricercato. La politica non è per me un recinto ristretto, non sono nastri da tagliare o conferenze stampe da presiedere in solitudine alimentando l’ego personale del singolo. La politica per me è invece condivisione di buone pratiche, confronto perenne. Strumenti che mi avvalgo di esercitare nel mio ruolo di consigliere comunale ma liberandomi dal ruolo di Presidente della Commissione Servizi, così come era già accaduto per la delega fuori giunta in tema di infanzia, proprio per l’assoluta impossibilità di mettere in atto un gioco di squadra con gli altri organismi politici e amministrativi del Comune di Taranto.

Così la consigliera comunale Patrizia Mignolo che proprio ieri ha ufficializzato le sue dimissioni dal ruolo di Presidente della Commissione Servizi del Comune di Taranto, a poche settimane da quelle già consegnate nelle mani del Sindaco, Rinaldo Melucci che all’indomani delle elezioni aveva affidato proprio a lei la delega fuori giunta per le politiche sui minori e la famiglia.

La non considerazione non tanto della mia persona ma dell’esperienza trentennale del mondo che rappresento, unita al non invito a qualsiasi tipo di partecipazione a convegni, tavole rotonde o luoghi di approfondimento e pianificazione politico-strategica da parte dei componenti la giunta mi impongono un arretramento che è segno di etica e responsabilità nei confronti del mondo che “servo” che per me è fatto – continua la Mignolo – da cittadini, lavoratori, indigenti, famiglie, disoccupati. Gli unici veri ispiratori e pertanto “padroni” del mio agire politico e legittimati al giudizio sul mio operato.

Ringrazio tutti i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione che in questi mesi mi hanno assicurato il loro impegno e mi hanno dimostrato la loro stima – termina la nota – con loro continuerò ad operare nella speranza che la partecipazione e il confronto possano aiutarci a intraprendere  la strada migliore per la nostra comunità.

 

 

“I Giovani al Centro!”: sono stati davvero tanti, oltre 450, gli studenti che hanno partecipato a #EventoFinaleGIV2017, il momento conclusivo del progetto “Giovani in Volo.” del CSV Taranto che, giunto alla dodicesima edizione, ha lo scopo di promuovere il volontariato e la cultura della solidarietà all’interno del mondo della scuola.

Con “Giovani in Volo.” le associazioni di volontariato del territorio portano prima la loro testimonianza nelle scuole, e poi gli studenti possono realizzare un’esperienza di volontariato presso una delle organizzazioni partecipanti al progetto.

 

Inaugurando l’evento Francesco Riondino, il presidente CSV Taranto, ha detto «il nostro “Giovani in Volo.” è un progetto fortemente innovativo che riesce a coinvolgere i giovani e avvicinarli al volontariato, infatti è annoverato tra le “buone prassi” a livello regionale e oltre».

Tantissimi studenti, accompagnati dai docenti, entusiasti di questa esperienza: sembra addirittura la delegazione di una scuola, pur di non mancare a #EventoFinaleGIV2017, abbia partecipato “volontariamente” superando gli ostacoli di carattere amministrativo, un esempio di quella che si potrebbe definire la “ottima scuola”!

Particolarmente simbolica è risultata l’inaugurazione con tutti riuniti nell’atrio a cantare, con l’accompagnamento musicale e l’animazione dell’Associazione Opus in Musica di Grottaglie, “Happy Christmas” di John Lennon, la bellissima canzone il cui testo ha tanti richiami ai valori che animano l’azione volontaria!

 

Poi tutti nelle aule per partecipare a laboratori e simulazioni proposti dalle associazioni: da tempo, infatti, nelle sue manifestazioni il CSV Taranto enfatizza queste attività che, rispetto alla più tradizionale area espositiva, riescono a realizzare un coinvolgimento attivo dei partecipanti e una loro maggiore interazione con i volontari.

«L’idea è quella di abbattere il più possibile le barriere tra la comunità, in questo caso gli studenti, e i volontari – ha spiegato Francesco Riondino – con una partecipazione e un coinvolgimento soprattutto emozionale, creando così uno scambio osmotico che arricchisce entrambi».

La mattinata si è conclusa nell’Aula Magna dove gli studenti hanno preso parte a “La rivoluzione di Kalopolis” attraverso le sollecitazioni di Ada Fiore, responsabile scientifica di Industria Filosofica, docente e già Sindaco di Corigliano d’Otranto.

 

#EventoFinaleGIV2017 è proseguito nel pomeriggio con l’incontro pubblico “Lo sviluppo delle attitudini pro-sociali di una comunità a partire dai giovani. L’esperienza di Giovani in Volo”.

I lavori sono stati introdotti da Camilla Lazzoni, Direttrice CSV Taranto, che ha raccontato lo storico progetto del Centro sottolineando il ruolo educativo del volontariato e con esso l'obiettivo di sensibilizzazione dei giovani della nostra comunità a valori come la solidarietà, l'integrazione e il bene comune.

Simona Scarpati, Assessore Politiche Giovanili Comune di Taranto, dopo aver riconosciuto l’apporto insostituibile delle associazioni di volontariato a sostegno del welfare pubblico, ha auspicato che in città si sviluppi maggiormente la “rete” che sul territorio vede collaborare il CSV Taranto, le amministrazioni pubbliche, il terzo settore e le imprese sensibili al sociale; con il CSV Taranto in particolare – ha sottolineato l’assessore – questa Amministrazione comunale ha da subito sviluppato una importante partnership che ci vede collaborare anche in azioni intraprese dall’Assessorato per intercettare finanziamenti utili a intervenire in fasce di disagio purtroppo presenti nel tessuto sociale.

Ovviamente l’intervento più atteso è stato quello di Andrea Salvini, Ordinario di sociologia generale presso l’Università di Pisa, che ha esordito annunciando che nel Paese esiste una grande energia, quella dei giovani, una massa molto spesso invisibile e non facile da “canalizzare”, quella energia che spinge tanti nostri giovani a intervenire spontaneamente in occasione di calamità o a favore di disagiati.

È una energia che sfugge all’analisi sociologica, con cui esiste da parte di tutte le organizzazioni del terzo settore un oggettivo problema di relazione, che non è solo relativo al modo di comunicare, ma che attiene soprattutto alle chiavi di interpretazione della stessa realtà in cui viviamo e delle dinamiche che regolano il mondo globalizzato.

Riferendosi proprio al progetto Giovani in Volo., Andrea Salvini ha esortato le associazioni di volontariato a sforzarsi per accogliere i giovani come una risorsa nel senso più ampio del termine: non solo come “braccia” per le attività operative, ma soprattutto come portatori di idee innovative. Questa è la vera scommessa per il volontariato: lasciarsi “contaminare” dalle idee e dall’energia dei giovani, senza alcun preconcetto, mettendosi in discussione.

Concludendo i lavori Francesco Riondino ha detto «il CSV Taranto ha fatto tanta strada in questi anni nella promozione del volontariato tra i giovani della nostra comunità, raccogliendo tante esperienze positive rispetto proprio a quella costruzione di relazione bidirezionale tra giovani e volontariato cui il professor Salvini ha fatto riferimento nel suo intervento; esperienze che il CSV Taranto intende sistematizzare ulteriormente e rilanciare, anche in coerenza con il ruolo che il Codice del Terzo Settore disegna per il CSV di domani per un volontariato "scuola di relazione, di democrazia e partecipazione e scuola di attivazione" per i nostri giovani».

La serata si è conclusa con il tradizionale scambio di auguri, nell’occasione sono stati degustati le pettole del Ristorante Art. 21, i panettoni di Bernardi e i vini delle Cantine Lizzano, un momento conviviale a cui è seguito il concerto “Pastorale, l'incanto della Zampogna che incontra la tradizione Salentina” con Giancarlo Paglialunga Giulio Bianco e Rocco Nigro.

 

Si costituirà domani, nella sede di Zanzar SpA, la Delegazione  di Grottaglie di Confindustria Taranto.

Si tratta – come è evidente - di un importante momento di sviluppo associativo che conferma l’attenzione che Confindustria Taranto rivolge ai territori. Per sottolineare l’evento e cogliere l’occasione per illustrare, in forma più strutturata, le progettualità in itinere, la neonata delegazione ha organizzato, contestualmente, il convegno su “Proposte e progetti per il territorio”.

I lavori – che avranno inizio alle ore 16 – prevedono i saluti di Vincenzo Cesareo, Presidente Confindustria Taranto e Angelo Langellotti, CEO Gruppo Zanzar Sistem Spa; di Luigi Sportelli, Presidente Camera Commercio  di Taranto e Ciro D’ Alò, Sindaco di Grottaglie.


Seguirà l’intervento di Oronzo Fornaro, componente del Consiglio Generale di Confindustria Taranto, il quale illustrerà il programma di sviluppo della Delegazione di Grottaglie; quindi, le relazioni di Marcello Manno, Componente della Sezione Servizi Innovativi e di Supporto alle Imprese di Confindustria Taranto, suSostenibilità Ambientale – Progetto per la riduzione dei GHG; Pierluigi Di Palma (Centro Studi Demetra), su Aerospazio e nuove opportunità di sviluppo; Beatrice Lucarella -  Presidente Sezione Alimentari Turismo e Cultura Confindustria Taranto, la quale interverrà sulla situazione dei comparti di competenza; di formazione parlerà invece Luigi Alberto Ciro De Filippis, Presidente Comitato Piccola Industria; chiuderà gli interventi Antonio Galeone, Consigliere Delegato Progetti Speciali di Confindustria Taranto, con Agenda Digitale e Impresa 4.0.

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