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Giornale di Taranto - Giornalista1
“Possiamo evocare l’immagine di un treno con molti vagoni già in corsa, per spiegare quanto interesse nel mondo variegato del Soft Air stia suscitando la programmazione dell’Expo che abbiamo voluto dedicare, la prima volta nel Mezzogiorno, a questo sport avvincente e di grande impatto identitario per i 60 mila che già lo praticano in Italia, moltissimi dei quali in Puglia.” Morena Guarneri, General manager di Le Pagode eventi fa il punto sullo stato dell’arte ad un mese dall’Expo del Soft Air, che si terrà i giorni 7 e 8 settembre 2013 presso l’area fieristica dell’Ente Nazionale Fiera dell’Ascensione. “Confluiranno qui di giocatori o softgunners provenienti da diverse regioni del Sud” continua Guarneri “e ciò autorizza sentimenti di orgoglio, intanto per il fatto che Francavilla Fontana e il territorio brindisino si confermino catalizzatori di una ricettività direttamente legata agli eventi da noi messi in campo a partire da maggio del 2012 e poi perché la stessa struttura fieristica metterà in mostra, ancora una volta, tutta la propria versatilità funzionale a fronte delle variegate attività in programma e di quel merchandising poliedrico ed esigente che connota il mondo del Soft Air.” Gli espositori che decidono di partecipare all’Expo del Soft Air “con costi che abbiamo voluto particolarmente competitivi, sono gli stessi soggetti che direttamente si sentono coinvolti in questa avventura alla quale mostrano di credere” chiarisce la General manager “mentre le sinergie da noi attivate sono premessa di un successo finale di cui ci diciamo certi, poiché puntiamo al consenso di quanti guardano a noi da tutte le restanti regioni italiane.” Ovviamente il merchandising ha le sue regole, a partire dalla necessaria presenza di un grande numero di espositori che possano condividere il progetto in cui, come avverrà nei giorni 7 e 8 settembre, ci saranno musica dal vivo, combat a squadre, linee di tiro, doppio concorso sulla customizzazione realizzata sulle repliche, sulla loro estetica, sulla riproduzione fedele di armi vere, nonché su nuovi progetti di repliche e di optional su Soft Air. Ed inoltre, ci sarà l'utilizzo delle Air Soft Gun, verranno allestiti gli stand di club, tenuta la vendita di articoli per Soft Air e di attrezzatura (repliche, pallini, ecc.) oggettistica, abbigliamento, collezionismo. “La programmazione dell’evento è in progress e ci vede nel pieno della fase creativa per individuare idee e percorsi ulteriormente migliorativi del progetto di Expo, i cui contorni però diventano sempre più definiti, come ad esempio la scelta della contestuale presenza in fiera, nella due-giorni, della Compagnia d’Arme Milites Friderici II di Oria che metterà in campo molteplici esibizioni in stile medievale. Per un contrasto tra antico e moderno da gustare fino in fondo ” riprende Morena Guarneri. “Non possiamo comunque esimerci dall’invitare a sciogliere le ultime riserve ed a confermarci la loro partecipazione, tutti gli altri espositori del settore, e sono tantissimi, che attraverso i canali di comunicazione attivati da noi e a livello nazionale dalla F.I.S.A., sono venuti a conoscenza dell’Expo del Soft Air ” conclude. Per ulteriori informazioni, oltre a visitare il sito www.lepagodeventi.com gli stessi espositori possono rivolgersi agli uffici di Le Pagode eventi, presso il polo fieristico di Francavilla Fontana, con ingresso da piazzale Matteotti antistante la Stazione FF.S., oppure inviare e-mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o contattare i numeri di cellulare 345/9428114 – 346/7948341.
È pienamente operativo, presso il Distretto Socio Sanitario n° 4 della ASL Taranto, lo sportello informativo sulle patologie reumatiche della Associazione di volontariato A.R.I.ANNA Onlus (Associazione Rematici Italiani Anna), una iniziativa realizzata, a supporto della P.U.A. (Porta Unica di Accesso) distrettuale, nell’ambito di una convenzione stipulata tra l’ASL Taranto e A.R.I.ANNA Onlus Il servizio presso lo sportello informativo è finalizzato all'accoglienza, all'informazione e all'orientamento dei cittadini sui servizi socio assistenziali e socio sanitari e all'analisi e valutazione dei singoli casi nell'ambito di zona di Taranto; questa attività è regolamentata dal Piano Regionale delle Politiche sociali, volto a migliorare l'accesso ai servizi per le persone con patologie reumatiche, esclusivamente all'interno dei servizi distrettuali e/o aziendali dell'ASL/TA e per la realizzazione di azioni orientate alla promozione del benessere dei pazienti durante l'esperienza della malattia. L'Associazione A.R.I.ANNA Onlus, infatti, da sempre è impegnata nella semplificazione dei processi informativi in ambito socio-assistenziali e socio-sanitari mediante un'accoglienza adeguata e professionale dei cittadini affetti da patologie reumatiche; così si tende, più in generale, a realizzare un'informazione esauriente che faciliti l'accesso e i percorsi di risoluzione dei bisogni delle persone, una rete informatizzata e curata nel territorio, una registrazione ed un monitoraggio costante delle utenze a supporto della P.U.A. distrettuale. Lo sportello informativo di A.R.I.ANNA Onlus è aperto al pubblico presso il Distretto Socio Sanitario n° 4 del Poliambulatorio del Tramontone-Talsano, in via Mediterraneo n. 79, dalle ore 16,00 alle ore 18,00 del martedì, del mercoledì e del giovedì; informazioni ai numeri: 099.7712200 – 393.5669262 – 329.8033661. Nell’occasione A.R.I.ANNA Onlus informa, inoltre, di aver stipulato convenzioni, comprendenti agevolazioni fiscali a soci, con strutture convenzionate, pubbliche e private, che erogano prestazioni strumentali e riabilitative con professionisti altamente qualificati. A.R.I.ANNA Onlus, infine, ha stipulato convenzioni, con avvocati civilisti e penalisti, per lassistenza legale, nonchè una convenzione con il CAF/CISL per l’assistenza e la consulenza fiscale per l’espletamento delle pratiche brocratiche (730, invalidità esenzioni, etc.).
FRA LE NOTIZIE CURIOSE PUBBLICATE I QUESTI GIORNI SUI MEDIA NAZIONALE ED INTERNAZIONALI UNA IN MODO PARTICOLARE HA ATTIRATO L'ATTENZIONE PER I RIFLESSI CHE POTREBBE AVERE SUI POLITICI ED AMMINISTRATORI LOCALI E NAZIONALI. LA NEWS VIENE DALLA SVEZIA DOVE PARE SIA STATO SCOPERTO UN NUOVO TIPO DI PESCE CHE E' PARTICOLARMENTE GOLOSO DEI "TESTICOLI". PESCI CHE MANGIANO LE PALLE. POLITICI ED AMMINISTRATORI "SENZA PALLE" NON PREOCCUPATEVI TANTO PER VOI NON CI SONO PROBLEMI.
L'area intorno alla Palude Erbara è nuovamente sotto il tiro della Sircom. Come allora, Legambiente ribadisce il suo fermo NO a questa nuova rovinosa colata di cemento.Il progetto va ad interessare un'area, il comprensorio palude Erbara - Salina Grande, interna al bacino idrografico del Mar Piccolo e per questo dai fragili equilibri idrogeologici ed ambientali. Un'area caratterizzata da un complesso ecosistema ambientale e paesaggistico, importante anche sotto l'aspetto faunistico per il passaggio e la sosta di diverse specie protette di uccelli migratori e stanziali. Un'area che va salvaguardata a tutti i costi. Non a caso Salina Grande e secondo seno del Mar Piccolo sono stati riconosciuti siti di interesse comunitario (s.i.c.). Per garantirne la tutela, secondo Legambiente, occorre che siano accorpati in un'area destinata a riserva regionale. Per Lunetta Franco, presidente del circolo Legambiente di Taranto "il progetto costituirebbe un'espansione urbanistica della città del tutto deleteria anche sotto l'aspetto sociale ed urbanistico. Comporterebbe, infatti, un ulteriore consumo di suolo a fini meramente speculativi in una cintura urbana sin troppo dilatata ed ormai difficilmente governabile sul piano dei servizi e del controllo sociale." Per Legambiente, inoltre, la realizzazione del progetto accentuerebbe i processi di spopolamento dei quartieri storici della città e la sofferenza della piccola distribuzione, a sua volta perno della vivibilità di gran parte del contesto urbano consolidato. "Quel che lascia particolarmente perplessi", aggiunge Leo Corvace, del direttivo del circolo "è che in questi anni non si sia ancora messo mano ad un piano regolatore distorto nelle sue previsioni di espansione urbanistica e di incremento della popolazione. Questo ha comportato che si continuasse a costruire a dismisura in periferia ed a stravolgere sempre più l'assetto edilizio originario del centro cittadino". Il pericolo per quest'area non viene infatti solo dalla riproposizione del progetto Sircom, ma anche dalla nuova massiccia cementificazione prevista nel piano particolareggiato attualmente all'esame negli uffici comunali. Legambiente ribadisce la necessità di uno stop senza deroghe all'espansione urbanistica della città e l'urgenza di una politica basata sul recupero urbanistico ed edilizio. Il patrimonio ecologico e paesaggistico va tutelato e valorizzato, non cementificato: a tal fine va allargata la riserva regionale della palude La Vela sino a comprendere la Salina Grande, Cimino e l'area intorno alla Palude Erbara.
Con delibera n. 1435 del 2 agosto 2013, pubblicata sul BURP n. 108 del 06.08.2013, la Giunta Regionale ha adottato il Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia. Si conclude così il procedimento avviato nel 2007 dall’Amministrazione Regionale con cui aveva avviato la redazione di un nuovo Piano Paesaggistico - coerente con le recenti innovazioni legislative - con l’obiettivo di realizzare uno strumento capace di riconoscere i principali valori del territorio della Regione, di definirne le regole d’uso e di trasformazione e di stabilire le condizioni normative e progettuali per la costruzione del paesaggio. Il Piano fornisce indirizzi e direttive in campo ambientale, territoriale e paesaggistico ai piani di settore regionale, ai PTCP, ai PUG.
Nei giorni scorsi presso l’Amministrazione Comunale di Brindisi, si è svolto un incontro convocato da Commissario Straordinario di quell’Ente, al fine di illustrare le risultanze dell’attività svolta, relativamente alla società Santa Teresa e alle ricadute sui lavoratori della stessa, a seguito dei tagli previsti dal bilancio della Provincia. Il Commissario ha illustrato le importanti novità emerse in questi giorni, grazie all’incessante azione svolta dalle OO.SS. e dalla CISL in particolare, comunicando che per l’esercizio 2013 l’Ente ha deciso di soprassedere ai paventati tagli e di attingere al fondo di riserva per far fronte alle necessità relative al finanziamento delle attività svolte dalla Santa Teresa. Con l’occasione si è chiarito che lo stato di cose attuali non è dovuto alla gestione ordinaria della società di servizi, che da anni svolge con efficienza il proprio compito, grazie all’impegno dei lavoratori, bensì dai tagli al bilancio della Provincia decisi dagli ultimi Governi, i quali hanno messo l’Ente nella condizione di ridurre i servizi ai cittadini e di conseguenze le attività dei lavoratori. Per ciò che attiene l’anno 2014, il Commissario ha ribadito il massimo impegno a reperire i fondi necessari a garantire servizi e attività, tuttavia ha espresso preoccupazione per la confusione che regna rispetto al futuro dell’Ente ed alle sue competenze. In questo senso ha comunicato di aver avviato contatti con altri livelli Istituzionali, la Regione, onde poter reperire nuovi servizi e quindi garantire al meglio i livelli di sostenibilità economica. Come CISL e FISASCAT abbiamo sottolineato l’urgenza di attivare un tavolo di confronto che, superando la fase emergenziale, delinei strategie utili per il futuro della società, respingendo da subito qualsiasi ipotesi di taglio dei già miseri salari dei lavoratori. Infatti, è fuor di dubbio che la Santa Teresa, indipendentemente dal destino delle Province, dovrà continuare a svolgere il prezioso ruolo sin qui ricoperto, sia per la cittadinanza che per i suoi stessi lavoratori. Si è, quindi, concordato che nel prossimo mese di settembre sarà avviato un tavolo di confronto sulla riorganizzazione e rilancio della Santa Teresa, attraverso approfondite valutazione tecniche e politiche sul destino di una realtà che occupa circa 180 lavoratrici e lavoratori brindisini
In un torrido pomeriggio d’estate il PD ginosino e marinese ha inteso deliziare il popolo con l’ennesimo comunicato stampa pieno di banalità. A loro dire l’isola ecologica ora funziona grazie al loro intervento e tutta una serie di attività poste in essere dall’Amministrazione comunale per migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti sarebbe merito dei loro suggerimenti. Con la solita arroganza da quattro soldi mista al vittimismo della minoranza che subisce le presunte angherie della maggioranza, il PD nel suo comunicato non ha potuto, per l’ennesima volta, fare altro che mettere in evidenza il buon lavoro che questa Amministrazione comunale sta facendo per ottimizzare il nuovo servizio di raccolta dei rifiuti, compresa la raccolta differenziata porta a porta spinta. Da mesi affermiamo che il sistema è necessario e che il tutto per funzionare al meglio deve necessariamente essere metabolizzato ed ottimizzato con il contributo di tutti, cosa che ovviamente sta avvenendo. La questione è che queste cose l’Amministrazione comunale le va dicendo da sempre, mentre solo ora il PD si accorge, dopo avere fatto la peggiore opposizione che mai Ginosa abbia visto e che certamente non vedrà più, considerato che difficilmente il PD potrà scendere ancora più in basso politicamente di come sta facendo in questi anni, che i miglioramenti necessitano di pazienza, perseveranza, impegno e sacrificio. E’ inutile dire che se il PD afferma che il Sindaco De Palma non ascolta i loro suggerimenti evidentemente è perchè questi suggerimenti sono tardivi ed inutili. Il PD inseguendo la questione rifiuti tenta ora di darsi una statura istituzionale/propositiva che purtroppo non potrà mai raggiungere, in considerazione del fatto che la politica deve essere fatta non contro chi la pensa diversamente dalla sinistra, che automaticamente per questa sola ragione diventa un nemico da abbattere in ogni modo, a livello politico, familiare e lavorativo, e con ogni mezzo, anche rincorrendo e cavalcando nella maniera più squallida la via breve dell’inchiesta giudiziaria utilizzata per gettare fango e benzina sul nemico nel disperato tentativo di raggiungere il tanto desiderato potere che il popolo sovrano, molto saggiamente e memore dell’uso fattone nel passato, negli ultimi anni ha deciso di non accordare alla sinistra e che stando a quanto si apprende ed ascoltando i giudizi del popolo sovrano, mai più accorderà a certa sinistra. In questo desolante quadro morale e politico che la sinistra e le opposizioni più becere offrono, il lavoro dell’Amministrazione comunale va comunque avanti consapevole delle difficoltà in primis dei propri cittadini che vivono sulla loro pelle la drammatica crisi economica che attraversa il mondo intero e che ha pesantissime ripercussioni sulla vita quotidiana. La maggioranza che amministra la città, in ogni sua componente politica, è compatta e determinata ad andare avanti per risolvere le problematiche che interessano ai cittadini come il lavoro, la sanità, la sicurezza, la tutela dell’ambiente, la salvaguardia delle fasce più deboli, delle famiglie a rischio emarginazione a causa delle difficoltà economiche, degli anziani, dei diversabili e dei minori. I cittadini di Ginosa e Marina di Ginosa possono contare sull’impegno costante del Sindaco di Ginosa, il dott. Vito De Palma, e di tutta l’Amministrazione comunale, che mai verrà meno per la crescita della comunità. Piuttosto consigliamo al PD locale, alla ricerca costante della notizia scoop da fotografare o filmare, di cercare nei meandri di un sistema sanitario che fa acqua da tutte le parti che fine hanno fatto il mammografo, la sviluppatrice e l’ecografo che la giunta Fitto - con Pietro Lospinuso - assessore aveva acquistato per il poliambulatorio di Ginosa e oggi misteriosamente scomparsi, costringendo i cittadini di Ginosa a recarsi in altri centri della provincia di Taranto.Pertanto al PD ginosino e marinese, ormai esclusivamente interessato solo alla questione dei rifiuti, non resta che l’odio politico che determina il loro agire e che certamente non interessa alla comunità.
NEI GIORNI SCORSI, MILITARI DEL GRUPPO DI TARANTO, SUPPORTATI DA UN’UNITÀ CINOFILA ANTIDROGA, NELL’AMBITO DI UNA GENERALIZZATA INTENSIFICAZIONE DEI SERVIZI DI CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI, PIANIFICATA PER LA CORRENTE STAGIONE ESTIVA, HANNO FERMATO SULLA S.S. 106 JONICA, NEI PRESSI DELLA RAFFINERIA E.N.I., UN’AUTOVETTURA CONDOTTA DAL CINQUANTENNE S.C.B., ORIGINARIO DI SAN LORENZO (RC). DURANTE LE FASI DI IDENTIFICAZIONE, IL PREDETTO S.C.B. MOSTRAVA CHIARI SEGNI DI NERVOSISMO ALLE DOMANDE POSTE DAI FINANZIERI. PER TALE MOTIVO VENIVA APPROFONDITO IL CONTROLLO CON L’INTERVENTO DELL’UNITA’ CINOFILA, LA QUALE, GRAZIE AL SUO INFALLIBILE FIUTO, HA SEGNALATO LA PRESENZA DI SOSTANZE STUPEFACENTI. INFATTI, A SEGUITO DELLA CONSEGUENTE ATTENTA PERQUISIZIONE DELL’AUTOMEZZO, E’ STATO RINVENUTO, ALL’INTERNO DELLA RUOTA DI SCORTA, UN INVOLUCRO IN CELLOPHANE ABILMENTE OCCULTATO CONTENENTE CIRCA UN CHILO E 100 GRAMMI DI COCAINA. IL RESPONSABILE E’ STATO PERTANTO TRATTO IN ARRESTO PER IL REATO DI TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI ED ASSOCIATO ALLA CASA CIRCONDARIALE DI TARANTO.
La stagione degli ebook economici per invogliare questo popolo italiano che si è impigrito nella lettura. Con questo spirito l' autore del libro " Le scuderie di Re Salomone " presenta il primo libro di una trilogia che riguarda gli stessi personaggi ma in situazioni e in tempi di vita diversi. Ora, in questo romanzo breve (76 pagine) Nelson, archeologo e Sam fotografo, due giovani studiosi, si trovano nel 1925 in Terra Santa, sulle orme degli scavi internazionali delle scuderie di Re Salomone. Un gruppo di studiosi americani. La cosa straordinaria è questa: dai frammenti di appunti giovanili, l' autore ripercorre quello che da diciottenne aveva abbozzato, una sorta di cammino nella fede che da seminarista lo intrigava, che doveva esprimersi in un lavoro narrativo poi interrotto. Come interrotta, fu la sua vocazione. Ora l’ autore dopo quaranta anni recupera quella storia cosi com ’ era stata immaginata, partendo proprio dal punto in cui era stata interrotta. Ne viene fuori un’ avventura che trasborda nella fantasia, nel soprannaturale vissuto senza eccedere nel fumetto, con uno stile che mantiene la semplicità della scrittura giovanile e molto coinvolgente. Nel preludio del libro il personaggio che racconta in prima persona, si presenta: " Mi chiamo Nelson Bentham Mill, sono nato El Paso, una città - contea nello Stato del Texas. Sono un appassionato di archeologia, passione che più volte mi ha portato a vivere avventure sensazionali come quella sto per raccontarvi". In effetti il mistero che circonda la Bibbia ha impegnato diverse spedizioni soprattutto americane. Dice la voce narrante: " Uno degli aspetti più divertenti della professione archeologica, non me ne vogliano gli illustri colleghi, di tale aggettivo poco serio, è certamente questo: riuscire a svelare le clamorose, talvolta incredibili storie che molti illustri personaggi del passato hanno propalato per aumentare la propria gloria nella memoria dei posteri. Fino a pochi decenni fa pareva proprio che la palma del più grande millantatore dei fatti storici dovesse toccare a un illustre personaggio biblico: il sapiente re Salomone, sotto il cui scettro Israele toccò il vertice della sua potenza. Infatti, ciò che la Bibbia ci tramanda di lui sembra quasi inverosimile. Si dice, a tal riguardo, che possedesse quattromila scuderie e dodicimila cavalli, miniere di ferro e rame da cui avrebbe tratto tonnellate di minerali, viaggi verso il fantastico regno di Ophir dai quali le sue navi tornavano cariche di oro, argento e pietre preziose. Il suo prestigio lo rese favoloso, per cui i re di tutto il mondo si sarebbero scomodati per venire a tributargli omaggio". Ma gli scavi sono saltando la partenza " .....Era il 1925, dopo quarantacinque giorni di viaggio eravamo già a scavare una collinetta nella campagna vicino a Jezrael, in Palestina. Fu in questo punto che feci una scoperta personale che mi porto a ignorare completamente il sapiente Salomone, per occuparmi di un altro personaggio Biblico". Un racconto che si legge bene, con i due personaggi, poco più che ragazzi, che rispondono con loro gesti all ''entusiasmo giovanile, un tantino irresponsabile, pieni di paura mista a tanta voglia di fare com' è tipico dell' età Il libro si trova in tutti i principali store online a soli 2,99 euro.

 

 
 
Il dibattito è aperto! Questo lascia intendere una scorsa dei quotidiani locali: ogni giorno un commento sulla vicenda  del cosiddetto Piano Cimino, ossia il Comparto 3,2 in zona Auchan. L’espansione della città (ben 880mila mq tra attività commerciali e nuove abitazioni) sembra voler decollare in direzione est se comprendiamo anche l’altro mega piano della variante della Salinella di 200 ettari.
Il tutto suona perlomeno schizofrenico, in una Taranto dove in tanti si fa a gara a riempirsi la bocca di parole come rigenerazione e riqualificazione, della città vecchia o del Borgo o, a volte, anche delle periferie.  Noi dell’Accordo di cooperazione O.P.E.R.A. (Organizzazione per la programmazione economica e il risanamento ambientale)  riteniamo che, innanzitutto, vada riesaminata tutta la situazione urbanistica di Taranto, compresi affacci a mare negati da oltre un secolo di servitù militari e da attività dissennate di palazzinari che, specie negli anni 60, hanno costruito palazzacci a chiudere la vista del Mar Grande. Va ripensata, questa città bella e ricca di potenzialità, in base a una nuova visione sociale ed economica che faccia più attenzione all’esistente, che andrebbe valorizzato,  non soltanto con interventi estemporanei e nottate di folclore, anche se da ammirare per l’inventiva, ma  col ritorno della gente in abitazioni che parlano la lingua della storia tarantina, per quanto riguarda l’isola, ma anche i palazzi del borgo umbertino.
Se ci si affaccia sull’orizzonte di Città vecchia, molti edifici sono danneggiati irrimediabilmente e addirittura svuotati di muri e pavimenti, con facciate tenute in piedi da putrelle d’acciaio, e rischiano di crollare, come già successo, su ignari passanti.  Fatto salvo naturalmente il fronte antico da rispettare, il malato non può essere tenuto in vita con accanimento terapeutico che non porterà da nessuna parte! Negli ultimi anni, anche il borgo si è svuotato, e la sua popolazione è ormai, in massima parte, costituita da anziani.
Si è mai chiesta l’amministrazione comunale il perché? E quali interventi sono stati messi in opera per fermare il degrado e l’abbandono di questi quartieri (spesso voluto proprio da scelte politiche in assenza di altri rimedi seppur programmabili)? La vicenda inquinamento Ilva pare solo aver dato il colpo di grazia alla situazione già deteriorata.
In vista anche di progetti ambiziosi quale la candidatura di Taranto a Capitale della cultura europea 2019, ci chiediamo,come appare e apparirebbe ai visitatori quest’area: una città fantasma?
Inoltre nei nuovi quartieri si è assistito al sorgere di palazzi come funghi e di zone dormitorio dove collocare, a volte, cittadini che prima animavano le zone centrali quasi ghetti della moderna civiltà industriale. Così si perdono le proprie radici e ci si limita a vegetare avulsi da ogni punto di riferimento tradizionale e. perciò, sicuro.
Se il centro storico piange, di certo non ridono le aree periferiche, come Lama, Talsano e San Vito, che con i loro svariati km di affaccio su uno dei mari più belli della Puglia, soffrono di carenze decennali di servizi, strutture, e del triste fenomeno dell’abusivismo edilizio, oltre che della erosione delle coste, senza alcuna cura da parte di questa e delle passate amministrazioni.
Come Accordo di cooperazione O.P.E.R.A., tornando all’espansione della 3.2, dato che, dal primo cittadino in giù, è largamente condivisa la visione di un contenimento espansivo della città, (espansione, ricordiamo, già bocciata dalla precedente amministrazione), auspichiamo che venga redatto uno strumento urbanistico che elimini la possibilità che tale progetto venga ulteriormente ripescato da ogni nuova amministrazione comunale che si avvicendi in futuro.
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