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Giornale di Taranto - Giornalista1
Partiranno fra settembre ed ottobre 2013 i nuovi corsi di formazione organizzati da due enti formativi che operano sul territorio della provincia di Taranto rivolti a disoccupati ed inoccupati giovani e meno giovani residenti del territorio provinciale. Si tratta dell'Associazione Magna Grecia Formazione che propone una offerta formativa nei settori portuale e turistico e di Formare Puglia che invece propone una azione nel settore turistico ed una nel settore dell'informatica e dell'inglese di base. Le attività formative sono le seguenti: MAGNA GRECIA FORMAZIONE Addetto alla Logistica Portuale 600 ore Guida Turistica 300 ore Segreteria ed Informazioni: Associazione Magna Grecia Formazione – Via Mazzini 37/B Taranto Tel. 099 2210784 – 099 6410317 – Fax 099 9877633 – Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. web site www.magnagreciaformazione.it FORMARE PUGLIA Manager Culturale 300 ore Passpartout per il futuro: Ecdl Core e Inglese di Base Segreteria ed Informazioni: Associazione Formare Puglia – Via Temenide 117 Taranto Tel. 099 6614690 – 099 6614691 – Fax 099 9940488 – Mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. web site www.formarepuglia.com
Passato il Ferragosto ora è conto alla rovescia per l'inizio dell'anno scolastico 2013/2014 in Puglia. Nella nostra regione l'inizio delle lezioni è infatti fissato per il 17 settembre 2013 con il termine stabilito per il 9 giugno 2014, mentre nelle scuole d'infanzia le attività educative terminano il 28 giugno 2014. La programmazione ha previsto anche le Festività Natalizie che prenderanno avvio 23 dicembre 2013 e si concluderanno con la classica Epifania il 6 gennaio 2014. L'avvio delle Festività Pasquali è invece fissato il 17 aprile 2014 fino a tutto il 22 aprile 2014. Altre Festività inserite in questo anno scolastico sono quelle dal primo novembre al 3 novembre 2013 (il cosiddetto ponte di Ognissanti) e dal 25 aprile 2014 al 27 aprile 2014 (il cosiddetto ponte del XXV aprile). Quindi in definitiva con l'aggiunta dei giorni 23 e 24 aprile che andrebbero a collegare le festività pasquali con il ponte del 25 aprile gli studenti e gli insegnanti pugliesi potrebbero godere di ben 11 giorni di festa continuativa. Al calendario sopra descritto sono naturalmente da aggiungere la festa del Santo Patrono (a Taranto è il 10 maggio) e le altre Feste Nazionali dell’8 dicembre, Immacolata Concezione, del primo maggio, festa del Lavoro e del 2 giugno, festa nazionale della Repubblica.
Si riuniranno nel prossimo mese di settembre i consiglieri neoeletti dell'Ordine degli Architetti di Taranto per il primo incontro del nuovo Consiglio. In quell'occasione di procederà infatti all’attribuzione delle cariche istituzionali. Presidente uscente come è noto è l'arch. Piero Dione, mentre segretario uscente è l'arch. Massimo Prontera. Sarà probabilmente individuato fra i due professionisti il nuovo Presidente che guiderà l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Taranto per il quadriennio 2013/2017. Sarà quindi riconfermato Dione oppure assisteremo alla elezione di Prontera? A questa domanda daranno risposta nelle prossime settimane i componenti del nuovo Consiglio che è scaturito dalle operazioni di voto che si sono svolte lo scorso 24 luglio da cui sono risultati eletti i seguenti architetti: BRUNI PAOLO DE ROMA COSIMO DIONE PIETRO FAIDIGA GUERRINO FISTETTO ROBERTA GARRAFA CLORINDA LA GIOIA VINCENZO PALMISANO DOMENICO PRONTERA MASSIMO ROCHIRA ROSA e il pianificatore junior: LO SAVIO FRANCESCO
A difesa dei tribunali minori: il Consiglio regionale pugliese si avvia a proporre un referendum abrogativo delle norme nazionali che tagliano 220 sezioni distaccate nei territori provinciali, tra i quali alcune sedi pugliesi, compresi gli uffici giudiziari di Barletta. “Sono certo – assicura il presidente Onofrio Introna - che alla ripresa dei lavori consiliari, a settembre, l’Ufficio di Presidenza vorrà proporre (…proporrà..) alla nostra Assemblea l’approvazione dell’iniziativa unitaria avviata dai parlamenti regionali, contro la soppressione di presìdi giudiziari che assicurano un impegno insostituibile in aree del territorio regionale periferiche rispetto alle sedi dei Tribunali provinciali”. Queste le sedi pugliesi di tribunali interessate: Acquaviva, Altamura, Bitonto, Monopoli, Putignano, Rutigliano, Barletta, Canosa, Cerignola, Molfetta, Ruvo, Fasano, Francavilla Fontana, Mesagne, Ostuni, Manfredonia, Sansevero, Trinitapoli, Lucera, Apricena, Rodi Garganico, Campi Salentina, Casarano, Galatina, Gallipoli, Maglie, Nardò, Tricase, Ginosa, Grottaglie, Manduria, Martina Franca. Scade il 30 settembre 2013 il termine a disposizione dei Consigli regionali italiani (almeno cinque) per proporre alla Cassazione con proprie deliberazioni consigliari una consultazione referendaria nazionale. Il parlamento pugliese, entro tale data, dovrà assumere l’iniziativa referendaria, dando seguito ai chiari pronunciamenti già condivisi all’unanimità nelle recenti sedute del luglio scorso, con i due ordini del giorno che hanno annunciato un intervento dell’intero Consiglio Regionale contro ‘l’illogica e dannosa chiusura indiscriminata delle sezioni distaccate dei Tribunali’ e a favore di una riforma più attentamente valutata ‘della geografia giudiziaria italiana’. I tagli del governo Monti perseguivano obiettivi di spending review la cancellazione degli uffici giudiziari distaccati va riconsiderata o abrogata, fa notare il presidente Introna, perché “comporterebbe pesanti aggravi di costi agli operatori ed ai cittadini, oltre a forti disagi per gli spostamenti necessari. In termini generali, sfugge la logica di risparmi economici per lo Stato garantiti a spese delle comunità, mentre appare quanto mai drammatico l’aumento dei carichi di lavoro delle sedi giudiziarie ‘superstiti’. “Compromettere le attività giudiziarie dei Tribunali pugliesi rischia di portare al collasso la giustizia nell’intera regione”. “Servono risposte rapide da Roma – insiste Introna – la chiusura potrebbe allungare i processi e vanificare le attività investigative e di intelligence di Forze dell’Ordine e Procure, in contraddizionecon l’apprezzabile impegno che vedono Magistratura, Armi e Corpi dello Stato, Istituzioni e comunità civile impegnati in una dura lotta di contrasto al riemergere di preoccupanti fenomeni di criminalità organizzata, come sta accadendo in maniera sempre più preoccupante a Lizzano e a Cellino San Marco, senza sottovalutare la minaccia costante della mafia del Gargano”- E senza trascurare gli sforzi del personale, in divisa e non, che nel periodo estivo si moltiplicano a causa delle più volte denunciate carenze di organico, che sollecitano un impegno allo stremo degli operatori, in presenza degli avvicendamenti per le ferie legittime. Un esempio per tutti è la Questura di Bari, alla quale mancherebbero almeno 200 unità, come segnala John Battista per il sindacato di Polizia Sap.

L'ultimo giorno dello scorso mese di luglio la ASL Taranto ha diramato una nota per sensibilizzare i cittadini sull'uso preventivo degli alimenti: Un comunicato che il nostro giornale ha inteso riprendere in considerazione della stagione estivo, quando aumenta in maniera considerevole il consumo di prodotti legati o collegati alla mitilicoltura. In tale ottica la Regione Puglia, il Comune di Taranto e l'ASL /TA hanno messo in atto una serie di attività dedicate alla regolarizzazione degli impianti insistenti nel Mar Piccolo e Mar Grande di Taranto, alla sorveglianza delle zone di produzione ed al controllo della vendita dei mitili sull'intero territorio al fine di tutelare la salute pubblica. Allo scopo di non vanificare le azioni intraprese e a seguito del continuo aumento dei banchetti di vendita abusivi di frutti di mare ed in particolare di mitili su tutto il territorio della Provincia di Taranto, la ASL ha avvertito la popolazione dei rischi sanitari derivanti dal consumo di tali alimenti del tutto privi di qualsiasi forma di tutela. Le cozze - è ricordato nel comunicato - per poter andare al consumo umano devono essere vive e vitali ed essere commercializzate nelle pescherie autorizzate, esclusivamente transitando attraverso centri di depurazione e spedizione riconosciuti ai fini della tracciabilità del prodotto stesso. Notoriamente i molluschi bivalvi filtratori hanno al loro interno una carica batterica legata alla zona di produzione, carica che, in caso di stoccaggio del prodotto in ambienti con temperatura non controllata, aumenta in modo esponenziale, ponendo il consumatore in una condizione di rischio elevato di contrarre malattie A ciò si aggiunge la pessima abitudine di sgusciare il prodotto su tali banchetti abusivi in precarie condizioni igieniche e a temperatura ambiente con esposizione delle vaschette agli agenti atmosferici e conseguente sicuro peggioramento delle caratteristiche fisiche e microbiologiche. Si raccomanda pertanto - conclude la nota della ASL Taranto - di acquistare i mitili esclusivamente nei punti vendita autorizzati e sottoposti quindi a scrupolosi controlli sulla provenienza e sulle caratteristiche igienico sanitarie.

Per meriti artistici il Comune di Laterza conferisce la medaglia d’oro a Giovanni Tamborrino, civica benemerenza che nella stessa Laterza verrà consegnata il 17 agosto in occasione della «prima nazionale» di «Erodiade», la nuova opera del compositore, di recente celebrato dalla critica musicale italiana col prestigioso premio Abbiati per la migliore opera prima del 2012, il poema sinfonico «Mare metallico» dedicato alla tragedia ambientale e sociale di Taranto. Tra le motivazioni del riconoscimento del Comune di Laterza, che si propone anche come ente produttore della nuova opera di Tamborrino, c’è proprio l’«aver descritto, con inarrivabile profondità, il dramma ambientale e lavorativo della provincia di Taranto, asfissiata dai fumi insalubri dell’Ilva», e per «aver gettato una luce intensa sulla nostra Terra e i suoi problemi storici scrivendo un’opera forte e appassionata che con la musica già cerca di tracciare un futuro migliore per Taranto e i suoi abitanti». Ma la medaglia d’oro è anche un riconoscimento alla carriera dell’artista e al «suo impegno mai domo al servizio della Cultura, al fine di promuovere la crescita intellettiva e formativa della comunità laertina e, più in generale, italiana». «Diamo lustro a un concittadino che da anni si spende per il nostro territorio a livello culturale e sociale», dichiara il sindaco di Laterza, Gianfranco Lopane, che ricorda anche il lavoro svolto in anni passati da Tamborrino come ideatore e direttore del Festival della Terra delle Gravine, manifestazione per la quale Lopane auspica «una ripresa attraverso l’impegno della Regione Puglia a riconoscerne l’eccellenza». La consegna della medaglia d’oro avverrà prima della rappresentazione di «Erodiade», dramma musicale ispirato all’omonimo testo di Giovanni Testori, autore cui Tamborrino rende omaggio nel ventennale della scomparsa. L’appuntamento è alle ore 21 del 17 agosto, nel Palazzo Marchesale di Laterza, nell’ambito della rassegna di ricerche espressive «Sipario a Corte» (ingresso libero, info 349.23.80.823). Con «Erodiade» il compositore pugliese tocca il tema della violenza sulle donne, sul quale nei giorni scorsi è intervenuto il Governo varando il cosiddetto Decreto legge sul femminicidio. «È un’emergenza sociale - dice l’artista - perché non c’è giorno in cui non sentiamo notizia di una donna uccisa, malmenata, stuprata. Siamo di fronte alla violenza dell’amore che vuole a tutti i costi, ormai responsabile di un genocidio che pare inarrestabile». Ed è con un paradosso che Tamborrino sceglie di affrontare l’argomento mettendo in musica la storia di Erodiade, non solo vittima, in quanto suicida nel monologo che Testori scrisse nel 1967 ispirandosi alla «Salomé» di Oscar Wilde, cui si era rifatto anche Richard Strauss per l’omonima opera lirica. Erodiade è, infatti, carnefice di Giovanni Battista, l’uomo dal quale è stata respinta e che, una volta rifiutata, ha fatto decapitare. «Nella mia versione - racconta Tamborrino - in scena ci sono solo artiste in rappresentanza di tutto il genere femminile, che paga il conto di una società malata». «Erodiade - La violenza dell’amore che vuole», questo il titolo completo dell’opera, con il disegno registico affidato a Francesco Tammacco, prevede la presenza dell’attrice Anna Carbotti, della danzatrice Chiara Perrone, di un coro di donne composto da Nicla Russo, Maria Tucci, Andrea Gongeanu e Miriana Moschetti e della musicista Elisabetta Fusillo, che suona contemporaneamente pianoforte e percussioni. La giovane performer, già in passato impegnata in altre opere di Tamborrino, fa interagire la tastiera con i pezzi di un’officina ritmica montata alle proprie spalle, che a volte percuote con le bacchette altre direttamente col dorso della mani, accuratamente incerottate per evitare pericolose contusioni. «Questa combinazione sonora - spiega Tamborrino - è un’ulteriore evoluzione della ricerca timbrica che conduco da anni e che nell’incontro con la poetica di Testori persegue possibilità espressive in linea con quell’urgenza e necessità comunicativa cui tutta l’arte deve aspirare: parlare alla gente di cose umane». Tra le voci più originali della scena musicale contemporanea, Giovanni Tamborrino ha sempre avuto un rapporto «critico» con la tradizione melodrammatica, che ha superato con l’«opera senza canto», forma di teatro musicale che, rifacendosi all’antica tragedia greca e alla lezione di Carmelo Bene, recupera l’uso drammatico della voce naturale all’interno di un originale sistema timbrico. Le sue creazioni sono, infatti, il risultato di una fusione del teatro musicale con quello di prosa. Ma il prodotto non è né teatro di prosa con musica e nemmeno teatro musicale in prosa. È piuttosto un «terzo teatro» che indaga l’aspetto fonetico della parola e del testo con l’intento di sviluppare una materialità vocale archetipica derivante timbricamente da oggetti d’uso comune. Una ricerca che Tamborrino ha potuto condurre scegliendo di vivere la propria esistenza umana e artistica a Laterza, la città dov’è nato e vissuto, e in quel territorio delle Gravine, luogo dell’assenza, dove abita l’indifferenza di cui si nutrono le sperimentazioni e le riflessioni del compositore.

Gli obiettivi di questo provvedimento sono essenzialmente quelli di favorire l’attività motoria e sportiva nonché l’aggregazione sociale, in aree e spazi non destinati in modo specifico all’impiantistica sportiva e nei quali si integrano diverse funzioni quali attività culturali, associative e ricreative. In modo particolare di realizzare interventi di sistemazione in aree verdi e spazi urbani mediante l’installazione di attrezzature sportive, per consentire un loro utilizzo finalizzato allo svolgimento di attività motorie e sportive in forma libera o non organizzata e di realizzare spazi attrezzati per le attività motorie e sportive all’aperto. Destinatari dell’intervento sono enti locali; enti di promozione sportiva, federazioni sportive nazionali, paraolimpiche, associazioni benemerite riconosciute dal CONI e/o dal CIP e discipline associate riconosciute a carattere nazionale e presenti a livello regionale; società e associazioni sportive dilettantistiche purchè regolarmente affiliate alle federazioni sportive nazionali, alle discipline sportive associate, alle associazioni benemerite e agli enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e/o dal CIP e costituite con atto pubblico, scrittura privata autenticata o registrata; associazioni di volontariato con personalità giuridica regolarmente iscritte al relativo albo regionale, che perseguono prevalentemente finalità sportive e ricreative senza fine di lucro; parrocchie ed altri enti ecclesiastici appartenenti alla chiesa cattolica nonché enti delle altre confessioni religiose; enti morali che perseguono, in conformità alle normative di settore, finalità educative, ricreative e sportive senza fini di lucro. I contributi regionali, concessi in conto capitale per la realizzazione delle opere di cui all'avviso pubblico, sono sottoposti a vincolo di destinazione. Al fine di consentire un utilizzo produttivo delle risorse finanziarie, i criteri di spesa a cui attenersi sono i seguenti: la soglia minima di accesso ai contributi regionali è stabilita in 30.000 €; l’importo massimo del progetto deve essere 150.000 €; il contributo regionale viene concesso nella misura massima del 50% della spesa ritenuta ammissibile e comunque entro il tetto massimo di 50.000 €. Non potranno essere ammesse a contributo opere realizzate prima della data di presentazione dell’istanza da parte dei soggetti richiedenti. Sono esclusi dai finanziamenti gli interventi ubicati su aree oggetto di urbanizzazione secondaria a carico dei soggetti lottizzanti.

In una nota inviata al Commissario Straordinario dell'ILVA di Taranto, al Presidente della Giunta Regionale, all'ARES Puglia ed al Direttore Generale della ASL di Taranto, il Direttore Generale dell'ARPA Puglia Giorgio Assennato informa che il prossimo 21 agosto sarà relatore a Basilea in un convegno organizzato dalla Società Internazionale di Epidemiologia. Il tema della relazione di Assennato sarà "Risk assessment of Taranto (Italia) integrated steel works" è lo spunto per ricordare al Commissario ILVA che il Comitato Scientifico del Convegno non ha evidentemente condiviso il suo giudizio sull'inattendibilità del lavoro svolto dall'ARPA Puglia sulla valutazione del danno sanitario prodotto dall'ILVA. "Mi auguro - dice Assennato nella lettera - che Lei comprenda il valore strategico della trasformazione di atti amministrativi in produzione scientifica per affrontare in modo adeguato la Complessità dei problemi dell'area tarantina. Ciò è alla base - continua la nota - della costituzione del Centro Ambiente e Salute a Taranto, finalmente attivato dopo mie reiterate richieste, al quale l'azienda ILVA si è sempre rifiutata di aderire, nonostante miei pressanti inviti, come avrebbe dovuto fare seguendo i principi di una moderna responsabilità sociale d'impresa. Mi auguro - conclude Assennato, sempre rivolgendosi al Commissario ILVA - che Ella voglia modificare questo sterile approccio negazionista e voglia assicurare il contributo di ILVA allo sviluppo scientifico e culturale del territorio, in piena sinergia con le istituzioni locali".
In vigore dal 9 agosto 2013, giorno della sua pubblicazione nel Bollettino Ufficiale regionale n. 111, la legge Regionale n. 27 del 7 agosto 2013 "Disciplina dell'attività ricettiva di Bed & Breakfast". La norma, dichiarata urgente, individua e disciplina le tipologie di B&B "a conduzione familiare" e "in forma imprenditoriale".Si definisce B&B a conduzione familiare l’attività ricettiva svolta in maniera non continuativa e non imprenditoriale da chi, nella casa in cui abita, fornisce alloggio e prima colazione in non più di tre camere e nove posti letto, avvalendosi della normale organizzazione familiare, ivi compresa l’eventuale presenza di collaboratori domestici al servizio della famiglia, senza la fornitura di servizi aggiuntivi.Si definisce invece “B&B in forma imprenditoriale” l’attività ricettiva svolta in maniera continuativa e professionale da chi, presso il proprio domicilio, fornisce alloggio e prima colazione in non più di sei camere e diciotto posti letto, anche avvalendosi della collaborazione di personale qualificato.
Il Porto di Taranto appare come l’orizzonte più prossimo del processo di integrazione produttiva per la città e la sua provincia ed è per questa ragione che l’ANCE Confindustria, da sempre attenta alle dinamiche dello sviluppo, ha deciso di dotarsi di strumenti di indagine, ricerca, progetto, approfondimento e lavoro che siano in grado di preparare il terreno a impresa e lavoro locale. In quest’ottica va inserita la recente la collaborazione formalizzata tra l’ANCE tarantina e il comandante Michele Conte, già presidente dell’Autorità Portuale di Taranto (nel 2007), vice presidente vicario dell’ASSODIPORT (2002-2005) ex segretario generale della stessa autorità per oltre un decennio e con competenze nel settore manageriale (USL TA/5, AMIU, ITALSIDER e ILVA). Ci siamo dotati della consulenza di un uomo di esperienza che i processi che oggi si determinano in capo al porto di Taranto conosce bene e in parte ha contribuito a costruire – spiega Antonio Marinaro, presidente dell’ANCE ionica – Una figura che speriamo possa consentire al tessuto imprenditoriale tarantino di entrare meglio nelle dinamiche che oggi si stanno sviluppando attorno e nel porto di Taranto: dalla piattaforma logistica, ai programmi di dragaggio a quelli connessi allo sviluppo di attività collegate allo scalo tarantino. Le aziende edili tarantini dunque affinano le armi per competere a pieno titolo e sottrarre ogni tipo di alibi a chi li vorrebbe esclusi. Siamo in grado di sostenere e contribuire a quel processo di diversa industrializzazione dell’area di Taranto – sottolinea Marinaro – e abbiamo chiesto al comandante Conte di capire al meglio la strada da percorre in questa direzione. Le motivazioni di questa collaborazione – spiega lo stesso Conte – hanno come obiettivo la ricerca e l’implementazione di opportunità di intrapresa all’interno del Porto, nel contesto più ampio non solo della logistica ma anche del reimpiego di beni demaniali, soprattutto in materia di progetto di finanza, al fine di creare opportunità di investimento non solo rispetto alle esigue disponibilità di fondi pubblici, ma anche e soprattutto di risorse private.
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