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Giornale di Taranto - Giornalista1
Dopo le manifestazioni di un gruppo di cittadini di Taranto che intendevano protestare contro la politica messa in atto dal Comune di Taranto, durante il Consiglio Comunale dello scorso 5 settembre, che era stato sospeso "per impraticabilità" la massima assise cittadina si è svolto regolarmente l'11 settembre 2013.
Riattivare al più presto la Consulta per lo Sviluppo”. Il Presidente di Confindustria Taranto ha incontrato gli assessori e i consiglieri regionali tarantini per una condivisione a tutto campo delle iniziative da assumere nell’immediato per la ripresa economica del territorio. Il Presidente Cesareo ha stigmatizzato fortemente, nel corso dell’incontro, il grave atto di intimidazione subìto dal Sindaco di Taranto, al quale Confindustria esprime solidarietà, nell’ultimo consiglio comunale. “Non più tollerabili atti del genere”. Riprende all’insegna degli incontri serrati e della piena operatività l’attività di Confindustria Taranto dopo la pausa estiva. Dopo aver incontrato, nei giorni scorsi, il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, il Presidente di Confindustria Vincenzo Cesareo ha avviato stamani un confronto a tutto campo con gli assessori e i consiglieri regionali tarantini Fabrizio Nardoni, Annarita Lemma e Alfredo Cervellera sui temi più urgenti ai fini della ripresa economica del territorio. A fronte di un contesto di grave crisi, i partecipanti all’incontro, recependo le linee già tracciate dalla stessa Confindustria nella riunione del Comitato di Presidenza tenutasi ieri, hanno condiviso l’esigenza di dotare la città e la provincia di un organismo di coordinamento al fine di rendere al più presto operativi i progetti già in itinere e prendere in esame ulteriori ipotesi di investimento. A questo proposito, è stata indicata la Consulta dello Sviluppo quale organismo deputato ad accogliere le varie istanze. Assieme alla riattivazione di tale strumento è apparso altrettanto urgente assicurare all’interno dell’organismo la presenza dei rappresentanti del territorio jonico in Regione, aspetto sul quale i convenuti, peraltro parte in causa, hanno espresso totale condivisione. Comuni le valutazioni di carattere generale. “Una città che ha bisogno di un orientamento univoco e di un coordinamento forte e condiviso”- è stato ribadito – “ e che dovrà ottimizzare al massimo l’attuale interlocuzione in atto col Governo portando all’attenzione del tavolo interministeriale richieste precise e programmi condivisi”. Per far questo, appare indispensabile che nelle mani del Sindaco Stefano – ha sottolineato il Presidente Cesareo - arrivino istanze precise da parte dei vari attori territoriali, in quanto attualmente unico referente titolato, per il territorio jonico, ad interloquire in sede centrale. A questo proposito, Confindustria Taranto ha espresso, attraverso il suo vertice, piena solidarietà al primo cittadino di Taranto per l’atto intimidatorio subìto in occasione dell’ultimo consiglio comunale ad opera di uno sparuto gruppo di cittadini. Un episodio che Confindustria ritiene non tollerabile nel metodo e nel merito, in quanto palesemente provocatorio e fortemente inibitore del corretto svolgimento di un regolare consesso democratico. Dopo aver ulteriormente sottolineato la volontà di “fare squadra” per accelerare la ripresa economica, il Presidente Cesareo ha ripercorso assieme agli esponenti regionali le questioni più contingenti, fra cui la necessità di rendere celere l’iter di attuazione della zona franca urbana, in cui Taranto ricade, al fine di poter godere al più presto dei relativi benefici, e di estenderla anche alla zona portuale, in prospettiva di un ulteriore rafforzamento, già in atto con i lavori cantierizzati, dello scalo jonico. Quindi, sono stati ripercorsi brevemente i progetti ancora in itinere (Eni e Tempa Rossa, oltre alla complessa partita delle bonifiche) e, assieme a questi, la volontà più volte espressa di condividere la Smart Area con le istituzioni territoriali e di concretizzarla nelle sue svariate – e molteplici - espressioni progettuali, candidando parte della stessa alla prossima programmazione europea 2014-2020 in una visione prospettica allargata anche ad altri interventi all’insegna della diversificazione produttiva. I partecipanti all’incontro hanno convenuto di calendarizzare a breve una serie di incontri tematici con l’auspicio di estendere il confronto agli altri attori territoriali all’interno della già citata Consulta dello Sviluppo, da attivare in tempi brevissimi.
Quando con l’edizione di maggio 2012 dell’“Anello di San Cataldo”, evento annuale promosso da Adiconsum e Cisl territoriali di Taranto Brindisi, assegnammo il Premio all’Arcivescovo Filippo Santoro insediatosi da poco a Taranto, avevamo intuito le qualità che l’uomo riusciva a trasmettere, il suo profondo spessore di fede e di speranza, contestualmente pronto a confrontarsi con le cose concrete. Qualità di uomo attento alla persona - ad ogni persona! – come alle molteplici necessità di ciascuno e Presule ricco di quegli stessi valori costitutivi che la Cisl ha posto a base del proprio atto costitutivo e quotidianamente sono fondamento della propria azione sociale. Come Adiconsum di Taranto Brindisi ringraziamo pubblicamente Monsignor Filippo Santoro per il suo operato a Taranto e per Taranto. Quanta differenza con i molti che specialmente nella rappresentanza politica sono solo “chiacchiere e distintivo”! Abbiamo apprezzato e condiviso l’iniziativa del nostro Arcivescovo il quale, nei giorni scorsi, si è recato a Roma per incontrare il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando cui ha fortemente sollecitato l’impegno per l’applicazione dell’Aia nello stabilimento dell’Ilva e per la risoluzione in tempi certi dei problemi che già sono nell’agenda vertenziale delle Organizzazioni sindacali e della Città in tutte le sue articolazioni istituzionali, professionali e sociali. Ma potrebbe anche la politica di questo territorio ritrovare le ragioni per implementare maggiore coesione sociale ed unità per traguardare, al di là delle casacche indossate da ciascuno, gli obiettivi del risanamento ambientale, dello sviluppo, dell’occupazione e per la risoluzione delle tantissime altre questioni ancora aperte, dal Porto, ai collegamenti ferroviari, alla qualità dei servizi ai cittadini, ecc.? Fare squadra a Taranto non sia mai più difficile! Grazie, dunque, a Monsignor Santoro perché la sua vicinanza e partecipazione alle sorti della nostra Città capoluogo e del territorio provinciale diviene esempio, per tutti, di corresponsabilità da agire per il bene comune. Antonio Bosco
La FNP (Federazione Nazionale Pensionati) CISL Territoriale Taranto Brindisi, in rappresentanza di tutti le pensionate ed i pensionati associati, insieme alla CISL di Taranto Brindisi ed alla propria Segreteria Nazionale, aderisce alla giornata di digiuno e di preghiera promossa dal Papa per sabato 7 settembre allo scopo di affermare i valori della pace e scongiurare la violenza e la guerra. E’ un evento mondiale importante al quale non a caso stanno man mano aderendo movimenti, associazioni e personalità credenti e non credenti che, come Papa Francesco, chiedono ai grandi della terra di fermare i venti di guerra che in questi giorni soffiano sui paesi del mediterraneo, ma possono infiammare tutto il mondo. Noi, accettando l’invito di Papa Francesco, vogliamo concorrere a realizzare una partecipazione vasta ed attiva alla giornata di preghiera e di digiuno, chiamando a raccolta tutti inostri iscritti pensionati e le loro famiglie, ma più in generale tutti gli uomini e le donne di buona volontà per invocare e costruire una pace vera, duratura e diffusa oltre i confini e le frontiere. A Taranto la nostra adesione si concretizzerà con la partecipazione alla veglia di preghiera nelle varie parrocchie della provincia. A Brindisi invece partecipando dalle ore 20,30 alla veglia nella Chiesa Cattedrale Piazza Duomo. La Segreteria Territoriale FNP CISL Taranto Brindisi
Ridurre i costi che gravano sulle imprese e ridare vigore alla domanda: diminuire il costo del lavoro, evitare l'aumento dell'Iva, riformare il sistema fiscale, rendere totalmente deducibile l'Imu sugli immobili strumentali. Sono queste le richieste che Confcommercio rivolge al Governo per uscire dalla crisi che grava sulle piccole imprese diffuse che rappresentano l’ossatura dell’economia del Paese. Uno dei primi punti dell’agenda di Confcommercio riguarda l’aumento dell’IVA dal 21 al 22% di cui si torna a parlare in questi giorni. "Occorre impegnarsi perché l’IVA non aumenti, lo afferma con forza il presidente provinciale di Confcommercio, LEONARDO GIANGRANDE, che afferma: “Un aumento dell'imposta, sarebbe come buttare benzina sul fuoco di una recessione che e' ancora forte e ardente perché in termini di occupazione, consumi e crescita da troppo tempo stiamo giocando al ribasso. La sospensione dell'aumento dell'Iva sarebbe già un passo avanti in un momento in cui le imprese del commercio e devono fare i conti con mesi e mesi di fermo”. Intanto Confcommercio Puglia sin dal giugno scorso si è attivata con una campagna di sensibilizzazione contro il rincaro dell’aliquota organizzata su tutto il territorio regionale: una grande raccolta firme che ha coinvolto imprenditori e cittadini per chiedere al Governo di recedere dal proposito di aumentare l’Iva. La campagna momentaneamente sospesa dopo la decisone del Governo di rinviare all’autunno le decisioni, riparte in queste settimane. Già domenica 8, in occasione della manifestazione ‘Notte Panna’ sarà allestito un stand in viale Liguria, dove i cittadini che vorranno aderire alla campagna di Confcommercio contro l’aumento dell’Iva, potranno sottoscrivere la petizione.
Militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto, nella mattinata odierna hanno eseguito, nelle province di Genova, Brescia, Varese, Verona e Taranto, cinque ordinanze di custodia cautelare, di cui quattro “in carcere” ed una “ai domiciliari”, nei confronti di altrettanti soggetti collegati allo stabilimento siderurgico ILVA di Taranto. Le predette misure sono state emesse dal G.I.P. del Tribunale di Taranto su richiesta della Procura tarantina. Il provvedimento è scaturito da approfondimenti investigativi all’esito dei quali è stato ipotizzato che da anni, e precisamente dal 1995 (ossia fin dal momento dell’insediamento del Gruppo RIVA a Taranto) determinati soggetti di diretta derivazione della proprietà (cc.dd. “fiduciari”) tenevano sotto stretto controllo lo stabilimento tarantino, avendo il compito effettivo di verificare l’operato dei dipendenti, assicurandosi che fossero rispettate le logiche aziendali. Il fiduciario ha rappresentato una figura di “governo”, che dettava disposizioni su tutte le decisioni da adottare all’interno dello stabilimento pur non avendo, nella maggior parte dei casi, responsabilità “ufficiali”; dallo stesso dipendevano anche le decisioni dei vari capi-area. Gli accertamenti svolti hanno dimostrato che presso lo stabilimento siderurgico tarantino, la proprietà aveva ideato, creato e strutturato, una “governance” di tipo parallelo, un vero e proprio “governo-ombra” che si avvaleva di:  personale dipendente da altri stabilimenti ILVA o società appartenenti allo stesso Gruppo;  personale dipendente direttamente dalla RIVA FIRE S.p.A.;  consulenti esterni (solitamente attraverso società in accomandita semplice), sia inquadrati che non nell’organigramma aziendale del Gruppo RIVA. Il provvedimento in argomento prevede, per i soggetti colpiti da ordinanza di custodia cautelare in carcere, l’accompagnamento presso la Casa Circondariale di Taranto.
Uno studio sulla distribuzione del rischio di ricovero per Tumore maligno della Tiroide nella Provincia di Taranto Autori: A. Mincuzzi°, N. Bartolomeo*, P.Trerotoli*, S. Minerba° Istituto/i: ° S.C. Statistica Epidemiologia ASL Taranto *Dipartimento di Scienze Biomediche ed Oncologia Umana, Università degli Studi di Bari Aldo Moro Obiettivi: Il cancro della tiroide rappresenta una patologia in notevole accrescimento in tutti i paesi industrializzati. Questo comporta un incremento della sensibilità degli operatori sanitari che pongono maggiore attenzione alla diagnosi della patologia nel loro ambito di osservazione. Varie richieste di approfondimenti epidemiologici provengono anche dal tessuto sociale e istituzionale: dalle indagini della Procura per denuncie dei cittadini contro l’eccessivo inquinamento ambientale alle pressioni delle varie associazioni ambientaliste che riconducono al problema “diossina” l’aumento e l’eccesso delle patologie oncologiche tiroide rilevate nel territorio. Alla luce di queste premesse è stato effettuato un approfondimento che ha l’obiettivo di georeferenziare i soggetti residenti nella Provincia di Taranto e di visualizzare la distribuzione del rischio di ricovero in tutti i Comuni della Provincia, con il dettaglio delle Sezioni di Censimento nel Comune di Taranto. Materiali e metodi: Sono state utilizzate ed integrate le banche dati SDO, Anagrafe Assistiti e Anagrafe del Comune di Taranto. E’ stato rilevato il numero di casi di tumore maligno della Tiroide dall’archivio delle SDO, considerando caso il primo ricovero di ciascun individuo residente in Puglia avvenuto in qualunque struttura ospedaliera regionale e del resto d’Italia, nel periodo tra il 2001 ed il 2010. Sono stati utilizzati i seguenti indicatori: - numero grezzo di eventi per sesso e classe di età; - tasso standardizzato per sesso e classe d’età; - rischio relativo (RR) della patologia, aggiustato per sesso, classe d’età e indice di deprivazione dell’area di cui si descrive il rischio. L’analisi è stata condotta per due distinti livelli geografici (comuni della provincia di Taranto e sezioni di censimento ISTAT del comune di Taranto) e in due intervalli temporali: 2001- 2005 e 2006-2010. La standardizzazione dei tassi è stata effettuata con metodo indiretto e i tassi di riferimento sono quelli rilevati nella regione Puglia. I valori attesi sono ottenuti da un modello di regressione logistica con variabile dipendente: logit dell’odd dei casi e come variabile indipendente: sesso e classe d’età. I valori attesi sono stati utilizzati in un modello Bayesiano per la determinazione del rischio di ricovero per ogni specifica causa aggiustando il RR tenendo conto del valore dell’indice di deprivazione, e del valore del RR delle aree circostanti. Successivamente si è proceduto, per ogni anno, alla georeferenziazione di ciascun residente nella città di Taranto presente nell’anagrafe sanitaria degli assistiti, sulla base dell’indirizzo di residenza presente nella predetta anagrafe. I dati sono stati elaborati utilizzando il software SAS 9.3. I RR aggiustati sono stati determinati utilizzando il software Winbugs14. Le mappe sono state realizzate utilizzando il software «Quantum Gis», software open source per la georeferenziazione e la rappresentazione spaziale di eventi Risultati: Le mappe di distribuzione del tumore maligno della Tiroide nei comuni della Provincia di Taranto (Fig. 1-2) mostrano una presenza in eccesso della patologia che interessa il capoluogo e i comuni dell’area orientale della provincia. Dal confronto tra i due quinquenni emerge come, nel quinquennio 2001-2005 l’eccesso di rischio rimane al di sotto del 50% in 10 comuni, mentre nel quinquennio 2006-2010 si rileva in 22 comuni di cui 3 mostrano un eccesso di rischio compreso fra il 50% e il 100% (Tab. 1-2). I risultati della distribuzione per area di censimento nel Comune di Taranto confermano la tendenza all’aumento nel tempo della distribuzione della patologia che interessa prevalentemente le aree periferiche che vanno dal centro abitato verso il polo sud-orientale della città, con eccessi che si mantengono in media per quartiere al di sotto del 50% (Fig. 3-4). Discussione: I risultati dell’approfondimento confermano la tendenza all’incremento di questa patologia nell’ultimo decennio. Ciò potrebbe essere dovuto ad un aumento della pressione diagnostica e alla conseguente attività terapeutica ad essa legata. Parallelamente all’aumento dei ricoveri si registra, infatti, un aumento delle tiroidectomie che i residenti nella Provincia di Taranto tendono a subire in strutture ospedaliere extra regionali (le regioni che rappresentano le mete principali per la gestione della patologia oncologica tiroidea sono: Lazio, Toscana e Marche). Cionondimeno, nell’ambito della valutazione del rischio di ricovero rispetto a quello che può essere considerato uno standard regionale è evidente un eccesso della distribuzione della patologia nell’area orientale della Provincia che può essere solo in parte giustificato da una eventuale maggiore sensibilità degli operatori sanitari e dei residenti nei comuni di pertinenza. Un notevole apporto alla valutazione potrà essere fornito dai dati di incidenza del Registro Tumori della Sezione di Taranto del Registro Tumori Puglia in via di accreditamento.
"Il dibattito intorno all’utilizzo dell’aeroporto di Grottaglie è molto animato e coinvolge, naturalmente, chi come me rappresenta questo territorio. Il Piano dei Trasporti vigente, votato nel 2004 e ormai in scadenza, attribuisce a Grottaglie il ruolo di aeroporto cargo con parzialissimo eventuale utilizzo come scalo passeggeri. Così deliberò l’allora Consiglio regionale, alla vigilia di un decennio che lasciava presagire l’implementazione dell’attività portuale e l’importante insediamento Alenia. Quel decennio è trascorso ma il bilancio dell’attività aeroportuale è oggettivamente negativo. Oggi, però, il territorio ionico è interessato ad una nuova idea di sviluppo, in un contesto nel quale da una parte registra ritardi preoccupanti nella definizione dell’attività portuale, e dall'altra subisce la crisi industriale anche legata ai temi della prevalente, legittima, domanda di salute dei tarantini. Quesiti sul nostro futuro che richiedono una rinnovata politica partecipata. Per questo, la richiesta di un incontro con l’assessore regionale ai Trasporti e ai Lavori Pubblici, Giovanni Giannini, è un passaggio fondamentale. La V Commissione, di cui faccio parte, ha fatto propria questa istanza prontamente raccolta dall'assessore. Giannini sarà giovedì 12 settembre, alle 17.30, a Grottaglie per incontrare le istituzioni locali. Un primo passaggio utile per un confronto di merito sul futuro della nostra provincia, a cominciare dal suo aeroporto"
“Considero in un momento di spending review abnormi le somme accantonate per le consulenze esterne aziendali, data anche l’attuale carenza di personale”. Lo afferma il Consigliere regionale Alfredo Cervellera (Sel) in un’interrogazione al Presidente del Consiglio Regionale, Onofrio Introna e all’Assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile, in relazione alla deliberazione n. 416 dell’8/04/2013 della Direzione Generale dell’Asl di Taranto, relativa allo stanziamento di 400mila euro per convenzioni e consulenze per l’anno in corso. Nell’interrogazione Cervellera chiede di conoscere in particolare: - le spese sostenute per l’anno 2012 e in quelle in corso; - il tipo di consulenze esterne affidate; - se l’Asl interessata abbia esperito ogni utile azione per utilizzare proficuamente il personale interno; - quale efficacia abbia prodotto l’impiego di personale esterno nell’Asl.
La scuola è un diritto di tutti che va tutelato, soprattutto in un periodo di crisi in cui tante famiglie sono scese al di sotto della “soglia di povertà” e non riescono nemmeno a comprare quaderni e matite per i figli. Per aiutare queste famiglie in difficoltà Coop Estense ha pensato di chiamare a raccolta soci e consumatori con “Una mano per la scuola”: è una nuova iniziativa solidale che ricalca la collaudata formula del “banco alimentare”, solo che, invece di alimentari, i cittadini potranno donare articoli per la scuola. All’ingresso dell’Ipermercato Ipercoop di Taranto, al Quartiere Paolo VI sulla via per Montemesola, per quattro giorni i consumatori troveranno volontari, facilmente riconoscibili e muniti di badge, che distribuiranno sportine dedicate a questa raccolta: potranno così acquistare quaderni, penne, matite, astucci, gomme, in pratica tutto ciò che compone il classico corredo scolastico. All’uscita riconsegneranno ai volontari le sportine con il materiale acquistato che sarà poi donato, sempre a cura delle associazioni di volontariato, alle famiglie più bisognose del territorio. Saranno, infatti, le stesse organizzazioni di volontariato a individuare le famiglie cui consegnare quanto raccolto, garantendo così un diretto utilizzo di tutti i prodotti donati. La raccolta avverrà nei prossimi due fine settimana: sabato 7 e domenica 8 settembre, e sabato 14 e domenica 15 settembre. Nel capoluogo jonico, in particolare, l’iniziativa si avvale della collaborazione del Centro Servizi Volontariato (C.S.V. Taranto) che ha coordinato l’intervento delle numerose associazioni di volontariato partecipanti. In particolare, hanno aderito all’iniziativa le Caritas Diocesane di Taranto e Castellaneta con i loro volontari e le associazioni di volontariato che operano quotidianamente a favore delle famiglie in stato di disagio, in particolare dei minori: ABFO (Associazione Benefica Fulvio Occhinegro), Amici di Manaus, Amici di Marcellino, Arcobaleno nel cuore, GVV (Gruppo di Volontariato Vincenziano) di Taranto, Infanzia e Solidarietà, Il Ponte, IPF (Istituto Per la Famiglia) e Vides Paolo VI.
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