Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

Riunione d'urgenza in remoto nel pomeriggio odierno, convocata dal governatore Michele Emiliano e dal suo ufficio di gabinetto per discutere dello stato dell'emergenza Covid-19 in Puglia, alla presenza dell'assessore regionale Pier Luigi Lopalco, dei vertici regionali di Anci e Upi, dei sindaci dei comuni capoluogo e dei presidenti delle province pugliesi. 

 

All'ordine del giorno la valutazione della curva dei contagi, specie in relazione alle nuove varianti del virus, nonché dei numeri attuali gestiti dai centri ospedalieri regionali e dei comportamenti registrati presso aree e strutture commerciali, uffici pubblici e mondo della scuola. 

 

"Ci stiamo avvicinando al picco dello scorso novembre, con una velocità di innalzamento dei livelli di contagio molto preoccupante - ha dichiarato il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci a margine del confronto -, ed è un trend comune a tutti i territori pugliesi, anche se ha mostrato maggiore intensità nei luoghi a più alta mobilità e interazione economica, come nel caso del capoluogo ionico. 

 

In generale, nelle categorie già vaccinate il crollo dei contagi è stato subito evidente, di contro si sta abbassando drasticamente l'età media dei soggetti contagiati e le terapie intensive si stanno rapidamente saturando, posizionando la Puglia, in questo momento, ad un livello intermedio tra le regioni italiane. 

 

È una situazione molto seria, sulla quale, se non vogliamo rovinare l'estate per tutti, si deve intervenire subito e in maniera forte, finché le forniture dei vaccini non si stabilizzeranno. Oggi non sembra saggio, in altre parole, immaginare una frettolosa uscita dalla zona rossa. E bisognerebbe incentivare lo smartworking anche presso i privati. 

 

Mi auguro che in ciascuno di noi prevalga il valore della salute e non sorgano nuove polemiche per questo approccio, occorrono unità e senso di responsabilità." 

 Ufficialmente il bar era chiuso ma all’interno era in corso una festa di compleanno. A Taranto la Polizia fa irruzione nel locale e multa 15 persone, tutte maggiorenni, 9 uomini e 6 donne. Gli agenti, transitando intorno a mezzanotte da via Cesare Battisti, nella semifeperiferia della città, hanno notato un ragazzo che vedendo l’auto della Polizia, in tutta fretta si è infilato in un portone. Gli agenti, entrando nel portone, hanno udito voci e musica provenire dalla porta d’ingresso laterale di un bar la cui saracinesca sulla strada era completamente abbassata. I poliziotti hanno quindi chiesto di aprire la porta, ma dopo numerosi tentativi rimasti inascoltati, hanno atteso l’arrivo di altre Volanti per provare ad alzare la saracinesca apparentemente chiusa e priva di lucchetto. Così all’interno del bar i poliziotti hanno constatato la presenza 15 giovani che stavano festeggiando e bevendo alcolici. Molti sono risultati con precedenti penali. Sono stati tutti identificati e sanzionati per le violazioni imposte dalle norme anti Covid. Per il bar, non nuovo a simili violazioni, è stata disposta la chiusura immediata di cinque giorni. Ma considerando quest’ultimo episodio, nonché il pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, sono in corso - annuncia la Questura di Taranto - valutazioni da parte degli enti preposti per l’emissione di un ulteriore provvedimento di sospensione o revoca della licenza”. 

 

Le imprese dell’indotto appalto di ArcelorMittal hanno indetto per lunedì prossimo, dalle 9, sotto la Prefettura di Taranto un sit in di protesta. Lo annuncia Confindustria Taranto. Alle 11 una delegazione incontrerà il prefetto Demetrio Martino. Le imprese sono preoccupate perché non vengono pagate da ArcelorMittal per i lavori fatti e adesso l’azienda annuncia loro che fermerà anche i cantieri per i lavori ambientali nel siderurgico. “Già preoccupate dalla perdurante situazione di incertezza e dal ritardo dei pagamenti, le aziende dell'indotto ex Ilva dello stabilimento di Taranto hanno deciso, dopo le ultime dichiarazioni di ArcelorMittal Italia inerenti la produzione e gli impianti, di chiedere un incontro urgente al prefetto di Taranto che si terrà lunedì 22 marzo alle ore 11” annuncia Confindustria Taranto. Ad incontrare il prefetto “sarà una delegazione di imprenditori della sezione metalmeccanica di Confindustria Taranto. I rappresentanti delle imprese, riunitisi nelle ultime ore in Confindustria, terranno un sit in pacifico e nel rispetto delle norme anti assembramento sotto la sede della Prefettura”. 

ArcelorMittal non ha versato ad Ilva in amministrazione straordinaria la rata del canone di fitto impianti per il trimestre febbraio, marzo, aprile. Il versamento sarebbe dovuto avvenire a febbraio perché il pagamento è anticipato. Lo apprende AGI. Si tratta di circa 25 milioni di euro, un importo dimezzato rispetto alla cifra originaria. Il dimezzamento è stato pattuito tra ArcelorMittal e Ilva in amministrazione straordinaria, proprietaria degli impianti, nell’accordo del 4 marzo 2020 a chiusura di un contenzioso sul contratto di fitto che Mittal aveva aperto a novembre 2019 al Tribunale di Milano. ArcelorMittal, apprende inoltre AGI, non ha versato nemmeno la rata - anche questa in pagamento a febbraio - relativa ai cosiddetti “beni esclusi”, cioè magazzino e pezzi di ricambio. Si tratta all’incirca di altri 25 milioni di euro.

La sensibilità  del territorio non si smentisce neanche in tempi di Covid. Anzi. Rappresenta un segnale di speranza per tutti gli operatori sanitari, impegnati nell’alleviare le sofferenze delle persone, e da più di un anno sotto pressione per combattere il virus che in un anno ha causato più di 100.000 morti in tutto il Paese.

La Fondazione Cittadella della Carità ha ricevuto questa mattina due defibrillatori professionali per il Padiglione Arca . L’ importante donazione è stata effettuata dal Lions Club Taranto Poseidon, che ha accolto e condiviso la richiesta del sindaco Rinaldo  Melucci, rappresentato dal vicesindaco Fabiano Marti.  La cerimonia  è avvenuta nel rispetto delle normative anti contagio.  La presidente e vicepresidente del club, rispettivamente dr.ssa Maria Rosaria Basile e dr.ssa Rosa De Benedetto, hanno consegnato  nelle mani del Presidente della Fondazione  avv. Salvatore Sibilla  due  apparecchiature del tipo AED plus. “Noi Lions siamo clubs di servizio, ha affermato la presidente Basile,  ed operiamo su progetti a carattere umanitario, sociale  e culturale. In modo particolare abbiamo cercato   di intercettare alcune necessità emerse in ambito sanitario, gravemente sotto pressione. Lo scorso anno il Distretto 108ab, che comprende tutti i clubs Lions di Puglia, ha acquistato sei ventilatori polmonari, consegnati poi al Governatore Emiliano. Questi due presidi rappresentano il nostro contributo alle necessità del territorio.”

Il vice sindaco del Comune di Taranto Fabiano Marti  ha ringraziato il Lions Poseidon per la sensibilità dimostrata e gli operatori della Cittadella, impegnati nella cura delle persone sofferenti.

“Gli apparecchi si aggiungono a quelli già presenti in struttura, e saranno posti uno nel reparto di Cardiologia che  ospita pazienti acuti e l’ altro sarà a disposizione della riabilitazione, sia cardiologica che neuromotoria, afferma il  presidente Sibilla.  Ringraziamo il Lions Poseidon per aver  scelto la nostra struttura come destinataria  della donazione e l’ amministrazione comunale, che oggi con la  presenza del vice sindaco  dimostra l’ attenzione del territorio per la Cittadella”.  Presenti anche il direttore sanitario dr.ssa  Daniela De Pasquale, il vice direttore sanitario dr.ssa Daniela Grinello, ed i dr. Concetto   La Rosa e Cosimo Donzella del reparto di Cardiologia, guidato dal dr. Massimo Orlando.

Il presidente

(Prof.avv. Salvatore Sibilla) RITA’

 

 

 

La sensibilità  del territorio non si smentisce neanche in tempi di Covid. Anzi. Rappresenta un segnale di speranza per tutti gli operatori sanitari, impegnati nell’alleviare le sofferenze delle persone, e da più di un anno sotto pressione per combattere il virus che in un anno ha causato più di 100.000 morti in tutto il Paese.

La Fondazione Cittadella della Carità ha ricevuto questa mattina due defibrillatori professionali per il Padiglione Arca . L’ importante donazione è stata effettuata dal Lions Club Taranto Poseidon, che ha accolto e condiviso la richiesta del sindaco Rinaldo  Melucci, rappresentato dal vicesindaco Fabiano Marti.  La cerimonia  è avvenuta nel rispetto delle normative anti contagio.  La presidente e vicepresidente del club, rispettivamente dr.ssa Maria Rosaria Basile e dr.ssa Rosa De Benedetto, hanno consegnato  nelle mani del Presidente della Fondazione  avv. Salvatore Sibilla  due  apparecchiature del tipo AED plus. “Noi Lions siamo clubs di servizio, ha affermato la presidente Basile,  ed operiamo su progetti a carattere umanitario, sociale  e culturale. In modo particolare abbiamo cercato   di intercettare alcune necessità emerse in ambito sanitario, gravemente sotto pressione. Lo scorso anno il Distretto 108ab, che comprende tutti i clubs Lions di Puglia, ha acquistato sei ventilatori polmonari, consegnati poi al Governatore Emiliano. Questi due presidi rappresentano il nostro contributo alle necessità del territorio.”

Il vice sindaco del Comune di Taranto Fabiano Marti  ha ringraziato il Lions Poseidon per la sensibilità dimostrata e gli operatori della Cittadella, impegnati nella cura delle persone sofferenti.

“Gli apparecchi si aggiungono a quelli già presenti in struttura, e saranno posti uno nel reparto di Cardiologia che  ospita pazienti acuti e l’ altro sarà a disposizione della riabilitazione, sia cardiologica che neuromotoria, afferma il  presidente Sibilla.  Ringraziamo il Lions Poseidon per aver  scelto la nostra struttura come destinataria  della donazione e l’ amministrazione comunale, che oggi con la  presenza del vice sindaco  dimostra l’ attenzione del territorio per la Cittadella”.  Presenti anche il direttore sanitario dr.ssa  Daniela De Pasquale, il vice direttore sanitario dr.ssa Daniela Grinello, ed i dr. Concetto   La Rosa e Cosimo Donzella del reparto di Cardiologia, guidato dal dr. Massimo Orlando.

 

 

 

 

 

Il presidente

 

(Prof.avv. Salvatore Sibilla)

Un'azienda salentina è pronta a produrre vaccini anti Covid-19. Lachifarma, l’azienda farmaceutica con stabilimenti produttivi a Zollino (Le), si è candidata a realizzarli con un investimento totale di circa 20 milioni di euro. L’azienda al momento sta trattando con diverse società per la produzione del vaccino anti-Covid, forte della capacità produttiva di circa un milione di dosi al giorno, che nel caso si ricevesse la sostanza attiva potrebbe essere raddoppiata passando così a due milioni di dosi giornaliere, realizzata con due turni di lavoro al giorno. Capacità produttive che possono essere ulteriormente incrementate nel caso di ciclo continua su tre turni. Lachifarma può produrre tutte le tipologie di vaccino: sia quelli An mRNA che quelli a vettore virale. Il piano di riconversione industriale si chiuderà in dodici mesi, garantendo così una produzione costante e per tutti in Italia, oltre che l’autosufficienza per l’intero Paese.

“Aminvestco è costretta ad annunciare una riduzione dei suoi livelli di produzione ed un rallentamento temporaneo dei suoi piani di investimento. Queste misure saranno in vigore fintanto che Invitalia non adempierà agli impegni presi con l’accordo di Investimento”. Lo annuncia la società di ArcelorMittal che gestisce in fitto gli stabilimenti siderurgici di Taranto, Genova, Novi Ligure, Racconigi. “Aminvestco - dice la società - fa riferimento all’accordo di investimento di firmato con Invitalia lo scorso 10 dicembre 2020 che prevede l’impegno si Invitalia a sottoscrivere e versare un aumento di capitale di euro 400 milioni entro il 5 febbraio 2021 ed una serie di altre misure per sostenere gli investimenti della società”. Per la società di ArcelorMittal Italia, “nonostante la natura vincolante dell’accordo, ad oggi Invitalia non ha ancora sottoscritto e versato la sua quota di capitale e quindi non ha adempiuto agli obblighi previsti dall’accordo”. “Questo persistente mancato adempimento sta seriamente compromettendo la sostenibilità e le prospettive dell’azienda e dei suoi dipendenti” dichiara ancora la società. 

Riprendono anche a Taranto le vaccinazioni con AstraZeneca, dopo il parere favorevole di Ema e si ricomincia dalla vaccinazione dei carabinieri dei diversi reparti e Compagnie del comando provinciale. Alle 15 di ieri, 25 flaconi del vaccino svedese-britannico sono stati consegnati dal personale specializzato del Dipartimento di Prevenzione della ASL Taranto al Maggiore Pietro Lorusso presso la Scuola Allievi Carabinieri di Taranto. Si continua così con la somministrazione della prima dose di vaccino ad altri 250 militari in servizio nella provincia ionica.

Sono arrabbiati, per una nuova chiusura che si trasforma in un danno enorme per la categoria. Un danno che, per quel che riguarda la provincia di Taranto, coinvolge circa 1.300 imprese tra parrucchieri, estetiste e tatuatori, che danno lavoro a 3.600 persone.

Parlo a nome delle tantissime imprese di acconciatura ed estetica – dichiara il Segretario di Confartigianato Fabio Paolillo - che in questi giorni ci stanno contattando per lamentare il disappunto  sulle ragioni di questa improvvisa decisione di chiusura delle attività,  del tutto ingiustificata nei confronti di imprese che, in questi mesi, hanno applicato con la massima diligenza le linee guida dettate dalle autorità sanitarie e dal Governo. Imprese che hanno intensificato le già rigide misure previste dal settore sul piano igienico-sanitario, e si sono riorganizzate per garantire la massima tutela della salute degli imprenditori, dei loro collaboratori e dei clienti, e solo per questo meriterebbero di essere citate una ad una. E, come se non bastasse, la rabbia si acuisce per l’effetto provocato dalle serrande abbassate, ossia quel lavoro nero che dilaga ovunque, soprattutto sui social network e su whatsapp, creando una rete parallela senza alcun rispetto per la categoria, la legge e la salute, agevolata anche dal fatto che il provvedimento arrivato all’improvviso non ha consentito agli operatori di pianificare le agende, non consentendo, quindi, ai clienti di servirsi dei propri parrucchieri ed estetiste prima della lunga chiusura. Sarebbe stato quindi opportuno avvisare per tempo la categoria sull’imminente lockdown, in una regione, la Puglia, che è passata nel giro di 48 ore (domenica compresa) da gialla a rossa.  

Basta fare una veloce ricerca sul web per rendersi conto di come l’abusivismo ha già eluso il fermo imposto  dalle regole sanitarie, con proposte di servizi a domicilio in barba a chi rispetta le regole e tiene chiuso. E’ assurdo e, per la verità, ci siamo anche stancati di urlare al vento. I controlli non ci sono. La categoria merita rispetto ed attenzione ora, anche per tutto l’impegno che gli imprenditori hanno profuso per garantire la sicurezza all’interno dei locali, luoghi per definizione dediti alla cura igienica. E’ una categoria da sempre attenta alla salute, nei saloni di parrucchiere e nei centri estetici tutto è tracciato, devono essere per forza posti belli, accoglienti, puliti, sicuri  altrimenti la clientela non entra a cercare  bellezza in un ambiente brutto e malsano.   Allora chiediamo ancora una volta alle autorità competenti, al Prefetto, ai sindaci dei nostri comuni, di sollecitare e disporre l’intervento di chi deve vigilare, perché se vengono chiuse per legge le attività regolari, è inaccettabile la contestuale presenza di un fruttuoso e pericoloso mercato irregolare così facilmente a portata di mouse e smartphone. Siamo ormai al colmo, molti operatori in sofferenza, delusi, stanno pensando di chiudere l’impresa per proseguire in nero, diversi lo avranno già fatto, una grave sconfitta per tutti, in primis per lo Stato, ma le spese e le tasse sono tante ed il lavoro viene sempre più drenato dalla concorrenza sleale degli abusivi.

Senza considerare che, a fronte di ulteriori misure restrittive, gli imprenditori non possono attualmente contare su alcuna certezza per quanto riguarda gli interventi di ristoro.

Tra le prime iniziative promosse dalla categoria di Confartigianato – afferma Paolillo -  abbiamo il lancio della campagna “Qui dentro sareste stati più sicuri! – No agli abusivi!”, invitando tutte le attività del settore Benessere ad affiggere in vetrina, in maniera visibile, una apposita locandina che stiamo inviando  a tutte le imprese associate.

“Un messaggio che vogliamo far arrivare ai clienti, a tutti i cittadini e in generale all’opinione pubblica – conclude Paolillo – che contiene anche una spiegazione: ‘Se inviti a casa tua un operatore di acconciatura od estetica abusivo, oppure se vai a casa sua, non hai alcuna certezza sul suo stato di salute e sull’applicazione dei protocolli e delle precauzioni di prevenzione anti-Covid’. Per questo lo ripetiamo: nei nostri saloni e centri i clienti sarebbero stati decisamente più sicuri”.

Sono riprese dalle ore 15 di oggi, in Puglia, le vaccinazioni con Astrazeneca e sono state riprogrammate le somministrazioni rimaste in sospeso dopo lo sblocco da parte di Aifa e del Ministero della Salute. “Lo stop momentaneo all'uso del vaccino AstraZeneca non altera l'andamento della campagna – spiega  l’assessore regionale alla Sanità, Pier Luigi Lopalco - questa pausa è stata necessaria per chiarire una cosa: tutti i vaccini contro il Covid19 sono ugualmente sicuri efficaci. La fiducia nella vaccinazione, unica arma che abbiamo a disposizione per tornare a vivere, non è dunque scalfita”. Al momento, la Puglia, con l’82% dei vaccini effettuati, si conferma in cima alla classifica nazionale, preceduta solo dalla Valle d'Aosta e dalla Provincia autonoma di Bolzano. 

 

Su 581.545 dosi consegnate, in Puglia ne sono state somministrate 483.672. Di queste 128.660 agli over 80, 83.257 al personale scolastico e universitario, 13.443 alle Forze dell’ordine. Per queste ultime due fasce la Puglia ha già raggiunto una copertura del 90% della platea con la prima dose. Oggi, inoltre, sono state consegnate 250 dosi al personale specializzato del Dipartimento di Prevenzione della Asl Taranto, al Maggiore Pietro Lorusso presso la Scuola Allievi Carabinieri di Taranto, riservate ai militari in servizio. Cento dosi di Astrazeneca sono state consegnate dalla Asl di Bari al Comando Legione Carabinieri di Bari. Nel pomeriggio, in ultimo, saranno vaccinati 10 militari della Guardia di Finanza presso il centro vaccinale ospedaliero di Manfredonia (Fg) e domattina, alle ore 9, si prosegue con 20 operatori della Capitaneria di Porto.

  Oggi in Puglia sono stati registrati 11636 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1785 casi positivi: 652 in provincia di Bari, 154 in provincia di Brindisi, 147 nella provincia BAT, 270 in provincia di Foggia, 239 in provincia di Lecce, 315 in provincia di Taranto, un caso di residente fuori regione, 7 casi di provincia di residenza non nota. Sono stati inoltre registrati 27 decessi: 10 in provincia di Bari, uno in provincia di Brindisi, 6 in provincia BAT, 2 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 5 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.742.669 test, 127.409 sono i pazienti guariti e 41.170 sono i casi attualmente positivi.

Pagina 306 di 916