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Giornale di Taranto - Giornalista1

Hanno scelto un luogo insolito i sindacati Cgil, Cisl e Uil a Taranto per celebrare oggi la festa del lavoro: non una piazza della città o l’area di una fabbrica, o l’ex Ilva,  ma il piazzale antistante l’ospedale San Giuseppe Moscati alla periferia di Taranto Nord. Una scelta motivata col fatto che “salute e sicurezza sul lavoro sono le due emergenze meritevoli di urgente attenzione e mirati investimenti. Il sistema sanitario pubblico è al collasso e in Italia milioni di persone in povertà sono costrette a rinunciare alle cure”. “La drammatica carenza di personale, conseguenza di un lungo periodo di blocco del turn over va necessariamente superata con l’adozione di un piano straordinario di assunzioni per sopperire a pesanti carichi di lavoro che stanno gravando operatrici e operatori della sanità, già mortificati economicamente e professionalmente” dicono le tre confederazioni. Nel presidio in corso a Taranto, i sindacati hanno rammentato che “il 2 maggio del 2023 venne sottoscritto un protocollo d’intesa tra Regione Puglia e Cgil, Cisl e Uil, con cui si definiva un percorso di confronto e concertazione sulle soluzioni da condividere e adottare sul territorio per risolvere le emergenze”. Oggi i sindacati hanno rilanciato la piattaforma che individua “quattro tematiche specifiche di intervento legate alle maggiori emergenze” tra cui figura una “mappatura della rete sociosanitaria, al fine di avere contezza circa il numero totale e la distribuzione delle strutture presenti su tutto il territorio, quindi una mappa epidemiologica dello stato di salute”. “Nei diversi confronti periodici con il management dell’Asl - sottolineano le confederazioni -, la stessa direzione ci ha fornito diversi dati di studio legati al personale, ai reparti, ai posti letto, agli investimenti del Pnrr, ma non si è discusso nel merito di soluzioni esaustive per la risoluzione dei problemi. Il sistema sanitario pubblico meriterebbe investimenti maggiori e scelte più coraggiose di quelle che fino ad oggi sono state effettuate” e invece a Taranto, dicono i sindacati, “ci troviamo di fronte ad un gigantesco investimento pubblico sul nuovo ospedale San Cataldo, di cui ancora non si conosce la vera data di consegna e di funzionamento”.

Luce verde dalla Corte dei Conti per il decreto interministeriale che assegna 167 milioni di fondi pubblici a 27 impianti sportivi dei Giochi del Mediterraneo in programma nel 2026 a Taranto e in altri comuni pugliesi. Gli impianti sono quelli del primo master plan predisposto dal commissario di Governo, Massimo Ferrarese. Nelle ultime settimane, il decreto, inizialmente firmato dai ministri Fitto (Sud e Coesione) e Abodi (Sport), ha ottenuto anche la firma di Giorgetti, ministro dell’Economia, ed è poi andato alla Corte dei Conti per l’ultimo passaggio. Ieri il commissario é stato informato dai ministeri che dalla Corte è arrivato l’ok. Si sbloccano quindi le risorse e si può andare avanti con l’iter che dovrà portare all’appalto della costruzione delle opere a fine autunno, anche se il commissario sta cercando di guadagnare tempo rispetto a quest’ultima data con un percorso accelerato di gare basato sulla procedura negoziata. Di qui il confronto in atto con l’Avvocatura di Stato sulla legittimità e praticabilità di questo percorso. Infine, Invitalia ha spedito ieri a Ferrarese una proposta di accordo circa le verifiche che la società pubblica dovrà fare sui progetti stadio di Lecce e stadio del nuoto e centro nautico a Taranto, mentre per venerdì 3 è stato convocato il comitato organizzatore. All’ordine del giorno, l’organigramma che supporterà il direttore generale Carlo Molfetta. I Giochi possono contare su un budget di risorse pubbliche di 275 milioni, di cui 150 risalgono al 2022 e 125 alla legge di Bilancio per il 2024. 

 Sempre ieri Marina Militare e Capitaneria di porto hanno firmato  il definitivo trasferimento al Comune di Taranto dell’ex stazione torpediniere del Mar Piccolo, un’area che la stessa Marina ha usato per molti anni come propria base navale prima di ricollocarsi nella nuova base del Mar Grande. Il trasferimento dell’ex stazione torpediniere è funzionale alla costruzione del centro degli sport nautici, vela, canoa e canottaggio, uno degli impianti sportivi principali della ventesima edizione dei Giochi.

Il centro, che richiederà un investimento di 14 milioni, consentirà agli atleti non solo di allenarsi, ma anche di poter ormeggiare le proprie imbarcazioni nella stessa zona. Per il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, “questa intesa ha una duplice valenza: da un lato conferma il grande legame che la nostra città ha con la Marina Militare, dall’altro consente di assegnare a discipline sportive come il canottaggio e la vela una base fra le migliori che si potessero individuare. La Marina - ha detto il sindaco - deve essere considerata protagonista a tutti gli effetti in questi tempi di trasformazione della città. Il Comando Marittimo Sud e la Capitaneria non sono solo una presenza, ma interagiscono con la pubblica amministrazione, interagiscono con i privati e ci stanno dando una grande mano in questo percorso di transizione. Ciò che oggi stiamo vivendo dimostra una volta di più che il gioco di squadra è stato premiato”. La procedura istruttoria che ha previsto il passaggio dal demanio militare a quello marittimo ed, infine, al Comune di Taranto, è stata ultimata nel giro di un mese e venti giorni. 

Nel corso di una sobria cerimonia svoltasi a Palazzo di Città il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, ha avuto il piacere di salutare sei nuovi Maestri del Lavoro, riconoscimento che rappresenta il massimo onore che lo Stato può conferire a quanti si sono distinti per la loro opera di valorizzazione del lavoro. Nell’esprimere la sua più alta considerazione per questi lavoratori, che hanno dedicato la loro vita al servizio della comunità, spesso sacrificando il tempo con la famiglia, il primo cittadino ha dichiarato che \"questo riconoscimento è un segno di stima e di apprezzamento per l’impegno e la dedizione di persone che hanno rappresentato un esempio per tutti noi. Sono lavoratori che hanno dato il loro meglio, non solo per sé stessi, ma per la loro azienda, la loro comunità ed il Paese\".

Come ricordato dal Console provinciale dei Maestri del Lavoro di Taranto, Francesco Chiarappa, i sei nuovi Maestri del Lavoro sono stati insigniti del riconoscimento per la loro lunga e meritoria carriera, durante la quale hanno dimostrato di possedere le qualità più elevate di professionalità, di responsabilità e di impegno. Si tratta di Grazia Palmisano (Aeroporti di Puglia S.p.A.- Bari); Fabio Gemmato (Comes S.p.A.- Taranto); Francesco Gigante (Comes S.p.A.- Taranto); Giancarlo Lospinuso (Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. Gruppo Ferrovie dello Stato); Antonio Marcone (Leonardo S.p.A.- Foggia); Salvatore Scialpi (Comes S.p.A.- Taranto).

\"Questo riconoscimento - ha aggiunto il sindaco - è un segno di speranza per il futuro del lavoro in Italia, che deve essere basato sulla valorizzazione del lavoro stesso e della produzione, sull\'innovazione e sulla formazione dei giovani\". Il sindaco Melucci ha anche manifestato la sua gratitudine per il contributo che questi lavoratori hanno fornito a Taranto e al suo territorio, sottolineando come il loro impegno e la loro dedizione siano stati fondamentali per lo sviluppo economico e sociale della città. \"Sono lavoratori che hanno dato il loro meglio per Taranto, e che hanno rappresentato un esempio per tutti noi. Spero che questo riconoscimento possa essere un segno di speranza per il futuro del lavoro in Italia e che possa ispirare altri a seguire il loro esempio \".

 

 Tutto pronto a Taranto per l’1 Maggio Taranto, il concerto promosso dal movimento Cittadini e lavoratori Liberi e Pensanti giunto alla sua undicesima edizione e divenuto ormai uno degli appuntamenti clou della giornata. L’evento prenderà il via domani dalle 14 al Parco delle Mura Greche di Taranto e sul palco si alterneranno sul palco artisti, musicisti, attivisti ed associazioni “per lanciare un grido di resistenza attraverso la musica e l’incontro”. Questa sera sono in corso le prove di cantanti e musicisti. Direttori artistici dell’evento sono il cantautore Antonio Diodato, il musicista Roy Paci e il regista e attore Michele Riondino.  Numerosi gli artisti che hanno scelto di aderire all’iniziativa a titolo gratuito: Area (in occasione dell’anniversario dalla scomparsa di Demetrio Stratos), Brunori Sas, Serena Brancale, Cristiano Cosa, Frenetik, Valerio Lundini e I VazzaNikki, Mannarino, Mama Marias & Don Ciccio, Marlene Kuntz, Gabriella Martinelli, Francesca Michielin, N.A.I.P., Emma Nolde, Willie Peyote, Selton, Terraross, Tre allegri ragazzi morti e i vincitori del contest Musica ControLeMafie, i Malvax. Presenteranno il concerto Valentina Petrini e Andrea Rivera e Martina Martorano e Serena Tarabini. Anche per questa edizione, dicono gli organizzatori, “la musica farà da amplificatore alla voce degli attivisti che interverranno dal palco per condividere e discutere dal vivo i temi politici intorno ai quali è nata la manifestazione. Tra questi, Francesca Corbo di Amnesty International che parlerà di violazione dei diritti universali; Roberto Salis parlerà della candidatura della figlia Ilaria, “ma soprattutto di quale Europa siamo, se quella di Orban o quella della civiltà del Mediterraneo”; Fridays For Future, Ultima Generazione e XR Puglia interverranno sull\\\'emergenza climatica e il fondo riparazione. Interverranno anche rappresentanti dei lavoratori delle fabbriche Gkn, Bagnoli ed ex-Ilva Taranto. Presente anche Francesca Coin, vincitrice giorni fa del premio letterario Alessandro Leogrande, la quale, “nel giorno della festa dei lavoratori, parlerà di lavoro e grandi dimissioni, le nuove generazioni e il desiderio di conciliare vita e lavoro diritti”. Oggi prove generali e sound check seguiti da un numerosissimo pubblico che ha apprezzato le esibizioni degli artisti in un\'atmosfera informale e coinvolgente. 

Domani, alle ore 15  il presidente nazionale della FISMO FEDERAZIONE ITALIANA SETTORE MODA CONFESERCENTI, dott. Benny Campobasso sarà a Taranto e parteciperà ad un incontro con i commercianti del settore Moda Abbigliamento, calzature, accessori, etc. 

In programma un intervento report  sulla situazione del settore e sulle attività della federazione.

 

L’incontro, che sarà coordinato dalla presidente di Confesercenti CasaImpresa Taranto Francesca Intermite, avrà luogo presso la sede dell’Associazione in via Dante n.236. 

 

E’ previsto anche un aggiornamento sulla campagna nazionale FISMO “Salviamo i saldi di Fine Stagione”, iniziativa che punta ad introdurre cambiamenti sostanziali alla regolamentazione di saldi. L’associazione tarantina, tra gli altri temi, prospetterà il programma 2024 2025 dei corsi di formazione gratuita per i dipendenti con l’utilizzo dei fondi professionali.

        

La FISMO FEDERAZIONE ITALIANA SETTORE MODA CONFESERCENTI per importanza politico – sindacale e per forza organizzata è uno dei sindacati di categoria più forti della Confesercenti, lo è per il numero di iscritti, oltre 24.500 su circa 165.500 imprese operanti in Italia, ed è stata costituita nel 1979.

La FISMO, che rappresenta le piccole e medie aziende che si occupano della distribuzione al dettaglio di articoli di abbigliamento, tessile, calzature, pelletteria e accessori moda, è presente con propri gruppi dirigenti organizzati in tutte le province italiane.

Negli ultimi anni si è caratterizzata in modo particolare rispetto ad alcune problematiche particolarmente avvertite dagli operatori:

 

iniziative volte a regolamentare in modo più equilibrato l’ingresso della GDO nel nostro settore;  elaborazione di politiche tese a valorizzare la presenza commerciale al dettaglio nei centri storici;  Ø  vendite di fine stagione; Ø  vendite straordinarie;  Ø  vendite promozionali;  la questione annosa e fondamentale per la categoria, della valutazione fiscale delle rimanenze di magazzino.

 

Compito della FISMO è anche quello di fornire alla categoria nuovi strumenti di analisi e di programmazione capaci di creare le condizioni e le opportunità per agire all’interno di un mercato sempre più globale, ma non globalizzante.

Tra gli appuntamenti  che impreziosiscono Uno Maggio Taranto Libero e Pensante, questa sera alle 20 presso il Parco archeologico Mura greche appuntamento con Michele Riondino e la sua opera prima da regista Palazzina Laf, il film sui 79 confinati dell ex Ilva di Taranto candidato ai David di Donatello in ben 5 categorie. Riondino incontrerà il pubblico.

Intanto sta facendo discutere il suo post su Facebook con foto capovolta  del presidente del Senato Ignazio La Russa, ritratto accanto ad una immagine di Benito Mussolini, davanti alla quale è posizionato un mazzo di fiori. Il post è del 25 aprile, giorno della festa della Liberazione. 

Non ci sono più i fascisti di una volta. Solo pecore. Ecco - scrive Riondino - cosa sono i fascisti di ieri che sono diventati i governanti di oggi. Meglio una vita da pecora che un giorno da leoni. Viva la resistenza. Riondino, che è anche direttore artistico del concertone del Primo maggio Libero e Pensante di Taranto, annota: La cosa veramente divertente è che vi è stato un tempo in cui i fascisti erano più autentici, più spavaldi, erano leoni, anche se solo per un giorno. Rivendicavano la loro identità senza paura di essere accusati di essere traditori e assassini della patria. Oggi invece, aggiunge Riondino, che stasera sarà presente alla proiezione del film Palazzina Laf, sua prima opera da regista, al parco archeologico delle mura greche di Taranto, hanno paura di definirsi, di rivendicare la loro fede. Tradiscono la loro identità giurando sulla costituzione antifascista e poi per stare seduti sulla poltrona diventano campioni della supercazzola, cintura nera di arrampicata sugli specchi. Lo dico sinceramente, conclude. Oggi Riondino torna sul caso, pubblicando la foto nella giusta posizione e commentando: Ok ok ho attirato la vostra attenzione, ora rigiro la foto e vediamo un po’ se la sua posizione originale provoca lo stesso scandalo. Provocazione riuscita. 

Lu.Lo. 

 

Il 26 aprile 2024, alle ore 11 si è verificato un grave episodio di violenza nella Casa Circondariale di Taranto, che ha visto un detenuto di alta sicurezza, ex collaboratore di giustizia, attaccare un agente di Polizia Penitenziaria. L\'agente è stato sorpreso alle spalle mentre apriva una cella, ma fortunatamente, nonostante le limitate risorse umane, l\'intervento tempestivo dell\'ispettore di sorveglianza e del comandante di reparto ha impedito conseguenze più gravi.

A renderlo noto, in una nota,  è la FP CGIL Polizia Penitenziara.

Un episodio che non ha mancato di far registrare reazioni e prese di posizione da parte del sindacato. 

 

\"La situazione che si è verificata è la diretta conseguenza di decisioni inadeguate da parte dell\'amministrazione centrale e del ministero, che hanno optato per una riduzione delle piante organiche nei nostri istituti, aggravando le condizioni di lavoro già estreme per il personale,\" ha affermato Mimmo Sardelli, Segretario Generale della FP CGIL Taranto.

 

Luca Lionetti, della FP CGIL Polizia Penitenziaria di Taranto, ha sottolineato: \"Gli agenti sono costretti a lavorare in turni estenuanti, ben oltre le 6 ore previste, in un modello organizzativo che non garantisce i minimi livelli di sicurezza. Le criticità si estendono anche all\'area sanitaria, rendendo insostenibili le condizioni quotidiane di lavoro.\"

 

Mirko Manna, Coordinatore Nazionale della FP CGIL Polizia Penitenziaria, ha concluso: \"Questo episodio dimostra l\'urgenza di una riforma radicale del sistema carcerario. È essenziale che il governo intervenga con decisioni immediate per ristabilire la sicurezza e l\'efficacia del servizio penitenziario. Le esigenze del personale e la sicurezza nazionale non possono più essere ignorate.\"

 

Alla luce di quanto accaduto e del contesto in cui l\'eoisodio si è verificato, la FP CGIL Polizia Penitenziaria  continua a sollecitare un dialogo aperto con le istituzioni per affrontare e risolvere queste criticità, nell\'interesse della sicurezza di tutti i cittadini e del personale che opera con dedizione nonostante le difficoltà quotidiane.

 

La Capdi & LSM, Confederazione Nazionale delle Associazioni Provinciali dei Docenti  di Educazione Fisica e Laureati in Scienze Motorie, partecipa al progetto “EPETD – EuropeanPhysical Education Teachers Day”,  con la finalità generale di celebrare l\\\\\\\'importanza dell’Educazione Fisica come dimensione fondamentale nello sviluppo sociale, emotivo e cognitivo dei giovani e di dare visibilità alle buone pratiche di questa disciplina, attuate dai docenti  di Educazione Fisica Europei.

La Prof.ssa Viviana Zito in rappresentanza della Capdi & LSM e la Prof.ssa Anna Maria Paradiso, presidente dell’Associazione dei Docenti di Educazione Fisica Apdi Taranto, hanno organizzato il meeting in corso presso l’Hotel Delfino di Taranto, dal giorno 24 al 27 Aprile 2024.

C\\\\\\\'è da sottolineare che durante  le giornate di studio, i rappresentanti di Spagna, Francia, Portogallo e Italia incontreranno  i colleghi dell’EUPEA – Associazione Europea di Educazione Fisica- per decidere le modalità organizzative dell’Euopean Physical Education TeachersDay, che si festeggerà a novembre del prossimo anno scolastico in tutte le nazioni del Sud Europa. Gli ospiti sono rimasti incantati dalla bellezza di Taranto che ha offerto loro il meraviglioso spettacolo dei delfini in Mar Grande 

 

 

 

 

Sull’impatto sulla salute pubblica dell’inquinamento dell’ex Ilva, “la ricerca prosegue e non si è mai fermata”. Lo afferma la Regione Puglia attraverso l’area epidemiologia e care intelligence dell’Aress Puglia. “Gli studi in corso - si afferma - contribuiranno alla costruzione di ulteriori conoscenze scientifiche. Occorre però ribadire che le molteplici attività di studio sin qui condotte dalla Regione hanno già evidenziato, in modo inequivoco e senza necessità di rinviare a ulteriori prove, l’esistenza di un nesso causale tra l’esposizione alle emissioni dello stabilimento siderurgico e gli effetti sulla salute della popolazione, in particolare in termini di mortalità per tumore del polmone e malattie cardiovascolari”. 

Per la Regione Puglia, “l’aggiornamento dello studio epidemiologico su Taranto è in corso e la programmazione delle attività è sostenuta esclusivamente da valutazioni di tipo tecnico, legate al periodo pandemico appena trascorso.  Lo studio è inquadrato nell’ambito di un articolato programma nazionale di interventi sui siti contaminati, che vede la Regione Puglia capofila di una cordata a cui partecipano 14 regioni, e che prevede il consolidamento degli strumenti di sorveglianza epidemiologica e ambientale, l’aggiornamento dello studio di coorte finalizzato ad estendere il periodo di osservazione negli anni più recenti, ma anche l’avvio di un nuovo studio prospettico che avrà un focus specifico sulla salute infantile, insieme ad attività di sorveglianza sanitaria e di promozione della salute”. “L’indirizzo politico impartito dal governo regionale circa l’impegno ad aggiornare costantemente gli studi e le attività di sorveglianza non è mai mutato - rileva ancora la Regione - infatti l’attività di monitoraggio sia ambientale che sanitaria da parte delle istituzioni regionali non si è mai arrestata, ed è quella che ha evidenziato l’andamento in crescita dei valori di benzene, con la segnalazione dei rischi sanitari connessi da parte della Asl di Taranto, impegnata peraltro nel continuo aggiornamento dei dati del registro tumori e di mortalità, che sostengono e guidano la ferma azione della Regione nella tutela della salute dei cittadini tarantini”. 

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, hanno firmato ieri sera a Roma, nella sede del ministero, l’accordo per istituire a Taranto la “Biennale Italiana del Mediterraneo” dedicata all\'architettura e all\'arte contemporanea. La rassegna culturale internazionale vedrà un evento di lancio nell\'autunno di quest’anno.  “Ideata come test di resilienza all\'interno del piano strategico per la transizione giusta ‘Ecosistema Taranto’ e fortemente voluta dal sindaco Melucci - spiega il Comune di Taranto -, la Biennale non replicherà l’offerta generalista di simili iniziative nazionali, soprattutto perché si rivolge ad un pubblico internazionale specifico: quello dei Paesi dell’area mediterranea. Che sono strategici per Taranto e per il Paese che, come dimostra il cosiddetto “Piano Mattei”, guarda al Nordafrica in termini geopolitici, energetici, infrastrutturali e anche culturali”.  “Sarà una rassegna - ha dichiarato il sindaco di Taranto - che non si occuperà solo di arte, ma punterà prevalentemente sulla rigenerazione urbana, di periferie sostenibili e sul concetto di ‘placemaking’. Si occuperà di valorizzare le soluzioni dell’abitare tipico mediterraneo che sono tradizionalmente sostenibili. Il centro studi previsto nell’ambito della Biennale si occuperà, tra l’altro, dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, piuttosto che di nuovi materiali applicati all’architettura e all’abitare. Sarà una Biennale abbastanza innovativa, particolarmente centrata sul concetto delle città che cambiano, per l\'appunto sul concetto di transizione giusta”.   “Come ho ribadito al ministro Sangiuliano - ha aggiunto Melucci -, faremo in modo di non duplicare offerte esistenti e contribuiremo a rafforzare l\'influenza culturale italiana all\'estero. Per quanto riguarda la sede, stiamo pensando di ospitarla stabilmente a Palazzo Archita, insieme alla Pinacoteca comunale e a sezioni del Museo. Entro un mese da oggi si insedierà il Tavolo di coordinamento, di cui fanno parte il ministero, la Regione, la Fondazione Maxxi ed il Comune, che deve lanciare il progetto scientifico e che con ogni probabilità organizzerà la presentazione ufficiale sul finire del prossimo novembre in corrispondenza della Giornata del Mediterraneo”.

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