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Giornale di Taranto - Giornalista1
Nella giornata di ieri, lunedì 23 settembre, il Commissario Straordinario per le opere e i lavori relativi al porto di Taranto, Sergio Prete, ha partecipato ad una riunione presso il Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DISET), alla quale hanno preso parte, oltre al Capo Dipartimento dello stesso DISET - Aldo Mancurti - ed al Suo Staff, i rappresentanti in Italia dei soci (Hutchison, Evergreen, GSI) della Taranto Container Terminal SpA e la società che, per conto della TCT medesima, ha redatto e sta redigendo i progetti relativi alla quasi totalità delle opere previste dall’Accordo Generale per lo sviluppo dei traffici containerizzati ed il superamento dell’emergenza socio-economica firmato il 20 giugno del 2012. Nell’occasione è stata illustrata la bozza del cronoprogramma delle opere, già condiviso con le altre Pubbliche Amministrazioni coinvolte nella riunione del 17 settembre u.s., per le ulteriori attività necessarie per concludere la fase approvativa e quella di scelta del contraente di ciascuno dei procedimenti in corso. Si prevede che entro la seconda decade di ottobre i componenti del Consiglio di Amministrazione della TCT saranno in Italia per la condivisione definitiva del citato cronoprogramma alla presenza del Ministro per la Coesione Territoriale. f.to Il Commissario Straordinario Prof. Avv. Sergio Prete
Purtroppo è accaduto. Lo avevamo sottolineato nel titolo della scorsa settimana annunciando il grave episodio che poteva essere un altro femminicidio, e così è stato. Uccisa dal fidanzato Cosimo De Biaso. Non ce l'ha fatta la povera Ilaria Pagliarulo. I colpi di pistola esplosi senza alcun apparente motivo, si sono rivelati mortali. Statte ora piange. Dopo una settimana di ricovero in rianimazione, sempre in gravi condizioni, la giovane è deceduta. Cosimo De Biaso, 24 anni sorvegliato speciale con precedenti penali, le aveva sparato una prima volta la sera precedente ferendola a un rene. . Quello che non si capisce perché la ragazza non si sia ribellata, non abbia gridato e urlato il dolore per quello che stava accadendo. Può una persona ferita soffrire in silenzio, cosa è accaduto quella notte? Resta un mistero. Gli inquirenti stanno valutando tutte le ipotesi ed attendono anche l'autopsia del medico legale Marcello Chironi. Dopo le sofferenze di una notte intera per la ferita riportata il giorno successivo il litigio è continuato ed è partito un altro colpo di pistola questa volta al torace. A quel punto la madre della giovane ha dato l'allarme e chiamato i carabinieri che sono prontamente intervenuti insieme ai medici del 118 che hanno trasportato subito la donna in ospedale. Ma purtroppo per la ragazza le ferite causate dal fuoco impazzito di un folle giovane sono stati letali. La poveretta è morta dopo sette giorni di agonia in un letto del reparto di rianimazione. Restano i tanti dubbi che sicuramente saranno sciolti nei prossimi giorni quando le indagini chiariranno passo per passo quello che accaduto nelle ore precedenti il fatto e nelle ore successive. Ma dicuramente le indagini degli investigatori si soffermeranno sulla vita quotidiana dei due conviventi. In ogni caso pare che la difesa di De Biaso abbia chiesto al GIP di far visitare l'indagato da un neuropsichiatra, ma sembra anche che l'omicida abbia portato molte novità per ora totalmente sconosciute. Resta sempre il grave problema che ci sono in circolazione troppe armi da fuoco non denunciate che il più delle volte servono per uccidere senza controllo. Su questo occorrerà lavorare per non dimenticare. “
Partirà il 26 settembre 2013 il terzo ciclo di incontri informativi realizzati da Teca del Mediterraneo, la biblioteca multimediale del Consiglio Regionale, per il migliore utilizzo delle risorse informative: strumenti di ricerca dei documenti, banche dati, periodici, catalogo elettronico, elementi di catalogazione e reference. Confermati i moduli sulle tecniche di valutazione dei servizi con la Customer Satisfaction, cui si aggiunge quello sugli strumenti e servizi di informazione dell’Unione Europea.La partecipazione è gratuita. Per iscriversi è sufficiente inviare un’e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , indicando la giornata in cui si desidera frequentare. Tutti gli interessati possono seguire anche più moduli, a scelta, senza alcuna limitazione, salvo quella dell’iscrizione e della presenza nell’aula didattica di Teca per partecipare alle esercitazioni pratiche.Il programma completo delle sessioni è nella sezione traning del sito web di Teca, all’indirizzo http://biblioteca.consiglio.puglia.it . Per informazioni 080.540.27.10 Twitter: @TecaMediterrane - YouTube: Teca del Mediterraneo – Facebook: Biblioteca Cons. Reg. Puglia.
ASL TA, Lemma: “Emergenza ambientale, prevenzione va potenziata” “Il dipartimento di Prevenzione dell'Asl di Taranto va potenziato”. Lo ha affermato il consigliere regionale Pd, Anna Rita Lemma. “Un'esigenza territoriale da mettere a fuoco allo scopo di comprendere, nel dettaglio, le risorse disponibili per implementare gli organici e, soprattutto, i profili tecnici nell'ambito di un piano aziendale che credo necessiti di approfondimento e confronto. Tutto ciò alla luce della nota emergenza ambientale - che rende stringenti i tempi di programmazione e attuazione - e del piano di rientro che prevede potenziali risorse aggiuntive”. “Per questa ragione – ha aggiunto l’esponente del Pd - nei giorni scorsi ho scritto al direttore generale dell'Asl di Taranto, Fabrizio Scattaglia e all'assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile chiedendo di attivare un tavolo con i consiglieri regionali ionici per rendere noto il piano aziendale e il piano assunzioni. La delibera sulla pianta organica dell'Asl ionica, nel corso dell''ultimo anno, ha infatti subìto continue modifiche. Ritengo sia utile, dunque, chiarire gli obiettivi per garantire un piano di assunzioni strettamente aderente all'esigenza del territorio”. “Da qui – ha concluso Lemma - la richiesta di un confronto necessario con direzione generale e assessorato competente allo scopo di razionalizzare un intervento evidentemente prioritario sul tema della prevenzione”./comunicato In allegato, il testo integrale della lettera inviata al direttore generale Scattaglia e all’assessore Gentile.
Il Ministro delle Politiche Agricole, Nunzia De Girolamo, sembra finalmente aver capito il dannoso immobilismo che stava producendo nel comparto dell’agricoltura italiana e si dice ora disponibile ad un coinvolgimento più rispettoso del sistema delle Regioni. Una decisione che anche se molto tardiva deve vederci tutti impegnati per la soluzione di problematiche importanti che riguardano il settore. Come coordinatore di tutti gli Assessori all’agricoltura delle Regioni italiane e come assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia era stato, infatti, costretto nelle scorse settimane a prendere atto del rinvio sistematico di un confronto diretto con il Ministro su temi caldi come l’accordo di partenariato, le politiche della pesca, le decisioni sui regolamenti comunitari che riguardano la nuova PAC, la riforma di AGEA e delle altre agenzie e società vigilate e controllate dal Ministero e altro ancora. Su questi e altre problematiche scottanti del comparto è infatti urgente e necessario conoscere la posizione politica del Ministro e condividerla e discuterla all’interno del sistema delle Regioni su cui purtroppo si riversa la responsabilità delle non risposte. Così mentre noi attendavamo udienza, abbiamo assistito a fatti che dimostrano un atteggiamento antitetico rispetto alle parole e che oggi assumono una connotazione di gravita intollerabile: la proposizione di una legge delega vecchia nei contenuti e che rappresenta un tentativo di usurpazione dei poteri regionali; la costituzione di una agenzia della coesione che tende ad accentrare la definizione ed il controllo dei prossimi programmi d sviluppo rurale in luoghi innaturali rispetto a quelli agricoli ai quali il Ministero e le Regioni dovrebbero cedere competenze proprie, l'immobilismo su Agea con un nuovo commissariamento e senza alcun progetto di riforma, la recente nomina a direttore del capo della sua segreteria politica. Torneremo con fiducia a confrontarci con il Ministro De Girolamo, sperando finalmente di segnare politiche di sviluppo che ridiano centralità a questo comparto e alle imprese e ai lavoratori del settore.
Si terrà martedì 24 settembre, presso la sede di Taranto del Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Via Lago Maggiore angolo via Ancona (ex Facoltà di Economia e Commercio), a partire dalle ore 15.00, l’inaugurazione e la presentazione del “Corso Praticanti” . Il corso è stato elaborato per supportare i praticanti alla specifica preparazione per il sostenimento degli esami di stato per l'abilitazione alla professione di Dottore Commercialista ed Esperto Contabile. Al fine di garantire la più ampia partecipazione possibile l’Ordine tarantino ha deciso di contenere il costo del corso, che si caratterizza per l’alta qualità del percorso elaborato e dei docenti interessati, ad una cifra simbolica, che possa permettere la più ampia partecipazione possibile. All'incontro interverranno il Magnifico Rettore prof. Antonio Uricchio, il Presidente del Tribunale di Taranto dott. Antonio Morelli ed il prof. Bruno Notarnicola della sezione di Economia del . Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Il saluto di avvio sarà dato dal Presidente dell’Ordine dott. Cosimo Damiano Latorre, affiancato dai Consiglieri delegati dott. Maria Rosa Chiechi e Tommaso Caroli.
E' stata una gara spettacolare quella che si è svolta domenica 22 settembre al Gustavo Ventura tra il Bisceglie ed il Taranto, un macth terminato con un pareggio rocambolesco 3 a 3. Due squadre che si sono dimostrate forti che hanno messo in campo tutte le energie possibili per superarsi. Soprattutto la compagine rossoblù ha mostrato ancora una volta carattere e dimostrato che è una squadra che non molla mai fino all'ultimo secondo della partita. Il Bisceglie è partito forte andando in vantaggio dopo 13 minuti su calcio di rigore messo a segno da Croce, autore di una tripletta. Il Taranto ha replicato immediatamente con Clemente che al 17', infatti, lascia partire un tiro che sbatte sotto la traversa e finisce in gol, Quindi al 36' del primo tempo ancora un'altra rete di Croce che al 31' della ripresa di Croce trafiggere il portiere rossoblù. A questo punto entra in scena il cardiopalma con il Taranto che in un minuto, al 40' e al 41' del secondo tempo, prima con Mignogna su punizione e dopo Ancora (nella foto l'esultanza dopo il gol) con un diagonale, staccano il biglietto del pareggio con la grande delusione dei tifosi di casa che già assaporavano il gusto della vittoria contro un forte ed incredibile Taranto. Così come accaduto la domenica precedente con il successo agguantato oltre il 90° la squadra dell'allenatore Maiuri e del Presidente Nardoni portano a casa un bel risultato che anche in questo caso fa morale e da ancora più forza ad una compagine che si pone grandi obiettivi che domenica dovrà vedersela per la 5a del campionato di serie D Girone H contro il Turris, una squadra campana sempre ostica. La Turris nella 4a giornata ha infatti superato il forte Monopoli (1-0) e, approfittando della frenata delle rivali, si è portata a due sole lunghezze dal primo posto, in attesa del big match di domenica prossima allo Iacovone di Taranto.
Ancora un misterioso episodio di criminalità a Taranto dove sconosciuti hanno esploso quattro colpi di pistola sparati contro un portone in via D'Alò Alfieri. I carabinieri di Taranto coadiuvati dalla Sezione Scientifica del Reparto Operativo, intervenuti sul posto, hanno rinvenuto 4 bossoli conficcati nel portone ed hanno immediatamente avviato le indagini investigative per individuare chi possa essere la vittima e quale il movente dell'assurdo atto intimidatorio. Sono stati già interrogati e sentiti possibili testimoni.
A Taranto si produrrà acciaio pulito. Quando non si sa. Nel frattempo, gli scarichi dell’Ilva finiscono sotto la lente della Commissione europea che, salvo dietrofront dell’ultimo minuto, giovedì prossimo aprirà una procedura di infrazione in materia ambientale contro l’Italia. Contraddizioni, ennesime, di una vicenda, quella dello stabilimento siderurgico più grande d’Italia, che è ben lontana da una soluzione. Circa 2 milioni di tonnellate annue, sulle otto in totale concesse dalla nuova Aia, potrebbero essere prodotte con una tecnologia che non avrà più bisogno dell’agglomerato e delle cokerie. Il vantaggio è quello di un drastico abbattimento dell’inquinamento e un incremento della produttività degli altoforni. Saranno usati pallets di ferro preridotto e metano al posto del carbon coke. Inoltre, verrebbero ridimensionati i parchi minerali e lo spolverio, purtroppo tipico di queste aree, subirebbe una riduzione complessiva dovuta anche al fatto che il preridotto si presenta in forma spugnosa. “Una sfida - ha detto il sub commissario Edo Ronchi - non solo per risanare la fabbrica, ma anche per produrre acciaio in modo pulito”. E annuncia un accordo con un pool di banche da 2,4 miliardi di euro per finanziare i lavori dell’Autorizzazione integrata ambientale. Un miliardo e 800 milioni per la stessa Aia in tre anni, il resto, invece, per manutenzioni e innovazioni impiantistiche. LA SIDERURGIA ECOLOGICA IN EUROPA Taranto, quindi, come la siderurgia austriaca. Il siderurgico di Linz è stato in grado, nel tempo, di adeguare le sue tecniche produttive alle migliori disponibili al momento diventando punto di riferimento normativo a livello europeo in materia ambientale. Inoltre, è riuscito a mantenere competitiva la propria produzione nei confronti della concorrenza degli operatori dei paesi emergenti. La città austriaca ospita un’acciaieria che produce più della metà dell’acciaio che si produce a Taranto. Eppure Linz è la seconda città dell’Austria per salubrità dell’aria. O come a Dortmund, conosciuta come la città dell’acciaio e della birra nella Ruhr più profonda e industrializzata. Ma al giorno d’oggi non ci sono più minatori all’opera e gli altiforni sono ormai raffreddati da tempo. Restano in città le ex fabbriche diventate musei e luoghi di ritrovo culturale. E ancora Duisburg ed Essen, completamente riconvertite e ora fiori all’occhiello della cultura tedesca. Metz, in Francia, Bilbao, in Spagna, Heerhungowaard, in Olanda. Tutte città riconvertite all’acciaio pulito. Tutte, tranne Taranto, dove invece si è ad un punto di non ritorno: o la salute o il lavoro. VIOLATI I LIMITI, ITALIA A RISCHIO INFRAZIONE “L’Ilva ha violato i limiti di vari permessi ambientali concessi dalle autorità italiane, e l'Italia non ha monitorato a sufficienza queste violazioni e non ha preso misure adeguate”, spiega una fonte della Commissione Ue. Al ministero dell’Ambiente, che è in costante contatto con la Commissione sui vari temi ambientali, al momento non è ancora arrivata nessuna comunicazione ufficiale. Però, secondo quanto apprende l’agenzia Ansa, già nelle prossime ore il ministro Orlando invierà una lettera al commissario all’ambiente Janez Potocnik, con tutti gli aggiornamenti inerenti la salvaguardia ambientale dell’Ilva, resi possibili dal commissariamento dell’azienda. Dal marzo 2012 è attivo un fitto carteggio tra la Commissione e l’Italia finalizzato all’acquisizione, da parte di Bruxelles, delle informazioni necessarie a valutare la situazione. Le risposte italiane date finora non sono però bastate a rassicurare la Commissione sul rispetto delle norme europee in materia di ambiente. Tanto che la proposta di avvio della procedura d’infrazione ha superato la fase istruttoria ed è pronta per essere esaminata dal collegio dei commissari. Si lavora per scongiurarla.
Si è svolta regolarmente in seconda convocazione la mattina del 21 settembre 2013, presso il Centro Polifunzionale di Altamura l'Assemblea dei Soci della Banca Popolare di Puglia e Basilicata con all' ORDINE DEL GIORNO tre punti : 1. Rideterminazione del Consiglio di Amministrazione in n.ro 9 componenti ex art. 30 dello statuto; 2. Nomina n.ro 3 o 5 componenti del Consiglio di Amministrazione in conseguenza delle determinazioni di cui al precedente punto 1; 3. Nomina n.ro 3 sindaci effettivi e n.ro 1 sindaco supplente; designazione del Presidente del Collegio Sindacale. Entrano a far parte dei nuovi organi sociali della BPPB anche due tarantini, si tratta di Antonello Presta, già Presidente dell'Ordine dei Commercialisti ionici, che va a ricoprire il ruolo di componente del Consiglio di Amministrazione, e di Cosimo Damiano Latorre, attuale Presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Taranto, quale Presidente del Collegio Sindacale. Due incarichi molto rilevanti sui quali esprime soddisfazione il Consigliere regionale Arnaldo Sala il quale dice che "è la conferma del livello di assoluta eccellenza che gli ordini professionali della nostra città riescono ad esprimere in molti dei loro associati, tale da essere riconosciuto a livello regionale e nazionale. Sono sicuro - prosegue Sala - che i nostri due concittadini riusciranno a contribuire all’ indispensabile opera di promozione e di sostegno dell’economia locale che la Banca Popolare di Puglia e Basilicata svolge da sempre grazie anche alla capillare rete di sportelli presenti sul nostro Territorio. In un periodo in cui la globalizzazione tende a monopolizzare anche il mercato del credito, cercando di ridurre la clientela degli istituti di credito, sia le persone che le imprese, a soli “numeri” di un conto corrente, l’azione di prossimità svolta da una azienda come la Banca Popolare di Puglia e Basilicata deve essere considerata a tutti gle effetti come un presidio a tutela dell’ economia locale e delle nostre famiglie, e come tale deve essere difesa dalla politica e dalle Istituzioni da tentativi di controllo endogeno". Sul rinnovo degli organi societari della BPPB si erano alzate numerose polemiche soprattutto da parte sindacale che criticava la dirigenza di non lasciare libertà di voto nella scelta dei nuovi componenti del CDA. Lo stesso Presidente del CDA, l’avv. Pasquale Caso, che peraltro aveva rimesso il mandato, in ottemperanza alle richieste di una discontinuità nella governance dell'Istituto, a seguito dell'esito della recente ispezione di Banca d'Italia, ha cercato di fare chiarezza e sgombrare il campo da ogni dubbio sulla correttezza del comportamento della Banca proprio il giorno prima dello svolgimento dell'Assemblea. Avendo già rassegnato le mie dimissioni e presentandosi il Consiglio di Amministrazione in gran parte dimissionario, il mio unico e prevalente obiettivo - ha tenuto a precisare l’avv. Caso - resta lo svolgimento della importante riunione assembleare nel pieno rispetto della trasparenza, linearità e correttezza formale e sostanziale". La Banca Popolare di Puglia e Basilicata, uno dei più importanti Istituti di Credito locale può contare su 29.000 soci ed oltre 350.000 clienti con ben 1300 dipendenti distribuiti in tutte le filiali presenti nelle regioni Puglia, Basilicata, Campania e Molise.Nel primo semestre 2013 ha registrato un risultato di periodo al netto delle imposte di 846 mila euro con un incremento dei principali margini gestionali: +38,5% il margine di servizi e +4,3% il margine di intermediazione. La raccolta diretta da clientela si è mantenuta stabile con un orientamento della clientela su forme più liquide. La raccolta globale, ha supera i 6,1 miliardi, e confermato la tenuta dei volumi rispetto all'anno precedente, in linea con gli obiettivi di mantenimento del funding a sostegno dell'attività di impiego e dei margini di liquidità. Gli impieghi sono risultati in lieve flessione, conseguenza della diminuita domanda di finanziamenti nel comparto dei mutui alle famiglie, del sensibile e generale calo delle compravendite di immobili e delle diminuite richieste di credito per investimenti da parte delle imprese. Invariato il patrimonio di vigilanza, mentre il Total Capital Ratio ed il Tier 1 si posizionano rispettivamente all'11,4% e al 7,2%.
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