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Giornale di Taranto - Giornalista1
Il Presidente dell'Autorità Portuale Sergio Prete comunica che è pervenuto in data odierna il Decreto ex art. 5 bis della legge 84/1994 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare di approvazione del progetto denominato “Intervento per il dragaggio di 2,3 Mm3 di sedimenti in area Molo Polisettoriale e per la realizzazione di un primo lotto per la cassa di colmata funzionale all’ampliamento del V Sporgente del Porto di Taranto”. Con il superamento di questo ultimo step, conclusivo del complesso iter approvativo del progetto, l’Autorità Portuale potrà avviare le procedure di validazione e la successiva pubblicazione del bando di gara per l'affidamento della progettazione esecutiva e realizzazione dei lavori connessi all’intervento di che trattasi.
Con riferimento all’articolo apparso sul quotidiano “La Repubblica”, a firma Reggio e Zunino il 24/02 u.s., i Rettori delle università pugliesi rappresentano quanto segue. E' veramente sorprendente apprendere dalla stampa che tecnici del ministero avrebbero studiato i finanziamenti e i bilanci delle università del sud consegnando alla Ministra un rapporto segreto. I rapporti “segreti” e quindi ignoti a chi sarebbe “oggetto” della indagine rappresentano già una evidente anomalia dell’approccio. Il fatto che un tale rapporto sarebbe limitato solo alle università del sud renderebbe, se vera, la cosa ancora più preoccupante, tendendo a dividere il sistema universitario nazionale in un momento in cui ancora maggiore valore assume l’unità. Tale rapporto, peraltro, verrebbe fatto trapelare dopo il cambio al vertice del Ministero. Volere a tutti i costi rappresentare una realtà differenziata in maniera omogenea e sostanzialmente negativa, quando dagli stessi dati emerge una realtà ben più sfaccettata tra i vari atenei significa voler partire da un pregiudizio nei confronti delle università meridionali. Non avendo a disposizione il “rapporto segreto”, ci si limita, a brevi considerazioni, per sottolineare se non altro la carenza di informazioni fornite ai lettori e la forte opinabilità del giudizio. Viene travisata l’assegnazione delle percentuali di turnover da pensionamento come in qualche modo determinata da merito, riconducibile invece soltanto alla più ridotta capacità contributiva degli studenti meridionali, in virtù di un reddito pro-capite nettamente inferiore alle aree territoriali più ricche e alla media dell’Italia. Né si pone in evidenza come a università (pur virtuose secondo gli stessi parametri ministeriali) possa essere assegnato un turnover del 7/8% a fronte di altre (ad esempio, quella dell’ex ministra) che giungono ad avere il 213 %. Viene riportato dagli articolisti l’indice di indebitamento evidenziando, per esempio, per il Politecnico di Bari – etichettato come “ateneo indebitato” - un indice dell’1,15% senza osservare che l’indice medio del sistema universitario italiano è del 4,4% e, a solo titolo esemplificativo, per i Politecnici di Milano e Torino risulta essere rispettivamente del 12,12% e 12,82%, senza per questo gridare allo scandalo. Le università pubbliche pugliesi, pur tra le difficoltà di contesto che caratterizzano il loro operato, sono infatti sostanzialmente sane, forniscono una formazione qualificata e rappresentano luoghi in cui si fa ricerca di qualità e in molti casi di eccellenza, riconosciuta a livello internazionale, come dimostrano ranking internazionali e le stesse classifiche ministeriali. Siamo pronti al confronto con il nuovo governo e con la nuova Ministra, sui fatti e sui dati che possano essere utili al miglioramento e a una valutazione corretta che per primi desideriamo. Eugenio Di Sciascio Rettore del Politecnico di Bari Maurizio Ricci Rettore dell’Università di Foggia Antonio F. Uricchio Rettore dell’Università di Bari “Aldo Moro” Vincenzo Zara Rettore dell’Università del Salento
Si è tenuta nei giorni scorsi, nella sede di via Toscana a Taranto, la prima riunione del Coordinamento provinciale del Movimento Politico “ La Puglia in Più”, presieduta dal neo Coordinatore Angelo Lorusso, affiancata dal Tesoriere Antonella Carucci, nel corso della quale sono state verificate ed analizzate le attuali situazioni politiche a livello nazionale, regionale e provinciale all’interno dei quali individuare il percorso del Movimento che, è stato ribadito nel dibattito, sarà sempre all’interno del Centro Sinistra e della Sinistra. Il Movimento, in primo luogo, ha voluto esprimere la propria solidarietà ai rappresentanti dell’Associazione Officine Tarantine all’indomani di quanto verificatosi a seguito delle operazioni di sgombero dei locali cosiddetti Baraccamenti in via Di Palma a Taranto. Un episodio – ha detto il Coordinatore - su cui occorre porre grande attenzione per gli effetti che potrebbero scaturire. E’ una vicenda – ha continuato Angelo Lorusso - da cui emerge in maniera netta e chiara la necessità di dare risposte e raccogliere le istanze che provengono dal variegato mondo dei movimenti e delle associazioni culturali. Siamo in presenza di realtà fortemente motivate, che chiedono spazi in cui potersi incontrare. È venuto il momento di ascoltare queste voci e dar loro diritto di cittadinanza. C'è un patrimonio pubblico a cominciare dalle aree militari dismesse, a cominciare dai baraccamenti, che vanno ristrutturati e ricollocati. Bisogna fare ordine , avere un’idea precisa dei beni di cui l'amministrazione dispone, aprire un confronto con gli operatori e quindi decidere sulla base dei ruoli e nel rispetto di regole certe e condivise. Non raccogliere queste voci – a giudizio del Movimento politico Puglia In Più - significherebbe creare pericolose fratture che potrebbe essere interpretato come un segnale di scarsa attenzione da parte della pubblica amministrazione che ha invece il dovere di farsi interprete dei bisogni. Il Territorio deve ritrovare se stesso, deve assolutamente puntare sulla rinascita socio culturale che abbracci e riesca a tenere uniti obiettivi rimasti ancora troppo distanti tra loro. Dopo aver fornito dettagliate informazioni circa tempi e modalità di presentazione a livello regionale e provinciale del Nuovo simbolo e del Nuovo Movimento Politico, sono state illustrate due importanti iniziative che si svolgeranno nelle prossime settimane a Taranto. La prima riguarda la presentazione, nella Biblioteca civica comunale, il 27 febbraio 2014 alle ore 18.00, del Libro del Sen. Dario Stefano, dal titolo “La decadenza. Il caso Berlusconi” tra atti ufficiali, retroscena e manovre, una ricostruzione dell'esperienza politica di Stefàno chiamato a presiedere la Giunta delle Elezioni e Immunità parlamentari al Senato e, ad affrontare il delicato caso sulla decadenza da Parlamentare di Silvio Berlusconi. L’altra iniziativa del Movimento la Puglia in più è la organizzazione a Taranto per Marzo-Aprile 2014 di un una grossa convention che dovrà avere la finalità principale di tracciare progetti, individuare obiettivi di sviluppo, definire programmi di crescita del territorio provinciale e della Città capoluogo. Un momento di dibattito che sarà aperto a tutti, giovani e meno giovani, occupati e non occupati, donne e uomini, che potranno portare il proprio contributo di idee per puntare alla Città e alla Provincia che tutti vogliamo e desideriamo. Un progetto ambizioso che vuole partire dalle idee che i giovani tarantini hanno già messo in campo utilizzando positivamente i finanziamenti ed i progetti resi disponibili in questi ultimi anni dalla Regione Puglia. Il coordinamento ha anche concordato di iniziare a sviluppare anche altre azioni di penetrazione nei territori affrontando temi più specifici e di grande interesse per le comunità locali. Il Coordinamento ha quindi affrontato, attraverso un’ampia e costruttiva discussione, alcuni aspetti organizzativi del Movimento ed in particolare la questione legata alle Adesioni al movimento politico “La Puglia in Più”, anche in relazione alla successiva individuazione dei coordinatori cittadini dei comuni della provincia ionica ed alla indicazione dei Responsabili di Settore. Temi questi entrambi particolarmente rilevanti sui quali il Movimento pone grande interesse e su cui si dovrà misurare nelle prossime settimane con l’obiettivo primario di dotarsi di una struttura organizzativa efficace ed efficiente in grado di essere presente concretamente sulle questioni socio-politiche-economiche-lavorative che attengono il territorio.
Taranto, le sue molteplici contraddizioni e le sue mille risorse. Attraverso immagini e voci di differenti protagonisti, venerdì 21 febbraio 2014, tre filmaker pugliesi approfondiscono, con diverse tecniche e aspettative, alcune significative questioni di stringente attualità della nostra città, per il progetto “Ossigenarsi a Taranto”, nell’ambito di “Apriticielo”, laboratorio di cittadinanza attiva del Crest. Con inizio alle ore 21, al TaTÀ, saranno proiettati in sequenza tre cortometraggi: “Alle corde” di Andrea Simonetti (25′), una storia di riscatto, indifferenza e speranza all’ombra dell’Ilva (premiato all’Asti Film Festival e al festival del “Cinema invisibile” di Lecce, selezionato al RIFF – Rome Independent Film Festival e al festival Visioni Italiane); “E se domani…” di Gabriele Papa (22), frammenti di racconti, desideri e aspirazioni dei ragazzi di Taranto inconsapevoli protagonisti di un finto casting (progetto dell’Associazione Cinerapsodi, vincitore del bando “Creativi(TÀ)“/Bollenti Spiriti); “Storie di Taranto” di Paolo Pisanelli (20′), una narrazione fatta di immagini, suoni e parole della città più avvelenata d’Europa (fotogrammi del film documentario ”Buongiorno Taranto”). Biglietto serata 3 euro. Info ai numeri 099 4707948 – 366 3473430. ● Parallelamente ai corti, dalle ore 18 nel foyer dell’auditorium di via Grazia Deledda ai Tamburi, è visitabile (a ingresso libero) la mostra fotografica “21PerCento” di Francesca Amoruso e Fabio Duma. L’esposizione resterà aperta, nelle serate di spettacolo, fino a venerdì 28 febbraio.
Non si arresta l’azione del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto a contrasto dell'evasione fiscale. Militari della Tenenza di Castellaneta hanno eseguito una verifica fiscale nei confronti di un’impresa di Ginosa Marina (TA) operante nel settore della costruzione di edifici. L’attivita’ ispettiva condotta dai Finanzieri e’ stata mirata alla ricostruzione dell’intero volume d’affari della societa’, attraverso l’analitico esame della documentazione amministrativo-contabile rinvenuta in sede di controllo presso la stessa e quanto emerso dai dati acquisiti mediante interrogazione alla banca dati “clienti e fornitori” (CLIFO) in uso al Corpo. Il controllo ha portato alla luce ripetute irregolarita’, tra le quali l’omissione della presentazione delle prescritte dichiarazioni tributarie per l’anno 2009, nonché dei versamenti periodici delle imposte ai fini I.R.Pe.F., condotte finalizzate ad occultare completamente al fisco i proventi dell’attivita’ imprenditoriale, risultando pertanto “evasore totale”. E’ stato costatato che l’imprenditore ha sottratto a tassazione ai fini delle II.DD. e dell’I.R.A.P. circa 3 milioni di euro nonché evaso I.V.A. per circa 500 mila euro. Sono stati altresì constatati mancati versamenti di I.V.A. per circa 400 mila euro. Il responsabile è stato denunciato all’Autorita’ Giudiziaria per il reato di “omessa dichiarazione” (art. 5 del D.Lgs 74/2000).
“Abbiamo subìto una severa ispezione finalizzata a stabilire se quanto avevamo comunicato nel dicembre scorso al Comitato Fitosanitario Permanente dell’UE rispondesse alle effettive misure adottate e se tali misure fossero supportate da riscontri tecnico-scientifici sia per le analisi di laboratorio sia per le azioni e le attività negli oliveti. Le parole di lusinghiero apprezzamento e le valutazioni positive dei commissari europei sulle azioni che abbiamo messo in campo per contrastare l’emergenza causata dall’infezione della xilella sul patrimonio olivicolo salentino, ci confortano e ci spronano a proseguire con determinazione in un lavoro che, per serietà, tempestività, celerità e qualità, ci è stato riconosciuto assai utile ed efficace”. Così l’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni durante la conferenza stampa che si è tenuta stamattina nella sede dell’Assessorato per commentare il lavoro dei Commissari europei. “Un apprezzamento – ha continuato Nardoni – che è stato esteso agli aspetti della ricerca, delle metodologie impiegate per i campionamenti, le analisi e gli accertamenti ma anche per il coinvolgimento del livello politico che ha prontamente adottato atti e reperito risorse specifiche per far fronte all’emergenza” “Attendiamo adesso, - ha concluso Nardoni – la relazione della visita ispettiva che ci aspettiamo positiva e alla quale daremo riscontro con le nostre controproposte. Intanto, con l’Assessorato regionale all’Ambiente e con l’Ufficio di Presidenza intendiamo predisporre in provvedimento che, in deroga a quanto attualmente previsto, consenta la bruciatura sul posto dei residui di potatura al fine di contenere l’infezione”. Al termine dell’accurata e puntigliosa ispezione è stato espresso alle autorità nazionali e regionali il compiacimento per le attività condotte in un così breve lasso di tempo che hanno già in parte svelato alcuni aspetti relativi al ceppo di Xylella in questione e la sua probabile zona d’origine. E’ stata riscontrata l’elevata professionalità sia dei ricercatori di Università di Bari e del CNR che impiegano strumentazioni e metodologie di ricerca d’avanguardia per mettere a punto metodi di diagnosi rapidi ed affidabili e meglio conoscere l’epidemiologia del batterio Anche i laboratori impegnati nelle analisi dello IAM di Valenzano e del CRSFA Basile Caramia di Locorotondo garantiscono alti standard qualitativi così come i tecnici dei consorzi di difesa coinvolti nel monitoraggio, per poi terminare agli operatori agricoli – vivaisti e produttori. Un bagaglio di esperienze e conoscenze tecniche che costituiscono un fonte inestimabile di conoscenza anche per altri paesi membri che necessariamente dovranno alzare la guardia verso tali problematiche. Altro elemento che ha favorevolmente impressionato gli ispettori è stata la perfetta sinergia instauratasi tra istituzioni amministrative e scientifiche. “Tra i punti critici che gli ispettori hanno segnalato di dover affrontare e risolvere in tempi brevissimi – ha aggiunto il Direttore dell’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale Gabriele Papa Pagliardini - vi sono quelli relativi alla necessità di terminare il monitoraggio del territorio della provincia di Lecce al fine di definire le aree infette e le aree tampone. Un lavoro che saremo in grado di terminare nel giro di qualche settimana. Nel frattempo, anche se in nessuno dei vivai è stata rilevata la presenza di Xilella, stiamo dando priorità alla loro attività per consentire, previa analisi che confermi l’assenza di Xilella, la liberalizzazione al commercio delle piante”. “Al fine del contenimento dei focolai individuati al di fuori dell’area infetta, - ha sottolineato il Direttore dell’Osservatorio regionale Fitopatologico Antonio Guario – si rende necessario attivare l’eliminazione delle piante infette, al fine di scongiurare l’ulteriore diffusione e avere maggiori chance di contenimento dell’infezione”.
“Percorsi di sostenibilità alimentare” è il titolo dell’iniziativa che il Club Soroptimist International di Taranto (FOTO DI REPERTORIO) propone, rivolgendosi innanzi tutto agli alunni delle scuole di ogni ordine e grado e, in generale, alla popolazione del territorio di Taranto, con l’obiettivo di riflettere sull’accesso al cibo, sulle abitudini alimentari e sull’agricoltura sostenibile e sensibilizzare i consumatori ad essere più consapevoli negli acquisti, nella conservazione, nella preparazione e nello smaltimento finale del cibo. Gli argomenti che verranno trattati riguarderanno in modo particolare l’analisi del contesto sociale ed economico e delle politiche alimentari, con approfondimenti riguardo, da una parte, le misure messe in campo dalle Agenzie governative e non, per contribuire ad eliminare la fame, l’insicurezza alimentare e la malnutrizione e, dall’altra l’adozione di misure e di comportamenti da assumere da parte dei consumatori per prevenire e ridurre gli sprechi alimentari. Una finestra sarà aperta sulle tradizioni alimentari del nostro territorio. Il primo incontro si svolgerà a Taranto venerdì 21 febbraio nell’auditorium dell’I.T.C. “Pitagora”, in via Pupino : alle ore 10 per gli alunni e i docenti dell’Istituto; alle ore 17,30 aperto alla cittadinanza tutta. Dopo i saluti del Dirigente Scolastico, dott.ssa Silvana D’Addario, interverranno l’avv. Cinzia Palmi, Rappresentante alle Nazioni Unite. Agenzia FAO, e la dott.ssa Mina Chirico, Assistente di Programma del club Soroptimist International di Taranto. Coordinerà l’incontro la Presidente del club di Taranto, dott.ssa Maria Rosaria Marchioro.
SEQUESTRATI 2 OPIFICI ED ATTREZZATURE UTILIZZATI PER L’ILLECITA ATTIVITA’ DI CONTRAFFAZIONE DI MARCHI DI NOTE AZIENDE INTERNAZIONALI. Militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto, in collaborazione con altri Reparti del Corpo in ambito nazionale, hanno eseguito 24 ordinanze di arresto, delle quali 11 in carcere e 13 ai domiciliari, disposte dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su proposta della Procura della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia a quella sede. Le attività investigative, iniziate nel gennaio del 2009, hanno tratto origine dagli approfondimenti di elementi, acquisiti dai gestori di dati telematici, riferiti a taluni utilizzatori di indirizzi IP attraverso i quali veniva effettuata la commercializzazione di calzature e capi di abbigliamento recanti i marchi contraffatti di note aziende internazionali. Il successivo sviluppo operativo degli esiti di detti approfondimenti, eseguito anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche e telematiche, ha evidenziato l’esistenza di un sodalizio criminale, costituito prevalentemente da:  persone di origine campana, che si servivano di due opifici ubicati a Maddaloni (CE) e Casoria (NA), all’interno dei quali vi erano attrezzature e macchinari utilizzati per l’illecita attività di produzione di merce contraffatta;  4 persone di etnia cinese, titolari di un deposito ed attività siti a Montecatini Terme (PT), presso i quali venivano importati e distribuiti prodotti contraffatti. Detto sodalizio commercializzava poi la merce contraffatta utilizzando propri “emissari” in Puglia, Campania, Calabria, Sicilia, Lazio, Toscana e Veneto. Le metodologie fraudolente utilizzate erano:  la rete internet, attraverso canali telematici creati “ad hoc”, quale strumento per la pubblicizzazione di annunci di merce contraffatta, nei settori dell’abbigliamento ed accessori, nonché delle calzature;  metodi di pagamento per i quali i soggetti destinatari sono risultati essere dei “prestanome”;  utenze telefoniche intestate a soggetti stranieri meri “prestanome” o a nomi di fantasia. Nel corso delle indagini attinenti il procedimento penale in argomento, sono state eseguite negli anni 2009 e 2010 a cura di Reparti del Corpo in ambito nazionale, su attivazione del Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto, 10 operazioni di polizia giudiziaria nel corso delle quali sono stati sequestrati complessivamente, oltre a documentazioni riportanti rapporti bancari e postali attestanti le movimentazioni di denaro e ai predetti due opifici, anche i seguenti materiali contraffatti: 2.100 capi di abbigliamento, 9.000 paia di scarpe, 687 tomaie, 500 sacchetti di stoffa, 25.000 etichette e 6.000 bottoni. Nei confronti degli indagati sono stati contestati i reati di “Associazione per delinquere” (art. 416 C.P.), “Contraffazione” (art. 473 C.P.), “Introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi” (art. 474 C.P.) e “Ricettazione” (art. 648 C.P.).
Dal 15 febbraio 2012 al 15 febbraio 2014, sono passati due anni esatti dall’incidente avvenuto nelle acque del porto di Kochi nello stato indiano del Kerala. Due anni da quando due militari pugliesi del 2° Reggimento “San Marco” della Marina Militare, il tarantino Massimiliano Latorre e il barese Salvatore Girone sono bloccati in India perché ritenuti responsabili di aver ucciso due pescatori locali. I due marò erano in servizio antipirateria sulla petroliera Enrica Lexie. In questi 24 mesi la loro storia è stata scandita da una vera e propria disputa diplomatica tra Italia ed India. I militari sono stati prima trattenuti in una foresteria del commissariato di polizia di Kochi, poi in una sezione del carcere di Thiruvananthapuram, nel mezzo vi sono state alcune comparse in Italia per le feste di Natale e le votazioni politiche. Tornati in India sono stati ospitati in un albergo e poi attualmente presso l’ambasciata italiana a New Delhi. Ancora nonostante il lungo periodo trascorso in India l’autorità giudiziaria locale non ha ancora notificato il capo di accusa per Massimiliano e Salvatore. Nelle ultime settimane si era fatta spazio l’ipotesi grave della pena di morte poi accantonata. Successivamente era emerso il reato di terrorismo che prevede una pena massima di dieci anni di carcere, cronaca recente dopo la querelle infinita di rinvii giudiziari ed udienze. Con la mediazione del Governo Italiano, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite, il reato ancora non contestato dovrebbe indirizzarsi in ordine a quanto stabilito dal codice penale indiano. Inoltre l’Italia potrebbe fare leva sull’arbitrato internazionale, una mossa da giocare dopo la decisione dell’Alta Corte Indiana di martedì prossimo se come si teme, anche in quella occasione non si arriverà ad una svolta della vicenda. “L’ipotesi è stata esplorata” ha annunciato il Ministro della Difesa Mario Mauro da poco rientrato da Delhi, nella riunione della Task Force sul caso dei due fucilieri. È il gruppo composto dal presidente del consiglio uscente Letta, e dai ministri uscenti Mauro, Bonino e Cancellieri e dall’inviato speciale del governo, il sottosegretario del Ministero degli Affari Esteri italiano, Staffan de Mistura, che passa il testimone al prossimo gruppo, assicurando che l’impegno sul caso continuerà con determinazione e fino alla soluzione della vicenda. E mentre continua il pressing della diplomazia, per far fronte comune con la comunità internazionale, dall’Unione Europea alla Nato, passando per l’Onu, i tavoli politici e giuridici garantiscono il massimo impegno per venire a capo della complicata vicenda. Intanto Massimiliano e Salvatore aspettano pazienti da due anni. Una preghiera di Papa Francesco per i due fucilieri è quanto hanno chiesto i delegati della Rappresentanza Militare del Cocer Interforze tramite il delegato della Marina, Antonello Ciavarelli, unitamente ad amici e colleghi presenti in piazza San Pietro in occasione dell’Angelus. “In questi difficili momenti il sostegno morale e spirituale è quanto mai indispensabile - è detto in una loro nota – (…) L’unità di intenti, in questi momenti, è più che mai indispensabile. Il momento di preghiera potrebbe essere propizio per far giungere fino in India i sentimenti di giustizia e di pace di cui sono portatori i militari italiani, i quali combattono il terrorismo e la pirateria e non ne sono complici”. Vito Piepoli
Presentato lo scorso 13 febbraio dal Presidente Nichi Vendola e dall’Assessore Loredana Capone il nuovo Bando della Regione Puglia: N.I.D.I. – nuove iniziative d’impresa: 54 milioni di euro per l’autoimpiego. “Ripartire da se stessi per uscire dalla crisi”: un messaggio semplice quanto efficace, quello che sembra evincersi dalle parole del Governatore della Puglia, Nichi Vendola, e dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Loredana Capone, lo scorso 13 febbraio in occasione della presentazione ufficiale agli organi di stampa del nuovo Bando “NIDI – nuove iniziative d’impresa”. 54 milioni di euro destinati all’autoimpiego mediante l’avvio di microimprese (di nuova costituzione ovvero da costituirsi), finanziati con fondi FAS (fondo per le aree sottosviluppate) e FESR (fondo europeo di sviluppo regionale), da parte di soggetti con manifesta difficoltà di accesso al mercato del lavoro: disoccupati con contratto di lavoro scaduto da più di 3 mesi, lavoratori giunti al termine del periodo di sussidio di mobilità o cassa integrazione, titolari di partita IVA in regime di monocommittenza, giovani di età compresa tra 18 e 35 anni e donne che manifestano difficoltà di accesso al credito per realizzare le loro idee e che non hanno garanzie da offrire. NIDI favorisce inoltre il passaggio generazionale delle attività e le aggregazioni fra professionisti. Il nuovo Bando regionale arricchisce ulteriormente il ventaglio di opportunità per gli aspiranti imprenditori che possono già contare su quasi 100 milioni di euro (di cui 18 in favore esclusivo del settore turismo), rifinanziati dal Governo italiano a fine 2013 in favore delle start up (il c.d. autoimpiego, disciplinato dal titolo II del D.lgs n. 185/2000 e gestito da INVITALIA Spa, l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo d’Impresa) aventi ad oggetto iniziative di lavoro autonomo, microimpresa e franchising. L’agevolazione è un mix perfetto (50/50%) tra contributo a fondo perduto ed un prestito a tasso fisso agevolato (a febbraio il tasso è pari allo 0,53%) rimborsabile in cinque anni, e finanzia interamente gli investimenti fino a 50 mila euro, il 90% degli investimenti fino a 100 mila euro e l’80% degli investimenti fino a 150 mila euro, offrendo inoltre un contributo di 5 mila euro per le spese di gestione dei primi sei mesi di attività. Sono finanziabili gli investimenti necessari alla realizzazione delle opere edili, l’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature, autoveicoli commerciali e programmi informatici; tra le spese di gestione, l’acquisto di materie prime, semilavorati, materiali di consumo, locazioni immobiliari, utenze, polizze assicurative. I fondi, gestiti dalla società PUGLIA SVILUPPO Spa con sede in Modugno (interamente partecipata dalla Regione Puglia), sono destinati a finanziare i settori manifatturiero, edilizia, riparazione di veicoli, B&B, ristorazione, informazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche; agenzie di viaggio, supporto alle imprese, istruzione, sanità ed assistenza sociale, attività artistiche, sportive, di intrattenimento (esclusi dall’agevolazione i settori agricolo, pesca e acquacoltura, esportazione, carboniero e costruzioni navali, siderurgia e fibre sintetiche). La procedura di partecipazione al Bando è telematica (non necessita l’invio di alcun documento in forma cartacea o l’utilizzo di caselle di P.E.C.), aperta a far data dal 13 febbraio 2014 e non ha scadenza, trattandosi di un Bando a sportello (in vigore, cioè, sino ad esaurimento fondi). Attraverso il sito www.nidi.regionepuglia.it è possibile consultare il Bando e la normativa di riferimento, scaricare la modulistica, leggere le faq, verificare la sussistenza dei requisiti richiesti ed effettuare una simulazione dell’investimento e delle modalità di erogazione delle agevolazioni; successivamente sarà possibile presentare un’istanza preliminare di candidatura reperibile sul portale www.sistemapuglia.it. Dopo valutazione, i soggetti che avranno presentato le iniziative imprenditoriali con il più alto grado di fattibilità saranno invitati a sostenere un colloquio di tutoraggio che consentirà di accertate le competenze del proponente e la consapevolezza in merito all’iniziativa da avviare, addivenire alla stesura dell’istanza definitiva di agevolazione ed alla firma del contratto di agevolazione. Per maggiori informazioni contattare FORMARE PUGLIA in via Temenide 117 a Taranto tel. 0996614690 o inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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