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Giornale di Taranto - Giornalista1

Sedici ore fa, sulla propria bacheca di facebook, Mimmo Cotugno dava per chiuso davanti al notaio l'accordo Pelillo-Mazzarano-Tamburrano con cui il Pd si sarebbe impegnato ad eleggere Tamburrano presidente della Provincia. Oggi il fronte dei "no" all'interno della Direzione provinciale del Partito dà la sua stoccata con una lettera aperta che ribadisce principi assolutamente non negoziabili. E quindi centrosinistra alternativo al centrodestra : "Le risorse in campo sono i sindaci del PD, i Sindaci delle alleanze alternative al Centrodestra e con loro va costruita una Alleanza Democratica alternativa al Centrodestra".

Sessanta i firmatari di una lettera che, alla vigilia di una  Direzione provinciale che si preannuncia incandescente, piomba sulle scrivanie del segretario PD Jonico, dei componenti la Direzione provinciale PD, del Segretario PD nazionale e del segretario PD Puglia, "quale contributo al dibattito della Direzione Provinciale del PD Jonico, già convocata per giovedì 28 agosto, con all'Odg: Presidente del nuovo Consiglio Provinciale di Taranto."

Ecco il testo integrale e l'elenco dei firmatari

 

Al segretario Provinciale PD Jonico

Ai Componenti la Direzione Provinciale

E.p.c.

Al Segretario PD Nazionale

Al Segretario PD Puglia

 

In qualità di componenti la Direzione Provinciale del PD Jonico, abbiamo ritenuto opportuno produrre questa breve nota, quale contributo alla discussione in Direzione, già convocata per giovedì 28 agosto, con all'ordine del giorno: Presidente del nuovo Consiglio Provinciale di Taranto.

Purtroppo rileviamo, che in questi ultimi mesi, nessun organismo e' stato convocato, per discuterne nel merito l'iniziativa del PD provinciale, ne' l'assemblea dei Consiglieri Comunali di terra Jonica, ne' i Segretari di circolo. Questo, nonostante le sollecitazioni rivolte al Segretario Provinciale  fin dal 3 luglio u.s. e successivamente dei Circoli di Martina Franca, Grottaglie, Faggiano , dei Giovani Democratici ed altri.

Nel merito di una discussione fin qui mai svolta, i sottoscritti ritengono quanto segue:

 

1) La nuova Provincia di 2* livello ( avremmo preferito l'abolizione    totale), resta un livello istituzionale di governo elettivo di area vasta, riservato ai Consiglieri Comunali dei 29 Comuni Jonici;

 

2) Il Programma di Governo, il Campo delle Alleanze, il Ruolo del PD e del CentroSinistra Jonico, restano le prerogative ed i compiti del nostro partito;

 

3) Il CentroSinistra Jonico, che vede nel PD la formazione strutturata e presente su tutto il territorio, ha il dovere di costruire un'ampia alleanza democratica e progressista alternativa al CentroDestra Jonico;

 

4) Le risorse in campo sono i Sindaci del PD, i Sindaci delle alleanze alternative al CentroDestra;

 

5) La costruzione di una Alleanza Democratica alternativa al CentroDestra e' adesso il compito del PD Jonico, come lo sarà per le prossime elezioni Regionali e quelle politiche quando anch'esse si svolgeranno. Tale costruzione e' programmatica quanto coerente con tutte le elezioni amministrative comunali che si sono già svolte in terra Jonica, In quei Comuni, i Sindaci sono alternativi tra CentroSinistra, CentroDestra e Ftalvolta solo di Centro.

 

Auspichiamo che la Direzione Provinciale del PD Jonico  assuma tale orientamento, coerente con il ruolo e la funzione del PD: una Forza Democratica Nazionale e Popolare alternativa al CentroDestra.

 

I Componenti la Direzione Provinciale PD Jonico Alabrese Ciro, Ancona Angelo, Artuso Debora, Annicchiarico Paolo, Battista Francesca, Bibba Angelina, Birardi Mimmo, Bisignano Vincenzo, Bitetti Felice, Blè Gaetano, Brigante Aida, Brigida M.Antonietta, Cannata Franco, Caramia Floriana, Cardinale Lorenzo, Cassone Angelo, Cotugno Mimmo, D'Amico Umberto, De Pasquale M. Grazie, De Valerio Michele, D'Erchie Carmelo, Di Sarno Elisabetta, Gallitelli Antonio, Giannico Enzo, Gillo Angelo, Lemma Anna Rita, Lodeserto Chiara, Lopane Gianfranco, Gulino Paolo, Laddomada Giuseppe, L'Assainato Adina, La Gioia M.Antonietta, Leone Anna Rita,  Lupoli Alba,  Malagnini Carmelita, Mangione Baldassarre, Marangella Aurelio, Marino Mimino, Miali Maria, Miccoli Angelo, Orlando Ivan, Orlando Salvatore, Palumbo Paoloantonio, Papa Valerio, Pentassuglia Cataldo, Pignatelli Flora, Ressa Rocco, Sampietro Carlo, Santoro Luciano, Santoro Eva, Schiavone Nunzia, Serio Massimiliano, Sferra Flora, Sforza Carlo, Tomaipitinca M. Cristina,  Vacca Lucia, Vergine Michele, Vico Ludovico, Zotti Riccardo

 

 

 

 

Come il Governo può pensare di imporre sul territorio di Taranto una scelta come quella di Tempa Rossa, una scelta che pregiudicherebbe quel tentativo di cambiamento che la città sta cercando di esprimere e realizzare? E' quanto si chiede il consigliere regionale del Pd Anna Rita Lemma che invita l'Esecutivo a fermarsi in quest'azione sempre più verticistica e sempre meno partecipata. La consgliera regionale rilancia anche la proposta di costituire a Taranto un Tavolo permanente interistituzionale per gestire l'emergenza e raccogliere le istanze che partono dal capoluogo

La vicenda Tempa Rossa - scrive la Lemma-apre ad una serie di riflessioni che ritengo abbiano ormai a che fare con il principio di rappresentanza ed il legittimo diritto di determinazione del proprio futuro degli stessi territori attraverso e al di la' delle stesse rappresentanze istituzionali elette.
L'inizio delle procedure è del 16 aprile 2010, il via libera del Governo (ministeri Ambiente e Sviluppo Economico) giunge lo scorso 17 luglio.
I pareri di Comune, Provincia e Regione sono obbligatori ma non vincolanti.
Secondo il Cipe, il  giacimento consentirà di coprire  il 10 per cento del fabbisogno nazionale per 20 anni garantendo «un notevole contributo alla riduzione della dipendenza del Paese dall’estero per l’approvvigionamento energetico». 
In Mar Grande giungerà  il greggio dalla Basilicata attraverso un oleodotto che sarà collegato a  due  maxi-serbatoi di stoccaggio da realizzare. Prevista anche la realizzazione di una nuova piattaforma offshore.  Potranno così attraccare, secondo le stime previsionali navi con capacità minima di 30.000 tonnellate e massima di 45.000 tonnellate (greggio Val D’Agri) e navi sino a 80.000 tonnellate (greggio Tempa Rossa).
Quando si avviarono le procedure il dibattito fu aperto ma non coinvolse, come sta avvenendo in questi giorni una parte, la  più attenta,  della città.
E a Taranto sembra che da allora sia trascorsa  una infinità di anni.
Il nostro è un territorio in cui  il  tema ‘lavoro che non c’è’ si coniuga, senza possibilità di smentita, con quello di un  ‘ambiente sano’.
La prima osservazione- conclude la Lemma- è la seguente: come è possibile che il Governo creda di poter  imporre ai territori e ai cittadini, che patiscono sulla propria pelle i danni di politiche industriali superate, scelte che come Tempa Rossa ormai rappresentano ulteriore peso ambientale e soprattutto impedimento definitivo al tentativo di sottrarsi alla monocultura dell’acciaio e della grande industria?
Non ascoltare il nuovo corso di un territorio che non ha mai brillato per grande capacità di trasparente protagonismo, e che oggi vuole provare a farlo, è un errore,
Taranto è emblematica e certamente non è sola nel voler rappresentare la volontà  di condividere  le scelte di politica industriale, energetica ed ambientale che la riguardano.
Voglio sperare che anche la posizione di Confindustria, in fondo, questo voglia rappresentare: c’è   una classe imprenditoriale alla ricerca di una legittimazione e che  inevitabilmente dovrà essere pronta a sostenere la sfida del rischio di impresa, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione.
Un anno fa- scrive ancora la consigliera regionale del Pd- senza trovare purtroppo alcuna solidale ed operosa condivisione almeno nel mondo politico, chiesi l’apertura di un tavolo interistituzionale permanente a Taranto.
Esperienza già vissuta quando la città attraversò la fase  del dissesto del Comune.
Rilancio la  richiesta,  non solo per gestire l’emergenza ma quale metodo per ascoltare le istanze dei territori, forte questa volta della posizione assunta anche dal gruppo consiliare del PD al Comune di Taranto, dei nostri assessori in Giunta e, ad onor del vero, anche dall’allora assessore al Bilancio oggi on. Pelillo che non partecipò alla Giunta regionale per la valutazione d’impatto ambientale.
Tempa Rossa sancirebbe la fine di un progetto di riscatto del nostro territorio, della reale possibilità di investire sulla enorme potenzialità del porto e di inserirsi in un trend ormai significativo per una Puglia scelta per mare, enogastronomia, arte e natura.
E non può essere una conferenza di servizi tenutasi a Roma, e peraltro di composizione unicamente tecnica, a decidere per un territorio.
Il Governo si fermi in questa spericolata azione sempre più verticistica e sempre meno partecipata riguardante scelte per il Paese.
Sì al cambio di verso... ma del verso giusto.
Magari ripartiamo dal definire quali politiche industriali, energetiche e ambientali questo Governo vuole delineare per tracciare il profilo del nostro Paese nei prossimi 20 anni.
Nella cornice complessiva - conclude la Lemma -il contenuto si potrà arricchire del responsabile contributo dei territori.
Viceversa, il nostro diventerà un Paese sempre più ingovernabile e sempre meno competitivo”.

a cura di Amedeo Cottino

Presentazione del modello 770/2014 entro il 19 settembre per i sostituti d'imposta, dopo la pubblicazione del Decreto di proroga in Gazzetta Ufficiale.

Dopo l’emanazione dell’atteso decreto di proroga e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 4 agosto, la scadenza del modello 770 è fissata per il 2014 al 19 settembre (dal 31 luglio), dando seguito alle richieste dal mondo delle professioni – Commercialisti e Consulenti del Lavoro in testa – per uno slittamento della presentazione del modello di dichiarazione delle ritenute effettuate nel corso dell’anno da parte di imprese, enti previdenziali e sostituti d’imposta in generale. Inizialmente il governo sembrava orientato a negare la proroga del modello 770 (chealla fine, in pratica, viene concessa ogni anno), ma dopo il coro di proteste si è visto costretto a fare marcia indietro.

La situazione era stata sottoposta al premier Matteo Renzi, al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Del Rio e al ministero dell’Economia Pier Carlo Padoan. Il rinvio si motiva sostanzialmente nel gran numero di scadenze fiscali che si sono sovrapposte a fine luglio: l’ostacolo intravisto dal Governo era la valutazione della conciliabilità con gli aspetti tecnici e con il progetto di dichiarazione dei redditi precompilata, evidentemente poi superata. Eppure:

«Tutti gli anni siamo costretti ad inseguire la proroga. Bisogna arrivare a razionalizzare il calendario fiscale e su questo ho l’impegno per l’istituzione di un tavolo tecnico già nel mese di settembre, in modo da impedire che si crei la stessa situazione ogni anno», aveva commentato a fine luglio la presidente dei Consulenti del Lavoro, implicitamente richiamando la proposta di spostare definitivamente la scadenza per la presentazione del modello 770 al 30 settembre di ogni anno. 

Staremo a vedere. Intanto, per quest’anno il DPCM 31 luglio 2014 “Differimento, per l’anno 2014, del termine per la presentazione in via telematica delle dichiarazioni dei sostituti d’imposta – modello 770/2014”  è consultabile in GU Serie Generale n.179 del 4-8-2014.

 

a cura di Amedeo Cottino

E’ nuovamente possibile presentare le domande di ammissione alle agevolazioni per l’Autoimpiego, secondo il Decreto Legislativo n. 185/2000, per favorire l’ampliamento della base produttiva e occupazionale nonché lo sviluppo di una nuova imprenditorialità nelle aree economicamente svantaggiate del Paese. Gli incentivi stanziati attraverso  contributi e finanziamenti a fondo perduto, andranno a  disposizione per iniziative da realizzarsi esclusivamente nelle regioni: AbruzzoBasilicataCalabria,CampaniaMolisePugliaSardegna e Sicilia.

Gli incentivi andranno a coprire un insieme di interventi per stimolare uno sviluppo economico che valorizzi il patrimonio culturale, naturale e paesaggistico e che migliori l’offerta turistica delle regioni Sicilia, Calabria, Campania e Puglia.

I contributi possono essere richiesti da persone fisiche disoccupate o inoccupate per la realizzazione e l’avvio di piccole attività imprenditoriali, attraverso le seguenti iniziative:

·         Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale). Investimenti previsti non superiori a € 25.823

·         Microimpresa (in forma di società di persone). Investimenti previsti non superiori a € 129.114

·         Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con l’Agenzia

·         Incentivi per la filiera turistico culturale

Per accedere alle agevolazioni occorre presentare una domanda contenente il piano d’impresa che evidenzi la coerenza tra il profilo del soggetto promotore e l’iniziativa imprenditoriale, che descriva la validità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa. Dopo essersi registrati al sito INVITALIA,aver compilato la domanda on-line, e aver scaricato dalla sezione download tutti gli allegati, che andranno compilati e sottoscritti, tutta la documentazione andrà inviata online e tramite raccomandata A/R, al seguente indirizzo entro 5 giorni dalla compilazione on-line:

Invitalia Autoimpiegio – via Pietro Boccanelli 30 – 00138 Roma

Maggiori informazioni possono essere reperite sul sito Invitalia

 

Nuova aggressione ai danni di due dipendenti dell’Amat. Ieri, martedì 26 agosto alle 13.30, due ausiliari, una donna e un uomo, sono stati percossi da un automobilista al quale era stato contestato il mancato pagamento della sosta nelle strisce blu. L’uomo, dopo aver prelevato l’auto parcheggiata in via Regina Elena, ha raggiunto insieme con un’altra persona i due ausiliari mentre erano ancora intenti al loro lavoro all’angolo tra via Crispi e via Bruno. Ha inveito contro di loro minacciandoli e  pretendendo che strappassero la multa davanti ai suoi occhi, ha arrotolato un giornale e ha sferrato più colpi al volto della donna e poi ha colpito l’uomo. Dopo, i due aggressori sono andati via.

I due lavoratori sono stati visitati al pronto soccorso dell’ospedale “Moscati” e hanno presentato una denuncia alla stazione dei carabinieri del quartiere Paolo sesto. Alla donna sono stati riscontrati ipoacusia, stato ansioso e cervicalgia con una prognosi di 15 giorni; al suo collega di lavoro sono stati dati 7 giorni di riposo per trauma contusivo alla testa.

“E un atto di inqualificabile inciviltà – commenta il presidente dell’Amat, Walter Poggi – ai danni di due lavoratori in servizio a beneficio della collettività. Sarebbe auspicabile che i cittadini adottassero comportamenti ispirati a più alto senso civico e al rispetto di regole valide per tutti. L’Amat non può che rimarcare la gravità del fatto e la ripetitività con la quale ormai si susseguono questi episodi ai danni dei dipendenti dell’azienda”.

 L’amministratore, il cda e i dirigenti sono vicini ai due lavoratori ai quali esprimono il massimo della solidarietà e gli auguri di una veloce guarigione. L’Amat, inoltre, fornirà la più ampia assistenza e tutela legale per qualunque azione i due dipendenti vogliano intraprendere. 

 

 

I tre bellissimi yacht che abbiamo visto in questi giorni ormeggiati al molo Sant’Eligio sono la dimostrazione reale dell’appeal che il capoluogo ionico esercita. C’è una potenzialità, quella turistica, su cui è venuto il momento di investire sul serio e con convinzione, passando dalle parole ai fatti e, soprattutto, avendo chiare le scelte da fare che devono essere nette e coraggiose. Inutile far credere che petroliere, yacht, e barche a vela possano convivere nello stesso mare…

Trovo deprimente che una calamità come quella della xylella che sta mettendo a dura prova gli agricoltori e i vivaisti salentini, e colpendo il paesaggio, possa essere argomento di strumentalizzazione politico-elettorale.

Nel merito vorrei dire al presidente Marmo che la Regione Puglia, con l'Osservatorio Fitosanitario Regionale, lo stesso per inciso che ha sconfitto la Sciarca e la Tristeza degli agrumi, ha da subito insediato un Comitato Scientifico Regionale che ha consentito, nel giro di pochi giorni, di fare una diagnosi precisa della malattia.

Una cosa che oggi diamo per scontata e che è invece e il frutto di studi ed intuizioni dei componenti del nostro comitato scientifico e dell'osservatorio regionale.

Già dal mese di luglio abbiamo chiesto al Ministro di insediare un Comitato Scientifico Nazionale che affianchi quello regionale.

Il presidente Marmo, già assessore all'agricoltura, dovrebbe con me ringraziare la struttura regionale che ha lavorato senza sosta per fronteggiare questa emergenza. Proprio il lavoro dell'osservatorio ha consentito di ridurre i danni ai vivaisti quando è riuscito ad ottenere una decisione comunitaria limitata alle sole aree infette della provincia di Lecce e alle sole specie suscettibili di infezione allontanando così ipotesi di “embargo” per tutta la Puglia che sarebbero potute essere ancora più devastanti.

Ed è lo stesso lavoro di intenso monitoraggio e ricerca che oggi determina la necessità di modificare la strategia di attacco alla malattia.

L'ipotesi della dichiarazione dello stato di emergenza non significa rinnegare il lavoro fatto ma dotarsi di uno strumento straordinario per un evento che per come si e manifestato e' straordinario sia per estensione territoriale e sia per le specie interessate, molte delle quali di natura ornamentale.

Un batterio da quarantena presente per la prima volta in Europa ma da molti anni in America, senza che gli americani abbiano mai  trovato una soluzione all'eradicazione. 

Non  sfugge a nessuno che l'Assessorato l'agricoltura non può avere competenza sulle aree comunali o sui giardini privati o le aree incolte. Sono necessari poteri straordinari che consentano anche di fare interventi coercitivi.

Insieme a tutte le organizzazioni professionali agricole ed al Corpo Forestale dello Stato abbiamo deciso di chiedere al Ministro poteri straordinari per fronteggiare l’emergenza da Xylella e risorse adeguate per fronteggiare i danni e i mancati redditi.

Il presidente Marmo farebbe bene ad avere in mente tutte queste cose e unirsi con spirito costruttivo alle nostre richieste.

Miss & Mister Terra Jonica 2014

Castellaneta, 31 agosto 2014

 

Presso l’aula consiliare del comune di Castellaneta si è svolta la conferenza stampa di presentazione della finalissima della terza edizione del concorso regionale itinerante “Miss & Mister Terra Jonica 2014” che, dopo ben cinque tappe svolte nelle piazze e nei locali di tutto il territorio di terra jonica, si avvia a conclusione; erano presenti Giovanni Gugliotti (sindaco di Castellaneta), Alfredo Cellamare (vice sindaco di Castellaneta), gli organizzatori Giuseppe Stigliano e Rosa Colavitoe il gruppo dei primi finalisti. Domenica 31 agosto, presso l’anfiteatro comunale di Castellaneta, alle ore 21:00, il conduttore e manager dello spettacolo Giuseppe Stigliano presenterà il gran finale del concorso, da lui ideato nel 2012 insieme alla titolare di PAM Abbigliamento e manager advisor Rosa Colavito.

Sono ben dodici le finaliste e altrettanti i finalisti provenienti da Massafra, Palagiano, Mottola, Castellaneta, Taranto, Grottaglie, etc., sulle oltre 70 candidature proposte a inizio stagione, che si contenderanno il titolo di Miss & Mister Terra Jonica 2014 sponsorizzato da Reggia dei Tessali ricevimenti e resort di Marina di Ginosa.

Nel corso della serata ci saranno anche esibizioni di canto (ospiti il vincitore di Canta che ti Passa Obiettivo Sanremo, Ugo Bianco, e altri talenti canori del nostro territorio), di danza e di ballo, grazie alla presenza di un nutrito cast di artisti; oltre all’assegnazione dei due vincitori, ci sarà anche l’assegnazione di titoli importanti per alcuni dei concorrenti in gara, che consentiranno loro di intraprendere ruoli importantissimi all’interno dello staff di Stigliano; non solo: alla serata parteciperanno i responsabili del concorso nazionale di bellezza Fotomodella Italiana e Mister Italia, di cui il giovane presentatore massafrese è responsabile per conto di Endas Taranto (presidente Enzo Adduci) e di Endas Puglia (presidente Giovanni Cristofaro) e che sceglieranno alcuni finalisti che parteciperanno di diritto alle finali nazionali dei due importantissimi concorsi.

Sul palco anche tanti artisti che si esibiranno dal vivo e presenti ovviamente le autorità, il sindaco di Castellaneta avv. Giovanni Gugliotti e il vice sindaco Alfredo Cellamare che ha fortemente voluto che la finalissima di questo concorso si svolgesse a Castellaneta per la terza volta consecutiva.

Previste uscite casual ed in costume di tutti i finalisti, un suggestivo quadro moda spose a cura di Sposi Più, elegante atelier di Statte, ed un elegante numero coreografico a cura della scuola di balletto classico Missione Teatro di Milena Guarnieri, che tra l’altro è anche la coordinatrice della giuria.

Il concorso si avvale della collaborazione tecnica dei due esperti supervisori dello spettacolo Sara De Summa e Luigi D’Alconso.

Miss & Mister Terra Jonica 2014” quest’anno si è gemellato anche con il concorso di bellezza “Miss Endas Tour” che vedrà l’elezione della sua reginetta nell’ambito della Notte Bianca di Statte di sabato 30 agosto, in collaborazione con Pino Pisano e Ivana Chiarelli; sul palco con il conduttore Stigliano, la danzatrice Rossella Brescia e tanti altri ospiti del mondo dello spettacolo; entrambi i concorsi hanno ottenuto un enorme successo di pubblico, tanto da convincere gli organizzatori a realizzare delle tappe extra anche nel mese di settembre: una tra tutte il Gran Galà della Moda nell’ambito della Notte Panna a Taranto il prossimo 20 settembre.

Diamo attuazione al Consiglio delle autonomie locali e alla  Conferenza regionale permanente per la programmazione economica sociale territoriale

“Finalmente - dice il Senatore - si comincia a parlare di contenuti e questo ci consente di valutare le proposte nella loro vera essenza. Quello che leggo nelle ultime ore, però, mi continua a sembrare demagogia. 

Perché se, al contrario, volessimo davvero concentrarci sulle cose concrete dovremmo  parlare d'altro. Partendo si dallo Statuto, ma con l'obiettivo di organizzare ancora meglio la macchina burocratica. Iniziando, ad esempio, col riprendere in mano, per dare definitiva e completa attuazione, agli articoli 45 e 46 del nostro Statuto regionale che prevedono il Consiglio delle autonomie locali e la Conferenza regionale permanente per la programmazione economica sociale territoriale. È quello il terreno del dialogo con gli enti locali e gli attori sociali. È quello il luogo della partecipazione e del coinvolgimento. E non la presidenza itinerante, che è una proposta demagogica e completamente fuori dalla realtà, che forse vuole nascondere uno sguardo concentrato solo sulle più grandi realtà.

In una stagione di doverosa revisione dei meccanismi di spesa, infatti, bisognerebbe chiedersi semmai come rivisitare forme e funzioni delle sedi periferiche nei capoluoghi di provincia. Non per eliminarle ma per renderle più funzionali. Perché Il futuro dovrà vederci certamente al lavoro per rendere ancora più efficiente la macchina amministrativa.  

Quella che immagino io è una battaglia alla burocrazia - zavorra per la competitività delle imprese, ma anche ostacolo alle istanze dei cittadini. Un lotta alla burocrazia e non ai burocrati che, per me, sono pezzi importanti del sistema, sui quali investire in formazione continua. Solo così riusciremo a superare un clima di conflitto permanente tra burocrazia, imprese e mondo del lavoro. E la politica deve assumersi la responsabilità di individuare gli strumenti affinché la burocrazia non sia più un ostacolo.

L’idea del “sindaco di Puglia” e di una presidenza itinerante è la suggestione di un governo che si specchia nella personalità un po’ vanesia dell'aspirante presidente. A meno che dietro quella proposta si nasconde altro. Forse la volontà di sottrarre funzioni e ruolo anche ai sindaci delle città?

No, questo approccio non mi convince. Preferisco continuare a lavorare sull’idea di un’amministrazione in ancora maggiore sintonia con gli organismi intermedi, che legifera nell'interesse dell’intera comunità, che valorizza la funzione dei sindaci, che tiene insieme, in un unicum intelligente, le diverse specificità territoriali, che le integri in un sistema regionale autorevole.

Senza retorica. Né approcci demagogici”.

 

Dario Stefàno

Sanzioni  per le attività commerciali che utilizzeranno sacchetti di plastica non conformi. 

E’ ormai legge dello Stato il divieto di far uso di  sacchetti non biodegradabili.   Con il decreto legge n.91 del 24 giugno 2014 – il cosiddetto Decreto competitività- approvato dal Senato  lo scorso 7 agosto, recante varie disposizioni urgenti, entrano in vigore le sanzioni per la “commercializzazione” di sacchetti non a norma.

Ricordiamo che per "commercializzazione",  ai sensi dell'art. 1, lett. d), del DM 18 marzo 2013, deve intendersi "l'offerta o la messa a disposizione di terzi, contro pagamento o gratuita".

Di conseguenza, la cessione di sacchetti non conformi, anche a titolo gratuito non è consentita ed è soggetta alle sanzioni di legge. La violazione delle disposizioni concernenti la commercializzazione dei sacchetti in plastica è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 2500 a 25.000 mila euro, aumentata sino al quadruplo del massimo se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di  sacchi per l’asporto, oppure un valore delle merce superiore al 20 per cento del fatturato del trasgressore.  

 

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