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Giornale di Taranto - Giornalista1

Come ormai noto, ARPA dal 2009 monitora le concentrazioni di Benzo(a)Pirene e di altri IPA nei tre siti denominati Machiavelli, Alto Adige e Talsano. Il grafico che segue riporta le medie mobili annuali di Benzo(a)Pirene dall’avvio del monitoraggio ad oggi. Dall’esame del grafico è evidente la diminuzione dei livelli di B(a)P nella stazione di Machiavelli, mentre per Alto Adige e Talsano le concentrazioni rimangono abbastanza omogenee. Inoltre nella stazione Machiavelli dal 2010 è in funzione l’analizzatore di di IPA tot ECOCHEM mod. PAS 2000 che utilizza il metodo della fotoionizzazione selettiva degli IPA totali, adsorbiti sulle superfici degli aerosol carboniosi aventi diametro aerodinamico compreso tra 0.01 e 1.5 μm. Il parametro relativo agli IPA totali in aria ambiente non è normato: il D. Lgs. 155/10, che disciplina la materia relativa alla qualità dell’aria, si riferisce unicamente al Benzo(a)Pirene adsorbito sulla frazione di particolato PM10, indicando un valore obiettivo annuale da non superare. In figura è mostrato il trend annuale delle concentrazioni di Ipa totali nella stazione Machiavelli. Si nota un netto decremento dei valori nel 2013 rispetto agli anni precedenti che conferma la diminuzione di concentrazione rilevata con le misurazioni di BaP. Dal I agosto 2013 è attiva una rete di monitoraggio interna allo stabilimento ILVA composta da 6 stazioni una delle quali collocata nel quartiere Tamburi, in Via Orsini. Anche tale stazione è dotata di un analizzatore di IPA tot dello stesso modello installato a Machiavelli che, sin dalla sua installazione, ha registrato concentrazioni superiori a quelle lette in quest’ultimo sito. Per verificare il corretto funzionamento di questi due analizzatori di IPAtot ARPA ha effettuato delle misure in parallelo. Inizialmente è stato affiancato all’analizzatore di Via Orsini un secondo analizzatore (anch’esso del tipo ECOCHEM PASS 2000) opportunamente tarato. Il grafico che segue riporta le concentrazioni di IPAtot registrate a Machiavelli e a Orsini dai due analizzatori in parallelo (denominati Orsini e Orsini2). Si osserva come i due monitor installati a Orsini leggano concentrazioni sovrapponibili e superiori a quelle di Machiavelli. Successivamente l’analizzatore denominato Orsini2 è stato spostato nella stazione Machiavelli. Di seguito si riportano le concentrazioni registrate a Orsini e a Machiavelli dai 2 analizzatori in parallelo. Orsini Machiavelli 2 (Ex Orsini 2) Machiavelli Anche in questo caso i due analizzatori montati in parallelo a Machiavelli leggono concentrazioni analoghe e costantemente inferiori a quelle registrate in Via Orsini. In conclusione, i dati fin qui raccolti da ARPA permettono di affermare quanto segue: 1. Gli analizzatori di IPAtot installati nelle stazioni di monitoraggio Machiavelli e Orsini forniscono dati accurati; 2. Le concentrazioni di IPAtot registrate a Machiavelli sono costantemente inferiori a quelle di Via Orsini, anche in ragione delle maggiori emissioni da traffico che interessano quest’ultimo sito; 3. Nella stazione di monitoraggio Machiavelli dal 2009 ad oggi è stato registrato un costante decremento delle concentrazioni di Idrocarburi Policiclici Aromatici, misurati sia come B(a)P adsorbito sulla frazione di particolato PM10 che come IPAtot misurato in continuo con lo strumento ECOCHEM PASS 200; 4. Appaiono prive di fondamento le affermazioni dell’associazione Peacelink sul “significativo aumento di IPA in diverse zone della città di Taranto”.

In soli 15 anni, dal 2000, Vigne&Vini, la famosa azienda vinicola di Leporano, è passata da zero a un milione e mezzo di bottiglie. Forse è questa la cifra che meglio racconta lo sforzo e il successo di una famiglia che alla sua terza generazione di vinificatori è passata dal vino sfuso alle bottiglie di pregio distribuite in tutto il mondo: dagli Stati Uniti all’Asia. La famiglia è quella dei Varvaglione. Il capostipite impianta la cantina negli anni Venti in contrada Palumbo; il figlio ne segue le orme; ma è il nipote, l’ormai noto imprenditore Mimmo Varvaglione, a segnare la svolta: una laurea in agronomia, un nuovo stabilimento, l’imbottigliamento, e sempre nuove trasformazioni. Ma nel 1996 entra in azienda anche la moglie, Maria Teresa Basile (altra famiglia di imprenditori di successo) che prende ad occuparsi dei rapporti commerciali: e così, Vigne&Vini parte alla conquista del mondo. Da pochi mesi, infine, la figlia Marzia entra anche lei in gioco prendendo il testimone come quarta generazione. Questa bella storia di impresa e di onore tarantino nel mondo non poteva non essere raccontata ai soci del Rotary Club Taranto Magna Grecia di cui entrambi i coniugi fanno parte. Su iniziativa del presidente del sodalizio, Antonio Biella, si è svolta una interessante serata nella grande bottaia , fiore all’occhiello dell’azienda: dapprima una relazione di Maria Teresa sull’ultimo tour di esposizioni e vendite nell’estremo Oriente, da Hong Kong a Seul, da Singapore a Osaka, lì dove il vino italiano sta raddoppiando la propria presenza; poi una degustazione guidata da Mimmo, autentico deus ex machina dell’azienda: dal recente spumante ai vini classici, a un impagabile Riserva. Una storia, quella di Vigne&Vini, che meritava di essere raccontata – sia pure in sintesi - perché testimonianza di un’eccellenza tarantina fatta di intelligenza e perseveranza, di tradizione e coraggio d’innovazione, di fatica e fiducia nei propri mezzi e nei doni della nostra terra. Al termine della serata rotariana, immancabile una bella fotografia ricordo nel paesaggio unico delle botti di rovere dove i vini più pregiati passano a prendersi ulteriore sapore e profumo.
Fervono i preparativi al Politecnico di Bari per l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2103-2014, in programma venerdì prossimo, 14 febbraio. Sarà il 23° dalla istituzione. Attesa la relazione del neo Rettore, Eugenio Di Sciascio, che dallo scorso settembre 2013, si è avvicendato con Nicola Costantino, oggi amministratore unico di Acquedotto Pugliese. La sua sarà una relazione di bilancio dei primi mesi di attività, ma soprattutto di programmazione. L’intervento del Rettore, anticiperà la prolusione del prof. Nicola Giglietto (50° nella classifica mondiale, TOP100 italian scientists) e la relazione tecnico-scientifica dell’astronauta italiano, col. Roberto Vittori, ospite d’onore. L’intervento di Giglietto, “Dal Micro Cosmo al Macro Cosmo: ultime frontiere della fisica” e di Vittori “Lo Spazio come opportunità di crescita e di progresso”, ben si coniugheranno, viste le affinità delle tematiche. “L’ultimo anno è stato molto proficuo per la Fisica – dice il prof. Giglietto. Non solo per il premio Nobel, conferito per la scoperta della particella di Higgs, ma anche per una serie di scoperte che sono elencate dalla prestigiosa rivista scientifica Science, tra le 10 rilevanti nell’anno passato ed includono sia le osservazioni del cosmo che del mondo subatomico. In ultimo, gli ultimi studi connessi all’antimateria. Per questo motivo la fisica dell'infinitamente piccolo, che studia i costituenti della materia, ha enorme impatto anche per la comprensione dell'evoluzione dell'universo”. Molto atteso l’intervento del colonello dell’Aeronautica Italiana, Roberto Vittori, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che si preannuncia di grande reffetto anche per l’uso divulgativo di supporti audiovisivi. L’inaugurazione come si ricorderà, avrà luogo nell’aula magna “Attilio Alto” (campus universitario) con il seguente programma: Ore 8.30. Cappella del Politecnico Sedes Sapientiae Santa Messa celebrata da S.E. Mons. Francesco Cacucci Ore 9.45. Inno Nazionale - Aula Magna “Attilio Alto” Allievi del Conservatorio di Musica "Niccolò Piccinni" di Bari Interventi Sig. Domenico Lofù - Presidente del Consiglio degli Studenti Dott.ssa Delia Stallone - personale tecnico, amministrativo e bibliotecario Prof. Eugenio Di Sciascio - Relazione del Rettore Prof. Nicola Giglietto Prolusione - “Dal Micro Cosmo al Macro Cosmo: ultime frontiere della fisica” Col. Roberto Vittori Astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) – “Lo Spazio come opportunità di crescita e di progresso” Ore 18.00. Concerto dell’Orchestra Sinfonica della Provincia di Bari A seguire la consegna dei sigilli ai neo pensionati del Politecnico di Bari.
Mettere a confronto, in una serie di straordinari concerti, due differenti produzioni di due grandissimi compositori: il russo Pyotr Ilyich Tchaikovsky e il tedesco Johannes Brahms. Prende il via un nuovo ambizioso progetto musicale dell’Orchestra della Magna Grecia che prevede l’esecuzione delle “integrali” dei concerti di Pyotr Ilyich Tchaikovsky e delle sinfonie di Johannes Brahms. In questo nuovo progetto sarà Luigi Piovano a dirigere l’Orchestra ICO della Magna Grecia, della quale è direttore musicale, mentre come solisti saranno chiamati di volta in volta musicisti di chiara fama, il primo è il violinista russo Dmitry Sitkovetsky. Nel primo concerto “Tchaikovsky-Brahms I” sarà eseguito il popolarissimo Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky e la Sinfonia n. 2 in Re maggiore, Op. 73 di Johannes Brahms. Il concerto “Tchaikovsky-Brahms I” della XXII Stagione Concertistica “Eventi musicali” di Taranto dell’Orchestra ICO della Magna Grecia si terrà lunedì prossimo, 17 febbraio (sipario ore 21.00), al Teatro Orfeo di Taranto, un evento reso possibile anche grazie al sostegno di I&S Group S.P.A.; info a Taranto Orchestra Magna Grecia, via Tirrenia n.4 (099.7304422) www.orchestramagnagrecia.it, e Basile Strumenti Musicali, via Matteotti n. 14 (099 4526853). Il Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky è una delle opere più popolari ed eseguite del compositore russo: non c’è violinista che non abbia in repertorio questo concerto capace di commuovere il pubblico che ne riconosce le celeberrime melodie. In questa partitura Tchaikovsky, infatti, si allontana dai canonici schemi formali, innervando felicemente una accesa fantasia melodica con un marcato accento slavo. Solista in questo capolavoro sarà il violinista Dmitry Sitkovetsky: nato a Baku, in Azerbaijan, è però cresciuto a Mosca dove ha studiato al Conservatorio fino al 1977, quando è emigrato a New York dove ha continuato gli studi alla Juilliard School. Nella sua lunga carriera, che oggi lo vede impegnato anche come direttore d’orchestra, ha suonato come solista con le più prestigiose orchestre del mondo, come i Berliner Philharmoniker, la London Symphony, la Philharmonia e la Concertgebouw di Amsterdam. Nella seconda parte del concerto sarà eseguita la Sinfonia n. 2 in Re maggiore, Op. 73 di Johannes Brahms; sul podio a dirigere l’Orchestra della Magna Grecia ci sarà Luigi Piovano, primo violoncello dell’Orchestra di Santa Cecilia, che da diversi anni ha intrapreso una prestigiosa carriera come direttore d’orchestra, tra l’altro da due anni è direttore musicale dell’Orchestra della Magna Grecia che ha già diretto in numerosi concerti. La Sinfonia n. 2 in Re maggiore, Op. 73 di Johannes Brahms è un’opera che per il suo carattere bucolico, pervaso da un’atmosfera di quiete e di pace, viene spesso paragonata alla sinfonia Pastorale di Beethoven. È una partitura con uno spirito eminentemente melodico e "cantabile", da alcuni persino definita "mozartiana" per la trasparenza della sua orchestrazione; accogliendola con uno strepitoso successo, i viennesi vollero credere che fosse ispirata alla grazia e al fascino della loro città e la soprannominarono "sinfonia viennese". Lo stesso Brahms la definì come «una piccola sinfonia gaia e innocente» e, in occasione della sua prima esecuzione, consigliò agli orchestrali viennesi: «per un mese prima non suonate altro che Berlioz, Liszt e Wagner: soltanto così capirete la sua tenera gaiezza». Il partner culturale e sociale dell’Orchestra della Magna Grecia per la Stagione 2013-2014 è Ubi Banca Carime; la Stagione Concertistica “XXII Eventi Musicali” è sostenuta da Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo, Fondazione Cassa di Risparmio di Puglia, Camera di Commercio di Taranto, Regione Puglia, Provincia di Taranto, Programma Sviluppo Taranto, Confindustria Taranto, Comune di Taranto, Shell Italia E&P S.p.A., I&S Group e Fondazione Oro 6 per il Sociale.
Illustrissimo Presidente, Le scrivo con uno scopo ben preciso, uno scopo che spero e credo anche Lei possa condividere: quello di sensibilizzare le più alte cariche istituzionali, a partire appunto dalla Sua persona, sulla possibilità e opportunità di effettuare nel porto di Taranto le operazioni di demolizione della nave Costa Concordia. Le ragioni a favore di una scelta come questa sono - a mio avviso - evidenti e cogenti. Anzitutto Taranto vanta una grande specializzazione navalmeccanica e cantieristica, acquisita dalle molteplici imprese dell’area, che oggi purtroppo soffrono la congiuntura economica drammaticamente negativa, ma che per tanti anni hanno lavorato sulle unità della Marina Militare Italiana. Taranto, peraltro, come è ben noto, vive un momento estremamente difficile, sia dal punto di vista occupazionale che da quello ambientale, ma può brillantemente candidarsi quale porto italiano più idoneo ed estremamente più economico rispetto ad altri, in quanto può ospitare la nave Costa Concordia senza particolari lavori di adeguamento infrastrutturale (che sarebbero invece necessari in porti più vicini al luogo del tragico affondamento della nave in questione). Illustrissimo Presidente, l’arrivo della Costa Concordia, una nave che tanto dolore e lutti ha finito col portare col suo ultimo viaggio, sarebbe una boccata d’ossigeno per la stremata economia della città di Taranto, in particolare per i giovani lavoratori del settore cantieristico, che allo stato attuale vivono quotidianamente l’oppressione della disoccupazione. Lei più volte è intervenuto sulla disoccupazione giovanile, lanciando parole di speranza per una società più giusta e inclusiva, nella quale i nostri giovani possano esprimere al meglio tutte le loro potenzialità; ed è per questo che ho voluto sensibilizzarLa, in quanto punto di riferimento della nostra Società, alla quale Lei ha già dato tanto, con il Suo enorme impegno e il Suo alto senso dello Stato. Io che le scrivo mi chiamo GianCarlo Russo, sono un Dirigente delll’Associazione Assologistica, Associazione Italiana delle Imprese di Logistica, Magazzini Generali, Magazzini Frigoriferi, Terminalisti Portuali, Interportuali ed Aeroportuali. Rivesto la carica di Vice-Presidente con la delega per il Mezzogiorno. Sono anche io campano e risiedo in Penisola Sorrentina, ma lavoro da circa 13 anni nel Porto di Taranto, al terminal contenitori: proprio queste esperienze lavorative fanno sì che io parli con precisa cognizione di causa, con la possibilità di valutare concretamente la situazione reale, sia dal punto di vista tecnico che da quello sociale e occupazionale. È dunque con viva speranza che le affido queste mie righe. Spero che possano servire a portare alla Sua attenzione - e dunque nel dibattito pubblico - una possibilità vitale per l’economia e per la società della città di Taranto, che anch’essa ha tanto sofferto per le note vicende industriali e ambientali. Per questo mi sono permesso di chiedere il Suo aiuto, signor Presidente. Dalla morte e dal lutto che sono ormai legati indelebilmente all’immagine della Costa Concordia potrebbe - per noi - nascere un’importante opportunità di vita. Forse una salvezza decisiva.
E’ con vivo interesse che l’Amministrazione Comunale di Ginosa ha accolto l’emanazione del Decreto Ministeriale n. 1851 del 24.01.2014, con il quale è stata riconosciuto il carattere di eccezionalità delle piogge alluvionali verificatesi in Ginosa dal 07/10/2013 al 08/10/2013. Purtroppo, nonostante la pronta disponibilità del Comune di Ginosa a fornire il relativo supporto agli agricoltori colpiti dalla suddetta calamità naturale, il Ministero delle politiche agricole ha limitato gli effetti di detta dichiarazione alle sole provvidenze di cui all’art. 5, comma 3 e comma 6 del Decreto Legislativo n. 102/2004, commi relativi rispettivamente all’indennizzo per i danni causati alle strutture aziendali ed alle scorte, con esclusione dei danni alle produzioni ed alle strutture ammissibili all’assicurazione agevolata, ed al ripristino delle infrastrutture connesse all’attività agricola, tra cui quelle irrigue e di bonifica, con onere della spesa a totale carico del Fondo di solidarietà nazionale. Nulla ha previsto detto decreto in ordine alle altre possibili, indispensabili ed indifferibili misure finanziarie, contemplate dallo stesso D. Lgs. 102/2004 in favore delle aziende agricole colpite dalle calamità. Per tali motivi il Sindaco di Ginosa, dott. Vito De Palma, ha invitato le Autorità interessate, mediante una dettagliata nota inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri ed attuale Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ad interim, On.le Enrico Letta, al Presidente della Regione Puglia, On.le Niki Vendola, ed all’assessore all’agricoltura della Regione Puglia, Dott. Fabrizio Nardoni, a voler riconsiderare ed ampliare, con l’urgenza imposta dalla indiscussa gravità degli eventi calamitosi, le misure in favore degli agricoltori colpiti dagli eventi alluvionali. Secondo il dott. De Palma, “la grave esclusione dei benefici di cui al comma 2, lettera c) e lettera d) dell’articolo 5 del Decreto Legislativo n. 102/2004 determina un evidente, grave e strutturale disagio economico e finanziario per le numerose aziende agricole colpite dall’alluvione del 7 ed 8 ottobre 2013, le quali non potranno beneficiare, allo stato degli atti, della indispensabile proroga delle scadenze delle rate di pagamento del credito agrario di esercizio e di miglioramento, del credito ordinario, nonché dell’esonero parziale del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti. Per tali motivi - continua il Sindaco di Ginosa - ho inteso manifestare, presso tutte le Sedi istituzionali competenti, il forte disagio economico e finanziario arrecato alle aziende agricole locali dagli eventi calamitosi, poste ora nell’incapacità di conseguire quel reddito minimo necessario al puntuale assolvimento delle obbligazioni assunte nei confronti delle banche e, per legge, in favore dell’INPS”.
Mercoledì 12 febbraio 2014 alle ore 11,30 nel Reparto di Pediatria dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto, si svolgerà la cerimonia di consegna di un apparecchio utilissimo per l’ausilio di bambini in difficoltà respiratoria da parte di Teleperformance Italia ad ABIO Taranto, Associazione Per il Bambino in Ospedale. ABIO Taranto donerà a sua volta tale apparecchio al Reparto di Pediatria dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto. Alla cerimonia di Consegna prenderanno parte il Vice Presidente del gruppo Teleperformance, Dott. Gabriele Piva, il Dott. Alessandro Ladiana e lo staff dirigenziale, il Presidente di ABIO Taranto, Dott. Deborah Cinquepalmi , le volontarie di ABIO Taranto, il Primario di Reparto, Dott. Gentile, i medici e tutto il personale del Reparto. ABIO Taranto è particolarmente grata a Teleperformance per questa importante donazione che ha visto la partecipazione, la collaborazione, la solidarietà e l’affetto della dirigenza e di tutti i dipendenti. Il Dott. Gentile , i medici del Reparto e soprattutto i piccoli pazienti si associano ai ringraziamenti
Taranto e la sospirata Zona Franca Urbana: sarebbe opportuno – secondo Confcommercio - avviare un confronto. Lo scorso gennaio sono stati pubblicati i bandi per le ZFU – Zone Franche Urbane- individuiate in 3 aree (Sicilia, Calabria e Campania). Nei giorni scorsi l’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone, rispondendo alle sollecitazioni di Confcommercio Taranto, ha fornito chiarimenti riguardo alla attività in corso tra Regione e Ministero per la pubblicazione dei Bando per la Puglia. A tal fine è bene precisare che – osserva il presidente di Confcommercio, Leonardo Giangrande, in una nota all’indirizzo del presidente della Regine, Nichi Vendola, dell’assessore Capone, del sindaco Ippazio Stefano- la pubblicazione del Bando non risolve tout court la questione Taranto, essendo necessario che la Regione individui possibili riserve di scopo. Il provvedimento di avvio della ZFU a Taranto interessa un’area (Tamburi, Croce – Isola Porta Napoli e Paolo VI) che, per i noti motivi, è una delle più critiche del territorio. Un contesto urbano di limitato appeal, ove risulta difficile immaginare che possano nascere nuove imprese in ragione dei soli benefici fiscali e tributari previsti, trattandosi tra l’altro di risorse contenute. E’ perciò necessario che Regione e Comune individuino ulteriori interventi di marketing urbano da associare al Bando delle ZFU pugliesi (come previsto dalla circolare 2008 del Mise). Si potrebbe a tal scopo dare piena operatività al Protocollo d’Intesa del luglio 2012, nonché adottare politiche di incentivazione fiscale legate all’utilizzo di immobili di proprietà pubblica. Difficilmente, l’adozione della ZFU potrebbe da sola dare alle aree beneficiarie la attesa svolta decisiva che possa contribuire a creare un nuovo sviluppo imprenditoriale. E’ altresì necessario che il Bando non trascuri le imprese già operative, quelle micro e piccole imprese che da sole hanno fatto fronte alla crisi soprattutto in questi ultimi, difficili anni. L’obiettivo deve essere quello di fermare la chiusura delle attività, oltreché incentivare l’avvio di nuove imprese. Non si può ignorare il dramma che le imprese già residenti hanno dovuto affrontare in questi anni di totale decadimento del quartiere a ridosso dell’area industriale. Sarebbe ora che ci si ponesse di problema di aiutare chi eroicamente e con tanta fatica ha resistito, nell’incertezza del futuro.
GUARDIA DI FINANZA: TUTELA DEI MERCATI FINANZIARI, CONTRASTO AL RICICLAGGIO, AGGRESSIONE AI PATRIMONI DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA, LOTTA AL CONTRABBANDO ED AL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. IL BILANCIO DEL 2013: - SOTTRATTI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA TARANTINA PATRIMONI PER 2,2 MILIONI DI EURO; - ARRESTATI 7 USURAI; - ESEGUITI 73 ARRESTI PER CONTRABBANDO DOGANALE DI PRODOTTI PETROLIFERI E VIOLAZIONI ALLE NORME IN MATERIA DI ACCISE; - ARRESTATE 77 PERSONE PER TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI. Nella lotta alla criminalità organizzata, la Guardia di Finanza continua a perseguire una precisa strategia d’intervento fondata essenzialmente sul conseguimento dei seguenti obiettivi: - il sequestro e la confisca dei beni delle organizzazioni criminali; - il contrasto all’usura e all’utilizzazione del sistema finanziario per finalità di riciclaggio. Proteggere il sistema economico dalle infiltrazioni criminali e dall’accumulo di patrimoni illeciti, che alterano le regole di funzionamento dei mercati e della concorrenza, è una delle priorità istituzionali della Guardia di Finanza a tutela della legalità economico – finanziaria del paese. Nel corso del 2013, in 22 distinte operazioni di servizio condotte nei confronti di alcuni sodalizi criminali della provincia jonica, le complesse ed articolate indagini nonché gli accertamenti patrimoniali eseguiti, hanno consentito di verificare la posizione reddituale di nr. 54 persone, le quali avevano attribuito fittiziamente a congiunti e prestanomi la titolarità di aziende, beni mobili ed immobili nonché disponibilità monetarie, al fine di reinvestire il denaro proveniente dalla perpetrazione dei reati di usura e traffico di sostanze stupefacenti. Complessivamente sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 2,2 milioni di euro. Nella lotta al reimpiego di denaro proveniente da reati, sono state eseguite 11 ispezioni antiriciclaggio ed approfondite 78 segnalazioni per operazioni sospette, all’esito delle quali 15 persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria; sono stati altresì individuati e ricostruiti flussi di danaro oggetto di riciclaggio per 116 mila euro. Il contrasto al fenomeno dell’usura si è sostanziato, nel complesso, con l’arresto di 7 persone. Particolarmente significativa l’operazione denominata “FIGARO”, all’esito della quale sono state tratte in arresto 5 persone per i reati di usura ed esercizio abusivo di attività finanziaria, con il sequestro preventivo di 2 immobili, 2 autovetture e 3 polizze assicurative. In tale contesto lo specifico reato di usura è stato applicato per i casi in cui è stata accertata la misura di tassi di interesse praticati oscillanti tra il 90 ed il 160% annuo. L’attività di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, particolarmente incisiva nel capoluogo jonico, ha evidenziato che alcuni quartieri di Taranto hanno assunto la connotazione di vere e proprie “piazze di spaccio”, caratterizzate dalla presenza di numerose persone coinvolte nella specifica attività delittuosa, spesso legate da vicoli di parentela. Numerosi assuntori di sostanze stupefacenti, tra i quali molti giovanissimi, provenienti anche dalle limitrofe province di Brindisi, Matera e Bari, si recano appositamente presso detti quartieri per acquistare la droga. Nel decorso anno 2013 è da ritenersi di tutta evidenza l’attività di servizio denominata “DUOMO 2011”, portata a termine con l’arresto di 39 persone appartenenti ad un’associazione per delinquere di stampo mafioso tarantina (clan TAURINO), dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, operante nella città vecchia. Detta associazione mafiosa ha garantito nel tempo un continuo approvvigionamento di droga, rifornendo capillarmente e sistematicamente aree di mercato sempre più vaste. L’operazione di servizio ha preso il nome dalla via ove è situato il Duomo dedicato al Santo Patrono di Taranto, lungo la quale erano allocati 2 circoli ricreativi che fungevano da “centrali” per l’illecita attività e che sono stati sottoposti a sequestro, quale misura di prevenzione patrimoniale. Altre 2 importanti operazioni antidroga conclusesi nel 2013, denominate “UNDERTAKER” e “EL CHICO”, hanno portato all’esecuzione di 34 arresti nei confronti di appartenenti a due consorterie criminali operanti oltre che a Taranto anche a Milano, Napoli, Bari e Brindisi. Per quanto concerne gli oli minerali, è stata portata a termine una poderosa attività di servizio denominata “MARENERO” nei confronti di un’associazione per delinquere finalizzata alla perpetrazione del reato di contrabbando doganale e di violazioni alle norme del T.U. sulle Accise. Detta organizzazione criminale operava: - appropriandosi indebitamente di ingenti quantitativi di gasolio “bunker” destinato alle navi e quindi favorito da regime fiscale agevolato, per l’illecita distrazione al mercato nero; - sostituendo metodicamente e capillarmente quantitativi di carburanti “finiti” in uscita dalla Raffineria ENI di Taranto, con prodotti petroliferi “grezzi” non commercializzabili, per poi rivendere i prodotti “finiti” al mercato nero a compiacenti titolari di depositi e distributori stradali di carburanti. I prodotti petroliferi “grezzi”, invece, venivano consegnati ai legittimi destinatari dei trasporti in uscita dalla Raffineria, i quali, ignari delle sostituzioni effettuate, immettevano al consumo prodotti non raffinati miscelati anche con acqua. A tal riguardo, sono stati eseguiti 73 arresti e denunziate a piede libero 59 persone (tra dipendenti della Raffineria ENI di Taranto, spedizionieri doganali, titolari di depositi e distributori stradali di carburanti, soci ed autisti di aziende di autotrasporto di prodotti petroliferi), con il sequestro di 28 autocisterne, per un valore complessivo di 7 milioni di euro, 2 tonnellate di carburanti e l’accertamento di ulteriori 5 tonnellate di prodotto consumato in frode. Il mercato del falso non conosce crisi e anche nella provincia jonica il fenomeno è in costante aumento. Lo dimostrano i controlli eseguiti dalla Guardia di Finanza che, nel corso del 2013, hanno portato al sequestro di circa 3 milioni di prodotti contraffatti o pericolosi con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 168 persone. L’attività del Corpo è stata rivolta ad individuare i luoghi di illecita produzione delle merci contraffatte, i canali di importazione, nonché i luoghi di stoccaggio e di destinazione finale. L’illecita attività risulta sempre più gestita da organizzazioni transnazionali, che immettono sul mercato prodotti non conformi alla normativa comunitaria e pericolosi per la salute e la sicurezza dei consumatori. A tal riguardo il Comando Generale della Guardia di Finanza ha ultimato ed attivato dal 1° gennaio del corrente anno il Sistema Informatico Anti-Contraffazione (S.I.A.C.), accessibile all’indirizzo internet http://siac.gdf.it, che costituisce uno strumento di divulgazione e informazione per gli utenti della rete e per gli operatori economici. Si tratta di un progetto, finanziato dalla Commissione Europea con i fondi riservati al Programma Operativo Nazionale “Sicurezza per lo sviluppo 2007/2013”, che è stato affidato dal Ministero dell’Interno alla Guardia di Finanza, la quale riveste un ruolo di centralità nello specifico comparto operativo, e che si pone essenzialmente l’obiettivo di:  consentire una più completa e mirata attività di analisi di rischio nel contrasto all’”industria del falso”;  consolidare, anche mediante l’interoperabilità del S.I.A.C. con altre banche dati, le linee di cooperazione con le Forze di Polizia e gli altri apparati istituzionali (nazionali e internazionali) coinvolti nella lotta alla contraffazione, rafforzando, altresì, i rapporti di partenariato con il mondo imprenditoriale. Nel corso del 2013 sono state portate a compimento due importanti operazioni nello specifico settore:  “MENDACIS”, nel corso della quale sono state eseguite 2 operazioni di servizio nei confronti di due persone di etnia cinese titolari di depositi all'ingrosso con sede a Modugno (BA) e Bari, nel corso delle quali sono stati sequestrati circa 1.650.000 prodotti (fra giocattoli, articoli di cancelleria e di ferramenta, accessori per cosmesi, articoli casalinghi vari, lampadine, fornelli elettrici e lettori multimediali ed audio/video) di genere pericoloso, con brevetti contraffatti e con marcatura “CE” mendace. I predetti operatori commerciali sono stati denunziati all’Autorità Giudiziaria per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e mendaci ed immissione sul mercato di prodotti pericolosi.  “D.O.C.”, nell’ambito della quale è stato sottoposto a sequestro un ingente quantitativo di prodotti vitivinicoli (circa 180 mila litri) illecitamente commercializzati da un’impresa abruzzese, contraddistinti da etichettatura non propria, di esclusiva pertinenza di una cantina sociale con sede a Manduria. Tre persone sono state denunziate all’Autorità Giudiziaria, per i reati di frode in commercio e vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
Gli studenti dell’Istituto superiore “A. Pacinotti” di Taranto hanno effettuato, oggi, una visita guidata al Consiglio Regionale, nell’ambito del progetto “Nel cuore della democrazia – Il Consiglio regionale della Puglia si fa conoscere”. Seduti tra i banchi dei Consiglieri e della Presidenza, gli alunni hanno appreso l’attività, l’organizzazione del Consiglio e le modalità di approvazione di una legge. In precedenza, hanno fatto visita alla Teca del Mediterraneo, la biblioteca multimediale del Consiglio regionale dove, a ciascuno di loro, è stato consegnato un kit con materiale didattico–informativo. Alle docenti accompagnatrici è stato consegnato, per la biblioteca della loro scuola, lo Statuto della Regione Puglia, una pubblicazione sulla Costituzione della Repubblica in versione plurilingue, il manifesto dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea e una carta geografica politica dell’U.E../
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