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Giornale di Taranto - Giornalista1

Tre architetti per spiegare passato, presente e possibile futuro della Città Vecchia. Le tre presenze hanno animato una serata del Rotary Club Taranto Magna Grecia.

Si tratta dell’arch. Nico D’Ippolito, già rotariano e  presidente del Club, nelle vesti di ex assessore all’Urbanistica del primo mandato di Stefàno; dell’arch.  Cosima Lorusso, attuale assessore all’Urbanistica; e l’arch. Cosimo Netti, dirigente del Patrimonio comunale.

Il presidente del Club, Antonio Rubino, ha introdotto i lavori presentando gli ospiti ma anche ricordando l’interesse che da sempre il Rotary Magna Grecia ha nei confronti dell’Isola e dei suoi abitanti, e l’attuale progetto di ristrutturazione del campo di calcio di San Giuseppe.

D’Ippolito ha subito detto che la situazione generale della città è più problematica di quel che si possa pensare: un Piano regolatore  vecchio e sovradimensionato (pensato per 370mila abitanti, oggi ridotti a 190mila); una città che da Lido Azzurro a Talsano è una delle più lunghe d’Italia; e, anomalia delle anomalie, una delle poche città che non si sviluppano (come sarebbe naturale) intorno al centro storico. Ora c’è il piano di rigenerazione urbana varato dalla Regione e lo strumento urbanistico (2011) che blocca l’espansione della città che “vanta” ben 12mila appartamenti sfitti.

L’assessore Lorusso ha auspicato  un ritorno in Città Vecchia (molto teorico al momento); ha accennato alla necessità di affrontare i problemi di chi ci abita; non ha nascosto il grave problema della sicurezza che va sempre peggiorando.

L’arch. Netti, infine ha reso noto lo stanziamento di somme regionali proprio per investimento in Città Vecchia a favore delle residenze. Ma non si esclude la possibilità di concedere varianti di destinazione se si vuole destinare un immobile (accatastato come abitazione) ad attività produttive come alberghi, ristoranti, ecc.

Insomma, problemi vecchi e nuovi, e alcune soluzioni possibili, per l’eterno problema di Taranto: il suo borgo storico. Anche se è facile immaginare (ed è stato detto sia dai relatori che nel corso dei numerosi interventi dal pubblico) che di pari passo con la bonifica delle “pietre” della Città Vecchia, occorre bonificare il tessuto umano dell’Isola stessa. A destra e a sinistra di via Duomo si aprono luoghi di degrado e di illegalità che impediscono da sempre e sempre di più uno sviluppo urbano, abitativo e  - perché no – turistico dello scoglio compreso fra il ponte girevole e il ponte di pietra. Guardare qualsiasi altra città o paesino d’Italia per credere.

  

Un nuovo sviluppo delle città per porre rimedio alla crisi globale

 

Nel 2050 il 70% degli abitanti del pianeta vivrà nelle città. L’Unione europea ha chiesto a tutti i paesi membri di dotarsi di un’ambiziosa Agenda urbana. L’Italia sta cercando di muoversi in questa direzione. Per superare le politiche di austerità il nuovo paradigma dello sviluppo passa dalle città che, come dicono le Nazioni Unite, possono essere il «rimedio alla crisi globale».

Per rilanciare la domanda interna e salvare il pianeta vanno fatte alcune scelte fondamentali: la città compatta che limita il consumo di suolo; l’economia a zero emissioni di carbonio; il risparmio di risorse naturali e alimentari; la mobilità sostenibile; la cultura come fattore determinante di una nuova visione non solo economica dello sviluppo.

Interi comparti produttivi come l’edilizia, i trasporti, l’Ict, l’energia, la salute e il «welfare» possono essere trainati dall’innovazione urbana. Sono le città, e non gli Stati, a rappresentare la speranza di una democrazia globale, di cui la democrazia deliberativa e l’eguaglianza di genere sono componenti essenziali.

 

L’argomento, molto caro a Walter Vitali, già sindaco di Bologna dal 1993 al 1999, presidente di Eurocities e senatore dal 2001 al 2013, tra i promotori di Laboratorio urbano, viene sviluppato nel suo nuovo libro “Un'agenda per le città. Nuove visioni per lo sviluppo urbano”(edizioni Il Mulino).  Il volume contiene considerazioni e proposte di Laboratorio urbano per le politiche di genere, la democrazia urbana e le pratiche partecipative, le città metropolitane, il territorio e l’economia verde, la mobilità, il «welfare», la cultura e l’università, le «smart cities», il lavoro e lo sviluppo locale.

 

La presentazione del libro avverrà venerdì, 14 novembre, ore 18.00,presso la sede della Libreria Laterza, Bari (Via Dante 49/53). Discuteranno con l’autore: Antonio Decaro, Claudia Lopedote, Nicola Martinelli. Moderatore, Alessandro Laterza.

L’evento è curato da Libreria Laterza Bari, Politecnico di Bari, lab.i.city |laboratorio interattivo per la città nell’ambito di “Libri&Città”, l’iniziativa culturale nata sei anni fa da una partnership tra il Politecnico di Bari e le Edizioni Laterza. 

Ancora una sparatoria e la paura che cresce in città. Teatro di questo ennesimo episodio criminoso è stata via Leonida, nelle vicinanze di un circolo ricreativo, nella stressa zona in cui ieri pomeriggio si era verificato un fatto analogo. Gli investigatori preferiscono attendere l'esito degli accertamenti in corso ma sembra che si tratti di fatti legati tra loro che potrebbero avere quindi matrice e protagonisti comuni. 

Venerdi 14 novembre  alle ore 18.30  appuntamento con Dario Stefàno, candidato alle primarie del Centro Sinistra per la Presidenza della Regione Puglia, presso la sala Convegni del Ristorante Il Gambero (subito dopo il Ponte di Pietra)  e non  alla Facoltà di Giurisprudenza in via Duomo in Città Vecchia a Taranto come inizialmente comunicato

Si parlerà di Turismo e Cultura- due temi- si legge in una nota- particolarmente cari a una città ed a una provincia che puntano a dare un nuovo volto alla sua economia ed al suo sviluppo per far crescere occupazione e imprenditoria. Oltre al sen. Stefàno sono previsti interventi di esperti ed operatori del settore. Una serata che si preannuncia significativa in quanto potrebbe tracciare una vera e propria linea di demarcazione fra passato e futuro, un futuro verso cui guarda con grande attenzione proprio Dario Stefàno che come Governatore della Puglia punterà molto proprio sul territorio tarantino."


Si terrà venerdì 14 novembre alle 17 presso la sala consiliare della Provincia in via Anfiteatro a Taranto l'Attivo provinciale dei democratici. in vista delle primarie del prossimo 30 novembre per il candidato del centrosinistra a presidente della Regione nelle elezioni di primavera 2015. All'iniziativa saranno presenti, tra gli altri, l'on. Michele PELILLO e Walter MUSILLO, segretario provinciale del PD.

Le conclusioni saranno tratte da Michele EMILIANO.

 

Tempa Rossa, Confindustria accoglie con favore l’intervento del Presidente della Provincia di Taranto riguardante la discussione del progetto all’interno della Consulta dello Sviluppo

 

 

Il recente intervento del Presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano sulla questione Tempa Rossa va esattamente nella direzione da tempo auspicata da Confindustria: al di là del merito – il parere favorevole o contrario al progetto – sicuramente lo è sul piano del metodo, che è quello della concertazione.

Un termine, quest’ultimo, che, per quanto abusato, è al momento l’unico capace di rendere al meglio la strada da intraprendere per giungere ad una valutazione serena, puntuale ed esaustiva della questione.

Senza voler entrare per l’ennesima volta nelle peculiarità dell’intervento, focalizzate in precedenti occasioni, va infatti sottolineato come per la prima volta il progetto Tempa Rossa – analizzato, sia pure indirettamente, attraverso la discussione della delibera del consiglio comunale che di fatto ne inibisce la realizzazione – sia stato, almeno in via preliminare, oggetto di una valutazione da parte di un organismo collegiale, composto da diversi soggetti portatori di istanze ed interessi diversificati, qual è la Consulta dello Sviluppo.

Il metodo è quello che invochiamo da tempo, perché convinti, come già espresso in altre occasioni, che un ente pur fondamentale come il Comune di Taranto non possa esprimersi in totale solitudine (sul piano istituzionale, ferme restando le diverse istanze delle varie realtà territoriali) su una questione che attiene lo sviluppo del porto, della città, di un territorio composito come quello jonico.  

Abbiamo detto più volte che dire pregiudizialmente “no” ad un progetto è un atteggiamento che non porta alcun tipo di vantaggio alla comunità, così come lo potrebbe essere un “sì” pregiudiziale e non frutto di attente e scrupolose valutazioni.

Ecco perché riteniamo che dall’Amministrazione Provinciale sia arrivato un segnale importante, che va colto nella sua interezza e nel suo significato reale, che certo non è quello di mettere in atto un braccio di ferro istituzionale di cui proprio la città non ha bisogno.

La volontà espressa dal Presidente Tamburrano, peraltro, va nella direzione di andare oltre il tavolo della Consulta allargando la concertazione all’assemblea dei sindaci, a parlamentari, consiglieri regionali oltre che ai soggetti già contemplati – in cui figurano anche Camera di Commercio e Authority - dall’organismo presieduto dall’Ente Provincia.

Diverse volte abbiamo fatto presente – e lo ribadiamo – che quello che la città e la sua provincia esprimeranno in merito a Tempa Rossa – o a qualsiasi altro progetto rilevante per il territorio – dovrà far sentire il suo “peso specifico” rispetto alle valutazioni che potrebbero arrivare, in merito, dal Governo centrale, che potrebbero essere di segno diverso. 

Non basta, pertanto, in tal senso, contare su una maggioranza raffazzonata di un consiglio comunale, né contare sugli interventi frammentati di esponenti politici i cui orientamenti risultano spesso essere di carattere personale prima ancora di rappresentare le istanze del partito di appartenenza.

Crediamo che la questione meriti altro, e che il territorio si possa esprimere anche sulle legittime richieste –royalties e non solo – che potrebbero essere avanzate prima ancora di prevedere l’esito effettivo della complessa partita.

Il rischio, caso contrario, è che tutto sia affidato alle decisioni prese dall”alto”, senza alcun margine di intervento da parte degli attori locali, e soprattutto in assenza di un briciolo di ricaduta – in termini di investimenti, di benefici, di ulteriore occupazione – per una realtà territoriale che ha già pagato e continua a pagare i suoi pesanti dazi in nome di uno sviluppo possibile.

 

 

 

         La Protezione civile regionale sta tenendo sotto controllo la situazione nell’arco ionico tarantino e in particolare nella zona di Ginosa, dove da questa mattina sono in corso eventi meteorologici che hanno causato alcuni danni alle abitazioni, alle strutture e alle reti, che però dai primi rapporti non sono considerati gravi e che non mettono in pericolo vite umane.

         “Abbiamo allertato per tempo i Comuni – ha spiegato l’assessore alla Protezione civile Guglielmo Minervini – e il COC, il centro di coordinamento comunale di Ginosa si è subito insediato, monitorando danni e curando gli interventi di soccorso con le forze dell’ordine e i volontari. I primi interventi di ripristino potranno essere affrontati anche grazie alle risorse rese disponibili nell’ultima variazione di bilancio approvata lunedì.

         Sono in continuo contatto con il sindaco, mentre i responsabili del servizio Protezione civile si stanno recando sul posto”.

Ciò che è scritto, ciò che si vede e il gesto. Cinque quadri dal Vangelo secondo Matteo di Virgilio Sieni - produzione (con la collaborazione del Crest) presentata nella sua compiutezza performativa lo scorso luglio a Venezia - andranno in scena, venerdì 14 novembre 2014, nel Palazzo Lanfranchi di Matera (tre repliche, ore 19, ore 19.45 e ore 20.30). I cinque quadri: “Cena di Betania”, “Flagellazione”, “Sepoltura”, “Beatitudini” e “Fuga in Egitto”. In quest'ultima azione sei donne di Taranto (Vanessa Caponio, Filomena Ferrari, Anna Novellino, Sandra Novellino, Lucia Simonetti e Grazia Vacca) disegnano il lento comporsi dell’invito che  l’Angelo rivolse a Giuseppe 

Di inqualificabile ci vedo solo la campagna di disinformazione portata avanti dalla destra che gioca sulle apprensioni e le ansie del settore agricolo per lanciare allarmi ingiustificati e sfruttare il tema, in assenza di reali argomenti politici, per farsi un po’ di propaganda elettorale a buon prezzo. Per cui ancora una volta sono costretto a rincorrere le false notizie, questa volta provenienti dall’on. Rocco Palese, per dire quello che a più riprese abbiamo detto e ridetto. Il PSR della Puglia non solo, infatti, è stato già approvato in giunta ma è stato anche inviato a Bruxelles.

Così l’Assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia, in replica alla nota stampa del deputato di di FI Palese sui presunti ritardi del Piano di Sviluppo Rurale pugliese.

Per ripristinare la corretta informazione sull’argomento e per dare notizie alla comunità ma anche parlamentare salentino, è opportuno, inoltre, specificare che nessuna Regione ha ricevuto alcuna osservazione sui PSR presentati e che non vi è nessuna responsabilità da parte della Puglia circa le somme da spendere nel 2014 considerato che il termine per la scadenza del 22 luglio per la presentazione dei programmi, era stato fissato da regolamenti comunitari e decorreva dall’atto di accordo con il partenariato a livello nazionale.

Preferirei, infine, non commentare l’azione di strumentalizzazione che la destra ancora una volta fa su argomenti che costano vite e drammi di intere comunità, come l’emergenza Xylella in Salento e l’alluvione nel Gargano. Su entrambi i casi stiamo facendo il possibile e oltre con il rigore della scienza e la consapevolezza degli strumenti legislativi e finanziari a nostra disposizione. Quando la destra vorrà finalmente parlare di cose concrete forse riusciremo ad elevare il confronto politico di questa campagna elettorale che non potrà continuare ad essere fatta con scoop inesistenti e soprattutto sulla pelle degli agricoltori pugliesi.

 

 

 

Pubblichiamo di seguito la lettera che la consigliera comunale del Gruppo Sinistra Unita Lizzano, dott.ssa Ilaria Saracino, ha inviato al Comune di Lizzano, alla Provincia,  alla Regione e al prefetto di Taranto. Al centro della missiva ci sono le condizioni della litoranea salentina che, secondo la denuncia fatta dalla consigliera, in località Conche-Palmintiello, Marina di Lizzano, risulta essere "intransitabile e pericolosa".

Nei giorni di giovedì 6 e venerdì 7 novembre c.a. mentre la sottoscritta cercava di transitare sulla litoranea salentina nello specifico Marina di Lizzano, località Conche-Palmintiello, giunta all’altezza della doppia curva, dove il mare si ferma normalmente a circa un metro dalla strada, non è stato possibile transitare in quanto proprio in quel punto il mare aveva completamente invaso sia la strada sia il terreno agricolo posto di fronte. A dire il vero anche in altri punti il mare aveva invaso la strada della litoranea, ma di poco, invece lì nel punto citato sopra l’invasione era notevole tanto da non consentirne il transito. Questa è una situazione non nuova e che si protrae da anni e potrebbe prima o poi causare seri danni all’incolumità delle persone quali utenti della strada. Ma ciò sembra non interessare né all’Amministrazione Comunale lizzanese né all’Amministrazione Provinciale in quanto nessuno fino ad oggi è intervenuto. I due Enti, di cui sopra, non si sono neanche preoccupati di segnalare la situazione di pericolo e bloccare il transito.

Ovviamente la sottoscritta e il suo gruppo da tempo vanno denunciando queste seria situazioni di pericolo e vanno sollecitando l’Amministrazione Comunale e Provinciale sia nell’adottare provvedimenti urgenti per la salvaguardia delle coste soggette a erosione sia per spostare più all’interno quei tratti di strada della litoranea ormai raggiunti dal mare. Sino ad oggi però tali richieste e le stesse denuncie sono rimaste inascoltate e disattese. Forse la consuetudine vuole che prima di qualsiasi intervento di messa in sicurezza bisogna che si verifichi una tragedia?La sottoscritta insiste ancora una volta sulla richiesta di messa in sicurezza della litoranea salentina rammentando che già nel lontano 2001 furono redatti progetti cofinanziati da Comune e Provincia per la salvaguardia delle nostre meravigliose coste i quali progetti stranamente però non videro mai la loro realizzazione.

Si allegano numero tre foto dello stato dei luoghi effettuate in data 09/11/2014 ( due giorni dopo ) in cui sono visibili la sabbia e i residui trasportati dal mare sulla strada, è inoltre ben visibile la distanza del mare dalla litoranea in stato di bassa marea e mare calmo.

Distinti saluti                                                                         Cons. Com. Dott.ssa Ilaria Saracino

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