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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

 

LE DICHIARAZIONI DI FIM-CISL E UILM

 

FIM-CISL TARANTO

LE NOTIZIE DI QUESTI GIORNI SUL MANCATO INSERIMENTO IN LEGGE DI STABILITA’, ALMENO PER IL MOMENTO, DELLA NORMA A SALVAGUARDIA DELL’APPALTO ILVA HANNO CREATO MALUMORI E AGITAZIONE TRA I LAVORATORI. LAMENTIAMO COME SIA DIFFERENTE IL TRATTAMENTO RISERVATO A DUE PROVINCE DELLA STESSA REGIONE, SU UNA STESSA MATERIA, PRENDENDO AD  ESEMPIO BARI, PER CUI, TRAMITE L’INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE EMILIANO, SONO STATI STANZIATI FONDI FINO ANCHE PER I SETTORI DI PULIZIA DI ARSENALE E MARINA,  CON NUMERI DI ADDETTI NETTAMENTE INFERIORI A QUELLI DELLA REALTA’ RAPPRESENTATA DALL’INDOTTO ILVA. CHIEDEREMO TRAMITE LE COMMISSIONI PARLAMENTARI CHE SI POSSA OVVIARE, MAGARI INSERENDO TALE NORMA NELL’ULTIMO DECRETO ILVA, PER POTER GARANTIRE UNA RIPRESA DELLE DITTE ORAMAI IN AFFANNO DA MESI DALLA CUI TENUTA DIPENDONO NUMEROSE FAMIGLIE CHE RISCHIANO DI TRASCORRERE UN ALTRO NATALE DENSO DI INCERTEZZA. INSISTEREMO INOLTRE CHE SI REALIZZI UN POOL CHE POSSA GESTIRE E SNELLIRE LE PROCEDURE BUROCRATICHE PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DEI LAVORI PREVISTI DALL’AIA. QUESTO NON LASCEREBBE PIU’ ALIBI IN CASO DI RALLENTAMENTI E/O MANCATE REALIZZAZIONI.


UILM TARANTO

In merito alla delicatissima vertenza Ilva, giudichiamo improponibile e siamo fortemente dubbiosi sulla consistenza  del nono provvedimento di legge varato dal Governo. Alla luce di quanto contenuto nel provvedimento, appare manifesta l'interruzione del lungo e faticoso percorso, intrapreso sino ad oggi, sul tema di risanamento ambientale e del sito produttivo di Taranto. Nello specifico viene imposto un ulteriore slittamento di sei mesi del piano ambientale e dell’AIA, condizione improponibile, vista l’emergenza ambientale in cui città e fabbrica versano e per i quali tutto si sarebbe dovuto fare, tranne che disporre deroghe a quanto, peraltro, la legge impone. Di fatto, viene definitivamente spazzata via la costituzione della newco, società che avrebbe dovuto  traghettare l’llva fuori dalla delicatissima fase post-commissariamento e attraverso la quale si sarebbe, a nostro avviso, dovuto proseguire spediti verso un percorso, oramai intrapreso, di adempimento alle scadenze imposte  dall’AIA, al fine di completare l’opera di risanamento e bonifica entro e non oltre il 16 agosto 2016.

Tale pericolosa condizione, per effetto della legge ultima, apre scenari pericolosi, incerti e infruttuosi per la collettività, cittadini e lavoratori, verso i quali si dispone,con un incauto provvedimento, il tentativo di  vendita della fabbrica da operarsi entro e non oltre il mese di giugno 2016. Tutto ciò premesso, si prefigura il perdurare, per tempi indefiniti, del ricorso ingente a misure per il sostegno del reddito dei lavoratori, ormai stremati da anni di pesanti tagli al reddito.

Tali misure, effetti derivanti dal jobsact, se non rapidamente modificate, rischiano di produrre ripercussioni irreversibili sulla pelle dei lavoratori e sull’intera economia di una città, peraltro, come piùvolte manifestato e scritto  al premier Renzi, stremata sul piano dell’ambiente e del lavoro. Siamo convinti, alla luce di questo ultimo provvedimento di legge, che si sia giunti ad un punto ove è imprescindibile che il Governo, che si è assunto l’onere ed il dovere di prendere le redini di unavertenza che interessa migliaia di persone, corregga rapidamente il tiro mediante un confronto immediato con tutti i soggetti interessati. Inevitabilmente, prefigurandosi una tale situazione, non permetteremo si vanifichino tutti gli sforzi sinora compiuti dalla  collettività e dai lavoratori, volti alla salvaguardia e risanamento ambientale, nondimeno al mantenimento  dell’occupazione, ivi compreso l’indotto, già da tempo in ginocchio. Annunciamo da subito che, in mancanza di provvedimenti urgenti e straordinari, anche in tema di ammortizzatori sociali adeguati, che restituiscano puntualitá, certezza e dignità, saremo pronti ad intraprendere iniziative congiunte presso la sede istituzionale responsabile (palazzo Chigi), volte alla salvaguardia di tuttele misure finora intraprese e che non possono rischiare di essere vanificate da un percorso di incertezze, come quello annunciato dallo stesso Governo per opera dell’ultimo affrettato decreto.

Seguiremo con attenzione l’evolversi della situazione con l’impegno di portare a conoscenza tutti i lavoratori su quanto emergerà dal confronto delle prossimi giorni. Ribadiamo, per quanto ci riguarda, che non siamo mai stati, e mai lo saremo, disponibili a presenti e future impostazioni di un eventuale ridimensionamento.


 

DICHIARAZIONI DELL'ON.PELILLO E DI CONFINDUSTRIA TARANTO

 

Nota stampa dell'on. Michele Pelillo, capogruppo Pd della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, in merito all'emendamento sul fondo di garanzia per l'indotto Ilva, dopo il parere contrario del Governo. 

L'emendamento sul fondo di garanzia per l'indotto Ilva, che avrebbe contribuito a risolvere il grande problema delle aziende rimaste creditrici dello stabilimento siderurgico di Taranto, non è stato approvato, avendo avuto il parere contrario del Governo.

Non è stato sufficiente il mio sforzo, quello dell'on. Ludovico Vico, quello di decine parlamentari del Partito Democratico.

Il viceministro Enrico Morando, che ha rappresentato il Governo nei lavori della legge di stabilità, si è assunto una grande responsabilità: un piccolo emendamento avrebbe risolto un grande problema.

Nonostante l'atteggiamento del viceministro Enrico Morando, noi insisteremo. A gennaio 2016 abbiamo un'altra possibilità: introdurre lo stesso emendamento nella legge di conversione dell'ultimo decreto legge sull'Ilva. Ci riproveremo, per restituire fiducia a tante decine di imprenditori e a migliaia di lavoratori.

 Nota stampa Confindustria Taranto.

Torna lo stato di agitazione fra le imprese dell’indotto Ilva di Taranto dopo la notizia della bocciatura dell’emendamento che avrebbe dovuto consentire un più agevole accesso delle stesse al Fondo di Garanzia.

Le aziende appaltatrici hanno di fatto visto tramontare la possibilità di ottenere un po’ di ossigeno per le loro casse già asfittiche, eventualità che sarebbe stata resa possibile se il provvedimento presentato dall’on. Michele Pelillo, capogruppo Pd alla Commissione Finanze della Camera, e da altri deputati, fra i quali l’on. Ludovico Vico, non fosse stato respinto.

Il pollice verso è arrivato dal ministero dell’Economia, rappresentato dal viceministro Enrico Morando, il quale non ha ritenuto di far passare l’emendamento, decretando di fatto una situazione immutata rispetto alla precedente formulazione introdotta dal Senato, (che, lo ricordiamo, impedisce totalmente l’accesso al Fondo, vanificandone l’utilizzo).

Confindustria Taranto aveva più volte caldeggiato la modifica delle modalità di accesso al Fondo, proprio per consentire alle imprese, ancora creditrici di 150 milioni di euro (maturati, come si ricorderà, durante la gestione commissariale Ilva) di poter contare su risorse utili a proseguire nelle loro attività e in molti casi a evitare il fallimento.

Ora, nel riconoscere l’impegno profuso in tal senso, Confindustria Taranto ringrazia in particolare l’on. Michele Pelillo, che fin dall’inizio ha sostenuto vigorosamente le ragioni del nostro  sistema imprenditoriale; un grazie va anche agli altri parlamentari (fra cui l’on Vico, e nel primo passaggio al Senato anche al senatore Tomaselli)  impegnati nel portare avanti tali istanze.

La notizia, tuttavia, fa registrare un ulteriore e pesante passo indietro nel percorso di una vicenda già costellata da “segni meno” per le aziende dell’indotto Ilva di Taranto. Aziende che, come è noto, lo scorso anno avevano portato avanti le loro istanze anche attraverso clamorose forme di protesta, rivendicando quanto loro dovuto anche in nome di professionalità consolidate, esperienza e preparazione acquisite in decenni di rapporto con la grande fabbrica.

Aziende che ora potrebbero tornare, alla luce delle recenti vicende, sul piede di guerra, assumendo soluzioni anche drastiche al loro interno (con la messa in libertà del personale) e col blocco delle forniture all’Ilva.

Torniamo a ribadirlo: c’è un intero sistema che va recuperato e di questo sistema le nostre aziende sono parte integrante e fondamentale.

Il Governo non è riuscito a garantire a queste aziende, e quindi a tutto il nostro sistema produttivo, il ristoro anche parziale di quelle risorse che pure hanno consentito all’azienda dell’acciaio di andare avanti quando la situazione era già fortemente compromessa, e quel che preoccupa fortemente è che tutto ciò avviene in un contesto tutt’altro che favorevole: l’ultimo decreto, che contiene una scadenza imminente entro la quale Ilva –ancora in affanno nella produzione, nei processi di ambientalizzazione e nei pagamenti - dovrà essere ceduta ad acquirenti privati, e con esso il trasferimento di risorse sempre più esigue rispetto a quelle annunciate, non fanno  certo ben sperare né depongono a favore di quel rilancio trionfalmente prospettato, nei mesi scorsi, dallo stesso Governo.

Un rilancio di cui si stenta ad intravedere, fino a questo momento, anche un solo, sintomatico e chiaro segnale.

 


 

AVREBBE FALSIFICATO MODELLI F24 E TRUFFATO CLIENTI APPROPRIANDOSI DI INGENTI SOMME DI DENARO DA VERSARE AL FISCO.

 

I militari del Gruppo di Taranto hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un ragioniere commercialista e consulente del lavoro, M.M. di anni 54, titolare di uno studio professionale di Taranto al quale sono stati contestati i reati di falsità materiale commessa dal privato in atti pubblici(art. 482 C.P.), truffa aggravata (art. 640 commi 1 e 3 C.P.), falsità in scrittura privata (art. 485 C.P.), dichiarazione infedele (art. 4 D.Lgs 74/2000) e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte (art. 11 D.Lgs 74/2000).

La misura cautelare, disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Taranto, Dott. Martino ROSATI, è stata richiesta dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Dr.ssa Giovanna CANNARILE.

Le indagini eseguite dalla Guardia di Finanza sono state avviate a seguito della denuncia di una coppia di imprenditori che hanno segnalato il pagamento di sanzioni ed imposte, a loro contestato da Equitalia, imposte già a suo tempo corrisposte al professionista per il versamento all’Erario.

Le attività investigative effettuate dalle Fiamme Gialle si sono sostanziate in approfonditi controlli del professionista, anche con lo strumento delle indagini finanziarie, all’esito delle quali è stato accertato che lo stesso, in un arco temporale compreso tra il 2005 ed il 2013, ha:

  • contraffatto n. 98 modelli F24, così da far risultare i versamenti delle imposte come effettuati, facendosi consegnare a fronte di tali attestazioni di pagamento una somma pari a circa € 1.109.000,00, truffando gli ignari clienti;

  • evaso le imposte dirette per circa €. 1.253.000,00 e l’imposta sul valore aggiunto per circa €. 430.000,00;

    E’ stato eseguito, altresì, un Decreto di Sequestro preventivo “per equivalente”, emesso dallo stesso G.I.P. nei confronti del medesimo professionista, concernente beni e disponibilità finanziarie dell’indagato, fino alla concorrenza di circa €. 900.000,00. In particolare, sono stati sequestrati una barca a vela, un appartamento, tre motocicli e depositi bancari.


 

I Movimenti Taranto, Diritto di Volare e Aeroporto Magna Grecia di Taranto, non fanno più parte del Comitato Pro-Aeroporto (composto da Progentes, Benvenuti a Taranto, Filovita, paolozayd e Taranto turismo). 

Il Mov. Aeroporto Magna Grecia di Taranto ed il Mov. Diritto di Volare, dopo le recenti uscite pubbliche con il Presidente della Regione Emiliano, presso l’Assessorato al Turismo del Comune di Taranto, nella Conferenza Stampa presso Confcommercio del 26 novembre u.s., uscite pubbliche che hanno visto i nostri Movimenti non partecipare congiuntamente ai restanti, comunicano agli organi in indirizzo di non fare più parte del Comitato Pro-Aeroporto come prima (creato insieme a Progentes, Benvenuti a Taranto, Filovita, paolozayd e Taranto turismo).

Può ufficializzarsi, pertanto la fine di ogni collaborazione da parte nostra con le dette associazioni/movimenti.

Il nostro lavoro come Movimenti, da sempre esclusivamente dedicati ai Voli Passeggeri dall’Aeroporto ‘Arlotta’ di Grottaglie, intende essere esclusivamente implementato e condiviso, eventualmente, solo con Associazioni/movimenti che da sempre sono state create per questo scopo, non necessitando fare alleanze con associazioni o movimenti che hanno altro fine, oltre la questione Aeroporto.

Riteniamo, infatti, che dal nostro punto di vista non sia corretto e rispettoso nei confronti dei cittadini jonici far aderire più i nostri movimenti ad altre associazioni che proliferando sempre più, contribuiscono, così, ad ingenerare qualsiasi intralcio, anche involontario, al nostro stesso operato.

Pertanto, si invitano gli organi in indirizzo a voler prendere contatti anche con i nostri Movimenti per eventuali incontri sul tema Aeroportuale se veramente la questione è a cuore, e non fermarsi ad etichette o pseudo-comitati che allo stato non ci rappresentano minimamente.

Mov. Diritto di Volare

- Cav. Alfredo Luigi Conti

Mov. Aeroporto Magna Grecia di Taranto

- Pres. Avv. Walter G. Fischetti


 

Nuovo netto successo esterno. Tripla doppia di Calò.

 

Oltre ogni pronostico di inizio di campionato, i Boys Taranto Inail si ritrovano primi in classifica nel girone D di serie B dopo tre giornate, ma soprattutto dopo la seconda trasferta difficile consecutiva, in quel di Termoli, dove hanno fatto  bottino pieno ai danni della malcapitata Fly Sport Inail Molise.

L’entusiasmo della convincente prova a Battipaglia di due settimane prima non è svanito con la sosta imposta dal calendario per la Supercoppa, Latagliata e compagni sono stati capaci anche stavolta di dare continuità diu gioco e di risultati. Brillante soprattutto la fase difensiva: grazie a tenacia e compattezza dei bluarancio, i termolesi non sono andati oltre i 37 punti alla sirena finale.

É stata proprio questa la chiave della partita: coach Scarano sapeva che in questa gara sarebbe stata la difesa a fare la differenza, perché se in attacco c’è ancora tanto da migliorare soprattutto sulle percentuali di realizzazione in area pitturata, in fase difensiva la squadra dà già molte certezze; infatti si è costretto Loperfido e compagni più volte all’infrazione degli 8 secondi, grazie all'asfissiante pressing che ha letteralmente anestetizzato gran parte dei tentativi dei molisani, costringendoli a trovare quasi sempre soluzioni difficili.

Autentico gladiatore della partita è stato il pivot tarantino Calò che con i suoi 30 punti ha suggellato una prova super, riuscendo ad andare in “tripla doppia” (30 punti, 12 rimbalzi, 15 assist), supportato anche questa volta dal Play Donvito (12 punti, 11 assist). Di elevata caratura la prestazione dell’ala Eletto (12 punti), entrato in campo col piglio giusto, dimostrando a tutti gli effetti di essere il “sesto uomo” mettendo in pratica le indicazioni di Scarano, con l'unico neo degli errori sui tiri liberi.

La compagine tarantina ha dato prova di essere a tutti gli effetti squadra rivelazione di questo girone sorprendendo gli avversari con un gioco veloce fatto di continui cambiamenti in corso d’opera cercando di trovare sempre il canestro facile in superiorità numerica.

“Non è il momento di gongolarsi più di tanto – afferma il giocatore-presidente Stefano Todaro - ma per ora godiamoci questo momento magico e questa importantissima vittoria, sapendo che il campionato è ancora lungo. Alcune squadre si rinforzeranno, altre lo hanno già fatto, la strada verso i playoff è ancora lontana ma perlomeno siamo partiti con il piede giusto ed i nostri tifosi riceveranno ancora tante soddisfazioni”.

I Boys torneranno a giocare domenica prossima, 20 dicembre, in un match sulla carta facile contro la Sport Insieme Sud Barletta ultima in classifica. Si giocherà alle ore 11 alla palestra del Maria Pia a Taranto in via Galilei 27 con ingresso gratuito. Sarà l'ultimo appuntamento del 2015, occasione per salutare i tifosi festeggiando il primato e l'ormai imminente Natale. Si riprenderà il 9 gennaio 2016 a Lecce.

 

Il tabellino

Fly Sport Inail Molise – Boys Taranto Basket Inail 37-59

(10-14, 20-28; 32-44)
Termoli: Caicedo 14, , Di Santo, Genchi 4, Pascullo, Brandimarte 5, Torregiani, Loperfido 3, Ziccardi 2, Maurizio, Roglieri, Resce 9, Pavarese.

All.  Torregiani M. - Dirigente addetto arbitri: Urbano A.

Taranto:Frisenda, Todaro, Labellarte, Latagliata 3, Eletto 10, Gallipoli, Toska, Sansolino 4, Donvito 12, Calo' 30.

All. Scarano Piero – Dirigente addetto arbitri: Krol Gianpaolo

Arbitri:Graziani M. (Ravenna) – Patuelli M. (Imola)

Note:parziali 10-14, 10-14 (pt 20-28); 12-16, 5-15 (st 17-31)

 

Risultati

Serie B – girone D – 3^ giornata

Termoli-Taranto 37-59

Barletta-Bari 10-61

Lecce-Battipaglia 45-41

 

Classifica

Taranto 6; Termoli, Lecce 4; Battipaglia, Bari 2; Barletta 0

 

Prossimo turno (19/12/2015)

Termoli-Battipaglia  (20/12)

Bari-Lecce

Taranto-Barletta


 

LA NOTTE SCORSA, PRESSO L’OSPEDALE SS. ANNUNZIATA DI TARANTO, IGNOTI DOPO AVER FORZATO LA FINESTRA, SI INTRODUCEVANO ALL’INTERNO DEL BAR ALLOCATO NEI LOCALI DEL CITATO NOSOCOMIO, ASPORTANDO LA CASSAFORTE, CONTENENTE L’INCASSO DEL FINE SETTIMANA, ED UN NUMERO IMPRECISATO DI SCHEDE TELEFONICHE PER UN VALORE IN CORSO DI QUANTIFICAZIONE. INDAGINI IN CORSO A CURA DEI MILITARI DELLA COMPAGNIA DI TARANTO INTERVENUTI SUL POSTO.                        SEMPRE LA NOTTE SCORSA IN TARANTO, VIA BLANDAMURA, IGNOTI, DOPO AVER FORZATO LA PORTA D’INGRESSO, SI SONO INTRODOTTI ALL’INTERNO DEL DEPOSITO DI UNA RIVENDITA DI PRODOTTI PER L’INFANZIA ED HANNO ASPORTATO UN FURGONE E QUANTITA’ IMPRECISATA DI MATERIALE,PER UN DANNO IN CORSO DI QUANTIFICAZIONE.

INDAGINI IN CORSO, VOLTE ALL’IDENTIFICAZIONE DEGLI AUTORI, A CURA DEI CARABINIERI DELLA STAZIONE TARANTO SALINELLA COADIUVATI DA PERSONALE DEL N.O.R. DELLA COMPAGNIA DI  TARANTO.

 

 

Da un’analisi a livello nazione è emerso che, nell’ultimo periodo, si è registrato un incremento delle truffe in danno di anziani commesse da malviventi, generalmente due persone, un uomo ed una donna, che si qualificano come appartenenti all'Arma dei Carabinieri. Questo reato, particolarmente fastidioso, viene perpetrato, approfittando della loro buona fede, soprattutto ai danni di persone di età superiore a 70 anni. I truffatori, spesso ben vestiti, dall’aspetto garbato e curato, con abile dialettica e artifizi, raggirano le vittime con pretesti, tentando di farsi consegnare somme di denaro e/o monili in oro, a volte con danni patrimoniali importanti. Il fenomeno non ha fortunatamente un’incidenza particolarmente significativa nel territorio di questa provincia, in cui sono stati registrati solo alcuni episodi, molti dei quali fortunatamente fermatisi a tentativi, ma il Comando Provinciale di Taranto ritiene utile, nell’ottica di un sempre elevato servizio di prossimità al cittadino e di prevenzione, affrontare il tema e fornire suggerimenti su come difendersi dai truffatori con accorgimenti semplici, che possono, nel concreto, fare la differenza dinanzi ad un tentativo di truffa.

Il modus operandi utilizzato dai sedicenti Carabinieri non assume connotati standard ma, nella maggior parte dei casi, si declina in un contatto telefonico nei confronti della vittima in cui i malfattori si presentano come appartenenti all'Arma dei Carabinieri e riferiscono che un prossimo congiunto del malcapitato è rimasto coinvolto in un sinistro stradale; nella circostanza, a volte precisano che il veicolo con il quale circolava il familiare era risultato sprovvisto di copertura assicurativa. A tal proposito, prospettando una denuncia penale, i truffatori intimano alla vittima, per scongiurarla, il pagamento di una somma di denaro da consegnare ad una terza persona che, poco dopo, si presenta presso la sua abitazione per la riscossione. Per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere alcune precauzioni e il seguente decalogo può essere utile:

  • evitare di chiamare utenze telefoniche fornite dai sedicenti Carabinieri perché dall'altra parte potrebbe esserci un complice;

  • se possibile recarsi direttamente presso la più vicina caserma dei Carabinieri per accertare la veridicità di quanto dichiarato dall'interlocutore;

  • accertarsi dell'identità dell'interlocutore e, specialmente nei casi in cui i sedicenti Carabinieri si presentano a casa, farsi mostrare il tesserino di riconoscimento rammentando comunque che le Forze di Polizia, quando si presentano a casa delle persone, hanno uniformi e veicoli con scritte riconoscibili;

  • evitare di aprire la porta agli sconosciuti e non farli entrare in casa, anche se si presentano distinti, eleganti e gentili, soprattutto se in quel momento si è da soli;

  • non mandare i bambini ad aprire la porta e, comunque, prima di aprire, controllare dallo spioncino e se si ha di fronte uno sconosciuto, aprire con la catenella attaccata;

  • non consegnare soldi a sconosciuti che dicono di essere Carabinieri perché i Carabinieri non chiedono mai la consegna di somme di denaro e, in ogni caso, solo utilizzando i bollettini postali si ha un sicuro riscontro del pagamento effettuato;

  • non mostrare mai denaro oppure oggetti preziosi.

    In ogni caso, per dirimere eventuali dubbi o sospetti, telefonare immediatamente al 112 o, ancor meglio, recarsi presso la caserma dei Carabinieri più vicina.

    Anche l’Arma tarantina, come accade a livello nazionale, sta tenendo specifiche iniziative di sensibilizzazione sull’argomento con un ciclo di conferenze rivolto alle persone della terza età e finalizzato ad orientarle su come meglio difendersi dal fenomeno delle truffe. Le conferenze, svolte nelle parrocchie e nei centri per anziani, anche con il supporto dei militari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, hanno l’obiettivo di sensibilizzare sulle indicate modalità con cui i truffatori ingannano le loro vittime, nonché quello di fornire utili consigli che si possono trovare anche consultando il sito www.carabinieri.it all’interno del quale il Comando Generale dell’Arma ha predisposto un link dedicato alla tematica.


I CARABINIERI IN AZIONE A TARANTO E GROTTAGLIE.

 

La Compagnia Carabinieri di Taranto ha proceduto a 2 arresti e 36 denunce a piede libero a seguito di un servizio di controllo straordinario del territorio disposto negli ultimi giorni e finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in genere. I militari del Nucleo Operativo Radiomobile e delle Stazioni di Taranto Principale, Taranto Centro, Taranto Nord, Taranto Salinella, Talsano e Leporano, nel corso di tale attività, in esecuzione di ordine di carcerazione, hanno tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale di Taranto un 44enne, tarantino condannato ad espiare anni 4 e mesi 3 di reclusione perché riconosciuto colpevole di ricettazione. Inoltre un altro 44enne veniva sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso una comunità terapeutica del capoluogo jonico per espiare una condanna di anni 1 mesi 2 di reclusione per rapina. Nel medesimo contesto, sono state denunciate in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 36 persone ritenute responsabili di diversi reati: 3 per evasione; 7 per violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro; 11 per guida senza patente perché mai conseguita o revocata; 1 per furto aggravato; 2 per lesioni personali; 2 per falso materiale commesso da privato; 2 per truffa; 1 per furto aggravato; 3 per minaccia; 1 per ricettazione; 2 per violazione prescrizione foglio di via obbligatorio; 1 per guida in stato di ebbrezza alcoolica.Infine, sono stati segnalati alla competente Autorità amministrativa 2 soggetti quali assuntori di sostanze stupefacenti e, nella circostanza, sono stati sequestrati complessivamente gr. 2 di hashish.

Grottaglie (Ta)- Colto in possesso di hashish ed oggetti di provenienza illecita. Denunciato giovane incensurato.

 

I Carabinieri della Stazione di Grottaglie (TA), unitamente ai militari del NORM della Compagnia di Martina Franca (TA), hanno denunciato in stato di libertà per i reati di ricettazione, possesso ingiustificato di chiavi e grimaldelli e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, un 19enne, incensurato del posto.

Il giovane, durante un servizio di prevenzione e repressione del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, è stato controllato dai militari della Stazione CC di Grottaglie, nei pressi della Piazza Principe di Piemonte di quel comune, in compagnia di altri due giovani censurati. Nell’occasione, il medesimo è stato trovato in possesso di 2 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, motivo questo che ha spinto gli operanti ad effettuare, col supporto dei militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia CC di Martina Franca, una perquisizione all’interno dell’abitazione del ragazzo.

Detta attività consentiva di rinvenire, nella disponibilità del 19enne, oltre a vari oggetti ed attrezzi idonei al confezionamento delle sostanze stupefacenti, una moltitudine di oggetti di provenienza verosimilmente illecita, tra cui un motociclo senza targa e con numero di telaio abraso, documenti di circolazione e targhe oggetto di furto, attrezzi da scasso di vario tipo ed indumenti per il travisamento.

Oltre a ciò, il giovane incensurato deteneva anche 16 cartucce a salve.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto al vincolo del sequestro penale ed il ragazzo è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Taranto.

Sono tuttora in corso accertamenti, da parte dei militari dell’Arma, finalizzati a riscontrare l’eventuale utilizzo di quanto sequestrato in eventi criminosi verificatisi nella Provincia di Taranto e zone limitrofe.


 

Nei giorni scorsi, alla Conferenza sul Clima a Parigi, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha presentato un'interessante proposta operativa, rivolta al Governo italiano per decarbonizzare la Puglia, quindi una presenza non di facciata ma propositiva. Il progetto prevede che le due imponenti fabbriche pugliesi di energia e di acciaio, Enel a Cerano (Brindisi) e ILVA a Taranto, entrambe alimentate a carbone, siano riconvertite a gas, garantendo così un’alternativa straordinaria, per quanto riguarda l'azione inquinante, rispetto al carbone. Quest'operazione rappresenta uno sforzo economico imponente col quale però il Governo italiano dovrà cimentarsi per la salute di milioni di suoi cittadini oltre che rappresentare uno sforzo nell'ottica della modernizzazione del Paese.

Bene ha fatto Michele Emiliano a spostare il ragionamento dalle cose teoriche alle iniziative pratiche! L'opportunità è data dalla TAP (Trans Adriatic Pipeline) che sta per nascere in Puglia. La proposta avanzata a tal proposito dal presidente Emiliano è di spostare il suo approdo da Melendugno (LE), evitando così anche un impatto violento contro il paesaggio e la natura, al porto di Brindisi. Qui il gasdotto si aggancerebbe alla rete del gas già esistente, facendo in modo che parte di quel gas, vada ad alimentare l’acciaieria ILVA di Taranto e la Centrale elettrica di Cerano. Una scelta di straordinaria lungimiranza politica, non coglierla, da parte del Governo nazionale, sarebbe un reato!


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