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Giornale di Taranto - Giornalista1

Cinquanta consiglieri, trentuno al debutto: ha avuto inizio la seduta d’insediamento del Consiglio regionale, la prima della decima legislatura. È stato costituito l’Ufficio di presidenza. Dopo la convalida dei consiglieri regionali sono stati eletti il Presidente del Consiglio, i due vicepresidenti e i due consiglieri segretari dell’Ufficio di presidenza che governeranno il Consiglio nel prossimo quinquennio 2015-2020. Con 31 voti a favore Mario Loizzo è stato eletto presidente del Consiglio regionale della Puglia della decima legislatura. Dieci preferenze sono andate alla consigliera del M5S Antonella Laricchia, mentre dieci consiglieri hanno votato scheda bianca. Il consiglio regionale ha quindi proceduto alla elezione dei due vicepresidenti dell’Ufficio di presidenza. Si tratta di Giuseppe Longo (I popolari) con 24 voti e Giandiego Gatta (Forza Italia) con 17 voti.
 

 

Il programma di governo Michele Emiliano lo ha messo a disposizione delle opposizioni perché, ha detto, per realizzarlo, "e noi vogliamo realizzarlo", c'è bisogno del concorso di tutti. "La giunta - ha aggiunto - non è sovrana" che tradotto vuol dire tutti al servizio di tutti. Un messaggio non del tutto recepito, a quanto pare, dal gruppo dei pentastellati che con Angela Laricchia non hanno mancato di sottolineare "i soliti metodi di una politica autoreferenziale e incline agli accordi pur di ottenere una poltrona". Il casus belli la totale assenza di esponenti del 5Stelle nell'ufficio di presidenza risultato, alla fine, composto da Michele Loizzo (presidente), Gatta e Longo (vicepresidenti), Turco e Morgante (segretari). Una seduta, la prima dell'era Emiliano, cominciata senza scossoni (il veleno, si sa, è sempre nella coda) fino alla relazione del presidente che ha presentato la squadra di assessori (con tre caselle ancora da occupare) "come si fa con un complessivo anni Settanta", ha gigioneggiato Emiliano chiamandoli e presentandoli di volta in volta man mano che toccava temi dei rispettivi assessorati di appartenenza. E nessun tema é stato tralasciato: da quello ambientale (Ilva ma soprattutto la determinata volontà "a chiudere il ciclo dei rifiuti) a quello della riorganizzazione della macchina amministrativa; dall'importanza che turismo e cultura giocano "nell'incremento del pil regionale" alla sanità ("penso ad un Consiglio regionale della Sanità che si occupi di tutte le emergenze in campo"). Quaranta minuti in cui il sindaco di Puglia ha parlato a braccio chiudendo sulla necessità "di fornire ai cittadini pugliesi le risposte alle domande che quotidianamente ci pongono". Intanto da recuperare in fretta c'è il rapporto con i 5stelle, "almeno sul reddito di cittadinanza", implora Angela Laricchia un attimo prima di uscire dalla sede del Consiglio regionale. La discussione sulle linee programmatiche tracciate da Emiliano è rimandata, invece, alla prossima seduta del Consiglio regionale.

 

Giornata di rinnovo, oggi, delle cariche di metà mandato nelle commissioni parlamentari della Camera dei deputati. L'on. Michele Pelillo, deputato tarantino del PD, è stato riconfermato vicepresidente della Commissione Finanze, che ha eletto nuovo presidente l'on. Bernardo (NCD).


 

 

Immagine associata al documento: Il presidente Emiliano e l'assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone, intervengono sulla riunione di insediamento del Tavolo istituzionale permanente per l'area di Taranto tenutosi oggi nella citta ionica , che avvierà il lavoro di preparazione del Contratto istituzionale di sviluppo. Per la città il decreto prevede misure di semplificazione e accelerazione per riqualificare e valorizzare le emergenze urbane, storiche e culturali, affidate ad un tavolo istituzionale istituito presso palazzo Chigi.
Alla riunione in Prefettura ha partecipato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, oltre all'assessore Gianni Liviano, al consigliere Michele Mazzarano e alle autorità cittadine e provinciali.
"Ringrazio il Governo - ha detto Emiliano - per aver voluto l'insediamento del tavolo a Taranto. Per noi è un'opportunità per spendere presto e bene le risorse che nel corso degli ultimi anni sia lo Stato che la Regione hanno destinato all'area tarantina. Chiediamo un cronoprogramma molto serrato al Governo e manterremo un appoggio forte al nucleo tecnico di supporto al contratto istituzionale di sviluppo".
"Ricordo - ha spiegato l'assessore Capone - che agli obiettivi strategici descritti dal sottosegretario De Vincenti che condividiamo pienamente col governo , vanno aggiunti alcuni rilevanti investimenti regionali. Penso ai 17 milioni che la Regione ha destinato al Centro Salute e Ambiente, destinato alla ricerca e alle cure dei cittadini, in particolare dei bambini. E ancora i piani di rigenerazione urbana per i quartieri Paolo VI, Isola e Tamburi, con una dotazione destinata anche ai progetti di cittadinanza attiva. In più, gli investimenti per l'aeroporto di Grottaglie che immaginiamo integrato con il porto industriale in un'ottica complessiva di sviluppo del territorio".
 

 

Fare della città vecchia il vero perno di una città proiettata nel futuro

Immagine associata al documento: "La vera notizia non sono tanto i 600 milioni di euro (613 per l'esattezza, ndc) stanziati per Taranto, quelli erano già impegnati dal 2012 ad oggi. La notizia è che, finalmente, il Tavolo per Taranto si è insediato scegliendo, come è ovvio che fosse, la città dei due mari per la sua prima riunione".
Gianni Liviano, assessore regionale all'Industria turistica e culturale, torna sull'importante riunione tenutasi lunedì scorso nella sede della Prefettura di Taranto, e lo fa per spingere gli attori in campo "ad accelerare i tempi perchè, - aggiunge l'assessore Liviano - siamo di fronte all'ennesimo treno che passa e non possiamo permetterci il lusso di lasciarcelo scappare. La città, il territorio ionico, non se lo possono permettere. Per questo è opportuno che si proceda ad una programmazione serrata, che il cronoprogramma dettato lunedì dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, De Vincenti, venga rispettato.
"Ma per fare ciò, è opportuno-, rileva l'assessore regionale all'Industria turistica e culturale- che la progettazione proceda spedita. La tempistica tracciata dal sottosegretario De Vincenti prevede, dopo la costituzione del Nucleo tecnico operativo centrale di supporto alle amministrazioni locali, una nuova riunione a settembre in modo tale da arrivare entro la fine del mese alla bozza del Contratto istituzionale di sviluppo; entro il mese di ottobre va preparato lo schema al Cipe nel quale immettere materialmente le risorse economiche previste per Taranto in modo da arrivare entro il mese di novembre alla sottoscrizione del contratto istituzionale.
"Se questa tempistica sarà rispettata - sottolinea l'assessore regionale Liviano - potremo essere operativi entro la fine di quest'anno e mettere mano, davvero, ad una operazione complessiva di rilancio della città di Taranto e di tutte le realtà economiche e produttive che le gravitano intorno".
Del resto si sta parlando di una cifra considerevole, 600 milioni di euro, così suddivisa: 408 milioni per il porto di Taranto (189 rinvenienti dall’attuazione del protocollo del 2012 per l’infrastrutturazione dello scalo ionico; 219 per la piastra logistica), 115 per le opere di bonifica, 60 per la rigenerazione urbana (recupero della città vecchia a fini culturali e turistici), 30 per la reindustrializzazione.
Nei 600 milioni di euro è compreso anche il progetto per la valorizzazione dell’Arsenale militare quale museo di archeologia industriale. Per non parlare delle risorse aggiuntive messe a disposizione dalla Regione Puglia per il Centro Ambiente e Salute (17 milioni di euro) e per i piani di rigenerazione urbana per i quartieri Paolo VI, Tamburi e città vecchia oltre agli investimenti per l’aeroporto di Grottaglie da integrare con il porto industriale.(...)
“Insomma, si tratta di una buona partenza- commenta l’assessore Liviano-nella quale si concentrano speranze di rinascita che devono necessariamente coniugarsi con l’impegno del governo ad una tempistica accelerata anche se ci sono da superare difficoltà oggettive come i ricorsi pendenti per i lavori all’interno del porto che, gioco forza, potrebbero rallentare il percorso. “Importante – prosegue Gianni Liviano - è il ruolo di turismo e cultura, al contempo proposte educative e di inclusione sociale ma anche attrattori di ulteriori finanziamenti e interpreti di un rilancio territoriale che vada oltre quella politica industriale che ha ingabbiato la realtà ionica”.
Per questo Liviano crede sia necessario pensare ad un piano strategico che, conclude, “sfruttando quanto previsto dall’ultimo decreto del Governo, faccia della città vecchia il vero perno di una Taranto proiettata nel futuro. Le esperienze positive di città come Bilbao e Torino (entrambe realtà monoindustriali), che hanno saputo traguardare le rispettive comunità verso uno sviluppo turistico-culturale, lasciano ben sperare. Ma non dobbiamo perdere ulteriore tempo”.
Il video di lavoratori all'opera a primissima mattina in Mar Grande.

 

Si è tenuto a Taranto, nella splendida cornice del Molo Sant'Eligio, il concerto dell'artista tarantino famoso in tutto il mondo Beppe D'Onghia con il suo Emo Vo, un progetto musicale innovativo che, su una musica contemporanea, estremamente coinvolgente sul piano emozionale, ha lasciato intravedere i semi delle antiche Laude medievali.
Per questo concerto sono giunti tutti i patronicini del caso, da quello del Sindaco di Taranto e a quello del Commissario Straordinario per gli interventi urgenti di bonifica, riqualificazione e ambientalizzazione di Taranto, in ragione della sua valenza strategica, quale esperimento di una azione integrata sul territorio intorno all’arte.
Il fatto è che però - recita una nota di Made in Taranto - l'evento è stato finanziato interamente dalle aziende del territorio con un contributo economico eccezionale ed uno sforzo oltre l'incredibile. E' stato questo il vero esperimento riuscito. Quello di tante aziende che, nonostante il senso dell'abbandono istituzionale e una crisi senza precedenti in una terra sfortunata, si sono unite insieme a Made in Taranto nel tentativo di imprimere una svolta, partendo dall'arte e dal bello. Tutto questo per dire che cambiare è possibile e che insieme si può fare.
L'evento è stato reso possibile grazie alla volontà di ferro di chi non si arrende nonostante il senso di solitudine in un territorio dove i problemi sono tanti e le opportunità sempre in mano alle stesse persone.
Non si è parlato delle aziende, vero unico motore di una terra sconsolata. Non si è parlato di quanto sia stato difficile dar seguto con i fatti alla volontà del cambiamento perchè i bei progetti si fanno con i soldi. E i soldi sono arrivati da fonte privata. Senza alcun contributo esterno, senza alcuna agevolazione tranne qualche transenna. Eppure le aziende, le poche rimaste, continuano a garantire posti di lavori, tasse e servizi.
Le aziende che hanno reso possibile l'evento sono: WINDOR PORTE E FINESTRE, DIGIDA SRL ELABORA, ANGELO NARDELLI, BANCA DEL CREDITO COOPERATIVO BCC SAN MARZANO, PERRONE, FINECO, COVERTECH, MADE IN TARANTO, COVER TECH, STUDIO 100, APPIA VIAGGI, DEL FIUME, PERRONE, FINECO, ACI! Per l'occasione era presente anche la scuola grafica e fumetto GRAFITE che ha fornito tutto il concept grafico del materiale illustrativo.

 

Il Gup di Taranto ha rinviato  la decisione  sulle 47  richieste di rinvio a giudizio  e le cinque richieste di abbreviato al prossimo giovedì 23 luglio. Un verdetto atteso dall'intera Città' e non solo per i i personaggi coinvolti nella vicenda tra cui figurano l ex presidente della Regione Nichi Vendola, il Sindaco di taranto ippazio Stefano, l'ex Presidente della Provincia Gianni Florido e componenti della famiglia Riva. Nel corso dell'odierna udienza durata circa 8 ore hanno parlato i difensori.

 

In via Beato Angelico, il “Giuseppe Manco Open Theatre”, realizzazione della Accademia Musicale “Francisco Tàrrega”, unica del territorio convenzionata con l’Istituto Musicale “Paisiello”.

Andrea Manco, responsabile della “Francisco Tàrrega”, annunciando l’evento ha detto che «su un terreno attiguo alla sede della nostra Accademia Musicale, abbiamo realizzato autonomamente, senza alcun finanziamento pubblico, questo teatro all’aperto che, dotato di servizi igienici e un punto ristoro, può ospitare centinaia di spettatori; il palcoscenico ha forma ellittica e, sullo sfondo, è circoscritto da una struttura in pietra locale con cinque arcate, un “omaggio” alla tradizione magnogreca del nostro territorio. Oltre che per le attività della Accademia Musicale “Francisco Tàrrega”, questa struttura è a disposizione degli operatori culturali ed artistici del territorio».

Andrea Manco ha concluso spiegando che «io e i miei collaboratori abbiamo voluto dedicare questo teatro all’aperto a mio padre, Giuseppe Manco, che mi ha spronato a intraprendere la carriera artistica supportandomi nella realizzazione della Accademia Musicale “Francisco Tàrrega” in passato, e oggi di questo teatro, un sogno diventato realtà».


 

“Giù le mani dal nostro mare!”

 

Gli attivisti del M5S di Taranto e della provincia jonica sono lieti di invitare la cittadinanza a partecipare agli eventi che si terranno nella prossime domeniche presso le spiagge della nostra città e litoranea.

19 Luglio a Taranto - Lido Azzurro, 26 Luglio a Marina di Lizzano - Cisanello, 2 Agosto Taranto - Viale del Tramonto, 9 Agosto Taranto - Tramontone, sono le domeniche e le spiagge che sono state scelte per informare sui rischi che corre il mare della nostra città e renderne consapevoli i cittadini per evitare questo terribile futuro.

Sono sempre di più i permessi di prospezione accordati dal Ministero dell’Ambiente a multinazionali del petrolio che riguardano la Puglia e tutto il Golfo di Taranto.

Permessi che consentono l’uso di tecniche sismiche invasive e distruttive che faranno da preludio alle piattaforme petrolifere che occuperanno il nostro mare, con la funesta possibilità di devastarlo.

Si sceglie di mettere a repentaglio la vita del mare, l’economia del mare, il lavoro del mare, la bellezza del mare, per un’opera di speculazione fine a se stessa, anacronistica ed improduttiva, ma deleteria per l’intero territorio.

Noi non ci stiamo e ci opporremo con forza affinché questo non avvenga.

Con i portavoce del M5S saremo, dunque, ogni domenica in spiaggia per fare conoscere ai cittadini il destino a cui vogliono costringerci : le loro intenzioni ma anche le nostre iniziative, le nostre proposte e la nostra volontà di fare sempre il bene comune.

Ogni tappa del Tour 2015 – Taranto e Litoranea, sarà accompagnata dalla presentazione e dalla raccolta firme della petizione per la “Tutela e la valorizzazione dei Tre Mari di Taranto”.
Per questi motivi, con questi intenti e per rendere massima l’informazione e la diffusione dei rischi e delle problematiche connesse, chiediamo la concreta partecipazione e collaborazione alla stampa, a tutti i giornalisti e ai blogger sicuramente sensibili alla tutela del Nostro Mare.

E allora uniamoci tutti e diamoci la mano per affrontare insieme questa minaccia urlando insieme:

“GIÙ LE MANI DAL NOSTRO MARE!”


 

IN APPLICAZIONE DELLA NORMATIVA ANTIMAFIA.

 

I finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi – all’esito della costante azione investigativa volta ad aggredire i patrimoni illecitamente accumulati mediante attività di p.g. ed approfonditi accertamenti economico patrimoniali – hanno eseguito due distinti provvedimenti ablatori nei confronti della famiglia Cannone.

Le operazioni hanno riguardato Cannone Oscar, con precedenti penali, tra l’altro, per riciclaggio dei relativi proventi rintracciati presso Istituti di Credito presenti in alcuni “paradisi fiscali” (tra cui Bahamas, Principato di Monaco e Repubblica di San Marino) ed il padre, il pluripregiudicato Cannone Ciro, con precedenti penali, tra l’altro, per associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tt.ll.ee., ed i suoi stretti familiari.

Il primo provvedimento riguarda l’esecuzione del decreto di confisca di beni, ex art. 24 del D.Lgs. n. 159/11, emesso dal Tribunale di Brindisi nei confronti di Cannone Oscar, a conclusione di un iter giudiziario durato circa un anno e mezzo, scaturito da complesse indagini di natura economico-patrimoniale, coordinate dalla locale Procura della Repubblica ed eseguite, tra il dicembre 2013 ed il giugno 2015, dal Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi.

L’attività investigativa, convenzionalmente denominata “Plast”, si basava su plurime evidenze investigative nei confronti del pregiudicato Cannone Oscar, risultato intestatario di beni di valore nettamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati ed all’attività economica svolta dal medesimo e dal suo nucleo familiare.

Ciò permetteva di pervenire al provvedimento di confisca dei beni riconducibili al pregiudicato in parola consistenti in un’azienda operante nel settore del commercio di materiale plastico ed al relativo compendio di beni, veicoli e rapporti bancari, per un valore complessivo di oltre € 1.800.000,00.  

Il secondo provvedimento riguarda l’esecuzione della sentenza di confisca di beni, ex art. 12 sexies della Legge n. 356/92 emessa dal Tribunale di Brindisi e divenuta irrevocabile nel dicembre 2014 a seguito del pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione, nei confronti dell’organizzazione criminale facente capo al contrabbandiere Cannone Ciro.

La confisca interviene a conclusione di un iter giudiziario durato circa quindici anni, scaturito dalle operazioni “Cash-Flow” e “Cash-Flow II” coordinate dalla locale Procura della Repubblica ed eseguite, tra il 1999 ed il 2002, dal Nucleo di Polizia Tributaria di Brindisi che si concludevano con provvedimenti di custodia cautelare in carcere e con numerosissimi decreti di sequestro preventivo finalizzato alla confisca ex art. 12 sexies della Legge n. 356/92, riguardanti due aziende, immobili, veicoli, denaro contante in lire ed in dollari USA e rapporti bancari.

Il patrimonio dello Stato, con l’esecuzione del provvedimento, ha acquisito definitivamente beni, già nella disponibilità del suddetto pregiudicato, per un valore complessivo di circa € 4.000.000,00.

Queste operazioni testimoniano ancora una volta il costante impegno delle Fiamme Gialle nell’aggressione ai patrimoni illeciti, nonché la valenza degli accertamenti economico-patrimoniali che, eseguiti sia sul territorio nazionale che all’estero, rappresentano uno degli strumenti più incisivi nella lotta alla criminalità comune ed organizzata.


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