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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

 

 

 

Come si legge nella nota stampa che di seguitopubblichiamo, , l’Autorità Portuale, il 16 novembre scorso. ha stipulato il contratto d’appalto, con il CONSORZIO 4IT CONSTRUCTIONS, con sede in Genova, ed ha proceduto, tramite il Direttore dei Lavori, alla consegna dei lavori di “Riqualificazione della banchina e dei piazzali in radice del Molo Polisettoriale – Adeguamento area terminal rinfuse”.

Il Consorzio ha offerto un prezzo per l’esecuzione dell’appalto pari ad € 7.035.486,58 (€ 6.765.370,28 offerti per lavori ed € 270.116,30 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso).

L’esecuzione delle opere è prevista in circa 10 mesi dalla data di consegna.

I lavori ricadono tra le attività individuate dall’Autorità Portuale di Taranto per rilanciare lo scalo pugliese e fronteggiare la concorrenza degli altri porti del Mediterraneo.

L’area oggetto di riqualificazione ha una estensione di circa 60.000 m² ed occupa una parte di radice del Molo Polisettoriale e l’attuale banchina di riva.

 

Gli obiettivi dell’intervento consistono nel ripristino della funzionalità delle strutture di banchina che necessitano di interventi di manutenzione straordinaria, nella riqualificazione delle aree a terra, nonché nell’adeguamento degli impianti elettrico e di drenaggio delle acque meteoriche alla normativa vigente.

L’adeguamento renderà le banchine e i retrostanti piazzali fruibili per le funzioni previste, tra l’altro, nel nuovo PRP. 

Il Commissario Straordinario, Prof. Avv. Sergio Prete, sull’intervento, dichiara che: “Con l'avvio di questo ulteriore cantiere si allinea temporalmente il completamento dell'intera banchina del Molo Polisettoriale (2050 metri) e dei piazzali retrostanti. Ciò consentirà la possibilità di una migliore e diversificata utilizzazione delle infrastrutture direttamente collegate alle reti stradali e ferroviarie e dotate di ampi spazi retroportuali.

Un cittadino cinese è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria all’esito di un controllo finalizzato a tutelare il rispetto della vigente normativa in materia di contraffazione e di sicurezza prodotti.

L’attività commerciale, siuata a San Giorgio Jonico (TA), poneva in vendita 190.000 articoli fra capi ed accessori di abbigliamento recanti marchi contraffatti, nonchè giocattoli, articoli casalinghi ed elettrici privi della tracciabilità di fabbricazione e recanti marcatura “CE” falsificata.

Nella medesima operazione, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria rinvenivano altresì ulteriori 48.000 articoli, fra dispositivi medici privi di istruzioni e marcatura “CE” e materiali ed oggetti che vengono a contatto con gli alimenti (cd. “MOCA”), senza le attestazioni obbligatorie a tutela della salute pubblica.

I prodotti sopraindicati sono stati sottoposti a sequestro penale ed amministrativo ed il predetto cittadino cinese, oltre che segnalato agli organi amministrativi competenti, è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria per i reati di contraffazione, commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione.

Vince l’edizione 2015 di Mimprendo l’azienda tarantina Asepa Energy di Sergio Strazzella, vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Taranto. Ieri la premiazione a Padova. L’idea vincente, un “fertirrigatore” che sfrutta l’energia solare fotovaoltaica. Assegnato il premio di diecimila euro al team di studenti che si sono cimentati nella messa a punto del progetto

 

Fra i 29 progetti finalisti di Mimprendo 2015, l’incubatore di imprenditorialità che vede “al lavoro” gomito a gomito aziende e studenti, è risultata quella dell’azienda tarantina Asepa Energy l’idea vincente e quindi maggiormente innovativa: la giuria tecnica ha assegnato infatti il premio Mimprendo Italia Iccrea BancaImpresa 2015 di 10mila euro al progetto SolarFertigation, il fertirrigatore a energia solare fotovoltaica controllato da un software sviluppato dal team compostoda Lucia Alemanno, Marco Apollonio e Sarah Quarta,  studenti dell’Università del Salento (età 24-26 anni)sulla base dell’idea proposta dall’azienda tarantina Asepa Energy di Sergio Strazzella, vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Taranto.

A Padova, presente anche il presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria Marco Gay, la competizione, che viaggia su proposte dal contenuto fortemente innovativo e tecnologicamente all’avanguardia, è stata molto sentita perché le varie proposte presentavano aspetti di grande interesse. Alla fine l’ha spuntata l’idea della “Asepa Energy” con Solar Fertigation”, un’apparecchiatura che, alimentata con energia solare-fotovoltaica, permette la contemporanea fertilizzazione ed irrigazione dei terreni agricoli, graduando in maniera automatica, tramite un apposito software, la quantità di fertilizzante e di acqua necessari in base alle condizioni climatiche ed al tipo di coltura. Il sistema è stato sviluppato dai tre studenti su proposta dell’azienda di Strazzella, che ha sede in provincia di Taranto, specializzata nella produzione di pannelli solari ed impianti fotovoltaici. La seconda edizione di Mimprendo ha coinvolto quest’anno 7 regioni e 28 atenei. Aitre studenti, premiati alla presenza dei docenti Giustina Secundo e Pasquale Del Vecchio, è andato l’assegno di 10mila euro previsto per il progetto vincitore.

 

Pubblichiamo di seguito la nota inviata dall'Ilva sull'incidente mortale in cui ha perso la vita l'operaio 48enne Cosimo Martucci

 

Questa mattina intorno alle ore 9.00 un operaio di un’impresa esterna, operante in un’area assegnata da ILVA alla ditta “Pitrelli” presso lo stabilimento di Taranto, è rimasto coinvolto in un infortunio mortale.

Cosimo Martucci, 48 anni, dipendente della ditta “Pitrelli”, era impegnato nel trasporto di tratti di una condotta che, durante le operazioni di movimentazione effettuate all’interno dell’area di cantiere assegnata all’impresa esterna, per cause ancora in fase di accertamento, lo avrebbero colpito provocandone il decesso.

All’interno del cantiere di lavoro l’impresa dell’appalto era impegnata con uomini e mezzi propri.

ILVA ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità e cautelativamente ha sospeso le attività del cantiere in cui operava l’impresa in attesa di chiarimenti su quanto accaduto.

 

 

Infortunio mortale  questa mattina, 17 novembre, all'inteno dell'Ilva. A perdere la vita è stato un operaio di 49 anni, originario di Massafra, dipendente di una ditta dell'appalto,il quale stando alle prime informazioni raccolte sarebbe rimasto schiacciato da una condotta.Maggiori particolari sul tragico incidente saranno forniti nelle prossime ore.

Una scossa di 6,7 gradi della Scala Ricther si è registrata stamattina intinto alle 8,25 in Grecia, nel Mar Egeo . Tanta lampara anche in Itakia soprattutto in Ouglia ed a Taranto dove il terremoto è stato avvertì in alcuni quartieri della Città e nei piani alti. Per fortuna solo paura . 

 

 

Ancora una volta, il terrorismo islamista colpisce la Francia: varie decine di morti, paura e sgomento. Il comitato provinciale ANPI Taranto rivolge una viva solidarietà al fratello popolo francese, nella consapevolezza che la sfida è ai valori della libertà e democrazia che sono di tutti noi. Si vuole scavare un fossato tra  europei e islamici, si vuole provocare uno scontro di civiltà. Dobbiamo organizzare una forte e unitaria risposta democratica che unisca i popoli europei e quei tanti musulmani che sono estranei e contrari  al jihad omicida.

    Preoccupa anche il risorgere dell’antisemitismo, come dimostra l’accoltellamento di un cittadino israeliano ieri a Milano. L’Europa, che settant’anni fa seppe unirsi per sconfiggere il nazifascismo, deve unirsi oggi per sconfiggere i terroristi del Califfato.

   Giovanni Battafarano Presidente ANPI TARANTO


 

Secondo il giornale economico statunitense mancano le risorse finanziarie per chiudere la procedura e si rischia un secondo default.

 

Il dissesto del Comune di Taranto diventa un caso di studio negli Stati Uniti. “La gestione del collasso finanziario degli enti locali e il suo impatto sull’economia: il caso del Comune di Taranto”. Questo il titolo del lavoro realizzato dal professor Mario Turco, noto commercialista tarantino e docente dell’Università del Salento, pubblicato sul World Journal of Management,prestigiosa rivista economica statunitense.

Secondo il prof. Turco che aveva già affrontato il tema del dissesto del Comune capoluogo su sollecitazione della Camera di commercio di Taranto, la particolarità del “caso-Taranto” risiede in tre elementi: la dimensione del dissesto, i suoi terribili effetti sul tessuto economico e la “lunghissima procedura che dopo quasi dieci anni non è ancora conclusa”.

Una condizione quest'ultima più volte evidenziata e denunciata dalla Camera di commercio di Taranto nel corso delle Giornate dell'Economia 2013 e 2014 e con una serie di interventi successivi e che ritorna in recenti pronunciamenti del Tribunale di Taranto secondo il quale risulta non ragionevole l’ampio lasso di tempo trascorso dal dissesto ad oggi, mettendo in discussione il protrarsi della procedura semplificata.

Gli effetti sugli attori economici e sul tessuto produttivo imprenditoriale continuano, ancora oggi, ad essere  devastanti. Turco analizza un campione statistico di 105 imprese private insinuatesi nella massa passiva con un credito superiore ai 10mila euro. Ebbene, di queste il 31% (32 aziende) ha cessato l'attività economica, il 10% (11) ha avviato un percorso di scioglimento, 5 hanno chiuso prima della proclamazione dello stato di insolvenza. Solo 62 imprese, pari al 59% sono sopravvissute al dissesto. Il picco delle cessazioni si è avuto nel 2010, la mortalità aziendale è stata più elevata nel settore manifatturiero e tra le ditte individuali. “L'inefficace gestione della procedura di dissesto – afferma Turco – sta ancora producendo effetti negativi sull'economia locale con una perdita economica di oltre 100 milioni di euro e con un elevato tasso di mortalità delle imprese ammesse alla procedura. Le realtà che hanno meglio affrontato gli effetti economici del dissesto sono quelle che hanno trasferito la loro attività fuori dalla provincia di Taranto”.

La parte che più preoccupa, però, è quella in cui il professor Turco, con il rigore dello studioso, rileva che “la procedura è ancora in corso perché mancano le risorse finanziarie necessarie per coprire i restanti debiti”.  Turco avverte che il fabbisogno finanziario di 224 milioni di euro   “potrebbe causare un dissesto nel dissesto del Comune di Taranto”. Una situazione che “dimostra l'incapacità del governo locale di gestire la ripresa amministrativa in maniera indipendente e pronta. Problemi dovuti soprattutto alla difficoltà di gestire contemporaneamente le esigenze pubbliche correnti del Comune  con la necessità di ripianare la crisi finanziaria”.

Un ultima considerazione viene riservata alle carenze legislative. Secondo Turco, infatti, è positivo che la legislazione consenta agli enti locali di affrontare in maniera autonoma le crisi finanziarie, prevedendo anche forme di sostegno (dotazioni finanziarie straordinarie, possibilità di accendere mutui, ecc.), “ma allo stesso tempo la legislazione dovrebbe essere più efficace in ordine alle modalità di riorganizzazione e ai tempi di chiusura della procedura prevedendo anche controlli più stringenti del governo centrale sulla tempistica”.


 

Il lavoro dell''Istituto tarantino, capofila dell'approvato e finanziato ITS - Istituto Tecnico Superiore per la Logistica, sarà premiato  Verona nell'ambito di Job&Orienta.

 

L’Assessorato al Diritto allo Studio e alla Formazione della Regione Puglia e l'Arti (Agenzia Regionale per la Tecnologia e Innovazione), parteciperanno alla Mostra convegno nazionale JOB& Orienta 2015, orientamento scuola, formazione, lavoro che si svolgerà a Verona dal 26 al 28 novembre 2015.

Nell'ambito delle attività dell’Osservatorio Regionale dei Sistemi di Istruzione e Formazione in Puglia (ORSIF Puglia) hanno selezionato  i migliori prodotti video sul tema dell'innovazione didattica “Scuola 3.0”, inviatidalle scuole pugliesi secondarie di secondo grado.

L’Istituto Professionale Statale Cabrini, è stata l’unica scuola di Taranto selezionata.   

Si è classificato al terzo posto il suo video “La scuola del futuro” che come premio, verrà presentato a Verona.

"Scuola 3.0" è stata una competizione che ha invitato gli studenti a realizzare video che rappresentino come essi stessi immaginano la scuola ideale del futuro, appunto, la “Scuola 3.0”.

I video hanno riguardato le tematiche dello spazio (concezione architettonica dell'aula scolastica), dell’ apprendimento (metodo didattico, organizzazione del tempo) e della tecnologia (strumenti tecnologici e linguaggi digitali).

Nella società della conoscenza, la scuola deve saper coinvolgere i ragazzi anche attraverso un ambiente di apprendimento “nuovo”, in cui le architetture scolastiche, gli arredi delle aule e di tutti gli spazi della scuola, gli orari, gli strumenti di lavoro, i libri di testo e i laboratori siano completamente ripensati e trasformati.

La scuola del futuro, attraverso l’evoluzione dei suoi spazi, fisici e digitali, dovrà offrire una nuova centralità a insegnanti e studenti e favorire la collaborazione, la ricerca, la riflessione, la costruzione e la condivisione della conoscenza.

Vito Piepoli
 

 


 

Il raccordo tra sistema universitario e territorio considerato di particolare importanza per lo sviluppo economico e sociale della Puglia.

 

Lo sostengono Politecnico di Bari che si propone per potenziare le azioni di trasferimento della conoscenza e della tecnologia allo scopo di sostenere lo sviluppo economico di enti/aziende e Confindustria Bari-BAT che ritiene opportuno di investire sulla responsabilità sociale d’impresa come strumento di sostenibilità e competitività per il sistema economico regionale.

Per Responsabilità Sociale delle Imprese (acronimo inglese CSR, Corporate Social Responsibility), si intende quell'integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate. Il fine della Responsabilità Sociale d’Impresa, su cui c’è grande interesse anche da parte dell’Unione Europea, è creare condizioni favorevoli per una crescita sostenibile, attraverso un comportamento eticamente responsabile delle imprese e la creazione di occupazione durevole nel medio e lungo termine, anche attraverso una nuova governance dell'impresa, che deve guardare al capitale umano, sociale e alle comunità territoriali come forma di investimento sostenibile. A tal fine, Confindustria Bari-BAT ha attivato il Forum sulla responsabilità sociale d’impresa, cui aderiscono imprese sensibili al tema e a cui partecipa attivamente il Politecnico. Per queste ragioni il Politecnico e Confindustria Bari-Bat vogliono rafforzare la collaborazione sul tema, finalizzata a promuovere, sensibilizzare, informare e formare le imprese sulla cultura e sui principi della responsabilità sociale d’impresa, favorendo l’integrazione di tali principi all’interno della gestione delle imprese pugliesi. A tal fine saranno coinvolti anche gli studenti del Politecnico mediante tirocini aziendali e tesi di laurea svolti presso le aziende. Questi intenti sono stati formalizzati e resi esecutivi dal Rettore del Politecnico, Eugenio Di Sciascio e da Domenico De Bartolomeo, Presidente Confindustria Bari e BAT mediante la sottoscrizione di un accordo quadro avvenuta al termine di un interessante seminario a cui hanno preso parte, introdotti e moderati da Mariana Bianco, Eugenio Di Sciascio - Rettore Politecnico di Barie  e Laura Ruggiero - Vice presidente Vicario e Coordinatore Forum RSI di Confindustria Bari e BAT, Pierpaolo Pontrandolfo - Docente di Business e Sostenibilità Politecnico di Bari, Cesare Pierpaolo De Palma - Presidente Distretto Produttivo della Meccanica Pugliese, Giuseppe Angelo Dalena - Consigliere Sezione Energia e Ambiente Confindustria Bari e BAT.


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