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Giornale di Taranto - Giornalista1

"Nelle province di Bari e Taranto si devono immediatamente chiudere tutte le scuole alla luce dell’ultimo dpcm del Governo": lo comunica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commentando i dati relativi alla situazione epidemiologica pugliese. I dati aggiornati ad oggi relativi al flusso aggregato della Protezione civile rappresentano un valore di incidenza settimanale regionale pari a 222 casi per 100.000 abitanti, aumentati del 22% rispetto ai 7 giorni precedenti. Solo due settimane fa il valore era di 135 casi per 100.000 abitanti. Lo stesso tasso di incidenza di Bari, negli ultimi 7 giorni, è ulteriormente cresciuto fino a 323 casi per 100.000 (+26%). A Taranto è pari a 285 per 100.000, con una crescita del 29%. Per questo il governatore ritiene che siano necessarie misure straordinarie. 

 

 "L'aumento dei ricoveri dei pazienti Covid negli ultimi giorni è stato tale da determinare una quasi completa saturazione dei posti letto dedicati nelle province di Bari e Taranto": lo ha detto il governatore pugliese Michele Emiliano, per motivare le misure restrittive che si appresta a prendere sulle scuole. "Anche nelle altre province pugliesi, se la curva epidemica dovesse continuare la sua progressione, si determinerà un ulteriore incremento di richiesta di ricovero e queste ultime non potranno più soccorrere quelle di Bari e di Taranto - ha proseguito -  Assai problematica rischia di diventare anche la gestione dei posti letto no-covid che continuano ad essere sacrificati per la necessaria devoluzione di posti letto alla rete covid". "La capacità espansive della rete ospedaliera, sono ormai al massimo della loro estensione a causa della mancanza di personale - ha detto ancora Emiliano -Sarà quindi indispensabile un maggiore supporto dei Medici di Medicina Generale e dei Dipartimenti di prevenzione per la assistenza domiciliare dei malati covid". 

Il CdA di AIFA ha approvato il giorno la rimborsabilità della terapia genica Zolgensma a carico del SSN per tutti i bambini affetti da SMA1 sotto i 13,5 kg di peso.

Il via libera definitivo è arrivato a conclusione di un lungo processo iniziato nel maggio 2020 con l’istanza negoziale presentata dall’azienda Novartis.

A novembre 2020, dopo che la Commissione Tecnico Scientifica di AIFA (CTS) aveva valutato come innovativa questa terapia, era stato deciso di ammetterla alla rimborsabilità per i bambini fino ai sei mesi di età alla luce degli importanti benefici attesi. In parallelo si è sviluppata la rigorosa negoziazione da parte del Comitato Prezzi e Rimborsi (CPR) per giungere a definire un prezzo del farmaco che fosse sostenibile per il SSN.

AIFA dichiara la propria soddisfazione per la possibilità di rendere disponibile nel nostro SSN una terapia genica che offre una prospettiva di vita radicalmente migliore per i bambini affetti da SMA1.

L’accordo con l’azienda Novartis ha inoltre incluso l’impegno della società a mettere a disposizione il farmaco a titolo gratuito all’interno di studi clinici per i bambini con un peso compreso tra i 13,5 e i 21 kg, allo scopo di acquisire su questi pazienti, in un setting controllato, dati ulteriori di efficacia e sicurezza.

Tra i bambini che sarà possibile curare c’è anche Federico Musciacchio, un bimbo di due anni di Taranto.

I suoi genitori, Saverio e Rossella, sono stati coraggiosi e non si sono mai arresi, dedicando tutte le loro forze ed energie per difendere il diritto alla vita del loro figlio.

 Chiusure anticipate dei negozi (esclusi i beni di prima necessità) alle 19 e divieto di asporto di cibi e bevande dalle 18: il sindaco di Bari e presidente Anci,  Antonio Decaro, ha firmato questo pomeriggio una nuova ordinanza che sarà in vigore da domani, giovedì 11, e fino a domenica 28 marzo. Dalle 18 sarà vietato asportare alimenti e bevande dalle attività di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, food-truck, ecc.) e dalle attività di commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati.

    Alle 18 saranno chiusi (fino alle 7 del giorno successivo) i distributori automatici h24 di alimenti e bevande. Alle 19 saranno sospese le attività di vendita al dettaglio (fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari, giornali e periodici, medicinali e articoli medicali, fiori e articoli florovivaistici, tabacchi, combustibili per uso domestico e carburanti per autotrazione, articoli funerari) sia negli esercizi di vicinato, sia nelle medie e grandi strutture di vendita, ancorché ricomprese nei centri commerciali. Restano immutate le chiusure nei giorni festivi e prefestivi. 

"La terza ondata sta arrivando anche in Puglia. Al ministro Speranza preannuncio, in una lettera, che stiamo superando tutti i parametri, la crescita dell'epidemia è vorticosa, mai vista. Spingeremo i sindaci ad adottare misure antiassembramento e probabilmente il governo si accinge a un passaggio da zona gialla a zona arancione o addirittura rossa in alcune aree". Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla presentazione del libro di Giovanni Lamberti "Ci abbiamo messo la faccia". 

Oggi in Puglia, a fronte di 12.262 test per l'infezione da Covid-19, sono stati registrati 1.571 casi positivi: 797 in provincia di Bari, 72 in provincia di Brindisi, 138 nella provincia BAT, 45 in provincia di Foggia, 201 in provincia di Lecce, 310 in provincia di Taranto, 1 caso di residente fuori regione, 7 casi di provincia di residenza non nota. Sono stati inoltre registrati 27 decessi: 15 in provincia di Bari, uno in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.649.866 test, 118.125 sono i pazienti guariti e 36.595 sono i casi attualmente positivi.

Focolaio a Palagianello, in provincia di Taranto. Sono almeno 80 i contagiati nel comune che conta circa 7mila abitanti. Non è servita l'ordinanza firmata dalla sindaca Maria Rosaria Borraccia quattro giorni fa, nella quale si anticipava alle 19 la chiusura degli esercizi commerciali e con la quale sono state chiuse piazze, pista ciclopedonale, parco, cimitero e mercato settimanale. Le persone positive a covid-19 continuano ad aumentare, e il numero degli 80 potrebbe essere superato in breve in considerazione che nella giornata odierna altri 70 tamponi sono stati fatti d'urgenza. Alla base dell'aumento dei contagi, i ritrovi nelle abitazioni private. 

 Nuova ordinanza anti-contagio,  del sindaco di Taranto Ronaldo Melucci: «Virus più veloce, servono misure urgenti, più dure e la collaborazione dei cittadini»

 

Con un nuovo provvedimento, valido da domani 10 marzo e fino a tutto il prossimo 28 marzo, il sindaco Rinaldo Melucci ha varato una serie di misure per arginare gli effetti della pandemia.

 

L’ordinanza n. 7, firmata oggi dal primo cittadino, prevede alcune restrizioni che integrano quanto disposto dal Dpcm del 2 marzo scorso.

 

Nel dettaglio, il provvedimento dispone il divieto di consumazione di alimenti e bevande su suolo pubblico dalle 18 alle 5 del giorno successivo. Nella stessa fascia oraria vige il divieto di asporto di bevande alcoliche da tutti gli esercizi di ristorazione e affini.

 

L’ordinanza prevede anche la chiusura dei distributori automatici di alimenti e bevande (i cosiddetti H24), sempre dalle 18 alle 5 del giorno successivo. Tale prescrizione non è prevista per le cosiddette “casette dell’acqua”, i distributori automatici di tabacchi e carburante e i distributori presenti in farmacie, parafarmacie, uffici caserme e strutture sanitarie.

 

Vengono sospesi anche i mercati settimanali su area pubblica allestiti di domenica o nei giorni festivi. Ogni sabato, domenica e giorni festivi, invece, è stata disposta la chiusura dei cimiteri cittadini.

 

Dalle 18 alle 5 del giorno successivo, inoltre, saranno chiusi parchi e giardini pubblici, compresa la passeggiata sulla scarpata di lungomare Vittorio Emanuele II, salvaguardando l’esercizio delle attività commerciali al loro interno secondo le indicazioni del DPCM.

 

Ogni venerdì, sabato e domenica, infine, dalle 18 alle 5 del giorno successivo è previsto il divieto di stazionamento in via D'Aquino, via Di Palma, via Regina Margherita, viale Liguria, corso Vittorio Emanuele II (Talsano) e in piazza Garibaldi, piazza Giovanni XXIII, piazza della Vittoria, piazza Maria Immacolata, piazza Bettolo, piazzale Bestat, piazza Medaglie d'Oro, piazza Sicilia, piazza Masaccio, piazza Lo Jucco e piazza Spina. Resta consentito attraversare queste aree per raggiungere il proprio domicilio o i luoghi che vi si affacciano.

 

«L’adozione di questo provvedimento – le parole del primo cittadino – si è resa necessaria perché abbiamo registrato comportamenti che non rispondono alla contingente necessità di prestare massima attenzione. Le varianti hanno reso il contagio più rapido e mai come ora bisogna osservare diligentemente le buone prassi: distanziamento, mascherina, igiene frequente delle mani. Le misure che abbiamo previsto con l’ordinanza sono un’arma in più, ma i cittadini devono fare la loro parte».

Oggi in Puglia sono stati registrati 10732 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e1.286 casi positivi: 524 in provincia di Bari, 109 in provincia di Brindisi, 67 nella provincia BAT, 171 in provincia di Foggia, 147 in provincia di Lecce, 256 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, 9 casi di provincia di residenza non nota. Sono stati inoltre registrati 39 decessi: 13 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 14 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto. Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.637.604 test, 117.371 sono i pazienti guariti e 35.805 sono i casi attualmente positivi. 

 I lavoratori in mobilità in deroga della provincia di Taranto, riconosciuta con decreto legge n. 129 del 2012 "area di crisi industriale complessa", si vedranno riconosciuta la mobilità in deroga anche per il 2021. Lo comunica l'assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, al termine della riunione di giunta che ha ratificato l'accordo tra Regione Puglia e le parti sociali. "È un impegno che avevo preso con i lavoratori e i sindacati- spiega l'assessore Leo -. Già nel corso dell'audizione in commissione consiliare, la scorsa settimana, avevo sottolineato quanto il mio assessorato ritenesse importante e urgente la ratifica di questo accordo che mette al riparo dall'assenza totale di reddito diverse centinaia di lavoratori coinvolti in vertenze ancora aperte”. “Ora quei lavoratori e le loro famiglie - rileva Leo - possono tirare un sospiro di sollievo. C'è un'emergenza economica e sociale da affrontare e la pandemia ha aggravato situazioni già critiche. Il rinnovo della mobilità in deroga per il 2021 tampona, seppure in parte, il rischio che la situazione precipiti del tutto”. “Il provvedimento - specifica Leo - riguarda solo Taranto in applicazione di una norma nazionale che limita questa opzione alle sole zone riconosciute aree di crisi industriale complessa". Nel dettaglio, potranno usufruire della mobilità in deroga per altri 12 mesi i lavoratori licenziati da imprese ubicate nei comuni di Taranto, Crispiano, Massafra, Montemesola e Statte. 

 “Una nuova visione della città che riparta dagli splendori del passato per rilanciare un presente desideroso di valorizzazione. Una delle possibili vie di riscatto di Taranto, del suo cambiamento e del suo rilancio”. Confindustria Taranto condivide l’idea di valorizzare, riportandoli alla luce, sia “i resti dell’antico anfiteatro romano presenti nel sottosuolo in corrispondenza, in gran parte, dell’attuale ex mercato coperto, ora destinato a parcheggio auto”, sia l’area archeologica emersa con gli scavi relativi alla costruzione del nuovo ospedale di Taranto, “San Cataldo”. Tuttavia, rileva Confindustria Taranto, “passare dal dibattito all’idea e quindi alla progettualità, è tutt’altro che semplice, in questo come in altri casi ma con implicazioni ancor più ampie e tutt’altro che trascurabili” dice Confindustria Taranto. L’associazione degli industriali chiede “un progetto di marketing capace di convogliare attenzioni a 360 gradi, da quelle meramente culturali (quindi archeologiche, architettoniche, urbanistiche, storiche) ad altre di carattere più promozionale e turistico. Confindustria - si dichiara - seguirà in da vicino questo percorso progettuale, rendendosi disponibile all’occorrenza per poterne diventare parte attiva in uno scenario più ampio di “ridisegno” dell’archeologia urbana e quindi di rilancio del sistema Taranto nella sua interezza”. 

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