Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

 

Nota del Segretario Generale della SLC CGIL, Andrea Lumino.                                                                                                    

 

Generalmente è facile pensare che gli episodi di sfruttamento(per usare un termine gentile) di lavoro, con condizioni improponibili ed oltre i limiti della dignità del lavoratore, siano lontani da noi e dalle nostre realtà: in questo caso, invece, denunciamo un call center che si trova a Taranto, in città, in una delle vie più trafficate.

Si tratta di un call center che lavora per la commessa “FASTWEB”, monocommittente, che, a seguito delle segnalazioni che ci sono state fatte dai collaboratori, sarebbe al di fuori di ogni limite di legge e di buonsenso nella gestione delle persone.

Per quanto ci è stato riferito, infatti, si tratterebbe di un' ”azienda” che non paga in base a quanto previsto dall'accordo sindacale del 2013, paga i compensi in base alle simpatie/antipatie del datore di lavoro che decide di premiare o penalizzare i collaboratori, che dice ai lavoratori che chiedono spiegazioni "questo è se ti sta bene altrimenti vai a casa", che ha le telecamere nelle sale puntate sui lavoratori e sui pc mentre lavorano(avranno rispettato la legge 300???), che manda a casa i lavoratori se chiedono spiegazioni sulle bustepaga fantasiose o se si trattengono un minuto di più nel bagno.

Peraltro, è un'azienda nella quale(e ce ne rammarichiamo), esisterebbe un accordo tra la stessa azienda ed un'altra sigla sindacale(sigh!) per cui i lavoratori che non raggiungono l'obiettivo di 1 contratto ogni 14 h percepirebbero un compenso di 2,5 euro all'ora, nemmeno i 5 pattuiti originariamente: come fa una sigla sindacale a firmare accordi capestro di questo genere e poi venire con noi a manifestare a Roma quando chiediamo regole uguali per tutti e più dignità per i lavoratori?

spiuchiamo quanto prima un intervento dell'Ispettorato del Lavoro, da noi sollecitato, altrimenti, nel giro di qualche settimana, indiremo una manifestazione fuori i cancelli di quell'azienda e porteremo i dirigenti della SLC CGIL di Taranto a manifestare contro chi è responsabile della giungla in cui versa questo settore e gridare rispetto e dignità per chi è costretto ad accettare quelle tristi condizioni di lavoro pur di avere un minimo reddito.

Ci piacerebbe che il Premier Renzi venisse a conoscere queste realtà, a vedere realmente cosa succede nel mondo del lavoro; parla di una sociuetà che non può avere lavoratori di serie A(al Premier ci verrebbe da chiedere se i lavoratori di TP e degli altri call center stabilizzati rientrano in questa categoria) e lavoratori di serie B: noi condividiamo, ma non vorremmo che la sua impostazione di rendere tutti uguali si volga verso il basso,cancellando l'art 18 e facilitando i licenziamenti, dove realtà come quella di questo call center siano legalizzate e normali

 

 

 

 

                                                                                  

 

"Da qui in Avanti": si apre stasera  la campagna elettorale delle Primarie per il centrosinistra pugliese del senatore Dario Stefàno. L’appuntamento è alle ore 19 al Palazzetto del Cus di Bari (Lungomare Starita 1 - fronte Fiera del Levante).

Con Dario Stefàno ci sarà anche Nichi Vendola. "Sarà il racconto di una storia straordinaria - spiega Stefàno -  che  è partita nel 2005 e che non vogliamo che si chiuda certo adesso. Anzi la vogliamo arricchire di idee, sogni e ambizioni per fare della nostra Puglia una terra ancora più moderna, efficiente, giusta e solidale. Dobbiamo continuare ad andare avanti. Tutti".



 

 

 

 

Credo nella difesa di ciò che è bello in quanto è questo ciò di cui tratta il sapere. Credo nella difesa del sapere in quanto è questo che converge nella bellezza. Credo fortemente in questa cosa, essendo nata e vivendo in una città abbastanza problematica come Taranto.

 Ci credono i rappresentanti del Liceo Statale Archita, l'istituto tanto flagellato e sofferente della città dei due mari, ci crede chi, pur frequentando lo stesso Istituto, studia in tre sedi dislocate tra loro, il corpo docente, gli ex alunni e chi, prima di raggiungere la pensione, ha lavorato diversi anni in quel palazzone di Piazza Garibaldi. Insomma, non ci crede soltanto l'amministrazione.

Per questo motivo lunedì 22 settembre si scende in piazza, nella nostra piazza, per dare voce a quel vecchio palazzone che, se potesse parlare, ne direbbe di cose poco carine! Alle 9:30 si aprirà la manifestazione con un discorso tenuto da parte del Comitato Studentesco, poi la parola passerà ai rappresentanti dell'Associazione di ex alunni "Aldo Moro" e saranno presenti al rapporto anche alcuni ragazzi dell'Associazione di Promozione Sociale di OffTopic, ragazzi che hanno affinità col "popolo" dell'Archita per la voglia di rivitalizzare luoghi abbandonati e per l'impegno nella difesa della cultura. Il Comitato Studentesco, come scritto in un comunicato del 5 Settembre scorso, chiede all'Amministrazione Comunale di istituire un tavolo di lavoro tra tutti gli organi competenti al fine di riuscire a riportare il Palazzo alla vecchia gloria e denuncia anche la difficile autorganizzazione nelle realizzazione dei progetti scolastici.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare per testimoniare ancora una volta come questo rappresenti l'ennesimo suicidio per una città che non riesce a decollare. Ricordiamo come i tantissimi libri di proprietà dell'Archita, libri su cui la scuola ha investito nel corso della sua lunga storia, non rappresentino più un bene comune! Ricordiamo come l'ubicazione del Liceo in Piazza Garibaldi angolo Via D'Aquino rappresentasse un importante centro commerciale nel Borgo cittadino! Ricordiamo come 142 anni di storia siano stati rovinati dalla vostra inerzia! È impensabile e ingiustificabile lo stile di vita così precario di questa scuola, che docenti, studenti e un'intera città debbano ancora ricevere delle risposte. Concludo con una citazione dello scrittore Italo Calvino: "Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce la sua scuola è già governato da quelli che della diffusione del sapere hanno solo da perdere". Ipse dixit.

 

 


Allarme al Porto dove si è verificato lo sversamento di olio in mare, all'altezza del quinto sporgente. Attualmente sono in corso verifiche da parte dell'Ecotaras per accertare cause e provenienza del fenomeno. Allertata la direzione dell'Ilva. L'area colpita  è stata circoscritta.

Condivise in una riunione tra le Organizzazioni imprenditoriali e le Associazioni ed Enti del volontariato che operano nel settore della sanità ionica le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi dalla Sezione Sanità Privata di Confindustria Taranto in merito agli effetti negativi sull’offerta sanitaria prodotti dai nuovi schemi contrattuali adottati dalla Regione Puglia. Si sollecita un pronto intervento dell’Assessorato per scongiurare ulteriori problematiche per cittadini ed operatori.
Confermate le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi da Confindustria Taranto; i nuovi schemi contrattuali voluti dalla Regione Puglia per innovare il rapporto SSR / STRUTTURE ACCREDITATE / PAZIENTE rischiano di compromettere la regolare erogazione di prestazioni sanitarie a danno di cittadini ed operatori.
Sono queste le conclusioni della riunione organizzata da CONFINDUSTRIA Taranto lo scorso 16 settembre a cui hanno preso parte ARIS, ANDIAR, ANISAP, LANAP, SANITA’ FUTURA, SIREF, ANED, ASSOCIAZIONE DIABETICI IONICI, ANT e TRIBUNALE PER I DIRITTI DEL MALATO.
Un incontro condotto dal Presidente della Sezione Sanità Privata, Alberto Dimitri, che è servito ad analizzare a 360 gradi il nuovo quadro normativo che regolerà l’offerta sanitaria a partire dal prossimo 1° ottobre e a raccogliere il punto di vista anche di coloro che, quotidianamente, svolgono una incessante attività di assistenza e di accompagnamento del malato offerto dalla Coordinatrice del Tribunale dei Diritti del Malato, Prof.ssa Silvana Stanzione.
I nuovi contratti, imponendo limiti e prescrizioni inconciliabili sia con la corretta gestione delle strutture convenzionate sia con il fabbisogno di prestazioni sanitarie della comunità, rischiano di creare forti disagi ai cittadini già alle prese con una situazione di emergenza sanitaria non più sostenibile.
Sono state numerose le difficoltà operative nell’assistenza al paziente denunciate e condivise dalle Organizzazioni e dalle Associazioni presenti che hanno sottolineato, in particolare, come oltre alle note problematiche connesse alle lunghe lista d’attesa ed all’inefficace risposta del sistema ai nuovi fabbisogni emergenti, con i nuovi contratti potrebbe gravare sul cittadino l’onere di recarsi presso più strutture convenzionate per ricevere le prestazioni di cui ha bisogno a causa del forte irrigidimento della disciplina da parte della Regione Puglia.
Aspetti che si aggiungono alle ulteriori criticità nell’organizzazione dell’offerta sanitaria che appesantiscono il rapporto tra SSR e strutture convenzionate le quali dovranno anche fare i conti con clausole e restrizioni che nulla hanno a che fare con il contenimento della spesa e con il corretto esercizio della propria attività.
Proseguendo in tale direzione, sono stati analizzati anche gli effetti della DGR 1202/2014 sull’efficacia della risposta sanitaria pugliese. E’ apparso da subito assai evidente come la trasformazione del setting assistenziale di numerose prestazioni sanitarie - passate dal regime di ricovero a quello ambulatoriale - sia stata il frutto di una poco attenta valutazione delle prestazioni stesse che, per la complessità dell’intervento e per l’impatto sul paziente, sono incompatibili con il nuovo regime.
Sulla base di tali considerazioni, le Organizzazioni e gli Enti e le Associazioni presenti alla riunione hanno ritenuto necessario ed opportuno sollecitare un immediato intervento da parte dell’Assessorato regionale alla Salute finalizzato a sospendere gli effetti delle delibere di approvazione dei nuovi schemi contrattuali.
Al tempo stesso è emersa la necessità di aprire un confronto diretto tra la Regione Puglia e tutti gli operatori impegnati nella sanità - strutture accreditate, ordini professionali, mondo del volontariato e rappresentanza dei pazienti - per discutere nuovi modelli di regolamentazione della materia che assicurino trasparenza ed equità di accesso all’assistenza sanitaria senza tuttavia compromettere da una parte la libertà di paziente ed operatore di gestire congiuntamente l’erogazione delle prestazioni e, dall’altra, delle strutture accreditate di esercitare in pieno il ruolo di parte integrante di un sistema che non può seguire logiche e direttive contrarie allo sviluppo ed alla valorizzazione di una parte di esso.
 

Pubblichiamo di seguito un intervento del consigliere regionale di Forza Italia Arnaldo Sala su Tempa Rossa

 

Ho letto con grande interesse i numerosi articoli apparsi sulla stampa per la presentazione del progetto Tempa Rossa e, in pagine e pagine di giornale, non ho trovato una sola volta la parola che più mi interessa: royalties, ovvero le compensazioni industriali che le aziende devono dare al Territorio su cui insediano una nuova attività produttiva.

Lascio ai tecnici la discussione sul reale impatto ambientale delle emissioni dell’impianto a regime, peraltro esistono organismi pubblici preposti a questo, riservando all’esito ogni valutazione; la vera domanda che tutta la classe dirigente di una Comunità, unita e coesa, però dovrebbe farsi in una occasione come questa è: ma, ove accettato ed autorizzato il progetto in questione, quali ricadute avrebbe per l’intero Territorio?

In condizioni normali la Legge Marzano prevede che l’azienda insediante attui a favore del Territorio compensazioni pari al 2% del valore dell’operazione industriale, in condizioni normali appunto, ma quello di Taranto non è un Territorio “in condizioni normali”, è una Comunità che vive una straordinaria crisi economica e ambientale per aver pagato nei lustri un prezzo altissimo allo sviluppo nazionale nella siderurgia, nella raffinazione petrolifera e nella navalmeccanica militare.

Allora Taranto merita una attenzione particolare da parte del Governo, lo diciamo tutti da anni, ma sabato scorso il Presidente del Consiglio dei Ministri cosa ha detto o garantito sull’argomento? Ovviamente nulla!

Nessuno ha chiesto a Renzi, non fosse altro per l’attuale insediamento industriale, che ENI praticasse un reale sconto sulla benzina per dieci anni a favore di Taranto e della Provincia!

Sul sito istituzionale ENI si legge che “Eni partecipa attivamente alla vita culturale dei territori in cui opera, anche attraverso il sostegno a manifestazioni artistiche e il contributo a progetti di restauro e conservazione del patrimonio”: non ricordo che negli ultimi anni ENI abbia sostenuto manifestazioni o istituzioni culturali del nostro Territorio, o che abbia restaurato uno dei tanti monumenti tarantini, magari a partire dal medievale monastero di Santa Maria della Giustizia ubicato proprio a cento metri dalla raffineria!

Due anni addietro in solitudine segnalai che l’ENI sosteneva a Milano l’

iniziativa “Estate al Museo” consentendo, con un importante contributo, che per mesi i cittadini entrassero gratis in tutti i musei civici milanesi. Ma quale intervento di pari portata ha sostenuto l’ENI a favore della cultura sul nostro Territorio? Altrettanto ovviamente, nessuno!

 

                                                  Arnaldo Sala

Consigliere Regionale FI

Uva “buona” sui mercati interni e maggiore concertazione per battere la crisi.

La “Sagra dell’uva”, conclusa la prima giornata del 13 settembre a Castellaneta Marina, ha consegnato due indicazioni al dibattito autunnale su produzione e commercializzazione. Due temi, scaturiti dal convegno celebrato nell’auditorium “Stella Maris” e intitolato “Multifunzionalità dell’agricoltura e produzioni tipiche locali come volano del territorio”, frutto del confronto a più voci moderato dal direttore di “Studio 100 news” Walter Baldacconi.

 

L’UVA, “REGINA” DELLE PRODUZIONI LOCALI

Nonostante il cattivo tempo, che ha complicato lo svolgimento della mostra mercato di uva in piazza Selene, al convegno hanno partecipato diversi produttori e molti cittadini, incuriositi dal fatto che Italia, Vittoria, Palieri, Red Globe e altre decine di varietà tengano ancora saldo il primato produttivo dell’arco ionico occidentale. Che non è cosa scontata, ricordando la crisi, l’embargo imposto alla Russia, le calamità e la stretta creditizia.

Ecco perché, come sottolineato dall’assessore all’Agricoltura del Comune di Castellaneta, Gianrocco De Marinis, i produttori sono eroi e vanno premiati tutti. Decisione presa rompendo la consuetudine della sagra.

 

MEGLIO L’UVA DELL’ANANAS…

La manifestazione, voluta dall’amministrazione comunale e sostenuta dal Gal “Luoghi del Mito”, ha quindi permesso di approfondire alcune questioni sospese. Insomma, la sensazione è che l’uva “buona” parta per i grandi mercati dell’Italia settentrionale e dell’Europa, e che qui resti l’uva “meno buona”. Non è sempre vero, forse lo è di più il fatto che l’uva, nelle zone di produzione, non riesce ad avere appeal. L’immagine usata da Roberto Barberio, presidente regionale di “Turismo Verde”, rende meglio l’idea: «Se sulle tavole della nostra provincia si vuol fare bella figura – ha spiegato – è più facile trovare un ananas insipido che un grappolo d’uva».

 

LA SFIDA: RIBALTARE GLI EFFETTI DELLA CRISI

Bisogna ripartire da qui: trasformare l’uva in un prodotto appetibile. Per i turisti lo è già, per i bambini anche, deve diventarlo anche per ragazzi e adulti. L’aumento di consumo interno, a quel punto, potrebbe dare ulteriore spinta alla produzione permettendogli di attenuare gli altri contraccolpi.

Che sono quelli della crisi. Il Comune di Castellaneta, ad esempio, ha messo insieme altre sei municipalità e quattro associazioni di categoria per tutelare le aziende del territorio. E durante il convegno ha chiesto, per bocca del sindaco Giovanni Gugliotti, di sedersi a un tavolo tecnico con la Regione. Il presidente del Gal Paolo Nigro, invece, ha puntato alto: «Il premier Matteo Renzi deve intervenire a livello europeo – ha detto riferendosi soprattutto all’embargo – perché il libero mercato è un valore per tutti, non solo per alcuni».

 

GLI EFFETTI BENEFICI DELL’UVA

L’uva è mercato, quindi, ma è anche ricerca. Interessante il contributo portato nel convegno da Donato Antonacci e Rocco Perniola, direttore e collaboratore dell’Unità di Ricerca per l’Uva da Tavola e la Vitivinicoltura in Ambiente Mediterraneo di Turi. Attualmente l’unità è al lavoro su migliaia di incroci, per rispondere alle esigenze del mercato, continuando però a sperimentare gli effetti inaspettati di alcune varietà di uva, che sembrano essere ottimi precursori dell’apoptosi, processo alla base della morte delle cellule tumorali normalmente indotto con farmaci chemioterapici.

 

SCUOLE PROTAGONISTE NEL COOKING SHOW DEL 4 OTTOBRE

Il prossimo appuntamento con la “Sagra dell’uva” è per il 4 ottobre, con lo show cooking che coinvolgerà amministratori, tecnici e imprenditori del territorio in piazza Principe di Napoli a Castellaneta. Protagoniste, come lo sono state per il convegno di sabato offrendo un ricco buffet, saranno le scuole “Perrone” di Castellaneta e “Mondelli” di Massafra, dirette rispettivamente da Vincenzo Calabrese e Vito Giuseppe Leopardo.

Mercoledì  in V Commissione era prevista Audizione dell’Assessore ai Trasporti e Lavori pubblici della Regione, in merito alla paventata volontà del Governo di accorpamento di Autorità portuali di alcuni Porti della Puglia.
Sul tema, anche alla luce dell’art.29 (Pianificazione strategica della portualità e della logistica) del DL 133/2014, il Consigliere regionale Francesco Laddomada - preso atto della volontà governativa di migliorare la competitività del sistema portuale, agevolare i traffici, promuovere inter-modalità e accorpare alcune Autorità portuali esistenti - non manca di rilevare come lo stesso Decreto preveda che, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Legge di conversione (qualora ciò si avveri), le Autorità portuali devono presentare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri un resoconto degli interventi correlati a progetti in corso o da intraprendere; con facoltà della Presidenza del Consiglio – entro i successivi 60 giorni – di selezionare gli interventi più urgenti o alcuni ritenuti sostitutivi.
Il Consigliere Laddomada fa notare che, nell’ambito del Piano regionale dei Trasporti 2009-2013, era previsto il potenziamento delle strutture di supporto al traffico crocieristico per Bari e per quello di linea; mentre per il porto di Brindisi era stato previsto lo sviluppo per il crocierismo charter e low-cost, in modo da garantire la competitività dei porti di Bari e Brindisi e coordinarli con gli scali aeroportuali. Il Piano prevede altresì un Servizio marittimo – denominato “Metrò del Mare”- basato sulla messa in rete di alcuni Porti regionali pugliesi, adiacenti a Località costiere ad elevata vocazione turistica, quali il Gargano e la costa ionico-salentina. Il Piano prevede ancora la promozione di una navigazione interna con finalità turistiche e di trasporto pubblico locale sul lago di Varano e nei Bacini portuali di Brindisi e Taranto; ed inoltre: un sub-sistema del Levante (coordinato dall’Autorità portuale di Bari), un sub-sistema del Salento (coordinato dall’Autorità portuale di Brindisi) e un sub-sistema dello Ionio composto da Porto di Taranto integrato con i poli logistici ad esso connessi (piattaforma logistica Distripark, Scalo Cargo dell’aeroporto di Grottaglie e Centro-merci di Francavilla Fontana), anche perché il mercato del trasporto combinato mare-aria è in fase di crescita.
Laddomada condivide la richiesta di audire in Commissione, sia i Presidenti delle Autorità portuali di Bari, Brindisi e Taranto, sia i Sindaci delle rispettive Città, affinché la Commissione abbia contezza delle problematiche afferenti le Aree portuali, alla luce del Piano regionale dei Trasporti e dei nuovi indirizzi della normativa nazionale.
 

 

 

 

Oggi in Fiera del Levante la presentazione del progetto sperimentale per la raccolta differenziata porta a porta

 

Fiera del Levante – Pad. 18 – Salone Agroalimentare – ore 11.30

Area Masserie Didattiche

 

Due asinelli provenienti dalla riserva genetica dell’Asino di Martina Franca della Masseria Russoli (azienda della Regione Puglia – Assessorato alle Risorse Agroalimentari) questa mattina alle 11.30 nel Padiglione 18 della Fiera del Levante, saranno i testimonial straordinari di un progetto sperimentale di raccolta differenziata che l’AMIU di Taranto, su sollecitazione dell’Associazione Officine Taranto, si appresta a compiere nella parte antica della città bimare.

 

“I nostri asini tornano ad antiche funzioni – spiega l’Assessore regionale, Fabrizio Nardoni – e in qualche maniera si conquistano il diritto al non oblio che ha spesso messo a rischio questa razza che, invece, proprio grazie al lavoro svolto nella Masseria Russoli siamo riusciti a salvare.

“La sperimentazione si svolgerà con il supporto del servizio veterinario della ASL e con la supervisione delle associazioni animaliste del territorio e si svolgerà con il l’ausilio di operatori AMIU tra i vicoli e gli slarghi della città vecchia di Taranto notoriamente difficili da raggiungere con mezzi meccanici.”

 

Il progetto sperimentale sarà presentato ufficialmente giovedì 18 settembre alle 11.30 nell’area Masserie Didattiche del Padiglione 18 Salone Agroalimentare della Fiera del Levante.

 

All’incontro con la stampa parteciperanno il presidente dell’Associazione Officine Taranto Fabrizio Iurlano, il responsabile della riserva genetica dell’Asino di Martina Franca, Donato Tagliente, il presidente dell’AMIU di Taranto,  Federico Cangialosi, il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefano e l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni.

 

 

Lo champagne è un vino francese pregiato, bianco o rosé, il cui nome deriva dalla regione in cui ha avuto origine la sua produzione.

Sabato 20 settembre, presso il Canneto Beach di Leporano (Ta), si terrà il party Clicquot, una delle più grandi case produttrici di questa pregiata bevanda legata al mondo delle feste e del lusso, che si svolgerà in due momenti.

La prima parte, alla quale si potrà accedere ritirando un apposito braccialetto, distribuito dagli organizzatori dell’evento, avrà inizio alle ore 21:30. Durante il suo svolgimento le hostess dell’azienda distribuiranno gadget brandizzati, si potranno mangiare gli spaghetti preparati e offerti gratuitamente dal ristorante del club e ci sarà l’esibizione live del gruppo elettro-jazz DN3.

Il trio, composto dal trombettista Cesare Dell’Anna, dal dj Guido Nemola e dal pianista Mauro Tre, propone un sound unico e immediatamente riconoscibile, prodotto dell’incontro tra i suoni elettronici, realizzati dal vivo e dalle tessiture armoniche e melodiche di tromba e tastiere.

Questo progetto è nato una decina di anni fa – ha spiegato Dell’Anna – insieme al dj e produttore Daniele De Rossi, con il nome DD3, per accontentare tutte quelle location che hanno necessità di avere progetti potenti, ma che non possono permettersi di avere gruppi di dieci o dodici persone. Quindi abbiamo creato questa formazione dedita al free-jazz d’avanguardia su basi elettroniche, alla quale successivamente è subentrato il produttore Guido Nemola”.

La musica dei DN3 è un elettro-jazz raffinatissimo e contemporaneo, proteso verso le nuove frontiere sonore. Questo risultato è frutto delle tre esperienze artistiche che differenziano i musicisti, i quali suonando insieme si fondono in un’alchimia di suoni e ritmi che trascinano ed emozionano.

Lo spettacolo ha inizio con dei brani stabiliti e prosegue all’insegna dell’improvvisazione pura e semplice, di base free-jazz con sonorità totalmente nuove. Tutto dipende dagli sguardi, dalla location e dal pubblico. Non abbiamo una scaletta ben definita”.

Lo spettacolo, coinvolgente, sarà in continua trasformazione e si baserà sui brani di “And”, ultimo album prodotto, che è stato selezionato dallo staff di “Beatport” per la “Top 100 deep house”.

Buona parte del concerto sarà incentrata sui brani del nostro ultimo lavoro, più nuove tracce che abbiamo già in produzione per il futuro. ‘And’, prodotto dalla Irma Records e pubblicato nel maggio 2013, ha avuto riscontri abbastanza buoni. È stato apprezzato anche da molti djs internazionali, che ne stanno remixando alcune tracce”.

Al termine di questa prima parte della serata, seguirà il djset, con ingresso aperto a tutti. In consolle si alterneranno Paolo Conte, Marcello Ferrarese, Guido Balzanelli e Alessandro Pisconti. I djs spazieranno dall’house all’elettronica, selezionando la più raffinata musica soulful, le hit del momento e gli intramontabili successi house.

Canneto Beach – Via Argentina 200 – Leporano (Ta)

Infoline: 3348253038

Pagina 805 di 914