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Giornale di Taranto - Giornalista1
Il Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati, ha rinnovato le cariche
elettive direttive nelle elezioni dell ottobre scorso.
Sono risultati eletti Consiglieri per il quadriennio 2014/2018 i seguenti Periti Industriali e
Periti Industriali Laureati :
- Giuseppe Albano
- Michele Bungaro
- Vittorio Buoncuore
- Gualtiero Matacchiera
- Leonardo Pisani
- Sebastiano Stano
- Giuseppe Surico
Nel direttivo del 3 novembre, per il primo insediamento, sono risultati eletti all unanimità
i seguenti Periti Industriali e Periti Industriali Laureati alle cariche esecutive:
Presidente Dott. Per. Ind. Gualtiero MATACCHIERA
Segretario Dott. Per. Ind. Michele BUNGARO
Tesoriere Dott. Per. Ind. Leonardo PISANI
Il nuovo direttivo, insediatosi, ha posto le priorità sulla crescita della categoria, sulla
volontà della crescita della presenza delle prof

Don Tonino Bello, un film e un racconto teatrale

Il senso di un’esistenza. Sabato 15 novembre 2014, al TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, doppio appuntamento dedicato a don Tonino Bello: alle ore 20.30 (ad ingresso libero sino ad esaurimento posti), il film di Edoardo Winspeare L’anima attesa, sceneggiatura Carlo Bruni e Edoardo Winspeare, con Carlo Bruni, Nunzia Antonino, Federico Russo, Franco Ferrante, don Donato Bleve, Tommasina Cacciatore, produzione Pax Christi - Mosaico di Pace; alle ore 21.30 (biglietto 10 euro), lo spettacolo Croce e fisarmonica di Carlo Bruni ed Enrico Messina, regia Carlo Bruni, con Enrico Messina e Mirko Lodedo, coproduzione Armamaxa teatro - Diaghilev. Info: 099.4725780 

[scarica il comunicato completo in formato word oppure pdf]
[scarica le foto di scena in formato zip]

 

La storia di un incontro, di un riscatto, di un ritrovarsi, di un capirsi anche con una lingua, quella della danza, che è fatta di parole che, per essere dette, non hanno bisogno della voce. Domenica 16 novembre 2014, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, va in scena Cenerentola, drammaturgia e regia Tonio De Nitto, coreografie Annamaria De Filippi, con Barbara Della Giorgia, Chiara De Pascalis, Antonio Miccoli, Francesca Nuzzo, Fabio Tinella, coproduzione Factory, Compagnia Elektra e Tir Danza, per  la rassegna "favole&TAmburi". Invidie e gelosie all’interno del nucleo familiare, ma anche un mondo che presto può rivelarsi diverso da com’è. Biglietto 6 euro. Info: 099.4725780 

Bandiera Verde, il premio giunto alla sua 12.ma edizione promosso dalla Cia Confederazione italiana agricoltori e conferito l’altro ieri a Roma alle “eccellenze” agricole, all’innovazione, alla tradizione, alla solidarietà e ai comportamenti virtuosi, è stato assegnato quest’anno al Comune di Laterza e al prof. Antonio Moschetta, emopatologo di fama internazionale, anche lui pugliese.

"Bandiera Verde Agricoltura – dichiara il Presidente Provinciale della Cia di Taranto Francesco Passeri – è un riconoscimento attraverso il quale si premiano aziende agricole, regioni, province, comuni, comunità montane e parchi che si sono particolarmente distinti nelle politiche di tutela dell’ambiente e del paesaggio, anche a fini turistici, nell’uso razionale del suolo, nella valorizzazione dei prodotti tipici legati al territorio, nell’azione finalizzata a migliorare le condizioni di vita ed economiche degli operatori agricoli e più in generale dei cittadini.

Tra i premiati con Bandiera Verde per il 2014 emergono anche tanti Comuni virtuosi che si impegnano ogni giorno per la conservazione dei paesaggi agrari e la valorizzazione delle produzioni tipiche locali, per la sostenibilità ambientale e la lotta al consumo di suolo agricolo, per il miglioramento delle condizioni di vita degli operatori del settore primario. Anche quest’anno sono stati assegnati premi speciali a personalità del mondo scientifico, culturale e sociale, che si sono distinte in vari ambiti culturali a difesa dell'ambiente e dell'agricoltura. Un premio speciale Bandiera Verde è stato assegnato al professor Antonio Moschetta, anche lui pugliese, per i suoi studi legati a “nutrizione e salute oncologica”, dove evidenzia lo stretto legame tra corretta alimentazione, qualità degli alimenti e prevenzione delle malattie.

 

Oggi Quinta Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese, la manifestazione che vede le PMI di tutta Italia associate a Confindustria aprire le porte dei propri stabilimenti ai giovani, con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sulla forza e sul ruolo della piccola e media impresa nell’economia e nella società. Le visite aziendali si svolgeranno anche in date diverse, nelle diverse città.

 

Si tratta di un’iniziativa pensata per contribuire alla promozione di un contesto favorevole all’imprenditorialità, nell’ambito di quel processo culturale di legittimazione del ruolo dell’impresa per l’economia e la società, di cui Piccola Industria è da anni sostenitrice. Ciò attraverso la diffusione della conoscenza della realtà produttiva e dell’impegno quotidiano delle imprese a favore della crescita.

 

Attraverso l’esperienza diretta in azienda si vuole regalare agli studenti un’opportunità per cominciare ad immaginare il proprio futuro, magari in una PMI del loro territorio.

 

Lanciata per la prima volta nel 2010, la Giornata ha riscontrato successo e apprezzamento via via crescenti nelle successive edizioni, fino a coinvolgere 100mila ragazzi in 4 anni; circa 1.000 imprese hanno aperto le porte dei loro stabilimenti e 80 Associazioni di Confindustria hanno aderito al progetto.

 

L’iniziativa di Piccola Industria si inserisce in un percorso comune mirato a condividere i progetti sull’orientamento, la nuova imprenditorialità e la cultura d’impresa che Confindustria dedica alle nuove generazioni. Il PMI DAY e Orientagiovani - che si terrà in concomitanza - rappresentano il momento di arrivo di questo percorso.

 

Anche quest’anno la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese è inserita nel’ambito delle manifestazioni della Settimana della Cultura d’Impresa e, per il secondo anno, rientra anche tra gli eventi della Settimana Europea delle PMI organizzata dalla Commissione Europea.

 

Primi destinatari della Giornata sono gli studenti degli istituti secondari di primo e secondo grado (scuole medie e superiori), le loro famiglie e gli insegnanti che hanno un ruolo determinante nell'orientamento dei propri allievi. Ma le porte degli stabilimenti restano aperti anche per gli amministratori degli enti locali, per gli organi di informazione e per tutti coloro che interagiscono con l’attività delle aziende.

 

 A Taranto e provincia le aziende e gli istituti scolastici coinvolti (gli abbinamenti si riferiscono alle visite degli istituti nelle aziende) saranno i seguenti:

 

LICEO ARISTOSSENO  (TARANTO) - FOEL /SAN GIORGIO JONICO - PUGLIA INOX / GROTTAGLIE

LICEO BATTAGLINI - (TARANTO) - CISA E APPIAENERGY/ MASSAFRA

IISS RIGHI - (TARANTO) - IMPIANTI LODESERTO (ALL'INTERNO DELLA RAFFINERIA ENI)

LICEO GIUSEPPE MOSCATI - (GROTTAGLIE) - CISA E APPIAENERGY/MASSAFRA

"CIMINO E AUCHAN SONO LA STESSA COSA. ‘NO’ AI DISTINGUO"

Confcommercio Taranto interviene con una nota sulle linee di sviluppo della città puntando l'accento sulla necessità di tutelare, difendere, la città storica. Ecco di seguito l'intervento.

La pianificazione del territorio urbano e l’attuazione degli interventi deve tendere a dotare la città di reti efficienti e di funzioni vivificanti per l’economia e per la società. Sarebbe un errore limitare il ragionamento alla logica dei lotti,  delle aree edificabili e degli  interventi immobiliari. Il piano  Cimino e il raddoppio Auchan non si sottrae a questo ragionamento, e  non ha senso distinguere tra  espansione urbanistica ed  intervento commerciale.

La progettazione e la rivitalizzazione urbana,   e la  riqualificazione dei sistemi economici sono le due braccia di uno stesso  corpo che si chiama Città, e che è al centro delle attenzioni di Confcommercio. Una Città costruita sull’economia dello scambio,che valorizzi la memoria del territorio e che assicuri ai suoi cittadini qualità della vita, e tutela delle attività economiche già esistenti.

E’ dalla città storica che si deve ripartire per il rilancio economico-sociale del tessuto urbano, e dunque concentrando la programmazione e gli interventi sul suo nucleo esistente. La riqualificazione urbana, i servizi ai cittadini e alle imprese, gli spazi per la cultura e l’intrattenimento, i parcheggi,  la sicurezza dei cittadini: sono questi i temi sui quali da anni  si chiedono risposte che purtroppo non arrivano e che chissà se mai arriveranno.

Il Borgo di Taranto negli anni è andato svuotandosi: prima i negozi di via Mazzini, poi via Principe Amedeo, ora via Anfiteatro. Chiusure che significano perdita di posti di lavoro; degrado urbano e perdita di attrattività e di valore commerciale degli immobili; disagio sociale e mancanza di sicurezza degli spazi urbani. La domanda è:  come si pensa di fermare questa emorragia, favorendo l’ampliamento commerciale di Auchan?

Ecco perché a proposito della storica vicenda Cimino non ha alcun senso distinguere, come fa il sindaco Ippazio Stefano, tra le due questioni ‘urbanistica’ e ‘commerciale’. Sono due facce della stessa medaglia. Non è vero che il raddoppio di Auchan favorirebbe il lavoro e la nuova occupazione. Chi garantirebbe il reddito dei lavoratori occupati in una città dove i consumi negli ultimi anni (dissesto del Comune, recessione, crisi industriale) hanno subito un calo vistosissimo?

E’ora di smetterla di guardare al commercio come ad mammella inesauribile per risolvere i problemi dei senza lavoro, degli immigrati, degli abusivi, dei progetti di ampliamento della  grande distribuzione. 

Taranto  è l’unica città pugliese ad avere strettamente inglobate nelle maglie del suo tessuto urbano  due mega strutture  commerciali di oltre 18 mila e 31mila mq, è illogico pensare di voler ulteriormente ampliare questi spazi che sono già sovradimensionati per le capacità di consumo e di spesa del territorio.

Lo sviluppo urbano è un fatto sociale, culturale, economico, e come tale non può prescindere da alcuni fondamentali indicatori: popolazione, reddito e consumi e  mobilità. Occorre un approccio globale ai problemi, è necessario superare la logica dei ragionamenti per compartimenti stagni.

Tutelare le attività economiche esistenti significa tutelare il tessuto sociale di prossimità e la  qualità della vita dei cittadini.I fatti e le sparatorie di questi giorni sono la prova evidente di quanto accade ad una città che perde il suo faro. 

 

Sabato, 15 novembre, ore 9.30, sala convegni di via Dario Lupo 65

 

 

La grave condizione in cui versa Taranto in questo momento particolarissimo della sua storia sociale e industriale ha indotto Confindustria Taranto a convocare un incontro urgente con i rappresentanti istituzionali, i parlamentari, le aziende, le associazioni sindacali e di categoria del territorio, per cercare di creare quella massa critica necessaria a rappresentare al Governo e alla Regione la drammaticità della situazione in atto, al fine di ottenere risposte chiare sul futuro dell’Ilva e delle conseguenti ripercussioni sul nostro territorio.

 

 

Il Decreto sulle semplificazioni fiscali innalza il limite di detraibilità dell'IVA sulle spese di rappresentanza: i dettagli.

 

A cura di Amedeo Cottino

Per le spese di rappresentanza e gli omaggi di valore unitario non superiore a 50 euro, si potrà detrarre l’IVA al 100%, così come già avviene ai fini della deducibilità dalle imposte sui redditi. Finora da detraibilità IVA per leerogazioni a titolo gratuito di beni e servizi a fini promozionali nei confronti delle imprese era totale fino a valori unitari di 25,82 euro.

Detraibilità e deducibilità IVA

Ad innalzare tale valore, uniformandolo al limite per la deducibilità ai fini delle imposte sui redditi (articolo 108, comma 2, del TUIR), è stato il Decreto legislativo sulle semplificazioni fiscali.

Tale disparità fiscale rappresentava un’inutile complicazione per imprese e professionisti, il Dgls è quindi intervenuto in ottica di semplificazione.

Spese di rappresentanza

Ricordiamo che tale disposizione riguarda le spese di rappresentanza, che sono sostanzialmente differenti dalle spese di pubblicità, sebbenespesso possono essere confuse. Esse appartengano infatti alla stessa famiglia di costi ma, in base al tipo di spesa sostenuta, cambia l’aspetto normativo delle imposte dirette e dell’IVA.

Per spese di rappresentanza si intendono tutte quelle funzionali all’immagine esterna della società, sostenute per acquisto di gadget e beni distribuiti gratuitamente, anchese recano emblemi, denominazioni o altri riferimenti necessari a distinguerli come prodotti d’impresa. Diversamente si intendono spese di pubblicità quelle sostenute per realizzare un’azione di direct marketing rivolta indistintamente alla collettività per aumentare la vendita del prodotto reclamizzato, o comunque per presentare l’azienda al mercato. Forme di comunicazione diverse dalla pubblicità possono essere le promozioni, le sponsorizzazioni e le pubbliche relazioni.

 

Notifica telematica sugli incassi al Fisco invece dello scontrino fiscale e comunicazioni preventive al contribuente su imponibile e adempimenti: i provvedimenti in arrivo dall'Agenzia delle Entrate.

 

A cura di Amedeo Cottino

 

 

Scontrino fiscale questo sconosciuto tra troppiimprenditori, commercianti e professionisti italiani (a scapito di quelli onesti), che l’hanno sempre fatta franca dinanzi ai timidi annunci di nuove misure di contrasto, poi puntualmente disattesi. Ci riprovano adesso Governo e Agenzia delle Entrate, nel più ampio quadro di riforma (incentrata su tracciabilità dei pagamenti e compliance fiscale) della tassazione, introdotta in parte anche dalla Legge di Stabilità 2015. Come ha spiegato il direttore Rossella Orlandi, nel corso di un dibattito sulla lotta all’evasione alla Camera dei Deputati:

«in prospettiva, l’attuazione della completa tracciabilità comporterà l’abbandono di alcuni strumenti risultati inefficaci (come i misuratori fiscali e le ricevute fiscali), con minori oneri per le imprese ed il progressivo abbandono di controlli massivi sul territorio da parte dell’amministrazione finanziaria».

Compliance 

In materia di complicance fiscale econtrolli la Legge di Stabilità contiene una serie di importanti novità. Da una parte, con il comma 14 dell’articolo 44, si amplia la possibilità di ricorrere al ravvedimento operoso rimodulandola progressione delle sanzioni (introdotto un ravvedimento medio e due molto lunghi) e rendendolo possibile anche in presenza di contestazioni o attività ispettive. Dall’altra, con i commi da 11-13 dello stesso articolo si introducono «nuove e più avanzate forme di comunicazione fra il contribuente e l’amministrazione fiscale, anche in termini preventivi rispetto alle scadenze fiscali», con l’obiettivo di «semplificare gli adempimenti, stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili».

Tracciabilità dei pagamenti

In materia di tracciabilità dei pagamenti, invece, a favorire l’abbandono dello scontrino fiscale saranno soprattutto le nuove tecnologie che consentono di tracciare le transazioni. In vista ci sarebbe una sorta di scontrino telematico, senza più bisogno di emissione di ricevuta al cliente: tutte le operazioni di incasso verranno inviate in tempo reale all’Agenzia delle Entrate.

Queste novità inserite nella Legge di Stabilità sono state riprese dal direttore dell’Agenzia delle Entrate che sottolinea come servano a far partire una nuova stagione di compliance fiscale che punti «sull’autocorrezione del contribuente», anche per poter «concentrare il contrasto alle frodi e ai contribuenti meno collaborativi». Un Fisco più selettivo e più concentrato sulla grossa evasione.

Cosa cambia dal 2015

Nella pratica, questo si risolverà a partire dal 2015 nell‘invio al contribuente, da parte dell’Agenzia, di tutti gli «elementi e le informazioni in suo possesso riferibili allo stesso contribuente, acquisite direttamente o pervenute da terzi, e le informazioni utili a quest’ultimo per una valutazione in ordine ai ricavi, compensi, redditi, volume d’affari, valore della produzione e relativi alla stima dei predetti elementi, anche in relazione ai beni acquistati e posseduti». In questo modo, il contribuente viene messo nelle condizioni di «assolvere correttamente a monte ai suoi obblighi fiscali, accompagnandolo nei momenti precedenti e successivi alla presentazione della dichiarazione». Un nuovo flusso di comunicazione fra il Fisco e il cittadino, che verrà precisamente regolamentato dalla stessa Agenzia delle Entrate con appositi provvedimenti dopo l’approvazione delle modifiche inserite in Legge di Stabilità, che mira a:

«trasformare il cittadino in protagonista attivo della propria posizione fiscale».

Particolare attenzione viene infine posta sulle esigenze di semplificazione delle piccole imprese, che hanno bisogno di ridurre gli adempimenti e modernizzare il sistema degli studi di settore:

«possono rappresentare un efficace strumento per indicare preventivamente il potenziale risultato, anche fiscale, che deriva dall’impiego dei fattori della produzione» e «costituire un valido ausilio alle imprese per la propria crescita e la corretta gestione».

 

Il Consigliere regionale e Segretario della Commissione V (Ambiente), Francesco Laddomada, a sollecita ancora una volta i Comuni di Crispiano e Massafra, perché si costituiscano Parte civile nel Processo “Ambiente svenduto” contro Riva ed altri.
“La Legge – scrive il Consigliere in una nota ai Sindaci dei rispettivi Comuni - prevede la possibilità della partecipazione - come Parti civili - al Processo, anzitutto dei Comuni e dei suoi cittadini che, più o meno direttamente, restano vittime di tale dissesto ambientale, specialmente se trattasi di Comuni (Taranto, Statte, Montemesola, Crispiano, Massafra), già dal 1998 con DPR n. 196, dichiarati SIN, cioè Aree ad elevato rischio ambientale, con tutte le conseguenze che ne derivano. Sappiamo – commenta Francesco Laddomada - quanto nel contesto recessivo internazionale, si inserisca con forte eco, a livello nazionale ma soprattutto locale, la questione Ilva. La grande siderurgia tarantina, infatti, ha contribuito in prima posizione all’industria meccanica, producendo volumi importanti di acciaio primario e restandone il maggior produttore in Europa; circostanze che hanno comportato l’indiscutibile crescita economica e sociale della Comunità jonica – e non solo! Ma accanto a tali orgogliosi risultati produttivi – e alla volontà da me condivisa di ambientalizzare l’Azienda - si pone, una lunga storia di degrado e un territorio gravemente compromesso, che è doveroso e urgente risanare e risarcire.”
È nota da tempo, infatti, l’azione personale e mediatica del Consigliere Laddomada, tesa a sensibilizzare i Comuni che prima dell’estate scorsa non si erano ancora costituiti Parte civile.
“Ho apprezzato – continua il consigliere nella sua nota - che di recente il Comune di Montemesola (insieme a Taranto e Statte già da tempo costituitisi),  ha proceduto a costituirsi Parte civile, chiedendo un risarcimento danni di circa 600 milioni di euro. Persiste, intanto, la mancata risposta in tal senso dei Comuni di Crispiano e Massafra, le cui ragioni restano oscure e incomprensibili, negando alla Comunità un eventuale ristoro economico comunque dovuto. Costituirsi Parte civile - come hanno già fatto altri Enti e circa 2.500 soggetti privati -, rappresenta un dovere verso tutti i cittadini, ed in particolar verso coloro che si sono ammalati di patologie. I risarcimenti che dovessero seguire alla Costituzione di Parte civile di Crispiano e Massafra sicuramente potranno essere usati per attività di bonifiche e l’istituzione di Servizi socio-sanitari e assistenziali, territoriali e alla persona.”
“Pertanto - conclude Laddomada -  ho chiesto ancora una volta ai sindaci dei Comuni di Crispiano e Massafra di provvedere a tale atto, comunicando che, se dovesse persiste l’inerzia da parte di tali Enti, sarà mia cura attivare l’Istituto dell’Azione popolare sostitutiva,  come previsto dal DLgs 267/00, e ciò a tutela delle Comunità interessate”.

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