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Giornale di Taranto - Giornalista1

Una lettera che suona come l'ennesimo accorato SOS lanciato da una città ormai sul punto di naufragare e in cui il livello di tensione sociale ha raggiunto livelli che rischiano di diventare incontrollabili. E' quella che il presidente di Confindustria Taranto ha scritto al premier Matteo Renzi, ricordandogli tra l'altro l'impegno preso durante la visita-lampo ("tornerò a Taranto prima di Natale").  Al centro del dramma la vicenda Ilva, sabato al centro di un lungo incontro svoltosi in Confindustria, con parlamentari, sindacati, associazioni, assessori e consiglieri regionali, provinciali, comunali.

Al termine della riunione,  durata tre ore, è stato deciso che se non dovessero arrivare segnali nel giro di una settimana, massimo dieci giorni, si adotteranno azioni clamorose di protesta.

 

Ecco il testo integrale della lettera

Egregio Presidente,

 

non sono abituato, per scelta personale e propensione caratteriale, a drammatizzare le situazioni con cui mi rapporto nei miei percorsi di vita.

Le condizioni che riguardano Taranto in questo momento particolarissimo della sua storia sociale ed industriale, tuttavia, non mi consentono di utilizzare inutili giri di parole: ci troviamo di fronte ad un dramma che, pur annunciato, avevamo sperato di evitare.

 

Così non è stato.

 

Pur ostinandomi a credere che non sia così, la parabola Ilva sembra essere arrivata al capolinea e con essa tutte le – già nel tempo ridotte – certezze ancora in piedi.

Come lei sicuramente saprà, al momento sono in discussione gli stipendi di dicembre dei dipendenti dello stabilimento, che è poi il “polso” reale dell’attuale stato di salute del sistema siderurgico jonico. 

 

Alla luce di questo, potrà intuire la situazione-limite che vivono le aziende dell’indotto: fra crediti pregressi non riscossi dalla prima tranche del cosiddetto prestito ponte e quelli maturati successivamente, la stima complessiva dei fondi ancora da esigere arriva a quasi 50 milioni di euro.

Alcune di queste aziende hanno già deciso di fermarsi perché non ce la fanno più. E non parliamo, purtroppo, di una resa incondizionata alla situazione Ilva, che le induce a sospendere le attività ancora in essere, ma ad una resa più complessiva rispetto ai mercati ed all’immediato futuro, che non riescono più ad affrontare perché travolte da un indebitamento senza ritorno.

 

 

 

 

 

Abbiamo apprezzato l’impegno che il management Ilva ha profuso affinché quella prima tranche di risorse arrivasse in tempi certi alle aziende del nostro indotto, sfiancate da mesi di attesa, così come abbiamo apprezzato, ancor prima, l’impegno del Governo affinché si producesse il prestito; tutto questo, tuttavia, non è bastato perché inficiato da una situazione che man mano si è fatta sempre più paralizzante; da un flusso positivo che sembra aver improvvisamente interrotto la sua continuità aprendo inevitabilmente a scenari di grande incertezza e di fortissima apprensione per tutto il complesso sistema che da sempre ruota attorno all’acciaio: persone, aziende, forniture, commesse, sopravvivenze.

Come le è noto, la seconda tranche di risorse è infatti fortemente condizionata alla definizione di un acquirente, che al momento – salvo notizie dell’ultimora – rimane ancora tutta da definire; altrettanto indefinito e complesso appare l’utilizzo – se mai dovesse realizzarsi –derivante dallo sblocco disposto dalla magistratura degli 1,2 miliardi sequestrati alla famiglia Riva.

 

Ci troviamo, insomma, davanti alla cosiddetta coperta troppo corta e soprattutto a tempi oramai ridotti al lumicino, che ci impongono scelte né facili né indolori.

 

La situazione di impasse coinvolge oramai tutti: non sarebbero solo gli operai, a breve, a poter scendere in piazza, ma – come è già successo ad agosto con il nostro corteo nelle vie della città, in cui a manifestare erano gli imprenditori  - potrebbero mobilitarsi da un momento all’altro le aziende e le loro famiglie, portando le loro recriminazioni a Palazzo Chigi e dando inevitabilmente la stura ad una protesta pesante e  senza soluzione di continuità.

Certo non potremo essere noi, Confindustria, a poter gestire e controllare il corso di tali eventi, laddove dovessero manifestarsi. Potremmo, però, come già accaduto in passato, evitare che la logica del confronto salti a favore di approcci più aggressivi ed esasperati.

 

Contiamo, per far questo, anche – e soprattutto – nel suo sostegno.

Nella sua ultima visita a Taranto, in Prefettura, dove ho avuto il piacere di conoscerla, ha promesso che nella città dell’acciaio, paradigma di un’Italia produttiva capace di rialzarsi a testa alta, ci sarebbe tornato, prima di Natale.

 

 

 

 

 

Ebbene, io – noi - crediamo che quel momento sia arrivato, e per questo contiamo su un suo autorevole intervento, che accoglieremo con grande ed estremo favore.

Le risposte che questo territorio attende investono il presente ma guardano soprattutto al futuro: oggi Taranto continua ancora a chiedersi se il suo stabilimento siderurgico è realmente determinante per il Paese e – se lo è – quali saranno le azioni da porre in essere in un orizzonte temporale di medio-lungo termine, quali  le strategie da adottare affinché esca dalle secche di un passato difficile, complesso e ancora fortemente vincolante.

In attesa di una sua risposta, che auspico vivamente possa essere di segno positivo, le auguro buon lavoro e la saluto cordialmente.

 

 

 

 

                                                                             Vincenzo Cesareo

 

All'esordio assoluto battuto il Cus Catania 66-32
La prima stagione nel campionato di serie B per i Boys Taranto Basket
targati Inail si apre con un successo. Battuto per 66-32 il Cus Catania
nella prima giornata del girone di andata che ha visto anche il successo,
nella stracittadina di Reggio Calabria, della Kleos sulla Viola Reggio per
46-23. Hanno riposato Lecce, Bari e Palermo.
La partita, preceduta dal saluto dell’assessore allo Sport di Taranto
Francesco Cosa, ha visto i Boys, sostenuti da un buon pubblico, partire
subito forte trovando la retina nele prime 10 conclusioni dall’area e da
fuori area, con alte percentuali sotto il tabellone di Sansolino (4/4) nel
primo quarto, le veloci incursioni di Donvito e Todaro e la mano sempre
calda di Latagliata a suggellare un parziale di 23-9.
Il Cus Catania si è affidato a Pappalardo (16 punti totali), ma i padroni di
casa hanno fatto perdere presto le speranze della squadra etnea
chiudendo i conti già nel secondo periodo, chiuso col punteggio di 43-11.
La restante partita è stata per i Boys una girandola di cambi combinata
dall’allenatore Toty Fella per consentire a tutto il roster di battezzare la
prima in assoluto del campionato; la partita si è conclusa con una
standing ovation al canestro dell’evergreen Salvatore Labellarte negli
ultimi minuti.
Prossimo turno domenica 30 novembre contro la Lupiae Lecce Inail,
ancora in casa sul parquet del I.I.S. “Maria Pia” in via Galilei alle ore 11.
Boys Taranto – Cus Catania 62-32
(parziali 23-9; 20-2; 9-10; 14-11)
TARANTO: Todaro 12, Labellarte 2, Latagliata 7, Eletto 7, Gallipoli n.e.,
Sansolino 14, Donvito 16, D’ambra, Marangiolo, Pastore 4, Linoci, Resce 4.
CATANIA: Bulla, Pappalardo 16, Seminara, Garraffo, Florio, Messina 3, Chilleni
7, Fonte 6.
ARBITRI: Desposati di Casamassima e Matarazzo di Taranto
A.

 

prima regata nella rada di Mar Grande

Per la classe J24 in testa “Marbea”, circolo velico di Giovinazzo, Bari

Per la classe Sb20 “Flockino”, circolo velico Ondabuena, Taranto

E' partito domenica mattina il Campionato Invernale Città di Taranto, delle classi J24 e SB20, organizzato dal circolo velico Ondabuena Academy sotto l’egida della Federazione Italiana Vela, e con il supporto a mare della sezione Velica della Marina Militare e a terra del Molo Sant’Eligio.

 

Star alle 11.30 nella rada di Mar Grande. Buona la prima con due prove concluse alle 15.00 nonostante un vento schivo e capriccioso. Prima prova, poco il vento, inizialmente da 180°, d'intensità 5 nodi e non sempre stabile di direzione ma oscillante con dei salti a sinistra. Ha messo a dura prova i tattici degli equipaggi anche quelli più esperti. La seconda prova è partita con vento debole ed anche instabile di direzione ma la boa di bolina sempre a 180°.

 

Le classifiche sono provvisorie e riguardano la regata di domenica mattina. Per la classe J24 prima classificata l’imbarcazione “Marbea” dell’armatore Marcello Bellacicca, (Circolo velico Giovinazzo, Bari), a seguire “Piccolo Diavolo”, di Ferdinando Capobianco, (Lega Navale Italiana-Bari), terzo “Canarino Feroce”, Massimo Ruggiero, (Circolo della vela-Marina di Lecce). Per la classe Sb20 invece guida la classifica provvisoria “Flockino” armatore Matteo Scaglioso, (Circolo Velico Ondabuena), segue “Slippery”, di Giovanni Cavallo, (Lega Navale Italiana-Brindisi), terzo “Fishbone” di Raffaello Perrini, (Circolo Velico Ondabuena). Per le altre posizioni e tutti i dettagli sulle gare è possibile consultare il sito  www.ondabuenaacademy.it

Il Campionato Invernale si disputerà in otto giornate, da Novembre a Marzo. Le prossime date: 30 Novembre, 21 Dicembre, 18 Gennaio, 1-15 Febbraio, 1-15 Marzo. Partecipano 15 imbarcazioni J24, 4 imbarcazioni SB20, in tutto 87 velisti. Il Monotipo della classe Sb20 è una vera e propria “libellula del mare”. Sb20 è un’imbarcazione a chiglia, estremamente veloce e facile da portare, è equipaggiata da un bompresso in carbonio, grande gennaker e pala del timone in carbonio bilanciata. L'equipaggio sarà formato da 3 o al massimo 4 persone con un peso massimo di 270 kg.

 

E ieri mattina c’è stata anche la premiazione del Campionato Regionale (VIII Zona) della classe J24 che si è appena concluso. Ad aggiudicarsi il primo posto del Campionato Regionale (VIII Zona) della classe J24, è stata la Sezione Vela Marina Militare di Taranto che, con un solo punto di vantaggio sul secondo, è riuscita a sbaragliare la concorrenza. PresentiAlberto La Tegola, presidente VIII zona, FIV, Stefano Antoncecchi, capo sezione ufficiali di regata VIII zona, Salvatore Serra, presidente Ondabuena Academy, Vito D’Elia, presidente sezione velica Marina Militare, Taranto, Jerry Capozza, vice presidente Ondabuena Academy.

“Sono contento che il campionato zonale sia andato molto bene – ha detto La Tegola – Qui a Taranto vedo volti giovani e questo mi fa ben sperare: il movimento vela continua a crescere nonostante la crisi. Vuol dire che la scuola a Taranto sta facendo un buon lavoro”. Ed in effetti l’impegno di Ondabuena Academy è indirizzato anche verso la formazione di giovani talenti. “Abbiamo due equipaggi giovanili in gamba – ha aggiunto Jerry Capozza– Ci piace l’idea di avvicinare i ragazzi ai campi di regata più importanti. E’ così che portano in alto i colori pugliesi”. 

L’Amministrazione comunale di Ginosa ha diffuso il seguente comunicato stampa.

Nella prima mattinata di mercoledì 12 novembre, intorno alle prime ore del mattino, il territorio di Ginosa e Marina di Ginosa è stato interessato da una violenta tromba d’aria che ha procurato danni alle cose ed ad alcuni immobili comunali.

A causa dell’evento l’Amministrazione comunale a scopo precauzionale ha operato una serie di verifiche per stabilire l’agibilità di tutti gli edifici scolastici comunali, verifiche che sono risultate positive.

Nel contempo, tuttavia, la Scuola Lombardo Radice veniva chiusa per la realizzazione di alcuni lavori di ripristino resisi necessari a seguito dei canni causati all’immobile dalla tromba d’aria.

L’Amministrazione comunale comunica che i lavori di ripristino sono stati tempestivamente ultimati e che domani, lunedì 17 novembre, la Scuola Lombardo Radice sarà riaperta per il regolare svolgimento delle attività didattiche.

Agli studenti ed alle loro famiglie, al Dirigente scolastico, agli insegnati ed al personale ATA l’Amministrazione comunale, nella persona del Sindaco, il dott. Vito De Palma e dell'assessore alla Pubblica Istruzione prof. Marilisa Mongelli  augurano una serena ripresa di tutte le attività scolastiche.

Andria-Taranto 1-0

 

ANDRIA: Cilli, La Vopa, Saras, Matera, Bova, Allegrini, Strambelli, D'Agostino (Piccinni, 22' st) Olcese, Lattanzio, Moscelli (Aprile 28' St) All.Favarin.

In panchina: Masserano, Di Santo, Cifarelli, Olà, Lorusso, Giallonardo, Grumo.

 

TARANTO: Mirarco, Colantoni,Porcino, Marsili, Panbianchi, Ibojo, Oretti (Gabrielloni, 22' st) Conti (Mignogna 46 pt) Genchi, Pia', Carbone (Russo 35' St)  All. Favo In panchina: Maraglino, Tarallo, Prosperi, Cimino, Fonzino, Di Pietro

 

Arbitro: Volpi di Arezzo (Magri e Mantino)

 

Marcatori: Matera (A) 46' pt.

 

Ammoniti: Matera (A) Panbianchi (T) Lattanzio (A) Strambelli (A)

 

Angoli: Andria  7   Taranto 2

 

 

di ANGELO DI LEO

Vince l'Andria e si guadagna il merito nella prima frazione giocata ad altissima velocità, sprecando tanto e segnando su palla errore banale della difesa rossoblu (come domenica scorsa).

Il Taranto buca l'appuntamento con la capolista e rinvia l'intenzione di accorciare la classifica. Sarà impresa ardua, continuando così.

I rossoblu ne escono ridimensionati dal confronto, denunciando limiti tecnici a confronto di una compagine, quella andriese, forse più anziana ma certamente più qualitativa. Eccezionale il primo tempo della capolista, una frazione  nettamente di marca biancazzurra.

 Moscelli sulla sinistra è imprendibile, D'Agostino, seppur appesantito, ha i piedi che un tempo facevano gola anche al Real Madrid, Olcese è punta di qualità e Matera si conferma under tra i migliori della categoria.

Andria attacca in forcing e sa pure ripartire, contro un Taranto timoroso fatte eccezione per un paio di occasioni comunque improvvisate  e sterili.

Carbone non funziona a destra, Pia' si distingue solo per un triangolo elegante chiesto e ottenuto da Genchi, il resto è paura di prenderle e corsa affannosa.

Oretti e Marsili sono gemelli della corsa (lenta) Conti non trova spazio sulla mediana.

Andria in gol con Matera, infine, al primo minuto di recupero con un tiro da fermo diritto all'angolo su una palla persa ingenuamente dai rossoblu. Vantaggio meritato anche se fortuito.

 

Nel secondo tempo Favo inserisce Mignogna ma è sempre l'Andria a fare la gara. Moscelli spreca il raddoppio alle prime battute, Pia' non sorprende il portiere con un tocco velenoso al volo, su cross di Mignogna.

Il Taranto ci prova ma non fa male. L'Andria sostituisce D'Agostino (non ha i novanta minuti) che si merita la standing ovation del caldissimo pubblico di casa.

I rossoblu intanto guadagnano metri e con Pia' sfiora (si fa per dire) il gol:  tiro troppo debole in area.

Favarin rinuncia anche ai colpi di Moscelli, chiedendo ad Aprile più corsa.

Il mister andriese teme evidentemente un calo fisico dei suoi che, in verità, hanno sciupato davvero tanto specialmente nel primo tempo.

Il trio d'attacco rossoblu non riceve palloni giocabili, tantomeno si mostra capace di crearne. Genchi è l'ombra di se stesso. Pia' non classificabile. La voglia di Mignogna non può bastare, Russo rileva Carbone, Andria abbassa i metri e il Taranto guadagna qualche spazio.

Niente da fare.

Il Taranto non c'è e non approfitta del l'evidente calo fisico degli andriesi, praticamente imprendibili per 60 minuti.

Vince la capolista. Ed è giusto così.

 

 

 

 

 

In occasione dell’evento stagionale dedicato al vino "Cantine Aperte 2014", l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, ha incontrato domenica 16 novembre cittadini e rappresentanti istituzionali del territorio ionico nella Cantina della Tenuta Eméra (Tenuta del Barco) in contrada Porvica a Marina di Lizzano.

L’occasione è stata propizia per conoscere alcune delle eccellenze del territorio e per fare il punto sulle potenzialità del comparto agroalimentare e agrituristico del territorio di Taranto e per avere informazioni e dettagli circa le ultime novità riguardanti il comparto vitivinicolo con la riforma dell’OCM Vino. All’incontro ha partecipato anche il dott. Domenico Campanile, responsabile delle politiche per il settore vitivinicolo della Regione Puglia.


Con il concerto inaugurale della nuova associazione di volontariato “Corde….vibranti” riapre al pubblico Palazzo Galeone nel Centro storico di Taranto

 

Prosegue la X Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà del CSV Taranto

 

Si sa che la musica ha un potere straordinario, ma certamente non è mai capitato che sia riuscita a far ritornare a nuova vita un antico palazzo che, abbandonato da anni, è ubicato nel cuore del Centro storico di Taranto.

È quello che accadrà alle ore 19.30 di domenica prossima, 16 novembre, quando, con un concerto inaugurale, la nuova associazione di volontariato culturale “Corde….vibranti” “debutterà” presentando alla cittadinanza l’antico Palazzo Galeone, in via Pentite n.15, adiacente alla Chiesa di San Cataldo nella Città Vecchia.

Palazzo Galeone ospita la sede di “Corde….vibranti” che ha completato il restauro di questo storico edificio, azione di recupero iniziata tempo addietro dal Comune di Taranto che recentemente ha destinato lo stabile alla nuova associazione di volontariato.

Nata per iniziativa del liutaio tarantino Luigi Belladonna, “Corde….Vibranti” svilupperà la propria attività nel campo culturale, con particolare attenzione a quello musicale, anche se i volontari di “Corde….vibranti” sono pronti a “sposare” qualsiasi causa per la diffusione della cultura a Taranto.

Il debutto avverrà con un concerto, con ingresso libero e gratuito, di quattro talentuosi chitarristi: Simone Latte, Marco Pontrelli, Cosimo Nesca e Gioele Valentini; saranno eseguiti, con strumenti costruiti dal liutaio Luigi Belladonna, brani di Tàrrega, Villa-Lobos, Barrios Mangorè, Tansman e Giuliani. Nell’occasione terranno a battesimo “Corde vibranti” due associazioni di volontariato tarantine: Amici di Manaus Onlus e l’Associazione Jonica della Chitarra.

Nel corso della serata saranno presentati anche un filmato con una serie di immagini di “Corde….Vibranti” delle diverse fasi del restauro di Palazzo Galeone, nonché un documentario sulle attività di Amici di Manaus Onlus.

 

Il concerto inaugurale di “Corde.…vibranti” rientra nel programma (www.csvtaranto.it) della X Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà, la più importante iniziativa organizzata annualmente dal Centro Servizi Volontariato Taranto. Fino a tutte le prossime festività natalizie, la Rassegna animerà i quartieri di Taranto e alcuni centri della provincia con un fitto programma di manifestazioni, tutte con ingresso libero e gratuito, il cui slogan è “La comunità al centro”.

In occasione della giornata Onu per le vittime della strada, prevista per domenica 16 novembre, l’associazione “Vittime della strada e della giustizia” sezione di Taranto “Gennaro Cafaro”, con la sua responsabile di zona, la signora Piera Lucia Cantanna, ha deciso di offrire il suo contributo. Grazie alla preziosissima collaborazione della protezione civile di Taranto, nella persona del suo responsabile Raffaele Russo, ha organizzato presso la chiesa di Santa Teresa in via Cesare Battisti, una messa solenne in memoria di tutte le vittime della strada. L’appuntamento religioso è previsto per le 18.15.

L’impegno della signora Piera Lucia Cantanna, nasce dopo il grande dolore causato dalla dipartita del suo unico figlio, Gennaro Cafaro, sottufficiale di Marina Militare, scomparso tragicamente a causa di un incidente stradale, il 25 dicembre 2011, all’età di 30 anni. Da allora la signora Cantanna, ha portato a Taranto una sede provinciale dell’associazione “Vittime della strada e della giustizia”, facente capo alla sede nazionale di Fasano, “Vittime della strada e della giustizia – Flavio Arconzo”. Si vuole dunque ricordare, con una Santa Messa, una preghiera, chi non è più qui su questa terra. La Messa sarà officiata, con molta probabilità dal Vescovo di Taranto Mons. Filippo Santoro, il quale dispenserà alle famiglie, parole di conforto. Invitate a presenziare anche autorità civili e militari. Al termine della funzione religiosa, vi sarà una piccola manifestazione molto suggestiva: un angolo nel quale saranno esposte le foto di tutte le vittime della strada, illuminate da una piccola fiaccola. Un momento che è stato intitolato dagli organizzatori “Luce ai nostri cari”.

La piccola fiamma avrà un valore simbolico, rappresenterà la vita e la speranza, affinché sempre meno famiglie provino dolori del genere.

Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, e chi volesse rendere omaggio ad un proprio caro che non c’è più, potrà portare una foto 30x40 e un lumino, per dare luce al proprio caro.

L'Associazione “Vittime Della Strada e Della Giustizia Gennaro Cafaro” e la sua responsabile Lucia Cantanna, hanno voluto così ricordare chi non c'è più, e suo figlio Gennaro, ma soprattutto essere vicini col cuore a tutte le famiglie "mutilate" e orfane del bene più grande: il proprio figlio.

 

Finalmente, dopo circa due anni di "lavoro", sarà presentato il libro "MANGE E BBIVE TARANDINE". (Storia, sapori e saperi della cucina tradizionale tarantina e pugliese). A dare il lieto annuncio è il coautore Enzo Risolvo che ha lavorato a quattro mesi con la figlia Rosa Risolvo.

La presentazione si svolgerà nel Salone di Rappresentanza della Provincia alle ore 17 del 21 novembre (vigilia di Santa Cecilia).


"E' un libro che non può mancare nelle case dei meridionali, dei pugliesi e, soprattutto, dei tarantini- spiega Risolvo- Si parla della storia della cucina tradizionale.
Vi sono 17 capitoli: cosa si mangia(va) a Natale, a Carnevale, di San Giuseppe, a Pasqua, la storia di come è nata la produzione dell'olio di oliva, le ricette di mare, la storia di come è iniziata la produzione del vino, le ricette di terra e di carne, la storia di come è iniziata la produzione del pane e della pasta, le ricette di pane e focacce, le ricette afrodisiache, quelle della Taranto greca, romana e medievale, come si facevano le conserve di salsa, acciughe, "marangiane", ecc.; le ricette dei nostri buoni dolci locali e le ricette dei liquori fatti in casa, oltre a tantissime altre notizie e curiosità.
C'è la prefazione del Dott. Luigi Romandini e del prof. Piero Massafra e gli interventi dell'assessore regionale Fabrizio Nardoni e della consigliera regionale Anna Rita Lemma. 
Oltre agli interventi previsti, ci sarà il buffet preparato dall’Associazione delle Mamme degli alunni dell’I.C. San Giovanni Bosco di Taranto, musiche tarantine realizzate dal M° Ceci e il Duo Manuel & Ilio ed un intermezzo teatrale di Nicola Risolvo." 

Levante

 

“La Forza della Vita. Una sfida collettiva”. E’ l’evento clou della campagna di Guglielmo Minervini, candidato alle primarie del centrosinistra per la presidenza della Regione Puglia.
La Forza della Vita si svolgerà mercoledì 19 novembre, alle ore 18.30, nello spazio Impact hub alla Fiera del Levante di Bari (Pad 129) e sarà trasmesso via streaming.

L’incontro è incentrato sull’idea di salute come bene primario e come diritto necessario, troppo spesso minato da una combinazione di elementi che impattano in negativo sulla vita degli individui e delle comunità. Ed è proprio su questi elementi che un governo regionale può e deve intervenire in maniera determinante e positiva, ribaltando la prospettiva e innescando un radicale cambiamento di pensiero e di programmazione degli interventi. Della Salute non deve occuparsi solo l’assessorato di riferimento, ma l’intero gruppo di lavoro perché tutto quello che la politica tocca e che la vita di ognuno di noi incontra ogni giorno può essere origine di benessere o del suo esatto contrario.
La proposta di Minervini presidente della Regione vuole essere innovativa: la Salute non è la sanità pubblica, questione che si consuma negli ospedali e nelle Asl, ma la trama di un tessuto politico e sociale che funziona se c’è il contributo di tutti e nel quale alimentazione, acqua, mobilità, rifiuti, aria che respiriamo diventano volano di promozione del benessere dei singoli e della comunità intera che, tutta insieme, accoglie la sfida e la vive da protagonista. Migliorare il ciclo della natura, far dialogare gli elementi tra loro, significa anche produrre lavoro e muovere economia.

Per questo ne “La forza della Vita” gli interventi si articoleranno intorno al ciclo degli elementi naturali: Aria, Acqua, Terra e Fuoco diventeranno spazi di interventi collettivi che, attraverso la voce di esperti, faranno parlare tutte quelle realtà che tracciano già da tempo la direzione del cambiamento, divenuto oramai sempre più possibile oltre che necessario.

Elvira Tarsitano, biologa ambientalista: Acqua
Gianluigi De Gennaro, ricercatore di chimica dell’ambiente: Aria
Matteo Spagnuolo, ricercatore di chimica agraria: Terra
Cristiano Simone, medico genetista ed esperto in genetica oncologica: Quinto Elemento
Guglielmo Minervini, candidato presidente: Fuoco

In questa sfida collettiva tutti sono chiamati a testimoniare interventi positivi, a portare un segno, un esempio di quello che di virtuoso esiste già in questa regione e può solo essere moltiplicato. Nello spazio di accoglienza della sala sarà possibile allestire materiali che raccontino un processo già in corso da tempo e che è giunta l’ora di rilanciare.

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