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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

Processo civile telematico: guida pratica all’uso della posta certificata.

Con l’introduzione del Processo civile telematico sono state introdotte numerose norme  che prevedono, per l’avvocato, la facoltà o l’obbligo di avvalersi della posta elettronica certificata. Si pensi alla possibilità di citare i testimoni, all’interno del processo civile, con PEC. Perciò val la pena esaminare gli aspetti essenziali della più recente normativa, anche alla luce dei dati “tecnici” che caratterizzano tale innovativo sistema di comunicazione.

  Cos’è la Posta elettronica certificata?

È quel sistema che fornisce al mittente la documentazione (in formato elettronico) attestante l’invio e la consegna di documenti informatici. Insomma, si tratta di sistema di comunicazione in grado di attestare l’invio e l’avvenuta consegna di un messaggio di posta elettronica e di fornire ricevute opponibili ai terzi”.

 Che effetto ha l’invio di una PEC?

Gli effetti della PEC sono per legge equiparati a quelli di una raccomandata a.r. con il servizio postale e, addirittura, alla notificazione.

La legge dispone infatti che “la trasmissione del documento informatico per via telematica, equivale, salvo che la legge disponga diversamente, alla notificazione per mezzo della posta”.

 Esiste un elenco pubblico delle PEC?

Avvocaticommercialisti e ogni altro libero professionista è obbligato a comunicare all’Ordine di appartenenza il proprio indirizzo di PEC che confluisce, successivamente, nel Registro Generale degli Indirizzi Elettronici (ReGIndE).

Anche le società e le ditte individuali devono avere per legge un indirizzo PEC. Chiunque può conoscere l’indirizzo PEC di tali soggetti accedendo al registro Ini-Pec.

 Ci si può domiciliare presso un indirizzo PEC?

Si. L’indicazione dell’indirizzo di PEC assume primaria importanza quale “domicilio legale” ai fini di tutte le comunicazioni.

 C’è un limite di dimensione della PEC e dei relativi allegati?

La casella di PEC, ai fini del Processo civile telematico, “deve disporre di uno spazio disco minimo pari a 1 Gigabyte” e la busta telematica ha una dimensione massima di 30 Megabyte. Ciò vuol dire che il messaggio di PEC non può contenere documenti (allegati) che superino i 30 Megabyte.

 Come ci si difende in caso di SPAM?

La legge impone l’adozione di misure di sicurezza tanto in capo al gestore di PEC, quanto all’utente. In particolare, il gestore “è tenuto ad adottare software antispam”.

 Quali sono gli obblighi dell’avvocato in relazione alla sua PEC?

1) Egli è tenuto a dotare il terminale informatico utilizzato di software idoneo a verificare l’assenza di virus informatici per ogni messaggio in arrivo e in partenza e di software antispam idoneo a prevenire la trasmissione di messaggi di posta elettronica indesiderati;

2) è tenuto a conservare, con ogni mezzo idoneo, le ricevute di avvenuta consegna dei messaggi trasmessi al dominio giustizia;

3) è tenuto a dotarsi di servizio automatico di avviso dell’imminente saturazione della propria casella di posta elettronica certificata e a verificare la effettiva disponibilità dello spazio disco a disposizione.

 Si può cambiare la propria PEC?

Si. Anche se la PEC è stata comunicata all’Ordine, e quindi al RegIndE, può essere cambiata in qualsiasi momento, ma agli effetti di legge rileva unicamente quella che è presente nel registro degli indirizzi elettronici.

 Come funziona l’invio di una PEC?

a) il messaggio di posta elettronica certificata creato dall’utente viene inviato al server del gestore del mittente (GM);

b) il gestore mittente (GM) verifica l’identità del mittente mediante la corrispondenza delle credenziali di accesso (login e password) e predispone la ricevuta di accettazione che viene inviata al mittente;

c) lo stesso gestore mittente (GM) provvede ad imbustare il messaggio nella ‘‘busta di trasporto” e lo firma digitalmente;

d) la busta di trasporto viene inviata al gestore del destinatario (GD) che esegue i controlli sulla validità sia della firma apposta alla busta di trasporto sia del messaggio inviato;

e) il messaggio viene reso disponibile al destinatario e viene inviata dal gestore del destinatario (GD) una ricevuta di consegna al mittente. Il messaggio di PEC è contenuto nella “busta di trasporto” che è sostanzialmente è un file.

 Quando si può ritenere notificata una Pec?

Vale il principio della trasmissione: in pratica, la ricezione da parte del mittente della seconda ricevuta (quella di consegna) attribuisce effetti legali all’invio del messaggio indipendentemente dalla effettiva lettura dello stesso da parte del destinatario (la ricevuta di consegna del gestore di PEC del destinatario attesta la corretta ricezione del messaggio).

Questo significa che se il destinatario non ha aperto la propria casella di posta elettronica certificata per qualsiasi motivo (sia anche dipeso da un difetto di funzionamento del proprio computer, dall’assenza di energia elettrica, dall’essere fuori sede, ecc.), il messaggio si considera comunque consegnato e, soprattutto, conosciuto.

 Le ricevute della PEC

Ad ogni invio di Pec, il gestore genera una ricevuta di accettazione e una ricevuta di consegna. Esse sono la prova della validità della trasmissione e ricezione del messaggio, per cui è necessario conservarle all’interno del proprio hard disk. Si consiglia un archivio ordinato, magari in base alla pratica, alla data o all’oggetto della comunicazione.

Le ricevute rilasciate dai gestori garantiscono la provenienza, l’integrità e l’autenticità del messaggio di posta elettronica certificata.

 

In ogni caso, i gestori di PEC sono obbligati a tenere traccia delle trasmissioni dei messaggi conservando in un registro i dati (log) per trenta mesi. Tale registro deve contenere le seguenti informazioni:

– il codice identificativo univoco assegnato al messaggio originale (Message-ID)

– la data e l’ora dell’evento

– il mittente del messaggio originale

– i destinatari del messaggio originale

– l’oggetto del messaggio originale

– il tipo di evento (accettazione, ricezione, consegna, emissione ricevute, errore, ecc.)

– il codice identificativo (Message-ID) dei messaggi correlati generati (ricevute, errori, ecc.)

– il gestore mittente

– il gestore di PEC è obbligato a conservare i log dei messaggi ad intervalli temporali non superiore alle 24 ore, apponendo la marca temporale.

 

Che succede se la Pec non viene consegnata al destinatario?

In questi casi il gestore invia al mittente (entro le ventiquattro ore successive all’invio) un avviso di mancata consegna per superamento dei tempi massimi previsti oppure per rilevazione di virus informatici.

Il processo è il seguente: una volta inviato il messaggio, se nelle 12 ore successive il gestore del mittente non riceve dal gestore del destinatario la ricevuta di consegna o di presa in carico, comunica al mittente che “il gestore del destinatario potrebbe non essere in grado di realizzare la consegna del messaggio”.

E’ sufficiente che il gestore, nelle prime 12 ore, abbia ricevuto almeno una delle due ricevute per non emettere l’avviso di mancata consegna relativo alle prime 12 ore.

 

In presenza di anomalie viene generata la busta di anomalia che contiene il messaggio errato o non di posta elettronica certificata (si pensi all’invio di un messaggio di PEC ad una casella non di PEC).

Sono previsti sistemi di alert in caso di altre anomalie quali, ad esempio, virus.

 


 

Questo è l'anno del Leone.

Situazione di stress per lo Scorpione. Per il Cancro 365 giorni di tranquillità, mentre per il Toro 365 giorni di riflessione. I Gemelli dovranno riorganizzare il proprio lavoro. I nati nella Vergine dovranno invece rimettere a posto le cose lasciate in sospeso. Per il Sagittario soddisfazioni dalla famiglia. Per l'Ariete meglio la prima parte dell'anno. Per la Bilancia biennio buono. Per i Pesci Buona la fortuna, mentre ad agosto la parte più bella per i nati nel Sagittario. Per il Capricorno buono il periodo tra agosto e settembre nel lavoro.

Ariete - Inizia bene l’anno per l’Ariete: gennaio, febbraio e marzo sono i mesi più eclatanti. Per quanto riguarda l’amore, le coppie forti possono andare al matrimonio. Non vi imponete, perché è un anno d’oro, bisogna portare avanti solo le cose “possibili”. Se avete una chance da giocare, giocatela. Il lavoro e le situazioni nate l’anno scorso (2014), saranno importanti anche per il 2015. La seconda parte dell’anno è meno fondamentale, quindi la prima parte sarà la migliore. I nati sotto il segno dell’Ariete avranno una particolare forza. Per quanto riguarda la fortuna, c’è ancora qualche difficoltà economica da affrontare all’inizio.

Toro - Per il Toro è stato un anno di riflessione dal punto di vista economico, è stato un anno praticamente piatto. Solo dicembre ha cominciato a dare piccole risposte, l’andamento del 2015 inizia ad essere interessante da agosto, perché prima c’è qualche conto in sospeso da regolare. Sarà quindi un anno che, come in amore, in  lavoro e in fortuna, partirà come un progressivo recupero, verso una seconda metà dell’anno più tranquilla e soddisfacente.

Gemelli - Quest’anno c’è Saturno in opposizione, ma è probabile che molti Gemelli sentiranno l’esigenza di riorganizzare il proprio lavoro. Per l’amore, cari Gemelli, le novità possono essere interessanti, ma la seconda metà dell’anno resta critica per le coppie che attraversano già da tempo momenti di difficoltà. Sarà un anno da dentro o fuori definitivo. Con un briciolo di impegno, si potrebbero risolvere tutto. Per il lavoro, chi lavora come dipendente potrebbe cambiare inquadramento. Entro la primavera, i Gemelli possono cambiare anche staff o entourage. Chi lavora in società, probabilmente, dovrà o andarsene o fare qualcosa di nuovo. Per quanto riguarda la fortuna, è un anno di contenimento, ma sarete chiamati a grandi cose alla fine dell’anno.

Cancro - Un anno tranquillo, privilegiato per l’amore: si comincia da febbraio. La gente vi cerca perché siete unici per il vostro modo di esprimervi. Tra agosto e dicembre avremo qualcosa in più, saranno mesi di riscatto anche per il lavoro. Rimetterete tutto in discussione per soluzioni lavorative a partire da luglio e anche durante il resto dell’estate.  Per la fortuna, non è esclusa una bella notizia, soprattutto a febbraio, verso il 19.

Leone  - Questo è l’anno del Leone: brillerà nel 2015. Marzo, luglio, agosto sono mesi di grande forza. È l’anno che vi riporta in auge per l’amore, adesso potrete esporvi ma scendete qualche gradino perché altrimenti perderete occasioni. Questo è l’anno giusto per sposarsi, da metà luglio vi offre molto Giove dal punto di vista sentimentale. Per quanto riguarda il lavoro e la fortuna, la chiusura dell’anno sarà fondamentale.

Vergine  - Dovrete rimettere a posto tutte le cose lasciate in sospeso, i mesi importanti sono aprile e giugno. Non dimenticate che c’è Saturno nervoso: ci saranno dei tagli, ma saranno benefici. In amore, forse dovete tagliare dei rapporti anche per il lavoro perché avete voglia di nuovo e Giugno, Luglio e Agosto, sono i mesi dove potete ottenere tantissimo. Per la fortuna, non sarete milionari ma nelle vostre possibilità la fortuna può arrivare anche da altri luoghi.

Bilancia  - I bilancini vengono da un biennio duro, adesso sono cambiati i riferimenti attorno a voi. Gli ultimi due anni e mezzo sono stati pesanti ma anche produttivi. In amore, adesso sapete chi vi vuole bene e chi no, da dove ricominciare e con chi. Nel lavoro, potete uscire fuori da situazioni negative, ma ci sono già miglioramenti dalla metà del 2014. Per la fortuna, questo è un biennio buono. Potrete contare su due anni di grande rilevanza.

Scorpione - Una situazione di stress per lo Scorpione. Tra novembre e dicembre 2014 avete sofferto fatica fisica ma avuto buoni risultati: tutto condito da forte stress. Iniziate l’anno ancora con qualche pensiero, sia in amore, che per il lavoro e la fortuna. Vi rimetterete in gioco a partire da luglio, soprattutto per migliorare la situazione psicofisica. Anche i più giovani, forse hanno cambiato scuola, casa, gruppo, tutto questo da un lato è stato positivo, dall’altra vi ha reso più forti. Non dovete mai buttarvi addosso i problemi, perché a volte soffrite di dolori psicosomatici. Finirete l’anno in grande stile.

Sagittario  - Abbiamo due tipi di Sagittario, quelli che non possono muoversi e questi saranno molto ribelli, altri possono buttare tutto all’aria. Un anno così potente non lo vivrete per molto tempo. L’amore? Cominciate ad esporvi.  Nel lavoro, potrete avere fortuna durante l’estate per qualche nuova attività. Per quanto riguarda la fortuna, la chiusura dell’anno è interessante. E soddisfazioni arriveranno dalla famiglia.

Capricorno - Per quanto riguarda l’amore, chi ha un partner lontano dovrà aspettare, ma qualche Capricorno potrebbe aver già messo a segno qualche traguardo. La parte più bella sarà tra agosto e settembre nel lavoro, come i liberi professionisti che rivedranno tutta la loro posizione professionale. Ci sarà qualcuno che vi chiamerà a fare altro. Per la fortuna, chi si sposta durante l’estate e viaggerà avrà fortuna.

Acquario - Per quanto riguarda l’amore, quelli che hanno fatto grandi cose nel 2014, ha bisogno di recuperare energia. Questo segno zodiacale è rimasto stressato da quest’anno e la parte più bella sarà da agosto in poi, anche per il lavoro. Risolvete tutto durante l’estate. Per la fortuna, tenete d’occhio aprile e maggio: un’amicizia, un amore che può dare garanzie ed una maggiore stabilità.

Pesci  - Siete vulnerabili e sensibili, In amore, quelli lontani saranno ridefiniti. Tra dicembre e gennaio, sarete lontani e distanti con alcune persone. Per il lavoro, chi ha cambiato nel 2014, entro aprile 2015 si rimette in gioco anche spostandosi di più. Non riversate le tensioni lavorative nell’amore: alcune coppie si sono allontanate o hanno vissuto meno insieme. Per la fortuna, è un anno importante ed il mese di febbraio può darvi di più. Chi non sistema accordi, chi ha una causa in corso e non arriva ad una mediazione, chi ha una crisi importante e non la risolve entro giugno, da luglio faticherà molto.


ARRIVA ALLE 10 AL PORTO DI TARANTO LA NAVE MERCANTILE CON 39 NAUFRAGHI DEL TRAGHETTO NORMAN CON A BORDO 499 PASSEGGERI CHE COM E' NOTO E' RIMASTO COINVOLTO IN UN INCENDIO NEL QUALE HANNO PERSO LA VITA 11 PERSONE.

 

 La Giunta regionale pugliese, per accelerare le procedure di insediamento dei nuovi Direttori generali delle Asl, procedure che come è noto prevedono atti come la riunione della conferenza dei sindaci, ha disposto, fino al loro completamento, il commissariamento delle Asl con gli stessi DG designati.

         Quindi da oggi Vito Montanaro a Bari, Ottavio Narracci alla Bat, Stefano Rossi a Taranto, Giuseppe Pasqualone a Brindisi e Giovanni Gorgoni a Lecce sono nominati commissari delle rispettive Asl fino al termine delle procedure di legge.


Una sentenza del TAR ha sospeso in tutta Italia le elezioni per il rinnovo delle cariche dell'Ordine degli Avvocati. Era stato presentato un ricorso sul nuovo regolamento che il Tribunale Amminstrativo ha accollto. Tre le liste presentate a Taranto. Le operazioni di voto erano previste per il 21, 22 e 23 gennaio 2015.

Sono tre i candidati alla carica di Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Taranto che si propongono agli avvocati tarantini per sostituire Angelo Esposito per il prossimo quadriennio 2015-2018. Si tratta di Vincenzo Di Maggio, di Rocco Maggi e di Fedele Moretti che hanno presentato tre liste e che hanno già avviato la campagna elettorale. L'Assemblea è stata già convocata dal Presidente uscente (vedi allegato).In base alle nuove norme che regolano l'Ordine, saranno eletti 21 componenti del nuovo Consiglio Direttivo rispetto agli attuali 14 consiglieri. Nella convocazione è specificato chiaramente che almeno 7 seggi dovranno essere assicurati alla parità di genere. Come è noto nei giorni scorsi l'avv. Angelo Esposito è stato eletto per il quadriennio 2015-2018, dagli Odini di Lecce, Brindisi e Taranto fra i 33 componenti del Consiglio Nazionale Forense, una carica molto importante e prestigiosa che in passato è stata ricoperta solo da altri 3 tarantini: Pio Picaro, Raffaele De Palma e Cesare Mattesi. Ora tocca all'avv. Esposito che lascia dopo 11 anni la guida dell'Ordine di Taranto.

 

 

NOTA DI BIAGIO PROVENZALE SEGRETARIO PROVINCIALE TRASPORTOUNITO FIAP

 

Una rappresentanza di imprese del settore trasporti e movimento terra della provincia ionica si è  riunita nella mattinata di sabato ventisette dicembre alla presenza del Consiglio direttivo dell’Associazione Trasportounito-Fiap Provincia di Taranto, per esprimere forte preoccupazione in merito all’ipotesi – concreta – della loro esclusione ingiustificata dall’affidamento delle commesse di trasporto da qui a breve disponibili sul territorio.

Tale preoccupazione scaturisce in primo luogo dall’imminente scadenza di contratti di trasporto sinora affidati a vettori non residenti da parte di alcuni primari committenti, aventi ad oggetto i traffici da/per Taranto. Secondariamente, dall’avvio della cantierizzazione delle opere di riqualificazione in ambito portuale e dall’eventuale affidamento di una parte rilevante delle commesse di  trasporto alleaziende esterne.

Senza voler discriminare le aziende non residenti, i cui interessi sono meritevoli di analoga tutela nelle opportune sedi, appare incensurabile che in un momento di vera e propria “vertenza autotrasporto Taranto”(ILVA, ENI, EVERGREEN) sia attribuita – a parità di requisiti – priorità agli interessi portati dalle aziende del territorio ionico; aziende storiche, spesso tramandate di padre in figlio, specializzate nel settore in argomento.

Le imprese lamentano inoltre il crescente fenomeno dell’abusivismo: una minoranza di soggetti capaci di acquisire una quota rilevante del mercato locale, operando nell’inosservanza di qualsivoglia normativa o autorizzazione richiesta per legge, ed obbligando gli imprenditori “regolari” ad optare tra un ribasso scellerato delle tariffe di trasporto o, alternativamente, per il licenziamento dei propri dipendenti e la cessazione di ogni attività.

L’auspicio è quello di individuare soluzioni condivise con le Istituzioni locali ed i committenti di riferimento, già a far data dalla prima settimana del 2015. In caso contrario, ci si riserva di intraprendere, a tutela dei legittimi interessi rappresentati, tutte le azioni e le misure esperibili di carattere sindacale, nei termini e con le modalità che saranno preventivamente rese note.

 

 

 


 

 

PRIMI PASSI DEL PROGETTO - LA SPIAGGIA É AGORA'.

Cominicazione di Vittoria Cinzia Cardone – Presidente Retemicroimprese Taranto  e Antonio De Padova – Presidente Retemicroimprese.

 

Consorzio Athena ha sottoscritto in questi giorni un protocollo d'intesa con la proprietà dei parcheggi dell'isola amministrativa del Comune di Taranto località "La Spiaggetta". L'intento è quello di concretizzare un primo progetto all'interno del programma di interventi "La Spiaggia é Agorà".

Si tratta della gestione, per il prossimo periodo estivo, dei parcheggi autorizzati da parte di un primo gruppo di giovani e di donne che il Consorzio Athena intende coinvolgere all'interno del progetto che parteciperà al Bando N.I.D.I. – Nuove Iniziative D’Impresa della Regione Puglia.

Il progetto sarà presentato giovedi 22 gennaio 2015 alle ore 16,30 presso la Tenuta del Barco. – Marina di Pulsano – Coordinate GPS: Latitudine 40.35453, Longitudine 17.42772.

Pertanto, i giovani, nella fascia di età 18-35 anni, interessati al progetto, sono invitati a partecipare portando con sé copia di un documento di identità ed un proprio curriculum vitae con l’indicazione di un contatto telefonico e di un indirizzo di posta elettronica.

"La Spiaggia è Agorà" è un programma di interventi pensato per i giovani che saranno impegnati in un’opera di valorizzazione del paesaggio costiero articolato nelle seguenti iniziative:

a) realizzazione di un itinerario naturalistico;

b) itinerari subacquei;

c) valorizzazione e gestione integrata delle risorse ambientali e culturali esistenti;

d) visite ed escursioni a piedi e/o in bicicletta;

e) degustazioni delle produzioni locali presso masserie e frantoi ipogei;

f) attività di formazione continua finalizzata alla cooperazione tra strutture ricettive, gli enti di gestione dei beni ambientali e culturali, le imprese in genere; 

g) Prodotto-servizio ecoturistico: attivazione di forme di commercializzazione unica dei servizi finalizzati alla conoscenza dei beni culturali ed ambientali del territorio circostante (Alberobello, Castellana Grotte, Lecce, Matera);

h) reti creative;

i) interventi strutturali:

 centri di visita;

 strutture di accoglienza;

 sistemazione boschiva e parcheggi;

j) allestimento di un giardino botanico dunale;

k) percorso museale.

L’obiettivo è quello di promuovere nel territorio una nuova prospettiva configurando il paesaggio quale volàno di crescita. La cura delle bellezze paesaggistiche potenzia l’identificazione con la propria terra, con la sua storia e la sua cultura, da cui consegue un maggiore attaccamento ed un migliore rapporto fondato sul rispetto e sulla tutela delle risorse ambientali e della biodiversità. Si tratta quindi di un’azione che incide non solo sulla valorizzazione di una delle più belle zone dell’intera area ionica, ma anche sul suo sviluppo economico, grazie al rilancio turistico, oltre che sulla definizione di una nuova dimensione culturale.

Nell’incontro di giovedì 22 gennaio saranno definiti anche i dettagli del corso: "Operatore Tecnico Subacqueo" e sull'attività formativa del progetto "Cinema é Industria", le altre opportunità, per l’intero contesto, di fronteggiare le difficoltà economico-produttive endemiche, esacerbate dalle difficoltà create dall’attuale situazione di crisi, puntando sulle risorse naturali, storiche e culturali.

Pertanto, speriamo vivamente che i giovani rispondano in tanti a questo appello in quanto l’incontro rappresenta l’avvio della realizzazione di un modello complesso di sviluppo ispirato dalla risorsa mare.

 

Per info Retemicroimprese Via Principe Amedeo, 46 - 74123 Taranto Tel. 099-9943059; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; sito internet: www.reteathena/retemicroimprese



 

CONTINUANO GLI ABUSI DEL ‪#‎GOVERNO_PULSANESE_A GUIDA_EX_PDL NEI CONFONTI DEI CITTADINI... CON QUESTE PAROLE SI APRE UNA NOTA DEL CONSIGLIERE COMUNALE DI PULSANO ANGELO DI LENA.
CON LA SCUSA DELL' ‪#‎AUTOVELOX_MOBILE IL COMUNE  - CONTINUA - INCASSA E IN MOLTI STANNO RICEVENDO I BEI REGALI DI NATALE E L' ESECUTIVO PULSANESE HA ANCHE IL CORAGGIO DI FARE METAFORE DEL TIPO :" COME SI FA AD ARRIVARE A FINE MESE "? IN TANTI ORAMAI SE LO CHIEDONO STANTE IL MOMENTO DI CRISI ECONOMICA GENERALE . E ANCORA IL IL GOVERNO PULSANESE DICE : "E' DIFFICILE CAPIRE QUANTI SACRIFICI DEBBA FARE UNA FAMIGLIA , EPPURE NON SONO COSI' DIVERSI QUELLI CHE UN' AMMINISTRAZIONE AFFLITTA DA CONTINUI TAGLI ECONOMICI STATALI E REGIONALI DEVE FRONTEGGIARE" ...GIOCATE PURE A PING PONG ECCLESIA E LATERZA ... POI LA VERITA' LA DIRO' IO AI PULSANESI ... ANCHE SE GIA' LA SANNO , ECCO PERCHE' ULTIMAMENTE URLATE COL SOTTOSCRITTO ... CON 20 ANNI DI POLITICA ALLE SPALLE ANCORA NON AVETE CAPITO NULLA....

Abusi dell' Amministrazione_comunale_di_pulsano al fine di “fare cassa”. In particolare con gli autovelox: grazie sindaco & co. per i regali che state facendo ai pulsanesi , altro che volete accarezzare i pulsanesi con la delibera di giunta sulla proroga TARI.. LA COPERTA è CORTA PER COLPA VOSTRA, E SE LA TIRI DA UN LATO RIMANE SCOPERTO L' ALTRO LATO ...

Oggi in seguito alla mia richiesta delle copie verbali di contestazioni a mezzo autovelox mobile di tanti cittadini multati dall' amministrazione comunale di pulsano a guida centro dx , il responsabile pro tempore mi ha risposto a distanza di 25 gg ( nonostante la sua risposta era gia' stata formulata il 27 novembre ) mettendomi per iscritto che nonostante io sia un #consigliere comunale la mia richiesta non puo' essere accolta in quanto non riconducibile all' esercizio del mio mandato per una serie di ragioni , compresa quella che il mio lavoro di ispezione ed indagine deve comportare il minor aggravio possibile per gli uffici comunali e che il mio lavoro da consigliere non deve sostanziarsi in richieste assolutamente generiche ovvero meramente emulative.

Di conseguenza deduco che il responsabile del settore della polizia municipale protempore vorrebbe dirmi in termini giuridici ( che lui ha omesso di scrivermi ) che la mia richiesta non puo' essere accolta ai sensi del d.lgs.196 del 2003 ( legge sulla privacy ) e art. 22 della 241 dell 1990 non avendo interesse concreto attuale e diretto .

peccato che Gli autovelox non sono tutti uguali e affinché le multe siano valide devono avere determinate caratteristiche – purtroppo non sempre presenti – e molto spesso diventano oggetto di cronaca locale circa gli #abusi delle #Amministrazioni comunali al fine di “fare cassa”. In particolare, gli autovelox :

-devono essere omologati dal Ministero dei Trasporti, sembra un’ovvietà ma purtroppo non lo è;

-devono essere segnalati in maniera evidente agli automobilisti con cartelli e/o segnali luminosi e, se si tratta di autovelox mobili in dotazione ad una pattuglia, questa dev’essere anch’essa ben visibile (insomma: la pattuglia non deve mimetizzarsi fra i cespugli);

e tra l' altro ci sono anche dei #ricorsi_accolti dai giudici di pace :

-La Pubblica Amministrazione è tenuta ad apporre idonea segnaletica che riporti le seguenti indicazioni: il tratto di strada su cui l’accertamento viene effettuato; il tipo di accertamento, cioè che esso avviene con meccanismi automatici e senza l’obbligo di contestazione immediata (in virtù del disposto di cui all’art.4/4 comma L.168/2002); la legge che consente tale tipo di accertamento; i tipi di infrazione per i quali vengono utilizzati i dispositivi ed i mezzi tecnici di controllo del traffico.”

Questo il principio promosso dal Giudice di Pace di Ginosa nel giudizio di opposizione avverso il verbale per infrazione rilevata a mezzo Autovelox.

Obbligo di informazione per cui la P.A. “con tutti gli strumenti di comunicazione possibili” deve rendere esaurientemente consapevoli gli utenti della strada di dove e per quali ragioni la rilevazione dell’infrazione e la sua contestazione avvengono in deroga a quanto disposto dagli artt.201 Cds e 384, 385 del Reg.Esec.Cds..

E’ nullo, pertanto, il verbale di contestazione qualora non adempia a siffatte prescrizioni.


 

Coinvolti ed sui temi della criminalità organizzata, usura e estorsioni gli studenti degli Istituti superiori: “Liside”, “Pacinotti” e “Aristosseno.”        “Oltre 600 questionari, distribuiti in forma anonima ai ragazzi di tre Scuole Superiori della Città di Taranto. Presto si farà lo stesso a livello provinciale. Dalle prime risposte scarsa fiducia nelle Istituzioni, ma soprattutto nella politica. Pochissimi hanno sentito parlare di questi problemi a scuola”.

 

Successo del Progetto a cura dell’Ufficio Antiracket/Antiusura della “Confesercenti Taranto” cofinanziato dalla locale Camera di Commercio, che si è proposto di sensibilizzare il mondo giovanile sui problemi dell’usura e del racket delle estorsioni attraverso la somministrazione di un questionario agli alunni delle quinte classi degli Istituti Superiori: “Liside”, “Pacinotti” e “Aristosseno” della Città di Taranto, che hanno aderito al progetto in maniera entusiasta. “L’indagine – afferma il Responsabile dell’Ufficio Antiracket Dott. Michele Cagnazzo – ha come finalità avvicinare i ragazzi al sistema Stato in maniera più trasparente e fiduciosa, facendoli sentire quasi parte integrante di un grande gioco di squadra, all’interno del quale ognuno cerca di fare la propria parte”. Continua Cagnazzo – dal mio insediamento a Responsabile dell’Ufficio ho ritenuto decisivo investire risorse ed energie nelle scuole con un impegno costante nel tempo. Intervenire sull’educazione delle coscienze non è cosa che possa farsi in maniera episodica. Gli effetti delle attività sulle coscienze si possono verificare solo nel tempo. Insomma seminare quel seme che possa far germogliare la convinzione che vivere nella legalità e nella solidarietà è possibile e conveniente.” Le prime risposte al questionario, non sono state incoraggianti. A fronte di 600 questionari diffusi per sensibilizzare i ragazzi sui problemi legati alla criminalità e verificare quanto ne siano a conoscenza: quasi tutti hanno detto di avere scarsa fiducia nelle Istituzioni e soprattutto nella politica; Pochissimi coloro che hanno detto di aver sentito parlare di criminalità a scuola, mentre le notizie degli altri arrivano da organi d’informazione e cittadini; Pochi anche quelli che hanno ammesso di essere a conoscenza dell’esistenza di associazioni e strutture che combattono la criminalità. E’ un’iniziativa interessante quella denominata “Sviluppo = Legalità” lanciata dall’Ufficio Antiracket della Confesercenti in città, i cui esiti verranno resi noti entro i primi giorni dell’anno prossimo quando verrà stilato un Report finale, che sarà oggetto di un dibattito pubblico Scuole, Istituzioni, Forze dell’Ordine e Organi d’Informazione. L‘obiettivo (attraverso il questionario formato da 43 domande,di cui riferiamo a parte) è stato quello di sollecitare i giovani a discutere di usura, estorsioni e di criminalità in generale, dell’incidenza sulla vita cittadina e sulla loro vita; a verificare quali siano le loro conoscenze dei fenomeni, e più in generale cosa pensino di legalità e rispetto delle regole. A cosa servirà il questionario? Risponde Cagnazzo, coordinatore del progetto – “da una parte a capire quanto questi temi sono conosciuti dai ragazzi che si apprestano a diventare adulti ed entrare in una nuova fase della loro vita, sia essa lavorativa sia essa di prosecuzione degli studi iscrivendosi all’Università; dal’altra a comprendere attraverso quali canali vengono a conoscenza di questi fenomeni – scuola, famiglia, media, amici – e quanto avvertano e sentano questi problemi come qualcosa che li riguarda e coinvolge oppure se li sentano distanti.”
L’Ufficio Antiracket della Confesercenti  istituito a settembre di quest’anno, in prima fila nella lotta ai fenomeni di usura ed estorsioni, ha fatto dell’informazione e della comunicazione la sua ragion d’essere. Dichiara Cagnazzo – “il senso delle iniziative che metteremo ancora in campo è parlare di fenomeni criminali nella nostra città, organizzare dibattiti nelle scuole, far sapere alle vittime di usurai e taglieggiatori che ci sono leggi dello Stato che li aiutano economicamente purché denuncino. Più si parla di questi argomenti meglio è, perché se conosciamo i fenomeni criminali in generale abbiamo gli strumenti non dico per abbatterli ma quanto meno per fronteggiarli.” Conclude il Responsabile dell’Antiracket – “ritengo che l’impegno professionale per assicurare un adeguato servizio deve essere coniugato con quello volto a contribuire alla diffusione di una capillare e sempre più effettiva cultura della legalità. In quest’ottica ho sempre assicurato costante disponibilità alla partecipazione a convegni e incontri sulla legalità presso scuole ed associazioni, nel tentativo di fornire un contributo alla crescita del senso civico delle nuove generazioni, attraverso il quale anche fenomeni complessi come la criminalità organizzata possano trovare serio ostacolo alla loro diffusione e radicamento sul territorio. Vale davvero la pena dedicare del tempo a questo impegno.”

Il Questionario. Alcune delle domande rivolte agli Studenti delle Quinte classi degli Istituti Superiori, nell’ambito del Progetto “Sviluppo = Legalità”.

Sono 43 le domande, anche a risposta multipla, contenute nel questionario somministrato direttamente dall’Ufficio Antiracket/Antiusura della Confesercenti a 600 studenti delle quinte classi degli Istituti Superiori: “Liside”, “Pacinotti” e “Aristosseno” di Taranto,nell’ambito del Progetto denominato “Sviluppo = Legalità”. Le prime riguardano più in generale i fenomeni di usura ed estorsioni: “hai mai sentito parlare di racket o pizzo?”; “ritieni che il pizzo limiti la libera concorrenza e di conseguenza il progresso e lo sviluppo dell’economia della tua città?”; “hai mai sentito parlare di usura?”. Si passa poi a chiedere ai ragazzi: “se le istituzioni scolastiche possano contribuire alla formazione della cultura della legalità e alla diffusione di un uso responsabile del denaro per prevenire i rischi del ricorso al credito illegale?”. Altre domande hanno riguardato: “il grado di fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura nel contrasto ai fenomeni criminali e mafiosi” (da molto a nulla, le solite quattro opzioni); “se conosci associazioni antiracket o altre strutture che operano sul territorio: se si, quali sono?”.
Agli studenti nel questionario è stato chiesto solo d’indicare se maschi o femmine, l’età e l’Istituto.

 


La crisi morde e non dà tregua. Si vive con  incertezza e paura questo Natale nelle case dei 9 lavoratori dipendenti della Carmed Italia, gestore del magazzino di temporanea custodia doganale  del TCT, e  agente portuale delle navi del gruppo Evergreen Marine Corporation/Italia Marittima.  Un'incertezza che li ha spinti a scrivere una lettera al presidente dell'Autorità portuale Sergio Prete.  I lavoratori, dopo aver appreso dall'azienda che intende avviare le procedure per una drastica riduzione del personale a causa della mancanza di commesse, chiedono a Prete di sensibilizzare Istituzioni e società  coinvolte nell’utilizzo del Molo polisettoriale affinchè  venga assicurata una prospettiva lavorativa certa, una volta che i lavori di ammodernamento dello stesso, saranno terminati.

Ecco, di seguito, il testo integrale della missiva

Il dirottamento delle navi Evergreen verso il porto di Pireo e la chiusura del Terminal contenitori  per via dei lavori di ammodernamento della banchina del Molo Polisettoriale hanno messo a repentaglio il futuro non solo dei lavoratori di Taranto Container Terminal (TCT) ma anche di quelli dell’indotto.

Tra questi figurano anche i 9 dipendenti dell’agenzia marittima Carmed Italia srl, ai quali l’azienda ha comunicato nei giorni scorsi, di voler avviare le procedure per una drastica riduzione del personale. Tale decisione è stata motivata con la quasi totale assenza di commesse. La Carmed Italia era infatti, il gestore del magazzino di temporanea custodia doganale  del TCT, e  l’agente portuale delle navi del gruppo Evergreen Marine Corporation/Italia Marittima che, come è noto, da alcune settimane hanno cessato di scalare il porto di Taranto.  

Il futuro appare dunque drammatico non solo per gli scriventi ma anche per i colleghi di altre agenzie marittime, case di spedizione ed imprese di trasporto. Gli ammortizzatori sociali attualmente in essere non consentono infatti a piccole realtà aziendali come la Carmed Italia di garantire una forma alternativa di reddito che si prolunghi fino al marzo/giugno 2016, periodo in cui si stima siano completati i lavori di riqualificazione ed adeguamento della banchina del Molo polisettoriale ed  il relativo dragaggio dei fondali.

Scopo della presente è la richiesta di un incontro con il presidente Sergio Prete per manifestare la nostra preoccupazione ed  approfondire i temi di cui sopra. Ci  preme soprattutto fare chiarezza sul cronoprogramma dei lavori da cui, al momento, dipende il futuro  dei dipendenti della Carmed Italia e di  tutte le aziende dell’indotto.

Per gli scriventi sarebbe opportuno che il presidente dell’Autorità portuale richiedesse  a tutte le società coinvolte, dal vettore al terminalista, di farsi carico delle responsabilità di assicurare a tutti i lavoratori, compresi quelli dell’indotto, una prospettiva lavorativa certa, una volta che i lavori di ammodernamento dell’intero Molo polisettoriale, o meglio ancora di una porzione dello stesso, saranno terminati.   

Nel frattempo sarebbe altresì necessario che l’Autorità portuale, insieme a tutte le altre Istituzioni e rappresentanze sociali,  si adoperi al massimo per sensibilizzare il vettore Evergreen a mantenere il regolare collegamento feeder con il porto di Pireo,   paventato nelle settimane scorse ma del quale al momento non vi è alcuna certezza. Ovviamente l’avvio di tale servizio di feederaggio  non risolverebbe la crisi della Carmed Italia e di tutte le altre aziende dell’indotto che si trovano in uno stato di altrettanta sofferenza, ma sarebbe un segnale inequivocabile che la compagnia di navigazione taiwanese crede ancora nelle potenzialità del porto di Taranto.

Sul piano istituzionale, alla luce dell’annuncio più volte ribadito dal Primo Ministro Matteo Renzi di voler approntare un decreto che riguardi non solo l’ILVA ma anche il porto di Taranto, è altrettanto importante che il Governo, per il tramite dell’Autorità portuale e delle altre istituzioni locali, comprenda che la crisi non coinvolge solo TCT ma l’intero scalo portuale e che, pertanto, ammortizzatori sociali ad hoc vengano emanati affinché tutte  le aziende  possano riprendere, una volta completate le infrastrutture previste e ripristinati i traffici containerizzati, le loro normali attività.

Per i dipendenti della Carmed Italia (Tullio Bovino, Anna Di Francesco, Antonio D’Elia, Roberta D’Elia, Agostino Langellotti, Luca Latte, Antonio Napolitano, Giovanni Sicilia, Simona Strazzeri)

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