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Giornale di Taranto - Giornalista1

Salve,

Sono una ragazza di Talsano e qui come ben sapete da tre giorni, meglio quasi quattro,è iniziata la differenziata. Noi cittadini ci siamo impegnati nel svolgere in maniera corretta la distribuzione dei rifiuti nei vari cassoni e nell'uscire nei giorni indicati dall'AMIU i giusti cassoni... ma in realtà sembra che nella mia via, via Sanguzza, e in altre molte vie la differenziata non sia mai iniziata. Non sono mai passati se non dalla via principale, CORSO VITTORIO EMANUELE,perchè fotografata e usata per servizi giornalistici. Dopo numerosi solleciti telefonici e verbali nulla è cambiato.
Ora mi chiedo dato che i cassoni per i rifiuti sono stati tolti prima dell'inizio della raccolta differenziata, la spazzatura accumulata in questi giorni da me come da altri molti cittadini dove va buttata? tra l'altro in varie vie i rifiuti sono accumulati agli angoli delle strade e non è di certo corretto... ma se noi rispettiamo le regole perchè dall'alto non lo fanno? noi ci impegnamo ma non vediamo riscontro nell'AMIU. Vi scrivo con rammarico perchè in altre zone la differenziata è già iniziata e invece noi non siamo capaci..e questa volta non è colpa del cittadino come sempre si dice.. noi siamo pronti a cambiare ma il sistema lo è? Vogliamo progredire ma come se chi dovrebbe dare il buon esempio non si interessa? cosi il cittadino si stancherà e invece di andare avanti torneremo indietro.. Vi ringrazio per l'attenzione.
Cordiali saluti

Lettera firmata

 

L’Amministrazione Comunale di Ginosa, nell’ambito delle numerose attività finalizzate al recupero del centro storico cittadino, ha presentato al mondo scientifico internazionale le innovative progettualità di consolidamento e di riuso del castello feudale della città, costruito intorno al 1080 per contrastare le incursioni saracene e variamente ampliato nei secoli successivi. In particolare, le realitive attività di recupero e di valorizzazione dell’imponente edificio monumentale arroccato sulla gravina sono state presentate al comitato scientifico organizzatore dell’edizione 2015 del prestigioso convegno internazionale sulla documentazione, conservazione e recupero del patrimonio architettonico e sulla tutela paesaggistica che si terrà presso la “Escuela TécnicaSuperior de Ingeniería de Edificación de la Universitat Politècnica de València” nei giorni 22, 23, 24 Ottobre 2015. “La conoscenza su scala internazionale del castello di Ginosa ed il suo recupero architettonico – ha dichiarato il Sindaco della Città, dott. Vito De Palma – costituisce un elemento fondamentale per la valoriozzazione del patrimonio turistico-culturale cittadino. Completata l’acquisizione della proprietà del complesso monumentale, questa Amministrazione Comunale ha intrapreso un aricolato percorso finalizzato a contrastare i dissesti che minacciano l’integrità del Castello ed a rilanciare sul piano turistico internazionale le bellezze naturali ed architettoniche che impreziosiscono il nostro centro storico. In tale contesto programmatico si inserisce la candidatura del Castello di Ginosa alle sessioni di studio del convegno internazionale di architettura inerenti le tecnologie e le metodologie operative per la conservazione degli edifici di pregio nonché gli itinerari, i paesaggi, i monumenti, gli ambienti e la fruizione del patrimonio architettonico”. Sul piano strettamente tecnico, le indagini conoscitive propedeutiche al progetto di consolidamento e messa in sicurezza dell’edificio hanno visto la realizzazione delle prove strumentali e dei rilievi tecnici specialistici e continueranno con i monitoraggi automatici per verificare l’evoluzione del quadro lesionativo già individuato nonché con la modellazione matematica e strutturale, comprensiva di verifica di vulnerabilità sismica, al fine di integrare i risultati ottenuti ed individuare in tal modo le migliori metodologie di consolidamento architettonico da adoperare.

Industriali e sindacati condividono  la forte preoccupazione per gli effetti della procedura di amministrazione straordinaria sulle aziende dell’indotto Ilva. Decise varie azioni mirate essenzialmente a garantire le aziende sugli ingenti crediti pregressi

 

Ampia condivisione fra Confindustria Taranto e Fim Fiom e Uilm sulle azioni da intraprendere e valutazioni condivise anche sulla situazione in atto riguardante la procedura di amministrazione straordinaria per l’Ilva che, così come si prospetta, rischia di chiudere alle aziende dell’indotto ogni prospettiva di ripresa e quindi di continuità produttiva, non garantendo – in sostanza – l’esponenziale mole di crediti pregressi.

E’ questo, in sintesi, l’esito dell’incontro tenuto nel primo pomeriggio odierno in Confindustria – alla presenza del Presidente Vincenzo Cesareo – con i segretari di Fim Fiom e Uilm ed una rappresentanza di aziende dell’indotto. Oltre alle valutazioni – ampiamente condivise – circa il rischio di default irreversibile dell’intero indotto Ilva a seguito dell’adozione della Legge Marzano (che è di fatto quella in via di applicazione per la complessa vicenda, propedeutica all’intervento pubblico), Confindustria ha convenuto di procedere ad una serie di azioni mirate essenzialmente a garantire le aziende, con tutti gli strumenti a disposizione, circa la copertura degli ingenti crediti pregressi.

Al termine del confronto, il Presidente Cesareo ha comunicato ai rappresentanti sindacali – anche in vista di un’assemblea che si terrà nelle prossime ore con le imprese dell’indotto –che, in assenza di garanzie circa la complessa questione (che vede l’associazione attivamente impegnata da mesi), le aziende si vedranno costrette a non garantire più servizi e forniture e conseguentemente a mettere in libertà il proprio personale.

 

 

 

 
Portaerei Cavour, Lospinuso: “I lavori di manutenzione si facciano a Taranto”.
 

 
“La portaerei Cavour, l'ammiraglia della Marina Militare Italiana, è arrivata nel bacino dell'Arsenale a Trieste per un ciclo di lavori di manutenzione da parte delle maestranze di Fincantieri che si protrarranno fino al 22 gennaio. È una notizia che ci lascia dir poco perplessi: Taranto ha il suo arsenale, che ben avrebbe potuto compiere i lavori necessari, producendo occupazione nel nostro territorio; e Renzi aveva promesso di inserire Taranto in cima all’agenda di governo. Se è coerente e le sue intenzioni sono concrete, ci aspettiamo che intervenga per non far perdere a Taranto questa grande opportunità”.
Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Pietro Lospinuso.
 “Tra l’altro –aggiunge- l’ammiraglia è spesso nel nostro porto. Abbiamo assistito a numerosi annunci da parte del governo nazionale sul rilancio della Provincia Ionica, inserito anche nel decreto ‘Salva Taranto’, che già tanto ha pagato per la crisi industriale e siderurgica; e lo stesso Renzi ha detto di voler attuare misure per sostenere l’arsenale tarantino. Questi imponenti lavori previsti per la Cavour potevano offrire alla nostra economia una boccata d’ossigeno. Per questo, -conclude- mi appello al premier affinché il governo intervenga e faccia un passo indietro, riportando l’ammiraglia a Taranto ed offrendo così un segnale concreto della volontà di far risollevare il nostro territorio”.com




 


 

 

 

Retemicroimprese e Co.Fidi Area Jonica, in collaborazione con BANCA IFIS, attivano un servizio di factoring.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Gruppo Banca IFIS è, in Italia, l’unico operatore indipendente specializzato nella filiera del credito commerciale, del credito finanziario di difficile esigibilità e del credito fiscale. Conta 28 filiali in tutta Italia e oltre 90 specialisti del credito che gestiscono e sviluppano le relazioni con i clienti.

CREDI IMPRESA FUTURO è la divisione che Banca IFIS ha creato per il finanziamento delle PMI italiane, differenziandosi dai tradizionali Istituti di credito in quanto, a differenza di questi ultimi, non valuta solo l’assetto finanziario e patrimoniale dell’azienda, ma l’impresa nel suo complesso.

In particolare, valutando la valenza dei clienti, CREDI IMPRESA FUTURO valuta l’operazione finanziaria nel suo insieme, riuscendo ad assistere anche imprese che hanno difficoltà di accesso al credito.

Pertanto, le piccole imprese potranno contare sui seguenti servizi:

finanziamento alternativo al credito bancario;

disponibilità di uno strumento specialistico per gestire i crediti;

garanzia del buon fine dei crediti commerciali;

programmazione dei flussi di cassa.

Lo schema di seguito indicato evidenzia il servizio garantito da IFIS.

Antonio De Padova

Presidente Retemicroimprese

Vittoria Cinzia Cardone

Presidente Retemicroimprese Taranto

RETE ATHENA

Via Principe Amedeo, 46 - 74123 - Taranto

Telefono: 099-9943059

Cellulare: 345 0518716

Fax: 099-9940818

www.reteathena.it


 

L'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Taranto in collaborazione con l’ Istituto Mediterraneo per la Qualità S.r.l.- Organismo di Certificazione di Taranto ha organizzato a Ginosa presso il Teatro Alcanices un seminario di studio sulla Norma ISO 14001:2004 e la sua applicazione agli enti pubblici. Prima dell’introduzione dei lavori da parte  dell’ Ing Domenico Di Franco consigliere dell’ordine degli Ingegneri di Taranto e dell’Arch. Rosa  Rochira vice presidente dell’ordine degli architetti di Taranto, il Sindaco di Ginosa Vito De Palma  nel salutare e ringraziare i numerosi convenuti presenti  ha inteso sottolineare nel suo intervento l’importanza strategica della certificazione quale strumento di confronto e di attrazione rispetto ad altre amministrazioni per uscire dal provincialismo ed entrare a pieno titolo in Europa non con una carta di identità scaduta. E’ per questo motivo che il Comune ha  voluto avviare  l’iter per la certificazione  in maniera volontaria perché nessuna legge lo prescrive o impone,  ma in maniera convinta e  decisa per  rafforzare l’impegno nel controllo di tutti gli impatti ambientali: sia quelli che la stessa Pubblica amministrazione contribuisce a produrre in senso positivo riducendo il conferimento in discarica dei rifiuti con la raccolta differenziata o aumentando i controlli e la vigilanza per ridurre  sanzionando  il rilascio incontrollato di amianto o inerti  nelle campagne  ma anche in senso negativo. Infatti come ha spiegato il dr Alfredo Turi amministratore delle Imeq che ha ricevuto l’incarico da parte dell’amministrazione di Ginosa : La certificazione ambientale è un attestato che certifica l’impegno di un’organizzazione per il rispetto dell’ambiente. L’impresa privata o l’ente pubblico che sceglie volontariamente di ottenere la certificazione (ISO 14001 2004 deve dotarsi di un SGA (Sistema di Gestione Ambientale) e sottoporlo a verifica da parte di un Ente terzo accreditato.  Il dott Cosimo Massaro ha affrontato nello specifico la Certificazione ambientale di un ente pubblico. Infatti ll Sistema di Gestione Ambientale in un Comune è sempre l’insieme di quei  processi, dei procedimenti, degli strumenti, dei modelli posti in essere dall’ente , formalizzati al fine di rispondere ai requisiti richiesti dalle norme di riferimento. Ma ancor di più la certificazione è lo strumento per realizzare  lo sviluppo sostenibile, in quanto l’ente che si certifica prende un impegno concreto per limitare gli impatti ambientali diretti (derivanti dalle proprie attività) e indiretti (aspetti ambientali sui quali può esercitare una certa influenza), migliorando l’abbattimento delle emissioni, incentivando il riciclaggio e le buone pratiche ambientali. Impegno principale dell’ente  certificato infatti è la politica del miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali che assume anche un valore di promozione del territorio.


 

Il 21 gennaio prossimo saremo al MIPAAF per l’emergenza Xylella con il Governatore Vendola per incontrare i vertici del Ministero e della Protezione Civile.

Ad annunciarlo è l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, che proprio oggi ha ricevuto comunicazione ufficiale direttamente dal Ministero per le Politiche Agricole.

L’azione del Governo regionale ha sempre mirato ad un coordinamento più vasto che imprimesse all’emergenza i canoni dell’urgenza nazionale ed internazionale.

Il 21 contiamo di portare ancora una volta in evidenza la voce del Salento e della Puglia colpita da un flagello assolutamente non prevedibile, ma ora appare ormai più che urgente l’intervento immediato e decisivo del Governo nazionale anche attraverso la pressione di tutti parlamentari pugliesi da me coinvolti nuovamente già sul finire del 2014.

Ricordiamo, infine, che la riunione del 21 è il frutto della missiva inviata proprio dal presidente Vendola indirizzata al primo ministro Renzi, nella quale si richiedeva un incontro con il capo della Protezione civile Gabrielli e il ministro Martina  per un’azione di coordinamento efficace al fine di attuare misure fitosanitarie obbligatorie previste dalla normativa comunitaria nazionale e regionale. 

Il presidente Vendola, inoltre, nella stessa lettera aveva richiesto l’applicabilità della norma nazionale riguardante lo stato d’emergenza con la conseguente nomina di un Commissario con poteri derogatori.

I Il  Presidente della Provincia Martino C. Tamburranol  ha convocato il Consiglio  Provinciale,in  seduta straordinaria,   per  il giorno 22 gennaio 2015, alle ore 10,00, in prima convocazione, e per il giorno 23 gennaio 2015, alle ore 10,00, in seconda convocazione, per trattare il seguente

ORDINE DEL GIORNO

  1. Comunicazione del Presidente - Determinazioni; 
  2. Comunicazione del Presidente – prelevamento fondo di riserva; 
  3. Riconoscimento legittimità debito fuori bilancio derivanti da titoli esecutivi ai sensi degli artt. 193 comma 2 e 194 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 267/2000. Titoli vari; 
  4. Riconoscimento debiti fuori bilancio art. 194 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 267/2000
  5. Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi degli artt. 193 comma 2 e 194 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 267/2000 – Giudizio Provincia di Taranto c/ Donno Gerardo – resistenza in appello a sentenza Trib. Taranto n. 1111/11; 
  6. D.I. Tribunale di Taranto n. 914/2013 – Sentenza TAR Puglia – Lecce n. 1953/2014 – Adempimenti – Riconoscimento debiti fuori bilancio art. 194 comma 1 lett. a TUEL; 
  7. Riconoscimento debiti fuori bilancio in favore della Società “Taranto Isolaverde”.

La seduta avrà luogo nell'aula consiliare, salone degli Stemmi, del Palazzo del Governo, sito in Taranto alla via Anfiteatro n. 4 - 1° piano.

      

                                                                                     

                                                                                               

Pubblicato sulla GU Serie Generale n.294 del 19-12-2014,  l‘AVVISO PUBBLICO 2014 PER INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO - Art. 11, comma 5, D.Lgs.81/2008’.

Il provvedimento prevede contributi per il finanziamento a fondo perduto di sostegno alle imprese per la realizzazione di progetti di investimento per migliorare le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro o per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.

Sono messi a disposizione 267.427.404 euro per finanziamenti a fondo perduto. Il contributo, pari al 65% dell’investimento, per un massimo di 130.000 euro, viene erogato dopo la verifica tecnico-amministrativa e la realizzazione del progetto. I finanziamenti sono cumulabili con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (es. gestiti dal Fondo di garanzia delle Pmi e da Ismea).


Prima fase: inserimento online del progetto

Dal 3 marzo 2015 e fino a maggio 2015, nella sezione dedicata, le imprese registrate al sito Inail hanno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consentirà di:

i) effettuare simulazioni relative al progetto da presentare, verificando il raggiungimento del punteggio “soglia” di ammissibilità;

ii) salvare la domanda inserita.
Seconda fase: inserimento del codice identificativo

Dal 12 maggio 2015 le imprese che hanno raggiunto la soglia minima di ammissibilità e salvato la domanda possono accedere nuovamente alla procedura informatica ed effettuare il download del proprio codice identificativo che le individua in maniera univoca.
Terza fase: invio del codice identificativo (click-day)

Le imprese possono inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda, ottenuto mediante la procedura di download. La data e gli orari di apertura e chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande saranno pubblicati sul sito Inail a partire dal 3 giugno 2015 .

 

Importanti novità sono in arrivo per i reati tributari a seguito del Decreto legislativo recante <<disposizioni sulla certezza del diritto nei rapporti tra il fisco e il contribuente>>, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 24 dicembre 2014 ed ora al vaglio delle commissioni parlamentari.

Le novità riguardano sia le singole fattispecie delittuose sia le norme procedurali, disciplinate dal Decreto Legislativo 10 marzo 2000,  n. 74.

In particolare, per quanto attiene ai reati tributari vengono innalzate le soglie di punibilità, viene introdotta con l’art. 4, comma 1 ter una nuova fattispecie di reato  “la dichiarazione infedele del sostituto di imposta”, vengono inasprite le pene. Di seguito si riporta una tabella con le principali modifiche.

    Reato tributario

               Principali novità

Dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 2)

 

 

      È introdotta una soglia di punibilità di 1.000 euro di imponibile

 

 

Dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici (art. 3)

 

 

  1. l’imposta evasa deve essere superiore, per ciascuna imposta, ad € 30.000;
  2. l’ammontare complessivo degli elementi sottratti ad imposizione deve essere superiore al 5% degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, superiore ad 1 milione di euro

 

 

        Dichiarazione infedele

                   (  Art. 4)

 

 

  1. l’imposta evasa deve essere superiore, per ciascuna imposta, ad € 150.000;
  2. l’ammontare complessivo degli elementi attivi sottratti all’imposizione dovrà essere superiore al 10% dell’ammontare complessivo degli elementi attivi indicati in dichiarazione o, comunque, superiore a 3 milioni di euro;
  3. non rileva la corretta classificazione dell’inerenza o della non deducibilità di elementi passivi reali

 

 

 

 

         Dichiarazione infedele del sostituto d’imposta (art. 4 comma 1 ter)

 

È punito con la reclusione da un anno a tre anni chi indica nella dichiarazione annuale di sostituto d’imposta un ammontare dei compensi, interessi ed altre somme inferiore a quello effettivo, se l’ammontare delle ritenute non versate riferibili alla differenza è superiore ad € 50.000

 

Omessa dichiarazione (art. 5)

 

  1. è prevista la pena della reclusione da un anno e sei mesi a 4 anni;
  2. la soglia di punibilità è innalzata da € 30.000 ad € 50.000

 

Emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (art. 8)

 

 

    È introdotta una soglia di punibilità di 1.000 euro di imponibile

 

 

Occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10)

 

 

  E’ prevista la pena della reclusione da un anno e sei mesi a 6 anni

 

Omesso versamento ritenute certificate (art. 10 bis)

 

 

  1. la soglia di punibilità è innalzata ad € 150.000;
  2. il reato è commesso anche con la sola indicazione delle ritenute in dichiarazione e, quindi, senza la certificazione

 

   Omesso versamento Iva

              (art.   10 ter)

 

 

 

                 La soglia di punibilità è innalzata ad € 150.000

 

       

 

Per quanto attiene, invece alle novità da un punto di vista procedurale si segnalano le seguenti.

  1. Qualora il debito tributario venga pagato prima della fase dibattimentale (anche mediante il ricorso agli istituti deflattivi):

  2. i reati di infedele od omessa presentazione della dichiarazione, omesso versamento Iva o ritenute si estinguono;

  3.  per tutti gli altri reati la pena è ridotta sino alla metà.

  4. Vengono previste delle aggravanti di reato e la pena è aumentata della metà se:

  5. complessivamente nel periodo d’imposta le somme evase sono superiori ad 1 milione di euro;

  6. il reato viene commesso nell’esercizio di attività bancaria e finanziaria.

  7. Viene escluso il reato e, conseguentemente, la punibilità laddove le imposte sui redditi o l’Iva evase non siano superiori al 3% del reddito imponibile o dell’Iva dichiarata.

  8. Il raddoppio dei termini di decadenza dell’accertamento sarà possibile solo se l’amministrazione finanziaria avrà presentato o trasmesso la relativa notizia di reato alla Procura della Repubblica, entro la scadenza ordinaria dei termini di accertamento in tema di imposte sui redditi e imposta sul valore aggiunto, prevista per quel determinato periodo di imposta.

     Avv. Maurizio Villani

    Avv. Alessandra Rizzelli


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