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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

 

Emilio Solfrizzi, Sebastiano Somma, Carmen Russo fra le 16 eccellenze per celebrare il mito del cinema

 

Sono sedici eccellenze, sedici nomi che hanno lasciato il segno. Nella casa pugliese del cinema, il Cineporto di Bari, la Fondazione Rodolfo Valentino ha svelato gli ultimi nomi dei personaggi che il 24 maggio, durante la serata di gala al cineteatro Valentino di Castellaneta, riceveranno l’ambito Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence. Ai primi sette nomi, quindi, se ne sono aggiunti altri nove che impreziosiscono ancora di più l’elenco dei premiati, tenendo fede alla sfida lanciata dagli organizzatori: essere all’altezza dell’edizione 2014.

Durante la conferenza stampa di presentazione ufficiale dell’evento, il presidente della Fondazione Rodolfo Valentino che organizza l’evento, Anna Maria Galgano, ha confermato l’impegno nei confronti di questo appuntamento che, alla seconda edizione, mostra già il profilo di un evento imprescindibile per la promozione del territorio. “Questo premio vuole essere un riconoscimento a coloro che, nei loro campi, si sono distinti per aver raggiunto livelli di preminenza, portando onore e lustro al nostro Paese; un premio dedicato a quello che, ancora oggi, a distanza di un secolo, è considerato uno dei più grandi interpreti dell’allora nascente settima arte, il cinematografo”.

Al presidente Galgano, inoltre, è toccato l’onore di svelare gli altri nomi dei premiati.

Una terna di uomini ha completato la categoria degli attori: Emilio Solfrizzi, interprete di fiction, cinema e indimenticabile nel duo comico Toti & Tata; Sebastiano Somma, premiato soprattutto per la sua prova da regista in un cortometraggio dedicato alla tutela dei diritti dei bambini, “Chi sa chi sarò”, in parte girato a Castellaneta; Mariano Rigillo, attore della tradizione teatrale napoletana.

Gli altri nomi spaziano dal mondo della cultura a quello della moda, passando dallo spettacolo: Silvia Fumarola e Mariella Milani, rispettivamente firma della pagina nazionale degli spettacoli di Repubblica e volto del Tg2 specializzata nel settore della moda; Carlo Capasa, presidente della Camera Nazionale della Moda, fratello di Ennio con cui ha fondato il marchio Costume National; la Cia Confederazione Italiana Agricoltori per il ruolo di promozione del made in Italy enogastronomico nell’anno dell’Expo; la coppia formata da Yanina Quinones & Neri  Piliu, maestri di tango di caratura internazionale; Carmen Russo, soubrette e sex symbol degli anni ottanta.

Questi nomi completano il parterre delle eccellenze, aggiungendosi ai nomi di Michele Riondino, Luca Barbareschi, Giuliana Lojodice, Gigi Mastrangelo, la fiction “Braccialetti Rossi”, Francesca Neri e Franco Scaglia.

Per il sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti, affiancato dall’assessore comunale allo spettacolo Anna Rita D’Ettorre, il Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence rappresenta sicuramente un evento su cui investire in termini di risorse e progettualità. “Stiamo puntando sempre più sulla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, naturalistico,  storico e paesaggistico e questo premio rappresenta un tassello importante per questo percorso – ha affermato il sindaco – Per Castellaneta è un grande momento, per il territorio: per il suo mito, di cui a breve uscirà anche il film nei cinema, interamente girato nella nostra cittadina, per le sue bellezze e per le sue risorse. Il 2015 segna anche il ritorno della bandiera blu sulle nostre spiagge confermando che Castellaneta è un territorio d'eccellenza”. “Siamo orgogliosi di accogliere una manifestazione di così alto livello, un appuntamento di caratura nazionale, che rafforza il valore sociale e culturale del nostro territorio – ha sostenuto la D’Ettorre – Ritengo che, tale evento, possa offrire nuova ricchezza sociale al nostro territorio che guarda all'eccellenza attraverso questi esponenti”.

A Graziano Galatone, infine, il compito di anticipare qualcuna delle novità che caratterizzeranno la serata di gala del premio, quest’anno condotta dalla nota showgirl Nathalie Caldonazzo. Una delle quali, sicuramente tra le più importanti, sarà la partnership con la Fondazione ANT 1978 Onlus. “Ci sarà un tributo a Charlie Chaplin che era amico di Valentino – ha sostenuto Galatone – Una concezione anglosassone di spettacolo”.

www.premiovalentino.it


DI MASSIMO CAUSO

 

 

 

 

 

CANNES   “Les italiens!” E’ di sicuro il loro anno (il nostro…) a Cannes 68. Lo sappiamo anche troppo, magari poi alla fine si rischia di andare via a mani vuote… Oppure no, a giudicare dall’accoglienza calorosa riservata ai primi due film italiani già presentati sulla Croisette, Garrone ovvero “Il racconto del racconti” (che potete vedere anche a Taranto, al Cinema Bellarmino) e Moretti ovvero “Mia madre”.  Premi prossimi venturi a parte, intanto godiamoci l’accoglienza affettuosa riservata dalla stampa a entrambi. Un po’ più a Moretti, a dire il vero, che a Garrone, che invece sembra aver suscitato qualche perplessità.

Anche a vederlo in conferenza stampa, del resto, Moretti è uno che sulla Croisette, e in Francia in generale, è di casa: subito superata una certa tensione iniziale, Nanni ha sfoderato la sua classica presenza eccellente: il film è stato salutato da grandi applausi e Moretti è apparso sicuro di sé: “E’ la mia settima volta a Cannes – ricorda – e qui, come anche in tutte le situazioni internazionali, i miei film vengono visti sempre per ciò che sono, senza quelle interferenze che caratterizzano il giudizio sui miei lavori alla loro uscita in Italia: i miei atteggiamenti, il mio personaggio pubblico, le mie posizioni politiche…”. In conferenza stampa insieme a lui erano presenti anche gli interpreti, John Turturro e Margherita Buy. Su Turturro, Moretti dice che ci teneva ad avere lui “perché è anche un regista e a me piace lavorare da sempre con altri registi come interpreti. Poi Turturro ha anche un rapporto privilegiato con l’Italia, la conosce bene, come dimostra “Passione”, il bellissimo documentario sulla musica napoletana che ha realizzato un paio di anni fa”. Per il personaggio di Margherita Buy, il regista dice di aver pensato subito a lei per quel ruolo: “Anche se si tratta di un personaggio femminile, volevo ci fossero quelle che sono le caratteristiche dei miei personaggi: quella spigolosità, un certo nervosismo costante, il senso di inadeguatezza…”. A chi gli chiede il perché di un film che parla di vita e di morte, Moretti risponde che “Mia madre” è piuttosto un film “su ciò che resta di noi vivi su questa terra e sui ricordi che abbiamo di chi se ne va: gli scatoloni, i libri, le lezioni di latino…”. Il nervosismo e i timidi sorrisi che Moretti mostra a inizio conferenza ben presto si stemperano nel calore delle domande della stampa internazionale. Tanto che si lancia in qualche rilievo sullo stile del suo film: “Ho voluto che la macchina da preso avesse dei lenti avvicinamenti agli attori, sentivo che dovevo insistere su questi movimenti”. Per quanto riguarda la musica, invece, rivela che “mentre monto il film, mi capita di usare una musica già esistente e anche questa volta mi sono reso conto che non volevo una colonna sonora composta appositamente: è qualcosa di istintivo, però, non chiedetemi di teorizzare…”.

Sorride quando un giornalista brasiliano gli chiede se la battuta “A  domani” detta dalla madre in chiusura del film possa essere interpretata come un riferimento alla situazione politica europea, mentre non risparmia la soddisfazione per il fatto di essere in Concorso a Cannes in un anno in cui la presenza del nostro cinema è così importante: “Però credo che questo risultato non sia il frutto di una strategia, quanto piuttosto di iniziative singole di registi e produttori: quello che manca in Italia è un’attenzione concreta, meno distratta, al cinema”. A chi gli chiede infine come mai i suoi film sappiano far ridere e piangere allo stesso tempo, Moretti risponde che “non si tratta di una strategia”. E qual è allora per lui il compito del cinema? “Quello di fare buoni film, che siano soprattutto innovativi: non sono tanto importanti le tematiche, quanto il modo in cui vengono affrontate”.

Matteo Garrone, dal canto suo, ha dovuto rispondere alla curiosità sulla scelta di un soggetto apparentemente così lontano dalle sue corde, una fiaba fantasy ispirata per giunta al testo di Gianbattista Basile che è scritto in napoletano del ‘600: “Un dialetto che oggi non viene letto nemmeno dagli stessi napoletani: è stato un atto di incoscienza portarlo sullo schermo”, ammette lo stesso regista, che però poi precisa quello che a lui sembra un percorso artistico naturale: “Nei miei film di solito sono partito dalla realtà per trasfigurarla, questa volta ho fatto il percorso inverso. Del resto prima di intraprendere la carriera da regista ero un pittore, quindi la dimensione fantastica mi ha sempre affascinato, anche se va riconosciuto che questo è un genere poco frequentato in Italia”.  A chi sottolineava la scelta di utilizzare scenografie e effetti speciali così lontani dalla produzione contemporanea, Matteo Garrone risponde che assieme allo scenografo Dimitri Capuani “si è tentato voluto fare una ricostruzione di ambienti iperrealista, ma ovviamente non abbiamo rinunciato ad utilizzare le location naturali offerte dal nostro sud, la Puglia in particolare: volevamo imprimere loro un taglio iperrealista, da puro artificio. Quanto agli effetti speciali abbiamo voluto renderli quasi materici, per cui abbiamo affiancato all’indispensabile uso del digitale anche un ritorno al versante più artigianale”.

 

Massimo Causo

 

di Vito Massimano

 

 

Sono diventato avido di spot elettorali locali, manco fossi Fantozzi davanti alla tribuna politica.

Certo, rispetto alla scena evocata, non ci sono Spadolini, Berlinguer, Almirante o Craxi ad indicarmi i programmi e, grazie al cielo, forse neanche io sono troppo simile al famoso personaggio di Paolo Villaggio.

Fatto sta che lo stupidario pre elettorale sarebbe veramente avvilente se non si fosse immediatamente consolati da quella vena di malinconica comicità intrinsecamente connessa al basso profilo di molti candidati.

Le parole d’ordine sono fiducia, insieme, noi, la nostra generazione, il candidato giusto, l’esperienza, l’entusiasmo, i cittadini protagonisti, le istanze del territorio, le problematiche gravi che necessitano di progettualità, uniti si vince e via cazzarando.

Questi candidati sono come l’orso bruno: vivono in letargo per cinque anni, bivaccano nei loro ambienti chic lontano dalla plebaglia, vengono eletti e spesso non intervengono in aula per manifesta inadeguatezza o per disinteresse.

Il ritorno di fiamma con la gente scoppia proprio in occasione del consueto appello finalizzato ad ottenere la fatidica X sulla scheda elettorale.

La passione civile è come il raffreddore, viene in determinati momenti e non si sa mai bene come curarlo.

Loro lo curano con gli stereotipi e con la presunzione di apparire appassionati ai problemi del territorio, locuzione tanto vacua quanto abusata.

Piacerebbe sapere se per i problemi di Taranto non dormano ogni notte come vogliono far credere o se l’insonnia li assalga solo in determinati momenti.

Propendiamo per questa ultima ipotesi e non riusciamo a capire se, oltre recitare a mò di rosario frasi senza senso come il problema della portualità, del turismo, dell’ambiente, dell’occupazione , dell’industria, i trasporti, la crisi, itinerario enogastronomico, ricambio generazionale o piastra logistica, costoro sappiano anche in cosa si sostanzino tali tematiche e quali potrebbero essere le soluzioni compatibili con le politiche di bilancio.

Troppo complicato studiare vero? Molto meglio il metodo collaudato anche se già obsoleto da almeno quarant’anni: ti fanno mangiare, ti fanno sbevazzare, ti invitano a dire la tua (ma mentre tu parli loro pensano che a casa mancano latte, biscotti e detersivo per i piatti) e lo sfogatoio è servito.

Diranno che la tua considerazione è acuta e che molto si è fatto ma molto resta da fare per vincere le resistenze dei potentati che minano la democrazia ma che con il tuo voto puoi contribuire a spazzare via per cui adesso mangia la bruschetta e vota sereno perché al resto penseranno loro.

La tattica è vecchia ma funziona a tal punto da indurti a dubitare che, alla fine, sia proprio questo che chiede la gente.

Rimosso questo cattivo presentimento, non si può non sottolineare che gli spot proposti dai candidati sulle emittenti locali sono veramente brutti: mal recitati, zeppi di luoghi comuni, naturali come una busta di plastica, carichi di inflessioni dialettali, con le solite inquadrature da statista pensoso o da sbarazzino in maniche di camicia e giù con musiche e slogan originali come gli zigomi di Gabriel Garko.

Eppure gli spot dovrebbero essere curati in maniera maniacale perché sono il biglietto da visita di un politico, sono l’emblema della cura e della competenza con cui costoro fanno le cose.

Ecco, appunto. Adesso torna tutto.

 

 

 

DI AMEDEO COTTINO

 

Il nuovo ISEE, indicatore della situazione economica equivalente, dopo la riforma scattata il primo gennaio 2015 comporta l’utilizzo di nuovi modelli di DSU, la dichiarazione sostituiva unica. I cambiamenti riguardano l’impostazione stessa della DSU, per la quale la Riforma ha introdotto una sorta di organizzazione a moduli. C’è infatti un modello base, la cosiddetta DSU mini che serve per la maggior parte delle prestazioni, più una serie di altri modelli che invece vanno compilati esclusivamente per alcune tipologie di prestazioni. Vediamo una breve guida che può essere utile al contribuente.

Per identificare con maggior semplicità i diversi modelli di cui si compone il nuovo ISEE si parla di ISEE UniversitàISEE SociosanitarioISEE minorenni e via dicendo. Ricordiamo che l’ISEE serve ad accedere a prestazioni di welfare (iscrizione all’asilo, all’università, prestazione sanitarie, assistenziali ecc.). Il contribuente compila la DSU, la consegna direttamente all’ente che eroga la prestazione oppure al Comune, CAF o all’INPS, ed è proprio l’istituto previdenziale che alla fine calcola l’ISEE.

In tutto, i moduli di cui si compone la DSU sono otto: due fanno parte del modello base, gli altri servono per eventuali situazioni particolari:

·         Modulo MB1: è la parte fondamentale della cosiddetta DSU mini, in pratica la dichiarazione base, che devono presentare tutti. Vanno inseriti i dati relativi al nucleo familiare e quelli relativi alla casa di abitazione;

·         Modulo FC1: è la seconda parte della DSU mini, che quindi devono compilare tutti. Si compila per ogni componente del nucleo familiare, e contiene oltre alla sue generalità, le informazioni su reddito, patrimonio mobiliare e immobiliare. In pratica, bisogna indicare qui tutti i dati utili a calcolare l’ISEE. Una delle principali novità della Riforma prevede che alcune informazioni importanti relative al reddito, che prima erano auto-dichiarate, adesso non rientrino più invece nella DSU, perché l’INPS va a chiederle direttamente all’Agenzia delle Entrate (esempio: il reddito che risulta dalla dichiarazione).

E passiamo ora agli altri moduli, che invece si compilano, in aggiunta ai due appena descritti, per particolari tipologie di prestazioni o in determinate situazioni.

·         Modulo MB2: si compila solo per accedere alle prestazioni per il diritto allo studio universitario e per quelle relative ai minorenni nel caso in cui i genitori non siano coniugati e non convivano. Ad esempio, questo modulo si compila per l’iscrizione all’università, per altre eventuali prestazioni legate agli studi universitari, per l’iscrizione all’asilo. Si compone di due quadri, per ognuna delle due tipologie sopra descritte, e serve per indicare la situazione del nucleo dello studente universitario (se convive o meno con i genitori e via dicendo), piuttosto che del minorenne.

·         Modulo MB3: si compila solo per le prestazioni socio – sanitarie residenziali, come il ricovero presso RSSA (residenze per anziani). Si inseriscono i dati sul beneficiario della prestazione, sui familiari, sui figli non ricompresi nel nucleo familiare (che calcoleranno poi componenti aggiuntive), e su eventuali donazioni di immobili.

·         Modulo MB1-rid: questo in realtà è un modulo che si può compilare in alternativa al modulo MB1, nel caso in cui si preferisca fare riferimento a un nucleo familiare ristretto, composto solo da coniuge e figli, possibilità che è concessa nei seguenti casi: prestazioni socio – sanitarie per persone con disabilità e/o non autosufficienti maggiorenni, prestazioni connesse ai corsi di dottorato di ricerca.

·         Modulo FC2: si compila solo nel caso in cui ci siano nel nucleo familiare persone con disabilità o non autosufficienti. Si inseriscono generalità, livello di disabilità (in base alla classificazione stabilita dalla norma), spese per prestazioni.

·         Modulo FC3: si compila solo se nel nucleo familiare ci sono persone esonerate dalla dichiarazione oppure in caso di sospensione degli adempimenti tributari per eventi eccezionali. Si inseriscono i dati di reddito.

·         Modulo FC4: vale solo per calcolare la cosiddetta “componente aggiuntiva“, rappresentata ad esempio dal genitore non convivente nel caso di prestazioni per i figli minorenni, oppure dal figlio del beneficiario di prestazioni socio assistenziali. Si inseriscono i dati del nucleo familiare della componente aggiuntiva.

Segnaliamo infine che c’è anche una DSU specifica per calcolare il cosiddetto ISEE corrente, che rappresenta una delle novità fondamentali della Riforma. In pratica, è riconosciuta la possibilità, che prima non era prevista, di correggere l’ISEE nel corso dell’anno. Per farlo, bisogna appunto richiedere un nuovo indicatore, che si chiama appunto ISEE corrente, compilando un’apposita DSU. È necessario che siano intervenute consistenti variazioni della situazione economica rispetto a quanto precedentemente dichiarato.

Di Amedeo Cottino

 

Da lunedì 11 maggio è possibile presentare domanda all’INPS per il bonus bebè, l’assegno per ogni figlio nato dal primo gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 introdotto con la Legge di Stabilità 2015: le istruzioni operative sono contenute nella circolare 93/2015 dell’Istituto di previdenza. Il riferimento normativo preciso è l’articolo 1, commi da 125 a 129 della Legge 190/2014, che istituisce il bonus bebè per ogni figlio nato o adottato fra il 2015 e il 2017 per i primi tre anni di vita del bambino o per i primi tre anni dall’ingresso in famiglia del figlio adottivo.

Il beneficio è pari a 960 euro (80 euro al mese per 12 mesi), per le famiglie con ISEE non superiore a 25mil euro annui, e sale a 1.920 euro (160 euro al mese per 12 mesi), per valori ISEE fino a 7mila euro.

Presentazione domanda

La domanda si presenta all’INPS, esclusivamente per via telematica, utilizzando una delle seguenti modalità:

web: servizi online INPS accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo. Bisogna seguire il seguente percorso: -> Servizi per il cittadino -> Autenticazione con PIN -> Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito -> Assegno di natalità – Bonus bebè;

·         Contact Center Integrato: numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante);

·         Patronati.

La domanda va presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’adozione, e l’assegno decorre dal mese di presentazione. Per le nascita o le adozioni avvenute fra il primo gennaio 2015 e l’entrata in vigore del decreto attuativo (il 27 aprile 2015), la domanda va presentata entro il 27 luglio. Nel caso di presentazione tardiva, l’assegno decorre dal mese di presentazione della richiesta.

Bonus bebè, aventi diritto

Può presentare domanda il genitore, anche affidatario, in possesso dei seguenti requisiti:

·         cittadinanza italiana o di uno Stato dell’Unione Europea. In caso di cittadino di Stato extracomunitario, permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (di cui all’articolo 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286). Ai fini del presente beneficio ai cittadini italiani sono equiparati i cittadini stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria (art. 27 del D.Lgs. 19 novembre 2007, n. 251);

·         residenza in Italia;

·         convivenza con il figlio: il figlio ed il genitore richiedente, devono essere coabitanti ed avere dimora abituale nello stesso comune (art. 4 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223);

·         ISEE del nucleo familiare di appartenenza del richiedente, oppure del minore nei casi in cui lo stesso faccia nucleo a sé, non superiore ai 25.000 euro all’anno.

Se il genitore è minorenne, la domanda può essere presentata dal legale rappresentante. Se il figlio è affidato temporaneamente a terzi, la domanda può essere presentata dal genitore affidatario.

Cause di decadenza

Il diritto al bonus bebè decade in tutti i casi in cui si perde anche uno solo dei requisiti di legge sopra descritti per gli aventi diritto, oppure nelle seguenti situazioni:

·         decesso del figlio;

·         revoca dell’adozione;

·         decadenza dall’esercizio della responsabilità genitoriale;

·         affidamento esclusivo del minore al genitore che non ha presentato la domanda;

·         affidamento del minore a terzi.

(Fonte: circolare INPS 93/2015).

 

Sarà sicuramente un Consiglio comunale incandescente, sia per gli argomenti da trattare che per i recenti accadimenti che hanno scosso l'assetto della giunta (dimissioni dell'assessore a Urbanistica e Risanamento Lorusso) quello convocato per il 21 maggio prossimo in prima convocazione e per il 25 maggio prossimo in seconda convocazione, sempre con inizio alle 9.  Si tratta in realtà della prosecuzione dei lavori avviati il 12 maggio scorso visto che in quella data non è stato possibile esaurire tutti gli argomenti in agenda.

All'ordine del giorno ci sono esame ed approvazione della gestione esercizio finanziario 2014; mozione su Risanamento del Borgo anitco; mozione sul Falò di San Giuseppe con riferirimento al rispetto delle tradizioni e alla tutela ambientale e sanitaria; sostegno alle rivendicazioni dei precari dei Vigili ndel Fuoco; mozione su Progetto di valorizzazione culturale e turistica dell'Arsenale militare; mozione su Cultura Jonica e Beni culturali, patto per il Futuro delle nuove generazioni di terra ionica.

In allegato è possibile trovare l'originale della convocazione.

Si è consumata ieri 10 maggio nello 0 - 0 con il Manfredonia la rottura definitiva fra la squadra e gli ultras del Taranto Calcio e il Presidente Campitiello. Sembra che la squadra ionica si sia presentata in campo con la maglia azzurra, fatto questo che avrebbe scatenato l'ira dei tifosi che avrebbero chiesto ai giocatori di ripresentarsi in campo con la classica casacca rossoblù. Ma il Presidente Campiello sembra si sia rifiutato di accettare questo diktat degli ultras tarantini facendo scendere in campo la squadra ionica sempre in maglia azzurra. Da indiscrezioni raccolte pare che la situazione conflittuale vada avanti già da tempo tanto che il massimo esponente del sodalizio tarantino avrebbe imposto all'allenatore di non far giocare una delle bandiere degli ultimi anni della squadra, Prosperi. Ma Cazzarò pare si sia rifiutato ed abbia fatto giocare comunque il difensore. Ed ancora dopo il primo taglio degli stipendi ai giocatori il Presidente pare abbia mimacciato una ulteriore riduzione delle retribuzioni. Insomma non si vivono giorni sereni nel Club rossoblù, tanto da far rimpiangere alla tifoseria la precedente gestione del Taranto Calcio quando solo per pochissimo venne sfiorata la promozione in serie c. Il recente deferimento del Matera per i fatti dello scorso anno fa pensare molto sulla bontà del precedente campionato di serie d girone h. Ma cosa accadrà ora? sono a rischio i Play Off? Campitiello materrà la promessa di avanzare domanda di ripescaggio?

 

PARTE VI

PARTE V

PARTE I

PARTE II

PARTE III

PARTE IV

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ANTONELLA LARICCHIA

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(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(CANDIDATO ALLA CARICA DI PRESIDENTE)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

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FRANCESCO SCHITTULLI

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(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(CANDIDATO ALLA CARICA DI PRESIDENTE)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

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(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

ADRIANA POLI BORTONE

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

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(CANDIDATO ALLA CARICA DI PRESIDENTE)

MICHELE EMILIANO

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

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(CANDIDATO ALLA CARICA DI PRESIDENTE)

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(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

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MICHELE RIZZI

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(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(CANDIDATO ALLA CARICA DI PRESIDENTE)

GREGORIO MARIGGIO'

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(CANDIDATO ALLA CARICA DI PRESIDENTE)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

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RICCARDO ROSSI

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(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

(CANDIDATO ALLA CARICA DI PRESIDENTE)

(Voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere regionale)

MOVIMENTOCINQUE

     

STELLEFORZAITALIAPUGLIA NAZIONALENOI CON SALVINIPARTITO DI ALTERNATIVA COMUNISTAFEDERAZIONE DEI VERDIL'ALTRA PUGLIAPLIOLTRECON FITTOMOVIMENTO POLITICO SCHITTULLI -AREA POPOLAREFRATELLI D''ITALIA -ALLEANZA NAZIONALENOIA SINISTRA PER LA PUGLIAEMILIANOSINDACO DI PUGLIAPDPENSIONATI E INVALIDI GIOVANI INSIEMEPOPOLARIPARTITO COMUNISTA D'ITALIALA PUGLIA CON EMILIANOPOPOLARI PER L'ITALIA

LA SCHEDA IN ALLEGATO

 

 

 

 

 

 

I militari del Comando Stazione Carabinieri di Castellaneta, a termine di uno specifico servizio, in esecuzione di ordine di carcerazione, emesso dall’Autorità Giudiziaria del capoluogo jonico, hanno tratto in arresto per evasone SCHIRALLI Nicola,  48enne del posto, censurato.

La delicata e minuziosa attività d’indagine, avviata nei primi giorni del mese di marzo u.s. dai Carabinieri, permetteva di sorprendere, più volte, l’uomo, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari, fuori dalla propria abitazione, sita nel comune di Castellaneta.

Il 48enne aveva più volte violato gli obblighi ai cui era sottoposto, sicuro di eludere la vigilanza dei Carabinieri che, invece, lo denunciavano alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Taranto.

L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Taranto, a disposizione dell’ Autorità Giudiziaria competente.


 L’UTILE E’ DI 2,5 MILIONI DI EURO, RACCOLTA A 484 MILIONI, IMPIEGHI A 201 MILIONI. IL PATRIMONIO (41,5 MILIONI DI EURO) PREPARA L’ISTITUTO ALLE FUTURE SFIDE DEL MERCATO

 

 

 

L’Assemblea dei Soci della BCC San Marzano di San Giuseppe (nella foto), riunitasi domenica 10 maggio 2015,

ha approvato all’unanimità il Bilancio d’Esercizio 2014. Nel dettaglio, la raccolta diretta dell’Istituto di credito pugliese, si è attestata a 484 milioni con un incremento del 4,12% sull’anno precedente. In flessione gli impieghi (-5,7%), che si attestano a quota 201 milioni. L’utile d’esercizio evidenzia un avanzo d᾿amministrazione di 2,5 milioni di euro, ottimo valore in termini assoluti, sebbene in calo (-46,35%) rispetto allo scorso anno. Prosegue il rafforzamento patrimoniale della Banca con mezzi propri che si attestano a 41,5 milioni di euro, con un incremento del 9,07% sul 2013, realizzato grazieall’accantonamento a fondi indivisibili degli utili e all’incremento della base sociale.

(Nella foto a sinistra Emanuele Di Palma e Francesco Cavallo)

«I dati 2014 – spiega ai Soci il Presidente Francesco Cavallo – mettono in luce ancora una volta il ruolo importante della Banca sul territorio. Essere un punto di riferimento per i risparmiatori e godere della crescente fiducia della clientela è l'obiettivo dell'Istituto. La BCC San Marzano di San Giuseppe ha confermato il suo ruolo di Banca locale, continuando a sostenere le richieste di imprese e famiglie e gli investimenti imprenditoriali pur in una fase di contrazione della domanda di crediti per investimenti».

Per il Direttore Generale, Emanuele di Palma: «La BCC San Marzano di San Giuseppe ha consegnato ai Soci un bilancio sano dal quale traspare la solidità dell'Istituto che continua a supportare le iniziative meritevoli del Territorio con impegno e determinazione. Le BCC tutte sono chiamate ad una riorganizzazione strutturale su scala nazionale per migliorare la propria efficienza e capacità di stare sul mercato. Sotto questo aspetto, possiamo dire che la BCC San Marzano di San Giuseppe, si sta adeguando per raggiungere standard di qualità ottimali».

La BCC dopo aver inaugurato la scorsa estate la prima filiale intelligente a San Marzano di San Giuseppe, sta procedendo alla ristrutturazione della sede di Via Vittorio Emanuele (presidenza, direzione generale e uffici centrali). Alla conclusione degli interventi, la storica sede della Banca assumerà i contorni di un vero e proprio centro servizi e accoglienza per poter rispondere in modo ancor più tempestivo e qualificato alle esigenze e richieste che arriveranno da Soci, Clienti e società finanziarie con le quali la BCC collabora al fine di offrire un migliore servizio a risparmiatori e imprese.

 


 

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