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Giornale di Taranto - Giornalista1

 

 

Si è tenuta nei giorni scorsi presso l’autodromo di Binetto, a pochi km da Bari, la 3^ edizione del Peugeot Driving Experience, un evento organizzato da Peugeot Italia nei maggiori autodromi italiani per dare modo ai clienti di provare l’ebrezza del giro in circuito e per testare le qualità dei prodotti Peugeot, autovetture leader nel campo motoristico (tra l’altro il motore 1.2 Pure Tech benzina ha vinto il premio internazionale Engine of the year 2015 e il nuovo 1.6 BlueHDi  ha raggiunto  la percorrenza record di 2l/100km con emissioni di CO2 ridottissime). Il test in circuito si è svolto con le nuove Peugeot 308 in versione GT con motore Turbo 200 cv e in versione BlueHdi 180 cv con cambio automatico. Ospite d’eccezione è stato il pilota automobilistico massafrese Pierino Tagliente, rappresentante Peugeot a Massafra in collaborazione con la concessionaria Automondo di Taranto e Brindisi, che ha messo alla frusta i cavalli delle nuove Peugeot in pista, dando consigli anche ai tanti giovani appassionati presenti. Ricordiamo che in passato Pierino Tagliente è stato in primo piano in numerose gare automobilistiche italiane e negli anni ’70-’80 anche campione motociclista.

 


 

RISULTATO NEGATIVO L'ACCERTAMENTO TOSSICOLOGICO.

 

LUNGO LA LITORANEA SALENTINA IN LOCALITÀ MONTEDARENA DI PULSANO, UNA RAGAZZA 11ENNE RESIDENTE NEL MILANESE, NELL’ATTRAVERSARE INSIEME AI PROPRI GENITORI, SULLE STRISCE PEDONALI LA SP 122, VENIVA INVESTITA DA UN’AUTOVETTURA CITROEN C3, CONDOTTA DA UN 19ENNE DI PULSANO. LA MINORENNE, IMMEDIATAMENTE SOCCORSA E' STATA TRASPORTATA PRESSO IL PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE SS ANNUNZIATA DI TARANTO, OVE I SANITARI LE HANNO DIAGNOSTICATO LA FRATTURA DELL’OMERO DX CON UNA PROGNOSI DI GIORNI 30, DISPONENDONE IL RICOVERO. L’INVESTITORE SI E' PRESENTATO PRESSO IL COMANDO DELLA STAZIONE CARABINIERI DI PULSANO, OVE SPIEGAVA AI MILITARI,  LA DINAMICA DEL SINISTRO. LO STESSO, SOTTOPOSTO AD ACCERTAMENTO TECNICO PER L’ESAME TOSSICOLOGICO RISULTAVA NEGATIVO.


Una grande partecipazione di fedeli alla Festa della Madonna del Carmine celebrata ieri 16 luglio nella centralissima Piazza Carmine a Taranto. Nella omelia il Parrocco Don Marco Morrone, su un Palco allestito per l'occasione, con un maxi schermo per consentire la visione a tutti,  ha ricordato la immensa figura della Madonna sottolineando anche i problemi che affliggono da tempo la Città dei Due Mari.

 

 

 TRASPORTOUNITO FIAP TARANTO CHIEDE UN PROVVEDIMENTO PER SCONGIURARE IL RISCHIO DI ULTERIORI SANZIONI 

 

Nel merito del comunicato stampa diffuso dall’AdE lo scorso 2 luglio con il quale sono state rese note le misure agevolative a favore degli autotrasportatori per l’anno corrente, e con particolare riferimento alla deduzione forfetaria di spese non documentate di cui all’art. 66 c.5 D.P.R. n. 917/86, TRASPORTOUNITO FIAP DI TARANTO evidenzia che la drastica riduzione dei valori stanziati per le annualità precedenti, con motivazione della disponibilità di risorse finanziarie, appare un prelievo forzoso operato direttamente dalle tasche dei piccoli imprenditori. Come è noto, l’agevolazione in discussione è rivolta ai soli autotrasportatori che effettuano personalmente il servizio di trasporto: "padroncini" con famiglie al seguito, che rappresentano la maggioranza delle imprese esercenti servizio di autotrasporto merci per conto di terzi in Italia, che per effetto di tale dispositivo subiscono l’ennesima "mazzata" fiscale che pesa sul bilancio familiare per un ammontare complessivo compreso tra gli 8 e i 10 mila euro a mezzo.

Dispiace constatare come il più volte richiesto intervento di accompagnamento alla crescita ed alla professionalizzazione delle imprese venga surrogato da provvedimenti che, al contrario, costringono i piccoli autotrasportatori italiani ad uscire dal mercato. L’eccessiva tardività del comunicato sulle prescritte scadenze costringe le imprese al sostenimento di spese aggiuntive per la consulenza fiscale, necessarie per la riapertura delle dichiarazioni e per la liquidazione delle maggiori imposte. Si raccomanda pertanto, a tutela delle imprese rappresentate, la stretta osservazione del principio di correttezza e buona fede previsto dallo Statuto del contribuente (L. n. 212/2000), richiedendo l’emanazione di un provvedimento con carattere d’urgenza volto a scongiurare il rischio ulteriore di irrogazione delle sanzioni, per oggettiva incertezza della legge.


 

 


"Se il Ministero non ha a cuore le sorti dei lavoratori ex Lsu che dal 1 di luglio sono a casa senza ricevere alcuna informazione sul proprio futuro lo dica chiaramente. Ma esigiamo una risposta in tempi brevissimi".  E' quanto sostiene il senatore Dario Stefàno, sollecitando la risposta a un'interrogazione presentata lo scorso 24 giugno sul futuro dei lavoratori della Dussman 

"Ho già incalzato, con un'interrogazione, la Ministra Giannini  - prosegue Stefàno - per avere notizia sugli indirizzi che il suo dicastero e il governo intendono assumere riguardo ai lavoratori ex Lsu delle scuole. Sono passate tre settimane e ancora nulla. Ma peggio: dal primo luglio molti lavoratori si sono ritrovati senza lavoro a causa della mancata copertura economica per il secondo semestre dell’ormai celeberrimo  e tanto osannato progetto "Scuole Belle".  Questo apre un'altra crisi occupazionale, con gravi ricadute sociali ed economiche che si sommano a quelle già evidenti, descritte dall'indagine Istat". 

"Proprio nel periodo maggiormente indicato per effettuare azioni di mantenimento del decoro degli istituiti scolastici e  della loro funzionalità, come può il MIUR non procedere alla decretazione di questo fondo, lasciando un preoccupante interrogativo sul futuro dei lavoratori di questo settore?  E come ritroveranno i nostri studenti a settembre i plessi scolastici dopo la pausa estiva?".
 

Grande  partecipazione dei commercialisti alla Tavola Rotonda che si è svolta oggi 15 luglio nella sede della Facoltà di Giurisprudenza a Taranto organizzata dall'Ordine di Taranto e dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti.  Il tema “L'attuazione della riforma fiscale: controlli collaborativi, accertamento e sanzioni. Come cambia il rapporto tra fisco e contribuente”, Dopo i saluti del Presidente dell’Ordine dott.  Cosimo Damiano Latorre, e del Direttore  Regionale della Puglia Agenzia delle Entrate Giovanni Achille Sanzò, sono intervenuti il Presidente, Gerardo Longobardi ed il Vice Presidente, Davide Di Russo. Per quanto riguarda l’Agenzia delle Entrate, ha relazionato il Direttore Generale, Rossella Orlandi. Alla discussione hanno preso parte, Adriana Noto, Direttore Centrale Aggiunto Servizi ai Contribuenti Agenzia delle Entrate, Luigi Mandolesi, Consigliere CNDCEC  delegato all'area Fiscalità, Felice Antonio Uricchio, Magnifico Rettore dell'Università di Bari e Vito Montanaro, Vice Presidente ODCEC di Taranto.  Moderatore dell’incontro sarà il giornalista del Sole 24 Ore, Gianni Trovati.  “Si tratta del più importante evento formativo organizzato da questo Consiglio dell’Ordine di Taranto che mi onoro di guidare – ha affermato il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Taranto dott. Cosimo Damiano Latorre. E ciò non tanto per la grande attualità dei temi di confronto, che pure sono stati oggetto di altri approfondimenti, quanto piuttosto per l’autorevolezza professionale ed istituzionale dei Relatori. Nel corso dell’incontro siè  parlato della riforma fiscale all’esame del parlamento che modifica molti temi chiave del rapporto tra Professionisti, Fisco e contribuente.

 

Iniziativa nella cantina di Claudio Quarta per l’associazione “Per un sorriso in più”

Tutto il raccolto sarà devoluto al reparto Pediatrico Oncologico del Vito Fazzi di Lecce  

 

.  L’iniziativa si svolgerà nella cantina Tenute Eméra di Claudio Quarta Vignaiolo, a Marina di Lizzano in provincia di Taranto, sabato 18 luglio prossimo a partire dalle 20.30 con giochi per i più piccoli, musica e percorso enogastronomico fra prelibatezze pugliesi. 

Angelo era un bambino di Manduria che il 4 febbraio scorso, ad appena 12 anni, ha perso la sua battaglia contro un feroce fibrosarcoma mioblastico. Nei 4 anni in cui la malattia lo ha consumato non ha mai perso il sorriso e nonostante le sofferenze ed il dolore, fino a che ha potuto ha ballato, giocato e suonato la batteria. Da qui l’idea di una festa con giochi e musica per ricordarlo.

I suoi genitori, Primula e Antonello, fanno parte dell'Associazione "Per un sorriso in più", composta dai genitori dei bambini ricoverati nel Reparto Oncologico Pediatrico del Fazzi di Lecce.  Le attività organizzate dall’associazione servono a finanziare la ricerca, acquistare cure o macchinari per il reparto o semplicemente attrezzature la  ludoteca dell'ospedale.

La festa prevede, solo per gli adulti, un contributo di ingresso di 20  euro: tutto il  raccolto sarà devoluto integralmente al reparto, poiché tutti i costi della serata sono a carico dei tantissimi sponsor che hanno voluto contribuire all'evento.

 

La musica della serata sarà quella popolare dei Ritmo Binario, mentre nella pineta adiacente alla cantina sarà allestita un'area con gonfiabili e animazione per i più piccoli.

All'ingresso verrà consegnato ad ogni partecipante un calice con il logo "Claudio Quarta Vignaiolo .... con Angelo 2015", realizzato da una vetreria amica, insieme all’esclusiva pettorina donata dal Movimento Turismo del Vino.

Numerosi gli stand gastronomici dove si potranno degustare i vini di Claudio Quarta e tante specialità gastronomiche, dalle mozzarelle ai prosciutti tagliati al coltello e al capocollo di Martina, dalla parmigiana ai fritti, dal pesce azzurro alle orecchiette preparate a vista, dalla grigliata ai dolci, offerte dalle realtà produttive locali e preparate in collaborazione con i docenti e gli studenti dell'Istituto Alberghiero di Maruggio.

A fine serata Claudio Quarta e la mamma di Angelo consegneranno alla dottoressa Assunta Tornesello, primario del Reparto Oncologico Pediatrico di Lecce, l'assegno di tutto il ricavato.

 

Per informazioni contattare le cantine di Claudio Quarta al numero  3408433392 o l’associazione con una email a  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Per raggiungere Tenute Eméra inserire sul navigatore CONTRADA PORVICA, LIZZANO

 

in allegato la locandina della serata

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Ritirate 24 patenti e carte di circolazione. 44 veicolisequestrati di cui 14 moto, 25 i mezzi controllati privi della prescritta copertura assicurativa.

 

Il Comando Provinciale Carabinieri di Taranto ha avviato, in questi giorni, serrati controlli nei confronti dei conducenti di veicoli in transito sulle strade di tutta la provincia jonica, nell’ambito di un piano di controlli in materia di sicurezza stradale.

Tale attività, ancor più necessaria con l’arrivo della bella stagione, visto l’incremento della circolazione di ciclomotori e motoveicoli, ha visto una particolare e rinnovata attenzione da parte degli uomini dell’Arma di tutte le cinque Compagnie Carabinieri della provincia, attraverso un’incisiva e costante azione preventiva volta ad incentivare il rispetto delle norme che regolano la circolazione stradale.

Detti controlli che solitamente sono mirati a sanzionare la guida indisciplinata di automobilisti, in questo particolare periodo dell’anno, come detto, riguardano anche i centauri, con lo scopo di accertare l’uso del casco protettivo, la regolare revisione, nonché la copertura assicurativa dei motoveicoli.

L'obiettivo è garantire a residenti, turisti e vacanzieri un’estate sicura e per tale motivo il Comando Provinciale dell’Arma di Taranto, ha preannunciato che i controlli saranno mantenuti e rafforzati nelle prossime settimane.

I servizi, che vedono impegnati un cospicuo numero di militari, vengono espletati, oltre che sulle principali arterie stradali anche i centri urbani e nelle zone più remote della provincia ma in primis nelle località ricadenti lungo la fascia costiera, luogo di maggior concentrazione di turisti con il conseguente flusso di persone ed utenti della strada.

Nell’ultima settimana 129 sono state le contravvenzioni redatte a carico di indisciplinati utenti della strada e più specificatamente: 26 per mancato uso delle cinture di sicurezza; 12 per l’uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici; 14 per mancato uso del casco; 25 per mancanza di copertura assicurativa, 52 per altre violazioni in materia di Codice della Strada con il conseguente sequestro amministrativo 44 veicoli di cui 14 motoveicoli;

Controllati complessivamente 2.288 utenti della strada e 1.670 veicoli, ritirando in totale 24 tra patenti di guida e documenti di  circolazione.

Analoghi servizi continueranno anche nei prossimi giorni.


 

La problematica della somministrazione abusiva - dicono dalla organizzazione imprenditoriale - è una delle tante questioni aperte di un territorio che non riesce a programmare il suo futuro.

 

E’ di 6 denunce a piede libero l’esito di un servizio di controllo straordinario del territorio, disposto nella giornata di ieri dalla Compagnia Carabinieri di Taranto, finalizzato alla prevenzione e repressione di reati in materia di abusivismo commerciale e sicurezza stradale. Il Nucleo Operativo Radiomobile e le Stazioni di Taranto Principale, Taranto Centro, Taranto Nord, Taranto Salinella, Talsano e Leporano, nel corso di tale attività, hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria 6 persone per diversi reati e più specificatamente:1 detenzione e vendita di Tabacchi Lavorati Esteri, con il conseguente sequestro di 3,8 Kg. di sigarette; 2 per detenzione e vendita di supporti magnetici audio e video privi di contrassegno SIAE; 3 per guida senza patente perché mai conseguita o revocata. Sono stati controllati 54 veicoli ed 87 persone; eseguite 9 perquisizioni veicolari e personali, elevando 13 contravvenzioni al Codice della Strada per diverse violazioni tra cui 3 per mancato uso del casco protettivo durante la guida di motoveicoli, 2 per mancanza della copertura assicurativa di veicoli, sequestrando complessivamente 8 mezzi tra autoveicoli e motocicli. Analoghi servizi continueranno nei prossimi giorni.

Sulla questione abusivismo interviene la Confcommercio di Taranto per la quale l’operazione delle Forze dell’Ordine, ed il grande dispiegamento di uomini - ASL compresa -  di domenica sera al Lungomare di Taranto, ha certamente lasciato il segno e conferma che, da parte delle Autorità preposte, vi è attenzione al problema dell’abusivismo. Un intervento lodevole, ma purtroppo non risolutivo.Le postazioni abusive di vendita di cibo e bevande ben difficilmente abbandoneranno il campo,  ed il prossimo fine settimana,  se le Forze dell’ordine non effettueranno un nuovo blitz, certamente riprenderanno la loro attività di vendita e di somministrazione abusiva in uno dei punti più belli della città.  Una decina di verbali e qualche sanzione non può bastare a contrastare una situazione che addirittura starebbe per essere legalizzata da una delibera del Comune  che a giorni potrebbe completare il suo iter amministrativo, dando così il ‘diritto di esercizio’ – sino al 30  settembre prossimo - ad attività che sino ad oggi hanno operato nell’alveo della illegalità.  La questione va avanti  da tempo: già dal  settembre del 2014 si chiedeva l’intervento del Comune a fronte del proliferare di attività di somministrazione (via D’Aquino, piazza Garibaldi, Lungomare) in contrasto con le varie normative  ed obblighi tra i quali:  il Regolamento comunale del Piano del commercio su Aree Pubbliche, il Regolamento comunale di Igiene e Sanità Pubblica, gli obblighi di sorvegliabilità e divieto di somministrazione di alcoolici ai minori, mancato pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico,  etc.  Nel maggio di quest’anno la Giunta comunale, con propria delibera, individuava, per la stagione estiva 2015, una serie di aree da destinare all’esercizio del commercio su aree pubbliche. La delibera veniva  contestata dalle organizzazioni del commercio e dell’artigianato, ed in un successivo incontro con l’Amministrazione si stabiliva che la delibera fosse modificata. La nuova delibera del giugno scorso ha portato da tredici  a venti il numero delle postazioni sparse in cittàDelibera a parte, il problema è di metodo.O l’Amministrazione comunale, riguardo a questa complessa materia, si da una strategia complessiva e decide come gestire il territorio e quali criteri adottare per dare qualità e legalità al settore della somministrazione da strada (ammesso che ve ne sia necessità) ,  o Taranto continuerà ad essere una città che vive alla giornata.  Il turismo non è una attività che si può improvvisare; l’Amministrazione comunale  continua a non programmare e a tentare di risolvere le situazioni difficili con soluzioni tampone che danno una patente di legalità a ciò che non dovrebbe trovare spazio, condannando così Taranto ad un ruolo marginale nella Puglia delle vacanze. 

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Sabato 25 Luglio 2015 alle ore 21.00 presso la Z.I. (P.I.P.) del Comune di Fragagnano, i fragorosi rintocchi dei tamburelli e il suono melodico delle nacchere sanciranno l’incipit della tanto attesissima “ Notte della Pizzica ”, giunta alla sua consueta sesta edizione, evento culturale di musica e danza popolare progettato,  promosso e soprattutto organizzato dall’Associazione  Culturale e Musicale “ Terra Jonica Salentina ” con l’ausilio del Patrocinio del Comune di Fragagnano guidato dall’Amministrazione Comunale targata Michele Andrisano. “ La Notte della Pizzica ” per la comunità fragagnanese, rappresenta ormai da sei anni a questa parte un evento di aggregazione sociale e culturale, una lunghissima notte in cui si fondono canti, balli, storia locale e soprattutto affascinanti esibizioni legate a pratiche e credenze popolari, che come tante piccole tessere litiche, costituiscono il grande mosaico della millenaria ed antica storia locale della Puglia Dauna, Pauceta e Messapica nonché Salentina. “La Pizzica” è quel tipo diespressione tradizionale delle espressioni, della danza e dei canti di matricesalentina.  Storicamente parlando, non è possibile risalire ad un periodo ben preciso in cui collocarla.  Un rituale, dunque, praticato dalla gente più umile, dedita ai lavori più duri che nei momenti di festa si radunava, e ballando e cantando trascorreva le ore per dimenticare le estenuanti fatiche della vita quotidiana. E’ una danza di corteggiamento durante la quale i due danzatori prevalentemente uomo e donna,  si avvicinano ma non si toccano mai. Conduce il ballo la donna, che servendosi di piccole fughe, saltelli, repentine fermate e scatti improvvisi, stuzzica l’uomo ad inseguirla,  a braccarla delicatamente. Un leggero sfiorarsi, uno scambio di sguardi provocatori, una serie di gesti rimarcano il desiderio dell’uomo di entrare nelle grazie della donna e quello di lei di essere corteggiata dall’amato al quale però sfugge se questi prova ad avvicinarsi e baciarla. Una pratica sicuramente dettata dalle condizioni sociali di un epoca, quando le distanze tra uomini e donne dovevano essere sempre e solo rispettate, nonostante ciò risulta al contempo una scena attuale. Di centrale importanza è il fazzoletto in prevalenza di color rosso che la donna sventola in segno di elegante provocazione agli occhi dell’uomo, il quale però non può prenderlo se non con il consenso della donna amata. La danza di coppia è sostenuta dalla “ ronda ”, cerchio ideato dai danzatori, musicisti e spettatori, dunque, il cerchio rappresenta la perfezione e quindi l’energia esterna che si riversa sulla coppia. Con i suoi misteri e i suoi rituali oggi la pizzica ha il diritto di essere riscoperta e conosciuta da tutti coloro che vogliono far fluire in se stessi l’energia e la forza che tale danza sa sprigionare. Danza tramandata informalmente e direttamente per secoli, oggi studiata ed interpretata perché possa sopravvivere per sempre nella memoria e nella storia del popolo. Il “ rituale della  pizzica ”, nasce come musica terapeutica fatta suonare dagli uomini all’interno delle case  ed oggi nelle piazze per liberare le “ pizzicate ” dal morso della Taranta, termine salentino per indicare la Tarantola, ragno della famiglia “Lycosidae” , che aveva fama di pizzicare le donne sotto le vesti durante il periodo della mietitura. La musica da loro utilizzata, aveva la funzione di far ballare le donne fino all’estremo, in modo da allontanare il ragno col fazzoletto ed eventualmente ucciderlo liberando le fanciulle colpite dal malessere provocato dal morso. Questa danza è poi stata indicata come “ pizzica tarantata ” proprio per indicare il tipo di danza e da cosa veniva provocata. Oggigiorno rimane l’utilizzo di questo termine per indicarne la particolare danza provocata dalla tarantola, sebbene viene in realtà chiamata unicamente con il nome dell’animale che purtroppo ne provoca tristemente il movimento e il continuo spasmo indotto dal suo morso velenoso.
Le antiche leggende pugliesi,  narrano che la fanciulla morsa o pizzicata dalla tarantola, cadeva in uno stato di possessione e tutto il paese si riuniva intorno alla sua dimora per aiutarla con un lungo rito di esorcizzazione. L’esorcismo collettivo veniva svolto successivamente all’interno della cappella della chiesa dedicata a San Paolo, a Galatina, proprio durante la festa del santo protettore della città, che secondo le antiche tradizioni invocando la sua indulgenza, il Santo in persona liberava l’anima della fanciulle pizzicate dalla tarantola.

A volte l’esorcismo iniziava  in camera da letto, dove i suonatori si riunivano per far danzare la pizzicata in modo da uccidere il ragno velenoso che l’aveva fatta ammalare, disponendo intorno al suo letto dei fazzoletti colorati del colore similare al colore del presunto ragno velenoso, a questo punto la fanciulla dopo esser caduta in uno stato di  profonda trance, scegliendo il fazzoletto  dello stesso colore del ragno artefice della trance, poteva rompere la maledizione esorcizzandosi. La leggenda legata a San Paolo narra che al tempo della diffusione del Vangelo di Gesù, i due discepoli, Pietro e Paolo, si erano recati in terra salentina. Il popolo dell’allora non ancora sorta Galatina accolsero con grande calore l’arrivo dei discepoli, e una donna offrì loro tutto ciò che aveva: cibo per potersi sfamare e un giaciglio sul quale poter dormire. San Paolo, toccato dalla gentilezza proferita dalla donna che si era dimostrata così generosa, volle ricambiare tanta cortesia e benedisse lei e la sua famiglia, concedendogli il potere di guarire tutti coloro che sarebbero stati morsi dagli animali velenosi presenti nelle loro terre. La famiglia della donna e tutti i loro discendenti sarebbero diventati immuni ai morsi velenosi, e avrebbero potuto aiutare coloro che invece ne cadevano vittime. Per far ciò consacrò l’acqua del pozzo che avrebbe dato un valido aiuto nell’annullare il potere malefico del veleno. Ad ogni modo, affinché ciò avvenisse, era necessario seguire un rito, memoria di antichi riti propiziatori, da eseguire con fedele precisione.
Sulla ferita del morso dell’animale si doveva tracciare il segno della croce, simbolo di benedizione cristiana, e il pizzicato doveva poi bere dell’acqua benedetta del pozzo presente all’interno della casa della donna consacrata dal Santo, in modo da poter espellere tutto il male con il suo veleno.
Intorno alla fonte del pozzo, in seguito, è stata costruita una cappella, oggi Chiesa di San Paolo, dove le donne pizzicate venivano poi portate per l’esorcismo, che spesso durava giorni e giorni, finché la donna, stanca e spossata, lasciava andare via il male grazie all’intercessione di San Paolo.
La tradizione pugliese vuole che una delle tante varianti della pizzica sia, principalmente, una danza di corteggiamento dove la donna, muovendo i passi e saltellando al ritmo dei tamburelli, si lascia corteggiare dall’uomo. Questi, avvolto dalla sensualità della danza, della musica e dagli sguardi di lei, lascia alla donna il potere della scelta. Ed ella, fedele alla sua storia ancestrale, gestisce le redini del fato e del destino amoroso, scegliendo il proprio partner e lasciandosi scegliere nuovamente da lui. Sarà proprio il fazzoletto rosso, rosso come il sangue e la passione, rosso come l’istinto incontrollato che, sventolato dalle mani di lei, sceglierà il partner. Questi accetterà la scelta della donna e si avvicinerà a lei, nel vortice di una danza erotica e sensuale, fatta di leggeri sfioramenti e sguardi erotici. Il fazzoletto rosso sarà, quindi, strumento di invito per l’uomo, scelto ad unirsi al suo sì. Questo rituale del fazzoletto per la scelta del partner amoroso si ritrova ancora oggi non solo nel Salento, ma in tutta la regione e in alcune aree della Basilicata e della Campania. La tradizione fa risalire l’uso del fazzoletto a periodi molto antichi e lo vuole simbolo d’amore. Il rosso acceso della stoffa emerge tra i movimenti caldi della danza per disegnare vortici di corteggiamento e di amoreggiamenti, per esprimere la propria voce una volta che la donna ha scelto il suo uomo. Giunti a questo punto il fazzoletto diverrà simbolo dell’amore concesso al partner da parte della fanciulla, la quale dona quel fazzoletto, rosso come il suo cuore, a colui che l’ha conquistata.
Alcuni studiosi sostengono, oggi, che il fazzoletto non appartiene alla tradizione della danza, ma che sia stato aggiunto in seguito, a mo’ di ornamento. Le mani delle danzatrici si abbellivano del rosso della sua stoffa per aggiungere colore alla coreografia di una danza già di per sé travolgente. Quale che sia la sua vera storia, il rosso di quel fazzoletto è di sicuro simbolo emblematico di un sentimento forte ed istintivo come l’amore e la passione di cui si fa egregio vessillo.

Ma questa è storia e leggenda concretizzate oggigiorno dalla presenza indiscussa dell’Associazione Culturale  “ Terra Jonica Salentina ”  che basa i propri lavori e progetti su codeste tematiche assai complesse come la “ pizzica e lataranta ”. L’Associazione, dunque, guidata dalla presidentessa cofondatrice la cantante Pina Caiazzo e dalla vicepresidentessa artista strumentista Carmen Screti, nonché cuori pulsanti dell’intera macchina organizzativa, operano  in questo cotesto da anni immemori proprio perché come madre e figlia, la “pizzica e la taranta” sono parti integranti del loro codice genetico in quanto discendono da antenati che operarono in questo ambito fin da tempi antichi.  Codesta associazione, si chiama così in onore della Madre Terra, elemento naturale creatore proprio di quella vita, che molto spesso veniva spezzata dal veleno della tanto temuta Tarantola. Terra, dunque, bagnata dallo Ionio che abbraccia gli antichi usi e costumi del Salento. In questa edizione, giunta ormai alla sesta, durante la “Notte della Pizzica ” si esibiranno  anche altri gruppi di musica popolare di egual fama come: “ I Cantacunti ” gruppo salentino di cantastorie di Manduria guidato da Maria Rosaria Coppola e Gianni Vico nonché musicisti ed attori di storie realmente accadute in tempi immemori rivisitate in chiave moderna, i “ Selva Cupina ” associazione culturale  salentina  fatta da musicisti locali della Provincia di Taranto guidata da  Aurora Abatemattei e Tony Altavilla i quali interpretano testi salentini, tarantini e irlandesi, i “ Chiantati ” un gruppo di musica popolare di Monacizzo e dulcis in fundo i “ Terra Jonica Salentina ” apriranno e chiuderanno l’evento culturale come ogni anno a questa parte con la consueta presentazione, canti e soprattutto balli con cui la stessa Pina Caiazzo in persona aprirà le danze con tanto di “ Pizzica Salentina ” . Nell’arco di queste meravigliose sei edizioni, alla kermesse sono stati invitati anche altri gruppi di musica popolare di una certa esperienza, come: i “ Pizzicariddi ” di Carosino, i  “Camaci ” di Oria, i  “ Tamburellisti di Otranto ”, i “ Don Pizzicati ” di Grottaglie, i “Domus Tarantae” di Taranto, i “ Musici Medievali ” di Monteiasi, i “ Pizzicati Sotto Lu Pete ” di Villa Castelli,  i “ Cantori di Villa  Castelli ”, e i “ Katundy Në Zëmbra ”  di San Marzano di San Giuseppe. Il gruppo de “ Terra Jonica Salentina ”, dunque, è formato da: Pina Caiazzo (voce, ballo e castagnatte), Carmen Screti  (voce, ballo, fisarmonica, tamburo e violino), Mimmo Galoppa ( direttore artistico, sound engineering, chitarra e basso), Josephine Andriani            ( chitarra) e Leonardo Belvedere ( fisarmonica).  Dunque, tutti pronti per ballare, cantare e sciogliervi in pista? Che aspettate? L’invito a presenziare all’evento culturale denominato “ La Notte Della Pizzica ” a Fragagnano (Ta) c/o Zona Industriale (P.I.P.) il 25 luglio dalle ore 21.00 fino a notte fonda, da parte dell’Associazione culturale e musicale “ Terra Jonica Salentina ”  è rivolto a tutti coloro i quali vorranno assistere alle diverse esibizioni della pizzica salentina, in maniera totalmente gratuita. Inoltre, si potrà degustare piatti tipici della tradizione culinaria locale salentina, grazie alla presenza di alcuni stand allestiti appositamente e acquistare dei piccoli souvenir della tradizione salentina.  

 

 


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