Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

Di Andrea Loiacono 

 

Si sono svolte ieri nella domenica delle Palme le tradizionali assemblee per l aggiudicazione dei simbolo e delle poste per le due processioni del Giovedì e del Venerdì Santo. I confratelli hanno esplicitato le loro offerte per portare i simboli della passione tarantina. Per la processione delllAddolorata  le gare si sono svolte nellasuggestiva cornice del tempio secolare di San Domenico.  Per la processione dei Sacri Misteri le stesse si sono svolte presso la Concattedrale e sono andate avanti fino a notte inoltrata. Vediamo nel dettaglio le aggiudicazione dei simboli principali.

 

PROCESSIONE DEI MISTERI:

Troccola.  35.000 Mila euro

Gesù morto. 30.000 euro

lAddolorata. 55.100 euro

Croce dei misteri. 13.000 euro

Gonfalone. 6.500 Euro

Sacra Sindone. 20.000 euro

Il Crocifisso. 10.000 euro

La cascata. 10.000 euro

Hecce omo. 22.500 Euro

La colonna. 30.000 euro

Cristo all orto. 21.000 euro

 

PROCESSIONE DELLADDOLORATA

Sdanghe 113.000 Mila 

Troccola 35.100 euro

Croce dei misteri 8.000 

Pesare 2.000 euro

Il Bastoncino 5.800 

Prima croce 7.500

Seconda croce 7.500

Terza croce 7.300

Prima mazza 3.800

Seconda mazza 3.050

Terza mazza  3.500

 

 

 

 

Prende così ufficialmente il via la Settimana Santa, la più sentita tra i tarantini e non che vedrà il primo atto consumarsi Giovedì Santo alle ore 15.00 con l\\\\\\\' uscita delle poste che svolgono il Pellegrinaggio agli altari della Reposizione delle chiese della città nuova e della città vecchia.  Secondo momento anch\\\\\\\' esso molto sentito sarà l uscita della processione della Beata Vergine Addolorata alla mezzanotte del Giovedì Santo e per concludere la processione dei Misteri che prenderà il via con l uscita alle ore 17.00 e si concluderà con i tre colpi del   troccolante al portone della chiesa del Carmine alle prime luci del Sabato Santo.

Mister Capuano: Noi abbiamo cinquantasetta punti e siamo terzi. Complimenti ai ragazzi,  alleno un gruppo fantastico.

 

Di Andrea Loiacono

 

Nel giorno molto caro ai tarantini, quello della domenica delle palme, il Taranto torna al successo esterno e lo fa battendo 0-2 il Brindisi nel derby del \"Franco Fanuzzi\" in una partita sbloccata dalla rete di Zonta e chiusa dal raddoppio di Bifulco ben assistito da Kanoute. Sugli spalti circa trecento supporters provenienti da Ta ranto. Queste le parole nel post gara del tecnico del Taranto Ezio Capuano:\" Per la prima volta in campionato ho schierato la difesa a quattro perché Valietti e Mastromonaco erano indisponibili e non avevamo gli esterni. Devo fare i complimenti al Brindisi perché nonostante la situazione difficile ha combattuto su ogni pallone rendendo la partita difficile.  Applausi comunque ai miei ragazzi, sia a quelli che sono partiti con me in ritiro sia a quelli che sono arrivati a gennaio. Stiamo facendo un campionato strepitoso e siamo a cinquantasette punti in classifica conquistati con sudore e fatica. Penso che quello che si conquista sup campo non può essere tolto con una penalizzazione. Non va dimenticato che in questo campionato abbiamo superato tante difficoltà e abbiamo diciotto punti di vantaggio rispetto al Catania che ha fatto investimenti faraonici. Oggi hanno avuto possibilità di giocare Capone, Travaglini e Papaserio, tre ragazzi che hanno giocato poco ma hanno dimostrato di essere giocatori validi da Taranto. Adesso inizia il bello, non vogliamo fermarci e vogliamo continuare a sognare. La classifica la guardiamo e vogliamo arrivare più in alto possibile. Ora pensiamo a recuperare qualche infortunato e poi daremo il massimo nella trasferta di Caserta.\"

Una gremitissima piazza del Ferrarese a Bari: cittadini, rappresentanti politici, sindaci, giovani studenti, tutti stretti attorno alla loro città e al sindaco Antonio Decaro, con lo slogan \"Giù le mani da Bari #iostoconDecaro\", la manifestazione indetta da Cgil e Pd in segno di solidarietà al primo cittadino e all\'amministratore dopo la notizia dell\'arrivo provvedimento di accesso ispettivo disposto dal Ministro dell\'Interno al Comune di Bari. Dal palco gli studenti stanno ricostruendo la storia dell\'inchiesta \"Codice interno\", che ha sgominato i clan Parisi-Palermiti, con 137 arresti, ed evidenziato legami con alcuni esponenti politici. Sono state poi ripercorse le tappe della vicenda che ha portato il ministro dell\'interno, Matteo Piantedosi, a nominare una Commissione d\'accesso Antimafia al Comune. Fischi sono stati indirizzati nei confronti di Maurizio Gasparri e dei parlamentari del centrodestra, che hanno chiesto al Viminale approfondimenti.

La qualità della vita di una città di misura anche dalla qualità dei servizi che hai cittadini vengono offerti.  Il caso di cui ci occupiamo arriva dal quartiere Paolo VI di Taranto. 

<A distanza di pochi mesi dalla raccolta firme che abbiamo messo in campo per tutelare gli uffici comunali nel quartiere Paolo VI, ci troviamo a dover denunciare nuovamente la stessa condizione di mancanza di servizi ai cittadini.>

E\' quanto si legge in una nota diffusa alla stampa a firma della segreteria del Circolo PD G.Di Vittorio. 

<Per motivazioni mai nemmeno ufficialmente comunicate ai cittadini, abbiamo scoperto che gli uffici di PaoloVI, che servono le migliaia di persone che abitatano in questo quartiere e che per mancanza di collegamenti semplici hanno difficoltà a recarsi presso gli altri uffici, torneranno ad essere chiusi al pubblico.

 

Oltre ad essere un fatto grave è la riprova che le promesse del Vicesindaco Azzaro siano già, purtroppo, finite nel vuoto. È un fatto serio per il quale il Comune deve assumersi le sue responsabilità, tanto politiche quanto gestionali per la inopportuna riduzione di servizi in danno dei cittadini.

 

Il circolo PD di PaoloVI - conclude la nota- presidierà gli uffici per verificare lo stato di chiusura e continuerà a difendere i diritti dei cittadini di PaoloVI, evidentemente di serie B rispetto agli altri.>

Lu.Lo. 

 

La CGIL di Taranto e il sindacato di categoria della Funzione Pubblica esprimono profonda preoccupazione per il repentino peggioramento della vertenza Cittadella della Carità.

L’apprensione è figlia dell’ultima notizia raccolta nell’ambito della riunione svoltasi oggi pomeriggio in Task Force Occupazione della Regione Puglia.

In quella sede – afferma Mimmo Sardelli, segretario generale della FP CGIL di Taranto – abbiamo appreso dalla viva voce dei responsabili del Dipartimento Salute della Regione che già ieri, con posta certificata, sarebbero stati revocati, con effetto immediato, gli accreditamenti per la clinica e gli ambulatori.

Una decisione che sarebbe scaturita dalle violazioni sulle norme antiincendio e dall’accertata violazione delle norme in materia di tutela e salute sui luoghidi lavoro, a loro volta prodotto dell’incertezza, già denunciata più volte dal sindacato, sul Piano Industriale e soprattutto sull’istanza di composizione negoziata della crisi giacente al Tribunale di Taranto,

Era la cronaca di una morte annunciata su cui più volte abbiamo tentato di accendere i riflettori – sottolinea il segretario generale della CGIL di Taranto, Giovanni D’Arcangelo – e che oggi si tramuta in uno tsunami che travolge lavoratori ma anche pazienti e cittadinanza.

Sono infatti 95 i lavoratori afferenti alle due strutture revocate e circa 30 i pazienti immediatamente coinvolti nella sospensione immediata delle attività in clinica.

Domani svolgeremo insieme alla CISL un’assemblea dei lavoratori all’interno della Cittadella, ma è chiaro – dice ancora Sardelli – che questa situazione andrà gestita in maniera completamente diversa, perché è l’assenza di chiarezza e trasparenza che ci ha condotto sin qui e ora a pagare sono 95 famiglie.

In un territorio in cui la risposta ai bisogni di salute e assistenza è in affanno è innegabile che la nostra preoccupazione riguarda anche i risvolti sociali della vertenza della Fondazione Cittadella della Carità, che per ora tocca Clinica e Ambulatori – dice D’Arcangelo – ma in assenza di risposte adeguate anche sul fronte della sicurezza degli ambienti di lavoro e degenza (antincendio e dispositivi di sicurezza) rischia di compromettere anche il futuro della RSA L’Ulivo dove attualmente sono ospitati 80 pazienti.

In quel caso – continua Sardelli – si tratterebbe di fronteggiare il rischio di perdita d’occupazione per ulteriori 56 unità.

Ora la Fondazione Cittadella della Carità avrebbe 10 giorni per presentare controdeduzioni, ma nel frattempo lo stato di agitazione del personale continua.

 

Ventidue misure cautelari sono state notificate questa mattina dalla Polizia di Stato a Taranto per i reati di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti ed estorsione. L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Taranto su richiesta della Procura. Delle 22 persone colpite dal provvedimento, 17 sono destinatarie della misura della custodia cautelare e 5 invece dell’obbligo di firma presso gli uffici della polizia giudiziaria. L’operazione della Polizia di Stato è scattata all’alba, ha impiegato decine di agenti e anche un elicottero che ha sorvolato a lungo a bassa quota le aree della città. 

C’è una Taranto che appare e un’altra che si svela solo a chi sceglie di scoprirla nell’intimo, scendendo di alcuni metri nel suo cuore più profondo. È la Taranto sotterranea degli ipogei, con il suo mondo antico tutto da attraversare I visitatori potranno muoversi in un percorso affascinante, tra gli ambienti sotterranei più significativi di quella che un tempo fu l’Acropoli greca. Tutto questo nella “Notte bianca degli ipogei”, in programma nei giorni 23 e 30 marzo, dalle 19 alle 24. Dieci ipogei aperti in contemporanea, in via straordinaria, e un unico biglietto per visitarli. Tutto in una sera. Un’iniziativa targata Taranto Grand Tour che, ancora una volta, accende i riflettori sulla città vecchia del capoluogo ionico. Alcuni degli ipogei privati, fruibili per l’occasione, si trovano al di sotto dei palazzi nobiliari. Attraverso questo itinerario tra i vicoli più e meno conosciuti di Taranto vecchia si potranno ammirare tagli di cava e blocchi di età greca, resti di strutture romane e medievali.

«Sin dall’età greca – spiegano gli organizzatori - si è cavato il banco roccioso dell’attuale città vecchia, ottenendo così non soltanto materiale da costruzione per gli edifici superiori, ma anche i cosiddetti ipogei e cioè ambienti sotterranei utilizzati per i più svariati scopi: produttivi, abitativi, cultuali o come ricoveri per animali». Il progetto nasce dalla volontà di creare un prodotto turistico innovativo che parte dalla valorizzazione di attrattori culturali messi in rete. E non è tutto: per i più tecnologici è prevista la fruizione con Google maps per godere del circuito, ma sarà possibile utilizzare anche mappe cartacee che saranno distribuite all’arrivo. Infine, una novità assoluta: il coinvolgimento dei ragazzi della città vecchia che avranno un ruolo attivo nell’accoglienza di visitatori e turisti, presidiando i luoghi selezionati nell’itinerario. Ogni sito sarà inoltre presidiato da personale specializzato per offrire informazioni sulle origini e sulla storia delle aree sotterranee presenti.

Saranno visitabili gli ipogei dei Palazzi Galeota, Ulmo, Spartera, Stola, Antonelli, Barion Santamato, della casa natia di Sant’Egidio Maria da Taranto, di Sant’Agostino, di Piazza Duomo e dell’hotel San Andrea degli Armeni. Sabato 30 prevista l’apertura di altre aree ipogeiche.

Un altro elemento importante è che non si tratta di una visita guidata di 5 ore, ma ognuno potrà liberamente decidere quanto trattenersi in ogni ipogeo. «Recandosi all\'Info Point il giorno dell\'iniziativa – fanno sapere gli organizzatori - i visitatori riceveranno un ticket con cui accedere ai vari ipogei tracciati in una mappa cartacea e un’altra virtuale, di cui verrà fornito link, per raggiungere in autonomia i vari siti tramite geolocalizzazione. In questo modo si potrà iniziare la visita di alcuni ipogei, poi fermarsi per la cena e riprendere il tour in seconda serata. In totale libertà».

Biglietto simbolico al costo di 5 euro, gratuito per i minori di 12 anni. Info: 388/7848371. Prenotazione on line al link https://bit.ly/3IkRCH8. È possibile effettuare il pagamento anche di persona durante l\'iniziativa presso l\'Info Point Taranto in Piazza Castello.

 

 

Nessuna schiarita per l’indotto dell’autotrasporto che lavora con Acciaierie d’Italia, l’ex Ilva. Ieri una delle sigle di categoria, Casartigiani, ha annunciato che gli autotrasportatori associati riprendono l’assemblea permanente. Da oggi, lunedì 18 marzo fino al prossimo venerdì 22, presenziano dalle 6.30 alle 19 con i loro mezzi davanti alla portineria C dello stabilimento Acciaierie d\'Italia di Taranto.

    “Le aziende sono giunte al limite della sopportazione - dice Casartigiani - a complicare ulteriormente il loro stato di salute, oltre al mancato pagamento dei crediti, si aggiungono anche gli avvisi di fermo amministrativo dall\'Agenzia delle entrate. Una situazione ormai allo stremo in cui gli autotrasportatori hanno le mani legate, perché se da un lato avanzano ancora liquidità, dall’altro non possono più far fronte ai pagamenti. Criticità che Casartigiani sta denunciando da tempo e a oggi sembrerebbero ancora inascoltate”. 

Il 15 marzo, insieme alle associazioni Aigi e Confapi, che rappresentano l’indotto delle imprese appaltatrici, Casartigiani ha scritto ai commissari dell’amministrazione straordinaria di Acciaierie, Quaranta, Fiori e Tabarelli, e al nuovo direttore generale Cavalli, chiedendo di “essere convocati con urgenza al fine di definire ogni dettaglio in merito” per “non incorrere in possibili fraintendimenti”.

    In quella sede le associazioni hanno manifestato la “volontà di riprendere le attività produttive” con “una ripartenza congiunta e progressiva”, ma anche sollevato il problema costituito dalle “incessanti telefonate ricevute dagli associati” da parte di Acciaierie, con “richieste di ripresa lavorativa mentre eravamo ancora in attesa di un incontro fattivo e risolutivo”.

    Dall’attesa per un confronto al riavvio della protesta, il passo, almeno per Casartigiani, è stato brevissimo. Quest’associazione è stata la prima a fermarsi e a non assicurare il trasporto dei prodotti per conto di Acciaierie. Casartigiani ha infatti cominciato il sit in davanti alla fabbrica il 2 gennaio, sit-in che successivamente è stato interrotto ma che non ha portato gli autotrasportatori a riprendere a lavorare per l’ex Ilva. A oggi, gli associati di Casartigiani sono due mesi e mezzo che hanno fermato qualsiasi attività nei confronti del siderurgico in quanto attendono garanzie sia sui crediti maturati con la gestione societaria precedente all’amministrazione straordinaria, scattata dal 20 febbraio, sia sui nuovi ordini di lavoro da parte dei commissari. Anche Aigi, che rappresenta la maggiore fetta dell’indotto ex Ilva, pur manifestando volontà di tornare a lavorare, è tuttavia in attesa di incontrare i commissari per sapere come saranno regolati smaltimento dei crediti pregressi e gestione delle nuove fatture. Insieme alla penuria di materie prime, alla bassissima produzione di acciaio e alla necessità di risorse finanziarie, l’indotto inattivo è uno dei problemi principali dei commissari di Acciaierie, visto che l’attività delle imprese appaltatrici è essenziale su una serie di fronti: ripristino di impianti, manutenzioni, pulizie industriali, trasporti. Da rilevare che anche il personale di diverse aziende chiede ai propri datori di lavoro di tornare a lavorare. A favore dei crediti dell’indotto, Sace ha attivato una linea di 120 milioni, finalizzata ad acquisire tali pendenze. Altri 100 milioni Sace gli ha resi disponibili ai commissari per i crediti che vanta la società. 

Capuano:\"Avremmo meritato di vincere ma diamo comunque i meriti al Sorrento.\" 

 

Di Andrea Loiacono

 

Dopo la sconfitta in quel di Castellammare arriva un altro mezzo passo falso per il Taranto,  questa volta contro il Sorrento dell\' ex Enzo Maiuri. Una partita bloccata soprattutto nel primo tempo con poche occasioni da gol. Nella ripresa la formazione ionica si è resa più pericolosa soprattutto con De Marchi che ha sprecato incredibilmente una ghiotta palla gol. Queste le parole del tecnico del Taranto Ezio Capuano nel post gara: \"Abbiamo disputato una buona partita con tante occasioni da gol e avremmo meritato di vincere. Nel secondo tempo ho provato anche a inserire le due punte con Bifulco alle spalle per muovere la loro difesa. Il Sorrento ha fatto una partita di compattezza, ma noi meritavamo di vincere. Domenica scorsa e oggi abbiamo fatto due grandi prestazioni ma non sono arrivati i tre punti. Qualche giocatore come Matera e Calvano era stanco e l\' ho sostituito, da alcuni mi aspettavo di più. Mi aspettavo anche che il Sorrento palleggiatore di più ma era chiaro che ci temevano perché siamo una squadra forte. Con tutto che loro erano bassi abbiamo creato diverse occasioni. A Demarchi non posso rimproverare nulla, così come a tutta la squadra. Orlando secondo me è devastante a gara in corsa ma anche lui oggi era sottotono. Simeri ha fatto una grandissima partita e ogni partita sta sempre meglio. Adesso recuperiamo le forze e pensiamo al Brindisi.

Tre morti e tre feriti in un incidente stradale avvenuto nel pomeriggio nel Tarantino sulla statale 100. Lo scontro è stato tra due auto ed è avvenuto all’altezza dello stesso punto dove alcuni mesi fa avvenne un altro grave incidente nel quale morirono tre militari dell’Esercito che rientravano a Taranto. 

 Una Bmw ed una Peugeot sono le due auto coinvolte nell’incidente stradale nel Tarantino, nel quale hanno perso la vita due donne e un ragazzo. I feriti sono invece una coppia ed un bambino. L\\\'incidente è avvenuto in prossimità di Mottola, in un tratto della statale ormai contrassegnato da alta pericolosità visto il rilevante numero di incidenti e vittime sinora verificatosi. Sul posto Carabinieri, Vigili del Fuoco e team del 118. Non ancora accertate le cause dell’incidente. L’allarme è stato lanciato dagli automobilisti di passaggio.

Un ragazzo di 31 anni e due ragazze di 23 sono le vittime dell’incidente. Si è trattato di un frontale tra due auto secondo una prima ricostruzione. Tra i tre feriti vi è invece un uomo di 50 anni. Intanto, Vincenzo Di Gregorio, presidente di commissione alla Regione Puglia, ha dichiarato che “da mesi, a seguito dell\'incessante susseguirsi di incidenti gravi e mortali su quel tratto di strada, abbiamo chiesto all\'Anas un piano di misure urgenti per migliorare la viabilità e la sicurezza di questa importante e strategica arteria stradale. Sono state promesse l\'installazione di autovelox, l\'allargamento della carreggiata, la posa in opera di spartitraffico sui tratti più pericolosi e a più alta densità di traffico. Tutto questo in attesa del raddoppio della Statale tra Mottola e Massafra. A tutt\'oggi, però, nulla è stato fatto e, purtroppo, sulla statale 100 si continua a morire” osserva Di Gregorio.

 

   “Abbiamo il dovere di fermare questa carneficina, altrimenti saremo tutti responsabili - prosegue -. Per questo chiedo che l\'assessore regionale ai Trasporti convochi con urgenza un tavolo permanente con i vertici dell\'Anas e con i comuni interessati per studiare un piano di misure da attuare immediatamente. Serve un\'unità di crisi che finalmente affronti e fermi questa strage di vite umane sulla statale 100”. 

Pagina 8 di 913