Cookie Consent by Free Privacy Policy Generator
Preferenze sui cookie
Giornale di Taranto - Giornalista1

Cinque decessi e 163 nuovi casi di coronavirus in Puglia: è questo il bollettino della Regione Puglia per la giornata di Oggi. In totale salgono a 1.172 le persone contagiate. I nuovi casi sono così suddivisi: 76 nella provincia di Bari; 5  Bat; 12 Brindisi; 28 Foggia; 54 Lecce; 22  Taranto; 1 fuori regione. A questi si aggiungono altri 35 casi non ancora attribuiti per provincia.  Sono stati registrati 5 decessi: 3 in provincia di Foggia (59, 93 e 75 anni), 1 in provincia di Bari (62 anni) e 1 in provincia di Lecce (87 anni). Salgono a 32 i pazienti guariti. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 1.712, così divisi:  594 nella provincia di Bari; 103 nella Bat; 164  Brindisi; 405 Foggia; 293 Lecce; 121 Taranto; 19 attribuiti a residenti fuori regione; 13 per i quali è in corso l'attribuzione della relativa provincia

 Un milione e 400mila euro sono le risorse che il Comune di Taranto riceverà dal plafond nazionale stanziato dal Governo, attraverso una ordinanza della Protezione civile, per il Coronavirus. Lo puntualizza il direttore generale dell’ente, Ciro Imperio. Inizialmente, il Comune di Taranto aveva calcolato di poter ricevere circa 150mila euro, in realtà, precisa il dg Imperio, “secondo l’ultima e definitiva ipotesi di lavoro, il criterio di ripartizione tiene conto della popolazione residente e di un fattore correttivo parametrato allo scostamento del reddito locale rispetto alla media di quello nazionale”. Pertanto, dice Imperio, “l’applicazione di tale meccanismo di riparto consente l’assegnazione di circa 1 milione e 400mila euro a beneficio del Comune di Taranto”.

“Con la determinazione delle spettanze, a stretto giro - dichiara Imperio -, il Comune dovrà individuare i princìpi secondo cui le stesse saranno assegnate, tenendo conto del disagio economico delle famiglie e dovrà, altresì, stabilire le modalità di erogazione, verificando la migliore efficacia rispetto alle finalità da perseguire”. “In altri termini - afferma il direttore generale del Comune di Taranto - dovrà decidere se erogare direttamente i fondi assegnati tramite buoni spesa da utilizzare presso gli esercizi commerciali che saranno comunicati sul sito istituzionale, ovvero provvedere all’acquisto diretto degli alimenti e dei prodotti di prima necessità da recapitare alle famiglie beneficiarie che saranno individuate con l’ausilio dei servizi sociali del Comune”. Circa l’ultimo Dpcm “adottato in ordine di tempo con il quale si stabilisce di anticipare agli enti locali 4 miliardi e 300 milioni di euro”, il dg del Comune di Taranto sostiene che “tali risorse non sono nuove assegnazioni, bensì costituiscono mere anticipazioni di quanto già spettante agli enti”. “Conseguentemente - aggiunge Imperio- le erogazioni previste per la fine di maggio saranno anticipate realisticamente all’inizio di aprile”. “Tale provvedimento - sostiene il dg - è utile per i Comuni in crisi di liquidità, in quanto consente il pagamento ai fornitori senza accumulare ritardi; trattasi, invece, di un provvedimento ininfluente per il Comune di Taranto considerato che l’Ente, all’attualità, non registra problemi di liquidità”.

 

“Con la determinazione delle spettanze, a stretto giro - dichiara Imperio -, il Comune dovrà individuare i princìpi secondo cui le stesse saranno assegnate, tenendo conto del disagio economico delle famiglie e dovrà, altresì, stabilire le modalità di erogazione, verificando la migliore efficacia rispetto alle finalità da perseguire”. “In altri termini - afferma il direttore generale del Comune di Taranto - dovrà decidere se erogare direttamente i fondi assegnati tramite buoni spesa da utilizzare presso gli esercizi commerciali che saranno comunicati sul sito istituzionale, ovvero provvedere all’acquisto diretto degli alimenti e dei prodotti di prima necessità da recapitare alle famiglie beneficiarie che saranno individuate con l’ausilio dei servizi sociali del Comune”. Circa l’ultimo Dpcm “adottato in ordine di tempo con il quale si stabilisce di anticipare agli enti locali 4 miliardi e 300 milioni di euro”, il dg del Comune di Taranto sostiene che “tali risorse non sono nuove assegnazioni, bensì costituiscono mere anticipazioni di quanto già spettante agli enti”. “Conseguentemente - aggiunge Imperio- le erogazioni previste per la fine di maggio saranno anticipate realisticamente all’inizio di aprile”. “Tale provvedimento - sostiene il dg - è utile per i Comuni in crisi di liquidità, in quanto consente il pagamento ai fornitori senza accumulare ritardi; trattasi, invece, di un provvedimento ininfluente per il Comune di Taranto considerato che l’Ente, all’attualità, non registra problemi di liquidità”. 

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del legale del lavoratore ArcelorMittal risultato positivo al coronavirus avv. Gina Lupo

In nome e per conto del giovane dipendente ex Ilva e della sua famiglia, che ha nominato la sottoscritta come legale rappresentante, si precisa quanto segue.

Egli si trova attualmente ricoverato presso l'ospedale Moscati di Taranto - reparto Covid. È in buone condizioni di salute, sotto ossigenazione tanto che comunica normalmente. Intende precisare che, nei giorni precedenti, ha osservato scrupolosamente tutte le prescrizioni di cui ai DPCM e le disposizioni regionali. Dalla sua abitazione, dove vive con i due genitori ed un fratello, è uscito solo per recarsi al lavoro. Non è mai andato in altri luoghi. I familiari sono in regime di quarantena volontaria ed attendono che siano sottoposti all'esame del tampone per scongiurare ogni eventuale contagio avvenuto in ambito domestico. Ci auspichiamo che questa procedura sia attivata nel più breve tempo possibile.

Il giovane e l'intera famiglia desiderano stare tranquilli e non essere subissati dalle innumerevoli telefonate da parte di persone estranee, giornalisti ed amici. Per i rapporti con la stampa e per la comunicazione il mio assistito ha nominato Luciano Manna. Tutta la famiglia diffida coloro che stanno diffondendo notizie false e destituite da ogni fondamento. In questo momento per il bene del giovane e per assicurargli una tranquilla degenza è opportuno affidarsi solo al personale sanitario del Moscati che sta seguendo con attenzione il decorso della malattia dimostrando una professionalità di assoluta eccellenza.

Grazie a tutti. Gli rappresenterò la Vostra vicinanza.

Avv. Gina Lupo

 

di vedremo, vedremo, ma non hanno assunto alcun impegno certo. Per noi sono degli incoscienti e degli irresponsabili”. Lo dichiara ad AGI il segretario Uilm Taranto, Antonio Talò, dopo il confronto di questa mattina in video conferenza con i rappresentanti di ArcelorMittal insieme alle altre sigle metalmeccaniche.

Oggi non abbiamo nemmeno parlato dell’avvio della cassa integrazione per 8173 addetti per Coronavirus perché non vi erano assolutamente le condizioni per farlo - prosegue Talò -. ArcelorMittal, a proposito delle misure contro il Coronavirus, si trincera dietro il decreto prefettizio, ci dice che 3500 lavoratori diretti, più altri 2000 di indotto, sono autorizzati ad entrare ogni giorno, sino al 3 aprile, in stabilimento, che sono i numeri minimi, e questo per loro è quanto. Da qui non si smuovono per niente”. “Adesso come sindacati stiamo scrivendo di nuovo a tutte le autorità - commenta Talò - anche per capire come funzionano i controlli e cosa si sta facendo per individuare la catena dei contatti dopo il primo caso positivo al Coronavirus registrato in fabbrica. Questi lavoratori si alternano fra di loro sugli impianti e non è giusto che questa gente ora stia a casa, in una situazione di incertezza assoluta per se stessi e per le loro famiglie”. 

di Andrea Loiacono

confratello del Carmine

 

 

 

Con una lettera apparsa sulla pagina facebook dell'Arciconfraternita del Carmine di Taranto il Priore, Antonello Papalia ha voluto esprimere a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione la sua vicinanza alla nazione intera per le vittime del Coronavirus e alla città di Taranto, nonché ha ufficialmente comunicato ai confratelli e alle consorelle del Carmine che quest'anno le celebrazioni dei riti non si svolgeranno nella forma che li contraddistingue dall'ormai lontano 1765. Del resto le celebrazioni a porte chiuse dell'adorazione alla Croce e della via Crucis che si svolge in queste ore non lasciavano presagire alcuna notizia positiva. Lo stesso dicasi per la confraternita dell'Addolorata in San Domenico che stasera avrebbe previsto la processione del Crocifisso. Si tratta dell'ennesimo “ingresso” nella storia per i nostri simboli della passione tarantina. Le statue, almeno non tutte non saranno riposte dalle loro nicchie, la Vergine Addolorata non nazzicherà sulle note di “ A Gravame” con uno sguardo rivolto verso il Pendio S. Domenico sul ballatoio dell'antico sagrato. E non sentiremo neanche quegli sgradevoli applausi mentre dalla rampa destra ci accinge solitamente a scendere le scale retta dai confratelli. Non potremo neanche ascoltare i suoi dei medaglioni, delle struggenti marce funebri. Non vedremo i nostri Misteri avvolti dalla candida mozzetta color panna percorrere a piedi scalzi le vie principali della città nuova, non potremo neanche osservare i bambini accostarsi a una coppia di perdoni per sfiorargli la mano o il bordone e noi dall'altra parte non ci potremo lasciare avvicinare, consci, come siamo sempre stati che l'anima dei nostri riti sono proprio i più piccoli. In fine, non ci potremo stringere, con gli occhi gonfi di lacrime e alzarci sulle punte per vedere in piazza Carmine il troccolante che ci annuncia che tutto è compiuto, Cristo è risorto! Ma almeno questo, neanche un infimo e testardo virus potrà togliercelo.

 

Insomma, sarà una Pasqua diversa, dal Vaticano a Bergamo, da Codogno a Palermo ma lo sarà sotto l'aspetto della religiosità popolare ancor di più a Taranto, la città dei due mari e delle due Addolorate. Uno dei maggiori conoscitori e storici della Settimana Santa Tarantina, nonché giornalista e Priore della Confraternita del Carmine, il compianto Nicola Caputo, scrisse un libro dal titolo “Settimana Santa Nascosta”. Ebbene si, sarà una Settimana Santa nascosta questa del 2020 per cause di forza maggiore. Ognuno di noi confratelli la vive a modo proprio ma tutti con una intensità e un trasporto,una devozione fuori dal comune. Il mancato svolgimento delle due processioni è da far risalire esclusivamente alla prima Guerra Mondiale (1914-1918) e alla seconda (1939-1945). Qualche fotografia in bianco e nero dell'epoca ritrae Gesù Morto e il simulacro dell'Addolorata sui rispettivi cavalletti all'interno della chiesa. Per gli iscritti ai sodalizi, però, il vero spauracchio, eventi bellici a parte sono sempre state le calamità naturali: terremoto, pioggia, forte vento. Spesso e volentieri la pioggia ha rovinato in parte o totalmente le processioni. Nella prima decade del 1900, quando ancora la processione dei Misteri si recava in città vecchia, al rientro nel borgo, il vento strappò l'ala dell'angelo di Gesù all'Orto, prontamente recuperata. Nel 1992 la protagonista fu la pioggia che infastidì non poco e per tutta la notte per poi essere sospesa definitivamente nei pressi del convento delle suore in piazza Maria Immacolata. Nel 2014 la processione dei sacri misteri uscì con ben tre ore di ritardo a causa di una pioggia battente. Tanti altri aneddoti si potrebbero raccontare, visi, abbracci, strette di mano in piazza della Vittoria durante il concerto della domenica delle Palme. Domenica prossima appunto saranno le Palme, con l'ingresso di Gesù in groppa a un asino. Ingresso più umile per il Re dei Re non ci poteva essere. Mi auguro che la nostra comunità possa compattarsi sempre di più, di fronte a queste difficoltà dei giorni nostri riscoprendo il coraggio e la forza di Gesù mentre andava incontro al suo calvario.

Ė morto la scorsa notte all’ospedale Moscati di Taranto, dove era ricoverato, l’ingegnere della azienda  Cisa di Massafra (Ta) risultato giorni fa positivo al Coronavirus. Lo apprende AGI da fonti Asl Taranto. A seguito del caso di Conavirus riscontrato nel tecnico dell’azienda (che si occupa di ambiente e smaltimento rifiuti), anche altre persone della stessa società sono risultate contagiate e sottoposte allo specifico protocollo. L’ingegnere scomparso pare fosse affetto anche da altre patologie e questo avrebbe influito sull’aggravamento delle sue condizioni determinandone il decesso.

Ė morto la scorsa notte all’ospedale Moscati di Taranto, dove era ricoverato, l’ingegnere della azienda  Cisa di Massafra (Ta) risultato giorni fa positivo al Coronavirus. Lo apprende AGI da fonti Asl Taranto. A seguito del caso di Conavirus riscontrato nel tecnico dell’azienda (che si occupa di ambiente e smaltimento rifiuti), anche altre persone della stessa società sono risultate contagiate e sottoposte allo specifico protocollo. L’ingegnere scomparso, Antonio Carriero, era affetto anche da altre patologie e questo avrebbe influito sull’aggravamento delle sue condizioni determinandone il decesso.

 

Pubblichiamo di seguito la bellissima testimonianza piena di umanità e di verità di Massimo Soloperto, dirigente medico del reparto di Pneumologia dell’Ospedale Moscati di Taranto

Tutti i rumori nella notte si amplificano e nel buio della mia stanza , ascolto il respiro affaticato di mia madre nella stanza accanto che a volte mi tiene in apprensione nella sua fragilità di novantenne...In altri tempi mi avrebbe infastidito questo perenne stato di veglia ma, in questo periodo ,l’affannoso silenzio mi distoglie dai miei pensieri legati ad un lavoro,il mio, che improvvisamente e’ diventato diverso :il paziente che non è solo un malato da aiutare ma anche un potenziale pericolo per la mia salute.Mi alzo,quasi sempre prima della sveglia,e mentre mi preparo per andare al lavoro cerco di sentire alla radio qualche notizia che mi conforti in termini di numeri di contagi,infetti,guariti,morti con numeri spesso indecifrabile...avrei bisogno di una sola notizia:ragazzi,le infezioni stanno diminuendo drasticamente..invece no,si va avanti nella speranza di impercettibili miglioramenti.La strada per andare in ospedale è quasi deserta,ho il modello di autocertificazione sul sedile accanto...l’ultima volta che un carabiniere mi ha fermato appena hanno scoperto che ero un pneumologo del Moscati mi ha subito chiesto:Dottore ma come vanno le cose da lei? E mi ha congedato con un saluto pieno di speranza.Entro in reparto e comincio nella mia mente a ripassare i pazienti sul mio piano...mi preoccupa molto la signora anziana della seconda stanza ...respira a fatica e piange quando ci vede,vorrebbe il conforto della sua figlia e la sua nipotina,lei che è abituata a malattie non così crudeli ricordando che ha tenuto la mano del suo marito fino all’ultimo respiro.Dai,un sospiro e cominciamo la vestizione meticolosa con tutti i dispositivi di protezione...e si entra a visitare i pazienti...si incontrano gli sguardi degli infermieri di turno,anche loro infagottati nelle loro divise di protezione..quello sguardo che si incrocia ci sostiene e vale più di un abbraccio....si posizionano ventilatori e si eseguono procedura che prima erano neanche ipotizzzabili:ad un paziente si era incastrato il catere vescicale,in altri momenti avresti chiamato l’urologo e lui avrebbe risolto il problema.Ma al momento siamo soli al Moscati,noi e i Covid ..gli urologi sono in un altro ospedale e allora rapido consulto e il collega ti dice come sbloccare il catetere anche se non è proprio tra le procedure di un pneumologo...si va avanti e quando si arriva all’ultimo paziente finalmente si pregusta il momento di togliere quella mascherina che ti brucia il viso e quella tuta che ti asfissia...finalmente dopo una svestizione lunga e meticolosa di esce dalla “zona rossa”.Si compilano le cartelle e si danno le disposizioni agli infermieri per i vari pazienti.Si torna a casa pensando se hai fatto tutto con ordine e precisione.Si torna a casa stanchi e preoccupati ,non guardi più la tele...non ne puoi più di sentir parlare di Coronavirus...Una lettura sugli ultimi orientamenti diagnostici e terapeutici di questa malattia e poi  ,per distrarmi,una pagina di lettura del mio ultimo libro di Buzzati .Spengo la luce in compagnia dell’affannoso e familiare silenzio,ma questa notte mi sento alleggerito dal pensiero che la signora anziana della seconda stanza sta meglio e non piange più quando ci vede.Immagino che potrà riabbracciare la sua nipotina.Sto per addormentarmi ma un insolito pensiero si staglia nella mia mente :penso che quest’anno nonostante i disastri e le sofferenze porterà un Natale che saprà davvero di buono e di magico. Buona notte,amici miei

di Antonio Notarnicola

In una nota diffusa attraverso il proprio sito, il Comune di Palagianello rende noto che ci sono altre due persone risultate positive al Coronavirus. Salgono dunque a sette i casi di contagio a Palagianello, tutti riconducibili, tranne uno, alla diffusione avvenuta giorni fa all'Ospedale San Pio di Castellaneta da parte di un medico dipendente della stessa struttura.

Almeno per quanto riguarda quest'ultimo caso c'è da dire che la stessa persona affetta da Covid-19, Giuseppe Coriglione, figlio dell’ex-sindaco, Vittorio, non fa mistero nel dichiarare, suo malgrado, la nuova situazione sanitaria in cui versa. Come tra l’altro conferma la stessa famiglia alla luce del risultato, del corposo numero di 500 tamponi, tempestivamente effettuati a seguito del noto caso di contagio all’Ospedale San Pio, a loro volta notificati all’ Ente comunale dall’Asl Provinciale.

Giuseppe Coriglione assicura che sta bene, allo stato attuale è asintomatico e da qualche giorno sta rispettando il periodo d’isolamento fiduciario come da protocollo.

L'invito del sindaco, come sempre, è quello restare a casa, e qualora si dovessero presentare novità ci saranno tempestivi aggiornamenti.

Al fine di sopperire alla mancanza di ausili atti a sostenere coloro i quali sono in terapia intensiva, il rinomato pittore palagianellese, Michele Carpignano. ha donato un dipinto (in foto) al Comune di Palagianello da vendere al miglior offerente. Il ricavato dell’asta sarà interamente devoluto all’Ospedale San Giuseppe Moscati, di Taranto, per l’acquisto di respiratori il cui bisogno, in questo particolare periodo, è di fondamentale importanza per la sopravvivenza dei degenti. Per chi vuole approfondire, si fa presente che i dipinti e relative quotazioni delle opere realizzate da Michele Carpignano, si possono verificare andando sul sito d’arte ORLER TV-AURORAARTE canale 867/870 piattaforma Sky e al canale 144 del Digitale Terrestre.

Una breve descrizione del dipinto in palio: si tratta di un quadro dalle dimensioni 50x60cm dedicato alla “Primavera a Palagianello” tecnica “Olio a spatola su tela”, attuale quotazione di mercato si aggira intorno ai 3.300 euro.

Il Comune si fa garante dell’asta solidale alla quale tutti possono partecipare, termine ultimo per aderire, venerdì 3 aprile, basta inviare e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. dove sarà possibile comunicare la propria offerta, prezzo di partenza 250 euro.

 

di Ingrid Iaci

 

“Si fermino tutte le guerre!”, il messaggio forte di Papa Francesco durante l’Angelus di ieri mattina è una invocazione accorata al “cessate il fuoco totale”.

“Mi associo a quanti hanno accolto questo appello ed invito tutti a darvi seguito fermando ogni forma di ostilità bellica, favorendo la creazione di corridoi per l’aiuto umanitario, l’apertura alla diplomazia, l’attenzione a chi si trova in situazione di più grande vulnerabilità”, ha detto il Pontefice dalla biblioteca del Palazzo Apostolico.

Il vescovo di Roma, in realtà , ha voluto rafforzare l’azione già intrapresa dal Segretario  Generale dell’Onu, Antonio Guterres, che dai banchi delle Nazioni Unite qualche giorno fa si era rivolto proprio ai maggiori Paesi funestati da sanguinari conflitti, dalle Filippine al Camerun, dallo Yemen alla Siria, invocando lo stop a tutti i conflitti.

E, ad onor del vero, pare che le varie frange militari nonché gli eserciti governativi abbiano deciso di arrestarsi di fronte all’ avanzare della pandemia.

Della serie, riuscirà il coronavirus a raggiungere l’obiettivo della pace nel mondo, laddove hanno fallito tutte le diplomazie internazionali?

Come apprendiamo dalle colonne di Repubblica, le risposte positive ad un cessate il fuoco temporaneo sono arrivate dal Camerun, dalle Filippine, dallo Yemen mentre mentre il Segreterio generale Guterres ha invitato anche i protagonisti del conflitto siriano a fare lo stesso. 

"Non ci siamo fermati davanti ai tuoi richiami, non ci siamo ridestati di fronte a guerre e ingiustizie planetarie, non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato. Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato.", ha detto Papa Francesco venerdì sera quando ha consegnato alla storia l’immagine di un uomo solo con il fardello del dolore

di tutta l’umanità sulle proprie spalle. 

La speranza che dopo questo tsunami che ha travolto il mondo intero, qualcosa cambi sta tutta racchiusa nel monito del vescovo di Roma, che risuona tanto come un avvertimento per l’Italia, l’Europa, le potenze mondiali: "È il tempo di scegliere che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario da ciò che non lo è”.

Pagina 494 di 916