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Giornale di Taranto - Visualizza articoli per tag: TARANTO Rinnovo RSU ILVA: dichiarazioni dei segretari nazionale e provinciale di FimCisl, e provinciale della Fiom
Alle Elezioni RSU ILVA la Fim è l’unica organizzazione che consolida il risultato. Prima tra gli impiegati. Accanto alla novità Usb, che all’esordio nella competizione elettorale ottiene il 20% dei consensi, la Fim-Cisl è l’unica organizzazione sindacale in crescita. La Fiom, rispetto al 2010 dimezza la percentuale, scendendo dal 31,40% del 2010 al 15,12% del 2013. In calo anche la Uilm che, rispetto al 43,12% delle precedenti consultazioni, si ferma al 38,02%. Le altre organizzazioni presenti alla tornata elettorale 2013, Flmu-Cub e Fismic, rispettivamente raccolgono 1,75% e 0,96%. La Fim-Cisl, che si attesta quale secondo sindacato e primo tra gli impiegati, è l’unica sigla confederale che tiene rispetto alla novità Usb. Questo è un risultato importante per la Fim che, nonostante 20 mesi durissimi, è riuscita a consolidare il proprio consenso tra i lavoratori, passando da terzo a secondo sindacato in assoluto nella fabbrica più grande d’Italia. Un esito da coltivare nei mesi che verranno e che pone le basi per un lavoro di crescita. Sconfitta invece per la FIOM. A spoglio terminato arrivano le dichiarazioni ufficiali del Segretario della FIOM/CGIL di Taranto, Donato Stefanelli che non indietreggia davanti alla parola sconfitta. Abbiamo perso come FIOM all’interno dell’ILVA la metà in termini percentuali dei nostri elettori, passando dal 30 al 15 per cento – dice – è una sconfitta che ci interroga e apre, come è giusto che sia, un dibattito interno per individuare cause e modalità. Valuteremo tra le altre cose – afferma ancora Stefanelli – la scarsa capacità che probabilmente abbiamo avuto nello spiegare le nostre ragioni ai lavoratori, pur essendo stati gli unici ad avanzare proposte concrete. Paghiamo probabilmente – sottolinea il numero uno della FIOM tarantina – la bonifica che all’interno della nostra organizzazione abbiamo voluto realizzare in questi anni. Ma da qui, dal risultato di questa sconfitta e dal prezzo che abbiamo pagato siamo pronti a ripartire. Poi Stefanelli si sofferma sui dati delle altre organizzazioni sindacali in lizza. E’ evidente la netta affermazione dell’USB – dice – La loro vittoria è un dato oggettivo che probabilmente intercetta la protesta e il malcontento degli operai ILVA in una fase di grande confusione per lo stabilimento siderurgico tarantino. Ma ora questa affermazione si dovrà misurare nella fase più delicata che non è quella della propaganda elettorale quanto quella dell’esercizio di contrattazione e tutele a favore dei lavoratori. Anche FIM e UIL, però, farebbero bene a riflettere sui loro risultati – dichiara ancora Stefanelli - perché al di là delle percentuali, tutti hanno perso in termini di voti proprio mentre l’azienda vive il momento di transizione cruciale della sua vita produttiva. Ultimo passaggio legato al contenzioso legale posto in essere dalla FIOM proprio alla vigilia di queste elezioni. Confermiamo tutto – ammette il segretario della FIOM-CGIL – perché tutto quello che abbiamo attivato sulle tante violazioni e irregolarità riscontrate in questa tornata elettorale, non solo ci ha penalizzato, ma pensiamo debba essere una battaglia da compiere per affermare un rapporto nuovo con i lavoratori basato sulla rappresentanza vera e non su quella imposta dall’alto. A mente serena faremo tutte le riflessioni del caso – termina Donato Stefanelli – ma la FIOM è il più grande sindacato metalmeccanico del Paese e sapremo reagire e ripartire anche dopo questa sconfitta.