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Giornale di Taranto - Cronaca, Politica & Attualità
Cronaca, Politica & Attualità

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Cronache e ultime notizie. Aggiornamenti e approfondimenti in tempo reale dalla Puglia

Lunedì, 17 Settembre 2018 18:03

Amiu Taranto/ Primo confronto fra CdA e Sindacati.

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In vista del nuovo Piano industriale e della Pianta organica. Primo confronto ufficiale, questa mattina, tra il Consiglio d’Amministrazione presieduto da Carloalberto Giusti e le rappresentanze sindacali unitarie di AMIU S.p.A. Taranto. Si è trattato di un’occasione utile per conoscere i rappresentanti dei lavoratori, tramite fondamentale per valutare lo stato di soddisfazione dei dipendenti e meglio orientare le decisioni dell’organo amministrativo. Il confronto con i rappresentanti dei lavoratori ha assunto una valenza imprescindibile nella prospettiva dell’imminente definizione del piano industriale e della nuova pianta organica. «Con i sindacati abbiamo stabilito di valutare insieme e tempestivamente quali saranno le più opportune strategie di rilancio degli impianti di proprietà – ha dichiarato il presidente Giusti –, perché la loro presenza costante in quei luoghi è un patrimonio di conoscenza dal quale non si può prescindere. Capito questo, sarà più semplice definire i fabbisogni di personale e la loro distribuzione». Un pezzo fondamentale…
“Non è il momento” ... Quante volte lo abbiamo sentito ripetere? Quante volte lo abbiamo letto o ascoltato, nelle laconiche dichiarazioni all’uscita di un Tribunale, durante una celebrazione pubblica o al termine di un funerale di Stato. È così che si liquida una richiesta di chiarezza quando non si sa cosa rispondere ... “Non è il momento” perché c’è sempre un’altra priorità, un altro interesse, un’altra esigenza, un’altra opportunità ...Questo continuo rimandare, questa tendenza a schivare le domande scomode, questo tentativo perenne di far sentire chi pone la domanda un insensibile o un idiota mentre la domanda è giusta e legittima, fa parte di un copione che gli esponenti di quella che potremmo definire la malapolitica, ma non solo, usa continuamente e a cui si aggrappa per nascondere le proprie magagne, i propri errori, la propria ignoranza. Pensiamo al ponte di Genova (“Non è il momento” è stato risposto oggi…
Come in un “Bazar” offrivano droghe in grado di soddisfare ogni gusto ed esigenza degli acquirenti. Annientata una piazza di spaccio nella città vecchia di Taranto È in corso, dalle prime luci dell’alba, da parte della Polizia di Stato, l’esecuzione di dodici misure cautelari (di cui undici in carcere ed una di arresti domiciliari) disposte dal G.I.P. di Taranto su richiesta della locale Procura della Repubblica nei confronti di un gruppo dedito stabilmente ad attività di spaccio di cocaina, eroina, hashish e marijuana nella città vecchia di Taranto. Contestuali all’esecuzione delle citate misure sono pure alcune perquisizioni domiciliari, operate col supporto di unità cinofile della Polizia di Stato. Come rirferisce l’agenzia ANSA nel corso della conferenza stampa è emerso che gli indagati Spacciavano droga attraverso le finestre di tre distinte abitazioni della città vecchia di Taranto, dove si registrava un flusso costante, ad ogni ora del giorno e della notte,…
L’avvocato Egidio Albanese è il nuovo amministratore unico del Consorzio provinciale trasporti di Taranto. È giunta così a conclusione una vicenda assai tormentata caratterizzata da rinvii e contrapposizioni.A esprimersi in favore dell’avvocato Albanese sono stati i sindaci dei comuni di Carosino, Faggiano, Grottaglie, Laterza, Lizzano, Massafra, Montemesola, Palagianello, Palagiano, San Giorgio Jonico, San Marzano, Torricella. Il Comune di Taranto si è astenuto.Professionista di alto profilo, Egidio Albanese è entrato in Avvocatura giovanissimo è stato avvocato dell’Ilva e la sua brillante attività di penalista è stata rivolta prevalentemente alla difesa dei cosiddetti “colletti bianchi”. Ha ricoperto diversi incarichi tra cui quello di presidente dell’Ordine degli avvocati confermato più volte, attualmente è presidente della Camera penale di Taranto.
Torna a parlare di ambiente e lo fa usando toni fortemente preoccupati l’arcivescovo di Taranto che si pone al centro della questione con spirito critico, com'è nel suo stile.“Non lascia sereni il permanere dell'immunita' penale, estesa ora a chi gestira' lo stabilimento". dice infatti mons.Santoro attraverso un documento della Commissione per la custodia del Creato, messo a punto in occasione della relativa giornata. Commentando l'intesa sull'Ilva raggiunta lo scorso 6 settembre al Mise tra Arcelor Mittal e sindacati metalmeccanici, la commissione dell'Arcidiocesi di Taranto, pur apprezzando che si "libera dalle incertezze" lo scenario, con riferimento alla tutela dei posti di lavoro, sostiene infatti che e' "immutato il timore che nulla possa cambiare sul piano della salvaguardia della salute e dell'ambiente. In particolare, si sottolinea, l'intesa in questione "non offre motivo di tranquillita' l'assenza di sanzioni pecuniarie nel caso di mancata osservazione delle prescrizioni nei termini previsti, come l'assenza di rassicurazioni…
Il vice premier nonché ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha proprio deciso di indisporre i tarantini. Indossando i panni molto poco credibili del “ salvatore” e nella speranza di riconquistare la fiducia di quella consistente parte di cittadini che alle politiche ha votato Cinque Stelle e ora considera l’accordo per la vendita dell’Ilva ad Arcelor Mittal un atto di alto tradimento nei confronti degli elettori, il vice premier pentastellato si esibisce in dichiarazioni che sono tutto un “Taranto ha bisogno di questo, per Taranto farò quest’altro, Taranto merita di qua, Taranto merita di la’” ....Dichiarazioni quelle rilasciate ad ogni pie’ sospinto da Di Maio che non solo appaiono tardivi e scomposti tentativi di riparazione nonché malcelata espressione di una certa coda di paglia, ma sono costellate da gaffe di fronte alle quali viene proprio da chiedersi se il leader grillino “ci è o ci fa”.L’ultimo scivolone mediatico è…
Il primo contraccolpo arriva in Consiglio comunale, L’ avamposto operativo di chi governa, il luogo d’incontro più vicino tra eletti ed elettori, quello in cui il cittadino può mettere il naso con più facilità e dire a chi lo rappresenta quello che pensa del suo operato guardandolo dritto negli occhi. Ecco perché Massimo Battista, operaio Ilva, già portavoce del Movimento Liberi e Pensanti ha deciso di lasciare i Cinque Stelle e di proclamarsi Indipendente. Restando nel Movimento, quello sguardo, lo sguardo dei suoi elettori, non sarebbe riuscito a sostenerlo. Quella che racconta è la storia di un Movimento in cui le decisioni vengono prese dall’alto senza coinvolgere la base che, come in questo caso, è stata messa al corrente della chiusura dell’accordo con Arcelor Mittal per la vendita dell’Ilva solo a fatto compiuto.Di tenore opposto è la posizione assunta dall’altro consigliere grillino, Francesco Nevoli che dopo aver letto e riflettuto…
Provincia di Taranto al voto per l’elezione del nuovo Presidente. L’appuntamento con le urne è per il 31 ottobre prossimo. Il successore di Martino Tamburrano, che lascia la guida dell’Ente dopo un mandato, dal 2014 al 2018, sarà scelto tra i sindaci in carica. Salvo sorprese sembra profilarsi una partita a due. In pole position ci sono il primo cittadino di Taranto Rinaldo Melucci, del Partito Democratico che potrebbe però essere penalizzato sia dalle fratture interne al centrosinistra che stando alle voci da alleanze trasversali non gradite a tutto lo schieramento, e quello di San Marzano Giuseppe Tarantino già parlamentare di Forza Italia nonché figlio di Paolo Tarantino che ricopri’ la carica di Presidente dal 1972 al 1986 in quota alla Democrazia Cristiana. Tamburrano, che non potrà concorrere per il secondo mandato in quanto non più sindaco di Massafra. In questa partita va anche considerata l’incognita delle Amministrazioni targate Cinque…
Lunedì, 10 Settembre 2018 14:40

ILVA E DINTORNI/ Taranto, la citta' che non si ama

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Dobbiamo prendere atto di una cosa, una volta per tutte, Taranto è una città arrabbiata e che non si ama. O comunque non abbastanza. Non come dovrebbe. I sentimenti di contrasto hanno sempre prevalso su quelli di armonia e di equilibrio inficiando azioni che in un clima diverso avrebbero prodotto risultati importanti. La lacerazione adesso è ancora più evidente. La vicenda Ilva ne è simbolo. Ma non solo. C’è come un istinto distruttivo che punta a distruggere nel vero senso della parola anche ciò che arriva di buono. Prendiamo ad esempio la passeggiata del Lungomare, luogo di straordinaria bellezza che giaceva abbandonato alla mercé di chi lo aveva trasformato in dormitorio a cielo aperto e ricettacolo di rifiuti. È stato rimesso a nuovo e ripulito. Insomma, una cosa oggettivamente bella e positiva per la città ... E cosa succede? Succede che a percorrerlo si scopre che l’animo vandalico ha colpito…
Non c’è quiete dopo la tempesta. Al contrario, sui cieli dell’Ilva continua a tuonare. La parola di oggi è “dimissioni”che arriva da voci diverse e lontane tra loro. Sono quelle che dovrebbe dare il ministro Di Maio secondo il suo predecessore Carlo Calenda alla luce del parere dell’Avvocatura dello Stato sulla gara per l'aggiudicazione dell'Ilva (“ha distorto un parere istituzionale”).Da Venezia, dove questa sera condurrà la serata conclusiva della Mostra del Cinema, l’attore tarantino Michele Riondino da elettore dei Cinque Stelle in un’intervista pubblicata da La Repubblica attacca “i parlamentari che abbiamo eletto a Taranto devono andarsene, hanno rubato i nostri voti, hanno tradito le promesse fatte in campagna elettorali. Avendo promesso mari e monti, la chiusura delle fonti inquinanti, le bonifiche dell’area, la riconversione economica, noi adesso ci aspettiamo le dimissioni in tronco di tutti i consiglieri e dei parlamentari di Camera e Senato del Movimento”.Tornando alla gara va…
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