
Artigianato, Commercio & Agricoltura (128)
NATALE SI AVVICINA/ Nel Borgo di Taranto luci, festa e negozi aperti tutte le domeniche
Scritto da Giornalista1
La proposta di Confcommercio: “Portiamo il mercatino della Befana al Borgo e promuoviamolo come iniziativa del commercio tradizionale di vicinato”
Il suono delle pastorali e l’accensione delle luci hanno dato il via alla tradizione ed agli appuntamenti del Natale Tarantino, uno dei più lunghi della penisola.
Già ieri, domenica, buona parte delle attività commerciali del Borgo erano aperte, anticipando quella che è ormai una consuetudine ‘la maratona di dicembre’, cioè la apertura sette giorni su sette dei negozi, adottata da anni un po’ ovunque. A Taranto il Natale invece parte prima, con la festività di Santa Cecilia, una tradizione cresciuta negli anni e molto apprezzata dai Tarantini che si pregiano di essere i primi ad addobbare l’albero, a preparare i dolci di Natale e ad acquistare i doni.
Un clima natalizio nel vero senso della parola, anche per le temperature rigide, da inverno inoltrato, che hanno caratterizzato il week end. Il freddo non ha però scoraggiato il passeggio nelle vie dello shopping; la voglia di vivere la bellezza della città illuminata, lo start alla pista di ghiaccio, hanno richiamato infatti un bel po’ di gente.
“Naturalmente da domenica 3 dicembre, si entra ufficialmente nel mese dell’Avvento e da questa data – conferma Salvatore Cafiero, presidente della delegazione Borgo Confcommercio- l’apertura domenicale, diventerà quasi un obbligo al quale nessuna attività commerciale generalmente si sottrae. La città sarà come sempre animata dalle tante iniziative pubbliche e private che contribuiranno a dare calore e colore alle vie del commercio, in questo periodo addobbate con le luminarie organizzate dalla Amministrazione Comunale.
Sul fronte servizi si attende che la Marina Militare, dando seguito ad una preziosa collaborazione con l’Ente civico, avviata con successo negli anni passati, rinnovi la disponibilità delle due aree Caserma Mezzacapo e Stazione Torpediniere per consentire nelle ore serali la sosta delle autovetture private. Tra le novità di quest’anno vi sono i due park & ride, Democrate e Cimino, davvero molto utili, funzionali ed economicamente convenienti per il cittadino, una risposta preziosa alla mobilità sostenibile.”
Intanto già si ragiona in vista dell’appuntamento del 5 gennaio con il mercatino della Befana. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro al Comune al quale hanno partecipato per Confcommercio, il presidente del Borgo, Cafiero e il presidente di FIVA, Francesco Stasi. La proposta avanzata dai rappresentanti della Associazione, e condivisa dalla delegazione Città Vecchia guidata da Claudia Lacitignola, è di realizzare il Mercatino dell’Epifania al Borgo in p.zza Garibaldi.
Naturalmente un mercatino tipico di qualità, dedicato ai bimbi, di giocattoli e dolciumi. L’idea è di puntare su un’offerta commerciale che declini la tipica vocazione merceologica e valorizzi la tradizione storica del Mercatino della Befana, cioè una formula che dia valore aggiunto ed attrattività al Borgo e alla Città Vecchia, e che richiami visitatori come avviene in altre città italiane.
IL CONVEGNO- SAVA/ Verso l’agricoltura 4.0 nelle Terre del Primitivo - Le opportunità delle tecnologie applicate all’agricoltura
Scritto da Giornalista1Sabato 11 Novembre, presso l’Istituto Del Prete Falcone di Sava, avrà luogo il convegno “Verso l’agricoltura 4.0 nelle Terre del Primitivo - Le opportunità delle tecnologie applicate all’agricoltura”, moderato dal direttore del GAL Terre del Primitivo, Rita Mazzolani. Il convegno, promosso per la diffusione dei risultati intermedi dell’Intervento a regia diretta B 5.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”, dopo l’introduzione del presidente del Gal Terre del Primitivo, Dario Daggiano, e i saluti del DS dell’Istituto Del Prete Falcone, Alessandro Pagano, entrerà nel vivo dei lavori, con l’agronomo Salvatore Attanasio, consulente del Gal Terre del Primitivo, che presenterà i primi risultati conseguiti a seguito del programma e delle azioni informative svoltesi negli 11 Comuni del comprensorio GAL. A seguire, l’intervento di Raffaele Ranieri, della società Skydrone360, azienda fornitrice della strumentazione di agricoltura di precisione, che presenterà i risultati provenienti dai 3 campi dimostrativi.
Le conclusioni del convegno saranno affidate all’on. Dario Iaia, segretario della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, a cui si deve l’intervento del Governo a favore delle imprese agricole per i danni da “Peronospora” alle produzioni viticole.
L’agricoltura 4.0 nelle Terre del Primitivo è uno dei temi principali del convegno organizzato dal GAL. Il percorso informativo si è avviato lo scorso aprile a Manduria con un primo convegno in cui è stato presentato il progetto, prosegue con questo secondo, e infine, si concluderà con un appuntamento che mirerà alla diffusione dei risultati raggiunti sia dalle azioni informative destinate agli agricoltori attraverso workshop tematici in ogni comune del comprensorio del GAL, sia con i dati derivanti dalle strumentazioni di agricoltura di precisione installate in tre campi dimostrativi, un vigneto, un oliveto e un ficheto, tutte produzioni tipiche del territorio delle Terre del Primitivo. Sono infatti molteplici le azioni progettuali svolte sul territorio dal Gal Terre del Primitivo, attraverso le quali si mira a promuovere l’applicazione di un’agricoltura più sostenibile sia attraverso la differenziazione delle colture, valorizzando la tradizione e incrementando la produttività aziendale, sia attraverso l’applicazione dell’agricoltura 4.0.
Il convegno, rivolto non solo agli imprenditori agricoli ma alla comunità intera, intende presentare le diverse attività che sostanziano il progetto B 5.2: workshop monotematici, campi dimostrativi con attrezzature di agricoltura di precisione, visite in campo. Obiettivi del progetto sono pertanto informare il mondo agricolo sulla necessità di diversificare le colture (recuperando colture arboree che in tempi passati avevano nel territorio una forte valenza produttiva ed economica, fra cui il fico e il mandorlo), rendere le aziende più sostenibili e, soprattutto, quello di mostrare i vantaggi e le opportunità dell’agricoltura di precisione.
È per questo che il GAL ha fortemente voluto la realizzazione di una serie di campi dimostrativi per la raccolta di informazioni relative al terreno e alle colture, che verranno rielaborate e diffuse a beneficio di tutti gli agricoltori.
Il Gal Terre del Primitivo, che nella sua mission ha la promozione dello sviluppo rurale e agricolo delle zone comprese nel proprio comprensorio, si è fatto portavoce delle istanze di cambiamento che l’agricoltura oggi richiede: innovazione ed efficienza sempre più elevata con un impatto ambientale sempre più contenuto, anche in relazione a quelli che sono gli Obiettivi Agenda 2030, che, tra l’altro, promuove un’agricoltura più sostenibile.
Un contesto, quello odierno, che impone con decisione, sia nell’agricoltura sia nel sistema agroalimentare, importanti scelte che muovano con decisione verso la sostenibilità, l’aggiornamento tecnologico continuo, la differenziazione strategica sui mercati, la valorizzazione e l\\\'interpretazione di nuove domande di mercato e la salvaguardia di varietà territoriali, storiche e uniche.
Ad accelerare la necessità del cambiamento, soprattutto nel Salento, così come nel territorio del Gal Terre del Primitivo è il fenomeno della xylella fastidiosa, che ha colpito in maniera violenta e irreversibile le colture olivicole.
ECCELLENZE/ La ceramiche di Grottaglie al convegno di Shigaraki in Giappone
Scritto da Giornalista1La ceramica tradizionale della Città di Grottaglie è stata al centro di un seminario nella città giappone di Shigaraki, uno dei 5 luoghi più storici per la ceramica tradizionale nella terra del Sol Levante.
Il professor Masayoshi Ishida, del Dipartimento di Gestione Alimentare presso l\'Università della Prefettura di Ritsumei in Giappone, è intervenuto nel “Seminario di Shigaraki Kotosukuri” per parlare della ceramica tradizionale e del suo uso nella cottura e conservazione degli alimenti citando quale caso specifico la cittadina pugliese di Grottaglie.
Il professor Ishida ha illustrato i concetti Slow Food nella cucina tradizionale italiana, ha parlato delle tradizioni in evoluzione, delle campagne di protezione degli ingredienti e della promozione dei cibi regionali. In particolare, ha raccontato la ceramica d’uso grottagliese e le attività della Comunità Slow Food per la valorizzazione della Ceramica d\'uso grottagliese grazie alla collaborazione con Franco Peluso, Presidente di Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche con il quale il professor Masayoshi ha condiviso il contenuto di una parte del seminario.
“E’ stato un vero onore – dichiara Franco Peluso, Presidente di Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche – poter contribuire alla realizzazione del seminario del professor Masayoshi Ishida fornendo materiale e dettagli sulla produzione e sull’uso dei manufatti della ceramica grottagliese. L’oggetto che ha attirato l’attenzione e la curiosità dei partecipanti del seminario in Giappone è stato lo “Srulo a secretu” ossia la Brocca con segreto la cui peculiarità, nella tradizione, era quella di burlarsi dei commensali che nella mescita del vino versavano il contenuto sulla tavola.”
I rapporti internazionali sono uno degli aspetti particolarmente curati dall’associazione grottagliese che vedono intensificarsi le relazioni con la Scozia, la Repubblica Ceca, l’Ungheria, Malta e, più di recente, l’Ucraina tanto da aver realizzato un piatto con i decori della bandiera ucraina consegnato direttamente alla presidente di Slow Food in Ukraine, Yulia Pitenko (nella foto con il piatto).
Il professor Masayoshi Ishida, già Presidente di Slow Food Japan, è stato il relatore principale del seminario che si è tenuto presso Istituto della tecnica di ceramica in Shigaraki, organizzato dall’istituto per i cittadini di Shigaraki.
RICONOSCIMENTI/ La città di Grottaglie conquista gli appassionati del buon cibo
Scritto da Giornalista1Con l’ingresso in guida del ristorante Macchiaviva Bistrot e la conferma della trattoria La Luna nel Pozzo, Grottaglie - famosa città delle ceramiche - si conferma tra le località della buona tavola al Sud Italia.
Osterie d\'Italia è un viaggio nella ristorazione italiana più autentica, raccontata tramite le visite e le recensioni di oltre 230 collaboratori che per l’edizione del 2024 vede registrare una “splendida doppietta” per la nota città delle ceramiche pugliese. La guida, pubblicata da Slow Food Editore, rappresenta per molti amanti del buon cibo la fedele compagna di viaggio che fa scoprire il meglio della cucina regionale facendo trovare i suoi lettori a tavola, sempre nel posto giusto.
L\'incremento della popolarità dei ristoranti che propongono cibi di alta qualità a prezzi accessibili sta ampliando il pubblico di Osterie d’Italia, includendo anche coloro che in passato preferivano i ristoranti più blasonati o stellati. Questa raccolta offre un’ampia selezione di locali distribuiti in tutta Italia, permettendo ai lettori di individuare l\'osteria perfetta ovunque si trovino nella penisola. Il movimento della chiocciolina con la trentaquattresima edizione di \"Osterie d\'Italia\" celebra il settore gastronomico italiano e spazia fra ristoranti storici e allettanti interpretazioni contemporanee, proponendo oltre 1700 trattorie, osterie, enoteche con cucina, agriturismi e ristoranti che si distinguono per la cucina locale, la scelta rigorosa degli ingredienti e la grande ospitalità. Il successo straordinario che questo tipo di ristorazione sta vivendo spinge molti ristoratori ad abbracciarne l\'identità. “Osterie d’Italia 2024” è la guida ideale per gli appassionati della cucina italiana, frutto dell’impegno e della consolidata competenza di numerosi esperti.
“L’enogastronomia a Grottaglie – dichiara Franco Peluso, Presidente Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche e Portavoce della Comunità Slow Food per la valorizzazione della ceramica d’uso grottagliese – è cresciuta notevolmente in questi ultimi anni grazie alla passione di una nuova generazione di cuoche e cuochi che hanno saputo valorizzare l’essenza delle materie prime del territorio proponendo sia piatti della tradizione che rivisitazioni personalizzate senza stravolgere il valore delle materie prime utilizzate. Allo stesso tempo, molti produttori locali hanno ricercato i valori qualitativi più autentici portando nelle rispettive aziende delle produzioni improntate alla qualità e alla valorizzazione di produzioni eco-sostenibili. Abbiamo in Puglia una biodiversità unica che i nostri ristoratori stanno valorizzando ed il connubio con la ceramica della tradizione grottagliese sia in chiave classica che moderna non può che contribuire ad esaltare le ricette e le preparazioni dei nostri ristoratori.”
APPUNTAMENTI/ Campo dimostrativo sui vantaggi dell’Agricoltura 4.0 applicata al fico
Scritto da Giornalista1Organizzata dal GAL Terre del Primitivo, l’azione informativa è rivolta agli agricoltori e si terrà il prossimo Mercoledì 18 Ottobre, alle ore 16:30 presso l’Azienda Agricola GANTO – in via per Torricella (Fragagnano) Ta.
Questa volta si parla di FICHICOLTURA. Un appuntamento promosso dal Gal Terre del Primitivo, da non mancare.
Nella frutticoltura dell’Italia Meridionale soggetta a mutamenti climatici, il fico oggi può svolgere un ruolo di sicuro valore. Resistente alla siccità e capace di valorizzare le aree marginali tipiche di ambienti aridi, può aiutare a fronteggiare i cambiamenti climatici. .
Per le sue molteplici varietà, il fico ha sempre rappresentato una delle colture più importanti del panorama agricolo pugliese. Il fico, da sempre apprezzato per la “rapida” entrata in produzione, nonché la facile ed autonoma trasformazione dei frutti, è fra le colture arboree che nel passato, insieme con l’olivo e la vite, ha retto l’economia agricola regionale.
Oggi, in tutte le province pugliesi, la coltivazione del fico è quasi sempre associata ad altri fruttiferi o colture erbacee, ma da qualche anno sono stati realizzati nuovi impianti e altri sono in fase di realizzazione. In zone caratterizzate da terreni difficili e scarse disponibilità idriche, purché venga gestito secondo criteri colturali moderni, il fico può dare importanti soddisfazioni impensabili per altre colture frutticole.
A sostegno della stessa coltura, la conoscenza e adeguate azioni che possano rendere la tecnica colturale più moderna. Su alcune di esse la ricerca sta già lavorando. In tal senso e per rispondere alle esigenze degli imprenditori agricoli, è l’impegno del GAL Terre del Primitivo, teso all’informazione continua e profuso per fornire agli agricoltori utili e validi strumenti per migliorare le colture, le tecniche e diversificare la produzione agricola.
L’obiettivo che il Gal Terre del Primitivo, attraverso i Campi Dimostrativi in agricoltura (questo è il terzo campo dimostrativo dopo quello in viticoltura e olivicoltura svoltisi tra giugno e settembre 2023) ha inteso raggiungere, è stato quello di dare concrete opportunità “formative” e di “conoscenza” agli imprenditori agricoli.
Oggi l’agricoltura, anche in relazione ai cambiamenti climatici, non può più essere improvvisata. Il possibile uso, quindi, di strumentazioni che consentono la raccolta di dati relativi al terreno e allo stato di salute delle piante , di specifiche colture, può diventare un metodo di lavoro. In linea è il monitoraggio da drone che oggi consente l’acquisizione di dati importanti che permettono all\'azienda agricola di sapere quali sono le sostanze di cui la pianta necessita, o il terreno, e altri dati ancora, per poter intervenire in maniera ottimale, tempestiva e maggiormente sostenibile.
Tali dati, monitorati costantemente e, opportunamente rielaborati, diverranno utili informazioni che saranno diffuse a beneficio di tutti gli agricoltori L’obiettivo finale dei campi dimostrativi, così come per le altre azioni previste dall’Intervento B 5.2 (vademecum informativi, workshop, convegni, ecc.) è quello di rendere l’agricoltura del comprensorio del GAL maggiormente competitiva. L’accesso è libero e gratuito.
IL CONVEGNO/ A Grottaglie si parla di enogastronomia, ospite la presidente di Slow Food Kiev
Scritto da Giornalista1Dal Campo al piatto, relazioni tra gli operatori della filiera enogastronomica. E\\\\\\\' questo il tema dell\\\\\\\'incontro che si terrà questo pomeriggio nella sala consiliare del
Comune di Grottaglie. Tra la nutrita e qualificata schiera di relatori si svilupperanno riflessioni sui modelli di produzione sostenibile e di consumo consapevole insieme ai produttori della filiera enogastronomica del nostro territorio. Ospite d\\\\\\\'eccezione del convegno, sarà Юлия Питенко (Yulia Pitenko), Presidente di Slow Food Kiev.
Ad aprire l\\\\\\\'incontro, moderato da Franco Peluso, presidente di Slow Food Grottaglie, sarà il sindaco Ciro D\\\\\\\'Alò. Interverranno Emilia Blasi, dell\\\\\\\'azienda agricola Blasi, Annamaria Bruni, dell\\\\\\\'azienda Agricola Vetrere, Antonio Zingaropoli, della Tenuta del
Barco, Andrea Dibenedetto di Archetipo, Giuseppina Lenti, di Pregiata Forneria Lenti, Mimmo Vestita, della Bottega Vestita.
Lu.Lo.
BIOLOGICO/ Puglia top in Italia con 312mila ha coltivati
Scritto da Giornalista1Torna a crescere il settore biologico in Puglia, con un aumento del 12% in un anno, confermando la regione al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica con quasi 321mila ettari coltivati a bio. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, diffusa in occasione del Sana, il Salone internazionale del biologico e del naturale in corso a Bologna. \"La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia con 320.829 ettari, dove la pratica biologica – spiega Coldiretti Puglia - interessa tutti i comparti agricoli dall’olivo con 89mila ettari ai cereali con oltre 63mila ettari, dalla vite con più di 19mila ettari agli ortaggi con quasi 13mila ettari, oltre a 3 impianti di acquacoltura biologica. Un successo trainato dalla fiducia dei consumatori con 1 cittadino su 5 che – secondo Coldiretti - consuma regolarmente prodotti bio ed è disposto a pagare anche di più per acquistare un prodotto certificato bio, mentre il 13% dei consumatori è certo che, nel prossimo futuro, aumenterà la spesa per portare in tavola prodotti biologici\".
La spinta verso il biologico è sostenuta soprattutto da motivi salutistici, ma molto importanti nella scelta di acquisto, il territorio di origine e le garanzie della certificazione. \"Sul fronte dei prezzi si registra – precisa la Coldiretti regionale - il permanere di una marcata instabilità e un generale trend rialzista. Anche se per la maggior parte delle colture si riduce il differenziale di prezzo riconosciuto all’agricoltore biologico rispetto all’omologo prodotto convenzionale. Con l’aumento dei costi l’agricoltura biologica ha consentito anche di tagliare di un terzo i consumi energetici attraverso l’utilizzo di tecniche meno intensive, le filiere corte e la rinuncia ai concimi chimici di sintesi prodotti con l’uso di gas. Ma si va anche dall’uso di sostanze naturali e 100% Made in Italy – spiega Coldiretti - per concimare i terreni e sostituire i fertilizzanti dall’estero, rincarati anche del 170% con un effetto valanga sulla spesa delle famiglie, al riutilizzo degli scarti di produzione (foglie, gusci, paglia, ecc.) per garantire energia pulita, fino al potenziamento delle filiere corte con la vendita diretta che abbatte i trasporti\". \"In questo modo si riesce a ridurre i consumi di energia in media del 30% rispetto all’agricoltura tradizionale – sottolinea Coldiretti – ma in alcuni caso, come ad esempio per le mele, si arriva addirittura al -45%. Concimare la terra attraverso l’uso del letame, il compostaggio dei residui organici e anche i residui degli impianti di biogas, favorisce così la resilienza delle aziende agricole biologiche – rileva Coldiretti - e rappresenta un modello produttivo in grado di contrastare la dipendenza da mezzi di produzione esterni alle aziende. Ma, puntando sulla filiera corta, il biologico riduce anche i tempi di trasporto dei prodotti e, con essi, le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori. L’attenzione dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle fattorie completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio\".
NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ/ Varvaglione, un impianto fotovoltaico per diventare autosufficiente
Scritto da Giornalista12500 metri quadri di pannelli solari che consentiranno all’azienda vinicola ionica di ridurre la propria impronta ecologica e, in futuro, di creare una comunità energetica
Angelo Varvaglione: “Sostenibilità e responsabilità sociale due pilastri del nostro operato”
Attenzione all’ambiente e politiche volte a ridurre la propria impronta ecologica, che si traducono in azioni all’avanguardia. Varvaglione1921, azienda vinicola ionica da sempre sensibile al tema dell’ecologia, ha raggiunto un nuovo traguardo verso la sostenibilità e l’indipendenza energetica grazie alla recente installazione, in collaborazione con Enel It, di un impianto fotovoltaico da 500 kW, circa 2500 metri quadrati di pannelli solari. L’azienda sarà a breve in grado di coprire il 70% del proprio fabbisogno attraverso l’energia solare prodotta internamente.
L’obiettivo ambizioso della cantina tarantina, una delle aziende vinicole più innovative di tutto il Sud Italia, è quello di diventare completamente autosufficiente dal punto di vista energetico entro il 2025, e l’installazione dei pannelli fotovoltaici provvederà in tal senso a generare energia pulita e rinnovabile.
Riconosciuta come un’azienda sostenibile da Equalitas l’anno scorso, Varvaglione1921 si impegna attivamente a ridurre la sua impronta carbonica e le emissioni di CO2. L’entrata in funzione dei pannelli fotovoltaici rappresenta un passo cruciale per il raggiungimento di questo obiettivo, poiché l’azienda non dovrà più fare affidamento sull’energia elettrica tradizionale. A partire dal prossimo anno, Varvaglione1921, inoltre, calcolerà la propria Carbon Footprint, valutando in modo accurato le emissioni di anidride carbonica prodotte dalle proprie attività, attraverso una serie di indicatori che analizzeranno l’intero processo produttivo, dall’arrivo dell’uva in cantina al la bottiglia etichettata esce dall’azienda per raggiungere.
“Il percorso che abbiamo intrapreso da ormai diversi anni e che è culminato nella certificazione Equalitas, è solo l’inizio – le parole di Angelo Varvaglione, sustainability manager dell’azienda –. Ci impegniamo non solo a livello ambientale, ma anche nella responsabilità sociale e nella promozione del benessere dei nostri dipendenti. Siamo orgogliosi del nostro ruolo attivo nella comunità e intendiamo costruire il nostro futuro su solide basi ecologiche e sociali”.
Uno degli aspetti più innovativi del piano di sostenibilità di Varvaglione1921 è l’approccio alla comunità energetica. L’azienda si sta muovendo in questo senso per essere non solo autosufficiente, ma anche produttrice di energia. Questo modello di comunità è ancora in fase di regolamentazione legislativa, ma nella vision dell’azienda coinvolgerebbe sia le aziende private sia i comuni, offrendo ai cittadini l’opportunità di partecipare e beneficiare dell’energia prodotta tramite sconti sulla bolletta elettrica.
“Guardiamo al futuro del nostro territorio e a quello che vogliamo lasciare alle generazioni a venire – ha dichiarato Marzia Varvaglione, Responsabile Marketing e Mercati Esteri dell’azienda –, per noi la sostenibilità non è solo un concetto astratto, bensì impegno concreto per continuare a produrre in maniera innovativa senza nuocere alla natura”.
È da quest’anno che l’azienda tarantina è tra le venti cantine italiane che hanno sottoscritto una partnership con Vinventions per avere il primo tappo al mondo prodotto con la plastica raccolta nelle zone costiere: Nomacorc Ocean è infatti una chiusura per vini che mira a ridurre l’inquinamento marino e recupera, secondo i principi dell’economia circolare, gli Ocean Bound Plastic. Questo speciale tappo ha fatto la sua comparsa sul Margrande, il Fiano del Salento IGP di Varvaglione, a simboleggiare ulteriormente il legame di questa azienda con il territorio ionico.
APPUNTAMENTI/ Ad Avetrana si parla dei vantaggi dell’Agricoltura 4.0 applicata all’olivicoltura e analisi dei primi risultati raccolti
Scritto da Giornalista1Organizzata dal GAL Terre del Primitivo, l’azione informativa è rivolta agli agricoltori e si terrà il prossimo martedì 25 Luglio presso “l\'Azienda Agricola Marina Piccola Farm” ad Avetrana.
Il prossimo 25 Luglio si terrà la visita nel Campo Dimostrativo in Olivicoltura, uno dei tre campi voluti dal GAL Terre del Primitivo nella Programmazione 2014-2020 nell’ambito dell’Intervento B 5.2 “Azioni informative e dimostrative”.
A partire dalle ore 17:30, presso l’Azienda Agricola Marina Piccola Farm ad Avetrana, verranno analizzati i risultati raccolti dalle strumentazioni di agricoltura di precisione, posizionate nei terreni dedicati al campo dimostrativo ivi realizzato.
Forte è l’impegno del GAL Terre del Primitivo relativamente all’informazione continua degli imprenditori agricoli.
È per questo che è stata fortemente voluta la realizzazione dei Campi Dimostrativi, attrezzati con strumentazioni che consentono la raccolta di dati relativi al terreno e allo stato di salute delle piante di specifiche colture. In particolare, il monitoraggio da drone per la misurazione dello stress vegetativo dovuto a carenze di microelementi, il Dss per il controllo dei fitopatogeni, fino alle trappole interconnesse, permettono all\'azienda agricola di sapere quali sono le sostanze di cui è carente la pianta e poter intervenire in maniera ottimale, tempestiva e maggiormente sostenibile. Infatti, riuscendo a conoscere in anticipo cosa accadrà in campo, attraverso le stazioni meteorologiche, i sensori fogliari e i modelli previsionali, si ottiene la riduzione dei trattamenti fitosanitari, monitorando anche diversi insetti, come ad esempio la mosca dell’ulivo, intervenendo solo laddove è realmente necessario. Tali dati, monitorati costantemente e, opportunamente rielaborati, diverranno utili informazioni che saranno diffuse a beneficio di tutti gli agricoltori.
L’obiettivo finale dei campi dimostrativi, così come per le altre azioni previste dall’Intervento B 5.2 (vademecum informativi, workshop, convegni, ecc.) è quello di rendere l’agricoltura del comprensorio del GAL maggiormente competitiva.
Rendere le aziende agricole più sostenibili, diversificare le attività agricole reintroducendo colture arboree che in tempi passati avevano nel territorio una importante produzione (fico, mandorlo, patata primaticcia, Pomodorino di Manduria, ecc.), mostrare i vantaggi e le opportunità dell’agricoltura di precisione: sono questi gli obiettivi specifici che si intende raggiungere.
La partecipazione gratuita è aperta a tutti gli interessati.
L’iniziativa rientra le Azioni a sostegno del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Puglia 2014-2020 Fondo F.E.A.S MISURA 19 Sottomisura 19.2 PIANO DI AZIONE LOCALE \"MUSEO DIFFUSO DELLE TERRE DEL PRIMITIVO” - Azione B “Creazione di un sistema turistico integrato e sostenibile\" Intervento B 5.2 Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione.
INCONTRO COMUNE-CONFCOMMERCIO TARANTO/ Il ruolo strategico del commercio di vicinato per la qualità degli spazi urbani
Scritto da Giornalista1Il rilancio delle attività di vicinato, le strategie da adottare per valorizzare le vie del commercio, gli interventi di rigenerazione urbana. Tematiche strettamente connesse al legame indissolubile che vi è tra la città ed i negozi, un rapporto che non è solo economico, ma sociale, culturale ed identitario.
Il commercio tra le attività economiche della città, più strettamente di ogni altro settore, vive in stretta sinergia con le dinamiche degli spazi: l’accesso, la cura, le funzioni, l’attrattività ed altro. Ecco perché è impossibile segnare un confine netto tra pubblico e privato, tra strada e negozi: la porta di accesso al negozi è un limite materiale, ma che comunque ‘filtra’ ciò che avviene al di là della soglia.
Tale premessa spiega perché l’Amministrazione comunale e Confcommercio Taranto, uno dei principiali stakeholder in tema di commercio urbano, debbano trovare un punto di sintesi nel ragionamento sul futuro del commercio di vicinato e del rilancio delle strade del commercio.
Se ne è parlato ieri in un incontro allargato tra una folta rappresentanza dell’Amministrazione guidata dal vice sindaco Fabrizio Manzulli ( erano presenti gli assessori Cosimo Ciracì, Fabiano Marti, Gianni Azzaro, Matteo Giorno ed il presidente di Kyma Ambiente, Giampiero Mancarelli) e una delegazione Confcommercio guidata dal vice presidente vicario Giuseppe Spadafino ( costituita da dai presidenti di delegazione Salvatore Cafiero per il Borgo, Lelio Fanelli per Tre Carrare Solito, Stany Vitiello per Talsano, il presidente di Federmoda Taranto Mario Raffo e in rappresentanza di Città Vecchia Gaetano Galiano).
Partendo dal dato acclarato che la relazione tra le politiche urbane e quelle commerciali è indiscutibile, e che la collaborazione tra amministrazioni e associazioni di categoria sia la condizione essenziale per determinare politiche più incisive ed efficaci per il rilancio delle aree urbane del commercio, l’obiettivo rimane quello di contribuire ognuno per il proprio ruolo e per le proprie funzioni a riportare al centro del ragionamento sul presente e il futuro prossimo del tessuto commerciale di Taranto, un’idea di città più vivibile ed accessibile, una città che sia di tutti - cittadini, lavoratori, residenti e non-, una città che sia luogo di relazioni, di servizi, di commerci, di cultura, di svago.
Su questi temi e sui percorsi da avviare, le parti torneranno a confrontarsi in tempi brevissimi attraverso un calendario di incontri dedicati ai vari temi (Viabilità, Decoro ed Igiene, Eventi, Servizi) secondo un crono-programma che sarà concordato dalle parti. Intanto, per ora c’è la volontà di ragionare assieme sul lavoro da fare per fermare la desertificazione commerciale di alcune zone della città, per ricucire il rapporto tra tessuto commerciale e territorio, per rendere la città con le sue vie del commercio più attrattiva, e questo è già un primo importante punto di partenza. Nei prossimi giorni si andrà sui temi e certamente non mancheranno i ragionamenti e le proposte su cui ci sarà da riflettere e da lavorare.