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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
Artigianato, Commercio & Agricoltura

Artigianato, Commercio & Agricoltura (134)

“Città Vecchia va aiutata. Occorre una struttura tecnica pubblica che dia supporto al processo di rigenerazione urbana e sociale del centro storico”.

Giugno 2022/ febbraio 2024: nulla è cambiato dai giorni di  quell’accorato appello della Delegazione Città Vecchia Confcommercio  che, a distanza di  un anno e mezzo, rinnova l’appello a Palazzo di Città.

 

“Semmai ce ne fosse bisogno – afferma Claudia Lacitignola, presidente della delegazione Città Vecchia Confcommercio-  ricordiamo che il centro storico di Taranto, come un museo urbano a cielo aperto, è patrimonio culturale della città, al pari nel museo archeologico, del castello;

la trascuratezza, il degrado, la situazione di generale  precarietà  che avvolge vaste aree  dell’isola rappresenta un attacco alle radici culturali della nostra comunità.

Il centro storico di Taranto richiede politiche su misura per un sistema urbano di alto valore culturale,  con caratteristiche sociali, urbanistiche, artistiche, storiche, ambientali, non riscontrabili in nessun altro luogo della Città. La rigenerazione urbana di Città Vecchia, dovrebbe essere il primo e il più importante progetto di una amministrazione comunale che abbia un reale obiettivo di rilancio turistico- culturale della città,  così come è stato per Bari e così com’è per Lecce.  

Se Taranto è il fanalino di coda dell’offerta turistica regionale,  la motivazione  va ricercata anche  nello stato di degrado del centro storico, oggetto continuo di critiche da parte dei turisti e dei non abituali frequentatori.

 

Noi operatori delle attività commerciali  dell’isola non sappiamo più con chi dobbiamo parlare, chi sono i nostri referenti istituzionali. Non riusciamo a capire quale sia il disegno politico  della Amministrazione che non riesce nemmeno  a dare risposte  sul piano del  governo quotidiano del territorio.

Città Vecchia è sporca e presenta vaste zone ricolme di rifiuti, come abbiamo ampiamente documentato più di un anno fa facendo pervenire, agli allora assessori,  un  report fotografico su lo stato dei luoghi. Città Vecchia è buia e ciò giustamente contribuisce ad allontanare il cittadino e il turista che avverte un senso di disagio, e se non addirittura in alcuni vicoli, di timore. Città Vecchia è degradata, basta allontanarsi di qualche metro da via Garibaldi per scoprire angoli fatiscenti, in totale abbandono, addirittura utilizzati come discarica. Città Vecchia è terra di abusi, chiunque voglia può appropriarsi di un pezzo di territorio e farne ciò che desidera.

 

Abbiamo perso ormai il conto di quante sollecitazioni, richieste, incontri abbiamo fatto con gli assessori ed i vari delegati alla Città Vecchia ed alla sicurezza. Non una criticità, non un problema è mai stato risolto, solo qualche accontentino per un paio di settimane e poi tutto come prima.

Sicurezza e Decoro’ rappresentano – conclude Lacitignola-  la priorità assoluta, siamo a qualche settimana dalla partenza della nuova stagione croceristica e via Duomo   ogni giorno verrà attraversata da centinaia di turisti: noi operatori dovremo come sempre darci da fare per nascondere la polvere sotto il tappeto,  sapendo che questo non basterà e che non ci risparmierà le critiche e le recensioni malevole.

Qualcuno lassù, da Palazzo di Città, ha ancora tempo e voglia di dare ascolto a noi operatori?>>

 

 

 

 

Tempo scaduto: il commercio di vicinato non può più attendere i tempi della politica. Le attività del commercio al dettaglio sono al collasso, ma la politica sembra non percepire a pieno la gravità del fenomeno. E’ quanto accade in buona parte dei comuni della provincia di Taranto ed in particolare nel comune capoluogo, la cui classe politica attraversa una complicata crisi esistenziale che la allontana dai problemi reali delle imprese, determinando politiche amministrative che non danno risposte adeguate alle attese delle attività del commercio, motore trainante dell’economia del territorio.

 

E’ quanto è emerso nell’ultimo Consiglio generale di Confcommercio Taranto, nel quale si è sviluppato un ampio e partecipato confronto, riguardante la problematica della ‘desertificazione commerciale delle aree urbane’. Un tema portante per tutto il 2024 e che sarà al centro l’attività sindacale dell’Associazione, a tal proposito è stata infatti istituita una Commissione speciale sulle problematiche del commercio di vicinato che avrà il compito di monitorare la situazione nei vari comuni e interfacciarsi con le amministrazioni.

 

Per quanto concerne Taranto, dove la situazione, per le note vicende politico- amministrative e per l’acutizzarsi della crisi dell’Ilva,  si  presenta particolarmente critica, si è deciso di affidare ad     un nuovo organo la ‘Consulta delle Delegazioni della Città di Taranto’ che sarà presieduta da Giuseppe Spadafino (già vice presidente vicario di Confcommercio Taranto con delega al Commercio) il compito  di coordinare -in sinergia con le delegazioni urbane- le azioni da intraprendere a sostegno del settore del commercio di prossimità.

 

“Il commercio di vicinato – afferma Giuseppe Spadafino- sta affrontando un momento di grave difficoltà. Il tema è stato oggetto di un Consiglio  molto impegnativo, nel quale abbiamo deciso di avviare  un percorso di confronto con la base associativa che ci porterà nelle prossime settimane ad elaborare un  ‘Manifesto per la Tutela del Commercio di Vicinato’. Un documento di proposte volte a dare risposte alle principali problematiche che in questo momento minacciano il nostro settore e che rivolgerà specifiche richieste alle Amministrazioni, chiamandole ad un senso di responsabilità che ad oggi in molti casi è venuto meno, ma che anzi in alcuni casi ha richiesto addirittura un’azione di difesa da parte della nostra Organizzazione,  come nel caso del ritorno in auge del progetto del Comparto 32, collegato alla supposta esigenza di creare un centro servizi nelle vicinanze dell’Ospedale San Cataldo.

L’impatto delle politiche locali sulle economie territoriali è d’altronde determinate, come è fin troppo evidente a Taranto dove ormai l’operato della Amministrazione va sempre più contro le imprese. L’aumento della Tari (sembrerebbe del 30%) è l’ennesimo regalo dell’Amministrazione ai Tarantini che, già oberati dall’aumento dei costi fissi e dei prezzi- si vedranno erodere ulteriormente   il potere di acquisto, per non parlare poi delle imprese che alla lunga lista dei costi di gestione dovranno aggiungere un nuovo rincaro non giustificato peraltro dallo stato di decoro ed igiene della città.

 

Siamo al capolinea e – conclude Spadafino- questa volta non saremo disposti a fare sconti, a cedere a quell’attendismo che nel passato ci è stato proposto dietro la promessa di soluzioni a breve che non sono mai arrivate. Avanzeremo le nostre proposte, ma a patto che alle nostre richieste conseguano risposte rapide e risolutive. Il tempo dell’attesa è scaduto”

 

 

 

 

Chiusa la breve parentesi delle vendite di Natale, il commercio al dettaglio taglia il nastro del 2024 con il consueto  appuntamento dei Saldi Invernali (dal 5 gennaio al 28 febbraio). Un periodo durante il quale le attività del commercio concentrano le forze per accogliere la clientela con una vasta offerta di prodotti a prezzi scontati ; un momento strategico  per i negozi di vicinato che nei primi giorni del nuovo anno hanno preparato gli allestimenti dedicati ai saldi per facilitare la scelta dei capi e dei prodotti a saldo. Come sempre la caccia all’affare, la voglia di concedersi l’acquisto di un capo desiderato ma  che non si è potuto comprare ad inizio della stagione invernale,   sarà la motivazione principale di spesa per buona parte dei consumatori;  secondo le previsioni dell’Ufficio studi di Confcommercio: l’85% dei consumatori destinerà ai saldi circa 200 euro, una cifra in linea con lo scorso anno. Circa il 64% dei consumatori farà acquisti di merce a saldo.

 

“I commercianti auspicano che – commenta Mario Raffo, presidente provinciale di Federmoda-  i consumatori vogliano approfittare degli sconti, dopo una partenza delle vendite invernali  davvero deludente. Rispetto al 2022,  le vendite quest’anno hanno registrato un calo del 30%, così come la partesi natalizia è stata poco significativa e concentrata dal 22 al 24 dicembre. La moda, a differenza di altri settori,   non ha particolarmente risentito dell’inflazione: la possibilità di fare buoni affari e di acquistare abbigliamento, scarpe e accessori importanti a prezzi convenienti è reale. Le nostre aspettative di vendita sono alte, anche se purtroppo sappiamo che  su la capacità di spesa dei consumatori incidono varie  problematiche che inducono a contrarre il budget destinato alla spesa per l’abbigliamento.

Siamo ben lieti che  un’ampia fascia di consumatori – e lo abbiamo notato anche durante le vendite natalizie - apprezzi il servizio che offrono i punti vendita  de commercio al dettaglio e che preferiscano fare acquisti nei negozi del commercio di vicinato, per tutta una serie di elementi ascrivibili soprattutto al rapporto personalizzato che solo le attività di vicinato offrono. L’accoglienza ed  il rapporto con il personale addetto alla vendita,   per molti clienti rappresenta un fattore importante della esperienza di shopping.”

 

Si ricorda che oggi 6 gennaio, festività della Befana, e domenica 7  i  negozi saranno aperti per l’intera giornata in tutta la provincia di Taranto

Le modalità di svolgimento dei saldi restano le stesse già  conosciute dai consumatori che hanno imparato ad apprezzare il  decalogo dei Saldi chiari e sicuri di Confcommercio .

Cambi- La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (artt. 130 e ss. d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

Prova dei capi- Non c’è obbligo. È rimessa alla discrezionalità del negoziante.

Pagamenti- Le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.

Prodotti in vendita- I capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.

Indicazione del prezzo- Obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

Riparazioni- Qualora il prodotto acquistato in saldo debba prevedere modifiche e/o adattamenti sartoriali alle esigenze della clientela (es. orli, maniche, asole, ecc…) il costo è a carico del cliente, salvo diversa pattuizione. L\'operatore commerciale dovrà darne preventiva informazione al cliente.

 

 

Lunedì 18 dicembre, talk in Confcommercio a cura di Terziario Donna sui temi dell’automprenditorialità, della formazione, delle competenze e della motivazione personale.

 

L’occupazione femminile cresce e nel terziario la crescita è ancora più accentuata, ciò malgrado l’Italia resta indietro di almeno 24 punti rispetto alla media europea. L’Ufficio Studi di Confcommercio traccia il quadro delle dinamiche dell’occupazione femminile.

Il settore del terziario è quello che registra in termini percentuali valori di occupazione femminile superiori (47,5%) rispetto al totale delle attività economiche, tuttavia l’imprenditoria femminile rappresenta appena il 22% del totale delle imprese.

Le imprese femminili in percentuale sono molte di più nelle regioni meridionali, rispetto alle regioni del Nord come il Veneto, la Lombardia, l’Emilia Romagna. Va evidenziato però che il tasso di imprese  femminili è inversamente proporzionale al tasso di occupazione e impegno femminile, ciò significa che le politiche sulle pari opportunità hanno ancora tanta strada da percorre per creare le condizioni necessarie per favorire la partecipazione femminile al mercato del lavoro. Nel 2022 si sono infatti licenziate 44 mila donne per la difficoltà di conciliare figli e lavoro.

 

Terziario Donna Confcommercio Taranto intende avviare un percorso di confronto e di informazione sui temi inerenti l’accesso al mercato del lavoro ed in particolare riferimento al lavoro autonomo nell’ambito delle professioni e dell’imprenditoria.

‘L’Impresa è donna’ è il progetto della organizzazione provinciale delle imprenditrici di Confcommercio organizzato in tre giornate nelle quali rappresentanti del mondo delle professioni e delle imprese daranno una serie di informazioni, spunti, testimonianze utili alle donne che desiderano intraprendere una attività lavorativa autonoma o che già sono impegnate e che desiderano affrontare nuove sfide, rilanciare il proprio business.

 

“Con il primo incontro ‘Donne che decidono il loro futuro’ - spiega Paola Scialpi,  presidente provinciale  di Terziario Donna Taranto- parleremo in particolare alle giovani donne che desiderano mettersi alla prova ed impegnarsi in un percorso di autoimprenditorialità. Abbiamo invitato a parlare  consulenti e professioniste con competenze personali e professionali in vari ambiti, la formula è quella del talk perché ci piacerebbe poter interagire con chi partecipa all’incontro. Andremo avanti con altri due incontri a febbraio dedicato  alle donne protagoniste del cambiamento, e marzo alle nuove opportunità imprenditoriali legate  all’innovazione.”

 

Il primo appuntamento è per lunedì 18 dicembre con inizio alle ore 9.00 (Conference room di Confcommercio in v.le Magna Grecia 119); dopo l’intervento di  saluto del presidente provinciale di Confcommercio, Leonardo Giangrande, seguirà l’intervento di apertura della presidente di TD, Paola Scialpi. La parola poi passerà a: Nadia Bonucci, dirigente scolastico;  Rossana Ercolano, esperta di formazione; Paola D’Andria,  motivator; Antonella Testa, esperta di finanza agevolata; Maria Pasanisi, psicologa; Emilia Blasi, imprenditrice.  Coordina Simona Giorgi, Area Comunicazione Confcommercio Taranto.

 

I geometri del Collegio provinciale di Taranto in Confcommercio, questo pomeriggio mercoledì 13 dicembre (alle ore 15.00)  per un talk sui temi della rigenerazione urbana, in relazione alla tutela delle attività di vicinato.

L’iniziativa rientra nel progetto ‘Geometrie Urbane’, organizzato a Taranto dal Collegio provinciale dei geometri e geometri laureati, con il contributo artistico di Archita Festival, e Confcommercio Taranto tra i partner patrocinanti,  dal 9 al 16 dicembre.

Un interessante percorso a tappe teso a valorizzare la figura professionale del geometra attraverso vari linguaggi ed occasioni di confronto.

 

In tal ottica l’iniziativa realizzata in collaborazione con Confcommercio: un talk su due  tematiche di grande interesse per le attività del Terziario di mercato.

Si parlerà di rigenerazione urbana quale asset strategico per la tutela del commercio di prossimità, e del nuovo PUG, uno strumento di programmazione fondamentale per lo sviluppo futuro del territorio, in merito al quale  recentemente vi sono stati gli incontri pubblici che hanno consentito la partecipazione ed il confronto tra i vari attori del territorio.

 

Il talk in Confcommercio vuol essere un nuovo contributo al dibattito cittadino sul tema della centralità delle attività di prossimità per lo sviluppo delle economie legate alle aree urbane, per le ricadute socio ambientali  sull’habitat cittadino e sulla qualità della vita. Un tema sul quale Confcommercio intende portare avanti nel 2024 con rinnovato impegno le sue politiche di tutela delle attività di vicinato, e di confronto con le amministrazioni comunali del territorio provinciale ed in particolare del capoluogo ionico per l’avvio di progetti di riqualificazione  urbana

 

Interveranno al talk il presidente di Confcommercio Leonardo Giangrande e il componete di Collegio, Angelo Giordano per i saluti. Contributi al dibattito di Giuseppe Spadafino e Tullio Mancino per Confcommercio nella prima parte dedicata alla riqualificazione urbana; gli architetti Mario Francesco Romandini e Roberto La Gioia del Gruppo di lavoro del PUG che dialogheranno con il prof. Francesco Karrer (in collegamento da Roma) e  che dopo 40 anni firmerà il nuovo PUG.

 

 

 

 

 

Natale, festa delle famiglie, ma anche occasione per donare.  Come di consuetudine, nelle piazze italiane ritorna Telethon, il grande appuntamento  con la solidarietà, giunto quest’anno alla 34 esima edizione, promosso in tutta la penisola dalla omonima fondazione nelle giornate del 10,16 e 17 dicembre. 

 

E naturalmente, non poteva mancare la risposta della delegazione ‘Tre Carrare Solito’ di Confcommercio Taranto che domenica 10 dicembre darà il suo sostegno all’appello di Telethon per la ricerca nell’ambito delle malattie rare.

 

“ Per tutta la giornata – spiega Lelio Fanelli, presidente della delegazione Confcommercio-   via Cesare Battisti, dalle 8.00 alle 24.00, sarà interdetta al traffico per consentire la manifestazione ‘Notte di Natale 2023’ (patrocinata  dall’Amministrazione comunale di Taranto) che ospiterà il Mercatino di Natale, la casetta di Babbo Natale, le esibizioni delle scuole di ballo, quattro postazioni musicali; il tutto sarà animato dai personaggi del mondo dei piccoli, sono state infatti ingaggiate   20 mascotte con le quali i bimbi potranno fare una foto ricordo.  

 

Naturalmente, sarà anche presente BNL, la banca che da sempre associa il suo nome alla raccolta benefica Telethon, una felice collaborazione a Taranto (e a tal proposito voglio ringraziare la direttrice della sede centrale,  Marina Grottoli) e chi vorrà contribuire alla buona causa della Fondazione, potrà accedere ai salvadanai di  Telethon per offrire il proprio contributo. Concludo con invito alle famiglie, ma anche ai ragazzi che tante volte ci sorprendono per la loro spontanea generosità, a far mancare il sostegno  alla  importante causa della ricerca”.

 

 

La proposta di Confcommercio: “Portiamo il mercatino della Befana al Borgo e promuoviamolo come iniziativa del commercio tradizionale di vicinato”

 

Il suono delle pastorali e l’accensione delle luci  hanno dato il via alla tradizione ed agli appuntamenti del  Natale Tarantino, uno dei più lunghi  della penisola.

 

Già ieri, domenica, buona parte delle  attività commerciali  del Borgo erano aperte, anticipando quella che è ormai una consuetudine ‘la maratona di dicembre’, cioè la apertura sette giorni su sette dei negozi, adottata da anni un po’ ovunque.  A Taranto il Natale invece parte prima, con la festività di Santa Cecilia, una tradizione cresciuta negli anni e molto apprezzata dai Tarantini che si pregiano di essere i primi ad addobbare l’albero, a preparare i dolci di Natale e ad acquistare  i doni.

Un clima natalizio nel vero senso della parola,  anche per le temperature rigide, da inverno inoltrato,  che hanno caratterizzato il week end. Il freddo non ha però scoraggiato il passeggio nelle vie dello shopping; la voglia di vivere la bellezza della città illuminata,  lo start alla  pista di ghiaccio,  hanno richiamato infatti un bel po’ di gente.

 

“Naturalmente da domenica 3 dicembre, si entra ufficialmente nel mese dell’Avvento e da questa data – conferma Salvatore Cafiero, presidente della delegazione Borgo Confcommercio- l’apertura domenicale, diventerà quasi  un obbligo al quale nessuna attività commerciale generalmente si sottrae. La città sarà come sempre animata dalle  tante iniziative pubbliche e private che contribuiranno a dare calore e colore alle vie del commercio, in questo periodo  addobbate con le luminarie organizzate dalla Amministrazione Comunale.

Sul fronte servizi  si attende che la Marina Militare, dando seguito ad una preziosa collaborazione con l’Ente civico, avviata con successo negli anni passati, rinnovi la disponibilità delle due aree Caserma Mezzacapo e Stazione Torpediniere per consentire nelle ore serali la sosta delle autovetture private. Tra le novità di quest’anno vi sono i due park & ride, Democrate e Cimino,  davvero molto utili,  funzionali ed economicamente convenienti per il cittadino, una risposta preziosa alla mobilità sostenibile.”

 

Intanto già si ragiona in vista dell’appuntamento del 5 gennaio con il mercatino della Befana. Nei giorni scorsi si è tenuto un incontro al Comune al quale hanno partecipato per Confcommercio, il presidente del Borgo, Cafiero e il presidente di FIVA, Francesco Stasi. La proposta avanzata dai rappresentanti della Associazione, e condivisa dalla delegazione Città Vecchia guidata da Claudia Lacitignola, è di realizzare il Mercatino dell’Epifania al Borgo in p.zza Garibaldi.

Naturalmente un mercatino tipico di qualità, dedicato ai bimbi, di giocattoli e dolciumi. L’idea è di puntare su un’offerta commerciale che declini la tipica vocazione merceologica e valorizzi la tradizione storica del Mercatino della Befana, cioè una formula che dia valore aggiunto ed attrattività al Borgo e alla Città Vecchia, e che richiami visitatori come avviene in altre città italiane.

 

 

Sabato 11 Novembre, presso l’Istituto Del Prete Falcone di Sava, avrà luogo il convegno “Verso l’agricoltura 4.0 nelle Terre del Primitivo - Le opportunità delle tecnologie applicate all’agricoltura”, moderato dal direttore del GAL Terre del Primitivo, Rita Mazzolani. Il convegno, promosso per la diffusione dei risultati intermedi dell’Intervento a regia diretta B 5.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione”, dopo l’introduzione del presidente del Gal Terre del Primitivo, Dario Daggiano, e i saluti del DS dell’Istituto Del Prete Falcone, Alessandro Pagano, entrerà nel vivo dei lavori, con l’agronomo Salvatore Attanasio, consulente del Gal Terre del Primitivo, che presenterà i primi risultati conseguiti a seguito del programma e delle azioni informative svoltesi negli 11 Comuni del comprensorio GAL. A seguire, l’intervento di Raffaele Ranieri, della società Skydrone360, azienda fornitrice della strumentazione di agricoltura di precisione, che presenterà i risultati provenienti dai 3 campi dimostrativi.

Le conclusioni del convegno saranno affidate all’on. Dario Iaia, segretario della commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari, a cui si deve l’intervento del Governo a favore delle imprese agricole per i danni da “Peronospora” alle produzioni viticole.

 

L’agricoltura 4.0 nelle Terre del Primitivo è uno dei temi principali del convegno organizzato dal GAL. Il percorso informativo si è avviato lo scorso aprile a Manduria con un primo convegno in cui è stato presentato il progetto, prosegue con questo secondo, e infine, si concluderà con un appuntamento che mirerà alla diffusione dei risultati raggiunti sia dalle azioni informative destinate agli agricoltori attraverso workshop tematici in ogni comune del comprensorio del GAL, sia con i dati derivanti dalle strumentazioni di agricoltura di precisione installate in tre campi dimostrativi, un vigneto, un oliveto e un ficheto, tutte produzioni tipiche del territorio delle Terre del Primitivo. Sono infatti molteplici le azioni progettuali svolte sul territorio dal Gal Terre del Primitivo, attraverso le quali si mira a promuovere l’applicazione di un’agricoltura più sostenibile sia attraverso la differenziazione delle colture, valorizzando la tradizione e incrementando la produttività aziendale, sia attraverso l’applicazione dell’agricoltura 4.0.

 

Il convegno, rivolto non solo agli imprenditori agricoli ma alla comunità intera, intende presentare le diverse attività che sostanziano il progetto B 5.2: workshop monotematici, campi dimostrativi con attrezzature di agricoltura di precisione, visite in campo. Obiettivi del progetto sono pertanto informare il mondo agricolo sulla necessità di diversificare le colture (recuperando colture arboree che in tempi passati avevano nel territorio una forte valenza produttiva ed economica, fra cui il fico e il mandorlo), rendere le aziende più sostenibili e, soprattutto, quello di mostrare i vantaggi e le opportunità dell’agricoltura di precisione.

È per questo che il GAL ha fortemente voluto la realizzazione di una serie di campi dimostrativi per la raccolta di informazioni relative al terreno e alle colture, che verranno rielaborate e diffuse a beneficio di tutti gli agricoltori.

 

 

 

 

 

 

Il Gal Terre del Primitivo, che nella sua mission ha la promozione dello sviluppo rurale e agricolo delle zone comprese nel proprio comprensorio, si è fatto portavoce delle istanze di cambiamento che l’agricoltura oggi richiede: innovazione ed efficienza sempre più elevata con un impatto ambientale sempre più contenuto, anche in relazione a quelli che sono gli Obiettivi Agenda 2030, che, tra l’altro, promuove un’agricoltura più sostenibile.

 

Un contesto, quello odierno, che impone con decisione, sia nell’agricoltura sia nel sistema agroalimentare, importanti scelte che muovano con decisione verso la sostenibilità, l’aggiornamento tecnologico continuo, la differenziazione strategica sui mercati, la valorizzazione e l\\\'interpretazione di nuove domande di mercato e la salvaguardia di varietà territoriali, storiche e uniche.

 

Ad accelerare la necessità del cambiamento, soprattutto nel Salento, così come nel territorio del Gal Terre del Primitivo è il fenomeno della xylella fastidiosa, che ha colpito in maniera violenta e irreversibile  le colture olivicole.

La ceramica tradizionale della Città di Grottaglie è stata al centro di un seminario nella città giappone di Shigaraki, uno dei 5 luoghi più storici per la ceramica tradizionale nella terra del Sol Levante.

 

Il professor Masayoshi Ishida, del Dipartimento di Gestione Alimentare presso l\'Università della Prefettura di Ritsumei in Giappone, è intervenuto nel “Seminario di Shigaraki Kotosukuri” per parlare della ceramica tradizionale e del suo uso nella cottura e conservazione degli alimenti citando quale caso specifico la cittadina pugliese di Grottaglie.

 

Il professor Ishida ha illustrato i concetti Slow Food nella cucina tradizionale italiana, ha parlato delle tradizioni in evoluzione, delle campagne di protezione degli ingredienti e della promozione dei cibi regionali. In particolare, ha raccontato la ceramica d’uso grottagliese e le attività della Comunità Slow Food per la valorizzazione della Ceramica d\'uso grottagliese grazie alla collaborazione con Franco Peluso, Presidente di Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche con il quale il professor Masayoshi ha condiviso il contenuto di una parte del seminario.

 

“E’ stato un vero onore – dichiara Franco Peluso, Presidente di Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche – poter contribuire alla realizzazione del seminario del professor Masayoshi Ishida fornendo materiale e dettagli sulla produzione e sull’uso dei manufatti della ceramica grottagliese. L’oggetto che ha attirato l’attenzione e la curiosità dei partecipanti del seminario in Giappone è stato lo “Srulo a secretu” ossia la Brocca con segreto la cui peculiarità, nella tradizione, era quella di burlarsi dei commensali che nella mescita del vino versavano il contenuto sulla tavola.”

 

I rapporti internazionali sono uno degli aspetti particolarmente curati dall’associazione grottagliese che vedono intensificarsi le relazioni con la Scozia, la Repubblica Ceca, l’Ungheria, Malta e, più di recente, l’Ucraina tanto da aver realizzato un piatto con i decori della bandiera ucraina consegnato direttamente alla presidente di Slow Food in Ukraine, Yulia Pitenko (nella foto con il piatto).

 

Il professor Masayoshi Ishida, già Presidente di Slow Food Japan, è stato il relatore principale del seminario che si è tenuto presso Istituto della tecnica di ceramica in Shigaraki, organizzato dall’istituto per i cittadini di Shigaraki.

 

Con l’ingresso in guida del ristorante Macchiaviva Bistrot e la conferma della trattoria La Luna nel Pozzo, Grottaglie - famosa città delle ceramiche - si conferma tra le località della buona tavola al Sud Italia.

 

Osterie d\'Italia è un viaggio nella ristorazione italiana più autentica, raccontata tramite le visite e le recensioni di oltre 230 collaboratori che per l’edizione del 2024 vede registrare una “splendida doppietta” per la nota città delle ceramiche pugliese. La guida, pubblicata da Slow Food Editore, rappresenta per molti amanti del buon cibo la fedele compagna di viaggio che fa scoprire il meglio della cucina regionale facendo trovare i suoi lettori a tavola, sempre nel posto giusto.

 

L\'incremento della popolarità dei ristoranti che propongono cibi di alta qualità a prezzi accessibili sta ampliando il pubblico di Osterie d’Italia, includendo anche coloro che in passato preferivano i ristoranti più blasonati o stellati. Questa raccolta offre un’ampia selezione di locali distribuiti in tutta Italia, permettendo ai lettori di individuare l\'osteria perfetta ovunque si trovino nella penisola. Il movimento della chiocciolina con la trentaquattresima edizione di \"Osterie d\'Italia\" celebra il settore gastronomico italiano e spazia fra ristoranti storici e allettanti interpretazioni contemporanee, proponendo oltre 1700 trattorie, osterie, enoteche con cucina, agriturismi e ristoranti che si distinguono per la cucina locale, la scelta rigorosa degli ingredienti e la grande ospitalità. Il successo straordinario che questo tipo di ristorazione sta vivendo spinge molti ristoratori ad abbracciarne l\'identità. “Osterie d’Italia 2024” è la guida ideale per gli appassionati della cucina italiana, frutto dell’impegno e della consolidata competenza di numerosi esperti.

 

“L’enogastronomia a Grottaglie – dichiara Franco Peluso, Presidente Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche e Portavoce della Comunità Slow Food per la valorizzazione della ceramica d’uso grottagliese – è cresciuta notevolmente in questi ultimi anni grazie alla passione di una nuova generazione di cuoche e cuochi che hanno saputo valorizzare l’essenza delle materie prime del territorio proponendo sia piatti della tradizione che rivisitazioni personalizzate senza stravolgere il valore delle materie prime utilizzate. Allo stesso tempo, molti produttori locali hanno ricercato i valori qualitativi più autentici portando nelle rispettive aziende delle produzioni improntate alla qualità e alla valorizzazione di produzioni eco-sostenibili. Abbiamo in Puglia una biodiversità unica che i nostri ristoratori stanno valorizzando ed il connubio con la ceramica della tradizione grottagliese sia in chiave classica che moderna non può che contribuire ad esaltare le ricette e le preparazioni dei nostri ristoratori.”

 

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