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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura
Artigianato, Commercio & Agricoltura

Artigianato, Commercio & Agricoltura (142)

Al via da ieri i Saldi Estivi 2024. Come si legge in una nota di Confcommercio Taranto, si è aperto un lungo fine settimana, con negozi aperti oggi  a Taranto e provincia, molto atteso  dagli amanti dello shopping che hanno ormai calendarizzato la data dell’inizio saldi come evento da non perdere.

 

Come da tradizione infatti, il  primo week end di luglio è contrassegnato dall’avvio della stagione delle vendite a prezzi scontati di capi di abbigliamento, calzature, accessori, ed articoli per la casa nel pieno, appuntamento apprezzato dalla clientela che ha la possibilità di scegliere tra le collezioni della stagione in corso,  partita appena poco più di un mese fa. I saldi estivi sono infatti sempre molto interessanti poiché inegozi sono  ancora pieni di merce  e di capi di tendenza da acquistare e mettere nella valigia delle vacanze. Una scelta che spazia tra i brand, ed i cosiddetti must have dell’estate e in qualche caso l’acquisto dell’affare  da indossare in autunno con i primi freddi.  

 

Le regole dei Saldi - che andranno avanti sino al 15 settembre- sono quelle di sempre,  Federazione Moda Taranto  e Confcommercio Taranto ricordano una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo seguendo norme di sicurezza e trasparenza:

CAMBI - la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto;
PROVA DEI CAMBI - non c’è obbligo, è rimesso alla discrezionalità del negoziante;
PAGAMENTI - le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante;
PRODOTTI IN VENDITA - i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo;
PREZZI - obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.
MODIFICHE E/O ADATTAMENTI SARTORIALI - sono a carico del cliente, salvo diversa pattuizione.

 

Nell’ambito del confronto tra tecnici e politici sullo stato attuale dell’agricoltura in Puglia e sul suo futuro, il Gal Terre del Primitivo di Manduria ha promosso un convegno oggi 28 giugno nel suggestivo  affascinante  contesto naturalistico di masseria Cuturi (tra l’altro azienda benbeficiata dal Gal Terre del Primitivo con precedenti misure).

 

Ad introdurre i lavori il presidente, Dario Daggiano con il presidente dei dottoriAgronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Taranto (ricordiamo che il convegno attribuisce crediti formativi ai dottori agronomi e forestali), Nicola Cristella .

 

Seguiranno gli  interventi dei tecnici del settore, Luca Toninato, vicepresidente Enogis, Luigi Tarricne e Gianvito Masi del CREA Viticoltura ed Enologia di Turi, Andrea Magarelli, dell’Università di Bari. 

 

 

 

La sessione pomeridiana del convegno si apre con un monologo dello scrittore Antonio Pascale, dal titolo esilarante, ma quanto mai efficace, 

 

“Da Pinocchio a Masterchef, la storia del mondo attraverso il grano, il pane, e il vino”

 

Un monologo di 30 minuti che traccia la millenaria, quanto affascinante storia del mondo. Pascale racconta di due Paesi, quello di Pinocchio e quello di Masterchef. Pinocchio è anche il grande racconto della fame, al contrario Masterchef ci illustra il paese dell’abbondanza. Come abbiamo fatto a passare da Pinocchio a Masterchef? Con quali benefici e i costi? Com’era il mondo fino all’altro ieri e come è oggi? E domani cosa faremo? Per questo mondo siamo il problema o la soluzione, ci togliamo da mezzo o restiamo? La risposta? Il pane! Un divertente, veloce e commovente Talk di 30 minuti, in cui si parla di letteratura, storia, energia, agronomia, innovazione, demografia, filosofia, dove parlando di agricoltura e  grazie a sole due slide si racconta la lunga cavalcata che abbiamo fatto, dei percorsi che abbiamo creato e delle impronte con le quali dobbiamo fare i conti. 

 

Antonio Pascale è scrittore, saggista, autore televisivo (di Belve) e teatrale, ispettore presso il Masaf, apprezzato conferenziere. Ha scritto molti libri, vinto molti premi, il suo ultimo lavoro si chiama “La foglia di fico”, per Einaudi, vincitore della selezione dei Campiello 2022. Scrive per il Mattino, il Foglio, la Stampa, Rivista Studio, Le Scienze e Mind (dove ha una rubrica) e le Guide di Repubblica. Dirige Agrifoglio, il primo sito che si occupa di agricoltura e innovazione e dirige il festival ColtivaTo, il primo festival dell\'agricoltura in Italia.

 

 

Seguiranno le altre sessioni, con gli interventi di Paolo Fiume del C.I.H.E.A.M. Bari (centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei), e Giuseppe De Mastrodell’Università di Bari - Facoltà di Agraria e con l’apporto di Cosimo Sallustio, responsabile di raccordo CLLD-LEADER, Qualità e Associazionismo del CSR 2023/2027 Regione Puglia. 

Concluderanno i lavori, l’on. Dario Iaia, segretario della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e altri illeciti ambientali e agroalimentari e l’assessore all’agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia

A moderare i lavori sarà la giornalista Valeria D’Autilia

 

Ai dottori agronomi e forestali che parteciperanno al convegno saranno riconosciuti i crediti formativi.

 

Il Gal Terre del Primitivo, anche seguendo i dettami dell’Agenda 2030, nella Programmazione 2014/2022, ha alacremente lavorato sui temi agricoli esull’innovazione, mettendo in campo attività progettuali di ampio respiro che hanno coinvolto il tessuto economico produttivo del territorio. 

 

Questo appuntamento giunge a conclusione del lavoro svolto (nell’ambito della misura PSR 2014-2022 -Regione Puglia- Misura 19 “Sostegno allo sviluppo locale LEADER Intervento B 5.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione) che ha visto impegnati in prima linea tecnici ed esperti sui temi agricoli, con attività pratiche, step divulgativi, azioni in campo.

Un’agricoltura a cui sempre più si chiede di essere ecosostenibilee che deve confrontarsi con i grandi temi, il consumo esagerato di acqua, l\\\\\\\'uso eccessivo di pesticidi, il rilevamento precoce delle malattie delle colture, la perdita di biodiversità, la frammentazione delle catene di approvvigionamento.

 

L\\\\\\\'agricoltura è chiamata ad affrontare una serie di sfide e i nostri agricoltori si trovano oggi, più che mai, a dover acquisire strumenti e conoscenze necessarie a fronteggiare i cambiamenti climatici, dei mercati, delle normative europee e contestualmente devono mantenere la propria azienda cercando di renderla maggiormente competitiva. 

Innovazione è la parola chiave che può consentire alla nostra agricoltura di continuare ad essere un settore importante di tutta l’economia regionale.

Monitorare le aree colturali, ricercare nuove forme di agricoltura, ottimizzare le risorse disponibili, sono gli ambiti di applicazione della ricerca e dell’innovazione tecnologica per un’agricoltura sempre più sostenibile.  

 

Il Gal Terre del Primitivo, anche seguendo i dettami dell’Agenda 2030, nella Programmazione 2014/2022, ha alacremente lavorato sui temi agricoli e sull’innovazione, mettendo in campo attività progettuali di ampio respiro che hanno coinvolto il tessuto economico produttivo del territorio. 

 

A conclusione del lavoro svolto (nell’ambito della misura PSR 2014-2022 -Regione Puglia- Misura 19 “Sostegno allo sviluppo locale LEADER Intervento B 5.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione) che ha visto impegnati in prima linea tecnici ed esperti sui temi agricoli, con attività pratiche, step divulgativi, azioni in campo, il 27 e il 28 Giugno si tireranno le somme di quanto realizzato, attraverso due momenti di confronto. 

 

Domani, giovedì 27, presso la sede del Gal Terre del Primitivo, aManduria, avrà luogo, la  presentazione delle attività progettuali e dei risultati dei 3 campi dimostrativi (in un vigneto, un oliveto e un ficheto) realizzati dal Gal Terre del Primitivo, dove con l’installazione di specifici sensori e l’utilizzo di droni si dimostrano i vantaggi dell’utilizzo dell’agricoltura di precisione.

Nella seconda giornata, il 28 Giugno, si svolgerà pressoMasseria Cuturi, azienda beneficiaria del Gal Terre del Primitivo, il convegno conclusivo che prevede sessioni mattutine e pomeridiane.  Ad aprire i lavori, dopo i saluti di rito del presidente del Gal, Dario Daggiano e NicolaCristella, presidente dei dottori Agronomi della Provincia di Taranto, 

A seguire gli interventi dei tecnici del settore, Luca Toninato, vicepresidente Enogis, Luigi Tarricne e Gianvito Masi del CREA Viticoltura ed Enologia di Turi. La sessione pomeridiana si aprirà con il monologo del giornalista autore, Antonio Pascale,  seguiranno gli interventi di Paolo Fiumedel C.I.H.E.A.M. Bari (centro Internazionale di alti studi agronomici mediterranei), Andrea Magarelli e Giuseppe De Mastro dell’Università di Bari - Facoltà di Agraria e con l’apporto di Cosimo Sallustio, responsabile di raccordo CLLD-LEADER, Qualità e Associazionismo del CSR 2023/2027 Regione Puglia. 

Concluderanno i lavori, l’on. Dario Iaia, segretario della commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e altri illeciti ambientali e agroalimentari e l’assessore all’agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia

A moderare i lavori sarà la giornalista Valeria D’Autilia

Ai dottori agronomi e forestali che parteciperanno al convegno saranno riconosciuti i crediti formativi.

 

Coin ritorna a Taranto, con un negozio dal format sperimentale,interamente dedicato ad abbigliamento e accessori. In linea con la strategia di espansione del marchio, la principale catena di department store in Italia ha deciso di riportare la propria insegna in città – dove già si trova un Coincasa in via Federico di Palma -, con uno spazio sviluppato su due piani, per unametratura complessiva di 500 mq. Il piano terra sarà dedicato alle collezioni donna e agli accessori, mentre il primo piano ospiterà l\'abbigliamento uomo.

 

A partire da domani 29 maggio gli abitanti di Taranto potranno vivere un\'esperienza di shopping raffinata, coinvolgente e di alta qualità. Situato nel cuore della città – in via Niccolò Tommaso D’Aquino -, il nuovo store Coin si inserisce in una location strategica e di grande fascino, che inaugurerà alle ore 17offrendo ai clienti vantaggi imperdibili.

 

Ugo Turi, Amministratore Delegato di Coin, commenta: \"La scelta di aprire un nuovo punto vendita in Puglia non è casuale: la Regione, con il suo vivace tessuto economico, è un territorio in costante crescita e un polo strategico dal potenziale straordinario non solo per il turismo, ma anche per il commercio. Questo store rappresenta non solo un\'opportunità per consolidare la presenza di Coin nel territorio, ma anche per contribuire allo sviluppo locale, creando nuovi posti di lavoro e stimolando la sua economia. Taranto, in particolare, con il suo ricco patrimonio storico e culturale, è caratterizzata da un crocevia di tradizioni e innovazioni che si riflette perfettamente nella filosofia del marchio. Per questo siamo entusiasti di poter offrire ai tarantini un\'esperienza d’acquisto unica, che si incastra alla perfezione alla sua bellezza e autenticità”.

 

La Puglia ospita già con successo altri punti vendita full format, come quelli presenti a Bari, nel centro commerciale Casamassima, e a Lecce. Inoltre sul territorio – a Monopoli, Trani e San Severo - sono presenti tre negozi Coincasa, il brand che dal 1962 interpreta il gusto italiano del vivere e dell’abitare con creatività e passione, presente con oltre 100 store in Italia e all’estero.

 

Domani, alle ore 15  il presidente nazionale della FISMO FEDERAZIONE ITALIANA SETTORE MODA CONFESERCENTI, dott. Benny Campobasso sarà a Taranto e parteciperà ad un incontro con i commercianti del settore Moda Abbigliamento, calzature, accessori, etc. 

In programma un intervento report  sulla situazione del settore e sulle attività della federazione.

 

L’incontro, che sarà coordinato dalla presidente di Confesercenti CasaImpresa Taranto Francesca Intermite, avrà luogo presso la sede dell’Associazione in via Dante n.236. 

 

E’ previsto anche un aggiornamento sulla campagna nazionale FISMO “Salviamo i saldi di Fine Stagione”, iniziativa che punta ad introdurre cambiamenti sostanziali alla regolamentazione di saldi. L’associazione tarantina, tra gli altri temi, prospetterà il programma 2024 2025 dei corsi di formazione gratuita per i dipendenti con l’utilizzo dei fondi professionali.

        

La FISMO FEDERAZIONE ITALIANA SETTORE MODA CONFESERCENTI per importanza politico – sindacale e per forza organizzata è uno dei sindacati di categoria più forti della Confesercenti, lo è per il numero di iscritti, oltre 24.500 su circa 165.500 imprese operanti in Italia, ed è stata costituita nel 1979.

La FISMO, che rappresenta le piccole e medie aziende che si occupano della distribuzione al dettaglio di articoli di abbigliamento, tessile, calzature, pelletteria e accessori moda, è presente con propri gruppi dirigenti organizzati in tutte le province italiane.

Negli ultimi anni si è caratterizzata in modo particolare rispetto ad alcune problematiche particolarmente avvertite dagli operatori:

 

iniziative volte a regolamentare in modo più equilibrato l’ingresso della GDO nel nostro settore;  elaborazione di politiche tese a valorizzare la presenza commerciale al dettaglio nei centri storici;  Ø  vendite di fine stagione; Ø  vendite straordinarie;  Ø  vendite promozionali;  la questione annosa e fondamentale per la categoria, della valutazione fiscale delle rimanenze di magazzino.

 

Compito della FISMO è anche quello di fornire alla categoria nuovi strumenti di analisi e di programmazione capaci di creare le condizioni e le opportunità per agire all’interno di un mercato sempre più globale, ma non globalizzante.

 

Domani domenica  21 aprile l’associazione Dis-Education, in collaborazione con le associazione “Terra delle Gravine “ e “Bocche del vento” porteranno lo Swap Party al castello Caracciolo Stella di Palagianello.

 

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La seconda tappa dell’avventura della Dis-Economia in un mondo dove il consumismo sfrenato è diventato l’ideologia imperante. 

La pratica del baratto serve a ridare nuova vita alle cose, un riuso che valorizza le cose in sé e non la novità lanciata dal mercato.

L’ideologia consumistica sta riducendo il mondo ad una discarica dove vengono abbandonati sia i corpi materiali sia le idee da cui sono stati generati. La Dis-Economia vuole essere la proposta alternativa alla degenerazione consumistica che erode anche i principi della civiltà umana.

Lo Swap party è l’applicazione di questa teoria. Un format dove la leggerezza e la convivialità del party si ritrovano insieme all’idea di futuro e sostenibilità.

La novità al castello sarà la possibilità di scambiare anche libri e giocattoli per bambini. Le regole rimangono quasi invariate: ognuno potrà portare massimo 5 capi di abbigliamento, 2 libri e 2 giocattoli e scambiarli con altri dello stesso genere rispettando le stesse quantità con cui ha avuto accesso al baratto.

L\'evento inizierà alle ore 11,00 e si protrarrà fino alle 18, per chi volesse fermarsi a pranzo sarà possibile prenotare nei pressi del Castello presso il Ristorante Lounge/bar Simbiosi.  Dis-Education e la Dis-Economia saranno lieti di accogliere a palazzo (Vico Conte, Palagianello) quanti vorranno imbarcarsi nell’avventura di un baratto reale dove la nobiltà è il futuro che aggiungiamo come valore alla nostra vita.

 

Il Primitivo pugliese è nella top ten dei vini autoctoni che fanno segnare i maggiori incrementi delle vendite, a conferma di una scelta sempre più territoriale nei gusti degli italiani. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Circana, in occasione del Vinitaly dove a Casa Coldiretti sono stati esposti i vini della top ten delle bottiglie che in Italia sono cresciute maggiormente nei consumi. “All’ottavo posto c’è proprio il primo vino rosso della classifica, il Primitivo della Puglia con un aumento delle vendite del 5,2%, un risultato apprezzabile che segna un tangibile cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani che in tempo di tensioni internazionali – sottolinea la Coldiretti Puglia – premiano anche negli acquisti di vino le produzioni legate al territorio, da quelle più blasonate a quelle che negli ultimi anni hanno saputo conquistarsi un fiorente mercato”.  “Si tratta della conferma – sottolinea la Coldiretti regionale – della alta qualità offerta dalla Puglia grazie alla biodiversità e alla tradizione millenaria della viticoltura tricolore.” “Il vino testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo – dichiara Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia – di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali. Si tratta di un patrimonio di innovazione e competitività acquisite che va tutelato dagli attacchi dell’agropirateria che colpisce anche la Puglia ed i nostri vini sono a forte rischio imitazione. Ecco a cosa servono i marchi di qualità, a difenderci dagli attacchi dei falsari e a valorizzare la tipicità e la localizzazione del prodotto. La rintracciabilità ed i marchi, peraltro, non sono meri principi teorici e filosofici, piuttosto valori economici che le imprese agricole e l’intero territorio di produzione devono saper difendere e promuovere”.

Marzia Varvaglione è la Wine Lady 2024 secondo i Wine Travel Award svoltisi nei giorni scorsi a La Reggia di Venaria Reale a Torino.

 

Oltre alla giovane produttrice pugliese riconoscimenti importanti sono stati assegnati a Salvatore Ferragamo come Wine Gentleman, al Gruppo Lunelli come Eccellenza del Made in Italy e ad altri volti noti nel panorama internazionale del vino.

 

Una motivazione che si rifà alle attitudini di una giovane donna che sta segnando un solco nella storia del vino. Così riporta testualmente il testo con cui è stato assegnato il premio alla Varvaglione direttamente dalle mani dell’editore e ispiratrice degli award Pamela Raeli: “Il futuro è già qui. Simbolo di una generazione che sta cambiando il mondo del vino, dove visione e approccio femminili sono gli strumenti per superare stereotipi e pregiudizi. Formazione internazionale, prime esperienze all’estero, oggi guida l’azienda ultracentenaria di famiglia insieme ai fratelli Angelo e Francesca. È anche presidente dell’Associazione dei Giovani imprenditori vinicoli italiani. Una doppia sfida, già vinta.”

 

Un altro tassello importante nel percorso professionale di Marzia Varvaglione che quest’anno ha assunto anche l’incarico di presidente dell’Agivi, l’associazione dei giovani viticoltori italiani. “Sono onorata e orgogliosa di aver ricevuto questo premio – ha commentato Marzia Varvaglione – che costituisce un ulteriore incentivo per non fermarmi e continuare a fare bene per la

mia azienda e magari poter ispirare tante altre donne a spingersi oltre e differenziarsi per competenze e voglia di fare”.

“Città Vecchia va aiutata. Occorre una struttura tecnica pubblica che dia supporto al processo di rigenerazione urbana e sociale del centro storico”.

Giugno 2022/ febbraio 2024: nulla è cambiato dai giorni di  quell’accorato appello della Delegazione Città Vecchia Confcommercio  che, a distanza di  un anno e mezzo, rinnova l’appello a Palazzo di Città.

 

“Semmai ce ne fosse bisogno – afferma Claudia Lacitignola, presidente della delegazione Città Vecchia Confcommercio-  ricordiamo che il centro storico di Taranto, come un museo urbano a cielo aperto, è patrimonio culturale della città, al pari nel museo archeologico, del castello;

la trascuratezza, il degrado, la situazione di generale  precarietà  che avvolge vaste aree  dell’isola rappresenta un attacco alle radici culturali della nostra comunità.

Il centro storico di Taranto richiede politiche su misura per un sistema urbano di alto valore culturale,  con caratteristiche sociali, urbanistiche, artistiche, storiche, ambientali, non riscontrabili in nessun altro luogo della Città. La rigenerazione urbana di Città Vecchia, dovrebbe essere il primo e il più importante progetto di una amministrazione comunale che abbia un reale obiettivo di rilancio turistico- culturale della città,  così come è stato per Bari e così com’è per Lecce.  

Se Taranto è il fanalino di coda dell’offerta turistica regionale,  la motivazione  va ricercata anche  nello stato di degrado del centro storico, oggetto continuo di critiche da parte dei turisti e dei non abituali frequentatori.

 

Noi operatori delle attività commerciali  dell’isola non sappiamo più con chi dobbiamo parlare, chi sono i nostri referenti istituzionali. Non riusciamo a capire quale sia il disegno politico  della Amministrazione che non riesce nemmeno  a dare risposte  sul piano del  governo quotidiano del territorio.

Città Vecchia è sporca e presenta vaste zone ricolme di rifiuti, come abbiamo ampiamente documentato più di un anno fa facendo pervenire, agli allora assessori,  un  report fotografico su lo stato dei luoghi. Città Vecchia è buia e ciò giustamente contribuisce ad allontanare il cittadino e il turista che avverte un senso di disagio, e se non addirittura in alcuni vicoli, di timore. Città Vecchia è degradata, basta allontanarsi di qualche metro da via Garibaldi per scoprire angoli fatiscenti, in totale abbandono, addirittura utilizzati come discarica. Città Vecchia è terra di abusi, chiunque voglia può appropriarsi di un pezzo di territorio e farne ciò che desidera.

 

Abbiamo perso ormai il conto di quante sollecitazioni, richieste, incontri abbiamo fatto con gli assessori ed i vari delegati alla Città Vecchia ed alla sicurezza. Non una criticità, non un problema è mai stato risolto, solo qualche accontentino per un paio di settimane e poi tutto come prima.

Sicurezza e Decoro’ rappresentano – conclude Lacitignola-  la priorità assoluta, siamo a qualche settimana dalla partenza della nuova stagione croceristica e via Duomo   ogni giorno verrà attraversata da centinaia di turisti: noi operatori dovremo come sempre darci da fare per nascondere la polvere sotto il tappeto,  sapendo che questo non basterà e che non ci risparmierà le critiche e le recensioni malevole.

Qualcuno lassù, da Palazzo di Città, ha ancora tempo e voglia di dare ascolto a noi operatori?>>

 

 

 

 

Tempo scaduto: il commercio di vicinato non può più attendere i tempi della politica. Le attività del commercio al dettaglio sono al collasso, ma la politica sembra non percepire a pieno la gravità del fenomeno. E’ quanto accade in buona parte dei comuni della provincia di Taranto ed in particolare nel comune capoluogo, la cui classe politica attraversa una complicata crisi esistenziale che la allontana dai problemi reali delle imprese, determinando politiche amministrative che non danno risposte adeguate alle attese delle attività del commercio, motore trainante dell’economia del territorio.

 

E’ quanto è emerso nell’ultimo Consiglio generale di Confcommercio Taranto, nel quale si è sviluppato un ampio e partecipato confronto, riguardante la problematica della ‘desertificazione commerciale delle aree urbane’. Un tema portante per tutto il 2024 e che sarà al centro l’attività sindacale dell’Associazione, a tal proposito è stata infatti istituita una Commissione speciale sulle problematiche del commercio di vicinato che avrà il compito di monitorare la situazione nei vari comuni e interfacciarsi con le amministrazioni.

 

Per quanto concerne Taranto, dove la situazione, per le note vicende politico- amministrative e per l’acutizzarsi della crisi dell’Ilva,  si  presenta particolarmente critica, si è deciso di affidare ad     un nuovo organo la ‘Consulta delle Delegazioni della Città di Taranto’ che sarà presieduta da Giuseppe Spadafino (già vice presidente vicario di Confcommercio Taranto con delega al Commercio) il compito  di coordinare -in sinergia con le delegazioni urbane- le azioni da intraprendere a sostegno del settore del commercio di prossimità.

 

“Il commercio di vicinato – afferma Giuseppe Spadafino- sta affrontando un momento di grave difficoltà. Il tema è stato oggetto di un Consiglio  molto impegnativo, nel quale abbiamo deciso di avviare  un percorso di confronto con la base associativa che ci porterà nelle prossime settimane ad elaborare un  ‘Manifesto per la Tutela del Commercio di Vicinato’. Un documento di proposte volte a dare risposte alle principali problematiche che in questo momento minacciano il nostro settore e che rivolgerà specifiche richieste alle Amministrazioni, chiamandole ad un senso di responsabilità che ad oggi in molti casi è venuto meno, ma che anzi in alcuni casi ha richiesto addirittura un’azione di difesa da parte della nostra Organizzazione,  come nel caso del ritorno in auge del progetto del Comparto 32, collegato alla supposta esigenza di creare un centro servizi nelle vicinanze dell’Ospedale San Cataldo.

L’impatto delle politiche locali sulle economie territoriali è d’altronde determinate, come è fin troppo evidente a Taranto dove ormai l’operato della Amministrazione va sempre più contro le imprese. L’aumento della Tari (sembrerebbe del 30%) è l’ennesimo regalo dell’Amministrazione ai Tarantini che, già oberati dall’aumento dei costi fissi e dei prezzi- si vedranno erodere ulteriormente   il potere di acquisto, per non parlare poi delle imprese che alla lunga lista dei costi di gestione dovranno aggiungere un nuovo rincaro non giustificato peraltro dallo stato di decoro ed igiene della città.

 

Siamo al capolinea e – conclude Spadafino- questa volta non saremo disposti a fare sconti, a cedere a quell’attendismo che nel passato ci è stato proposto dietro la promessa di soluzioni a breve che non sono mai arrivate. Avanzeremo le nostre proposte, ma a patto che alle nostre richieste conseguano risposte rapide e risolutive. Il tempo dell’attesa è scaduto”

 

 

 

 

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