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Giornale di Taranto - Cronaca, Politica & Attualità
Cronaca, Politica & Attualità

Cronaca, Politica & Attualità (5095)

Cronache e ultime notizie. Aggiornamenti e approfondimenti in tempo reale dalla Puglia

 “Al di là di quello che ha deciso il prefetto di Taranto su ArcelorMittal, ci sono accordi sindacali che, a partire dal 16 marzo, hanno previsto la chiusura dell’acciaieria 1, lo stop dell’altoforno 2, nonché indicato tutta una serie di restrizioni e misure che hanno portato ad una media di lavoratori diretti in fabbrica pari a 3.500-3.600. Quindi per noi vale soprattutto questo”. Lo dichiara ad AGI Francesco Brigati, segretario Fiom Cgil, dopo il nuovo decreto del prefetto Demetrio Martino che toglie ad ArcelorMittal il blocco della commercializzazione dell’acciaio (applicato dal 26 marzo al 3 aprile) e annuncia che per l’organico in fabbrica ArcelorMittal ha confermato di voler mantenere gli attuali numeri ridotti (3500 diretti più 2000 delle imprese). “Come sindacati - afferma Brigati - continueremo a lavorare per attuare quanto sottoscritto unitariamente. Ricordo che avevamo anche proclamato uno sciopero per indurre ArcelorMittal ad affrontare incisivamente la questione Coronavirus. Ora…
“È inaccettabile, per quanti hanno pagato il massimo tributo, pazienti e operatori sanitari, a questa sconvolgente tragedia, che si tenti di cancellare con un colpo di spugna 'preventivo' le eventuali responsabilità nella gestione dell’emergenza”. A dirlo, l’Ordine dei medici di Taranto col suo presidente Cosimo Nume, schierandosi a fianco di quello di Torino che ha contestato la presentazione in Parlamento, nel dl Cura Italia, di alcuni emendamenti che prevedono “una sostanziale immunità per le strutture sanitarie e per i soggetti preposti alla gestione della crisi sanitari, in relazione agli eventi avversi accaduti durante la pandemia da Covid-19 e in particolare in caso di danni agli operatori. Gli emendamenti, con sfumature differenti in base al proponente, sostengono tutti lo stesso concetto: le condotte dei datori di lavoro non determinano responsabilità penale, civile ed erariale. I proponenti sono esponenti delle forze di governo e di opposizione”, si legge nel documento dell’Ordine di…
“Rammaricato e preoccupato per la retromarcia della Prefettura, sembra che le ragioni del profitto abbiano prevalso”. Lo dichiara il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, a proposito del nuovo decreto del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, che rimuove per il siderurgico ArcelorMittal il blocco alla commercializzazione dei prodotti, causa coronavirus, blocco durato dal 26 marzo al 3 aprile. “L’emergenza epidemiologica - afferma il sindaco di Taranto - è lungi dall'essere risolta. Stiamo consegnando - prosegue - un rischio troppo grande ad una intera città, mi sembra la solita ingiusta eccezione rispetto alla direzione intrapresa dal Paese. A qualche ministro mi verrebbe da rispondere che poi dovremmo essere comprensivi sulla produzione di acciaio utile alle manifatture del nord”. Per il sindaco di Taranto, “di Coronavirus si muore, il lockdown nazionale non è un gioco, è il momento che ognuno si prenda le responsabilità delle proprie azioni. Diciamo no alla Pasquetta in spiaggia…
 Il prefetto di Taranto, Demetrio Martino, non proroga il decreto su ArcelorMittal, stabilimento di Taranto, emesso lo scorso 26 marzo e scaduto ieri. Decreto che prevedeva che per il Coronavirus l’azienda non potesse commercializzare l’acciaio prodotto ma solo tenere in attività gli impianti per ragioni di salvaguardia e sicurezza. Con lo stesso decreto, il prefetto di Taranto aveva anche stabilito che in fabbrica ogni giorno entrassero 5500 addetti, di cui 3500 dipendenti ArcelorMittal e 2000 dell’indotto. Il prefetto però stabilisce che pur non essendoci proroga, resta ferma la necessità di controllo e monitoraggio del personale “con riferimento anche ai valori numerici giornalieri” e alla “costante totale applicazione delle misure di prevenzione di rischio sanitario”. “Occorre tenere conto di quanto dichiarato da codesta azienda relativamente alla difficoltà di carattere economico a motivo della produzione ridotta al minimo (3 milioni di tonnellate annue a fronte di 8 milioni di tonnellate annue a…
Frenata sulla possibilità che il Comune di Taranto acquisisca con le risorse del contratto istituzionale di sviluppo la sede dismessa da Banca d’Italia nel centro della città per farvi la sede del nuovo corso di laurea in MedicinaSi e Chirurgia dell’Università di Bari. È quanto emerso ieri in una conferenza di servizio in video collegamento svoltasi in Prefettura. Ha presieduto i lavori il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla programmazione economica, Mario Turco. Il Comune puntava all’utilizzo della ex Banca d’Italia “dall'anno accademico 2020-21, quanto meno in riferimento al secondo semestre. In un primo momento - annuncia il Comune - da parte del Governo era stata annunciata una disponibilità finanziaria specifica per l'acquisizione di un immobile di pregio quale l'ex sede della Banca d'Italia. Successivamente - si afferma - resasi difficoltosa questa possibilità, è stato chiesto ai soggetti del tavolo di verificare, per l'acquisto del medesimo edificio, le…
Da ArcelorMittal ai sindacati per finire alle imprese dell’indotto-appalto siderurgico c’é attesa per un nuovo decreto del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, circa la situazione dello stabilimento siderurgico. Scade oggi, infatti, il decreto del 26 marzo che ha stabilito che in ArcelorMittal possono entrare ogni giorno, divisi sui tre turni, 3.500 dipendenti diretti, 2.000 delle imprese, che l’azienda può tenere in attività gli impianti attualmente in funzione ma solo per necessità di sicurezza e salvaguardia e non per produrre e vendere l’acciaio. Secondo fonti interpellate dall'AGI, il prefetto oggi potrebbe anche non emettere un nuovo decreto e riservarsi di adottare un provvedimento a stretto giro. D’altra parte, si rileva, anche il primo decreto prefettizio non è stato emesso nell’immediatezza del primo Dpcm relativo alle attività produttive. In ogni caso, si afferma, “la situazione di ArcelorMittal è in valutazione”. L’azienda, in una lettera al premier Giuseppe Conte, ha confermato che è…
Con il volo ATR42 di Leonardo arrivato questa sera a Bari Palese, la Protezione civile nazionale ha consegnato alla Puglia: 77.000 mascherine chirurgiche, 22.000 mascherine FFP2, 2.700 mascherine FFP3, 64.000 bende monovelo “Montrasio”, non DPI. Lo comunica il dirigente della Protezione civile regionale, Mario Lerario.
E’ nato a Bari, ha fatto il liceo, si è laureato in Medicina nel ‘94 e nel 2003 aveva già trovato il primo vaccino contro la Sars: è Andrea Gambotto, 'cervello in fuga' italiano, uno dei ricercatori dell'Università di Pittsburgh, Pennsylvania, che sta lavorando al vaccino per sconfiggere il coronavirus. Vive a Pittsburgh da 25 anni e, quando parla, il suo accento lievemente americano tradisce alcune impercettibili sfumature baresi che all’orecchio di noi pugliesi ci fanno sentire ancora più orgogliosi di lui. Dirige un gruppo di ricerca della University of Pittsburgh Medical Center che si occupa di vaccini e, in questo momento, è direttamente impegnato sul fronte anti-Covid19. Da questo Istituto, lo stesso che ha messo a punto il vaccino per la Sars nel 2003 e lo stesso da cui è uscito il primo vaccino contro la polio 50anni fa, potrebbe dunque arrivare l’antidoto che porrebbe fine al nostro peggior…
 I ricoverati per coronavirus nell’ospedale Moscati di Taranto sono passati dai 72 di ieri ai 77 di oggi. Lo comunica l'Asl. I 77 pazienti sono così distribuiti: 8 nel reparto di Rianimazione (erano invece 7, dato che si è mantenuto stabile negli ultimi tre giorni), 26 nel reparto di Pneumologia, 33 presso il reparto Malattie Infettive e 10 nell reparto di Medicina. Si tratta per la quasi totalità, spiega Asl Taranto, di pazienti Covid. Alcuni di loro, si puntualizza, sono in attesa di primo tampone, altri in attesa del secondo tampone per la conferma. I pazienti, afferma Asl Taranto, “sono seguiti secondo i protocolli sanitari nazionali e regionali e i parenti sono costantemente informati circa lo stato di salute dei propri congiunti”. E la Guardia di Finanza ha consegnato oggi all’Asl Taranto oltre diecimila mascherine sequestrate. In particolare, annuncia l’Asl, ha consegnato 10.170 mascherine FFP2 “affinché siano messe a disposizione…
“I contagi continuano a salire a Taranto e uno dei motivi potrebbe essere lo scarso senso di responsabilità di alcuni concittadini che con sprezzo del pericolo, e con le scuse più stupide, vanno in giro per la città ben sapendo che così rischiano il contagio loro stessi e mettono a rischio gli altri”. Lo dice l’assessore alle emergenze epidemiologiche del Comune di Taranto, Francesca Viggiano, che annuncia la chiusura di altre piazze fatto salvo l’attraversamento. “Siamo all’assurdo - sostiene Viggiano -. Complimenti per il totale senso di irresponsabilità che è abbondantemente sconfinato nella stupidità, per usare un eufemismo”. Per Viggiano, “quello che non si è capito, è che non rispettare i divieti non consegna la medaglia del più furbo che la fa franca davanti alle regole, alle legge. No, chi non rispetta le regola - afferma l’assessore del Comune di Taranto - rischia di contagiarsi o contagiare chi gli sta…
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