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Giornale di Taranto - Economia, Lavoro & Industria
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Economia, Lavoro & Industria

Economia, Lavoro & Industria (1912)

Si è concluso con la presentazione del piano ambientale autorizzato ad Arcelor-Mittal, dopo quello industriale affrontato lo scorso 9 novembre,  la prima tornata di confronto al tavolo del ministero dello sviluppo economico sulla cessione del gruppo Ilva al colosso dell'acciaio.

La multinazionale ha spiegato nel dettaglio  gli interventi e gli investimenti che intende realizzare per rispondere alle prescrizioni AIA entro il 2023; dalla riduzione delle emissioni allo smaltimento dell'amianto, dalla copertura dei parchi minerari al trattamento delle acque dello stabilimento tarantino.

Positiva la disponibilità a avviare un confronto con tutte le istituzioni locali, regione e comuni. Tuttavia, le costanti e ripetute rassicurazioni sull'affidabilità della multinazionale in materia di rispetto delle normative nazionali e comunitarie a partire dall'utilizzo delle migliori tecnologie per abbattere l'impatto ambientale e  sanitario delle produzioni, non consegnano alcuna certezza sia sulla effettiva realizzazione delle stesse, sia sulla reale ricaduta positiva una volta realizzate. “Proprio per questo motivo abbiamo nuovamente denunciato quanto avviene a Zenica, nella Bosnia centrale, dove lo stabilimento siderurgico rilevato da  Arcelormittal nel 2004 è colpevole, a tutt'oggi, del mancato rispetto degli  impegni assunti con  autorità locali e con il governo  sulla riduzione delle emissioni - dichiara Franco Rizzo coordinatore provinciale USB Taranto -.In risposta a questa nostra ripetuta denuncia l'azienda ha dichiarato,  contro ogni  evidenza, il  loro assoluto  rispetto degli impegni. Dichiarando inoltre che l’implementazione del piano ambientale, sino al rispetto delle prescrizioni AIA, non garantisce  la scomparsa dei rischi sulla salute umana e sull'ambiente. In sostanza occorre mettere in campo strumenti per la valutazione del danno sanitario”. “Come USB - dichiara Sergio Bellavita, USB nazionale- abbiamo innanzitutto dichiarato la centralità del piano ambientale in questa discussione. In questa direzione occorre andare oltre le prescrizioni AIA anche con l'utilizzo di tecnologie di processo e produttive diverse e innovative”.  USB ha anche sollevato  il tema del doveroso  risarcimento, politico e sociale,  nei confronti dei cittadini del  tarantino e dei lavoratori Ilva , davanti alla fiume di veleni che continua a uccidere ed inquinare. “Crediamo le prescrizioni AIA possono e devono essere anticipate nella tempistica di realizzazione”, spiegano da USB.
L'azienda, durante l’incontro, si è impegnata a fornire per iscritto il piano ambientale con la relativa tempistica dei lavori.
Al termine il viceministro Bellanova ha proposto un incontro con i commissari per la parte relativa alle bonifiche per il prossimo 27 novembre. Mentre il 28si terrà un nuovo incontro con l'azienda di ulteriore approfondimento su questione ambientale ed industriale.

 

Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Taranto, la Direzione Regionale INAIL Puglia, l'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Taranto e l’INPS Direzione  Provinciale di Taranto organizzano un Convegno per mettere a confronto i consulenti, le imprese e gli organi di controllo.

 

Dove finisce la legittima esigenza dell’impresa di esternalizzare il personale per ridurre i costi e ottimizzarne la gestione, nel pieno rispetto della normativa, e dove inizia il fenomeno patologico che comporta quasi sempre lo sfruttamento del personale stesso?

Giovanni Prudenzano, Presidente dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro di Taranto, spiega che «è un confine labile, usando un termine di moda oggi, “borderline”, soprattutto perché, essendo un settore la cui legislazione è recentissima, spesso con norme contraddittorie, il margine di discrezionalità degli organi di controllo è quanto mai ampio».

«Per questo abbiamo sentito l’esigenza – ha poi detto Giovanni Prudenzano – di fare il punto sullo stato dell’arte del settore, in ogni suo aspetto, mettendo a confronto tutti i suoi attori: i consulenti del lavoro che devono assistere le aziende, gli organi preposti ai controlli e il mondo dell’impresa».

 

A tal fine, il Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Taranto, la Direzione Regionale INAIL Puglia attraverso le sedi territoriali di Taranto, l'Ispettorato Territoriale del Lavoro di Taranto e l’INPS Direzione Provinciale di Taranto organizzano il Convegno "Le esternalizzazioni del personale nelle imprese tra reali esigenze aziendali e forme illecite".

L'evento, patrocinato dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, si terrà dalle ore 9.00 alle ore 13.00 di venerdì 17 novembre, presso la LUMSA, in piazza Santa Rita a Taranto.

La partecipazione è valida ai fini della Formazione Continua Obbligatoria. Per informazioni e prenotazioni rivolgersi alla segreteria del Consiglio Provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Taranto, in viale Magna Grecia n.100, Tel. 099.7304897, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 

I lavori saranno introdotti dal dottor Giovanni Prudenzano, Presidente Ordine dei Consulenti del Lavoro di Taranto, dottor Michele Campanelli, Capo Ispettorato Territoriale Lavoro di Taranto, dottor Vincenzo Mazzeo, Direttore Territoriale INAIL Taranto, e dottor Giulio Cristiano, Direttore Provinciale INPS Taranto.

Aprirà gli interventi la dottoressa Emiliana Maria Dal Bon, esperto della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, che relazionerà su “Appalti/subappalti, distacchi e somministrazioni di manodopera”.

In seguito le dottoresse Sara Di Sessa e Raffaella Nardella, ispettrici del lavoro dell’I.T.L. Taranto, interverranno su “Esternalizzazioni fittizie e altri fenomeni patologici: aspetti pratici e profili sanzionatori amministrativi e penali”.

 

 

 

 

 

 

 

Il dottor Stefano Ricco, funzionario amministrativo della Direzione Territoriale INAIL Taranto, relazionerà su “Esternalizzazioni di personale: profili assicurativi”, mentre il dottor Gianpaolo Ingenito, Responsabile U.O. Vigilanza Ispettiva INPS Taranto, tratterà, infine la materia delle “Esternalizzazioni di personale: profili previdenziali”.

La questione Ilva tiene banco in Italia  e all’estero. Alla vigilia del nuovo confronto presso il Ministero dello Sviluppo economico sui contenuti del Pianto Industriale dell’acquirente Am InvestCo, dal mondo politico e sindacale arrivano messaggi, ammonimenti, richieste e proposte che dovranno necessariamente entrare a far parte della trattativa.

A scendere in campo con una richiesta specifica che riguarda lo stabilimento tarantino è la Fiom Cgil. Il sindacato mette in evidenza una delle tante situazioni esplosive sotto il profilo ambientale, quella dell’amianto. Al momento la quantità da smaltire è pari a ben 3750 tonnellate, a fronte delle 1750 già eliminate. La Fiom ritiene improcrastinabile che si proceda subito. Durante l’incontro romano di domani chiederà la modifica dell’art 13 del Dpcm che prevede che lo smaltimento avvenga entro il 23 agosto del 2023 e la contestuale apertura di un tavolo tecnico specifico che prenda in esame la problematica.

Sul fronte della trattativa che si sta sviluppando su vari piani, va segnalato che Cgil,Cisl e Uil hanno giudicato positivo il confronto avviato con il viceministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova.

Intanto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano è tornato a parlare di decarbonizzazione e quindi di Ilva in occasione del forum internazionale sul cambiamento climatico a Bonn, in Germania.

 

“Senza decarbonizzazione dell’Ilva non ha alcun senso la strategia energetica nazionale che è stata presentata dal governo giorni fa- ha detto Emiliano- è bene che tutti sappiano che l’Ilva di Taranto e la centrale Enel di Cerano, entrambe localizzate in Puglia, rappresentano il 90 per cento della produione  carbone italiana. Ed è per questo che la Regione Puglia incalzerà senza sosta il Governo nazionale per essere coerente tra ciò che dice e ciò che fa. Il processo di de carbonizzazione di Ilva è centrale di cerano- ha sottolineato il presidente della Regione Puglia è concreto e realizzabile grazie all’arrivo in Puglia di enormi quantitativi di gas. Di fronte a queste evidenze adesso bisogna agire.”  

E' uno sciopero che investe temi di stringente attualità quello proclamato da USB per domani 10 novembre. 

"Uno sciopero generale-  silegge in una nota- contro la precarietà, i tagli al sociale, le privatizzazioni di aziende pubbliche e partecipate, per il rinnovo dei contratti, l’incremento dei salari, il contrasto al razzismo e alla xenofobia.

Mentre sabato 11 a Roma si terrà la manifestazione nazionale promossa da Eurostop a cui USB sarà presente.

“Dopo le piccolissime aperture di AM INVESTCO, grazie alle grandi mobilitazioni del 9 e del 31 ottobre, giorno in cui USB ha occupato la direzione ILVA Taranto, oggi giovedì 9 novembre le parti si rincontrano per conoscere nel dettaglio il piano industriale. 

Ricordiamo a tutti che il 31 ottobre al tavolo ministeriale AM INVESTCO ha dichiarato disponibilità, a differenza di quanto formalizzato con la procedura ex art.47, a riconoscere integralmente il mantenimento dell’ attuale struttura retributiva ed a discutere sulla eventuale non applicazione del jobs act, quindi a mantenere gli attuali diritti di legge in materia di licenziamento. Di contro ha nuovamente confermato il numero massimo di 10.000 assunzioni e quindi di conseguenza i 4200 licenziamenti”, così Francesco Rizzo, coordinatore provinciale USB Taranto.

Rizzo sottolinea come la procedura, dichiarata irricevibile dal ministro, è stata in sostanza congelata, non ritirata, e tutto viene demandato alla trattativa  tra le parti.

“Come USB, preso atto che ARCELOR-MITTAL nell'aprire al mantenimento dei salari attuali non fa altro che rispettare i dettami del codice civile, abbiamo considerato positiva la disponibilità a trattare sulla non applicazione del jobs act ai lavoratori e la disponibilità del governo ad anticipare la copertura parchi, ma comunque non basta – continua Rizzo -. Inoltre abbiamo ricordato al Governo e a MITTAL che nel nostro paese non è possibile assumere solo una parte di lavoratori, neanche con accordo sindacale, derogare alla legislazione ed alla normativa comunitaria che prevede che “l'insieme dei lavoratori vada assunto con le attività ed è nostra intenzione fare valere queste ragioni”, così come cita la sentenza n.892/2017 pubblicata il 16 febbraio del 2016 (rg 4562/2016 )”. Rizzo ricorda ancora che ci sono migliaia di  lavoratori dell'indotto “che hanno diritto ad una soluzione occupazionale, su cui finora AM INVESTCO non ha detto una parola. La nostra posizione era e rimane la stessa: no ai licenziamenti o esuberi, no al jobs act, no all’azzeramento dei diritti acquisiti, no allo scorporo dei lavoratori, garanzie per i lavoratori appalto Ilva, si all’introduzione della valutazione del danno sanitario vincolante, si alle migliori tecnologie esistenti sul mercato”. USB Taranto conferma la solidarieta’ ai  lavoratori Ilva di Genova che hanno occupato lo stabilimento. “E’ di queste ore la notizia che l’azienda avrebbe presentato un esposto-denuncia contro i lavoratori. Se così fosse, sarebbe un atto inaccettabile – va avanti il coordinatore -. Proponiamo quindi a tutti i sindacati per il proseguo del confronto al MISE di porre come pregiudiziale il ritiro delle denunce. Non vogliamo un ilva a prescindere: la comunità tarantina ha diritto di stare al tavolo”. Rizzo sottolinea come sia necessario essere consapevoli che le decisioni che verranno prese su ILVA Taranto si possono ripercuotere in positivo o negativo per i prossimi decenni su tutta la popolazione.

“Da questo nasce la nostra incessante richiesta di vedere al tavolo regione e comune – ribadisce Rizzo -. Non si può discutere di questioni che riguardano Taranto e i suoi cittadini, lasciando fuori le istituzioni locali. Questo modo di fare sarebbe l’ennesimo schiaffo alla città: la salute è e rimarrà l’aspetto prioritario e come tale va trattato. Non si può pensare di chiudere la partita Ilva, partendo dall’ esclusione della valutazione vincolante del danno sanitario. Non si può parlare di produzioni green se non abbiamo l’applicazione delle migliori tecnologie esistenti sul mercato. Non è accettabile che in un paese come l’Italia, che si definisce civile, si consideri un fatto “normale” anteporre gli interessi delle multinazionali e delle lobby, alla salute delle persone”.

 

Lo sciopero per i lavoratori Ilva e appalto inizierà alle 07.00 del 10 novembre e si concluderà alle 07.00 del 11 novembre.

Le imprese agricole dell’intero territorio comunale di Castellaneta potranno accedere alle misure previste dal “Decreto di declaratoria eccezionali avversità atmosferiche verificatesi nei territori della Regione Puglia dal 5 al 12 gennaio 2017”, con il quale il Ministero delle Politiche Agricole ha concesso il sostegno di 250 milioni di euro a 92 Comuni pugliesi colpiti dalle straordinarie gelate e nevicate dello scorso inverno, quando il versante occidentale della provincia di Taranto fu duramente colpito dalle abbondanti nevicate, che associate ad un generale abbassamento della temperatura, che per diversi giorni si attestò sotto lo zero, con punte massime anche di -12 C°, hanno causato ingenti danni su colture pregiate quali vigneti di uva da tavola e da vino, agrumeti, frutteti, oliveti, ortaggi, seminativi di servizio alla florida zootecnia presente sulla Murgia e vivaismo ornamentale e ortofrutticolo.

L’intero versante occidentale della provincia di Taranto è stato incluso nelle aree colpite dalla calamità, riconoscendo le istanze del documento unitario sottoscritto proprio a Castellaneta lo scorso febbraio (link http://castellaneta.gov.it/pubblicazioni/item/10988-danni-in-agricoltura-gioco-di-squadra-del-versante-occidentale-ionico-sottoscritto-un-documento-unitario-per-la-richiesta-di-interventi), dai sindaci dei sette comuni del versante congiuntamente alle associazioni di categoria del mondo dei professionisti dell’agricoltura. Un documento che ha rappresentato una forte valenza sul piano politico e tecnico, indirizzato ai massimi livello del Governo nazionale e regionale.

In particolare, le provvidenze sono riservate alle aziende agricole che hanno subito un danno un danno superiore al 30% della produzione lorda vendibile, per i seguenti benefici:
a) contributo a fondo perduto per i danni alla produzione;
b) prestiti di ammortamento quinquennale a tasso agevolato;
c) proroga delle operazioni di credito agrario;
d) agevolazioni previdenziali;
e) contributi a fondo perduto per i danni alle strutture ed alle scorte aziendali.

L’istanza per la richiesta delle provvidenze va presentata entro e non oltre il termine perentorio dell’11 dicembre 2017, all’Ufficio Protocollo del Comune di Castellaneta o tramite PEC all’indirizzo  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Per eventuali informazioni e ritiro dei moduli di domanda è possibile visitare il sito internet del Comune di Castellaneta - www.castellaneta.gov.it - oppure l’Ufficio Agricoltura, sito in via Salvo D’Acquisto, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle 13.30, martedì e giovedì anche dalle 16.30 alle 18.30; telefono 0998497225; email  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

I Commissari Straordinari di ILVA Piero Gnudi, Enrico Laghi e Corrado Carrubba hanno ricevuto istruzione da parte del Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, di avviare i lavori di copertura dei parchi minerari. L'intervento verrà realizzato sulla base del progetto, già approvato e appaltato dall'Amministrazione Straordinaria, che l'investitore Am InvestCo Italy ha incluso nel piano ambientale approvato con il DPCM del 29 settembre 2017.

 

Nei prossimi mesi l'Azienda procederà con tutte le attività preliminari previste dal progetto, a partire dalla rimozione dei cumuli e dalle altre misure propedeutiche. Si prevede di terminare questi lavori entro gennaio 2018.

Una volta ultimato l'intervento di rimozione il cantiere per la copertura dei parchi primari sarà avviato e si concluderà in 36 mesi.

 

Il costo per la realizzazione dell'opera sarà a carico di AM InvestCo Italy come previsto nel contratto sottoscritto con i Commissari Straordinari. 

 

 E' un sfida ambiziosa, che punta a produrre e distribuire in tutto il mondo oltre 25 milioni  di melagrane made in Castelleneta, quella  lanciata dal progetto agricolo e agroindustriale "LoMe Super fruits". Centro operativo di un progetto che ha nell'innovazione uno dei suoi principali punti di forza è  la masseria Fruttirossi presso "Agricola Pugliese Terzodieci".

E' qui che giovedì prossimo 9 novembre avverrà la presentazione ufficiale del progetto alla presenza del sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti, del presidente di Confagricoltura Taranto Luca Lazzaro, del presidente provinciale ell'Ordine di Agronomi e forestali e naturalmente degli artefici di "LoMe Super fruits" Michele, Dario e Davide DeLisi di Masseria Fruttirossi.

È la prima occasione- si legge in una nota- in cui viene presentato alla stampa il progetto “LoMe Super fruits” che vede realizzare, in una zona ricca di acqua della Puglia, un grande polo agricolo che si sviluppa su una estensione complessiva di circa 280 ettari, con produzioni innovative organizzate secondo i più moderni standard agronomici, puntando su frutti dalle proprietà benefiche e salutistiche, quali la melagrana, le bacche di aronia e le bacche di goji, oggi molto richiesti dai mercati.

Il progetto prevede anche la creazione di una “filiera cortissima” mediante la realizzazione in sito di uno stabilimento – quasi ultimato – di essiccazione, trasformazione e confezionamento dei frutti, stabilimento in cui saranno realizzati prodotti commercializzati, sui mercati nazionali ed esteri, con il brand LoMe Super Fruit da B&B Frutta.

Si stima che tra tre anni, quando andranno in produzione anche i melograni piantumati in questi giorni, la produzione di Masseria Fruttirossi raggiungerà i 25 milioni di melagrane!

La conferenza stampa si tiene nel periodo della raccolta delle melagrane “Wonderful”, la qualità più utilizzata nel mondo, e dopo le visite all’azienda agricola di Giuseppe Saracino, Console onorario della Lituania in Puglia e Basilicata, e di Paola D’Antonio, Assessore alla Gestione e Valorizzazione Sassi Unesco del Comune di Matera.

 

 

 

Salgono a quota sette i DUC – Distretti Urbani del Commercio- della provincia di Taranto già pronti ad avviare il programma delle  attività di distretto.

Giovedì scorso  Grottaglie e questa mattina   Castellanetahanno  ufficialmente firmato, assieme con Confesercenti e Confcommercio, l’adesione  all’Associazione di Distretto urbano.

I Duc ammessi attualmente a finanziamento sono otto; ricordiamo che cinque Comuni  avevano già firmato il 20 ottobre scorso  (Ginosa, Laterza, Manduria, Massafra, Sava); è invece in dirittura d’arrivo Martina Franca che attende il via libera del Consiglio comunale nella  seduta del  6 novembre prossimo, e dopo  si potrà procedere con  la firma della associazione.

Vi sono buone nuove inoltre per i tre distretti in fase istruttoria sino alla scorsa settimana, hanno  infatti ricevuto il foglio di ammissibilità Taranto e i  due distretti diffusi (Mottola-Palagiano- Palagianello che è capofila) e Comuni delle Terre del Sole e del Mare (Avetrana- Fragagnano- Leporano- Lizzano- Maruggio- Torricella- Pulsano capofila). Nell’arco di trenta giorni questi tre  distretti dovranno completare le procedure.

In sostanza il territorio provinciale a operazioni completate potrà contare su  undici DUC e potrà utilizzare risorse per una cifra complessiva, tra finanziamento pubblico e privato, pari a 828.840,00 euro. Il programma dovrà essere completato in un arco di sei mesi che saranno certamente portati a dodici.  

Complessivamente la Regione finanzierà con la  prima tranche da 1,350.00,00 euro, ventisette  DUC (tra ammessi e in fase istruttoria),  la provincia di Taranto sarà quella con il maggior numero di DUC, subito seguita da Lecce che ne ha presentati sei.

 

L’atterraggio nella programmazione dei DUC in queste ultime ore  di Grottaglie e Castellaneta è particolarmente significativo trattandosi di due comuni a forte vocazione turistico-commerciale. In  entrambi sono previste attività formative per gli operatori (accoglienza alla clientela, conoscenza e promozione del territorio, inglese commerciale, commercio on line). Saranno altresì previste attività ed eventi finalizzati a promuovere la offerta commerciale e di servizio delle aree di distretto, si partirà già a Natale con i programmi di animazione e valorizzazione delle aree del commercio; le feste patronali, e l’appuntamento di Pasqua costituiranno le altre occasioni per  valorizzare al meglio la proposta commerciale e turistica dei due Distretti,  e si proseguirà in primavera con un programma di attività alla scoperta e promozione del territorio. 

Le buone notizie sul Distretto urbano del commercio per Taranto arrivano dalla Regione Puglia.

 “Il contributo richiesto nella domanda di ammissione- spiega l’assessore allo sviluppo economico, Valentina Tilgher- è stato interamente concesso e coprirà le spese per l’avvio delle attività di costituzione e per la promozione del progetto del distretto urbano del commercio.

Le attività descritte sono state finanziate tutte per un importo complessivo di circa 90 mila euro. Queste risorse economiche saranno impiegante nell’assistenza per la definizione del programma di distretto e del piano di attività; nella formazione diretta alle imprese per la diffusione delle attività di distretto; nella organizzazione di eventi ed incontri.  Questo finanziamento apre ora una immediata fase procedurale. Entro trenta giorni si dovrà provvedere all’approvazione, da parte del consiglio comunale, degli atti necessari alla costituzione, dell’Organismo Autonomo di Gestione per l’associazione del DUC costituita dal Comune di Taranto, da Confcommercio e Confesercenti.

Poi si entrerà nel vivo del progetto, in fase più concreta e operativa della programmazione e di avvio delle attività che avrà a che fare con il tessuto economico cittadino. Il DUC è un importante strumento strategico per il commercio ma soprattutto per la città e sin dal primo momento di insediamento dell’amministrazione Melucci è stato una promessa e un impegno concreto che abbiamo assunto con l’obiettivo di riqualificare il commercio, potenziare i servizi al cittadino e rafforzare l’attrattività turistica, facendo sistema con le imprese locale.

Il DUC è, infatti, una occasione irripetibile e di rilancio delle aree commerciali di Taranto che aggrega anche la componente del marketing turistico e crea un processo partecipativo ed integrato, non calato dall’alto ma condiviso tra operatori del settore, amministrazione, cittadini. È un obiettivo ambizioso, in cui crediamo, di rilancio della città che passa dal comparto turistico e commerciale in cui crediamo ed oggi vediamo profilarsi la concreta attuazione”

Il vino di Erminio Campa, azienda di Torricella, nel sud est della provincia tarantina, è buono e di qualità. E’ talmente buono che, oltre al mercato italiano,  viene esportato all’estero e venduto agli intenditori.  E’ stato anche inviato ai sommeliers della Santa Sede, che  lo hanno inserito nella carta vini personale di Papa Francesco. Così il vino ottenuto da vendemmia manuale e affinamento solo in acciaio è diventato famoso come “il vino che beve il Papa”. Quando il Santo Padre ha incontrato il Patriarca ecumenico di Costantinopoli  Bartolomeo I, il vino Li Cameli era sull’aereo  con il papa Bergoglio.  In poco tempo la fama guida il percorso di Erminio Campa, che viene intervistato da Flavio Insinna nella trasmissione “Carta Bianca” di Rai 3 ed approda alla trasmissione di Rai 1 “I soliti ignoti”.

 

La storia del vino della famiglia Campa è relativamente giovane ma anche straordinariamente lunga. Dopo una  tradizione  familiare di produzione di primitivo e di vendita alle cantine italiane, nel 2012 arriva la svolta.  I tre fratelli Erminio,  Francesco e Valentino decidono di produrre autonomamente. Nasce “Li Cameli”, che con “Li Janni”  viene subito apprezzato  per il profumo intenso, con note fruttate di mirtilli, more, fragole, lamponi.

Li Cameli”, il vino primitivo di Manduria che prende il nome dalla contrada in cui è impiantato da 40 anni   un vigneto di alberelli, vola in alta quota, viene infatti servito nella top class magnifica dell’Alitalia, sui voli intercontinentali. E’ un grande successo per Erminio,  Francesco e Valentino. Che non si fermano. Portano all’estero il vino che nasce da un vigneto posizionato a 30 mt sul livello del mare e a 3 jm dal mar Jonio, in terreni di terra rossa e che beneficia di sole, clima mite e ventilazione continua. Partecipano alle fiere nazionali ed internazionali. Ed il vino dal colore rosso rubino piace.

Il successo proviene dalla passione della famiglia , rimasta inalterata. “Il vino è la mia vita, mia e dei miei fratelli - spiega Erminio Campa. – I miei ricordi affondano nella terra rossa, viaggiano attraverso il vento del sud, si stagliano sui visi scolpiti dal sole. Ero solo un bambino quando accompagnai mio nonno a comprare la terra (venti ettari) ed un casolare. Qui sono cresciuto, con l’amore per il vino e la passione per la mia attività. Qui hanno lavorato mio nonno e mio padre.  Oggi produciamo con coltivazione biologica, vendemmia manuale e vinificazione controllata perché,  dopo

la fermentazione in acciaio, il vino matura ed affina in piccole botti di rovere francese.

Per lungo tempo abbiamo visto partire le uve ed i mosti del nostro vitigno per le industrie di trasformazione del Nord Italia – continua Erminio Campa - poi ci siamo resi conto che eravamo in grado di realizzare le stesse cose, dando valore al nostro

lavoro e al nostro territorio".

Passione. E’ la parola magica che contraddistingue Erminio Campa, che ama definirsi

“artigiano del vino”. Il suo è un prodotto dal gusto morbido, ma al tempo stesso avvolgente ed equilibrato. Qualità. E’ la caratteristica della produzione, frutto delle intere giornate trascorse nel vitigno, di procedimenti moderni ma sempre attenti alla tradizione e alla storia della terra e del territorio.

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