Economia, Lavoro & Industria (1907)
COLDIRETTI - Battaglia del latte, dalle istituzioni prime risposte positive
Scritto daSVILUPPO - I giovani di Confindustria, Confcommercio e Confagricoltura fanno fronte comune sul Piano strategico del turismo
Scritto daI presidenti dei Gruppi giovanili delle confederazioni Confindustria, Luigi De Francesco, Confcommercio, Salvatore Cafiero, e Confagricoltura Taranto, Nicolò Giovinazzi, hanno costituito un "tavolo interconfederale provinciale" quale strumento di confronto e programmazione di iniziative tese principalmente a diffondere la cultura di impresa. Nell’immediato, in qualità di stakeholders del territorio, parteciperanno agli incontri tematici organizzati per il piano strategico per il Turismo della Regione Puglia ed andranno a monitorare di volta in volta le criticità e le opportunità del territorio, facendo fronte comune rispetto alle priorità che attengono l’area jonica nelle sue molteplici peculiarità (che investono, appunto, le competenze delle tre confederazioni).
Proprio in vista della discussione in corso sul piano strategico del turismo, che mira al coinvolgimento di tutti gli “attori” interessati (operatori del settore, enti locali, associazioni datoriali e sindacali, MIBACT, università e GAL), i presidenti dei gruppi Giovani di Confindustria, Confcommercio e Confagricoltura hanno avviato un primo confronto sulle situazioni infrastrutturali, della viabilità e dell'acquedotto, che, a Taranto come in provincia, si presentano deficitarie per diversi aspetti.
“La condizione attuale in cui versa la viabilità, che inevitabilmente penalizza ogni attività commerciale, industriale ed agricola, a causa del difficile accesso agli snodi autostradali, - si legge in una nota - è di grave nocumento per la logistica in generale e la vocazione turistica di tutta la provincia, ed offre un’immagine, sicuramente non positiva, a chi sceglie di venire a visitare i nostri borghi, i nostri musei e le nostre oasi naturalistiche. Prova ne sono le strade interprovinciali chiuse al traffico o con viabilità regolate da semafori a causa di frane e smottamenti verificatisi peraltro in tempi tutt’altro che recenti. Si tratta di strade di primaria importanza che molto spesso costituiscono snodi vitali tra la viabilità ordinaria, primaria e secondaria. Esempio purtroppo tangibile – prosegue la nota - in questo momento è rappresentato dalla difficile situazione della SS 172, bloccata perché a rischio frana a causa dei liquami presenti nel sottosuolo e provenienti dall’impianto di depurazione dell'acquedotto che ha riversato indiscriminatamente – ai danni di persone, colture, infrastrutture- una quantità di liquami tale da rendere assolutamente interdetta la viabilità per quel tratto. Un colpo durissimo all’economia di un territorio che ogni anno è meta di migliaia di turisti. Un duro colpo per le attività commerciali per non parlare dei danni all'agricoltura e della mancanza di collegamento per i mezzi pesanti dall'Adriatico allo Jonio”.
Non va meglio per la SP 13 nei pressi di Castellaneta, “i cui lavori interrotti – viene ribadito nella nota - sono stati ripresi ma senza alcuna certezza di ultimazione entro la data prevista, cioè giugno prossimo. L’Ente Provincia, impantanato in una situazione di dissesto finanziario ed organizzativo, interviene in maniera discontinua mettendo a repentaglio l’incolumità e la sicurezza di migliaia di cittadini, che giornalmente percorrono queste vie, e ancora una volta a risultare penalizzate, ancor di più se i lavori si dovessero protrarre oltre giugno, saranno proprio le attività turistiche del versante occidentale della provincia. Non va meglio su quello orientale, dove l'annosa questione del depuratore di Manduria, che pur dovrebbe aver scongiurato lo scarico a mare, continua a non far intravedere una soluzione definitiva, mentre permane l’urgenza di mettere in sicurezza il tratto della SS7 all’altezza di Palagiano il cui livello di altissima pericolosità è purtroppo testimoniato, nel tempo, dall’alta incidenza di sinistri stradali. Le problematiche legate alle infrastrutture, insomma, - concludono nella nota Luigi De Francesco, Salvatore Cafiero e Nicolò Giovinazzi - permangono in tutta la loro criticità. Come può un territorio crescere, svilupparsi ed innovarsi – anche in chiave turistica- senza che ci sia la reale possibilità per le merci e le persone di muoversi con fluidità e in sicurezza nei territori?”.
Da questo assunto parte la riflessione dei giovani appartenenti ai tre settori, i quali, attraverso la costituzione del tavolo interconfederale, porteranno le loro istanze e le loro proposte per il piano strategico del turismo.
CONTRATTO DI SVILUPPO - La ristrutturazione di Palazzo degli Uffici "è un segnale di attenzione non scontato del Cis"
Scritto daCONTRATTO DI SVILUPPO - Mazzarano: "Finalmente le risorse per ridisegnare il futuro di Taranto"
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Con l'incontro di ieri a Roma è partito il treno del Contratto Interistituzionale di Sviluppo (CIS) in direzione Taranto. Non ci sarà un'altra opportunità di simile portata, per questo abbiamo tutti l'obbligo di moltiplicare il nostro impegno per coglierla appieno”.
E' quanto dichiara il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Michele Mazzarano, che ieri ha partecipato ai lavori del tavolo interministeriale tenuto a Roma, in qualità di consigliere delegato dell'Assise regionale, insieme con il presidente Michele Emiliano, gli assessori Loredana Capone e Annamaria Curcuruto, oltre al presidente della provincia Martino Tamburrano ed il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno. “Il Governo ha assicurato che entro pochi giorni - continua Mazzarano - verranno pubblicati i primi bandi per l'ammodernamento infrastrutturale dell'Arsenale Militare di Taranto”. A questi, che appaiono i più imminenti, bisogna poi aggiungere l'aggiornamento dei cronoprogrammi, la verifica delle coperture finanziarie degli interventi, compresi quelli nella Città Vecchia, e i progetti e gli interventi rilevanti, come il Palazzo degli Uffici, il Distripark e la piattaforma logistica nell’area retroportuale. “Abbiamo finalmente l'occasione e le risorse per ridisegnare il futuro del nostro territorio - aggiunge Mazzarano - nel pieno rispetto della sua tradizione e delle sue reali vocazioni, legate principalmente al mare ed alla cultura. Una impresa titanica ma possibile che per la sua riuscita deve vedere il coinvolgimento concreto di tutte le istituzioni locali, le parti sociali, gli enti economici e le associazioni culturali. Serve un grande confronto, aperto e pubblico. Il nostro destino è finalmente nelle nostre mani - conclude Mazzarano - non lasciamoci sfuggire questa occasione”. |
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LA VERTENZA - Polizia locale, l'Usb conferma lo sciopero dell'1 maggio
Scritto daCONTRATTO DI SVILUPPO - Il Distripark inserito nelle opere da infrastrutturare. La soddisfazione di Emiliano
Scritto daILVA - Arvedi e Marcegaglia in visita allo stabilimento. Rizzo (Usb): "Lo stabiimento sarà regalato a loro?
Scritto daIl Caso/ Tempa Rossa, Taranto Respira all'attacco "le opere di realizzazione delle infrastrutture vanno sospese"
Scritto da giornalista2La vicenda Tempa Rossa è al centro dell'iniziativa del Movimento Taranto Respira che nel comunicato che di swguito pubblichiamo chiede che vengani sospesi i lavori attualmente in corso
Alla luce delle ultime notizie relative alla vicenda Tempa Rossa, con telefonate intercettate che insinuano per lo meno il dubbio che intorno alla vicenda del petrolio della Basilicata a Taranto si giochino interessi di lobby che contrastano con quelli del nostro territorio, Taranto Respira chiede al Sindaco Stefàno, a tutto il Consiglio comunale, al Presidente della Provincia Tamburrano, al Presidente della Regione Emiliano, di pretendere la massima trasparenza sulla vicenda e di ottenere che il Governo centrale, in attesa che la magistratura chiarisca eventuali illeciti, sospenda immediatamente tutte le autorizzazioni per la realizzazione delle infrastrutture che porteranno a Taranto il greggio. Ribadiamo, inoltre, la totale contrarietà di Taranto Respira alla realizzazione di tale progetto che sommerebbe un ulteriore rischio ambientale a quello che già il nostro territorio sopporta. Ancora una volta, Taranto subisce decisioni e interessi che vengono da lontano e per questo facciamo appello a tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione affinché si lavori per contrastare quest'ulteriore assalto al nostro territorio.
Direttivo TARANTORESPIRA
Vittoria Orlando
Nino Carbotti
Giuseppe Aralla
LAVORO & SALUTE - Emiliano al convegno di Cgil e Fiom: "Le persone nella mia vita sono sempre state più importanti dei fatturati"
Scritto daPORTO - Zona ad economia speciale e Distripark endoportuale, le proposte del Propeller club Taras
Scritto daLa recente indagine congiunturale di Confetra ha evidenziato il -9,2% registrato, complessivamente, dai porti di transhipment italiani nel 2015.
Taranto come si sa ha registrato l’azzeramento totale di tale traffico. L’impressione è che la crisi del transhipment sia ormai profonda e strutturale. “Il problema, al netto di Taranto, è – per il Propeller club Taras - che il traffico di trasbordo dei contenitori, in Italia, non remunerà più i terminalisti e per la verità nemmeno i territori! La redditività risulta positiva solo per il traffico-gate, quello di destinazione finale. In Italia: Genova, La Spezia, Livorno, Ravenna, Trieste tengono e crescono avendo un mercato importante da servire. Il mercato è quello importante dell’Europa centrale di cui fa parte integrante il centro/nord italiano. Nel sud i porti gate sono Napoli e Salerno”.
Secondo il Propeller club, infatti, resta ormai evidente che “dove non c’è mercato (produzione e consumo) per le merci in import-export non c’è traffico. Come è notorio le navi vanno dove hanno da sbarcare o imbarcare le merci”.
Al di là della profonda crisi del Porto di Taranto, per effetto del fermo di alcuni cantieri e perchè altri non sono ancora nemmeno partiti e soprattutto per spirito di critica costruttiva, il Propeller, “al fine anche di scongiurare l’assopimento dell’interesse della pubblica opinione per effetto dei reiterati crono programmi di soluzione delle situazioni di crisi”, ha organizzato per il prossimo 1° aprile, con inizio alle ore 18 al ristorante Nautilus, un incontro “per discuterne insieme a due parlamentari tecnicamente e politicamente impegnati in settori strategici, quali le infrastrutture e i trasporti, e ad un importante operatore della logistica intermodale e internazionale, perché ci suggeriscano percorsi utili per dare un futuro al ns. porto , atteso che passeranno ancora alcuni anni prima di avere il Molopolisettoriale nuovamente agibile e fuori dall’empasse nel quale le attività messe in campo lo hanno inopinatamente condotto. La nostra idea – conclude il Propeller - è quella di percorrere la via della proposizione di una ZES (Zona ad economia speciale) e un Distripark endoportuale quali recettori di investimenti e di merci che possano supplire alla mancanza del mercato attrattore e produttore di merci in quantità tali da richiedere il trasporto navale”.