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Giornale di Taranto - Artigianato, Commercio & Agricoltura

 

Emozionato, felice, incredulo, così Antonio Diodato ha accolto la sua meritatissima vittoria alla settantesima edizione del Festival di Sanremo con ”Fai Rumore”, un brano delicato e poetico di rara intensita’, lui l’artista dei piccoli passi, uno dopo l’altro, che crede nella condivisione, che continuerà, passetto dopo passetto, perché non vuole farsi sconvolgere la vita da questo evento ha dedicato la sua vittoria alla sua famiglia naturale, a quella professionale e a Taranto, la città che deve fare tanto rumore. “Io ho fatto in tipo di percorso che non è stato così rumoroso in questi anni ma era un passettino alla volta e vedere questo percorso riconosciuto da così tanta gente mi riempie di gioia... Io ho avuto sempre questo Instagram magrolino, pochi follower però buoni, devo dire attenti, non lo so è che sono stato concentrato a coltivare questo giardino e ho voluto farlo con la massima attenzione possibile e poi pian piano sono arrivate delle farfalle e oggi questo giardino si è riempito di farfalle, detto questo si continuerà passetto dopo passetto perche non voglio farmi sconvolgere la vita da tutto questo...Quando parlavamo del far rumore questo premio lo dedico alla mia città   Taranto che è una città che deve fare tanto rumore”.

S’intitola “PERIFERIE INFINITE. Dalle periferie locali alle periferie mondiali”e, prendendo il nome da un verso del poeta Vittorio Bodini, intende partire da una periferia nel sud dell’Italia per guardare alle periferie del mondo e integrare le persone sia native che immigrate nel cuore dello sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità territoriali.

È il progetto a cura del Teatro delle Forche, società cooperativa capofila della rete costituita con l’associazione culturale “Il Serraglio” di Massafra, il Circolo Arci “Svegliarci” di Palagiano e la Cooperativa Sociale “Il Sole” di Statte, vincitrice dell’avviso pubblico “Periferie al Centro - l’intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia – Assessorato all'Industria turistica e culturale Assessorato al Bilancio e alle Politiche giovanili e coordinato dal Teatro Pubblico Pugliese, presentato questa mattina in conferenza stampa al Teatro Comunale di Massafra.

All’incontro sono intervenuti: il presidente del Teatro delle Forche Giancarlo Luce; il direttore artistico dell’associazione culturale “Il Serraglio” Vincenzo Madaro; la presidente del Circolo Arci “SvegliArci” di Palagiano Angela Surico; in rappresentanza della cooperativa sociale “Il Sole” e presidente dell’associazione “Spazio Teatro” di Statte Luana Spadaro; il consigliere regionale Michele Mazzarano; il sindaco di Massafra Fabrizio Quarto; l’assessore alle Politiche Sociali e all’Istruzione del Comune di Massafra Maria Rosaria Guglielmi.

Il progetto, come sottolineato dal presidente del Teatro delle Forche Giancarlo Luce, prevede una ricca e articolata offerta artistica e culturale, da febbraio a maggio, nei Comuni di Massafra, Palagiano e Statte, con l’obiettivo di mettere e ri-mettere in gioco le persone delle zone periferiche interessate che, per ragioni di collocazione geografica, etnica, economica e culturale, sono relegate ad una marginalità che non consente la piena valorizzazione delle loro potenzialità e il pieno sviluppo dei luoghi in cui vivono.

Il programma prevede:

- quattro spettacoli teatrali ispirati a testi che incrociano il tema delle periferie e delle migrazioni: il 15 marzo “Chico Mendes: La Stagione delle Fiamme” della compagnia Onirica Teatro, la cui scrittura scenica non si è limitata alla biografia del sindacalista, politico e ambientalista brasiliano ma alla lotta ancora oggi in essere dei raccoglitori della gomma e degli indios, volta ad arrestare la distruttiva attività di deforestazione dell’Amazzonia finalizzata a scopi speculativi che è seria minaccia per la sopravvivenza stessa degli abitanti della foresta; il 30 aprile, “Come tu mi vuoi” del Teatro delle Forche, da due racconti di Christian Raimo e Tommaso Pincio, riguardanti il lavoro e la condizione di precarietà sociale della vita nelle periferie, spettacolo vincitore del bando nazionale dell’Arci “In Scena”; il 3 maggio, “Nel mare ci sono i coccodrilli” Storia vera di Enaiatollah Akbari, tratto dall’omonimo libro di Fabio Geda, con Christian Di Domenico, una magnifica parabola che rappresenta uno dei drammi contemporanei più toccanti le migrazioni di milioni di individui in fuga da territori devastati dalle guerre, in cerca di un miraggio di libertà e di pace; il 28 maggio, “Kanu” di Piccoli Idilli, spettacolo di teatro ragazzi di narrazione con musica dal vivo, vincitore di In-Box dal vivo 2019.

due laboratori esperienziali con interventi di danza e musica, il primo “Play Brecht” nel quartiere Gesù Bambino di Massafra rivolto ai ragazzi, il secondo a Palagiano “La foresta dei mille demoni”, rivolto a maggiorenni under 35, già iniziato e organizzato in collaborazione con il Circolo Arci “SvegliArci”, che si occupa da una decina d’anni d’immigrazione e di gente proveniente dalle periferie del mondo, come sottolineato dalla presidente Angela Surico.

Le attività nel quartiere Gesù Bambino di Massafra incroceranno gli interventi di carattere sociale e di inclusione sociale pensati dall’Assessorato comunale alle Politiche Sociali, come affermato dall’assessore Guglielmi, che ha illustrato i servizi già intrapresi, soffermandosi sulle attività destinate ai minori di supporto allo studio e animazione, in collaborazione con le associazioni che operano nel quartiere e il plesso dell’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco”.

Ad arricchire il cartellone del progetto “Periferie infinite”, incontri ed eventi culturali che si terranno nei Comuni di Massafra e Statte.

A Massafra, l’iniziativa “Periferie: istruzioni per il ri-uso”, a cura dell’associazione culturale “Il Serraglio”, che da anni sviluppa il tema delle periferie con il festival “Vicoli Corti_Cinema di Periferia”, come evidenziato dal direttore artistico Vincenzo Madaro.

La due giorni, in programma il 2 e il 3 maggio, si svolgerà in un luogo d’eccezione, l’ex Chiesa di Sant’Agostino, la cui architettura barocca offre uno scenario fantastico, purtroppo in stato di abbandono.

Una bella occasione per rilanciare un attrattore unico, attraverso incontri di approfondimento sul tema delle periferie, declinato in differenti segmenti: la scoperta dei luoghi di periferia che proprio grazie alle attività culturali, musicali e spettacolari donano nuova vita agli spazi e rianimano i quartieri in cui insistono, le nuove forme d’espressione artistica, esperienze terze a confronto.

In programma la presentazione del libro “La rivoluzione perduta dei poeti” di Andrea Semplici, giornalista e fotografo, l’incontro con Stefania Zepponi, danzatrice e coreografa anconetana, direttore artistico dell’associazione Hexperimenta, e un ospite speciale.

A Statte, invece, come spiegato da Luana Spadaro, un ciclo di tre incontri di promozione della lettura “Leggere … arma d’istruzione di massa”, nella Biblioteca Civica di Statte, legati tra loro dal tema dell’inquinamento ambientale, della valorizzazione del territorio e del concetto “del bello” da difendere e valorizzare.

Un percorso di scritture al femminile, che accompagnerà il pubblico alla scoperta dei contenuti e al dibattito costruttivo, finalizzato all’emersione di idee nuove. Le presentazioni saranno curate dall’associazione “Spazio Teatro” e saranno arricchite da momenti di drammatizzazione con il coinvolgimento dei ragazzi del Centro Polivalente “MagiColori", gestito dalla Cooperativa "Il Sole" di Statte.

Gli appuntamenti: il 20 marzo, incontro dedicato alla poesia di Silvana Pasanisi con i libri “Il rimedio”, “Babel” e “La preparazione all’aria”; il 27 marzo, presentazione del libro “Sogni e altiforni: Piombino – Trani senza ritorno” di Gordiano Lupi e Cristina De Vita; il 3 aprile, presentazione del libro "Corso Due Mari: Taranto tra amore e guerra” di Carla Dedola.

Il sindaco di Massafra Fabrizio Quarto ha espresso il sostegno al progetto da parte dell’Amministrazione comunale, definendolo “molto interessante per l’impatto che può avere nel contrasto a margini di degrado nel centro storico, congiuntamente a tutte le azioni che l’Amministrazione sta adottando per contrastare questa situazione di abbandono e per valorizzarlo”.

Ha concluso l’incontro il consigliere regionale Michele Mazzarano, soffermandosi sugli obiettivi del bando “Periferie al Centro - l’intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia”: “caratterizzare le periferie come un tema di importanza sociale e culturale e come la cultura può essere d’aiuto al problema sociale che rappresentano le periferie”. “È un bando molto importante – ha aggiunto - perché consente alle realtà associative di estrinsecare la propria progettualità - e il Teatro delle Forche lo fa da tempo con grande professionalità e protagonismo a livello regionale - e al tempo stesso consente alle istituzioni di alzare di più i riflettori sulle periferie sociali, sui loro problemi e su come queste attività possono andare di pari passo: la cultura per un verso e l’affrontare da parte delle istituzioni  il problema di una maggiore inclusione di chi è ai margini dall’altro”.

Il progetto “Periferie Infinite” prevede anche azioni innovative di audience development e empowerment del pubblico, animazione territoriale e coinvolgimento delle comunità, tra le quali attività di mappatura emotiva del territorio a cura della compagnia veneta exvUoto teatro.

Intende infine interessare e coinvolgere soggetti e strutture che operano in prima linea sul fronte dell’integrazione, dell’accoglienza e della promozione artistica e culturale, che possono aderire ad una rete allargata, sostenuta già in fase di progettazione da alcune associazioni dei Comuni interessati.

S’intitola “PERIFERIE INFINITE. Dalle periferie locali alle periferie mondiali”e, prendendo il nome da un verso del poeta Vittorio Bodini, intende partire da una periferia nel sud dell’Italia per guardare alle periferie del mondo e integrare le persone sia native che immigrate nel cuore dello sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità territoriali.

È il progetto a cura del Teatro delle Forche, società cooperativa capofila della rete costituita con l’associazione culturale “Il Serraglio” di Massafra, il Circolo Arci “Svegliarci” di Palagiano e la Cooperativa Sociale “Il Sole” di Statte, vincitrice dell’avviso pubblico “Periferie al Centro - l’intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia – Assessorato all'Industria turistica e culturale Assessorato al Bilancio e alle Politiche giovanili e coordinato dal Teatro Pubblico Pugliese, presentato questa mattina in conferenza stampa al Teatro Comunale di Massafra.

All’incontro sono intervenuti: il presidente del Teatro delle Forche Giancarlo Luce; il direttore artistico dell’associazione culturale “Il Serraglio” Vincenzo Madaro; la presidente del Circolo Arci “SvegliArci” di Palagiano Angela Surico; in rappresentanza della cooperativa sociale “Il Sole” e presidente dell’associazione “Spazio Teatro” di Statte Luana Spadaro; il consigliere regionale Michele Mazzarano; il sindaco di Massafra Fabrizio Quarto; l’assessore alle Politiche Sociali e all’Istruzione del Comune di Massafra Maria Rosaria Guglielmi.

Il progetto, come sottolineato dal presidente del Teatro delle Forche Giancarlo Luce, prevede una ricca e articolata offerta artistica e culturale, da febbraio a maggio, nei Comuni di Massafra, Palagiano e Statte, con l’obiettivo di mettere e ri-mettere in gioco le persone delle zone periferiche interessate che, per ragioni di collocazione geografica, etnica, economica e culturale, sono relegate ad una marginalità che non consente la piena valorizzazione delle loro potenzialità e il pieno sviluppo dei luoghi in cui vivono.

Il programma prevede:

- quattro spettacoli teatrali ispirati a testi che incrociano il tema delle periferie e delle migrazioni: il 15 marzo “Chico Mendes: La Stagione delle Fiamme” della compagnia Onirica Teatro, la cui scrittura scenica non si è limitata alla biografia del sindacalista, politico e ambientalista brasiliano ma alla lotta ancora oggi in essere dei raccoglitori della gomma e degli indios, volta ad arrestare la distruttiva attività di deforestazione dell’Amazzonia finalizzata a scopi speculativi che è seria minaccia per la sopravvivenza stessa degli abitanti della foresta; il 30 aprile, “Come tu mi vuoi” del Teatro delle Forche, da due racconti di Christian Raimo e Tommaso Pincio, riguardanti il lavoro e la condizione di precarietà sociale della vita nelle periferie, spettacolo vincitore del bando nazionale dell’Arci “In Scena”; il 3 maggio, “Nel mare ci sono i coccodrilli” Storia vera di Enaiatollah Akbari, tratto dall’omonimo libro di Fabio Geda, con Christian Di Domenico, una magnifica parabola che rappresenta uno dei drammi contemporanei più toccanti le migrazioni di milioni di individui in fuga da territori devastati dalle guerre, in cerca di un miraggio di libertà e di pace; il 28 maggio, “Kanu” di Piccoli Idilli, spettacolo di teatro ragazzi di narrazione con musica dal vivo, vincitore di In-Box dal vivo 2019.

due laboratori esperienziali con interventi di danza e musica, il primo “Play Brecht” nel quartiere Gesù Bambino di Massafra rivolto ai ragazzi, il secondo a Palagiano “La foresta dei mille demoni”, rivolto a maggiorenni under 35, già iniziato e organizzato in collaborazione con il Circolo Arci “SvegliArci”, che si occupa da una decina d’anni d’immigrazione e di gente proveniente dalle periferie del mondo, come sottolineato dalla presidente Angela Surico.

Le attività nel quartiere Gesù Bambino di Massafra incroceranno gli interventi di carattere sociale e di inclusione sociale pensati dall’Assessorato comunale alle Politiche Sociali, come affermato dall’assessore Guglielmi, che ha illustrato i servizi già intrapresi, soffermandosi sulle attività destinate ai minori di supporto allo studio e animazione, in collaborazione con le associazioni che operano nel quartiere e il plesso dell’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco”.

Ad arricchire il cartellone del progetto “Periferie infinite”, incontri ed eventi culturali che si terranno nei Comuni di Massafra e Statte.

A Massafra, l’iniziativa “Periferie: istruzioni per il ri-uso”, a cura dell’associazione culturale “Il Serraglio”, che da anni sviluppa il tema delle periferie con il festival “Vicoli Corti_Cinema di Periferia”, come evidenziato dal direttore artistico Vincenzo Madaro.

La due giorni, in programma il 2 e il 3 maggio, si svolgerà in un luogo d’eccezione, l’ex Chiesa di Sant’Agostino, la cui architettura barocca offre uno scenario fantastico, purtroppo in stato di abbandono.

Una bella occasione per rilanciare un attrattore unico, attraverso incontri di approfondimento sul tema delle periferie, declinato in differenti segmenti: la scoperta dei luoghi di periferia che proprio grazie alle attività culturali, musicali e spettacolari donano nuova vita agli spazi e rianimano i quartieri in cui insistono, le nuove forme d’espressione artistica, esperienze terze a confronto.

In programma la presentazione del libro “La rivoluzione perduta dei poeti” di Andrea Semplici, giornalista e fotografo, l’incontro con Stefania Zepponi, danzatrice e coreografa anconetana, direttore artistico dell’associazione Hexperimenta, e un ospite speciale.

A Statte, invece, come spiegato da Luana Spadaro, un ciclo di tre incontri di promozione della lettura “Leggere … arma d’istruzione di massa”, nella Biblioteca Civica di Statte, legati tra loro dal tema dell’inquinamento ambientale, della valorizzazione del territorio e del concetto “del bello” da difendere e valorizzare.

Un percorso di scritture al femminile, che accompagnerà il pubblico alla scoperta dei contenuti e al dibattito costruttivo, finalizzato all’emersione di idee nuove. Le presentazioni saranno curate dall’associazione “Spazio Teatro” e saranno arricchite da momenti di drammatizzazione con il coinvolgimento dei ragazzi del Centro Polivalente “MagiColori", gestito dalla Cooperativa "Il Sole" di Statte.

Gli appuntamenti: il 20 marzo, incontro dedicato alla poesia di Silvana Pasanisi con i libri “Il rimedio”, “Babel” e “La preparazione all’aria”; il 27 marzo, presentazione del libro “Sogni e altiforni: Piombino – Trani senza ritorno” di Gordiano Lupi e Cristina De Vita; il 3 aprile, presentazione del libro "Corso Due Mari: Taranto tra amore e guerra” di Carla Dedola.

Il sindaco di Massafra Fabrizio Quarto ha espresso il sostegno al progetto da parte dell’Amministrazione comunale, definendolo “molto interessante per l’impatto che può avere nel contrasto a margini di degrado nel centro storico, congiuntamente a tutte le azioni che l’Amministrazione sta adottando per contrastare questa situazione di abbandono e per valorizzarlo”.

Ha concluso l’incontro il consigliere regionale Michele Mazzarano, soffermandosi sugli obiettivi del bando “Periferie al Centro - l’intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia”: “caratterizzare le periferie come un tema di importanza sociale e culturale e come la cultura può essere d’aiuto al problema sociale che rappresentano le periferie”. “È un bando molto importante – ha aggiunto - perché consente alle realtà associative di estrinsecare la propria progettualità - e il Teatro delle Forche lo fa da tempo con grande professionalità e protagonismo a livello regionale - e al tempo stesso consente alle istituzioni di alzare di più i riflettori sulle periferie sociali, sui loro problemi e su come queste attività possono andare di pari passo: la cultura per un verso e l’affrontare da parte delle istituzioni  il problema di una maggiore inclusione di chi è ai margini dall’altro”.

Il progetto “Periferie Infinite” prevede anche azioni innovative di audience development e empowerment del pubblico, animazione territoriale e coinvolgimento delle comunità, tra le quali attività di mappatura emotiva del territorio a cura della compagnia veneta exvUoto teatro.

Intende infine interessare e coinvolgere soggetti e strutture che operano in prima linea sul fronte dell’integrazione, dell’accoglienza e della promozione artistica e culturale, che possono aderire ad una rete allargata, sostenuta già in fase di progettazione da alcune associazioni dei Comuni interessati.

 Pronti i pagamenti per i corsi di "Mi Formo e Lavoro". Settimana prossima, infatti, saranno liquidati i pagamenti per 109 corsi di formazione professionalizzante. Si aggiungono ai 29 corsi per i quali i pagamenti sono stati già liquidati. In totale sono stati erogati 363 corsi a cui hanno partecipato 3.584 disoccupati. I percorsi formativi sono partiti a giugno e alcuni sono in corso di svolgimento. Da tempo gli uffici, unitamente ad una task force voluta dall'assessore all’Istruzione, alla Formazione, al Lavoro, Sebastiano Leo, stanno lavorando sulle istanze e questa attività ha come risultato la corposa tornata di pagamenti in programma. Uno sforzo notevole perché il processo di controllo è reso molto complicato dalle numerose richieste di integrazioni (per la precisione 223 in relazione a  363 corsi erogati)  che la Regione, per garantire il regolare utilizzo dei Fondi Strutturali e non incorrere in sanzioni da parte degli Organi comunitari, ha dovuto formalizzare. L'intera operazione – fermarestando la presenza di tutta la documentazione necessaria – dovrebbe concludersi entro la fine di febbraio.  L'assessore Leo spiega: “Abbiamo lavorato senza risparmio di forze e per questo ringrazio gli uffici che hanno dovuto affrontare una notevole mole di lavoro per garantire trasparenza e correttezza delle procedure. Abbiamo fatto il dovuto e anche di più perché consapevoli dell’importanza di queste misure – penso anche a Garanzie Giovani che ha prodotto un’altissima percentuale di occupazione – che sono una opportunità importante per il futuro professionale dei pugliesi. Con la liquidazione di ulteriori 109 corsi abbiamo centrato l’obiettivo di saldare il dovuto agli aventi firitto, ma entro la fine del mese chiuderemo tutta la partita”. 

 "I sindacati hanno tutto il diritto di esser aggiornati sulla trattativa. E’ stato formalizzato un ulteriore passaggio importante, che ha consentito di evitare una decisione del tribunale attesa. Questo significa che si continua a lavorare nella direzione che avevo indicato". Lo afferma su ArcelorMittal il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, conversando con i giornalisti, a margine del seminario sul bilancio Ue 2021-2027.

Conte prosegue: "Sono per una transizione energetica dello stabilimento, vogliamo farne lo stabilimento piu' innovativo e verde nell'ambito siderurgico, vogliamo assicurare il livello occupazionale e il risanamento ambientale".

 "Sono anni che lotto per la mia Taranto, che vorrei fosse la nostra Taranto. All'ex Ilva c'è situazione inaccettabile per il nostro Paese, da quando sono direttore artistico del Primo Maggio di Taranto ho capito ancora di più di quanto la musica possa essere cassa di risonanza per certe questioni, far sentire i tarantini meno invisibili, e forse non accetti di farti calpestare in quel modo. Ci metto l'anima ogni anno" nell'organizzazione. Così Diodato in conferenza stampa all'Ariston. Tarantino, Diodato è in gara al festival di Sanremo con il brano "Fai rumore", brano che celebra l'abbattimento dei muri della incomunicabilità. 

"Ho passato momenti molto duri da ragazzino ed ho creato barriere intorno a me, la musica è stata una grande terapia che mi ha aiutato a buttare giù il muro, avevo questo blocco emotivo. Devo ringraziare la musica, mi ha salvato la vita, voglio invecchiare facendo musica, senza rincorrere le mode e senza dedicarmi all’ansia di prestazione, utilizzando invece la musica come crescita umana". Ha detto ancora Antonio Diodato in conferenza stampa . "Quando ti avvicini a qualcun altro capisci quante cose hai in comune". E non a caso aggiunge che oggi "c'è un'attitudine molto social che in realtà di sociale ha molto poco...". In sala stampa il suo staff distribuisce piccoli tamburi con scritto sopra 'fai rumore' e lui invita appunto a fare rumore, mentre accenna con la chitarra 'Vita meravigliosa', brano contenuto nell'ultimo album dallo stesso titolo e che è parte della colonna sonora di 'La Dea Fortuna', film di Ferzan Ozpetek.

 

   E' ovviamente contento del consenso che respira intorno a sé, sia in sala stampa che tra i radioascoltatori, il suo brano ha successo. "Speravo in tutto questo, non vengo per fare la gara ma cerco di portare me stesso, spero che continui questa ondata di entusiasmo nei miei confronti, questo essere riconosciuti, capiti, e questo è già un grande premio". Nella serata delle cover, ha eseguito con Nina Zilli "24mila baci", e dice che "era un onore rendere omaggio a Celentano, ci ho messo tantissimo in quell’arrangiamento, ho voluto giocare e devo ringraziare Nina che è stata molto complice". E racconta che con un sms Claudia Mori e Adriano Celentano gli hanno espresso fatto sapere di aver apprezzato la versione proposta.

ArcelorMittal non vuole lasciare Taranto, lo dicono i legali dell’azienda, lo conferma l’ad Morselli. Ora ci sono 21 giorni per trattare, questo è il termine che Ilva in as e ArcelorMittal  si sono date per chiudere il 28 e arrivare all’udienza del 6 marzo con un accordo definito in tutti i suoi dettagli. Ma vediamo quali sono questi dettagli e quale sarà l’assetto che lo stabilimento dovrebbe avere in base al negoziato in corso. Sarà un accordo che da un lato costituisce una versione aggiornata e articolata rispetto a quella del 20 dicembre - e servito già ad ottenere un rinvio dell’udienza ad oggi - e dall’altro spiana la strada ad un supplemento di negoziato nelle prossime settimane.

 

Per giungere a questo risultato, importanti si sono rivelati gli imput lanciati ai negoziatori impegnati tra Roma e Milano sia dal premier Giuseppe Conte che da Aditya Mittal che hanno auspicato entrambi un accordo in vista dell’appuntamento in Tribunale. Il supplemento di trattativa dovrà ora servire a strutturare l’intesa definitiva che poi come addendum entrerà a far parte del contratto. Tutta la vicenda giudiziaria e anche la negoziazione che ne è seguita, nasce infatti dalla volontà di ArcelorMittal di recedere dal contratto per Ilva adducendo una serie di ragioni. Un mese di trattativa tra le parti, come hanno anche evidenziato i sindacati, non è bastato a chiudere il confronto. Ci sono ancora diverse distanze, su tutte quelle relative agli esuberi che la ristrutturazione del polo siderurgico. Il Governo non vuole esuberi ma si dice disponibile ad accompagnare la ristrutturazione attraverso la cassa integrazione. Dei sindacati si sa già: non solo contestano il fatto di non essere stati per niente coinvolti nella discussione, almeno sinora, ma respingono ogni ipotesi che prevede eccesso di forza lavoro, oggi pari a 10700 addetti diretti di cui 8200 solo a Taranto.Come scrive oggi “Il Sole 24 Ore”, nella intesa sulla quale le parti stanno lavorando c’è che lo Stato, per ora, non entra nel capitale di AmInvestco, la società veicolo con cui ArcelorMittal nel 2017 ha effettuato l’operazione Ilva. Si sono fatte ipotesi al riguardo che chiamano in causa Invitalia e Cassa Depositi e Prestiti. Invece nella newco che si occuperà di produrre il preridotto con cui alimentare gli altiforni ed avere così un più basso impatto ambientale ci sarà lo Stato e non Mittal. A quest’ultimo toccheranno i nuovi forni elettrici da installare nel sito di Taranto. 

 

 La futura Ilva - soprattutto per ragioni ambientali e di contenimento delle emissioni inquinanti - avrà infatti un mix produttivo basato tra altoforno tradizionale, alimentato con i minerali che vengono fusi e producono la ghisa poi trasformata in acciaio, ed elettrico, alimentato dal preridotto, che è un semilavorato di ferro, già usato in passato dal siderurgico di Taranto per alcune sperimentazioni negli altiforni (la gestione commissariale Bondi-Ronchi lo importò tra il 2013 e il 2014). Altro aspetto è che ArcelorMittal a novembre 2020 può esercitare un diritto di uscita da Ilva ma versando mezzo miliardo di euro diviso in 400 milioni di cash e 100 milioni di valore di magazzino. Ma la clausola di uscita, precisano fonti vicine al dossier, scatterebbe nel caso in cui ArcelorMittal non desse seguito all’Investment Agreement. Circa la riduzione dei canoni di fitto che trimestralmente - e in scomputo sul prezzo finale di acquisto dell’azienda che il contratto del 2017 fissa in 1,8 miliardi di euro -ci sarebbe una riduzione dell’onere delle rate, da 15 milioni al mese a 7,5, ma quello che oggi viene scontato oggi, dovrà poi essere corrisposto - sottolineano le fonti - al momento del closing, quando cioè ArcelorMittal formalizzerà l’acquisto e da gestore in fitto - stato nel quale è da novembre 2018 - diverrà proprietario dell’azienda. Oggi invece la proprietà è di Ilva in amministrazione straordinaria a cui ArcelorMittal corrisponde i canoni di fitto serviti anche ad alimentare il pagamento degli esordi agevolati e incentivati di tutti coloro (circa un migliaio) che, non selezionati da Mittal per l’assunzione a novembre 2018, sono rimasti in quota a Ilva in amministrazione straordinaria e collocati in cassa integrazione straordinaria. 

E’ stata rinviata al 6 marzo l’udienza per il ricorso dei commissari ex-Ilva contro ArcelorMittal per scongiurare il disimpegno della multinazionale franco-indiana. L’udienza davanti al giudice Claudio Marangoni è durata pochi minuti, anche perché le parti avevano presentato concordemente una richiesta di rinvio per continuare a negoziare fino al 28 febbraio. Questa mattina era presente in aula anche l’ad italiana del gruppo Lucia Morselli.

Domani 8 alle ore 11, presso il Teatro Comunale di Massafra (TA), sito in Piazza Garibaldi, avrà luogo la conferenza stampa di presentazione del progetto “PERIFERIE INFINITE. Dalle periferie locali alle periferie mondiali”, a cura del Teatro delle Forche, società cooperativa capofila della rete costituita con l’associazione culturale “Il Serraglio” di Massafra, il Circolo Arci “Svegliarci” di Palagiano e la Cooperativa Sociale “Il Sole” di Statte, vincitrice dell’avviso pubblico “Periferie al Centro - l’intervento di inclusione culturale e sociale della Regione Puglia – Assessorato all'Industria turistica e culturale Assessorato al Bilancio e alle Politiche giovanili e coordinato da Teatro Pubblico Pugliese.

All’incontro interverranno i rappresentanti degli Enti coinvolti e dei soggetti della rete del progetto che, prendendo il nome da un verso del poeta Vittorio Bodini, intende partire da una periferia nel sud dell’Italia per guardare alle periferie del mondo e cercare di integrare le persone nel cuore dello sviluppo culturale, sociale ed economico delle comunità territoriali, coinvolgendo soggetti e realtà che operano in prima linea sul fronte dell’integrazione, dell’accoglienza e della promozione artistica e culturale.

In programma, una ricca e articolata offerta artistica: spettacoli teatrali, laboratori esperienziali, interventi di danza e musica, iniziative culturali e di promozione della lettura, con ospiti nazionali e locali, azioni di mappatura del territorio e coinvolgimento delle comunità, con l’obiettivo di mettere e ri-mettere in gioco le persone, sia native che immigrate, delle zone periferiche interessate.

Il cartellone degli eventi e maggiori dettagli sul progetto saranno resi noti durante l’incontro, aperto alla comunità.

Il programma di Shell Italia per sostenere giovani imprenditori e start up lanciato oggi anche a Taranto, è attivo da dieci anni in Basilicata, essendo Shell uno dei soggetti della joint che si occupa dei giacimenti lucani Val D’Agri e Tempa Rossa. A Taranto, invece, il programma attua l’intesa che la compagnia, insieme ad Eni, Total e Mitsui, ha firmato col Comune di Taranto nel 2018. Con la raffineria Eni, infatti, Taranto è un importante snodo per i due giacimenti della Basilicata. Oggi, nella conferenza stampa di Taranto, Shell Italia ha fatto anche un punto più complessivo sull’attività condotta in Basilicata col suo progetto per giovani e start up. È emerso che sono 16 le imprese lanciate in differenti settori economici, mentre 15 imprese, già costituite prima di partecipare al programma, sono state supportate con formazione e consulenza per lo sviluppo dei rispettivi business. Sul piano della partecipazione, poi, circa 800 i ragazzi iscritti, 500 quelli che hanno concluso il percorso formativo “Idee Brillanti + Diventare un imprenditore di successo” e infine 200 quelli che hanno partecipato ai workshop di settore.

 

Shell - partner di Eni per Val D’Agri e di Total e Mitsui per Tempa Rossa - con questo progetto della costola italiana, è stato evidenziato oggi a Taranto, “ha consolidato relazioni e reti sul territorio favorendo la crescita dei giovani imprenditori nati grazie ad esso o che hanno partecipato al programma avendo già avviato un’attività imprenditoriale”. Nello specifico, durante i 10 anni di esperienza in Basilicata sono stati erogati 60 workshop “Idee Brillanti”, 25 corsi diventare un imprenditore di successo e 10 workshop di settore. Il programma, inoltre, ha garantito 3 anni di consulenza continuativa gratuita “one to one” per lo sviluppo di ogni singolo business. In Lucania, partner di Shell Italia sono Regione Basilicata, Università di Basilicata e Confindustria Basilicata. Il programma è diretto a tutti i giovani (uomini e donne) domiciliati in Basilicata che abbiano un’età compresa tra i 18 e i 35 anni e che abbiano conseguito il diploma di scuola superiore. Per il progetto che parte oggi a Taranto, i requisiti sono età minima 18 anni, domicilio a Taranto e provincia, diploma scuola superiore. L’accesso al programma avviene tramite compilazione di un apposito application form.  Non è prevista una selezione in ingresso dei partecipanti.

 

A Taranto, nel 2020, verranno erogate,  due volte nell’anno, le attività formative e di consulenza attraverso 7 workshop suddivisi in 3 moduli. Quanto oggi annunciato da Shell Italia, si riallaccia al protocollo di intesa che ad aprile 2018 Eni, Total, Shell e Mitsui hanno sottoscritto col Comune di Taranto. L’intesa firmata col sindaco Rinaldo Melucci - è stato ricordato oggi - prevede due linee di azioni: la realizzazione del programma di compensazione e riequilibrio ambientale e per lo sviluppo sostenibile, dopo il procedimento che ha portato all’Autorizzazione unica dei lavori in raffineria da parte del Mise, e la cooperazione economica e sociale. Nel senso che Total, Shell e Mitsui, in collaborazione con Eni, si impegnano a definire con il Comune di Taranto “progetti duraturi nell’ambito economico-sociale e culturale ad alto contenuto locale nell’ottica di una cooperazione di reciproco interesse e di lungo termine”. Attuando la prima linea di azione, l’anno scorso è stato sottoscritto tra Comune di Taranto, Provincia di Taranto ed Eni un protocollo che lancia una serie di interventi di riassetto infrastrutturale in città del valore di 6 milioni di euro. Tali interventi riguardano tra l’altro la manutenzione straordinaria di strade ed edifici pubblici. (AGI) 

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