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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

Ancora una grande prestazione per la tennista tarantina Roberta Vinci che si è aggiudicata il torneo di San Pietroburgo battendo in finale la rissa Becic per 6.4, 6-3.

La campionessa continua cos' la sua ascesa nell'olimpo del tennis mondiale, esibendo un gioco vivace ed efficace che spiazza anche le avversarie più temibili, come è accaduto con l'inaspettata vittoria contro la numero uno del mondo Serena Williams.

La poetessa Irma Albano  ha presentato alla Mondadori di Taranto " Ginevra",  il suo primo romanzo.  Per la  poetessa tarantina  una nuova pubblicazione dopo la Silloge "Quando il tramonto spegne il Sole"

di Andrea Loiacono

Nell' accogliente sala eventi della libreria Mondadori di Taranto, per l'occasione gremita  in ogni ordine di posto, si è svolta  giovedì scorso la presentazione dell'ultimo romanzo della poetessa e scrittrice tarantina Irma Albano intitolato "Ginevra".  Il lavoro è una sorta di invito alla lettura tradizionale, quella di un tempo. La protagonista del romanzo, infatti,  nutre una passione genuina nei confronti della lettura. "  Il  romanzo, già vincitore di un concorso online nel Duemilaquattordici  prosegue sullo stesso percorso narrativo intrapreso con le precedenti pubblicazioni,prevalentemente Sillogi. E' da ricordare, infatti, la prima Silloge "Quando il Tramonto spegne il Sole"  edito con il Gruppo Albatros il filo al cui interno vi è una raccolta di immagini che vogliono rappresentare un inno di gioia alla vita.  Sfogliando questi componimenti il lettore  si imbatte in una donna serena che vive il suo tempo come un dono e lotta alla ricerca di una propria dimensione. Nel Duemilatredici e nel Duemilaquattordici  la fervida attività letteraria della prof.ssa Albano è stata  caratterizzata dalla pubblicazione  di un' Antologia interamente dedicata a Giacomo Leopardi dal titolo " intitolata "500 poeti dispersi e ritrovati" grazie all'ausilio della casa Editrice " La lettera Scarlatta".  Il duemilaquattordici è stato altrettanto foriero di soddisfazioni, con la partecipazione e  l'approdo in finale  al concorso " Scriviamo insieme" con il componimento " La magia delle nuvole". Quello appena trascorso è stato, invece, l'anno della continuità per quel che concerne le Sillogi. La seconda pubblicazione di poesie, edita sempre da Albatros il filo è intitolata " Tra sogno e Ricordo". Si tratta di un lavoro la cui centralità è caratterizzata dal ruolo  delle persone a lei care nei confronti delle quali l'autrice esprime il proprio affetto.  Il tema cardine di questa raccolta, anche qui, è quello dei ricordi degli anni passati e delle reminiscenze.  I sogni rivestono in tutte le raccolte poetiche  un ruolo predominante; quei sogni lievemente malinconici che si riferiscono ad una giovinezza ormai sfiorita  ma anche e soprattutto uno sprone nei confronti del lettore  a sognare, inteso come traguardi da raggiungere, ambizioni e speranze. " Altra peculiarità di tutte le poesie di Irma Albano è  il rapporto con la spiritualità; in tutte le sue   poesie, oltre all'amore si evince  come  il suo rapporto con  Dio e verso di esso sia il motore che spinge l'esistenza;  dalle cose quotidiane, dai gesti più semplici come il sorriso di un bambino a quelle più complesse". Il fulcro della poetica della prof.ssa Albano parte dall'osservazione e dal racconto dei piccoli particolari quotidiani che sintetizzano al meglio la bellezza del creato.  L'autrice, come detto, ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra i quali  la Menzione d'Onore  al concorso letterario " Unica Milano" con la Silloge " Tra Sogno e Ricordo" ed ha conseguito un premio speciale con la poesia " Il Vento"

 

"Ho tolto un gran sospiro dal mio cuore e l’ho mandato in giro per il cielo volevo che potesse risalire tra quelle bianche nuvole leggere. Mi vedo tra i ricordi di bambina guardare quelle nuvole in cammino; mandavo il mio pensiero ad incontrarle perché lassù io non potevo andare. Veniva incontro un volto sorridente che scivolava su di un nastro rosa forse voleva vendermi un sorriso oppure farmi dono di qualcosa..."

da " La Magia delle Nuvole di Irma Albano"

 

 

Nuovo libro di Laura Pennacchi, "Il soggetto dell’economia - Dalla crisi a un nuovo modello di sviluppo",

EDIESSE, Roma, 2015.

Il protrarsi della crisi iniziata nel 2007-08 e che ha portato nelle secche della “secular stagnation” rende sempre più urgente la scelta di un nuovo modello di sviluppo, alternativo alle logiche del neoliberismo. E’ la tesi centrale del nuovo libro di Laura Pennacchi, Il soggetto dell’economia- Dalla crisi a un nuovo modello di sviluppo, EDIESSE, Roma, 2015.

   L’ideologia della destra ha favorito i processi di mercificazione che ha toccato anche la sfera dei servizi; ha aggredito la mediazione istituzionale in nome del primato del mercato; ha screditato il ruolo dello Stato, riconoscendogli al massimo il ruolo di correzione dei fallimenti del mercato o di assistenza dei più deboli. Si è determinato il primato della finanza sulla politica e sull’attività produttiva; si è alimentata la precarietà del lavoro e si è additata nel debito pubblico l’origine della crisi quando invece essa è stata nell’accumulazione esorbitante  del debito privato. Di fronte alla crisi, negli USA e in Europa si è reagito diversamente: negli Stati Uniti con un forte ruolo dello Stato e della leva pubblica; in Europa con le politiche di austerità imposte dai governi conservatori. In questi trent’anni, le diseguaglianze sociali sono cresciute a dismisura, come documenta il fondamentale studio di Piketty. Tuttavia la sua ricetta di una redistribuzione a valle della ricchezza prodotta non si misura con l’esigenza di un nuovo modello di sviluppo che eviti dall’origine la crescita della diseguaglianza.

   Tuttavia, il neoliberismo responsabile della crisi dimostra una notevole capacità di resilienza, mentre tarda ad affermarsi un’alternativa basata su una crescita selettiva e sulla crescita dell’occupazione. La critica del neoliberismo non può limitarsi alla sfera economica, ma deve chiamare in causa altre discipline come la filosofia, l’antropologia, la sociologia per recuperare la divisione tra politica ed etica, per dirla con Kant “ fare ciò che è giusto”, non necessariamente ciò che è utile. Virtù come l’onestà, la parsimonia, la diligenza, la curiosità sono indispensabili nella vita pubblica e non sono necessariamente antieconomiche(p.163). Che la politica guidi l’economia non è un concetto passatista, semmai è straordinariamente moderno perché tende a ripersonalizzare l’economia.

  Perciò l’alternativa deve basarsi sul trinomio lavoro- persona- welfare. Il lavoro costituisce mezzo di connotazione dell’identità  deve fare i conti con la persistenza, persino la crescita del lavoro schiavizzato, del lavoro minorile, degli infortuni sul lavoro. L a persona , punto di incrocio della cultura socialista e del cattolicesimo democratico, è soggetto degno di condizioni dignitose di vita, di rispetto, di autostima. Il welfare moderno non è strumento residuale di assistenza per i ceti disagiati, ma condizione ineliminabile di un modello sociale basato sulla coesione sociale sulla solidarietà sulle pari opportunità..

  Va inoltre riaffermata con forza, anche in questa fase cosmopolita, il ruolo dello Stato, specie se si considera la superiorità del modello sociale europeo su quello anglosassone.. Lo Stato non deve limitarsi alle correzioni dei fallimenti di mercato. Seguendo le analisi di Mariana Mazzucato, Pennacchi insiste molto sul ruolo dello Stato innovatore, capace di investire nei settori strategici che guardano al futuro e estraneo alla logica di capitalizzare subito i profitti. Tutta l’elettronica di consumo nasce a valle deli investimenti del Governo americano si Internet. Lo stesso può dirsi per le nanotecnologie, per le biotecnologie, i farmaci delle malattie rare, la green economy., la maccatronica, l’agenda digitale.

  Occorrerebbe recuperare lo spirito del new deal rooseveltiano, capace di creare direttamente posti di lavoro, realizzare investimenti pubblici, dare vita ad aziende e agenzie statali per incoraggiare gli investimenti privati, la ricerca la formazione. O lo spirito del Piano del Lavoro della CGIL del 1949-50. Più che al reddito di cittadinanza occorre puntare al lavoro di cittadinanza. Le risorse stanziate per gli ottanta euro e i bonus vari potevano essere utilizzate per creare 400 mila nuovi posti di lavoro nei settori della difesa del suolo contro il rischio sismico e idrogeologico, della manutenzione di ponti strade, scuole; nel settore dei beni comuni e dei servizi sociali; per estendere e qualificare l’attività formativa, riprendendo magari l’esperienza delle 150 ore degli anni Settanta. 

  Alla base, c’è l’idea cara ad Amartya Sen del primato dello sviluppo umano, che “…ricchezza, reddito e possedimenti non sono beni  in se stessi e che non si può  dare per acquisito che  più sia necessariamente meglio” (p.308). Un nuovo modello di sviluppo non solo per superare la crisi, ma anche per contribuire a costruire una società più umana e solidale. Il bel libro di Laura Pennacchi offre una serie di analisi e proposte per muoversi in questa direzione.


 

Un evento unico che riscalderà il cuore di tutti gli spettatori.

Nel giorno dedicato agli innamorati: domenica 14 febbraio, San Valentino.

L'Associazione Musicale "Giovani Talenti" non finisce mai di sorprendere i propri appassionati sostenitori: è nata così l'idea del "Concerto del Cuore", inserito sin dall'autunno nel programma della stagione concertistica 2015/16.

Sarà ancora una volta il palcoscenico della SVTAM, la Scuola Volontari di Truppa dell'Aeronautica Militare, ad accogliere il soprano Rossana Cardia, reduce dai più grandi teatri italiani ed internazionali e reduce da una trionfale tournée in Giappone, ed il M° Davide Dellisanti, già pianista di personaggi del calibro di Katia Ricciarelli, Placido Domingo e Nicola Martinucci nonché referente per le reti Mediaset per l’accompagnamento di ospiti illustri del bel canto.

Sarà una serata magica e romantica: le più belle arie di Puccini, Bellini e Rossini impreziosiranno la ricorrenza tanto cara a tutte le coppie.

Disponibile, inoltre, per cento persone, la possibilità di fruire di una magnifica cena al termine del concerto. L'ennesima iniziativa innovativa dei "Giovani Talenti": sia i biglietti per il solo concerto che i ticket "concerto più cena" sono in via di esaurimento: per acquistarli gli interessati possono rivolgersi ai numeri 3663462784 e 3451198309.

Ma il Concerto del Cuore sarà solo il primo passo di un febbraio da ricordare: domenica 21 è in programma, sempre presso la SVTAM, il concerto dello “Chaluvier duo” per pianoforte e clarinetto con due musicisti jonici, il M° Michele Colluto e la pianista Antonella Marzotta.

Il giorno dopo cominceranno le audizioni, in programma lunedì 22 e martedì 23 a partire dalle ore 10, volte a gettare le fondamenta per costruire un’orchestra di alto livello in grado di accompagnare i grandi Maestri nel corso degli eventi targati "Giovani Talenti". A concorso sono stati posti archi, legni, ottoni e percussioni.

Va a gonfie vele, intanto, anche la prevendita dei tagliandi per il grande recital del M° Uto Ughi accompagnato al pianoforte dal M° Bruno Canino, che si terrà il 15 marzo al Teatro Orfeo. I biglietti possono essere acquistati presso il botteghino del Teatro di via Pitagora. L'attesa per il ritorno a Taranto del più grande violinista vivente è spasmodica. Facile prevedere l'ennesima data da "tutto esaurito". Tutte le informazioni sui concerti in programma e i corsi di formazione musicale promossi dall'Associazione sono disponibili sulla pagina Facebook "Associazione Musicale Giovani Talenti": si possono contattare anche i numeri telefonici 3451198309 e 3206787617.


DOMANI 9 FEBBRAIO ORE 16.30 "SU LA MASCHERA!…INDOVINA CHI SONO?" – LABORATORIO DIDATTICO PER BAMBINI
CARNEVALE AL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI TARANTO - MArTA EVENTO PER BAMBINI DAI 6 AI 10 ANNI (in costume!)
Al MArTA un Carnevale insolito con i personaggi della mitologia greca. AL MArTA, l'équipe di NOVA APULIA - società concessionaria per i servizi aggiuntivi del MiBACT presso il MArTA - propone l'evento di Carnevale per bambini: SU LA MASCHERA!…INDOVINA CHI SONO? I bambini dovranno presentarsi al Museo già in costume: travestimento in stile magno-greco (per suggerimenti e consigli sui costumi - semplici da realizzare fai-da-te: si prega di contattare il tel. 099.4538639 o mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ). Dopo una visita guidata tematica sui vari personaggi mitologici rappresentati sui reperti in mostra al MArTA, i bambini realizzeranno delle maschere e dovranno indovinare i personaggi mitologici rappresentati sulle varie maschere create nel laboratorio:" Su la maschera!.....Indovina chi sono?". Le famiglie dovranno recuperare i bambini alla fine del laboratorio. Biglietto euro 8,00 a bambino. Durata attività: 2 ore. Prenotazione obbligatoria al tel. 099 - 4538639 o mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
DOMENICA 14 FEBBRAIO 2016 ORE 18.00 (INGRESSO 17.30)
ORCHESTRA DI FIATI “ONIVAS” Giuseppe Scarati e Luigi Di Fino – direttori Musiche di Rogers, Nestico, Jobim, De Haan, Sinatra.
L’accesso al concerto avverrà con l’acquisto del biglietto del museo euro 5 (intero) - euro 2,50 (ridotto per docenti e studenti dai 18 ai 25 anni) – GRATIS (fino a 18 anni).
Prenotazione vivamente consigliata: tel. 099-4538639 o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Il concerto si terrà presso la “Sala Mostre” del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Via Cavour n. 10, Taranto.
PER INFO E PRENOTAZIONI DI QUESTI EVENTI: tel. 099-4538639 E-mail: museo.taranto@novaapulia.

Un pubblico ampio e interessato ha preso parte alla prima proiezione di“Fuorifuoco”, il film documentario sui riti del fuoco e dei falò in Puglia presentato sabato 6 febbraio a Grottaglie.Il lavoro è stato prodotto dall'agenzia Amigdala (dinamica e giovane realtà grottagliese), scritto da Giovanni Blasi, con riprese video a cura di Giovanni Blasi, montaggio a cura di Valeria Pesare, con la partecipazione diGiorgio Consoli emusiche affidate a Elio Dubla e Dino Semeraro. 

Fuorifuoco” è stato proiettato per la prima voltanel teatro del chiostro della chiesa di San Francesco di Paola, alla presenza degli ideatori e dei rappresentanti istituzionali, religiosi e delle associazioni.

L'appuntamento gode delpatrocinio del Comune di Grottaglie (presenti il sindaco Ciro Alabrese e l'assessore alla cultura Maria Pia Ettorre); partner dell'evento Cantine San Marzano (presente il presidente, Franco Cavallo) e “Patroni di Puglia”; i promotori ringraziano il comitato festeggiamenti patronali di San Ciro (Grottaglie), il comitato festeggiamenti patronali di San Giuseppe (San Marzano), le associazioni “Medici per San Ciro” (Grottaglie)  e “La Fucarazza” (Carosino), la comunità religiosa di San Francesco di Paola (Grottaglie).

Fuorifuoco” è un reportage (della durata di trenta minuti) sul fuoco come elemento sacro, un film documentario sui riti del fuoco, un viaggio tra i falò di Puglia. La finalità è consegnare, alla memoria, le tradizioni sacre e popolari legate ai culti del fuoco, che, dagli inizi pagani, sono confluiti nella rappresentazione cristiana, protagonisti della devozione per i santi.

Le varie testimonianze sono state raccolte nell'arco di un anno in alcune realtà pugliesi: da Grottaglie, con la foc'ra dedicata al santo patrono, San Ciro, a Novoli, con la fòcara di Sant'Antonio Abate, alla fucarazza di Carosino, ai falò di San Giuseppe, a San Marzano. 

Ha dichiarato Giovanni Blasi: “L'uso del fuoco ha origine con la storia dell'uomo; abbiamo voluto raccontare il fuoco come elemento catartico, simbolo del passaggio dal vecchio al nuovo. C'è una comunità che si ritrova intorno ad un falò. “Fuorifuoco” narra la storia dei falò, nelle sue varie espressioni,religiosa, popolare o legata ai culti agricoli,attraverso le testimonianze di chi costruisce la foc'ra. Abbiamo dato voce alla gente che si impegna a portare avanti queste tradizioni”.

PerValeria Pesare è stato“un viaggio attraverso la memoria, per ricostruire la storia di un rito presente nelle nostre comunità, in maniera molto forte e diversa, in base al sentire; un modo per conservare la memoria e raccontare il rito nella sua parte più profonda, più arcaica, per capire come continua ad essere presente nelle nostre comunità”. 

“Abbiamo patrocinato quest'iniziativa – ha detto il sindaco di Grottaglie, Ciro Alabrese - perché abbiamo voluto cogliere l'opportunità di rappresentare l'elemento del fuoco che ha accompagnato la storia dell'umanità; con il fuoco si può rappresentare l'unità di una comunità. I falò rappresentano una comunità che vuole stare insieme e le tradizioni del territorio”.

 

Franco Cavallo, presidente di Cantine San Marzano, ha commentato: “E' una bellissima iniziativa, valorizza le tradizioni del territorio. Insieme al buon vino, si offre anche il nostro territorio e abbiamo la necessità di comunicare, al mondo intero, le nostre tradizioni, ecco perché abbiamo condiviso questo progetto”.

La serata ha ospitato anche la testimonianza di uno dei protagonisti del documentario: Pasquale Chirico, maestro della foc'ra di Grottaglie.

Fuorifuoco”alterna, al racconto e alle immagini delle fasi preparatorie dei falò, interviste e commenti dei protagonisti, dal messaggio dell'arcivescovo di Taranto, S.E. Mons. Filippo Santoro, raccolto in una delle cerimonie, ai ricordi degli anziani, alla voce delle istituzioni e dei giovani del territorio.

“L'obiettivo – ha spiegato Giovanni Blasi – è far sì che questo patrimonio culturale, storico, religioso, popolare, non venga disperso. La nostra volontà è portare 'Fuorifuoco' in altre località pugliesi e italiane, per continuare a far conoscere il nostro unicum di fede e folklore”. 

Risultati di prestigio, tempi di qualifica, liete sorprese. Il nuoto targato Mediterraneo Sport continua a non tradire le aspettative.

Dopo il primo turno di qualifiche per i campionati regionali di nuoto e la pausa natalizia, gli atleti arancioblù sono rientrati in acqua, nelle ultime tre domeniche di gennaio, con grandi motivazioni e spirito combattente. E le risposte non si sono fatte attendere.

Gli Assoluti, in acqua nella piscina di Modugno, hanno offerto conferme e segnali di crescita: tutti i ragazzi guidati da Roberto Bechis, infatti, nell'ultima giornata hanno fermato il cronometro battendo il loro miglior risultato stagionale, confermando la bontà del lavoro compiuto.

Da sottolineare la crescita di Simone Luccarelli, classe 2001, che già nella prima giornata si era messo in luce sui 100 dorso sfiorando il tempo limite per i Campionati Italiani: l'attesa per il conseguimento del tempo di qualifica è stata rimandata di soli sette giorni. Nella domenica successiva Luccarelli ha centrato il crono di 2'11"10 che gli permetterà di andare ai Tricolori di Riccione per gareggiare nella gara dei 200 dorso: il giovane nuotatore nella terza domenica ha sfiora il tempo di qualifica anche nei 100 delfino, dimostrandosi pronto a gareggiare con profitto in diverse discipline.

Luccarelli si è quindi aggregato ai già qualificati Marco Squitieri e Francesca Agrelli: entrambi hanno lambito la qualificazione anche nella gara dei 400 misti, proprio come Flavio Matacchiera che non è riuscito a ottenere l'impresa nei 100 delfino per poco più di un secondo. L'appuntamento per riprovarci è solo rimandato. Oltre agli atleti già citati vanno segnalate le ottime prestazioni di Gianmarco Greco nei 100 sl con 54.44, nei 50 sl con 24.58 e nei 200 sl con 1'57.91 e di Antonio d'Alessio nei 200 delfino con 2'19.87.

Gli Esordienti invece hanno cominciato nel segno dell'emozione le tre giornate di qualifiche nella vasca della piscina di Martina Franca: per molti di loro si è trattato delle prime gare della stagione. Gli altri hanno continuato il percorso di crescita e hanno fatto registrare progressi sia tecnici che cronometrici.

Il gruppo guidato da Vito D'Onghia e Davide Semeraro ha affrontato con carattere le prime prove mostrando il tradizionale spirito della Mediterraneo Sport Taranto: gareggiare e migliorarsi. Tanti piccoli atleti si sono già qualificati per le finali di aprile e giugno, tanti ci riproveranno a marzo nelle prossime sessioni di qualifiche.

Soddisfatto il direttore sportivo Massimo Donadei: «Sono contento - dichiara - dei risultati che abbiamo ottenuto, e mi complimento con gli atleti che hanno già staccato il biglietto per i campionati italiani. Sono sicuro che presto si aggregheranno al gruppo tanti altri ragazzi che indossano i nostri colori sociali».

 

 

Un teatro d'Africa. Per la rassegna “favole&TAmburi”, domenica 7 febbraio 2016, alle ore 18 al TaTÀ di Taranto, va in scena Storie di Kirikù e gli animali selvaggi, testo e regia Gabriele Ciaccia e Valentina Ciaccia, spazio e voce narrante Gabriele Ciaccia, con Andrea Palladino, Valentina Franciosi, Andrea Tufo, produzione Teatro dei Colori. Il piccolo e furbo Kirikù scopre che l’acqua si è fermata dentro una grotta e che un grosso animale ostruisce il canale. Riesce a liberare la fonte e l’acqua torna al villaggio, per dissetare gli esseri umani, gli animali domestici e le piante coltivate negli orti... Biglietto 6 euro. Info: 099.4707948.

 

Valeria Parrella “rilegge” in chiave contemporanea il più classico dei miti

 

«Se mi ami devi guardarmi». Fuori abbonamento, per la stagione di “Periferie”, sabato 6 febbraio 2016, alle ore 21 al TaTÀ di Taranto, in via Grazia Deledda ai Tamburi, va in scena Euridice e Orfeo di Valeria Parrella, regia e luci Davide Iodice, con Michele Riondino, Federica Fracassi, Davide Compagnone, Eleonora Montagnana, musica in scena Guido Sodo ed Eleonora Montagnana, spazio scenico, maschere e costumi Tiziano Fario, musiche originali Guido Sodo, produzione Fondazione Teatro di Napoli. Un evento in collaborazione con “Amici della Musica” Taranto. A seguire incontro con la Compagnia. Biglietto intero 25 euro, ridotto (under 30 e over 65) 20 euro. Info: 099.4707948.

È Euridice a chiedere a Orfeo di lasciarla andare, nella rilettura del mito classico che Valeria Parrella compie nel suo testo “Assenza”, adattato per la scena da Davide Iodice. Il titolo è invertito, non a caso. Non Orfeo ed Euridice, ma “Euridice e Orfeo”, perché all’eroina è affidato il compito di sciogliere il nodo, è lei che salva Orfeo. È lei che lo obbliga a scorgere la realtà, ad attingere alla verità della morte e della perdita. Orfeo non guarda Euridice, ma è lei che lo invita a guardarla come una necessità assoluta e pacificante.

La storia è tutta orientata alla filosofia della perdita e della elaborazione del lutto. Con questo testo la scrittrice napoletana rielabora il mito di “Euridice e Orfeo” con forza, originalità, coraggio, e lo fa parlare agli uomini e alle donne di oggi, proponendone una lettura struggente e attuale: una lettura che non dimentica Gluck, Cocteau, Rilke, Pavese, Bufalino e scava alle origini del mito, fino ai toccanti versi di Virgilio e Ovidio. Respexit, “si voltò indietro”, dicono i classici per descrivere il gesto fatale di Orfeo, che scende agli inferi per rapire la donna amata e la vede svanire proprio mentre si gira verso di lei. In quella intraducibile parola latina, la radice del rispetto si fonde con la disperazione della perdita.

Orfeo stringe forte a sé Euridice in una danza struggente e solitaria. Scorrono via meticolose e poetiche le parole che la Parrella ritaglia e dissemina in un tessuto musicale suonato dal vivo da Guido Sodo, anche autore, e da Eleonora Montagnana, che manovra un manichino dalle fattezze di Euridice. La regia di Davide Iodice orienta questo canto densissimo delle emozioni in una sola lingua commovente e precisa. E gli interpreti, rigorosi, vestono la precarietà dei sentimenti e la consistenza del lutto con la loro presenza viva di carne e voce. Michele Riondino è un Orfeo annegato nel dolore per la scomparsa della sua amata, Federica Fracassi infonde grazia e impenetrabile determinazione alla sua Euridice. Infine, Davide Compagnone è un Hermes traghettatore di anime e di pensieri.

 

Lo spettacolo sarà preceduto, alle ore 18.30 nel foyer delTaTÀ, dalla presentazione del libro Assenza. Euridice e Orfeo di Valeria Parrella. Conversa con l’autrice Giulia Galli. Promossa dall’assessorato all’industria turistica e culturale della Regione Puglia, l’iniziativa è organizzata dal Presidio del libro "Il Granaio", in collaborazione con il Crest. Ingresso libero.

 

Max giusti e il suo Show"Pezzi da 90" intrattiene per due ore  il pubblico del Teatro Orfeo. Grande successo di pubblico per il prossimo protagonista del Dopofestival.

 

Andrea Loiacono

 

Sold out di risate ieri sera al Teatro Orfeo di Taranto il quale ha accolto, nell'ambito della ventiquattresima edizione della Stagione Artistica 2015/2016, il  celebre comico e conduttore televisivo Max Giusti.  Lo showman romano è tornato in così a quello che lui stesso  ha definito " Primo Amore" ovvero il teatro, dal quale mancava dal 2008 quando porto in scena  " Meraviglioso".   Nel corso dello spettacolo partito da Roma il 24 Gennaio Scorso scritto per l'occasione in collaborazione con Marco Terenzi e Giuliano Rinaldi, l' ex conduttore di " Affari Tuoi" ha saputo coinvolgere l'intera platea plasmando lo spettacolo  a seconda dei gusti dei presenti con l'ausilio   live della "Supermax Band" e di Sarah Jane Olog. Grazie ad un repertorio di personaggi  e imitazioni che hanno spaziato da i più Classici Albano Carrisi, Little Tony  sino a giungere  alla satira nei confronti di programmi Tv quali "Don Matteo" con Giusti per l'occasione  nei panni di Terence Hill  in  tunica e bicicletta,  sino a arrivare   ad "Amici di Maria De Filippi" . Ma lo spettacolo è stato anche ricco di monologhi che lo showman ha utilizzato per parlare della sua infanzia, del rapporto con il padre,  e delle estati trascorse al mare Ad Ostia; della sua città, una Capitale sempre meno pulita  ma allo stesso  tempo allegra e casciarona. Non sono mancati  a proposito delle città d'Italia  gli apprezzamenti nei confronti del Mare e della città di Taranto,  con siparietti divertenti tra Giusti e la platea, quest'ultima assoluta protagonista nel simpatico tentativo di insegnare al comico alcuni termini dialettali. Il prossimo ospite del " Dopofestival" voluto dalla Direzione Artistica  di San Remo  ha  toccato, in seguito, con il giusto mix tra  humor e sobrietà i temi più importanti d'attualità; dalla crisi occupazionale all'invito rivolto della Chiesa all'accoglienza e all'integrazione.  Non è mancato un pizzico di Ilarità nei confronti delle Sacre Scritture e dei Corinzi, celebri a detta dell'artista a differenza di altre popolazioni, solo per lo stile  architettonico dei Capitelli.  Altro  tema trattato è stato quello del cambio generazionale e del rapporto di coppia. Lo spettacolo, si è concluso dopo due ore ininterrotte, tra gli applausi scroscianti del pubblico, con un tributo  dedicato ai grandi cantautori del presente e del passato quali Francesco De Gregori, Luciano Ligabue  e Pierangelo Bertoli. insomma, il Duemilasedici  per gli appassionati del Teatro in particolare e dello storico " Teatro Orfeo", il quale ha da poco festeggiato il suo primo Centenario, non poteva  che iniziare nel modo migliore. 

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