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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

Accolto entusiasticamente da tutti i teatri in cui si è finora esibito arriva a Taranto grazie a ‘Associazione AFO6 e BRAVO  "Il Maestro e Margherita" di Michail Bulgakov, riscritto dalla drammaturga Letizia Russo con la regia di Andrea Baracco ed un cast eccellente capitanato da un eclettico Michele Riondino.

L’appuntamento è per il 18 dicembre alle ore 21 al Teatro Orfeo.

 Giunto al secondo anno di repliche realizzate in tutti i maggiori teatri italiani, approda finalmente a Taranto questo spettacolo considerato dalla critica come una delle migliori piece teatrali delle ultime stagioni.

 

Un eterogeneo gruppo di attori dà vita alle magiche e perturbanti pagine di uno dei testi fondamentali della letteratura russa a firma di Michail Bulgakov, dando corpo a una delle più strazianti e straordinarie storie d’amore della letteratura, quella tra il Maestro e Margherita.

 

Il romanzo fu pubblicato postumo in occidente dal 1966, mentre era stato scritto negli anni dal 1928 al 1940, ed è considerato uno dei testi fondamentali della letteratura russa a firma di Michail Bulgakov.

 

Tre sono le vicende narrative che s’incrociano: quella del maestro scrittore e della sua amata Margherita destinati a un amore comunque infelice; quella di Pilato e della sua dubbiosa scelta politica rispetto alla condanna di Gesù; e poi quella centrale di Woland, il diavolo goethiano venuto a celebrare uno storico sabba col suo «circo» mostruoso proprio in quella Mosca e che sembra che dall’alto manovri i vari personaggi in balìa dei loro tormenti.

 

Una narrazione degli avvenimenti forte ed ipnotica, anche grazie ad un piano scenografico che inghiotte lo spettatore che alla fine si fa trascinare nei vari livelli narrativi, tra realtà e finzione, senza possibilità di scampo.

 

Tutto questo è frutto di un accurato gioco di squadra attuato grazie all’impegno del Teatro Stabile dell’Umbria con il contributo speciale della “Brunello Cucinelli Spa” in occasione dei 40 anni di attività dell’impresa; alla particolare e geniale riscrittura della drammaturga romana Letizia Russo; alla immaginifica regia di Andrea Baracco e ad una bella compagnia di attori con la loro interpretazione molto “fisica” oltre che cerebrale, con al centro un Michele Riondino scatenato e diabolico.

 

Il Maestro e Margherita è un romanzo pieno di colori potenti, come un gioco pirotecnico.

Come riporta il regista Andrea Baracco, “In questo romanzo, si passa dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all' interrogarsi su quale sia la natura dell'uomo e dell'amore. Basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell'impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si piange, spesso si ride e piange nello stesso momento. Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre”.

 

I biglietti sono disponibili presso Teatro Orfeo, Box Office e Pausa Caffè.

I costi sono :

Platea e 1^Galleria € 30,00 - 2^ Galleria e Platea laterale € 25,00 - 3^ galleria € 20,00 
+ Diritto di Prevendita € 1,00

 

 

 Quarta edizione per il primo presepe vivente itinerante della città dei due mari

 


Torna al quartiere Tamburi presentazione il presepe vivente itinerante “A lieto fine”.

“La rappresentazione della natività - si legge in una nota degli organizzatori - si sta rivelando negli anni un riuscito esperimento sociale di collaborazione dal basso.

E’ una comunità autoeducanda quella che permetterà di far rivivere per il quarto anno consecutivo il suggestivo presepe vivente viaggiante realizzato dal comitato spontaneo Puglisi, di cui ne fanno parte scuole, associazioni, parrocchie e cittadini.

“Se ognuno di noi fa qualcosa, allora si può fare molto” le parole del prete che combatteva la mafia col sorriso sono state accolte nel pieno del loro significato sia nella ideazione del progetto da parte dei tre studenti, del liceo Aristosseno, vincitori del concorso “Puglisi”, che nella costruzione dell’identità di unione essenziale per il riscatto sociale, culturale ed economico del quartiere ec dell’intera città.

Il presepe “A lieto fine” - si legge ancora nella nota- è un progetto sostenuto sin dagli inizi dal Vescovo Santoro e patrocinato dall’amministrazione comunale.”

Gli aderenti al Comitato Puglisi Tamburi sono: Liceo Ginnasio Statale Classico "Aristosseno", Parrocchia “Gesù Divin Lavoratore”, Parrocchia “SS. Angeli Custodi”, Parrocchia “S. Francesco De Geronimo”, Liceo “Archita”, I.C. “Vico – De Carolis”, I.C. “Galileo Galilei - Giusti”, AUSER Tamburi, SPI CGIL Tamburi, Comunità “La Mimosa”, Cooperativa sociale “Spazi nuovi” Tamburi, CREST , Biblioteca “Marco Motolese” e Club per l'UNESCO di Taranto, “Mini BAR”, Comitato Quartiere Tamburi, AGESCI, Associazioni Donnasud e Contaminazioni, “Il giardino delle idee” e “Scattataranto”.

 

 

 

I parlamenti 5 Stelle : “Quando parliamo di riconversione economica del territorio parliamo anche e soprattutto di cultura”

 

 

 


 Il ministero dei Beni culturali vara una nuova Soprintendenza: si tratta di quella nazionale per la tutela del patrimonio subacqueo e verrà istituita a Taranto. La nuova Soprintendenza è prevista sia dal nuovo regolamento di organizzazione del ministero dei Beni culturali, proposto dal ministro Dario Franceschini, che da uno specifico Dpcm già approvato dal Governo. La nuova Soprintendenza avrà autonomia speciale. Il sottosegretario alla presidenza con delega alla programmazione economica, Mario Turco, parlamentare di Taranto, spiega “che tale importante struttura avrà cura dello svolgimento delle attività di tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo, nonché delle funzioni attribuite al ministero ai sensi della legge 23 ottobre 2009, n. 157, recante la ratifica e l’esecuzione della Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale subacqueo, adottata a Parigi il 2 novembre 2001”. 

Nel territorio di Taranto, la nuova Soprintendenza svolgerà anche le funzioni spettanti ai soprintendenti di archeologia, belle arti e paesaggio. Per il sottosegretario Turco, “si tratta di un importante riconoscimento per la città che ho fortemente sostenuto. Un sentito ringraziamento al ministro dei Beni e le attività culturali e per il turismo e alle forze di Governo che hanno approvato la disposizione normativa. Il  provvedimento rientra in quelle prime misure concrete del “Cantiere Taranto”, annunciate dal presidente del Consiglio e a cui - conclude Turco - stiamo lavorando con tutti i ministri  del Governo”. Giuliano Volpe, archeologo, già rettore dell’Universita di Foggia e già presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici, auspica infine “che si possa allestire una struttura di alto profilo con personale specializzato, mezzi adeguati e risorse in grado di operare in tutti i mari italiani. Un importante risultato per Taranto e l’archelogia subacquea italiana, un risultato - conclude Volpe - al quale credo di aver dato un contributo”

 

 

Taranto adesso ha quella che “potremmo definire una super soprintendenza. Il Consiglio dei ministri ha approvato, infatti, il decreto che assegna alla città la soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo che svolgerà le attività di tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo, oltre le normali funzioni connesse alle attività di archeologia, belle arti e paesaggio”. Lo sottolineano i deputati di Taranto del M5s Gianpaolo Cassese, Rosalba De Giorgi, Alessandra Ermellino e Giovanni Vianello. Per i parlamentari, “il ritorno della soprintendenza a Taranto è stato uno dei nostri impegni prioritari sin da quando ci siamo insediati in Parlamento. Una richiesta portata senza alcun indugio sui tavoli ministeriali e da allora accompagnata nelle varie fasi, prima con l’ex ministro Bonisoli e poi con il ministro Franceschini, che ringraziamo per aver saputo completare in tempi relativamente rapidi un percorso che riporterà Taranto ad essere una capitale della cultura, come merita”. “Solo due settimane fa - continuano i deputati - il Governo accoglieva un nostro odg, a prima firma Cassese, con il quale chiedevamo che un dirigente di fascia B, necessario per la riapertura della Soprintendenza, venisse destinato a Taranto”.“Quando parliamo di riconversione economica del territorio – aggiungono – parliamo anche e soprattutto di cultura che riteniamo un vero e proprio asset strategico da valorizzare per il rilancio economico del nostro territorio, in grado di favorire lo sviluppo anche di altri settori, ad iniziare da quello turistico. Come sappiamo, il potenziale che abbiamo a disposizione è ricco, sebbene non sia mai stato adeguatamente messo a valore, dall'Università al Museo archeologico nazionale legato strettamente alla Soprintendenza e ai beni culturali, alle nostre produzioni artistiche, ai beni paesaggistici e a molto altro ancora”. “Da questo punto di vista - proseguono i parlamentari pentastellati - l’istituzione a Taranto della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, molto ambita anche da altri territori, rappresenta di certo una grande occasione di promozione per una realtà come quella tarantina gravemente ferita anche nella sua immagine”. “In questi mesi - dicono ancora i deputati M5S - abbiamo sempre sollecitato il Governo a compiere azioni concrete per ridare dignità ad un territorio ingiustamente martoriato, non solo dall’impatto ambientale della grande industria, ma anche per il costante depauperamento di risorse e attività a cui la città è stata sottoposta nel corso degli anni. Il risultato è solo un altro  tassello che ritorna al suo legittimo posto”.

 

 

 

Se n’è parlato in un incontro organizzato dallo Sprar a Palagiano 

 

Un incontro organizzato, al The Factory, dallo Sprar Siproimi Koinè per parlare della violenza contro le donne.

Allo stesso tavolo, in quanto invitati, il Centro Antiviolenza “Rompiamo il silenzio” con Rossana Perazzo, il Comune con il consigliere comunale Michela Maniglia e il circolo ArciSvegliarci di Palagiano con il suo presidente Angela Surico, peraltro coordinatrice dello stesso Sprar

Alla Perazzo il compito di commentare il video realizzato dal Centro Dafne Codice Rosa con la Regione Campania. Diverse le reazioni suscitare: brividi, commozione, ma anche rabbia.

Lei, una moglie innamorata sino alla fine, che non accetta le violenze subìte dal marito tanto da ignorare la verità e cioè che quei pugni, quei calci, quelle percosse, quei lividi, quel braccio rotto, quelle labbra tumefatte sono i segni della violenza più efferata di un uomo che la considera solo un oggetto; non sono affatto forme di amore che lei pure riesce ogni volta a giustificare sino a quando non avrà più voce per parlare e un cuore che batte: quell’uomo, che pure lei ha sempre giustificato, le toglie la vita per sempre.

Di qui, poi, un’analisi di quella che è la situazione delle donne nel mondo, partendo dal rapporto 2019 Human Rigts Watch, illustrato dalla Surico.

In Siria esistono ancora i matrimoni forzati e precoci, l’aborto non è una scelta. La coordinatrice del locale Sprar Siproimi ha ricordato come in Afghanistan persista l'impunità consolidata per gli autori di violenze contro le donne. Di contro, continuano a finire in carcere donne e ragazze per "reati morali" che includono lo scappare di casa e il commettere o tentare di commettere “zina”(sesso al di fuori del matrimonio).

Negli stati di Kachin e Shan settentrionale, al confine con la Cina, i trafficanti offrono lavoro in Cina a donne e ragazze vulnerabili. Quindi, le vendono alle famiglie cinesi che lottano per trovare spose per i loro figli. Una volta acquistate, vengono generalmente rinchiuse in una stanza e violentate ripetutamente, con l'obiettivo di metterle incinte.

E, ancora, la Surico ha voluto ricordare come “in Sudan le violazioni del codice di abbigliamento e altri crimini di scelta personale delle donne sono punibili con umiliazione e frustate, laddove in Libia addirittura la legge non criminalizza la violenza domestica”.

“Le donne - così come rimarcato dalla Maniglia e dalla Durante - non sono un oggetto da manipolare, ma hanno un cuore e un’autonomia decisionale. Hanno diritti e non perché sono donne, ma perché sono semplicemente esseri umani”.

Infine l’invito della Surico alle donne vittime di violenza a parlare, ad aprirsi, a denunciare con forza per trasformarsi nell’araba fenice, l’uccello di fuoco che rinasce dalle proprie ceneri.

 L’Istituzione concertistica orchestrale (Ico) Magna Grecia di Taranto attende quasi 200mila euro dalla Regione Puglia. Lo denuncia il sindacato Slc Cgil che parla di “situazione che ha dell’incredibile, se si considera che è la Regione Puglia non aver ancora versato il finanziamento pubblico pari a 190mila euro euro per l’ordinario e altri 100mila euro come fondo straordinario. Slc Cgil Taranto chiede quindi urgentemente alla Regione Puglia, in particolare all’assessore Loredana Capone, un intervento incisivo a sostegno dell’Orchestra Magna Grecia”. L’Ico Magna Grecia da anni è organizzatrice sia a Taranto che nel resto della Puglia e anche in Basilicata di importanti eventi artistici e culturali. Direttore principale dell’orchestra è stato per alcuni anni anche Louis Bacalov. Ora invece direttore principale è Luigi Piovano.«Per un settore - commenta Andrea Lumino, segretario Slc Cgil Taranto – in cui l’esistenza delle aziende è fortemente legata alla partecipazione pubblica, non possiamo che condannare la mancata erogazione di somme che dovevano già essere state versate. Questo ritardo mette fortemente a rischio il proseguo delle attività. E nel contesto tarantino – aggiunge Lumino – dove si parla di riqualificazione di settori che possono essere ritenuti importanti per lo sviluppo dell’area ionica, non possiamo accettare che cultura e spettacolo siano così penalizzati, mettendo a dura prova azienda e famiglie. Per questo chiediamo alla Regione ed ai rappresentanti tarantini in Regione, di intervenire e di garantire approvazione della delibera per lo stanziamento di questi fondi già destinati entro la chiusura dell’esercizio ordinario dell’ente prima delle prossime scadenze elettorali”. Per l’Slc Cgil Taranto, “l’approccio al mondo della cultura e dello spettacolo deve essere rivisto”. “Salutiamo con grande positività – dichiara Lumino – la realizzazione di imponenti manifestazioni come il Medimex, ma non possiamo non rilevare che, ad oggi, tutte le maestranze di quell’evento, sviluppatosi in città per 3 giorni, siano state già pagate mentre chi lavora sul territorio per 365 giorni all’anno non ottiene la copertura dei fondi previsti mettendo a rischio azienda culturale, lavoratori e famiglie”.

PALAGIANO (TA). “Diciamo basta alla violenza sulle donne”. E’ questa l’iniziativa in programma per le 19 di lunedì, 25 novembre, presso il Laboratorio Urbano “The Factory” per la Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. 

Un incontro – dibattito, organizzato, con il patrocinio del Comune, dal circolo ArciSvegliarci di Palagiano, dal Centro Antiviolenza “Rompiamo il silenzio”, dallo Sprar Siproimi Koinè. E sarà proprio la coordinatrice di quest’ultimo, Angela Surico ad aprire i lavori. Seguiranno gli interventi di Ira Panduku, mediatrice culturale e operatrice del suddetto Centro Antiviolenza e del sindaco Domiziano Lasigna. La serata si concluderà con rock, jazz e blues con “Robert Owen Band”, con start alle 21.

Tema dell’incontro sarà la violenza contro le donne, che agita nei contesti di guerra, di arretratezza culturale e di edonismo, machismo e sessismo. 

Una ricerca di Cnr e Istat pubblicata a luglio scorso descrive un quadro drammatico sulla violenza sulle donne. Una vera e propria emergenza nazionale, di fronte alla quale non si interviene con misure e finanziamenti adeguati. 

33mila donne (di cui 24mila italiane) prese in carico dai 338 centri antiviolenza nel 2017; 54mila che hanno comunque contattato i centri per avere supporto; un milione di donne che hanno subito violenza negli ultimi cinque anni (cioè in media 200mila l’anno): questi alcuni dei numeri della ricerca resa nota da Istat e Cnr.

“Una realtà drammatica, la punta di un iceberg di una situazione – commenta Angela Surico - che non può più essere tollerata. È principalmente un problema legato al predominio di una cultura maschilista e patriarcale che alimenta una pratica di violenza, di sottomissione, di odio. Riguarda tutti, tutte le categorie socialiLa stragrande parte delle violenze domestiche è sulle donne. Anche il linguaggio è violentemente sessista. L’esempio dovrebbe partire dall’alto, dalla politica”.

E la Surico, presidente del locale circolo Svegliarci Palagiano, continua: “Serve una rivoluzione culturale, servono cambiamenti legislativi radicali, anche iniziative e misure economiche capaci di cambiare le carte in tavola. Gli stereotipi di genere e il sessismo rappresentano un serio limite al raggiungimento di un’effettiva uguaglianza di genere. E sono sempre gli stereotipi ad alimentare diverse forme di incitamento all'odio, nonché la discriminazione basata su fattori quali etnia, classe sociale, orientamento religioso. E’ un problema di ordine culturale, è un problema sociale, che riguarda le donne italiane, ma anche chi, scappando da altre forme di discriminazione e spesso anche dalla morte, in Italia trova ambienti ostili e violenti o di sfruttamento”.

Per la Surico serve cambiare rotta, iniziando a parlare, a denunciare e a non giustificare.

 Il Consigliere Comunale STELLATO Massimiliano ha reso noto il programma delle iniziative di SANTA CECILIA.

VENERDÌ 22 Novembre, alle ore 3.30, le bande musicali “Santa Cecilia”, diretta dal maestro Giuseppe Gregucci, e “Giovanni Paisiello”, diretta dal maestro Vincenzo Simonetti, si ritroveranno in San Cataldo per la benedizione del parroco don Emanuele Ferro. Successivamente i confratelli di San Cataldo porteranno in breve processione l’immagine attraverso postierla Vianuova, fino alla chiesa di San Giuseppe dove avrà luogo la prima pettolata della giornata. Quindi i bus dell’Amat accompagneranno quattro gruppi di musicanti delle due bande (ingaggiate dal Comune) in ogni quartiere per l’annuncio del prossimo Natale.

Alle ore 17, da San Giuseppe, ci sarà la processione di gala con tutte le confraternite e la partecipazione delle bande musicali cittadine “Santa Cecilia” e “Lemma”.

Questo l’itinerario: via Garibaldi, via Sant’Egidio, via di Mezzo, pendio La Riccia, piazza Castello, vico Nasuti, piazza San Francesco, via Duomo e piazza Duomo. 

Subito dopo l’ingresso in basilica, alle ore 18.30, il parroco don Emanuele Ferro celebrerà la santa messa. Al termine, sul piazzale della casa canonica, la tradizionale degustazione di pettole e con il sottofondo di pastorali eseguite dalla banda.

Pettolata in via Di Mezzo

In via Di Mezzo, nel cuore della Città vecchia, davanti alla sede dell’associazione culturale “Mena mena me” alle ore 5 del mattino ,come tradizione vuole, grande pettolata a cura di Angela Riondino per dare il via alle feste natalizie .

Pettolate al “SS.Annunziata” e al “Moscati”

L’Avo (Associazione volontari ospedalieri) nel pomeriggio del 22 novembre offrirà le tradizionali pettole, preparate in gran quantità dalla pizzeria “Magna Grecia”, agli ammalati degli ospedali “SS.Annunziata” (dalle ore 12) e “Moscati” (dalle ore 14). Gli zampognari Damiano Nicolella e Angelo Lerose, in abito tradizionale, allieteranno i vari reparti guidati dalla presidente dell’Avo, Anna Pulpito.

San Pasquale

Alle ore 18.30 in San Pasquale nel corso della santa messa ci sarà il mandato al coro parrocchiale; a seguire, momento di festa nel salone.

Santa Cecilia in via Anfiteatro e al Santissimo Crocifisso

La parrocchia del Santissimo Crocifisso e i commercianti di via Anfiteatro hanno organizzato la sera di venerdì 22 novembre la festa “Santa Cecilia in via Anfiteatro, tra liturgia, pastorali e pettole”, occasione per porgere ai tarantini un buon principio di festività offendo i tradizionali dolci e l’esecuzione di pastorali. Il programma della serata prevede alle ore 18 sul piazzale antistante la parrocchia la benedizione della banda di Crispiano, diretta dal maestro Franco Bolognino, da parte del parroco don Andrea Mortato, e l’esecuzione delle prime pastorali natalizie. Successivamente il complesso bandistico percorrerà via De Cesare e via Anfiteatro fino alla chiesa di San Francesco di Paola, facendo ritorno, sempre su via Anfiteatro, alla chiesa del Santissimo Crocifisso dove, al termine della santa messa delle ore 18.30, saranno offerte le tradizionali pettole. La banda di Crispiano continuerà ad animare la serata nei pressi di ogni negozio di via Anfiteatro, dove si potranno gustare le tradizionali pettole offerte da ogni commerciante.

La casa di Babbo Natale al Sacro Cuore

Alla parrocchia del Sacro Cuore, in via Dante, venerdì 22 novembre, serata di apertura del lungo Natale tarantino. Alle ore 19, nel cortile, sarà inaugurata la casetta di Babbo Natale dove i bambini potranno inoltrare le letterine con la richiesta dei regali. Non mancherà la degustazione di caldarroste, bruschette e delle tradizionali pettole; il tutto, innaffiato da buon vino. La “colonna sonora” della serata sarà affidata agli zampognari, con le loro antiche melodie. Nella mattinata, invece, alle ore 4 davanti alla chiesa saranno fritte e offerte le pettole; non mancherà l’esecuzione delle “pastorali” da parte della banda musicale.

In piazza Monteoliveto

Sempre venerdì 22 per il sesto anno consecutivo si festeggia in piazza Monteoliveto con la serata intitolata “Santa Cecilia, pettole tra suoni e danze”. S’inizierà alle ore 19.30 da piazza Duomo con lo zampognaro di tradizione Angelo Lerose di Acquaformosa (in provincia di Cosenza). Da ci si sposterà al suono delle antiche melodie per arrivare alle ore 20 in piazza Monteoliveto per la pettolata, con la degustazione di vincotto (ognuno si porti il proprio bicchiere da casa!). E poi, in piazza, fino a tardi, pizziche, tarantelle e tammurriate eseguite dallo zampognaro e da tutti i musicisti che vorranno unirsi. Organizzano le associazioni Domus Armemorum, Tarantinidion, Vito Forleo e Risacca in collaborazione con Ammostro.

Alla Sant’Egidio, “Cecilia, racconto in musica”

La parrocchia di Sant’Egidio, a Tramontone, organizza venerdì 22 alle ore 20 la serata intitolata “Cecilia, racconto in musica di una giovane divenuta santa”, con esecuzioni musicali e corali a cura dei giovani del gruppo “Gio.i.a.” e del coro parrocchiale. In programma brani di Chopin, Mendelssohn, Yann Tiersen, Edwin Hawkin Singers, John Legend, Michael Stein and Kyle Dixon. Seguirà un momento di convivialità con musiche e dolci della tradizione tarantina.

Il canto della zampogna

Alle ore 20.30 al “Gran Caffè” in piazza Castello (ticket, 8 euro) appuntamento con la tradizione, con pettole e vino offerto dalle Cantine di San Giorgio e le musiche eseguite dal duo di zampognari di Trinitapoli (Foggia).

Insolita Isola

Per concludere la giornata, appuntamento speciale d Santa Cecilia con il tour di “Insolita Isola”, l’emozionante itinerario notturno tra vicoli, ipogei e terrazze, realizzato in collaborazione con Pino Loconte dell’associazione Pittaggio del Baglio ed il Palio di Taranto, con la guida turistica accreditata Lavinia D’Andria del Touring Club e l’archeologa e scrittrice Silvia Quero. Appuntamento alle ore 21 all’inizio di Via Duomo per l’accreditamento con contributo di 10 euro. Prevista la pettolata in vico Nasuti e la degustazione di birre artigianali.

Sono quindi 4 gli itinerari a cura delle 2 Bande Musicali “CITTÀ DI TARANTO” “Grande Orchestra di Fiati S. Cecilia” diretta dal M° Giuseppe Gregucci “Gran Complesso Bandistico G. Paisiello” diretto dal M° Vincenzo Simonetti. Dalle ore 04:00 alle ore 08:00 le bande si divideranno in 4 gruppi e raggiungeranno le vie e i quartieri della città secondo gli itinerari percorribili dai pullman dell’Amat (g.c.) ed eseguiranno le Pastorali Tarantine nei punti prestabiliti. Il giro si concluderà per tutte le bande alle ore 08:30 a Palazzo di Città dove riceveranno il saluto del Sindaco.

1° ITINERARIO

a cura della Grande Orchestra di Fiati “S. Cecilia”

1. Via Matteotti ang. Via Regina Margherita (piazza Garibaldi)

2. Via Regina Margherita ang. Lungomare Vittorio Emanuele II

3. Lungomare Vittorio Emanuele II ang. Via Mazzini/C. Giovinazzi

4. Lungomare Vittorio Emanuele II ang. Via C. Nitti

5. Viale Virgilio ang. Via Crispi

6. Via Crispi ang. Via Bruno (nei pressi dell’Ospedale SS. Annunziata)

7. Via Crispi ang. Via Mazzini

8. Via Crispi ang. Via Di Palma

9. Corso Umberto ang. Regina Elena

10. Corso Umberto ang. Via Nitti

11. Corso Umberto ang. Via Acclavio

12. Corso Umberto ang. Via Giovinazzi (Piazza della Vittoria)

13. Lungomare Vittorio Emanuele II ang. Via Massari (per via P. Amedeo)

14. Via Principe Amedeo ang. Via De Cesare

15. Via Principe Amedeo ang. Via Pupino

16. Via Principe Amedeo ang. Via Duca di Genova

17. Via Principe Amedeo ang. Via Monfalcone

18. Via Leonida ang. Via Mazzini

19. Piazza Ramellini

20. Via Cesare Battisti ang. Via Aristosseno

21. Via Cesare battisti ang. Via Polibio

22. Via Cesare Battisti ang. Via Cagliari

23. Via Cesare Battisti ang. Via Pola

24. Viale Magna Grecia ang. Via Plateja

25. Viale Magna Grecia Ang. Via Dante (nei pressi della Concattedrale) 26. Via Dante ang. Via Zara

27. Via Dante ang. Piazza Pio XII

28. Via Dante ang.Aristosseno

29. Via Dante ang. Via Capecelatro

30. Via Oberdan ang. Via Temenide

31. Via Oberdan ang. Via Gorizia

32. Via Oberdan ang. Via Cavallotti

33. Piazza Ebalia

34. Via Berardi ang. Via Mazzini

35. ViaDeCesareang.ViaAnfiteatro

36. Via De Cesare ang. Via D’Acquino

37. Discesa Vasto/via Garibaldi ang. Via S. Egidio

38. Via Garibaldi ang. Via Madonna della Pace

39. Via Garibaldi ang. Via Cariati

40. Conclusione a PiazzaCastello

2° ITINERARIO

a cura del Gran Complesso Bandistico “G. Paisiello”

1. Viale Virgilio ang. Via Minniti

2. Viale Virgilio ang. Via Lupo

3. Viale Virgilio ang. Via Umbria

4. Viale Virgilio (nei pressi dell’istituto Don Bosco)

5. Via Campania ang. Medaglie D’Oro

6. Via Medaglie d’oro ang. Via Lucania

7. Via Medaglie d’oro ang. Via Abruzzo

8. Via Umbria ang. Corso Italia

9. Corso Italia ang. Via Abruzzo

10. Corso Italia ang. Via Campania

11. Corso Italia ang. Viale Magna Grecia

12. Corso Italia ang. Via Corso Italia

13. Via Lago di Nemi ang. Via Lago Trasimeno

14. Via Scoglio del Tonno ang. Viale Pirro

15. Via Scoglio del Tonno (nei pressi della Clinica Bernardini)

16. ViaScogliodelTonnoperviadelRinascimento

17. Via Lago di Pergusa ang. Via Laconia

18. Via Lago di Pergusa ang. Via lago Ampollino

19. Via Cripta delRedentore

20. daViaLagodiNemiperviaGolfodiTarantoang.viaSalinaPiccola 21. Via Golfo di Taranto (nei pressi della Clinica Verde)

22. Via Lago diAlbano

23. Via Lago diMontepulciano

24. Via Lago di Garda (per Corso Italia)

25. Viale Magna Grecia ang. Via Lago di Varano

26. Viale Magna Grecia ang. Viale Liguria

27. Viale Liguria ang. Via Puglie

28. Viale Liguria ang. Via Salento

29. Viale Liguria ang. Via Molise

30. Viale Liguria ang. Corso Italia

31. Corso Italia ang. Via Japigia

32. Via Japigia ang. Via Peluso

33. Via Japigia ang. Via Minniti

34. Via Minniti ang. Via Dante

35. Conclusione a PiazzaCastello

3° ITINERARIO

a cura della Grande Orchestra di Fiati S. Cecilia

1. Via Cesare Battisti ang. Via Bari

2. Via Cesare Battisti (nei pressi della Chiesa di S.Teresa)

3. Via Cesare Battisti ang. Via Loiacono

4. Via Cesare Battisti ang. Via Bergamini

5. Viale Unicef

6. Piazzale Borsellino

7. Via Galileo Galilei per via Alberto Sordi

8. Via Lago di Levico ang. Via Don Diego Marturano

9. (prosegue in direzione San Vito) Viale Jonio ang. Via Merluzzo

10. Viale Jonio ang. Via S. Vito

11. Via Vizzarro ang. Via Lido Bruno

12. Via Vizzarro ang. Via Palamiti II

13. Via Lama ang. Via Brigantini

14. Via Lama ang. Via Narcisi

15. Via Lama ang. Via Primule

16. Via Primule ang. Via Peonie

17. Circonvallazione dei Fiori ang. Via Begonie

18. Circonvallazione dei Fiori per via Gregorio VII ang. via Bianco Spino

19. Via Gregorio VII ang. Via Carlo Magno

20. Via Gregorio VII ang. Via S. Tommaso

21. Via Gregorio VII ang. Via Francesco Como

22. Via Mediterraneo ang. Viale Europa (rotonda)

23. Viale Europa ang. Via Tursi

24. Viale Europa ang. Via Michelangelo Buonarroti

25. Corso Vittorio Emanuele II ang. Via Boccaccio

26. Via Cavalcanti ang. Via Atlantico

27. Via Domenico Savino ang. Via Brunelleschi

28. Via Domenico Savino ang. Via Mulino

29. Corso Vittorio Emanuele II – Piazza della Vittoria

30. Corso Vittorio Emanuele II ang. Via Garibaldi

31. Corso Vittorio Emanuele II ang. Via Carlo Cacace

32. Corso Vittorio Emanuele II ang. Via Settembrini

33. Corso Vittorio Emanuele II (nei pressi della Chiesa della Madonna di Fatima)

34. Conclusione a PiazzaCastello

4° ITINERARIO

a cura del Gran Complesso Bandistico “G. Paisiello”

1. Piazza Fontana

2. Viale Duca D’Aosta (nei pressi della Stazione Ferroviaria)

3. Via Orsini (nei pressi della Chiesa di S. Francesco De Geronimo)

4. Via Orsini ang. Via Machiavelli

5. Via Orsini ang. Via Verdi

6. Via Orsini ang. Via Michelangelo Buonarroti

7. Piazza Gesù DivinLavoratore

8. Via S. Francesco d’Assisi

9. Via Pirandello

10. Via Deledda

11. Via Archimede

12. Piazza Masaccio

13. ViaGalesoang.ViaAngeliCustodi(perandareaPaoloVI)

14. Viale Cannata ang. Via Achille Grandi

15. Viale Cannata ang. Corso Buozzi (nei pressi della caserma dei C.C.) 16. Corso Buozzi ang. Plesso Primo Maggio

17. Corso Buozzi (nei pressi dell’Ospedale Nord)

18. Corso Buozzi per via De Gasperi/Via del Lavoro

19. Via del Lavoro per via Miglioli

20. Via Murri per via Grandi

21. Via Pastore

22. Via Sommovico

23. Corso Buozzi ang. Via dell’Artigianato

24. Viale Cannata per via Grandi (nei pressi della Motorizzazione)

25. Via XXV Aprile

26. (per S.S. 106 direzione Lido Azzurro) - Via Calata Penna inversa 27. Via Calata delloscapolo

28. Corso Tara

29. Via Calata Carbonaro

30. Conclusione a PiazzaCastello

Prende il via il 16 novembre la rassegna “COVERTARENTUM fra musica e teatro  l’elemento principale è la musica  interpretata in vari modi. Ccondurre gli  spettatori in questo nuovo mondo, trasportandoli attraverso la musica, la danza e le performance teatrali.

Sabato 16 Novembre 2019 alle ore 20:30 presso l’ Aditorium Tarentum (Via regina Elena,122/124)  si inaugura la stagione teatrale 2019/2020 con Galatarentum una serata poetica tra musica, e teatro. Il programma prevede nella prima parte, un entusiasmante concerto dei cantanti lirici Alessandro Arena, Angela Massafra, Adele Lupo, Eleonora Bavia, Lorenza Picoco, accompagnati dalla pianista Alessandra Corbelli e il trio “J.B. Singalèe” formato da Rosa Puntillo al pianoforte, Domenico Di Fonzo e Vito Di fonzo al Sax.

Nella seconda parte ci sarà la presentazione della rassegna “COVERTARENTUM fra musica e teatro e dello spettacolo fuori rassegna 19/Circe, in cui tutti i protagonisti dei vari spettacoli in programma ci regaleranno una breve anteprima dei vari spettacoli e ci sarà inoltre la partecipazione straordinaria del maestro di tango Franco Aresta e della ballerina Marilena Albisinni che si esibirannoin un  tango argentino. La serata verrà presentata da Giulia Gallo, attrice e modella tarantina, e Luigi De Biasi attore e regista della compagnia Garbo Teatrale, accompagnati da Francesca Passantino e Teresa Gallotta, il tutto immerso nelle suggestive atmosfere visive  create da Irene D’Alò.

Coordinamento e organizzazione generale di Ciro Lupo.

Ingresso su invito info al 3287482683

Nella rassegna “COVERTARENTUM fra musica e teatro  l’elemento principale è la musica  interpretata in vari modi.

Infatti spazieremo dai musical al tango, dal cantautorato alla musica popolare, dal pop italiano al progressive colto e inoltre due spettacoli teatrali che celebreranno due grandi interpreti Mina e Tenco, mentre in “Circe”, fuori rassegna, la musica è il veicolo che sublima la parola accompagnando lo spettatore in una esperienza carica di  sensazioni oniriche.

Gli spettacoli avranno inizio: i festivi alle ore 19:00 e i feriali alle ore 21:00.

Il costo del biglietto è di:

POSTO UNICO: EURO 12 RIDUZIONE UNDER-20/OVER-70: EURO 10

ABBONAMENTO 13 SPETTACOLI: EURO 130

PER INFO E PRENOTAZIONI
VIA R.ELENA 124 TARANTO -TEL:099/4533218-3287482683 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

COVERTARENTUM fra musica e teatro

 Programma

 

▶︎ Venerdì 20 dicembre

Compagnia Garbo Teatrale

PINOCCHIO...IL MUSICAL

Regia Luigi De Biasi

▶︎ Sabato 28 dicembre

19/CIRCE

Di e con Giulia Gallo

con la partecipazione di Giorgio Consoli

▶︎ Sabato 4 gennaio

NEW FRONTIER

in concert The Circle

▶︎ Domenica 19 gennaio

Compagnia "ARTE" Tarentum

"LA CANZUNCELLA" arie napoletane senza tempo

con Angela Massafra soprano

▶︎ Domenica 2 febbraio

SOTTO IL SEGNO DEI PESCI

Daniele Russo omaggia Antonello Venditti

▶︎ Domenica 23 febbraio

EL TANGO atmosfere argentine

Adele Lupo, Massimiliano Conte e Bruno Galeone in Trio

▶︎ Domenica 1 marzo

Carmine Fanigliulo

CANTAUTORI

Cantautori italiani dagli anni'60 agli '80

▶︎ Domenica 8 marzo

L’evento avrà luogo l‘otto novembre a Grottaglie presso l’Antico Convento dei Cappuccini, Grottaglie 
Sarà un viaggio nel mondo della birra attraverso le storie dei birrifici pugliesi più significativi che, con fantasia e passione, stanno realizzando una piccola grande rivoluzione. In “Storie di mastri birrai”, evento curato dalla Condotta Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche, in programma il prossimo 8 novembre al convento dei Cappuccini di Grottaglie, si parlerà, in particolare, di come Il Beer Judge Certification Program (l’ente americano per la classificazione degli stili di birra) ha introdotto, per la prima volta, uno stile birrario tutto italiano denominato “Italian Grape Ale”, ovvero birre prodotte con il mosto d’uva, vino, uva o vinacce. Saranno protagoniste, inoltre, le birre di alcuni birrifici sociali, prodotti grazie all’impegno e al coinvolgimento di ragazzi diversamente abili. 

Un evento – dichiara Franco Peluso, fiduciario della Condotta Slow Food Grottaglie Vigne e Ceramiche – che vede per la prima volta insieme quindici mastri birrai pugliesi provenienti dalle sei province. Racconteranno le loro esperienze e la loro volontà di voler creare un’identità tutta pugliese in un mercato dominato da grossi colossi internazionali. Abbiamo coinvolto quindici attori della scena brassicola pugliese che ci faranno scoprire una nuova visione della vera birra artigianale: Microbirrificio Aleph, Birranova, Birrificio Bari, Birrificio Caput Ursi, Birrificio Daniel's, Birrificio Decimoprimo, Birrificio Eclipse, Birrificio Federico II, Birrificio I Peuceti, Birrificio Il Caduceo, Birrificio Malatesta, Birrificio Palmisano, Birrificio Rebeers, Birrificio Sbam e Birrificio Testecalde”. Si tratta di quindici realtà d’eccellenza per la produzione di birra artigianale, che la Condotta grottagliese ha voluto mettere insieme per dare un senso complessivo al settore che sta dando buoni risultati in Puglia. Non manca, intanto, il risvolto sociale, perché tra queste realtà, c’è anche chi, “a nostro avviso – dichiara Peluso -, si distingue per ciò che sta determinando sul territorio”. Sbam - Social Brewery Alta Murgia è infatti un birrificio sociale nato a Poggiorsini (Bari) che unisce la passione per la birra alla mission sociale, raccontando l’importanza dell’aggregazione, diffondendo la cultura brassicola e promuovendo il territorio. Lo fanno con un sonoro Sbam! (acronimo di Social Brewery Alta Murgia), suono onomatopeico “che li rappresenta per determinazione, tenacia, voglia di non fermarsi e di raggiungere vette sempre più alte con ogni ragazzo ed ogni operatore della cooperativa. Si pongono l'obiettivo di favorire l’accesso al lavoro delle persone con disabilità psichica poiché veicolo di effetti benefici sulla salute mentale”. A Rutigliano, invece, “la birra sa essere speciale e prodotta in maniera del tutto unica, dando anche un futuro a persone diversamente abili ma che, nonostante tutto, apprendono aumentando il loro ventaglio di conoscenze e inserendo nel loro curriculum un’esperienza importate. È la storia delle Testecalde - Birrificio Artigianale Sociale, progetto nato già nel 2014 che coinvolgeva una pizzeria-ristorante e attualmente un birrificio, capace di dare vita a un piccolo birrificio isolato in direzione campagna nei confini della cittadina del barese. Dalla piccola azienda, realizzata da una cooperativa sociale locale chiamata Dis-Abilità a Lavoro, nascono giornalmente litri di birra che sono adeguatamente venduti a tutti coloro che desiderano assaporarla”. “Due belle storie – conclude Peluso -, a forte impatto sociale, che loro stessi ci racconteranno l'8 novembrenell’Antico Convento dei Cappuccini a Grottaglie.”

di Antonio Notarnicola

E’ andata via dal paese natio, Palagianello, quando aveva appena 15 anni, Cristiana Rotolo. In valigia poche cose, quelle che normalmente necessitano ad una adolescente che sta per intraprendere il viaggio,che aprirà le porte della vita. In questo viaggio,nell’incerto, Il suo vero tesoro però è custodito in unaltra valigia, poco appariscente, ma senza dubbio più importante, la smisurata passione per la danza classica. Fin da piccola, Cristiana, ha coltivato il sogno di diventare ballerina. Il giorno di Capodanno, per esempio, è un appuntamento fisso, è li davanti alla TV, per seguire il momento atteso un anno intero:Il famoso il concerto di Capodanno da Vienna, trasmesso in mondovisione, che lei dedica adammirare i suoi idoli volteggiare con leggiadria, nel comporre figure come, arabeshegrand plièpanchègrand jetètendu…ecc

Non contenta, si veste da ballerina e costringe il padre, Dino, a ballare con lei nel corso dell’annuale  spettacolo televisivo di Capodanno. A questo punto il genitore si rende conto che non si tratta più di entusiasmo passeggero, decide così di iscrive la figlia alla scuola di danza. Gli fa un regalo, con la promessa di non essere più tormentato durante spettacoli televisivi. Affare fatto, per entrambi. 

Poco tempo per l’insegnante di vedere all’opera lapiccola promessa ballerina (si parla di sette otto anni) e decide di consultare i genitori, dicendo loro che Cristiana ha tutte le carte in regola per intraprendere l’accademia di danza

Inizia con queste premesse il viaggio della giovanissima palagianellese, che decide così di iscriversi alla scuola del teatro dell’Opera di Roma. Qui supera gli esami d’ammissione, sostenuti davanti alla commissione composta da due grandi della danza, come Carla Fracci e Elisabetta Terabust

Comincia così la fase più impegnativa della sua vita di ballerina professionista, quella di esibirsi davanti al pubblico che di volta in volta, diventa nuova commissione d’esame che giudica, confronta, ti promuove se hai eseguito tutto alla perfezione. I direttori di teatri d’altro canto sono obbligati a presentare al grande pubblico, personaggi in grado di tenere la scena, ne va innanzitutto della loro fama e cosa non secondaria, può risentire il botteghino. Questo giustifica la ricerca di ballerine/i provenienti da ogni contesto mondiale, senza esclusione di colpi da parte dei pretendenti. Per dirla tutta non è, come la stessa protagonista afferma, un ambiente tutto pailette e lustrini, i pretendenti sono tanti, i colpi bassi non mancano, alla base di tutto però ci sono i requisiti fondamentali che in fin dei conti fanno la differenza.. 

Nel caso della nostra valida esponente della danza classica, cè da dire che nell’aprile del 2012 ha partecipato ad un master class con l’etoile, Giuseppe Picone, aggiudicandosi una borsa di studio per la prestigiosa scuola di danza Princess Grace a Monaco. 

Dopo essersi diplomata, entra in graduatoria al teatro Massimo di Palermo, previo superamento dell’audizione, partecipando al corpo di ballo per l’opera lo “Schiaccianoci”, del coreografo, Amedeo Amodio.  Subito dopo entra a far parte del corpo di ballo del Teatro Nazionale di Zagabria, dove è tuttora, ed inizia a ricoprire ruoli importanti da solista duettando con tantissimi coreografi di fama mondiale. Scelta da Patrick Bart (noto coreografo dell’Etoile Opera di Parigi) per interpretare il ruolo più importante di “Maria Vetsera” nel suo balletto “La Principessa Sissi”, (in foto bianco e nero, sopra, i personaggi reali, sotto gli interpreti del balletto omonimo).  

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