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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

 

Il lavoro dell’attore si mescola con le immagini della lavagna luminosa che entra nello spazio scenico realizzando un unico gioco visivo.

Per la stagione domenicale per famiglie "L'albero delle storie – La Scena dei Ragazzi" 2019/20, promossa dal Comune di Massafra, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e il Teatro delle Forche, domenica 12 gennaio 2020, la compagnia TerramMare Teatro porta in scena "Sottovoce".

Sipario ore 18.00, Teatro Comunale di Massafra (Piazza Garibaldi).

Per info: www.teatrodelleforche.com. Prenotazione obbligatoria ai numeri 0998801932/3497291060 (tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00).

Ticket d'ingresso 5 euro.

Testo Maria Civilla. Con Silvia Civilla e Daniela Cecere. Regia Silvia Civilla. Consulenza registica Chiara Saurio. Tecnico Graziano Giannuzzi.

Nina cerca un posto dove stare, una casa accogliente e sicura come quella di quando era nella pancia della sua mamma.

È molto sola. A farle compagnia ci sono tutti i gatti del paese con cui fa delle lunghe conversazioni. Con loro parla ”Sottovoce”.

Capita a volte che qualche gatto si perda e l’incarico di Nina è quello di riportarlo a casa con la ricompensa di una bella torta al cioccolato.

Un giorno però scompare un gatto che Nina non riesce proprio a trovare e così inizia il suo viaggio, un viaggio che la cambierà e che la porterà a guardarsi dentro. Capirà così che quello che realmente sta cercando è un luogo dove ci si senta bene, un porto sicuro dove arrivare e ripartire, dove si ama e si è amati, una casa.

Dopo il grande successo di “Arcoiris”, la compagnia unisce ancora due arti: teatro e pittura. Il lavoro dell’attore si mescola con le immagini della lavagna luminosa che entra nello spazio scenico realizzando un unico gioco visivo.

Uno spettacolo che nella sua ricerca vuole stimolare lo spettatore all’importanza dell’ascolto e della concentrazione.

In un mondo pieno di immagini che cambiano velocemente, ci allontaniamo sempre più da noi stessi e dalle relazioni, perdendo la nostra casa.

Crediamo principalmente che i bambini vanno ascoltati. Questi si sentiranno ascoltati e impareranno ad ascoltare a loro volta.

Età consigliata: dai 3 anni in su. Durata: 55 minuti.

Un'ora prima dello spettacolo, su prenotazione, il laboratorio gratuito di lettura creativa per famiglie "Favole e merenda", nella Biblioteca comunale dei piccoli "Favolandia".

 

 

 

L’associazione culturale CI PROVI…amo – Compagnia teatrale KISSA presenta in prima assoluta al Teatro TaTA’ alleore 21 (ingresso 20.30) domenica 12 gennaio 2020 il progetto drammaturgico “MEDEE”; regia e testo: Raffaela CaputoUna emozionante rivisitazione del mito di Medea, che affascina da sempre per il tema trattato, fortemente legato alle crisi di decadimento dei valori. Lo spettacolo della Compagnia KISSA vede in scena Raffaela Caputo – nutrice, Sonia Mariella – Medea, Cinzia Greco – Medea, Pietro Zaccaria - Giasone e coro , Sandra Graniglia, Fabio Cassano,  Cosima Ferraro, Elena De Luca  – coro. La voce narrante è Michele Lonoce, anche Creonte e coro. Scene e costumi Francesca Ruggiero, disegno e luci Walter Mirabile, direzione tecnica Nicola Del Conte. Contributo 10 euro. Info e prenotazioni: 3495613303-3398078810

Una donna tradita dei nostri giorni , una “ potenziale” Medea, è intenta freneticamente a cucire un abito rosso sangue; nelle pause forzate del suo dolore legge  il  libro “ Madre e madri”. Si imbattenella narrazione dell’inizio dell’amore di Medea per Giasone, che prende vita dal mare e attraverso una sua danza selvaggia comunica alla Medea moderna il dramma della loro vita. Ella diventa spettatore unico e privilegiatola sua fantasia e i suoi pensieri corrono liberi e senza freni come vento sulle onde del mare.  Le parole di Medea diventano i suoi ricordi, le passioni e le emozioni di Medea divengono le sue! I personaggi diventano persone, Medea moderna gradualmente fa suoi i dilemmi di Medea, vive la scissione interiore di cui Medea è paradigma straordinario, fino a un bivio! Un evento imprevisto porta le due Medee a prendere una decisione diversa. Il rumore di qualcosa che s’infrange! E come il mare che si vive secondo l’attimo e le correntiquel rumore è come un clic che conduce la Medea grecaa naufragare in un mare di dolore con l’uccisione dei suoi figli e la Medea moderna a trovare il porto sicuro della propria identità.

 Il mito di Medea affascina da sempre il drammaturgo che, nelle varie trasposizioni del mito, cerca risposte con valenza“universale” alle crisi di decadimento dei valori.   Il testo farisuonare la voce unica dell’autore del passato (Euripide e Seneca) e del presente - commenta la regista Raffaela Caputo - ma la frantuma in tante voci quanti sono i personaggi attualizzandole Le parole del testo greco diventano le parole del presente della Medea dei nostri giorni. Le vicende agghiaccianti del passato echeggiano ancora oggi e diventano simboli capaci di raccontare l’animo umano consentendo agli eroi del passato di diventare archetipi universali delle umane passioniIl risultato del lavoro è una profonda ed attenta ricerca interiore dell’animo umano, delle pulsioni che attanagliano Medea, donna del passato e del presente.  Tra i tanti temi proponibili all’interno della tragedia di Medea – continua la Caputo - mi ha colpito il filo rosso sangue che attraversa i secoli e unisce il passato e il presente: il dolore perl’amore tradito”. Il dolore non metabolizzato, aggirato, rifiutato si trasforma in rabbia, odio, vendetta; è il caso della Medea grecamentre il dolore “attraversato” diventa conoscenza sublimata dello stessosaggezza che consente di acquisire una nuova identità più consapevole. Il linguaggio dei personaggi, armoniosa fusione degli stili della tragedia e della quotidianità, permette di entrare nel loro mondo, apre le porte delle loro dinamiche interiori, dei loro tormenti.  Attraverso i respiri, le pause, i “non detti” sentiamo la loro pelle per un attimo addosso e questo breve attimo di sospensione dal reale ci fa sentire ancora più vivi e ancorati alla realtà, suscitando nella potenziale Medea l’autodeterminazione della sua natura più profonda”.

Collegati al video del Concerto Voluto ed organizzato dal Comune di Taranto.

https://www.facebook.com/359142097546701/videos/582169065970368/

“Meraviglia”,  il successo mondiale degli Acrobati Sonics che ha già incantato milioni di spettatori in tutto il mondo, accenderà di magia il cuore di Taranto.

La sera del 1 gennaio, alle ore 20.00 in Piazza della Vittoria, la grande sfera rossa di Meraviglia si staglierà nel cielo e darà vita ad un susseguirsi di evoluzioni acrobatiche mozzafiato sospese a 20 metri di altezza. Lo spettacolo è organizzato dal Comune di Taranto per dare il benvenuto al nuovo anno.

Corpi plastici che disegnano vere e proprie poesie visive nel cielo e un’unione perfetta di movimenti, suoni e colori riempiranno il pubblico di stupore e, appunto, di “Meraviglia”.  Amori sospesi tra cielo e terra e danze appese nel vuoto trasporteranno lo spettatore in un mondo di fiabe e metamorfosi attraverso gli spazi magici e infiniti della fantasia umana.  Creature e strutture bizzarre fanno capolino sul palco e una carezza si trasforma in una straordinaria storia d’amore che prende il volo fino a 20 metri d’altezza.  10 anni di successi in tutto il mondo e oltre 500 rappresentazioni nei teatri, nei festival e in grandi eventi mediatici in tutto il mondo sono i numeri di Meraviglia, la creazione più famosa dei SONICS. La sua grande sfera rossa ha viaggiato e sorvolato i cieli di molte città del globo: Dubai, Miami, Francoforte, Patrasso, Atene, Beirut sono alcune delle città dove Meraviglia è andato in scena. Senza dimenticare Kiev, dove un suo estratto è andato in scena in occasione dell’inaugurazione dello Stadio per gli Europei di Calcio 2012 e Firenze, dove la sfera di Meraviglia  ha incantato oltre 80.000 persone in Piazza de’Pitti per la serata di Apertura di Pitti Uomo 2017.

Lo spettacolo è portato in scena dai performer della compagnia, con le coreografie realizzate da Alessandro Pietrolini e la direzione di Ileana Prudente.

Nella serata di domani, sabato 28 a partire dalle ore 21, presso lo Spazio Yashin (Corso Umberto 162 a Taranto), ci sarà la presentazione del libro "Sul tifare Taranto. Indagine etnosemiotica intorno a una disaffezione". All'incontro, organizzato da Ardita Due Mari sarà presente Michele Dentico, ricercatore dell'Università La Sapienza di Roma e autore del libro, che presenterà la sua ricerca e dialogherà con i partecipanti sulla disaffezione dei tifosi rossoblu per la propria squadra del cuore e sulla delicata situazione, non solo sportiva, che vive la città.

Manca poco all’atteso appuntamento con la Notte Bianca tarantina.

“ Il grande Emilio Solfrizzi - scrive Gianluca Guastella che gestisce Polisviluppo Servizi per l’Archeologia e i beni culturali -domenica 29 Dicembre sarà con noi per cimentarsi, come solo lui sa fare, nella divertentissima "Cena di Trimalcione", episodio del Satyricon, opera scritta intorno alla metà del I secolo d.C. da Petronio Arbitro.

Un momento teatrale che con estrema ironia descrive la società del tempo, corrotta, cinica e avida e la classe emergente dei nuovi ricchi, con la volgarità delle loro idee e del loro linguaggio.

Il costo dei biglietti è il seguente : € 12,00 intero; € 5,00 ridotto (ragazzi da 8 ai 17 anni). Gratuito sotto gli 8 anni. Nel prezzo è inclusa la partecipazione a tutte le attività, visite guidate, ingressi a tutte le aree archeologiche, allestimenti, mostre, spettacoli e degustazioni. 

Per acquistare i biglietti in prevendita sarà possibile recarsi presso l'area di Necropoli greca di via Marche di fronte all'ingresso del tribunale di Taranto.

Questi gli orari della prevendita Sabato 28 Dicembre: dalle ore 10:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 18:00

Domenica 29 Dicembre: dalle ore 10:00 alle ore 13:00

Tre momenti teatrali che avranno luogo nell’Area della Necropoli di via Marche : Ore 19:00 - Ore 20:00 - Ore 21:00

INFO: tel. 347.6122488

"La cura è anche ripercorrere le stanze della propria dimora, dando parole all'indicibile e affrontando i propri fantasmi."

Per la stagione teatrale "Légami", domenica 29 dicembre 2019, alle ore 20.00, al Teatro Comunale di Massafra (Piazza Garibaldi), debutta "Nelle stanze della sonnambula", produzione Teatro delle Forche e Grotta del Mago.

Testo di Rocco D’Onghia. Scene e regia Annalisa Santambrogio. Con Francesca Argentiero, Francesco Orlando, Barbara Gabotto, Renata Morizio, Giancarlo Luce, Sofia Orlando, Tullia Ruggeri, Patrick Francipane, Lorenzo Lamanna. Assistente scenografa Martina Mirante. Assistente alla regia e musica di scena Costantino Orlando.

Le scoperte nelle varie discipline scientifiche, all'inizio dell'800, vedono una accelerazione crescente, la medicina ne viene coinvolta.

I corpi tendono, attraverso gli abiti, a modelli di mascolinità e femminilità perfetti: nero sobrio per lui, che deve lavorare fuori; vitino di vespa e gonna meravigliosamente ampia per lei, che deve rifulgere dentro, dentro la casa.

Fra le fanciulle e le donne della media e alta borghesia, si diffonde il fenomeno del sonnambulismo.

Elettricità, campi magnetici, forze non visibili che la scienza inizia a indicare e indagare come realtà.

Questi elementi si incrociano nella vita, nel corpo e nella mente di una ragazza di buona famiglia, che si ammala e rischia di morire. Diventa sonnambula.

Dopo sanguisughe e purganti, la famiglia tenta una cura estrema, nuova, all'avanguardia: la magnetizzazione.

Viene chiamato un giovane medico e inizia la terapia.

Lo spettacolo, il testo di Rocco D'Onghia, si riallaccia a un “caso di magnetizzazione” verbalizzato da due medici dell'epoca. Una sorta di “proto-psicoterapia”.

La cura è anche ripercorrere le stanze della propria dimora, dando parole all'indicibile e affrontando i propri fantasmi.

Info e prenotazioni: www.teatrodelleforche.com // 0998801932 - 3497291060.

Biglietto intero 10 euro / ridotto 8 euro (under 25, over 65, gruppi di almeno 8 persone).

"Nelle stanze della sonnambula" rientra tra le produzioni 2019 di “P.A.S.S.I.” (Progetto, Arte, Spettacolo, Scoperta e Innovazione nella Terra delle Gravine), progetto artistico triennale a cura del Teatro delle Forche, in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche (Patto per la Puglia – FSC 2014/2020 – Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”).

 

Il giovane scrittore, fenomeno di Facebook e pseudonimo di Nicolò Targhetta, domenica alle 18.30 sarà all’Officina Maremosso di Taranto. L’ingresso è con prenotazione obbligatoria

Domenica 29 dicembre (ore 18.30) si chiude il 2019 dell’associazione Volta la carta con un appuntamento molto particolare di Aperitivo d’Autore. Innanzitutto per l’ospite: Nicolò Targhetta, meglio conosciuto come Non è successo niente. Lui è il giovane autore dell’omonimo blog, fenomeno del web che da tre anni pubblica ogni giorno un racconto sulla sua pagina Facebook. I post di “Non è successo niente” sono ormai un immancabile appuntamento quotidiano per più di 100mila fedelissimi lettori. Queste storie brevi ora sono state raccolte in un libro edito da BeccoGiallo Editore, un concentrato di cinica ironia che si prende gioco dei tic, delle paure e delle inadeguatezze della sua generazione. Ma sarà un evento speciale anche per l’insolita location scelta: l’Officina Maremosso. Un’officina, appunto, in cui si restaurano antiche barche in legno e si portano avanti progetti di reinserimento sociale. In una zona di Taranto (Porta Napoli) per tanto tempo abbandonata e che ultimamente sta vivendo una sorta di rinascita grazie a diverse attività interessanti che vi si stanno insediando. Altra novità assoluta di questo Aperitivo d’Autore è rappresentata dal fatto che, per la prima volta, il vino lascerà spazio alla birra, quella artigianale del Birrificio Palmisano, che accompagnerà il buonissimo aperitivo del Symposium Cafè. Sono partner dell’iniziativa anche la libreria AmicoLibro e Cuore di Borgo.

Per partecipare all'evento è obbligatorio prenotare chiamando al numero 380.4385348 oppure scrivendo all'indirizzo email  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . I posti sono limitati.

 

 

• L'AUTORE •

Nicolò Targhetta è nato a Padova nel 1986. Legge e scribacchia per ventinove anni, poi un giorno si sveglia con la sensazione di non riuscire più a scrivere niente. Così decide di farlo tutti i giorni. In questo modo deliziosamente compulsivo, scopre che quella che pensava fosse una passione era un’esigenza. Apre la pagina Facebook “Non è successo niente”, dove racconta una storia al giorno. Da subito la pagina ha un enorme successo e lui diventa, suo malgrado, una specie di star del web.

 

• IL LIBRO •

Tratto dal blog fenomeno del web Non è successo niente, racconta le avventure comiche e surreali dei trentenni Nicolò, Sergej e Primo. Pubblicate ogni giorno su Facebook (facebook.com/nonesuccessoniente), le puntate di Non è successo niente sono diventate un immancabile appuntamento quotidiano per più di 100.000 fedelissimi lettori, tanto da convincere BeccoGiallo Editore a raccogliere gli episodi migliori in questo libro. Si tratta di una raccolta di storie corrosive, un concentrato di cinica ironia per esorcizzare con un sorriso le nostre insicurezze più profonde. Da gustare in métro o in pausa pranzo, può creare dipendenza. Un mix esilarante di dialoghi alla Joe R. Lansdale e situazioni alla Woody Allen, conditi con abbondanti dosaggi di Monty Python, Pif, Stefano Benni e Guido Catalano.

 

• LA LOCATION •

Il progetto Maremosso prende vita nel 2017 ed è tra i primi a scommettere e operare coraggiosamente nella suggestiva e poco conosciuta zona di Porta Napoli (a ridosso della Città Vecchia di Taranto, tra il porto mercantile e la stazione ferroviaria), come spazio urbano strappato al degrado e all’abbandono. È un’officina sociale allestita all’interno di un antico capannone ottocentesco in carparo, tra quelli che un tempo erano i docks commerciali. Originariamente fungeva da stalla per muli e cavalli dei “traìni”, utilizzati fino ai primi del ‘900 per le merci in arrivo al porto e alla vecchia stazione. Molti di quei suoni, profumi e sensazioni tipici di una città che deve così tanto al mare sopravvivono ancora oggi, mutati nella sostanza ma non nell’essenza di custodi di vecchie voci e saperi. Oggi vi si restaurano antiche barche a vela in legno. Allo stesso tempo, Maremosso opera anche per il reinserimento sociale e la divulgazione della cultura del mare. Si svolgono attività di carpenteria navale e si mira al recupero e all'apprendimento delle tecniche lavorative tradizionali legate al mondo della navigazione a vela: da mestieri antichi come il maestro d'ascia fino a tutte le svariate professionalità connesse alla nautica e alla marineria tradizionale. Negli ultimi anni l’Officina ha stretto importanti accordi di collaborazione con il Ministero della Giustizia e la Marina Militare, ponendosi come terminale e ponte per la concretizzazione di attività che avvicinino i minori a rischio devianza con la conoscenza e la pratica del mare, caratteristica fondante del territorio che abitano.

 

• LE BIRRE •

Il Birrificio Palmisano nasce a Crispiano da una storia semplice, come la natura e i prodotti che ci dona, gli stessi prodotti che rendono queste birre uniche e genuine. Il risultato è un tripudio frizzante di gusto, fragranza e colore che si esprime nell’unicità delle due birre attualmente prodotte: “Ginestra” e “Sensoriale”, non filtrate né pastorizzate e rifermentate in bottiglia. Per diverso tempo i fratelli Palmisano hanno osservato e studiato il mondo della birra artigianale. Quindi hanno cominciato a mettere a punto il loro laboratorio tassello dopo tassello, progettandolo nei minimi particolari, per ottenere un prodotto finito di massima qualità. Le prime due birre sono venute fuori mescolando sapientemente materie prime nobili (malti, luppoli, lieviti e acqua) e hanno donato suggestive fragranze in grado di conquistare tutti i sensi. Ginestra è una birra chiara ad alta fermentazione: il nome è un omaggio alla pianta che popola in maniera imponente la nostra macchia mediterranea. I suoi fiori dal colore giallo pieno e dal profumo delicato sono un chiaro riferimento a questa birra ben bilanciata, pulita e rinfrescante. Sensoriale, invece, è un rimando al completo coinvolgimento dei sensi che il gusto pieno e deciso di questa birra risveglia ad ogni sorso; si tratta di una birra ambrata ad alta fermentazione moderatamente maltata, dal color rame e con note fruttate di mandarino e pompelmo.

Con una bottiglia di spumante in una mano e un ticket nell'altra, sarà un inizio d'anno tutto da ridere il 2020. Già, perché l'Orfeo di Taranto dopo la mezzanotte del 31 dicembre – alle ore 1.30 del mattino – proietterà in anteprima il nuovo film di Checco Zalone“Tolo Tolo”, che uscirà in tutte le sale l'1 gennaio.

Ancora una volta Checco Zalone userà l'esagerazione per parlare di un tema d'attualità. Non si sa ancora molto sulla trama se non che gran parte del film è girato in Africa, a Malindi, Kenya, per la precisione, Paese in cui il comico, interpretato dall'attore, scappa a seguito delle minacce di un boss.

L'obiettivo è senza dubbio bissare il successo dei suoi film precedenti, da "Quo vado?" a "Sole a catinelle" e "Che bella giornata", tanto che è già corsa alla prevendita per accaparrarsi il posto su una delle poltroncine rosse del teatro della città dei due mari.

Il film sarà in programmazione tutti i giorni alle ore 16,30 - 18,30 - 20,30 - 22,30 - 00,15.

Prevendita con posti numerati tutti i giorni dalle ore 18 in poi presso il botteghino dell’Orfeo in via Pitagora, 80 (Taranto).

 

Info 0994533590 - 3290779521

San Tommaso Becket come non l’avete mai visto. Mottola, il 28 e 29 dicembre, festeggia il suo Santo patrono con tantissimi e imperdibili eventi e si tuffa nel Medioevo. Fede e spettacolo si fondono nella due giorni con ospiti in arrivo da tutta Italia. Artigiani rievocatori,  musici e giocolieri. E poi spettacoli di teatro e videomapping, allestimenti a tema e giochi per bambini.

Un nome su tutti: l’attore e regista Gianluca Foresi, in arte Giullar Cortese, che sarà l’animatore della festa con la sua preziosa arte di improvvisatore in rima. E ancora gli allestimenti dell’associazione Mastri del Tempo con rievocatori in arrivo da varie regioni. I visitatori potranno scoprire i segreti della carta fatta a mano di Fabriano, la lavorazione delle candele e del conio e i segreti dell’alchimista. Tutto questo in un grande allestimento scenografico.  In abiti d’epoca, anche molti residenti per regalare al pubblico un’esperienza immersiva. Infine, un vero e proprio evento nell’evento: lo spettacolo di luci e immagini sulla facciata del Palazzo comunale.

Andando con ordine, si comincia sabato 28 dicembre alle ore 16, con la visita guidata teatrata nella Chiesa Madre e nel centro storico ‘Sulle orme di San Tommaso Becket’ della compagnia Onirica Teatro a cura dell’Infopoint. L’iniziativa è gratuita, obbligatoria la prenotazione. Alle 18:30 il cuore del borgo apre le sue porte e si anima con i banchi del mercato storico di arti e mestieri. A seguire e sino alle 22:30, il banditore Gianluca Foresi darà inizio alla festa con musici e saltimbanchi.

Domenica 29 il momento più atteso: già dal mattino, apertura del mercato storico di arti e mestieri anche con giochi dell’epoca di legno e da tavolo. Dalle 11 alle 13spazio dedicato ai bambini con artisti e Giullar Cortese. Dalle 16 arriveranno anche gruppi di sbandieratori, timpanisti e armigeri. Alle 18:15 la processione aperta dalla cinque Confraternite di Mottola e la solenne celebrazione in Chiesa Madre con l’arciprete don Sario Chiarelli, presieduta dal vescovo mons. Maniago. Poi, il saluto del sindaco Barulli e la consegna delle chiavi al Santo Patrono alla presenza delle autorità. Alle 20:30 corteo storico e la festa con acrobati e musici, coordinati dal Giullar Cortese. Tutto questo nell’attesa del momento clou dei festeggiamenti: alle 21:00 in piazza XX Settembre lo spettacolo “The honor of God”. La vita di Tommaso Becket in una dimensione storica e fantastica che avvolgerà lo spettatore in un grande spettacolo di videomapping sulla facciata del Palazzo del Comune. Giochi di luce, suoni e colori faranno rivivere i momenti salienti della vita di colui che fu Arcivescovo di Canterbury e oggi patrono di Mottola. Direzione artistica e produzione video Antonio Minelli, direzione tecnica e allestimento Luigi Nardelli, realizzazione attoriale e set di ripresa a cura di Formediterra. In chiusura, la grande festa medioevale.

Infine, negli stessi giorni (dalle 9 alle 18 presso InfoPoint- v.le Jonio) sarà visitabile la mostra documentaria ‘Le vie di pellegrinaggio in età medievale e il culto di San Tommaso Becket”. Il grande evento vede insieme Comune di Mottola, associazione Gli Araldi di San Tommaso Becket, parrocchia Santa Maria dell’Assunta e Infopoint. Info: 099.8867640.

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