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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

Nell’iniziativa coinvolta anche Radio Cittadella.

 

Sarà attivato nei prossimi giorni il nuovo e definitivo impianto di filodiffusione che dal Teatro Comunale Fusco distribuirà musica di diversi generi in alcune vie e in determinate ore della giornata con un volume adatto ad allietare ma non a disturbare commercianti e cittadini che popolano le vie interessate. 

La musica, come detto, partirà dal teatro e si diffonderà per Via Giovinazzi - nel tratto compreso fra Via D’Aquino e via Anfiteatro - per poi diramarsi su Via D’Aquino da Piazza Carmine a Piazza Maria Immacolata.

Gli orari di attivazione saranno variabili e definiti in corso d’opera, ma l’idea dell’amministrazione Melucci è quella di accompagnare con musica classica, sinfonica, swing, jazz alcune ore della giornata, soprattutto il sabato e in occasione della feste.

Un appuntamento fisso, invece, sarà quello delle 12 di ogni giorno, quando, subito dopo il suono delle campane della Chiesa del Carmine, dal Teatro Comunale partirà in filodiffusione un’aria del grande compositore tarantino Giovanni Paisiello.

Inoltre, come già avvenuto in occasione del concerto di Capodanno, alcuni eventi che si terranno al Teatro Fusco saranno amplificati in diretta attraverso la filodiffusione, anche grazie alla preziosa collaborazione di Radio Cittadella.

Il primo evento sarà il concerto per la Giornata della Memoria in programma lunedì 27 gennaio alle 21 al Teatro Fusco.

“L’idea è quella di far uscire il teatro dal teatro per renderlo fruibile a tutti.” - ha dichiarato l’assessore alla cultura Fabiano Marti - “Sono sicuro che, come successo già in occasione del concerto di Capodanno e per tutto il periodo natalizio, ascoltare la musica che uscirà dal teatro sarà emozionante. 
E sono altresì sicuro che anche l’aria di Paisiello programmata ogni giorno alla stessa ora costituirà un’emozione unica. Stiamo lavorando per dare un’identità culturale alla nostra città, e questa identità non può prescindere dalla sua storia e dai suoi grandi artisti”.

“Cittadella-La radio” celebra, con una diretta dal teatro Fusco, la Giornata mondiale della Memoria, nata per ricordare i 15milioni di vittime dell’Olocausto.

Il 27 gennaio, l’emittente radiofonica, media partner del teatro comunale, sarà in diretta dalle 20.30 con ospiti e curiosità dal backstage, in attesa del concerto “Let’s swing away”, promosso dall’amministrazione comunale e dalla direzione del Fusco. A partire dalle 21.00 poi “Cittadella- La Radio” proseguirà la sua programmazione, con la diretta dell’intero concerto.

La speciale “trasferta” al teatro di via Giovinazzi, si potrà ascoltare sui 96.5 fm o su www.radiocittadella.it . La diretta intera, dalle 20.30 in poi, sarà  inoltre trasmessa in filodiffusione per le vie del borgo umbertino.

 

 

«Ma qui non ho visto nessuna farfalla. Quella dell'altra volta fu l'ultima: le farfalle non vivono nel ghetto». In occasione della “Giornata della memoria”, lunedì 27 gennaio, alle ore 18 nel foyer del TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, Crest e Soroptimist Club promuovono la narrazione “Le farfalle di Terezin” di e con Giovanni Guarino, liberamente tratta dal libro “La repubblica delle farfalle” di Matteo Corradini. Una serata d’ascolto e di incontro per non dimenticare. Ingresso libero. Info a 099.4725780.

La cittadina fortificata di Terezin (in tedesco, Theresienstadt), situata a sessanta chilometri da Praga e sede di caserme e prigioni nella prima guerra mondiale, dalla fine del 1941 fu trasformata dai nazisti in ghetto e campo di transito per gli ebrei di quella zona dell’allora Cecoslovacchia annessa al Reich. Nel campo di Theresienstadt confluirono in seguito gli ebrei tedeschi, in particolare gli anziani, gli austriaci, gli olandesi e i danesi. In un luogo dove abitavano settemila persone furono stipati più di cinquantamila ebrei. La vita nel ghetto era in parte gestita dal Consiglio ebraico, che su ordine dei nazisti aveva il compito drammatico di stilare le liste di coloro che sarebbero dovuti partire con i treni verso i campi di sterminio, in particolare verso Auschwitz.

È in questo sfondo, nel ghetto di questa città isolata dal mondo, che un gruppo di ragazzi reagisce alle violenze, alla paura, ai soprusi, incontrandosi, tra il 18 dicembre 1942 e l’agosto 1944, ogni venerdì sera in gran segreto. Da questi incontri, nascerà un giornale, il Vedem (Avanguardia), realizzato con il contributo di tutti, anche dei più piccoli: disegni, poesie, rubriche, recensioni. Le riunioni di redazione diventano un momento prezioso per scambiarsi pensieri, timori e, soprattutto, per dar spazio ai sogni. Il Vedem, che produsse più di 800 pagine, molte delle quali sono ora conservate nel Memorial di Terezìn e nel museo Yad Vashem di Gerusalemme, sarà per i ragazzi di Terezín l’unico modo per resistere, lottare e testimoniare la voglia di vita nonostante la brutalità che circonda le loro esistenze. Grazie al loro sacrificio, le atrocità di Terezìn sono giunte fino a noi, per non dimenticare.

La poesia all’inizio è di Pavel Friedman (1921-1944), uno dei ragazzi rinchiusi nel campo di Terezin, poi mandato ad Auschwitz dove ha trovato la morte. Le poesie e i disegni dei bambini internati dai nazisti nel ghetto di Terezin e quindi uccisi nei lager compaiono nel libro "Non ho mai visto un'altra farfalla", pubblicato dall’Us Holocaust Memorial Museum.

Il Taranto Opera Festival torna sulle scene con il secondo spettacolo della stagione invernale, il 24 e 25 gennaio, con Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini. L’intera rassegna, in programma al teatro Fusco di Taranto, è promossa dall'associazione musicale Domenico Savino e dal Comune di Taranto, con il patrocinio della Regione Puglia ed in collaborazione con la Banca di Taranto. Per il Barbiere di Siviglia: coro ed orchestra TarantOperaFestival, direttore Mikhail Kirchhoff, regia Mei Lin, special guest il baritono Domenico Colaianni. Figaro sarà interpretato da Pedro Carrillo; Rosina sarà Ripalta Bufo; il Conte d’Almaviva sarà Stefano Sorrentino; il dottor Bartolo sarà interpretato da Domenico Colaianni (recite 1 e 2) e Mauro Utzeri (recita 3). Ripalta Bufo è reduce da un enorme successo ottenuto nel Rigoletto, la prima delle rappresentazioni in programma del Taranto Opera Festival. E’ stata lungamente applaudita in una delle recite del Rigoletto, tanto che gli applausi hanno fermato, per qualche minuto, la rappresentazione, per rendere omaggio all’artista. Il cartellone è promosso dall'assessore comunale alla cultura Fabiano Marti, da Pierpaolo de Padova e Paolo Cuccaro, referenti dell'associazione musicale Domenico Savino e dal direttore artistico dell’intera rassegna Davide Dellisanti. Il Taranto Opera festival prosegue il 26 e 27 febbraio, con lo spettacolo “I tre tenori” - gran galà lirico. Il 13 e 14 marzo si concluderà con la Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, coro ed orchestra TarantOperaFestival, direttori Davide Dellisanti e Stefano Romani e regia di Katia Ricciarelli.

Saranno tre le recite programmate per ogni opera: una pomeridiana (nella seconda giornata) con ingresso alle ore 15 e sipario alle ore 16 e due serali (in entrambe le giornate), con ingresso alle ore 20 e sipario alle ore 21. Sono state programmate, inoltre, alcune recite al mattino dedicate alle scuole, per portare bambini e ragazzi a teatro, con una formula originale che coinvolgerà i docenti e gli alunni all’interno dello spettacolo, per catturare l’attenzione dei piccoli studenti e far avvicinare loro all’opera lirica.

Il progetto si arricchisce di nuovi contenuti riguardanti l’ avvicinamento e la formazione dei più giovani al mondo dell’opera e la collaborazione internazionale. E’ stato promosso, infatti, un protocollo d’intesa tra la Città di Taranto, la Corea del Sud e l’Università della Musica di Pechino, con la presenza di diversi artisti asiatici nel capoluogo ionico, per perfezionare il loro percorso di formazione finalizzato alla partecipazione all’interno del cartellone artistico del Festival, creando così i presupposti per uno scambio culturale tra i due Paesi. Madrina del progetto di avvicinamento e formazione all’opera è Katia Ricciarelli. Il progetto si caratterizza, infine, per la collaborazione con alcune grandi realtà musicali ed operistiche italiane, come il Teatro Goldoni di Livorno, l’accademia Beniamino Gigli di Recanati, il coro lirico di Lecce, l’orchestra sezione archi Oles di Lecce e l’istituto Paisiello di Taranto.

Per informazioni: associazione musicale Domenico Savinovia Cavour 24, Taranto, tel. 3392360993 oppure 3477242217; email:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. , sito internet: www.tarantoperafestival.it

Prenotazioni e biglietti: Teatro Fusco, via Ciro Giovinazzi 49, Taranto tel. 099.4581731.

 

Quello di Lillo e Greg all'Orfeo di Taranto è certamente un ritorno gradito. E se nel 2016 hanno registrato il soldout con “Best of”, dopo 3 anni si preparano a calcare ancora una volta il palco del teatro dei due mari il 31 gennaio alle ore 21,00 con un nuovo sfavillante “varietà”: “Gagmen - I fantastici sketch”. Il titolo parla chiaro e lascia spazio alla comicità più basica, più pura, depurata da qualunque orpello narrativo.

Lillo e Greg punteranno, infatti, sul carisma e sulla rivisitazione (personale e tuttavia molto attuale) della classica tradizione degli sketch.

Lo spettacolo riproporrà ulteriori cavalli di battaglia, questa volta tratti non soltanto dal loro repertorio teatrale ma anche da quello televisivo e radiofonico come “Che, l’hai visto?” (rubrica cult del famigerato programma radiofonico 610 condotto dai due) e “Normal Man”, che vede entrambi nei panni di due super eroi particolari!

L'umorismo colto e sagace di questi volti della comicità italiana, che ha lasciato il segno persino nel mondo dell'editoria e dei fumetti nel lontano '86, torna sul palcoscenico più forte che mai, 'promettendo' risate esilaranti. Una lettura della realtà colta e intramontabile, che non teme confronti stilistici o temporali grazie al suo stretto legame con le attitudini umane più viscerali e per questo immutabili. Gagmen sarà questo e molto altro.

 

Elisir Borsci S. Marzano e Liquorice Caffo protagonisti della Coppa del Mondo di Gelateria

 

 


ELISIR BORSCI S. MARZANO è al 41° Sigep
 – Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè, l’evento professionale più importante dedicato al gelato artigianale e all’arte della pasticceria.

Elisir Borsci S. Marzano è il più antico liquore del Sud ancora in commercio è tornato sul mercato grazie al Gruppo Caffo: forte del successo ottenuto con il Vecchio Amaro del Capo, Caffo ha acquisito interamente Borsci e ne ha potenziato sia la produzione, sia la commercializzazione. Il liquore è quindi a disposizione di una vasta platea di professionisti (pasticcieri, gelatai, barmen, chef, industrie dolciarie) e di consumatori finali, ivi incluse le abili cuoche di casa, che lo usano per rendere irresistibili i loro dessert. E’ infatti l’ingrediente che fa la differenza in pasticceria, sul gelato ed è perfetto con il caffè grazie al suo gusto inconfondibile che soddisfa tutti i palati.

L’appuntamento è al Sigep 2020 fino al 22 gennaio, Hall Sud Stand 013, dove il Gruppo Caffo 1915 accoglierà i visitatori e presenterà la sua gamma di prodotti. In particolare, il gruppo di Limbadi avrà il piacere di promuovere il suo poker di successi: Vecchio Amaro del Capo, il più iconico degli amari venduti, Elisir Borsci S. Marzano l’antico liquore tornato di grande tendenza dopo l’acquisizione da parte dell’azienda, per continuare con il prosecco Mangilli, delle Cantine e Distillerie Mangilli da poco entrata a far parte della prestigiosa scuderia del gruppo e famosa per l’assortimento di pregiate grappe, importanti vini e prosecco; per finire con Liquorice Caffo, l’originale liquore calabrese di pura liquirizia DOP apprezzato per il suo gusto unico.

 

Sono cinque giorni di grande partecipazione e il Gruppo Caffo 1915 farà sentire la sua presenza in momenti diversi della manifestazione, in cui saranno protagonisti i suoi prodotti.

 

Elisir Borsci S.Marzano partecipa in veste di ‘ingrediente’ alla Coppa del Mondo di Gelateria, insieme con un altro grande prodotto del gruppo, Liquorice Caffo: il liquore di pura liquirizia calabrese DOP dal sapore unico e intenso.

La Coppa del Mondo di Gelateria è una competizione di alto prestigio, arrivata quest’anno alla sua nona edizione. Dodici squadre composte da sessanta protagonisti provenienti da Paesi di tutto il mondo, tra cui l’Italia, si sfideranno in otto prove ed Elisir Borsci S. Marzano e Liquorice Caffo saranno ingredienti originali da utilizzare in alcune delle sfide.

 

Mentre, tutte le sere, Vecchio Amaro del Capo e Prosecco Mangilli saranno pronti ad accogliere gli invitati per un aperitivo e per festeggiare insieme alla VIP Bar Lounge nella Gelato Arena Hall Sud, un’area esclusiva con accesso riservato, in cui gli ospiti potranno brindare con Vecchio Amaro del Capo in versione iceshot alla sua temperatura ideale di -20°, assaporando l’Elisir Borsci S.Marzano oppure gustando Santa Maria del Monte l’amaro da bere liscio o con ghiaccio, tutti offerti dal Gruppo Caffo 1915.

 

Per i visitatori e per gli addetti ai lavori a partire dalle ore 17, il Gruppo Caffo 1915 sarà lieto di proporre, nell’area aperitivo Piazzale Sud, degustazioni di Vecchio Amaro del Capo in purezza e in versione mixology col famoso Capotonic. E a rendere ancora più brillante il momento dell’aperitivo ci sarà il Prosecco DOC Mangilli, il grande protagonista per i migliori brindisi. I momenti speciali vanno festeggiati con il giusto accompagnamento e i prodotti del Gruppo Caffo 1915 sono perfetti in ogni occasione.

 

La partecipazione al Sigep del Gruppo Caffo 1915 rientra nel piano strategico di comunicazione e marketing dell’azienda e a confermarlo, sono le parole di Nuccio Caffo CEO dell’azienda che dichiara: “Non potevamo non essere presenti a una manifestazione così importante, strategica soprattutto per il mondo della gelateria e pasticceria. In particolare, con il  nostro Elisir Borsci S. Marzano ingrediente speciale sempre più apprezzato nelle preparazioni e gradito in ogni sperimentazione di gusto, dal 1840”

 

 

 

Caffo Antica Distilleria produce e distribuisce bevande alcoliche dal 1915. La costruzione di un'intera filiera produttiva inizia dalla coltivazione delle erbe officinali, ingredienti base dei propri liquori. Vecchio Amaro del Capo fa parte di questa famiglia insieme a un catalogo di numerose ricette fra liquori, distillati, premiscelati e sciroppi tra cui gli apprezzatissimi Borsci S. Marzano, il Liquorice e l’amaro S. Maria al Monte. Grazie alla propria vocazione internazionale approda in tutta Europa, negli Stati Uniti e in Australia. Il marchio Vecchio Amaro del Capo resta il più amato fra gli italiani e si aggiudica oltre il 30% di quota di mercato presso la Grande Distribuzione, come dimostra anche il rapido sviluppo nel canale Ho.Re.Ca. (bar, ristoranti e locali di entertainment). Vecchio Amaro del Capo è un'eccellenza firmata Caffo: la special edition Riserva del Centenario è stata premiata con la Grand Gold Medal al Concorso Mondiale Spirits Selection di Bruxelles, venendo di fatto riconosciuto come il miglior liquore d’erbe al mondo.

Si è tenuto a Palazzo di Città, un incontro fra il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e il Presidente dell’Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, Roberto Casaluci, nonché il presidente della fondazione “La Notte della Taranta” Massimo Manera. 

 

Oggetto dell’incontro, richiesto dalla Grecìa, la candidatura capitale italiana della cultura 2021.

 

Sia Taranto che la Grecìa Salentina hanno presentato la loro candidatura, per cui si è parlato della concreta possibilità che la Grecìa affianchi la candidatura del capoluogo ionico attraverso un percorso che coinvolga anche il territorio griko salentino.

 

Sono forti i punti in comune fra la storia di Taranto e quella della Grecìa, ed è proprio da questo che partirà la stesura di un dossier che inserisca al suo interno il contributo storico e il forte legame con la civiltà ellenistica ma anche i processi culturali, avviati dall’unione dei comuni della Grecìa salentina, intorno a La Notte della Taranta.  

 

Nei prossimi giorni i rappresentanti dei due territori torneranno ad incontrarsi per definire i dettegli dell’accordo e precisare i contenuti del dossier che dovrà essere presentato entro il 2 marzo 2020.

 

 

Birra Raffo si aggiudica il prestigioso premio dell’Associazione LIBER, impegnata nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale italiano

 


Si è svolta  al Senato della Repubblica la cerimonia di premiazione 
“100 Ambasciatori Nazionali”, l’evento organizzato dall’Associazione LIBER con l’obiettivo di promuovere, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale italiano. Hanno ricevuto il premio 100 realtà, scelte tra aziende, comuni, associazioni capaci di sfidare la crisi guardando al futuro, lungo quei sentieri dove la competitività fa leva sulla sostenibilità, la cultura, la creatività e i saperi. 

Birra Raffo, ha ricevuto il prestigioso premio con la seguente motivazione: “Per aver contribuito all’innovazione e allo sviluppo socio economico del territorio nel corso dei suoi 100 anni di attività”.

I 100 ambasciatori sono stati selezionati dell’Osservatorio delle Eccellenze Italiane con la supervisione di un autorevole Comitato d’Onore composto da rappresentanti di importanti Enti e Istituzioni Nazionali, presieduto dal Maestro Carlo Verdone

 “L’analisi di tutto il territorio nazionale ha fatto emergere comuni ed aziende virtuose impegnati in ambiti rappresentativi della territorialità, quali gusto, attività legate al tempo libero e a all’ospitalità, manifattura, innovazione e tutela dell’ambiente. Enti locali ed imprese in prima linea che portano in Italia e all’estero la conoscenza del luogo d’origine, che investono sul benessere e la formazione dei dipendenti e delle loro famiglie e sul principio inderogabile della cortesia verso i propri cittadini e clienti, ambasciatori di un’Italia che sa difendere le proprie radici e valorizzare l’eccellenza”, cosi l’Osservatorio ha scelto i 100 Ambasciatori.

 

 “Siamo veramente contenti di essere stati scelti per questo prestigioso premio. Ci impegniamo da sempre per la valorizzazione del luogo in cui Birra Raffo è nata e tutt’ora opera, quello di Taranto. Il nostro obiettivo costante è quello di promuovere non solo il nostro prodotto ma anche il territorio attraverso attività che possano farlo conoscerle anche fuori dai confini locali. Questo premio non può che essere per noi un incentivo a continuare su questa strada, certi che sia quella giusta e che ci porterà ancora moltissime soddisfazioni”, commenta così Francesca Bandelli, Marketing & Innovation Director di Birra Peroni. -Birra Raffo è la birra simbolo di Taranto e della sua gente, un brand che ha sempre manifestato un profondo attaccamento al suo territorio d’origine. Il premio è arrivato grazie agli eventi che il brand da molti anni sviluppa sul territorio, dai progetti a favore dei giovani e del loro futuro come “Raffo per l’Università”, alla sponsorship col Taranto Calcio e con uno dei più famosi festival del sud Italia: il Medimex, e infine il Cinzella Festival.

Questo riconoscimento è prima di tutto dei cittadini, perché Raffo è fatta di tutte le persone che ogni giorno la scelgono, un modo per vivere insieme emozioni vere, legate anche agli eventi, ai progetti e a tutte le attività che per quelle persone vengono messe in atto.”

Diodato parteciperà al 70° Festival di Sanremo in gara nella categoria Big con “Fai rumore”, brano contenuto nel nuovo album di inediti “Che vita meravigliosa", in uscita il 14 febbraio per Carosello Records. Il testo è scritto dallo stesso Diodato, il quale ha anche composto le musiche con la collaborazione di Edwyn Roberts.

   L'artista tarantino racconta così l’intento all’origine del brano, la sua vera essenza: "'Fai rumore' è un invito ad abbattere i muri dell’incomunicabilità. È un invito a farsi sentire, a non soffocare nel silenzio delle incomprensioni, del non detto, dove muore ogni umanità. È un atto di ribellione che ha l’amore come finalità, nel senso più ampio possibile".

   “Che vita meravigliosa" è il terzo album di inediti di Diodato, anticipato dal nuovo singolo omonimo che il cantautore ha scritto per “La Dea Fortuna”, il film campione di incassi di Ferzan Ozpetek. Il nuovo album, prodotto da Tommaso Colliva, arriva a distanza di tre anni dall’uscita di “Cosa siamo diventati” (Carosello Records, 2017) e dopo le partecipazioni al Festival di Sanremo in gara con Roy Paci nel 2018 e in qualità di ospite di Ghemon nel 2019.

   Quest'anno Diodato sarà live per la prima volta all’Alcatraz di Milano (22 aprile) e all’Atlantico di Roma (29 aprile). 

 

Il lavoro dell’attore si mescola con le immagini della lavagna luminosa che entra nello spazio scenico realizzando un unico gioco visivo.

Per la stagione domenicale per famiglie "L'albero delle storie – La Scena dei Ragazzi" 2019/20, promossa dal Comune di Massafra, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e il Teatro delle Forche, domenica 12 gennaio 2020, la compagnia TerramMare Teatro porta in scena "Sottovoce".

Sipario ore 18.00, Teatro Comunale di Massafra (Piazza Garibaldi).

Per info: www.teatrodelleforche.com. Prenotazione obbligatoria ai numeri 0998801932/3497291060 (tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00).

Ticket d'ingresso 5 euro.

Testo Maria Civilla. Con Silvia Civilla e Daniela Cecere. Regia Silvia Civilla. Consulenza registica Chiara Saurio. Tecnico Graziano Giannuzzi.

Nina cerca un posto dove stare, una casa accogliente e sicura come quella di quando era nella pancia della sua mamma.

È molto sola. A farle compagnia ci sono tutti i gatti del paese con cui fa delle lunghe conversazioni. Con loro parla ”Sottovoce”.

Capita a volte che qualche gatto si perda e l’incarico di Nina è quello di riportarlo a casa con la ricompensa di una bella torta al cioccolato.

Un giorno però scompare un gatto che Nina non riesce proprio a trovare e così inizia il suo viaggio, un viaggio che la cambierà e che la porterà a guardarsi dentro. Capirà così che quello che realmente sta cercando è un luogo dove ci si senta bene, un porto sicuro dove arrivare e ripartire, dove si ama e si è amati, una casa.

Dopo il grande successo di “Arcoiris”, la compagnia unisce ancora due arti: teatro e pittura. Il lavoro dell’attore si mescola con le immagini della lavagna luminosa che entra nello spazio scenico realizzando un unico gioco visivo.

Uno spettacolo che nella sua ricerca vuole stimolare lo spettatore all’importanza dell’ascolto e della concentrazione.

In un mondo pieno di immagini che cambiano velocemente, ci allontaniamo sempre più da noi stessi e dalle relazioni, perdendo la nostra casa.

Crediamo principalmente che i bambini vanno ascoltati. Questi si sentiranno ascoltati e impareranno ad ascoltare a loro volta.

Età consigliata: dai 3 anni in su. Durata: 55 minuti.

Un'ora prima dello spettacolo, su prenotazione, il laboratorio gratuito di lettura creativa per famiglie "Favole e merenda", nella Biblioteca comunale dei piccoli "Favolandia".

 

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