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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

Una storia d’amore per il cinema e la cucina

Cinema e cucina: un binomio di cultura e piacere che la chef Valentina De Palma propaga attraverso l’evento CINEGUSTO.

“Ho sempre provato un brivido di piacere nel momento in cui si spengono le luci in sala e finalmente partono i primi fotogrammi di un film. Il cuore mi batte più forte del dovuto. È come se fossi innamorata. Anzi, io sono innamorata del cinema!” dichiara la chef.

CINEGUSTO è stato uno dei primi progetti di chef Valentina De Palma, iniziato 10 anni fa e divenuto un evento di culto per i tarantini appassionati di cinema. Finalmente, grazie alla partnership con Savoia Cityplex Taranto, CINEGUSTO ritorna ad essere una realtà: giovedì 22 febbraio, alle 20.30, presso il Cityplex Savoia, ci sarà la proiezione del film coreano PAST LIVES con abbinamento enogastronomico coordinato con la pellicola.

70 fortunati spettatori potranno degustare piatti ispirati al film in visione, abbinati ad un ottimo calice di vino Varvaglione 1921 da sempre partner di questo progetto. In un magico momento conviviale, la fascinazione del cinema sarà sublimata dai sapori e dalle ricette ideate dalla chef Valentina De Palma.

Il film coreano narra la storia di Nora e Hae Sung, due amici d’infanzia, molto legati tra loro, che vengono separati quando la famiglia di Nora decide di emigrare dalla Corea del Sud al Canada e finiscono col perdersi di vista. Crescendo in America, Nora riesce a coronare il suo sogno di scrivere per vivere e si trasferisce a New York. I due torneranno a incontrarsi dopo 24 anni. Appassionante e carico di nostalgia, è un film che fa ragionare sui casi della vita, sul destino e su come ogni singola casualità possa modificare intere esistenze. Dopo essere stato grande protagonista della stagione dei premi, “Past Lives” parteciperà anche agli Oscar con due nomination di grande peso: la candidatura a miglior film e alla miglior sceneggiatura originale. Abbinati al film 3 piatti della tradizione culinaria coreana reinterpretati dalla chef tarantina con il supporto del suo staff. Ingresso solo su prevendita, presso Savoia Cityplex Taranto.

 

 

Lo spettacolo della compagnia La Baracca è dedicato all’inventore tedesco

 

Il teatro di qualità mette le ali. E per la rassegna «Favole&Tamburi» promossa dal Crest di Taranto con il sostegno della Regione Puglia, stacca i piedi da terra con lo spettacolo «Il volo» della storica compagnia bolognese La Baracca – Testoni Ragazzi, in scena domani  domenica 18 febbraio (ore 18) all’auditorium TaTà. Uno spettacolo dedicato a Gustav Mesmer, l’«Icaro di Lautertal» scomparso novantunenne nel 1994 cui si deve la costruzione di una bicicletta volante con la quale, si fantastica, riuscì ad alzarsi sino a cinquanta metri dal suolo. All’inventore tedesco rendono omaggio due strani e simpatici personaggi, Gustavo e Gioacchino, interpretati da Fabio Galanti e Bruno Cappagli, che è anche autaore del testo e regista a quattro mani con Stefano Filippini, cui si devono inoltre le scenografie in tandem con Enrico Montalbani.

In una discarica Gustavo costruisce macchine speciali, motori mai visti, e sogna di realizzare una trivella che, scavando, lo porti fino in Cina. Gioacchino, invece, sogna di volare, ma senza motore, solo con l’aiuto del vento. E racconta a Gustavo di come anche il bruco, trasformandosi in farfalla, possa volare. Perché tutto può volare: sacchi della spazzatura, fogli di carta, piume, palline, bidoni, tutto ciò che si incontra per strada. E allora, potrebbero volare anche loro, questi due sognatori con l’allure degli intrepidi eroi. Così, Gioacchino trascina Gustavo a scoprire la forza del vento, mentre Gustavo insegna al compagno d’avventure l’efficacia della meccanica. Insieme, aiutati dalla forza del desiderio e dell’immaginazione, costruiscono una macchina volante. Qualcuno sostiene che Gustavo e Gioacchino ce l’abbiano fatta, che siano riusciti a volare altissimi nel cielo. Ma nessuno può dirlo con certezza. Perché nessuno li ha visti. Così come nessuno fu testimone dell’impresa di Gustav Mesmer, che per trentacinque anni venne richiuso contro la propria volontà in istituti psichiatrici. Proprio il desiderio di andare oltre le mura che lo separavano dal mondo esterno, lo motivò a sviluppare l’utopia del volo dell’uomo, spinto da una creatività alla quale rende omaggio questo spettacolo della Baracca, compagnia capofila di una rete internazionale per la diffusione del teatro per bambini, nonché organizzatrice del festival «Visioni di futuro, visioni di teatro», considerato il maggiore appuntamento europeo sul tema della relazione tra prima infanzia, teatro, arte e cultura.

Lo spettacolo avrà inizio alle ore 18. Biglietti 7 euro. Info e prenotazioni 366.3473430.

Torna in scena la Compagnia Teatrale “Voci nella Notte” con MURATORI, uno spettacolo tratto dall’omonimo testo del noto drammaturgo, regista teatrale e sceneggiatore italiano Edoardo Erba.

 

Un doppio appuntamento quello proposto da Chicco Passaro e Federico Passariello jr con due date: la “prima” si terrà domani  venerdì 16 Febbraio al Teatro Italia di Francavilla Fontana, la seconda sabato 24 febbraio al Teatro Fusco di Taranto.

 

La celebre commedia di Edoardo Erba, messa in scena per la prima volta in dialetti pugliesi, affronta un tema quanto mai attuale: la crisi dei teatri, sempre più sacrificati per fare spazio a lucrosi mega-supermercati. Due atti. Due uomini e una donna. Due muratori sono al lavoro di notte per chiudere con un muro il palcoscenico di un teatro in disuso: l\'area è stata ceduta al supermercato confinante che deve ampliare il magazzino. Ma in teatro ci sono presenze pronte a uscire come topi per spalancare voragini di emozioni. E i due muratori sono protagonisti dell\' incontro con una enigmatica e sensuale signorina Giulia che li travolge e li cambia.

 

Tra esilaranti scambi comici e momenti di profonda riflessione, una storia di amicizia, rivincita e conflitti sociali che è un inno d’amore al teatro.

 

In cabina di regia, ma anche in scena nelle vesti dei muratori, il collaudato duo Federico Passariello jr e Chicco Passaro, accompagnati in scena da Angela De Bellis.

 

Il costo del biglietto è di € 15 in platea e di € 10 in galleria. Per info e prenotazioni chiamare il 329.0817679 - 348.4144913.

 

 

Venerdì 16 febbraio 2024 alle ore 21

al Teatro Turoldo Taranto in collaborazione con Associazione Giovanni Testori di Milano a Taranto va in scena \'Confiteor\', per la regia di Alfredo Traversa con Giuseppe Calamunci Manitta e Tiziana Risolo.

 

L’azione di Confiteor è affidata a due voci: un giovane che per eccesso di amore, e quindi di disperazione si fa fratricida, ed una madre che nell’abisso del proprio dolore non desiste dal gettare la sua annichilita speranza su l\'orgoglioso calvario del figlio. Due voci incatenate la cui violenta risonanza riempie da sola l’intero spazio scenico. Un’opera capolavoro, che il teatro italiano ha sempre trascurato proprio per la sua pericolosa capacità di ri-svegliare le coscienze degli spettatori e dei teatranti. 

Il nocciolo attualissimo dello spettacolo è il dilemma, il mistero, il buio che d’improvviso travolge una famiglia con la nascita di un ‘diverso’, di un disabile. La vita di una famiglia (madre, padre e due figli) qui in quest’opera è l’apoteosi della ricerca spasmodica dell’amare senza riuscire a capire come fare. Uno spettacolo per chi ama il teatro, per chi crede nel teatro come possibilità di cambiamento, uno spettacolo che capiterà raramente di vedere sulle scene italiane. 

Un’opera di Giovanni Testori scrittore, giornalista, poeta, critico d\'arte e letterario, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e pittore italiano, scomparso il 16 marzo del 1993. Testori, grande intellettuale del Novecento, attraversò le forme di scrittura più disparate e vi lasciò il suo segno indelebile e inconfondibile, è stato una  delle voci più fortunate ed eclettiche della nostra letteratura 

alimentata, come scrive Alberto Rollo su Maremosso  da una irrequieta fame di esperienza e di espressione.

Appuntamento quindi venerdì al

Turoldo di Taranto. Il costo del biglietto è di 12 euro acquistabile direttamente al botteghino del  Turoldo o in prevendita a Grottaglie  prevendita presso Casa Merini caffè letterario o chiamando il numero 3466087156.

Lu.Lo.

Venerdì, 02 Febbraio 2024 21:09

DOMENICA AL MUSEO/ Anche al MArTA ingresso gratuito

Scritto da

Il 4 febbraio si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei, parchi archeologici, castelli, complessi monumentali, ville e giardini statali.

Anche il Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MArTA si prepara ad accogliere turisti e visitatori dalle 8.30 del mattino fino alle 19.30 (ultimo ingresso ore 19.00).

Questo Museo è una eccellenza imperdibile – afferma la direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Stella Falzone – e non lo è solo per i reperti ambasciatori considerati iconici e rappresentativi del MArTA, ma anche perché in tutti i piani dell’esposizione permanente si attraversano secoli di storia territoriale, dalla preistoria alla protostoria, dalla città greca e romana, al mondo apulo, fino alla città tardoantica e altomedievale.

Dunque oltre i celebri Ori, i resti dell’Atleta di Taranto, la tomba degli atleti e la recente acquisizione del gruppo scultoreo di Orfeo e le Sirene, la neo direttrice del MArTA, invita a compiere un viaggio nel Museo di Taranto e attraverso i ventimila anni di storia custoditi all’interno.

Un patrimonio culturale destinato a crescere se si considera il riallestimento degli oltre 6mila metri quadri del Museo Archeologico Nazionale di Taranto in corso in questi mesi e che aumenterà il numero e la qualità dei reperti esposti.

Per ulteriori informazioni si può consultare il sito del MArTA all’indirizzo www.museotaranto.cultura.gov.it, oppure chiamare al numero di telefono +39 099 4532112

Leporano protagonista nella gara televisiva per il titolo di Borgo dei Borghi. Domenica 4 Febbraio, a partire dalle 17, all’interno del programma   Kilimangiaro in onda su Rai3 ci sarà la presentazione di due fra i 20 borghi in gara per l’11^ edizione del prestigioso concorso. Ore 17.00.

E questa domenica sarà la volta di Leporano, che rappresenterà la regione Puglia.

A fine puntata, sarà possibile rivedere su RAI PLAY il video del borgo ionico.

La prima fase della gara che decreterà il borgo più bello d’Italia terminerà il 25 febbraio, quando saranno presentati al pubblico tutti i video registrati nei mesi scorsi nei borghi selezionati.

La votazione inizierà dopo la messa in onda di tutti e venti i borghi in gara. 

Ecco l’elenco dei 20 borghi in gara:

VALLE D’AOSTA

FONTAINEMORE (AOSTA)

PIEMONTE

GUARENE (CUNEO)

LIGURIA

CELLE LIGURE (SAVONA)

LOMBARDIA

GRAZIE (MANTOVA)

TRENTINO ALTO ADIGE

CALDES (TRENTO)

FRIULI VENEZIA GIULIA

MUGGIA (TRIESTE)

VENETO

TORREGLIA (PADOVA)

EMILIA ROMAGNA

CASTELVETRO DI MODENA (MODENA)

TOSCANA

PECCIOLI (PISA)

MARCHE

GENGA (ANCONA)

UMBRIA

STRONCONE (TERNI)

LAZIO

ISOLA DEL LIRI (FROSINONE)

ABRUZZO

CRECCHIO (CHIETI)

MOLISE

PETACCIATO (CAMPOBASSO)

CAMPANIA

MONTESANO SULLA MARCELLANA (SALERNO)

PUGLIA

LEPORANO (TARANTO)

BASILICATA

MARATEA (POTENZA)

CALABRIA 

BADOLATO (CATANZARO)

SICILIA

NARO (AGRIGENTO)

SARDEGNA

ARBATAX (NUORO).

Questo è il link per votare 

https://www.rai.it/borgodeiborghi/Regolamento-Il-Borgo-dei-Borghi-2024---Votazione-Web-d3ee85ae-c5b5-4e33-b932-6848c761555e.html

 

Lu.Lo. 

 

La scrittrice abruzzese, vincitrice del Premio Campiello con “L’Arminuta”, giovedì sarà ospite del format di Volta la carta. Al Parco delle Querce presenterà il suo nuovo libro “L’età fragile”. Ingresso con prevendita su PostoRiservato

 

 

Questa sera, giovedì 1 febbraio ritorna Aperitivo d’Autore. Ospite del format di Volta la carta sarà la scrittrice Donatella Di Pietrantonio, da poco in libreria con il suo nuovo romanzo L’età fragile (Einaudi). Il primo appuntamento dell’anno si terrà al Parco delle Querce (Masseria Le Caselle), a Crispiano, alle 19.30.

 

Con la sua scrittura scabra, vibratile e profonda, capace di far sentire il peso di un’occhiata e il suono di una domanda senza risposta, l’autrice Premio Campiello (con L’Arminuta) e finalista allo Strega (con Borgo Sud) tocca in questo libro una tensione tutta nuova. A dialogare con lei ci sarà il giornalista Vincenzo Parabita. Per la scrittrice abruzzese si tratta dell’unica data a Taranto e provincia, nonché una delle  poche in Puglia.

 

Come consuetudine di Aperitivo d’Autore, la serata verrà aperta da un gustoso aperitivo, stavolta realizzato dalla cucina della struttura e abbinato ai vini a chilometro zero di Cantina Lama di Rose.

 

L’ingresso è con ticket esclusivamente in prevendita su Postoriservato.it al seguente link https://bit.ly/48rT45M e nei punti vendita autorizzati PostoRiservato. Sarà possibile acquistare i ticket fino alle ore 12 dell’1 febbraio. Per info: 380.4385348 -  \n Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. \"> Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

• L\'AUTRICE •

Donatella Di Pietrantonio vive e lavora a Penne, in Abruzzo. Con “L\'Arminuta” (Einaudi 2017, tradotto in più di 30 Paesi) ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio Campiello, il Premio Napoli e il Premio Alassio. Ha esordito con il romanzo “Mia madre è un fiume” (Elliot 2011), con cui ha vinto il Premio Tropea. Per Einaudi ha pubblicato anche “Bella mia” (prima edizione Elliot 2014), con cui ha partecipato al Premio Strega 2014 e ha vinto il Premio Brancati, “Borgo Sud” (2020), finalista al Premio Strega 2021, e “L\'età fragile” (2023). Per la sceneggiatura del film “L\'Arminuta” di Giuseppe Bonito ha vinto il David di Donatello insieme a Monica Zapelli.

 

• IL LIBRO •

Amanda prende per un soffio uno degli ultimi treni e torna a casa, in quel paese vicino a Pescara da cui era scappata di corsa. A sua madre basta uno sguardo per capire che qualcosa in lei si è spento: i primi tempi a Milano aveva le luci della città negli occhi, ora sembra che desideri soltanto scomparire, si chiude in camera e non parla quasi. Lucia vorrebbe tenerla al riparo da tutto, anche a costo di soffocarla, ma c’è un segreto che non può nasconderle. Sotto il Dente del Lupo, su un terreno che appartiene alla loro famiglia e adesso fa gola agli speculatori edilizi, si vedono ancora i resti di un campeggio dove tanti anni prima è successo un fatto terribile. A volte il tempo decide di tornare indietro: sotto a quella montagna che Lucia ha sempre cercato di dimenticare, tra i pascoli e i boschi della sua età fragile, tutti i fili si tendono. Stretta fra il vecchio padre così radicato nella terra e questa figlia più cocciuta di lui, Lucia capisce che c’è una forza che la attraversa. Forse la nostra unica eredità sono le ferite.

 

• LA LOCATION •

Tra le 100 masserie del Comune di Crispiano è annoverata la Masserie Le Caselle all’interno del complesso turistico Parco delle Querce, costituito da trulli centenari e immerso tra ulivi secolari. Ubicato nel Parco Regionale delle Gravine e nel cuore della riserva naturale del bosco delle Pianelle, il Parco delle Querce si presenta come un luogo 100% “green experience”. Cornice di matrimoni civili e di ricevimenti, nella struttura è possibile vivere un’esperienza enogastronomica ricercata, grazie alla combinazione di sapori autentici del nostro territorio, sapientemente equilibrati. Quella che un tempo era la Masseria Le Caselle, con gli ambienti rustici e il fienile, è oggi una location apprezzata per un pranzo o una cena nuziale all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza, nonché della ricerca del dettaglio squisitamente storico e naturalistico. L’hotel è dotato di 29 camere, disposte a chiostro monacale, con piscina a uso esclusivo. Inoltre il complesso ospita un parco acquatico capace di ospitare (ad ampliamento definitivo) fino a 2000 persone circa. Nel catasto onciario borbonico datato 1742-1748 si trova ben menzionato il sito di “Caselle” che risultava all’epoca nelle proprietà di un sacerdote di Martina Franca. Il sito di Caselle era descritto in quel periodo come “abitazione di coloni” e la sua origine toponomastica deriva proprio dalla presenza delle “casedde” ovvero abitazione costituita da trulli, che pertanto si può datare come edificazione tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Da allora, nel corso dei secoli, si sono succedute una serie di proprietà, sempre di famiglie martinesi. Attualmente, dal 2019, la struttura appartiene all’imprenditore Stefano Scatigna.

 

• I VINI •

La famiglia Tagliente si è dedicata da sempre con grande passione alla coltivazione dei vigneti. Questa dedizione, unita allo spirito di sacrificio, è stata trasmessa da Domenico e Margherita ai loro figli. Forti delle proprie convinzioni e con il fine di fare al meglio viticoltura ed esaltare la bontà delle produzioni vinicole che il territorio è capace di dare, hanno pensato di valorizzare i vitigni autoctoni. Stiamo parlando di uve quali il Primitivo, la Verdeca, Il Fiano Minutolo, oltre ad alcuni vitigni alloctoni che, uniti ai nostri, danno vini di grande struttura e serbevolezza. Con l\'obiettivo di mantenere un’unica entità tecnica e produttiva capace di affrontare le sfide del mercato, i fratelli Tagliente hanno dato vita alla società agricola e cantina denominata Lama di Rose. Nel 2003 aprono la cantina per la trasformazione dell’uva, che vanta una superficie di circa 28 ettari, di cui diciotto a vigneto, cinque a oliveto, quattro a seminativo e uno di macchia mediterranea. In questi ultimi anni Lama di Rose si va arricchendo di nuove componenti che stanno apportando all’azienda idee innovative, la linfa vitale di un’impresa giovane e moderna. Attualmente i vini prodotti sono i seguenti: Pizzichicchio (primitivo IGP Salento), Fucaraz (primitivo IGP Salento), Tufaja (pinot bianco IGP Salento), Cabernet (rosso IGP Salento), Broj (Verdeca), Zippero (rosato). Tutti i vigneti sono ubicati nei Comuni di Crispiano e Massafra. La cantina e il punto vendita si trovano a Crispiano, in via Paganini.

 

 

Lo spettacolo gratuito di e con Daniela Morozzi conclude la XVII Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà del Csv Taranto

 

Con le “Le parole al loro posto” si conclude la XVIIª Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà, la principale iniziativa di promozione del volontariato del Centro Servizi Volontariato della provincia di Taranto ETS.

Per cinque giorni con convegni, laboratori e tantissime attività il Csv Taranto ha voluto stimolare tutti i cittadini, con una particolare attenzione ai giovani, alla partecipazione attiva a tutti quei processi che possono contribuire al benessere della comunità.

Dopo l’ultima mattinata di attività presso la sede universitaria in Via Duomo, la Rassegna si conclude offrendo a tutti un\'esperienza unica ed emozionante: lo spettacolo “Le parole al loro posto” che si terrà presso il Teatro comunale Fusco di Taranto, alle ore 19.45 di martedì 30 gennaio, con ingresso gratuito su prenotazione https://bit.ly/48oUhuF o cellulare 3409706352.

“Le parole al loro posto” e un reading musicale di e con Daniela Morozzi e con le musiche originali di Giuseppe Scarpato, in cui la magia della musica e del teatro si fondono coinvolgendo gli spettatori.

Lo spettacolo è stato ideato partendo da una rilettura poetica del “Manifesto per fare bene insieme” e, attraverso musica e parole, tenta di riflettere sul significato profondo di essere comunità in questo tempo fragile, dando voce a chi ogni giorno decide di dedicare tempo, energia e idee là dove serve e solo perché serve, consapevole che la nostra storia in fondo non è altro che un luogo di incontri.

Sul palco l’autrice, regista e attrice Daniela Morozzi, nota al grande pubblico per la fiction “Distretto di Polizia 2” e per numerosi film tra i quali “Ovosodo”, “Baci e Abbracci”, “Basta Poco” e “I primi della lista”: vincitrice di numerosi premi, Daniela Morozzi si dedica attivamente alle cause sociali occupandosi di problemi legati al mondo femminile, all‘immigrazione e alla legalità e diventando spesso testimonial di importanti campagne di solidarietà.

Ad accompagnarla sul palco il musicista Giuseppe Scarpato, chitarrista, arrangiatore produttore e compositore napoletano con oltre 25 anni di esperienza, artista tra i più apprezzati del panorama musicale. Docente presso la LIZARD di Fiesole, Scarpato ha collaborato con i più grandi artisti della musica italiana ed è noto per il suo stile chitarristico eclettico, che spazia dal rock al blues, dal country all\'hard rock.

 

XVII Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà

 

La XVII Rassegna provinciale del Volontariato e della Solidarietà è sostenuta dal Comune di Taranto quale intervento da realizzare nell’ambito del Piano di rigenerazione sociale per l’area di crisi di Taranto previsto dal co. 8.5 dell’Art.1 del D.L. n.191/2015 convertito nella Legge n. 13/2016, e gode del patrocinio della Presidente del Consiglio regionale della Puglia concesso con atto n. 643 del 15/01/2024, della Provincia di Taranto, dell’ASL Taranto e dell’Università degli Studi di Bari “A. Moro” e della piena collaborazione del Dipartimento Jonico in Studi Giuridici ed Economici del Mediterraneo della stessa Università.

Numerosi gli Enti del terzo settore che partecipano alla Rassegna curando iniziative: Assoraider Associazione Italiana di Scautismo Raider Aps, Società Cooperativa Sociale Naima, Sherwood Odv, Amici Dei Musei Odv, Pro Natura Taranto Odv, Associazione La Perla Lory Intini, TeatroMinimo Aps, ABC Digital Aps, Oltre Aps, APS Taranto Makers, OdV Europa Solidale, Comunità Emmanuel, Movimento Shalom Odv - Sezione Puglia, Il luogo dei possibili ODV, Federconsumatori APS, Ammostro Aps, AGe  Associazione Genitori Avetrana, Amici di Manaus, La Mediana Ets, Associazione Nazionale Vigili del fuoco del Corpo Nazionale Sezione di Taranto, Cinegiovani Aps Ets, Aps A.S.D. Discoverysud, Hermes Academy, Artilibrio Ets, Puglia In Itinere Aps, Aps Apulia Musicarte, Ella Aps, Associazione Ragazzi in Gamba - sede di Taranto Odv, Auser Comitato Territoriale di Taranto con i Circoli della provincia, Solirunners Aps, Cuori Solidali Odv, Associazione nazionale Persone con Malattie Reumatologiche e Rare – Apmarr Aps, Associazione Noi & Voi, Comitato Territoriale Arcigay Strambopoli QueerTown Taranto, Università Popolare Zeus Aps, Comi Azzurra Aps, Circolo Fotografico, Il Castello Enpa Taranto, Jonian Dolphin Conservation, Associazione Dedalo, Taranto Cantores APS. Inoltre saranno presenti, per garantire l’ordine e la sicurezza della manifestazione, il Gruppo Protezione Civile Taranto, l’Associazione Volontari 2 Mari SER, il Gruppo Volontari di Protezione Civile \"I Delfini Jonici\"  e il Comitato di Taranto della Croce Rossa Italiana.

 

È morta Sandra Milo, aveva compiuto 90 anni nel 2023. Si è spenta nella sua abitazione e tra l\'affetto dei suo cari come aveva richiesto. Lo ha reso noto la famiglia.

Sandrocchia, come l\'aveva soprannominata Federico Fellini per il quale è stata una musa, è stata una delle attrici più popolari del cinema italiano.

Sandra Milo, all\'anagrafe  Salvatrice Elena Greco, era nata a Tunisi l\'11 marzo 1933.  Una settantina i film all\'attivo: si va da Roberto Rossellini ad Antonio Pietrangeli, da Sergio Corbucci a Federico Fellini, da Luigi Zampa a Dino Risi, da Luciano Salce a Duccio Tessari, da Pupi Avati a Gabriele Salvatores fino a Gabriele Muccino, solo per citarne alcuni.

Socialista ai tempi di Bettino Craxi che frequentò per due anni, per diciassette anni amante di Federico Fellini (una cosa confessata per la prima volta a Porta a porta nel 2009), si può dire che abbia fatto della sua vita affettiva un vero e proprio film. E questo già  dalle nozze nel 1948, a quindici anni, con il marchese Cesare Rodighiero (matrimonio durato 21 giorni), fino alla relazione di undici anni con Moris Ergas (da cui nacque Deborah) per arrivare, infine, all\'unione con Ottavio De Lollis (da cui ha avuto Ciro e Azzurra).

Sempre nel segno di \"una svanita piena di saggezza\", nel 2007 la Milo, durante una intervista tv, raccontò di aver aiutato la madre in fin di vita a morire. \"Mia madre si stava consumando - disse allora l\'attrice tra le lacrime -. Così, mi chiese di aiutarla a morire. Mi ha fatto uscire dalla stanza, ed è morta, sola, come lei voleva. So che c\'è molta gente a favore dell\'eutanasia e molta contro, ma come si fa a dire \'no\' se sai che quella persona non avrà scampo a causa del male che l\'ha colpita? La gente deve poter morire con dignità\".

Tornando alla sua carriera, il primo ruolo importante arriva nel 1959 con \'Il generale Della Rovere\', per la regia di Roberto Rossellini, in cui interpretava il ruolo di una prostituta al
fianco di Vittorio De Sica. Un ruolo analogo fu quello ricoperto poi l\'anno dopo in \'Adua e le compagne\' di Antonio Pietrangeli. È poi protagonista con Eduardo De Filippo, Vittorio Gassman e
Marcello Mastroianni nel film \'Fantasmi a Roma\' ancora di Pietrangeli.

Nel 1962 torna al cinema con \'Il giorno più corto\' di Sergio Corbucci, dove recita con Totò , Eduardo e Peppino De Filippo, Jean-Paul Belmondo, Ugo Tognazzi e Aldo Fabrizi. Cruciale poi l\'incontro con Fellini che la chiamava affettuosamente \'Sandrocchia\' e la rese protagonista di  due capolavori: 8½ del 1963 e Giulietta degli spiriti del 1965. È stata anche diretta, fra i tanti, da Luigi Zampa in \'Frenesia dell\'estate\' del 1963, da Dino Risi in \'L\'ombrellone\' del 1965, a fianco di Enrico Maria Salerno.

Sandra Milo è entrata anche nella storia della tv italiana per un celebre scherzo ai suoi danni nel 1990, durante la trasmissione pomeridiana \'L\'amore è una cosa meravigliosa\'.  Una telefonata anonima in diretta informa che suo figlio Ciro è ricoverato in ospedale in gravi condizioni in seguito ad un incidente stradale. La Milo non riesce a trattenere le lacrime e scappa dallo studio urlando \'Ciro, Ciro\'. La notizia dell\'incidente risultò falsa, ma le sue urla divennero sui media un tormentone.

Tra i suoi ultimi impegni, Pupi Avati la volle nel 2003 nel suo film \'Il cuore altrove\' e nel 2010 Salvatores nel suo \'Happy Family\'. A teatro erano invece arrivati \'8 donne e un mistero\', \'Il letto ovale\', \'Fiori d\'acciaio\', \'Il club delle vedove e \'Una fidanzata per papà\'.

(ANSA) 

Il direttore Busco: «La leggerezza del riso che sfida la guerra»

 

Gli orrori della guerra sullo sfondo e una prigionia che potrebbe non avere fine, con una risata che germoglia anche nel periodo più buio della storia. Al Teatro Fusco, Loris Leoci, Antonella Carone e Tony Marzolla sono protagonisti, questa sera alle ore 21.00, di “Tanto vale divertirsi”, il nuovo appuntamento con la fortunatissima stagione di prosa messa a punto dal Teatro Fusco in sinergia con l’Amministrazione comunale, e con il supporto del Teatro Pubblico Pugliese.  

 

«Nella Giornata della Memoria – il commento del direttore del Teatro comunale Fusco, Michelangelo Busco – abbiamo voluto inserire nel palinsesto uno spettacolo capace di affrontare con leggerezza il tema della crudeltà dell’uomo, in cui il teatro e la comicità sembrano essere l’unica via di scampo per non pensare a tutto ciò che succede intorno a noi».

 

“Tanto vale divertirsi”, progettato, diretto e interpretato dagli “UNO&Trio”, Loris Leoci, Antonella Carone e Tony Marzolla, prende spunto dalle vicende che tanti attori, musicisti e ballerini affrontarono nel campo di transito di Westerbork (Olanda), tra il 1942 e il 1943, deportati con l’unica colpa di essere ebrei o di avere origini giudaiche. Molti nomi di spicco della scena teatrale europea passarono da Westerbork, come per esempio Camilla Spira, Max Ehrlich, Kurt Gerron, ma anche il pianista Willy Rosen o il duo swing “Jonny e Jones. Nel campo di transito olandese questi artisti diedero vita a un teatro in cui portavano il sorriso e qualche ora di spensieratezza non solo agli altri prigionieri, ma anche a carcerieri e aguzzini. Le loro performance si sono scontrate via via con scenari sempre peggiori: dopo i campi di transito si è passati ai ghetti e in seguito ai campi di sterminio.

 

Leoci, Carone e Marzolla si muovono su un palcoscenico essenziale e scarno, in attesa di un pubblico non meglio definito ma su cui aleggia un velo di terrore. Attraverso i semplici sorrisi che ribaltano le atmosfere di lutto e morte, gli “UNO&Trio” ci consegnano una storia di resilienza e di speranza, in cui il teatro e la comicità sono autentiche luci nel grande buio della Seconda Guerra Mondiale.

 

Damiano Nirchio cura la drammaturgia dello spettacolo, la scenografia e i costumi portano la firma di Pier Paolo Bisleri. Il light designer è Giuseppe Pugliese, l’arrangiatore delle canzoni e vocal coach è Isabella Minafra, mentre gli arrangiamenti musicali e strumentali sono di Vito Liturri. Dino Parrotta è il supervisore del ragtime, Rossana Suriano è assistente alla regia. Angela Grassi è la sarta, prosthetics a cura di Marcella Zito, il montaggio video è di Nicola Galluzzi.

 

Il botteghino del Teatro Fusco è aperto dal martedì al venerdì, dalle ore 15:30 alle 19:30. Il biglietto intero per la platea è di 15€ (ridotto 12€), per la galleria è di 12€ (ridotto 10€). Previsto anche uno speciale matinée per le scuole, lo spettacolo può essere inserito come serale a scelta in abbonamento I giornalisti che volessero richiedere accrediti per lo spettacolo sono pregati di fare domanda entro e non oltre venerdì 26 gennaio al numero di telefono 3208221720.

 

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