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Giornale di Taranto - Cultura, Spettacoli & Società

L’attore milanese salirà sul palco il 10 e l’11 gennaio con lo spettacolo “La corsa dietro il vento”, dedicato al noto scrittore bellunese.

L’assessore Marti: «Un attore straordinario e uno scrittore unico, la prosa del Fusco ad alti livelli anche nell’anno nuovo»

Gioele Dix incontrerà la stampa e il pubblico in anteprima alle 19 di martedì 10 gennaio

 

 

Un laboratorio letterario che diventa tipografia e archivio della memoria. L’ha immaginata così Gioele Dix, pseudonimo di David Ottolenghi, l’ambientazione de “La corsa dietro il vento”, opera in cui viene messa in scena tutta la poetica di un grandissimo autore del ‘900, Dino Buzzati. Lo spettacolo verrà rappresentato sul palco del Teatro comunale Fusco nelle giornate di martedì 10 alle 21.00 e di mercoledì 11 gennaio alle 18.00.

 

Inoltre, alle 19 di martedì, l’attore meneghino incontrerà la stampa e il pubblico nel foyer del Teatro comunale Fusco in una anteprima per chi poi seguirà lo spettacolo.

 

Si tratta, dunque, del primo appuntamento del 2023 con la fortunatissima stagione di prosa che la storica arena tarantina ha allestito supportata dall’amministrazione comunale e dal Teatro Pubblico Pugliese.

 

«Gioele Dix ci ha da sempre abituati a una profonda immedesimazione nei personaggi che interpreta – ha dichiarato l’assessore Cultura e Spettacoli del Comune di Taranto, Fabiano Marti –, sebbene appartengano a stili e tipi di narrazione completamente diversi tra loro. In più, stavolta, porta sul palco atmosfere e trame di un genio della letteratura italiana come Dino Buzzati, capace sempre di scandagliare nei suoi racconti i tratti tipici della società del suo tempo. È un ottimo modo per cominciare al Teatro comunale Fusco il 2023 della prosa».

 

Nello spettacolo, scritto e diretto dallo stesso Dix, troveremo una sapiente rielaborazione delle storie buzzatiane – celebri le sue raccolte “Sessanta racconti”, “Il Colombre” e “In quel preciso momento” –, in cui comunque ci sarà spazio per spunti autobiografici, tra inquietudini e ironia ai limiti del paradosso.

«Ho cominciato a leggere i racconti di Dino Buzzati all’età di dodici anni – le parole di Gioele Dix – e sono diventati ben presto parte del mio immaginario. La sua voce assomiglia spesso alla mia. Lo considero l’inventore di racconti perfetti, che non solo ti avvincono perché vuoi sapere come vanno a finire, ma ti lasciano sempre un segno dentro, ineffabile però familiare».

A condividere il palco con l’attore milanese ci sarà Valentina Cardinali, giovane e talentuosa attrice di teatro. L’opera, prodotta dal Centro Teatrale Bresciano in collaborazione con Giovit, ha le sue scene firmate da Angelo Lodi e le musiche da Savino Cesario. Costumi di Marina Malavasi e Gentucca Bini, disegno luci di Carlo Signorini, audio di Beppe Pelliciari - Mordente, assistente alla regia Beatrice Cazzaro. Lo spettacolo è distribuito da Retropalco srl.

 

«Un altro attore di spessore calca il nostro palco – ha commentato il direttore del Teatro comunale Fusco, Michelangelo Busco –, interpretando a sua volta mondi e ambientazioni squisitamente teatrali realizzati da Dino Buzzati. Gioele Dix lancia il nuovo anno della prosa nel nostro teatro, non avremmo potuto fare scelta migliore».

 

Entrambe le date sono SOLD OUT per il pubblico. Per gli accrediti stampa, sia per la conferenza stampa di martedì 10 gennaio alle ore 19.00, che per lo spettacolo, si prega di fare richiesta entro lunedì 9 al numero di telefono 3208221720.

Il 5 gennaio la super serata con Gigi De Rienzo, Tony Esposito ed Ernesto Vitolo per far rivivere le canzoni di Pino Daniele

L’assessore Marti: «Una serata eccezionale per iniziare il 2023 col botto»

 

Una festa, più che un concerto, costruita appositamente per il teatro tarantino, nata dalla volontà di celebrare il ricordo di un grande cantautore attraverso i suoi affetti più cari. Una festa, dunque, nella quale ricordare la musica di un mito assoluto della canzone italiana e napoletana, Pino Daniele, di cui il 4 gennaio ricorre il settimo anniversario dalla scomparsa.

Sul palco del Teatro comunale Fusco, giovedì 5 gennaio alle ore 21.00, saliranno gli amici storici del cantautore partenopeo, ovvero il bassista Gigi De Rienzo, il percussionista Tony Esposito e il pianista Ernesto Vitolo (insieme a tanti altri grandi strumentisti e vocalist), a formare la super band “Friends For Pino”. Protagonista sarà ovviamente il ricordo dell’autore di “Napul’è”, “Quanno chiove”, e tanti altri brani impressi nella memoria e nel cuore di tutta Italia e non solo. L’appuntamento fa parte del cartellone musicale 2022/23 che la storica arena tarantina ha allestito con il supporto dell’amministrazione comunale e del Teatro Pubblico Pugliese.

 

«Si tratta di una serata eccezionale – ha dichiarato l’assessore Cultura e Spettacoli del Comune di Taranto, Fabiano Marti –, in cui la genialità di autentici totem della musica italiana si fonde con il ricordo di uno dei più grandi cantautori nazionali, scomparso troppo presto. Apriamo col botto questo 2023 musicale, sicuri che anche il pubblico a teatro resterà ammaliato dalle sonorità e dall’eclettismo dei Friends For Pino».

 

Non solo una mera esecuzione dei più grandi successi di Pino Daniele, ma una vera e propria riproposizione degli episodi più belli e significativi dell’opera del grande cantautore e chitarrista napoletano. Insieme al trio De Rienzo-Esposito-Vitolo ci saranno anche la voce di Michele Simonelli, capace di affrontare questo immenso repertorio col giusto equilibrio fra l’amore per le esecuzioni originali e una forte e autonoma personalità, la chitarra di Franco Giacoia, raffinata e assolutamente a suo agio con i brani del cantautorato italiano, il sax di Jerry Popolo, artista versatile e con alle spalle giù numerose collaborazioni che spaziano dal jazz al pop, e la batteria di Claudio Romano, abile e poliedrica nell’interpretare più stili musicali. Un ventaglio di interpreti, insomma, molto eterogeneo, così come la stessa esperienza di Pino, ricca di spunti e di influenze.

 

«Pino Daniele ha compiuto un’autentica rivoluzione nel mondo della musica italiana – ha commentato Michelangelo Busco, direttore del Teatro comunale Fusco –, ricordare la sua figura è doveroso per comprendere pienamente la sua opera poliedrica e nomade, seppur incastonata alle pendici del Vesuvio. I Friends For Pino ci fanno iniziare l’anno con uno spettacolo senza precedenti, sono convinto che il pubblico si divertirà e si emozionerà».

Concerti, Dj set, proiezione di videoclip, illuminoteca, gusti e sapori tipici di un’epoca che, da molti, viene definite mitica. La Città dei due mari si prepara a rivivere gli anni ’80, grazie al primo Festival interamente dedicato a fenomeni di costume e cultura come il pop, la new wave, i paninari e i film dalle visioni futuristiche. La macchina del tempo di ‘80TA Festival accenderà i motori giovedì 5 gennaio 2023 dalle 17 alle 24 nel borgo di Taranto in via Principe Amedeo (tra via De Cesare e via Massari) e via Massari (tra via Principe Amedeo e piazza Giovanni XXIII). L’evento è organizzato da Ciro Merode con la collaborazione del Comune di Taranto – Piano di rigenerazione sociale per l’area di crisi di Taranto approvato con decreto del 07/08/2020 del ministero dello Sviluppo Economico. Hanno collaborato: Sonora-Art Music Drinks & Food, Mexico 70, Barbin, Meu Pai Food & Drink, Moleque, Bevo_Barbin e Archita Festival.   Tutta l’area interessata, per l’occasione resa esclusivamente pedonale, ospiterà performance artistiche legate agli anni ’80 su più livelli. Il pubblico potrà aggirarsi tra le varie postazioni allestite e scegliere il concerto da seguire, le proiezioni di videoclip da vedere, la prelibatezza da gustare, la ricostruzione di luci ed effetti cromatici da osservare. Per tutti i partecipanti, l’occasione di immergersi nell’atmosfera colorata fatta di giacche con le spalline, fast food, musica con i sintetizzatori elettronici, clip tratte da pellicole passate alla storia come La Storia Infinita, Ghostbusters, Blade Runner. 

 

Occasione per vivere la città ricordando i fasti degli anni Ottanta, quelli della spensieratezza, fatti di nuove sonorità, progetti all’avanguardia, effetti scenici. In questa parte di Taranto, un festival urbano diffuso per animare il centro, offrendo uno spettacolo adatto a ogni generazione, anche a chi non ha vissuto i mitici ’80.  Per Ciro Merode, organizzatore \"Un evento che mira a potenziarsi ulteriormente, che riunisce un pubblico eterogeneo nel quale il revival di un’intera epoca diventa fenomeno di massa. L’obiettivo è mettere a disposizione della città un’occasione ulteriore di crescita, di promozione turistica. Puntiamo ad estendere il bacino di utenti anche oltre i confini jonici, grazie all’intrattenimento che offriamo al pubblico e alla possibilità di riscoprire gli angoli più belli della nostra Taranto\". 

 

di Ingrid Iaci 

 

 

E luce fu!

Finalmente ieri sera è andato in scena, ma nella realtà e non nella finzione, il miracolo della città vecchia. 

Don Emanuele Ferro, parroco della Basilica Cattedrale San Cataldo di Taranto, è riuscito a realizzare ciò che da anni i tarantini si aspettavano: la città vecchia utilizzata come teatro naturale per la rappresentazione della \\\"città del Vangelo\\\", nella fattispecie per il racconto della nascita di Gesù. 

E senza niente di artefatto, come egli stesso ha sottolineato: \\\"non abbiamo volutamente abbellire o addobbare questi scorci di città proprio per esaltare la realtà e non alterare la naturale bellezza dei luoghi che ben si prestavano a fare da contorno al racconto Sacro\\\".  

È sembrata una passeggiata nella versione \\\"metaverso\\\" di Taranto vecchia, quasi in una dimensione onirica dove inevitabilmente sogno e realtà si confondono. L\\\'atmosfera era quella del sogno, il racconto della nascita di Gesù che ogni anno si rinnova e diventa universale e che trascende il \\\"qui ed ora\\\", mentre il percorso è assolutamente reale e si arricchisce passo dopo passo di sensazioni \\\"vere\\\": il profumo del bucato steso, i rumori e le risate all\\\'interno delle piccole botteghe che continuano a vivere una vita propria indipendentemente da ciò che sta andando in scena, gli odori che provengono da chissà quale cucina in cui si sta preparando una cena.

Un percorso sapientemente guidato dai numerosi volontari  della Basilica Cattedrale San Cataldo che hanno coadiuvato don Emanuele Ferro nella realizzazione di questo progetto, attraverso i vicoli meno frequentati e le piazzette più o meno sconosciute alla maggior parte dei presenti.

\\\"Non un semplice presepe vivente che guardi strada facendo\\\" - aveva specificato il parroco in un post sui social - \\\"ma un’esperienza plurisensoriale che coinvolgerà protagonisti e visitatori in ambientazioni visive e sonore che vivranno in armonia con tutte le contraddizioni della città vecchia di Taranto, che non sono state nascoste né evidenziate al visitatore che le vivrà esattamente come si presentano ogni giorno.\\\"

E così è stato.

Per non parlare della capacità di coinvolgimento di oltre 100 persone tra figuranti, adulti e bambini, assistenti di scena e guide, tutti entusiasti anche dopo le più di venti repliche che si sono svolte nelle giornate del 28 e 29 dicembre scorsi.

A giudicare dai commenti di coloro che hanno preso parte a questa manifestazione e tenendo conto della partecipazione non solo dei tarantini ma anche di gente proveniente dalla provincia ed oltre (solo nel pomeriggio di ieri erano presenti due pullman di Martina Franca) si può dire che la scommessa è stata vinta.  

Più di mille prenotazioni per questa prima edizione alla quale, ce lo auguriamo tutti, possano seguirne altre.

 

Oltre alla parrocchia di San Cataldo, il merito della riuscita di questo progetto va riconosciuto a tutti coloro che hanno contribuito all\\\'iniziativa: il Comune di Taranto, il Crest nella persona di Giovanni Guarino, la scuola di danza di San Gaetano guidata da Claudia Del Popolo e in ultimo, ma non in ordine di importanza i residenti della città vecchia.

Si è concluso con uno straordinario successo il progetto “A bordo con Babbo Natale, più civili, più felici”, confermando così la formula con un autobus di Kyma Mobilità “allestito” come casa di Santa Claus che, con un seguito di elfi pronti a intrattenere i più piccoli, si è recato nelle scuole e nei quartieri della città portando un messaggio di augurio e … di “civiltà”.  

I “numeri” e i risultati sono stati presentati in conferenza stampa presso la Biblioteca Civica “Acclavio”, un’occasione anche per “salutare” il bus prima che intraprenda il viaggio verso casa, ovvero al Polo Nord!

«Abbiamo detto no alle luminarie con cui addobbavamo la nostra sede in via Cesare Battisti, preferendo portare nei quartieri di Taranto il Natale con un nostro autobus, trasformato nella casa viaggiante di Babbo Natale sostenendo il progetto “A bordo con Babbo Natale, più civili, più felici” insieme a Comune di Taranto e a Puglia Promozione»: aprendo la presentazione lo ha dichiarato Alfredo Spalluto, presidente di Kyma Mobilità Taranto, che ha sottolineato come: «le periferie della nostra città sono importanti e proprio per questo vanno scoperte, stimolate e sensibilizzate, in linea con quanto sostenuto dal sindaco, Rinaldo Melucci».

A presentare i dati del progetto è stato Arcangelo Lamola, amministratore di Sirio Srl, la società che ha ideato e realizzato il progetto: «l’idea di accostare al Natale un momento di educazione civica all’uso del bus, ci è sembrata geniale, come hanno confermato i numeri che il progetto ha conseguito in 13 tappe, 13 zone, 3 scuole, con gli oltre 5000 accessi sul Bus da parte di ragazzi, genitori e bimbi!»

Un risultato apprezzato da Nica Mastronardi di Puglia Promozione che, in particolare, in conferenza stampa ha elogiato la capacità del progetto di creare sul territorio una rete virtuosa con diversi attori istituzionali, del terzo settore, della scuola e del profit.

Il messaggio che il progetto ha voluto lanciare in questo Natale ha avuto proprio questa finalità ribadendo che se da un punto di vista geografico la periferia rimane tale, il cittadino che la abita non è “né periferico”, né tanto meno “invisibile”.  Questo è un concetto affermato dai cosiddetti Piani Integrati di Riqualificazione delle Periferie promossi dalla Regione Puglia e da Puglia Promozione che ha inteso sostenere il progetto “A Bordo con Babbo Natale”.

«È stato un progetto con un’importante valenza sociale – ha sottolineato Mattia Giorno, assessore alla Mobilità sostenibile – il Bus di Babbo Natale, oltre ad essere visitato da tantissime persone, soprattutto ha dato la possibilità a famiglie e bambini di vivere gratuitamente un momento gioioso, raggiungendole direttamente nei loro quartieri, anche in quelli periferici. L’Amministrazione Melucci ha sempre dedicato una grande attenzione alle periferie, impiegando risorse, tempo e investimenti in progetti che favoriscono il senso del vivere civile. il Bus di Babbo Natale ha rappresentato, in questo senso, una Buona pratica».

Un concetto ribadito da Grazia Manica, psicologa e psicoterapeuta della famiglia: «è evidente che l’idea d’investire sulle periferie e sul recupero del senso di aggregazione, accorcia la distanza sociale sia dal punto di vista psicologico che dal punto di vista materiale. Il progetto che Kyma Mobilità Taranto ha sostenuto, ha confermato l’esistenza dei servizi dell’Amministrazione comunale nelle periferie, ribadendo che i trasporti ci sono e sono presidiati dal punto di vista della sicurezza».

«Nel 2023 l’obiettivo di Kyma Mobilità – ha poi annunciato il presidente Alfredo Spalluto – sarà ancora quello di promuovere nelle scuole, anche attraverso incontri e iniziative a tema, l’uso “etico” dell’Autobus inteso come “bene pubblico” da preferire e rispettare. Questa azione di sensibilizzazione rientra in un più ampio programma dell’azienda per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti, con una particolare attenzione alla sicurezza degli autisti; Kyma Mobilità intende anche aumentare il senso di appartenenza dei dipendenti all’azienda con diverse iniziative, come, in occasione della recente Messa di Natale celebrata dall’Arcivescovo Mons. Filippo Santoro, la consegna delle borse di studio ai loro figli».

A tal uopo in occasione del Natale è stato distribuito sugli autobus di Kyma Mobilità il decalogo delle dieci regole di comportamento.

 

Presente, tra gli altri, alla conferenza stampa anche la presidente del Lions Aragonese, Francesca Donnaloia, che ha sostenuto l’iniziativa con la partecipazione del gruppo dei “CUB”, cioè, i bambini, i cuccioli del Lions International, all’ultima tappa del Bus presso la Biblioteca Civica Acclavio, intrattenutisi sul bus alla scoperta di diverse attività, in compagnia degli elfi e Natalina rappresentati da Luana Papa di Ideal Panda.  

Ha risposto bene il mondo della scuola con la partecipazione al progetto degli Istituti Comprensivi “Frascolla” di San Vito, “Carrieri-Colombo” e “Viola-Battisti” a Taranto: circa 1000 studenti, infatti, hanno visitato il Bus e partecipato al concorso “Disegna il tuo Natale” con elaborati grafico pittorici esposti alla Biblioteca Civica “Acclavio” dove contestualmente – dal 9 dicembre e fino al 5 gennaio – è in corso la mostra del giocattolo storico della collezione Marzadori “I Balocchi”.

A conclusione della conferenza stampa, il presidente di Kyma Mobilità Taranto, Alfredo Spalluto, ha consegnato poi ai DS delle tre scuole che hanno partecipato al progetto, Gabriella Falcone, Giovangualberto Carducci e Marilena Salamina, un attestato di partecipazione ed un blocchetto da cinquanta biglietti per gli autobus di Kyma, da distribuire ai ragazzi che hanno preso parte al progetto o che comunque utilizzano i bus di città.

 

di Luca Lorusso 

 


Con lei il MArTA ha vissuto una stagione magnifica che ha segnato un vero e proprio cambio di passo, una svolta importante, una sorta di riscatto, come lei stessa ha definito la fase che l’ha vista protagonista. Eva Degl’Innocenti, ieri la conferenza stampa di fine mandato da direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. Andrà a dirigere i Musei Civici di Bologna.

Dopo otto anni alla guida di uno dei più importanti Musei archeologici del mondo, la direttrice Eva Degl’Innocenti ha incontrato la stampa per inviare il suo saluto alla comunità con cui ha instaurato, nel corso del suo doppio mandato, un rapporto saldo di reciproca stima e collaborazione.

Nel corso della conferenza stampa è stato presentato il bilancio degli anni di direzione: sono stati illustrati i progetti e le attività che sono stati portati avanti dal Museo, permettendo l’affermazione virtuosa dell’Istituto aautonomia speciale nel panorama regionale, nazionale e internazionale, costruendo reti e relazioni di diplomazia culturale con interlocutori istituzionali e privati. Nello stesso tempo, saranno delineati gli obiettivi che s’intendono perseguire nel prossimo futuro, continuando nel solco già tracciato. 

“Ho cercato di tradurre la volontà di riscatto di Taranto, l’autorevolezza che si basa su un passato importante- ha sottolineato Eva Degl’Innocenti nel ricordare le tante significative tappe del suo percorso di direttrice- il MArTA è stato esportato, per esempio ultimamente  in Argentina, con 60

reperti esposti a Buenos Aires. Ciò che abbiamo messo in luce è il ruolo importante di Taranto storicamente, di Taranto capitale culturale del

Mediterraneo occidentale, la Parigi del mondo antico come veniva definita. In questi anni abbiamo fatto fatto un lavoro in cui passato presente e futuro fossero coesi e non ci fosse un’idea passatista dell’ archeologia ma sempre in dialogo con la contemporaneità. Abbiamo fatto un lavoro collettivo con il territorio creando Abbiamo creduto tutti quanti in questa scommessa, il museo è diventato un museo di comunità, perché inclusione e accoglienza non sono attività in contraddizione con la ricerca. L’innovazione più importante è quella sociale, e il museo dev’essere strumento di governance territoriale. Nello specifico, la ricerca deve essere declinata non solo in convegni e pubblicazioni, l’archeologia deve parlare a tutti. La nostra vittoria è stata quella di far diventare il MArTa un luogo di tutti e per tutti”.

Domenica 1 gennaio alle 11.30, al Teatro Fusco di Taranto, in collaborazione con Regione Puglia, Ministero della Cultura, Teatro Pubblico pugliese – Consorzio regionale per le Arti e la Cultura.

«L’Orchestra è impegnata nelle prove per il Concerto di Capodanno con l’auspicio è che questo concerto sia emozionante e, allo stesso tempo, beneagurante», dice Romano, direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia.  «Ripartire con la musica è un augurio per la nostra città – prosegue – cosa che faremo al ritmo di melodie italiane e, perché no, di musiche viennesi: sarà questa cornice musicale del primo brindisi dell’anno. Un invito per quanti interverranno: abito elegante per le donne e abito scuro per gli uomini».

Fra i brani in programma: Oh mio babbino caro (Gianni Schicchi, Puccini), Questa o quella (Rigoletto, Verdi), Overture (Nabucco, Verdi), Una furtiva lagrima, Esulti pur la barbara, Caro Elisir sei mio! (Elisir d’amore, Donizetti), Kleine Chronik: Polka (Op.128, Strauss), Ohne Sorge! (Op. 271, Strauss), Aria dei gioielli (Faust, Gounod), Musica proibita (Gastaldon), Granada (Lara).

Biglietti su TicketSms. Platea 20euro, galleria 15euro. Info: Orchestra della Magna Grecia, via Giovinazzi 28 (392.9199935)

Quasi 1000 prenotazioni e pochi posti ancora disponibili per l’evento organizzato dalla parrocchia della basilica cattedrale di San Cataldo con il sostegno del Comune di Taranto, in collaborazione con Giovanni Guarino per il Crest, con Claudia Del Popolo per la scuola di danza di San Gaetano, e fondamentale, quella dei residenti di Taranto vecchia. Dopo l’inaugurazione di ieri stasera si replica.

Non si tratta di un presepe vivente ma di un’esperienza plurisensoriale che coinvolgerà protagonisti e visitatori in ambientazioni visive e sonore che vivranno in armonia con tutte le contraddizioni della città vecchia di Taranto, che non sono state nascoste né evidenziate al visitatore che le vivrà esattamente come si presentano ogni giorno.

Oltre 100 persone coinvolte: figuranti, assistenti di scena, guide, tutti entusiasti di contribuire alla realizzazione di questo inedito racconto del primo Natale.

Oggi e domani, a partire dalle 17, in gruppo che si snoderanno ogni mezz’ora, i visitatori che si sono prenotati saranno accolti davanti la chiesa di San Giuseppe, in via Garibaldi, per essere accompagnati lungo un percorso che si snoderà attraverso i vicoli. La prima stazione è quella di largo Fuggetti dove sarà messa in scena “L’Annunciazione”, a fare da sfondo l’omonimo dipinto del Gentileschi. Si proseguirà per “la fornace” per “Il sogno di san Giuseppe”. Giunti al centro San Gaetano, le alunne della scuola di danza dell’Isola rappresenteranno “Il Magnificat”. Gli zampognari della transumanza accompagneranno i visitatori attraverso via Cava fino a salita San Martino, dove sarà rappresentato “Il sogno  dei pastori”;  giunti a San Martino, il banditore annuncerà il censimento che porterà Maria e Giuseppe a Betlemme dove per loro “non c’è posto nell’albergo”.

Nella basilica cattedrale di San Cataldo, l’ultimo quadro, “La natività”, a far da sfondo quella di Caravaggio esposta a Messina.

info 328 9268385

La rete di collaborazione tra le due istituzioni del territorio, unite da un protocollo d’intesa, continua anche per il 2023, con nuovi progetti di ricerca, valorizzazione e sviluppo.

Pronta la nuova rassegna di “MArTa in Musica”, che partirà il 22 gennaio 2023 con il concerto “Vivaldi suona Vivaldi” Paolo Vivaldi direttore, Paolo Carlini fagotto, Ensemble della Magna Grecia.

Per il 2023 saranno 12 gli appuntamenti di “MArTa in Musica”, i concerti saranno eseguiti sempre di domenica mattina, all’interno del museo, con inizio alle ore 11.45. La programmazione degli eventi artistici è a cura dell’Orchestra ICO Magna Grecia e dell’Associazione Matera in Musica.

La curatela dell’intera stagione è a cura del Maestro Maurizio Lomartire dell’orchestra ICO Magna Grecia, del Maestro Pierfranco Semeraro del L.A. Chorus e della dott.ssa Eva Degl’Innocenti, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto - MArTa.

Ogni concerto, come per la prima edizione, che ha riscosso il favore del pubblico, sarà anticipato dalla presentazione di un reperto del museo e da una breve introduzione all’esecuzione musicale, intesa come guida all’ascolto che illustrerà i contenuti dell’evento e ne contestualizzerà l’essenza storica e culturale.

 

Per il 2023 si rinnova non solo l’appuntamento con “MArTa in Musica”, ma prosegue anche la “sonorizzazione” del Museo, che nel 2022 ha aderito al progetto Quadri Sonori dell’Orchestra della Magna Grecia. Per il Museo sono stati realizzati due Quadri Sonori – “Il Sogno di Marsia” del compositore, premio Oscar Dario Marianelli per il primo piano del MArTa e “La Grande Madre”dell’autore Achille Lauro per il terzo piano del museo.

Ora sarà Simone Cristicchi, musicista, attore, autore teatrale oltre che scrittore a realizzare il terzo ed ultimo Quadro Sonoro del Museo Archeologico Nazionale di Taranto, ispirato dalla Collezione Ricciardi.

 

Queste le parole della direttrice Eva Degl’innocenti:

\"Sono particolarmente onorata di aver curato insieme ai Maestri Maurizio Lomartire e Pierfranco Semeraro la nuova stagione concertistica “MArTa in Musica” dell’anno 2023 che fa parte della programmazione scientifico-culturale dell’anno 2023 del MArTa.

Era per me particolarmente importante garantire una programmazione completa del Museo del prossimo anno poiché da gennaio 2023 non sarò più direttrice del MArTa e prenderò la direzione generale del settore dei Musei Civici di Bologna. Inoltre sono lieta di poter completare con il terzo Quadro Sonoro ispirato alla Collezione Ricciardi, affidato al compositore Simone Cristicchi, il percorso musicale del MArTa.

Ringrazio ancora il Maestro Piero Romano, la Presidente Nunziata Aresta e l’Orchestra della Magna Grecia per i progetti congiunti tra Orchestra e Museo MArTa che danno lustro al nostro Museo e all’intero territorio. I musei che sono servizio pubblico essenziale hanno il compito di allargare la partecipazione culturale e i progetti come quelli condivisi con l’Orchestra in questi anni si muovono certamente in questa direzione.”

 

 

Così il Maestro Piero Romano direttore artistico dell’Orchestra della Magna Grecia:

“Non possiamo ignorare che la musica sia un linguaggio universale, il contenuto emotivo di un brano musicale raggiunge gli ascoltatori a prescindere dalla cultura di appartenenza; è una forma di comunicazione unica, favorisce la coesione sociale, crea connessione, funge da legame corale, la gente si riunisce con la musica. Nei progetti condivisi con il Museo MArTa con la sua direttrice Eva Degl’Innocenti, la musica dell’Orchestra della Magna Grecia ha potuto assolvere al compito più importante che è affidato alla musica, quello di essere uno strumento di rivoluzione culturale. Ringrazio la dottoressa Degl’Innocenti, per averci dato la possibilità di fare insieme a lei al suo staff al museo da lei diretto in questi anni una parte di rivoluzione culturale nel nostro territorio”.

 

Nel corso dell’incontro è stato mostrato il video di Simone Cristicchi, il cantautore al quale è stato commissionato il terzo Quadro sonoro che sarà installato nel MArTa. “Da ragazzo sognavo di diventare archeologo – ha dichiarato l’artista – scoprire tombe inviolate, recuperare oggetti sepolti nell’oblio del tempo e riportarli alla luce. A ripensarci, il lavoro che svolgo oggi sopratutto in teatro e nei miei libri, è lo stesso: recuperare vecchie storie dimenticate, e dare nuova luce ai dimenticati dell’epopea umana. Lavorerò con grande entusiasmo ed emozione ad una partitura inedita per la Collezione Ricciardi, una collezione dal fascino senza tempo, che ancora ci interroga sui misteri della fede, conservata in un museo ricco di memoria”.

“Sono quindi orgoglioso e onorato di comporre il quadro sonoro per il Museo Archeologico Nazionale di Taranto – ha concluso Cristicchi – città a cui sono particolarmente legato. Grazie alla fiducia di Piero Romano direttore artistico dell’Orchestra Magna Grecia e ideatore di questo progetto Quadri Sonori e alla disponibilità della dottoressa Eva Degl’Innocenti direttrice del museo MArTa”.

 

 

Taranto protagonista di una nuova narrazione, fatta di bellezza e valorizzazione del suo straordinario patrimonio. Con questi presupposti, debutta il “Taranto Grand Tour”, spin off di un più ampio progetto di accoglienza turistica. Ecco che, dal 28 al 30 dicembre dalle ore 10 alle 16, decine di luoghi di grande attrazione e suggestione apriranno in via straordinaria, altri ospiteranno mostre e teatro, musica e percorsi enogastronomici. «Vogliamo che siano gli stessi tarantini- spiega l’event manager Fabrizio Iurlano- ad innamorarsi della loro città, attraverso una tre giorni che mette in campo il senso più autentico del fare rete. Tra associazioni, operatori, strutture, attività commerciali, musei e molto altro. Vogliamo farci promotori di una valorizzazione che parte dal basso e si concretizza con il supporto di chi sta credendo in questa nostra idea visionaria».

Tarantini, ma anche turisti e studenti fuori sede che in questi giorni sono in vacanza: un target trasversale potrà fruire dell’iniziativa gratuita (ad eccezione delle degustazioni vini e delle escursioni in barca con aperitivo). Tra le anticipazioni di quello che accadrà: l’apertura di Santa Maria della Scala, della Tomba degli Atleti, della casa di Sant’Egidio e della chiesa di San Michele Arcangelo. Ma in questo racconto del territorio, impossibile dimenticare il museo della Civiltà piscatoria o quello del Principato di Taranto Maria d\\\'Enghien. E poi la mostra del Crac su Pier Paolo Pasolini, la retrospettiva di Winfred Gaul a cura di Alberto Zanchetta e le installazioni artistiche di Alessandro Mariuccia a Palazzo Barion Santamato.

Dai tour in Ape calessino alle degustazioni di vini, passando per l’installazione fotografica nel sottopasso pedonale e le escursioni in barca con la Jonian Dolphin Conservation: tantissime le attività pensate per questa tre giorni.

L’evento- organizzato dalla cooperativa Polisviluppo- vede insieme una rete di operatori culturali, tra cui Archita Festival Ets, con il sostegno del Comune di Taranto- Piano di rigenerazione sociale per l’area di crisi di Taranto- e il patrocinio di Confcommercio. È organizzato in collaborazione con Regione Puglia e Pugliapromozione.

Svariati i percorsi: in città vecchia tra colonne doriche, Sant’Agostino, Pendio La Riccia, Castello Aragonese, quello che si snoda tra piazza Duomo, ipogei di via Cava, fornace, largo San Martino, chiesa San Domenico, postierla SS Medici e poi i due itinerari tra gli ipogei (casa Sant’Egidio, Palazzi Spartera, Stola e ipogeo Portacci e quello che include palazzo Gennarini e Baffi). Ma il progetto punta anche a guardare il borgo umbertino con occhi nuovi: dalla Pinacoteca di San Pasquale alla chiesa del Carmine e i frammenti architettonici romani, passando per il borgo liberty che, tra gli altri, farà tappa a Palazzo Ameglio, Guardone Carducci, Perrone, Gravame, Augenti e Archivio di Stato.  

Da segnare in agenda, anche il reading teatrale “Bacco in Toscana” con Giancarlo Luce, le improvvisazioni teatrali dell’attore Giuseppe Calamunci Manitta, la video narrazione musicale “Panamantra 2.0 T(r)entazione”. Musica protagonista con le selezioni musicali di dj Goffri e Attilio Monaco, il concerto di “Salvatore Russo gipsy Trio”, i suoni dal Mediterraneo di “Valmelodi” con la voce di Meli Hajderaj, “Canti di donne terra e sale”, “Afroterrean duo” con Claudio Prima e Giovanni Martella e ancora Anna Cinzia Villani e il giovane cantore Gioacchino De Filippo, sino al violinista Francesco Del Prete e all’arpista Gabriella Russo.

Non occorre prenotare: è sufficiente recarsi sul posto negli orari indicati dal ricchissimo programma consultabile all’indirizzo https://fb.me/e/37oOMqrmF?ti=wa. Per ulteriori info: 340.7641759

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